ITVI940149A1

ITVI940149A1 - Metodo di formatura delle griffe su superfici di oggetti di bigiotteri a o gioielleria e oggetti ottenuti con tale metodo.

Info

Publication number: ITVI940149A1
Application number: IT94VI000149A
Authority: IT
Priority date: 1994-10-18
Filing date: 1994-10-18
Publication date: 1995-01-18
Also published as: ITVI940149A0; EP0707804A1

Abstract

L'invenzione realizza un metodo di formatura di griffe (2) adatte al bloccaggio di pietre su superfici di oggetti di bigiotteria o gioielleria. Detto metodo comprende almeno un'operazione di coniatura del semilavorato metallico in lamiera sottile dove il conio o il controconio presenta le impronte negative delle griffe da ottenere.

Description

Descrizione del brevetto per invenzione industriale avente titolo:“METODO DI FORMATURA DELLE GRIFFE SU SUPERFICI DI OGGETTI DI BIGIOTTERIA O GIOIELLERIA E OGGETTI OTTENUTI CON TALE METODO".

DESCRIZIONE

La presente invenzione riguarda un metodo di formatura delle griffe su superfici di oggetti di bigiotteria o gioielleria. Come noto, le griffe sono ganci metallici che negli oggetti di bigiotteria o gioielleria, come anelli spille od oggetti di altro genere, servono a bloccare le pietre, preziose o no, disposte sulla superficie di tali oggetti di bigiotteria o gioielleria.

Generalmente le griffe vengono ottenute per fusione o pressofusione insieme al supporto che le comprende.

Uno dei lìmiti della tecnica fusoria e’ quello di non poter abbassare oltre un certo limite lo spessore del supporto per la difficolta’ obiettiva di realizzare un buon scorrimento del metallo fuso. Per tale motivo non si riescono ad ottenere griffe di buona qualità’ con spessori di supporto inferiori a 0,35-0,40 mm. E’ evidente che per i metalli preziosi questo può’ rappresentare un limite non trascurabile in quanto l’impossibilita’ di abbassare gli spessori si tramuta in un’impossibilità’ di abbassare i pesi degli oggetti preziosi che si realizzano.

Un altro limite consiste nella bassa produttività’ ottenibile dalle macchine che realizzano g riffe in pressofusione, poiché’ la cadenza operativa non supera i 20 pezzi al minuto.

Lo scopo della presente invenzione e’ quello di superare i limiti ora indicati. Si vuole principalmente trovare un metodo alternativo a quello della tecnica . fusoria per ottenere le griffe in modo tale che si possano superare i limiti di spessore del supporto delle griffe fino ad ora fissato nell'Intorno di 0,35-0,40 mm., in modo che gli oggetti realizzati con spessori piu’ bassi possano risultare piu’ leggeri.

Si vuole ottenere anche che le griffe ottenute con un metodo diverso e con spessori piu' leggeri rispetto a quelli della tecnica fusoria siano griffe meccanicamente non inferiori di qualità’ per quanto concerne la capacita’ di mantenere fisse le pietre che vengono bloccate con tali griffe.

Si vuole anche riuscire nello scopo di ottenere delle griffe su superfici curve, cosa che prima era sostanzialmente impedita poiché’ la tecnica fusoria non permette di realizzare fusioni su superfici curve se non con attrezzature costose e con conseguenti alti costi dei manufatti.

Si vogliono inoltre realizzare tempi di lavorazione significativamente inferiori rispetto agli attuali.

Tutti gli scopi sopra ricordati ed altri che verranno meglio precisati in seguito sono ottenuti da un metodo di formatura di griffe adatte al bloccaggio di pietre su superfici piane di oggetti di bigiotteria o gioielleria, che si caratterizza per il fatto che tali griffe sono ottenute per coniatura di semilavorati metallici in lamiera sottile, preziosa o no, in cui il conio o il controconio presenta l’impronta negativa delle griffe da ottenere.

