ITVI20150102A1 - Cerniera per la movimentazione girevole di una porta, un¿anta o similare - Google Patents

Description

CERNIERA PER LA MOVIMENTAZIONE GIREVOLE DI UNA PORTA, UN?ANTA O SIMILARE

DESCRIZIONE

Campo di applicazione

La presente invenzione ? generalmente applicabile al settore tecnico delle cerniere di chiusura o di controllo, ed ha particolarmente per oggetto una cerniera per la movimentazione girevole di una porta, un'anta o similare.

Stato della Tecnica

Sono note cerniere di chiusura che comprendono un corpo cerniera scatolare ed un perno fra loro reciprocamente accoppiati per consentire ad un elemento di chiusura, quale una porta, un?anta o similare, di ruotare tra una posizione aperta e una posizione chiusa.

Generalmente, tali cerniere includono un corpo cerniera ed un perno fra loro reciprocamente accoppiati per consentire all?elemento di chiusura di ruotare tra le posizioni aperta e chiusa.

Tali note cerniere includono inoltre una camera di lavoro interna al corpo cerniera scatolare che accoglie scorrevolmente un elemento a pistone.

Esempi di tali note cerniere sono noti dai documenti EP0756663, US5867869 ed EP2148033.

Tali cerniere sono suscettibili di perfezionamento, in particolare per quanto attiene alla durata della stessa.

Presentazione dell?invenzione

Scopo della presente invenzione ? quello di superare almeno parzialmente gli inconvenienti sopra riscontrati, mettendo a disposizione una cerniera avente caratteristiche di elevata funzionalit? e costo contenuto.

Un altro scopo dell'invenzione ? mettere a disposizione una cerniera che abbia una durata nel tempo oltremodo elevato.

Un altro scopo dell'invenzione ? mettere a disposizione una cerniera di ingombri contenuti.

Un altro scopo dell'invenzione ? mettere a disposizione una cerniera che presenti forza di spinta elevata.

Un altro scopo dell'invenzione ? mettere a disposizione una cerniera che garantisca la chiusura automatica dell'elemento di chiusura dalla posizione di porta aperta.

Un altro scopo dell'invenzione ? mettere a disposizione una cerniera che sia in grado di sorreggere elementi di chiusura anche molto pesanti, senza variare il comportamento.

Un altro scopo dell'invenzione ? mettere a disposizione una cerniera che presenti un minimo numero di parti costitutive.

Un altro scopo dell'invenzione ? mettere a disposizione una cerniera in grado di mantenere nel tempo l?esatta posizione di chiusura.

Un altro scopo dell'invenzione ? mettere a disposizione una cerniera estremamente sicura.

Un altro scopo dell'invenzione ? mettere a disposizione una cerniera estremamente facile da installare.

Tali scopi, nonch? altri che appariranno pi? chiaramente nel seguito, sono raggiunti da una cerniera in accordo con quanto qui descritto e/o rivendicato e/o illustrato.

Forme di realizzazione vantaggiose del trovato sono definite in accordo con le rivendicazioni dipendenti.

Breve descrizione dei disegni

Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell'invenzione risulteranno maggiormente evidenti alla luce della descrizione dettagliata di alcune forme di realizzazione preferite ma non esclusive di una cerniera 1, illustrate a titolo di esempio non limitativo con l'ausilio delle unite tavole di disegno in cui:

la FIG. 1 ? una vista assonometrica esplosa di un esempio di realizzazione della cerniera 1;

la FIG.2 ? una vista laterale dell?esempio di realizzazione della cerniera 1 di FIG.1; le FIGG. 3a e 3b sono viste in sezione dell?esempio di realizzazione della cerniera 1 di FIG.1 sezionate lungo un piano di traccia III ? III;

la FIG. 4 ? una vista assonometrica esplosa di un ulteriore esempio di realizzazione della cerniera 1;

le FIGG. 5a e 5b sono viste in sezione dell?esempio di realizzazione della cerniera 1 di FIG. 4 sezionate lungo un piano sostanzialmente parallelo all'asse Y e sostanzialmente perpendicolare all'asse X;

le FIGG. 6a e 6b sono viste in sezione dell?esempio di realizzazione della cerniera 1 di FIG.4 sezionate lungo un piano sostanzialmente parallelo all'asse X e all'asse Y;

la FIG. 7 ? una vista in sezione di alcuni particolari di una ulteriore forma di realizzazione della cerniera 1.

