ITVI980030A1 - Procedimento di lavorazione per ottenere semilavorati placcati per l'i ndustria orafa - Google Patents

Description

Descrizione

Il presente trovato riguarda un procedimento di lavorazione per ottenere dei semi lavorati placcati impiegati nell'industria orafa per la produzione di monili cavi.

E' noto come nel campo orafo la produzione di monili cavi utilizzi come materiale semilavorato il cosiddetto “placcato", costituito da un prodotto filiforme che comprende un'anima in metallo non prezioso., quale ferro o rame, ricoperta da una lamina sottile di metallo prezioso.

Allo stato attuale della tecnica la produzione del placcato si realizza partendo da dei blocchetti a due a due componenti: una barretta in materiale metallico non prezioso di spessore abbastanza rilevante, ad esempio 7-8mm, accoppiata con una lamina di materiale prezioso, di spessore pure abbastanza rilevante, ad esempio- 1mm.

Tale blocchetto a doppio strato viene dapprima riscaldato ad elevata temperatura, prossima al punto di fusione del materiale non metallico e quindi sottoposto ad una azione di pressatura in modo da realizzare una saldatura a pressione o bollitura fra i due componenti .

Di seguito, il blocchetto pressato così ottenuto viene sottoposto ad un'azione di laminazione con la quale si riducono gli spessori dei due componenti ai valori desiderati.

Il prodotto viene quindi suddiviso, mediante tranciatura, in una pluralità di elementi filiformi piatti, ognuno dei quali, mediante una successiva operazione di trafilatura, viene sagomato in forma tubolare, realizzandosi il semilavorato placcato dove lo strato di materiale non prezioso va a costituire l'anima interna, mentre lo strato in materiale prezioso va a costituire la lamina esterna.

Per ottenere un prodotto semilavorato placcato di ottima qualità, cioè che presenti una saldatura reciproca regolare e perfetta fra i due componenti metallici, in modo che non si formino delle incrinature o rotture della lamina esterna durante la successiva fase di sagomatura per ricavare i singoli monili, è necessario che l'intero ciclo di lavorazione, in particolare i valori della temperatura di riscaldamento e della forza di compressione, venga svolto in modo accurato,, con lo impiego di macchine operatrici specifiche e l'intervento di personale specializzato, con conseguenti notevoli costi di produzione.

Scopo del presente trovato è la realizzazione di un Drocedimento per la produzione di semilavorato "placcato" tubolare filiforme che risulti più semplice, più rapido e più economico rispetto ai procedimenti consimili noti.

Ciò si ottiene utilizzando come materiale di partenza due prodotti semilavorati preformati e di comune produzione! una lamina sottile in metallo prezioso conformata in modo tubolare filiforme, denominata comunemente "canna saldata" ed un filo metallico, a sezione piena o tubolare, in metallo non prezioso quale, ad esempio, una lega di ferro o rame.

La prima operazione del procedimento di cui al trovato consiste nell'introduzione del filo metallico all'interno della canna, in modo che esso vada a costituire la cosiddetta "anima".

Vantaggiosamente, il profilo esterno del filo metallico o anima presenta una sezione uguale al profilo interno della canna, ovviamente con tolleranza per permettere lo scorrimento durante la fase di inserimento, che può avvenire manualmente o in automatico e senza la necessità di particolari macchine operatrici.

La seconda operazione del procedimento di cui al trovato prevede che il nuovo prodotto semilavorato a due componenti così ottenuto, un'anima interna rivestita da una lamina .tubolare esterna, venga sottoposto a due successive operazioni consecutive un'azione di trafilatura seguita da un'azione di riscaldamento ad elevata temperatura.

In tal modo si realizza la saldatura fra i due componenti, fra la superficie esterna dell'anima in materiale metallico non prezioso e la superficie interna della lamina in materiale prezioso.

Con tale operazione, quando è richiesto si può ottenere anche la riduzione dello spessore della lamina tubolare in materiale prezioso.

Per assicurare una perfetta saldatura per pressione è previsto l'impiego di una polvere di saldatura, commercialmente nota, la quale agendo per infiltrazione tra le superfici dei due pezzi da collegare e fondendo durante il riscaldamento realizza una ulteriore azione di saldatura del tipo a brasatura forte.

Infine, è previsto che la superficie dell'anima metallica risulti ruvida cioè munita di asperità e concavità, comunque realizzabili, in modo da facilitare lo ancoraggio della polvere di saldatura durante la fase di inserimento dell'anima stessa nella canna.