Nel caso in cui si tratti di formare griffe su superfici curve, dopo l’operazione di coniatura con la formazione di griffe segue un’ulteriore operazione di piegatura o tranciatura e piegatura delle superfici curve con coni piegatori e/o piegatori e tranciatori che presentano incavi adatti a contenere ciascuna griffa prima o dopo la deformazione.

Oltre alla possibilità’ di ottenere griffe da superfici di spessore anche nell'intorno di 0,18 mm., con il metodo dell'invenzione si ottiene una capacita’ produttiva molto elevata essendo i tempi di coniatura e/o tranciatura e coniatura ridotti in modo da ottenere anche 120-150 pezzi al minuto.

Altre caratteristiche e particolarita’ dell’invenzione verranno meglio descritte nell'esempio che segue dato a titolo indicativo ma non limitativo ed illustrato con l’ausilio delle tavole di disegno che seguono, dove:

- in fig. 1 e' mostrato un oggetto di bigiotteria o gioielleria la cui superficie presenta le griffe formate con il metodo di formatura di cui all’invenzione;

- la fig. 2 mostra l’oggetto di fig. 1 con le griffe piegate per trattenere pietre;

- la fig. 3 e’ una sezione che mostra il conio ed il controconio durante la formatura delle griffe;

- la fig. 4 mostra in sezione l’operazione di curvatura dell’oggetto di fig. 1 dopo la formatura delle griffe.

Come si osserva in fig. 3 un conio, indicato complessivamente in sezione con 1 , presenta una serie di incavi 2 che sono ottenuti ad esempio tramite bulinatura oppure tramite elettroerosione a seconda delle possibilità' di lavorazione. Quando si pone tra conio 1 e controconio 3 una lamiera sottile 4, attraverso l’azione di una pressa la cui mazza e' collegata nell’esempio al controconio, si ottiene una formatura per compressione della lamiera 4 in cui l’eccesso di materiale dovuto allo schiacciamento dello spessore operato tra conio 1 e controconio 3, provoca il riempimento delle cavita’ 2 sul conio 1. In tal modo si ottengono le griffe anche sottili che possono essere ricavate da lamiere formate con spessori anche inferiori a 0,3 mm. Nel caso che la superficie finita debba essere curva, come nel caso delle figg. 1 e 2, dopo la formatura delle griffe, attraverso l’operazione di coniatura, si passa ad un’operazione di formatura su uno stampo che prevede un conio 5 presentante delle cavita’ 6 di ampiezza sufficiente da ricevere le griffe 2 sia prima della piegatura sia dopo la piegatura della superficie 4 senza che tale griffe abbiano a deformarsi. Sul conio 5 si applica la lamiera 4 formata con le griffe e attraverso la pressione esercitata dal controconio 7 si realizza la piegatura finale per ottenere la superficie come visibile nelle figg. 1 e 2.

Come si e’ visto la tecnica dell’ottenimento di griffe per coniatura anziché’ per fusione permette di ottenere lamiere con griffe a partire da spessori molto bassi e ciò’ con evidente vantaggio per tutto il settore della bigiotteria o gioielleria che tende ad ottenere oggetti di bigiotteria o gioielleria con lamiere piu' leggere possibili e quindi chiaramente ancora piu’ sottili.

Claims

RIVENDICAZIONI 1 ) Metodo di formatura di griffe (2) adatte al bloccaggio di pietre su superfici di oggetti di bigiotteria o gioielleria, caratterizzato dal fatto di comprendere almeno una operazione di coniatura del semilavorato metallico in lamiera sottile dove il conio o il controconio presenta le impronte negative delle griffe da ottenere.
2) Metodo di formatura secondo la rivendicazione 1 ) caratterizzato dal fatto che, nel caso che le superfici con le griffe siano superficie curve, dopo aver effettuato l’operazione di coniatura, su di una superficie piana per l’ottenimento delle griffe, si esegue l’operazione di piegatura a raggio con un ulteriore conio con superficie curva presentante incavi adatti a contenere ciascuna griffa prima e dopo la deformazione.
3) Metodo dì formatura secondo la rivendicazione 1 ) o 2) caratterizzato dal fatto che l’operazione di coniatura e/o di piegatura e' accompagnata da un’operazione di tranciatura.