Descrizione dettagliata di alcuni esempi di realizzazione preferiti Con riferimento alle figure citate, la cerniera 1 sar? vantaggiosamente impiegabile per la movimentazione girevole controllata di almeno un elemento di chiusura, quale ad esempio una porta, un?anta o similare, il quale potr? essere in modo in s? noto ancorato a una struttura di supporto stazionaria, quale una parete, un pavimento, un telaio o similare.

Ad esempio non limitativo, la cerniera 1 potr? essere impiegata per porte in vetro, porte interne in legno, alluminio o PVC, ante doccia oppure porte frigo.

Poich? in s? noti, nelle figure allegate non sono stati illustrati n? l?elemento di chiusura n? la struttura di supporto stazionaria. Si intende che entrambi tale elementi non fanno parte dell?invenzione rivendicata nelle rivendicazioni allegate.

La cerniera 1, pertanto, potr? comprendere un corpo cerniera scatolare 10 ancorabile ad uno fra la struttura di supporto stazionaria e l?elemento di chiusura, ed un perno 20 ancorabile all?altro fra la struttura di supporto stazionaria e l?elemento di chiusura.

In tutte le forme di realizzazione illustrate nelle figure allegate il corpo cerniera scatolare 10 sar? ancorabile alla struttura di supporto stazionaria, mentre il perno 20 ? ancorabile all?elemento di chiusura. Pertanto, il corpo cerniera scatolare 10 sar? fisso, mentre il perno 20 sar? girevole.

Si comprende, tuttavia, che il corpo cerniera scatolare 10 potr? essere ancorabile all?elemento di chiusura, mentre il perno 20 potr? essere ancorabile alla struttura di supporto stazionaria senza per questo uscire dall'ambito di tutela delle rivendicazioni allegate.

Opportunamente, il perno 20 ed il corpo cerniera scatolare 10 saranno fra loro reciprocamente accoppiati per ruotare attorno all?asse X, che ad esempio potr? essere sostanzialmente verticale.

Vantaggiosamente, l?asse X potr? definire anche l?asse di rotazione dell?elemento di chiusura.

La cerniera 1 include inoltre una camera di lavoro 40 definente un asse Y, che potr? essere sostanzialmente perpendicolare all?asse X, ad esempio sostanzialmente orizzontale. All?interno della camera di lavoro 40, che potr? essere interna al corpo cerniera scatolare 10, potr? scorrere lungo l?asse Y un elemento a pistone 50, sul quale potranno agire mezzi elastici di contrasto 60.

In tal modo, l?elemento a pistone 50 potr? scorrere lungo l?asse Y fra una posizione prossimale alla parete di fondo 45 della camera di lavoro 40 ed una posizione da essa distale. Negli esempi di realizzazione illustrati nelle figure, forniti a mero scopo illustrativo e non limitativo dell'invenzione, la posizione prossimale potr? corrispondere alla posizione di elemento di chiusura aperto, mentre la posizione distale potr? corrispondere alla posizione di elemento di chiusura chiuso.

D?altra parte, la posizione prossimale potr? corrispondere alla massima compressione dei mezzi elastici di contrasto 60, mentre la posizione distale potr? corrispondere alla massima elongazione degli stessi.

A seconda della configurazione dei mezzi elastici di contrasto 60, la cerniera 1 potr? essere una cerniera di chiusura oppure una cerniera di controllo.

Infatti, i mezzi elastici di contrasto 60 potranno includere una o pi? molle di spinta, atte cio? a riportare l'elemento di chiusura in posizione chiusa da quella aperta o viceversa, oppure una molla di ripristino, atta cio? a ripristinare la posizione originaria dell'elemento a pistone 50 ma non atta a riportare l'elemento di chiusura in posizione chiusa da quella aperta o viceversa.

In una forma di realizzazione preferita ma non esclusiva, l'elemento a pistone 50 potr? includere un corpo cilindrico 100, inserito preferibilmente a tenuta nella camera di lavoro 40.