Sono evidenti i vantaggi conseguenti all'impiego del procedimento di cui al trovato; in particolare si utilizzano dei semilavorati preformati, anima metallica e canna, riducendo quindi le fasi di lavorazione rispetto ai procedimenti noti, che partono invece da laminati piatti ed inoltre le operazione, sia di trafilatura che di riscaldamento, vengono eseguite con macchine comuni e forni di normale impiego, dove i parametri di lavoro sono facilmente controllabili e quindi è assicurata la qualità finale.

Il procedimento di cui al trovato verrà ulterii— mente illustrato mediante i disegni allegati, dove - la fig.l rappresenta la fase di inserimento della anima metallica nel tubolare o canna.

- le figg.3,3 rappresentano una vista schematica delle fasi di lavorazione dell'elemento filiforme a due componenti, rispettivamente la trafilatura ed il riscaldamento.

Come visibile nella fig.l, i due componenti semilavorati di partenza sono costituiti da un filo metallico 1 in materiale non prezioso, a sezione piena o tubolare e dal tubolare o canna 3, in metallo prezioso e di spessore relativamente sottile, che costituisce la lamina tubolare esterna.

La prima operazione del procedimento di cui al trovato prevede l'inserimento del filo metallico 1, a sezione piena o tubolare, all'interno della canna in modo da costituire la cosiddetta anima metallica.

La superficie 3 del filo netallico è resa ruvida mediante procedimenti noti e non rivendicabili per rendere possibile l 'agrappaggio di una polvere di saldatura. che l'operatore provvede preventivamente a cospargere su detta superficie.

Il prodotto filiforme 4 a due componenti cosi ottenuto viene quindi fatto passare attraverso una trafila 5 in modo da far aderire perfettamente la lamina esterna 6 all'anima interna 7, oltre che eventualmente a far ridurre lo spessore della suddetta lamina tubolare.

Il prodotto trafilato 8 così ottenuto viene di seguito fatta passare in un forno 9, dove viene riscaldato alla temperatura atta a realizzare la saldatura, cosiddetta di "placcaggio " fra i due componenti 6 e 7, grazie all'azione della polvere di saldatura, che realizza una brasatura forte fra la superficie esterna dell'anima e la superficie interna della lamina,nonché all'azione di spinta reciproca delle due pareti a contatto, conseguenti al diverso coefficiente di dilatazione termica.

Vantaggiosamente l'operazione di trafilatura può essere sostituita con altre operazioni meccaniche note aventi lo stesso scopo,come ad esempio la laminazione.

All 'uscita del forno di riscaldamento si ottiene il semilavorato placcato 10 desiderato.

Claims (5)

1. RIVENDICAZIONI 1. PROCEDIMENTO DI LAVORAZIONE PER OTTENERE SEMILAVO-RATI. PLACCATI PER L'INDUSTRIA ORAFA, che utilizza, come materiale di partenza, due prodotti, semilavorati preformati e di comune produzione: una lamina sottile in metallo prezioso. conformata in modo tubolare filiforme, denominata comunemente "canna saldata" (2) ed un filo metallico (1), a sezione piena o tubolare, in metallo non prezioso, detto procedimento caratterizzandosi per il fatto di prevedere le seguenti fasi di esecuzione: - inserimento del filo metallico (1) all'interno della canna saldata (E), in modo che detto filo vada a costituire la "animai metallica" del prodotto filiforme a due componenti che si realizza: - trafilatura (5) del prodotto filiforme (4) precedentemente ottenuto; in modo da far aderire perfettamente la lamina esterna (6) dell'anima interna (7); - il prodotto (8) trafilato così realizzato viene riscaldato in un forno (9) ad una temperatura atta a realizzare la saldatura, cosiddetta di "placcaggio" , fra gli elementi (6) e (7) per ottenere il semilavorato "placcato" (10) finale.
2. 2. PROCEDIMENTO , secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che sulla superficie (3) del filo metallico (1), prima della fase di inserimento nella canna (2), viene depositata una polvere di saldatura atta a realizzare una brasatura forte durante la suecessiva fase di riscaldamento;
3. 3. PROCEDIMENTO, secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che la superficie (3) del filo metallico (1) è resa ruvida, con asperità e rientranze realizzate con tecniche operative note, per aumentare 11agrappaggio della polvere di saldatura su detta superficie.
4. 4. PROCEDIMENTO, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti,caratterizzato dal fatto che la fase di trafilatura è sostituita con altre lavorazioni, note allo stato della tecnica, che realizzano lo stesso scopo finale di far aderire la lamina esterna (6) all'anima interna (7).
5. 5. PROCEDIMENTO, secondo le rivendicazioni 1 e caratterizzato dal fatto di prevedere la riduzione dello spessore della lamina tubolare (6) durante la fase di trafilatura.