Il perno 20 e l?elemento a pistone 50 potranno essere fra loro impegnati in modo che alla rotazione del primo attorno all?asse X corrisponda lo scorrimento del secondo lungo l?asse Y fra le posizioni prossimale e distale, e viceversa allo scorrimento del secondo lungo l?asse Y fra le posizioni prossimale e distale corrisponda la rotazione del primo attorno all?asse X.

Allo scopo, il perno 20 potr? includere mezzi a camma 70 rotanti attorno all?asse X per portare l?elemento a pistone 50 dalla posizione distale a quella prossimale.

D?altra parte, potranno essere previsti mezzi a seguicamma 80 interagenti con i mezzi a camma 60 e solidalmente accoppiati con l?elemento a pistone 50, ad esempio mediante l?albero 30, per scorrere con lo stesso lungo l?asse Y fra le posizioni distale e prossimale.

Opportunamente, i mezzi elastici di contrasto 60 potranno agire sull?elemento a pistone 50 per riportarlo dalla posizione prossimale a quella distale.

In una forma di realizzazione preferita ma non esclusiva, i mezzi a seguicamma 80 potranno includere un elemento girevole 81 rotante attorno ad un asse X? sostanzialmente parallelo all?asse X e spaziato dallo stesso.

Vantaggiosamente, l?elemento girevole 81 potr? presentare forma cilindrica. Ad esempio, esso potr? essere costituito da una rotella, il quale a sua volta potr? prevedere un elemento maschio 82? ed un elemento femmina 82?? fra loro reciprocamente sovrapposti ed accoppiabili. Grazie a tale caratteristica, gli sforzi derivanti dall'interazione con i mezzi a camma 70 si distribuiranno equamente fra gli elementi maschio 82? e femmina 82??, con evidente beneficio per la durata nel tempo della cerniera 1.

Opportunamente, la rotella 81 potr? essere girevolmente alloggiato in una sede di estremit? 31 dell?albero 30 per ruotare attorno all?asse X?.

Allo scopo, la rotella 81 potr? presentare una porzione cilindrica centrale 83 inseribile nella sede 31 e due porzioni discoidali superiore ed inferiore 84?, 84?? di diametro maggiore rispetto alla porzione centrale destinate a venire a contatto con i mezzi a camma 70.

Vantaggiosamente, la rotella 81 potr? ruotare attorno all?asse X? su boccole 85, cos? da minimizzare gli attriti.

I mezzi a camma 70 potranno includere un primo e un secondo elemento di riscontro 71, 72 entrambi destinati a venire a contatto con la rotella 81.

D'altra parte, la rotella 81 potr? includere una singola porzione discoidale senza per questo uscire dall'ambito di tutela delle rivendicazioni allegate. Si comprende tuttavia che la rotella 81 con le due porzioni discoidali sovrapposte garantir? una distribuzione degli sforzi ottimale, e quindi in generale una vita media della cerniera 1 oltremodo elevata.

Vantaggiosamente, il primo e il secondo elemento di riscontro 71, 72 potranno entrambi presentare almeno una rispettiva porzione curva.

Ad esempio, nella forma di realizzazione illustrata nelle FIGG. dalla 1 alla 3b essi potranno essere definiti da una coppia di spine cilindriche 71, 72 definenti rispettivi assi X'' e X''' sostanzialmente paralleli all'asse X e sostanzialmente perpendicolari all'asse Y, le quali potranno essere destinate ad interagire selettivamente con la rotella 81.

Pi? in particolare, le spine 71, 72 potranno presentare rispettive pareti laterali 73, 74 destinate a venire a contatto con il bordo periferico 85?, 85?? delle porzioni superiore ed inferiore 84?, 84?? della rotella 81.

D'altra parte, nella forma di realizzazione illustrata nelle FIGG. dalla 4 alla 6b il primo e il secondo elemento di riscontro 71, 72 potranno essere definiti da almeno una zona di rispettive porzioni curve d'estremit? 75, 76 convesse dell'elemento a camma 70 interposte fra una porzione concava 24.

Le zone delle porzioni curve d'estremit? 75, 76 convesse potranno essere definite da uno o pi? punti di contatto con il bordo periferico 85?, 85?? delle porzioni superiore ed inferiore 84?, 84?? della rotella 81. D'altra parte, le zone potranno essere definite da una porzione continua pi? o meno estesa delle porzioni curve d'estremit? 75, 76 convesse.

Anche in tal caso, le zone delle porzioni curve d'estremit? 75, 76 convesse potranno definire rispettivi assi X'' e X''' sostanzialmente paralleli all'asse X e sostanzialmente perpendicolari all'asse Y, e potranno essere destinate a venire a contatto con il bordo periferico 85?, 85?? delle porzioni superiore ed inferiore 84?, 84?? della rotella 81.

In tal modo, sia all?atto dell?apertura che della chiusura dell?elemento di chiusura la rotazione dei mezzi a camma 70 attorno all'asse X, ed in particolare dei due elementi di riscontro 71, 72, corrisponder? alla rotazione della rotella 81 attorno all'asse X?, oltre che alla sua traslazione lungo l'asse Y.

Pi? in particolare, all?atto dell?apertura e della chiusura dell?elemento di chiusura, cio? alla rotazione del perno 20 attorno all'asse X, gli assi X'' e X''' ruoteranno eccentricamente rispetto all'asse X stesso fra una posizione di riposo, illustrata ad esempio nelle FIGG. 3a, 5a e 6a, e definente la posizione di elemento di chiusura chiuso, in cui i due assi X'' e X''' risultano spaziati dall'asse Y e da esso equidistanti, ed una posizione di lavoro, illustrata ad esempio nelle FIGG. 3b, 5b e 6b, e definente una posizione di elemento di chiusura aperto, in cui i due assi X'' e X''' risultano allineati con l'asse Y.

Nelle forme di realizzazione qui illustrate la cerniera 1 ? configurata in modo che l'elemento di chiusura ruoti fra una posizione chiusa, illustrata ad esempio nelle FIGG.3a, 5a e 6a, ed due posizioni aperte fra loro opposte rispetto alla posizione chiusa, una delle quali ? illustrata ad esempio nelle FIGG.3b, 5b e 6b.

Dalle figure ? evidente che la rotella 81 ? a contatto con entrambi gli elementi di riscontro 71, 72 e su esse stabilmente appoggiato quando l'elemento di chiusura ? in posizione chiusa ed ? a contatto selettivamente con uno solo degli elementi di riscontro 71, 72 quando ? in ognuna delle posizioni aperte.

Al contempo, all?atto dell?apertura e della chiusura dell?elemento di chiusura, cio? alla rotazione del perno 20 attorno all'asse X, corrisponder? la traslazione dell'asse X' definito dalla rotella 81 lungo l'asse Y fra una posizione in cui lo stesso asse X' ? prossimale all'asse X, illustrata ad esempio nelle FIGG. 3a, 5a e 6a e coincidente sia con la posizione distale dell'elemento a pistone 50 che con la posizione di elemento di chiusura chiuso, ed una posizione distale dallo stesso asse X, illustrata nelle FIGG. 3b, 5b e 6b e coincidente sia con la posizione prossimale dell'elemento a pistone 50 che con la posizione di elemento di chiusura aperto.

E' evidente che la rotazione della rotella 81 attorno all'asse X' minimizzer? l'attrito fra le parti a reciproco contatto, cio? essenzialmente la stessa rotella 81 e gli elementi di riscontro 71, 72, in modo da massimizzare la durata della cerniera 1.

La minimizzazione dell'attrito fra le parti a reciproco contatto, inoltre, consentir? anche di massimizzare la forza di spinta dei mezzi elastici 60. A parit? di questi ultimi, infatti, la cerniera 1 svilupper? una forza di spinta decisamente maggiore rispetto alle cerniere dello stato della tecnica.

Per minimizzare ulteriormente gli attriti, il contatto reciproco fra gli elementi di riscontro 71, 72 e la rotella 81 potr? avvenire nei punti di reciproca tangenza P', P'', P'''. Ci? garantisce che il contatto avvenga in un unico punto.

Pi? in particolare, i punti P' e P'' sono i punti di contatto fra gli elementi di riscontro 71, 72 e la rotella 81 in posizione di elemento di chiusura chiuso, come illustrato nelle FIG.3a e 5a. D'altra parte, il punto P''' ? il punto di contatto fra l'elemento di riscontro 72 e la rotella 81 in una delle posizioni di elemento di chiusura aperto, come illustrato nelle FIGG.3b e 5b.

Si comprende che a causa della rotazione della rotella 81 il punto P''' sar? diverso da entrambi i punti P' e P''.

Si comprende che nell'altra posizione di elemento di chiusura aperto, opposta a quella illustrata in FIG. 3b, la rotella 81 sar? a contatto con l'elemento di riscontro 71 in un ulteriore unico punto di contatto.

In una forma di realizzazione preferita ma non esclusiva, gli elementi di riscontro 71, 72 potranno essere reciprocamente posizionate in modo che i rispettivi assi X'', X''' definiscano un piano ? sostanzialmente parallelo agli assi X e X? e sostanzialmente perpendicolare all'asse Y.

Opportunamente, inoltre, i punti di tangenza P', P'' potranno definire un piano ?? anch'esso sostanzialmente parallelo all'asse X e sostanzialmente perpendicolare all'asse Y. I piani ? e ?? potranno essere fra loro paralleli quando l'asse X? ? in posizione prossimale, cio? quando l'elemento a pistone 50 ? in posizione distale, come illustrato ad esempio nelle FIGG.

3a e 5a.

La cerniera 1 potr? essere meccanica oppure idraulica.

In caso di cerniera idraulica, la camera di lavoro 40 potr? includere un fluido di lavoro, generalmente olio, agente sull?elemento a pistone 50 per contrastarne l?azione, controllando cos? idraulicamente il movimento di chiusura oppure di apertura dell?elemento di chiusura.

Il corpo cilindrico 100 far? da elemento di separazione della camera di lavoro 40 in un primo ed un secondo vano a volume variabile 41, 42. Questi ultimi, che saranno fra loro fluidicamente comunicanti, potranno preferibilmente essere adiacenti.

Vantaggiosamente, il primo vano 41 e il secondo vano a volume variabile 42 potranno essere configurati per presentare in corrispondenza della posizione chiusa dell?elemento di chiusura rispettivamente il massimo ed il minimo volume. Allo scopo, i mezzi elastici di contrasto 60 potranno essere posti nel primo vano 41.

Opportunamente, il corpo cilindrico 100 potr? essere inserito a tenuta nella camera di lavoro 40.

Nel presente testo, con la dizione ?corpo cilindrico inserito a tenuta? e derivate si intende che il corpo cilindrico 100 ? inserito nella camera di lavoro con gioco minimo, tale da consentirgli di scorrere nella stessa ma tale da impedire passaggi del fluido di lavoro attraverso l?intercapedine fra la superficie laterale del corpo cilindrico stesso e la superficie interna della camera di lavoro.

In una forma di realizzazione preferita ma non esclusiva, il corpo cilindrico 100 potr? includere almeno un primo passaggio 101 per consentire il passaggio del fluido di lavoro fra il primo e il secondo vano 41, 42 all?atto di una fra l?apertura o la chiusura dell?almeno un elemento di chiusura.

Per consentire il passaggio del fluido di lavoro fra il primo e il secondo vano 41, 42 all?atto dell?altra fra l?apertura o la chiusura dell?almeno un elemento di chiusura, potr? essere previsto un circuito idraulico passante attraverso il corpo cerniera 10.

Nelle forme di realizzazione preferite ma non esclusive illustrate nelle figure allegate, all?atto dell?apertura dell?elemento di chiusura il fluido di lavoro passa dal primo vano 41 al secondo vano 42 attraverso l?apertura 101, mentre all?atto della chiusura dell?elemento di chiusura il fluido di lavoro passa dal secondo vano 42 al primo vano 41 attraverso il circuito idraulico.

Si comprende, tuttavia, che all?atto dell?apertura dell?elemento di chiusura il fluido di lavoro potr? passare dal primo vano 41 al secondo vano 42 attraverso il circuito idraulico, mentre all?atto della chiusura dell?elemento di chiusura il fluido di lavoro potr? passare dal secondo vano 42 al primo vano 41 attraverso l?apertura 101 senza per questo uscire dall?ambito di tutela definito dalle rivendicazioni allegate.

Potr? altres? essere previsto che all?atto dell?apertura dell?elemento di chiusura il fluido di lavoro potr? passare dal secondo vano 42 al primo vano 41 attraverso uno fra il circuito idraulico e l?almeno un?apertura 101, mentre all?atto della chiusura dell?elemento di chiusura il fluido di lavoro potr? passare dal primo vano 41 al secondo vano 42 attraverso l?altro fra il circuito idraulico e l?almeno un?apertura 101, senza per questo uscire dall?ambito di tutela definito dalle rivendicazioni allegate.

Potr? altres? essere prevista una vite di regolazione 115 per la regolazione della sezione di passaggio del circuito idraulico, in modo da regolare la velocit? di ritorno del fluido di lavoro.

Ci? consente di regolare il flusso di fluido di lavoro attraverso il circuito idraulico in modo semplice e rapido, con la massima garanzia di costanza nel tempo del comportamento dell?elemento di chiusura durante il movimento di chiusura e/o apertura.

Maggiori dettagli sulla particolare configurazione della vite di regolazione 115 sono illustrati nella domanda italiana VI2013A000195, a cui si rimanda per consultazione.

Vantaggiosamente, il corpo cilindrico 100, inoltre, potr? includere mezzi valvolari, che potranno essere costituiti da una valvola di non ritorno 105, interagenti con il foro passante 101 per impedire selettivamente il passaggio del fluido di lavoro attraverso gli stessi all?atto della chiusura dell?elemento di chiusura, forzando cos? il passaggio del fluido di lavoro attraverso il circuito idraulico.

La valvola di non ritorno 105 potr? essere inoltre configurata per consentire selettivamente il passaggio del fluido di lavoro attraverso il foro passante 101 all?atto dell?apertura dell?elemento di chiusura.

In una forma di realizzazione preferita ma non esclusiva, la valvola di non ritorno 105 potr? prevedere un otturatore forzato in chiusura da una piccola molla, come insegnato dalla domanda internazionale PCT/IB2015/052674,

In una forma di realizzazione preferita ma non esclusiva, l'albero 30 potr? essere collegato al corpo cilindrico 100 mediante una vite 32.

Maggiori dettagli sulla configurazione di tali elementi, ed in particolare sulla configurazione del foro 101, della valvola di non ritorno 105 e del collegamento meccanico fra il corpo cilindrico 100, l?albero 30 e l?elemento di interfaccia 107, sono illustrati nella domanda internazionale PCT/IB2012/051006, a cui si rimanda per consultazione.

In un'ulteriore forma di realizzazione preferita ma non esclusiva, l'albero 30 potr? essere collegato direttamente al corpo cilindrico 100 mediante filettatura e controfilettatura, come insegnato dalla domanda internazionale PCT/IB2015/052674,

Grazie a tali caratteristiche, sar? possibile controllare efficacemente il flusso del fluido di lavoro fra il primo ed il secondo vano 41, 42 in entrambi i versi.

In una forma di realizzazione preferita ma non esclusiva, illustrata ad esempio nelle FIGG. dalla 4 alla 6b, il perno 20 potr? essere realizzato in due semiporzioni 21', 21'' fra loro assemblabili.

Allo scopo, potranno essere previsti mezzi per l?accoppiamento delle stesse una volta assemblate, ad esempio una vite 22 ed una coppia di spine antirotazione 23', 23''. In tal modo, le due semiporzioni 21', 21'' risulteranno fra loro solidali.

Ci? consente di ottenere qualsivoglia forma di elemento a camma 70, ed in particolare quella illustrata nelle FIGG. dalla 4 alla 6b. In tal caso, infatti, con un perno unitario risulterebbe oltremodo difficoltoso realizzare la porzione concava 24 interposta fra le porzioni curve d'estremit? 75, 76 convesse.

Il perno 20 realizzato nelle due semiporzioni 21', 21'' risulter? inoltre pi? robusto e duraturo rispetto al perno unitario, poich? consente una migliore distribuzione degli sforzi che si sviluppano durante l'interazione con l'elemento a pistone 50.

Si comprende che la cerniera 1 potr? essere realizzata con il perno 20 unico oppure in due semiporzioni 21', 21'' senza per questo uscire dall'ambito di tutela delle rivendicazioni allegate.

In particolare, il perno 20 avente la porzione concava 24 interposta fra le porzioni curve d'estremit? 75, 76 convesse delle FIGG. dalla 4 alla 6b potr? essere realizzato sia in pezzo unico che nelle due semiporzioni 21', 21'' senza per questo uscire dall'ambito di tutela delle rivendicazioni allegate.

In una forma di realizzazione preferita ma non esclusiva, illustrata ad esempio nelle FIGG. dalla 4 alla 6b, fra la sede 11 del corpo cerniera 10 in cui si inserisce il perno 20 e la porzione 25 di quest'ultimo ad essa affacciata potr? essere interposta almeno una boccola 26, realizzata ad esempio in materiale polimerico, ad esempio Teflon ?. Ad esempio, la boccola 26 potr? essere una boccola realizzata in materiale plastico ad alta tecnologia commercializzata dalla IGUS ?.

La boccola 26 potr? includere una superficie esterna 28' reciprocamente affacciata con la sede sostanzialmente cilindrica 11 del corpo cerniera 10 ed una superficie interna 28'' reciprocamente affacciata con la porzione 25 del perno 20.

Vantaggiosamente, potranno essere previsti mezzi frenanti agenti sulle zone 26', 26'', 26''' della superficie esterna 28' della boccola 26 per forzare localmente la superficie interna 28' della stessa boccola 26 contro la porzione 25 del perno 20.

In una forma di realizzazione preferita ma non esclusiva, illustrata ad esempio in FIG.

7, i mezzi frenanti potranno includere, rispettivamente essere costituiti da, porzioni sagomate 11', 11'', 11''', ad esempio piane, della sede sostanzialmente cilindrica 11 del corpo cerniera 10 atte ad agire contro le zone 26', 26'', 26''' della superficie esterna 28' della boccola 26.

Opportunamente, le porzioni sagomate 11', 11'', 11''' potranno giacere internamente ad una circonferenza c avente centro sull'asse X e raggio r coincidente con il raggio della sede sostanzialmente cilindrica 11 preso non in corrispondenza delle porzioni sagomate 11', 11'', 11'''. Ad esempio, il raggio r potr? essere preso fra due porzioni 11', 11'' consecutive.

Di conseguenza, il raggio r' in corrispondenza di una delle porzioni sagomate 11', 11'', 11''' risulter? inferiore al raggio r preso non in corrispondenza delle porzioni sagomate 11', 11'', 11'''.

In tal modo, la boccola 26 deformandosi localmente premer? contro la porzione 25 del perno 20, frenando il movimento rotante di quest'ultimo attorno all'asse X e quindi frenando la rotazione dell'elemento di chiusura.

Si comprende che la cerniera 1 potr? includere un qualsivoglia numero di porzioni sagomate 11', 11'', 11''', ad esempio una, due o pi? di tre, senza per questo uscire dall'ambito di tutela delle rivendicazioni allegate.

In un'altra forma di realizzazione preferita ma non esclusiva, i mezzi frenanti potranno prevedere una coppia di grani di regolazione 27 passanti attraverso il corpo cerniera 10 e posti da parti opposte rispetto ad un piano parallelo ad entrambi gli assi X e Y.

Ognuno dei grani 27 potr? presentare una porzione di manovra 29' accessibile dall?esterno da parte di un utente ed una porzione di lavoro 29'' destinata a venire a contatto con le zone 26', 26'', 26''' della superficie esterna 28' della boccola 26 per forzare localmente la superficie interna 28'' contro la porzione 25 del perno 20.

In tal modo, l?utente potr? frenare in modo regolabile il movimento girevole del perno 20 attorno all'asse X. Agendo su entrambi i grani 27 sar? possibile regolare l'effetto frenante in maniera differenziata nei due versi di apertura/chiusura dell'elemento di chiusura.

Si comprende che la cerniera 1 potr? includere anche uno solo dei grani 27 oppure pi? di due senza per questo uscire dall'ambito di tutela delle rivendicazioni allegate.

Si comprende altres? che la cerniera 1 potr? includere entrambi i mezzi frenanti di cui sopra senza per questo uscire dall'ambito di tutela delle rivendicazioni allegate.

Da quanto sopra descritto, appare evidente che la cerniera secondo il trovato raggiunge gli scopi prefissatisi.

La cerniera secondo il trovato ? suscettibile di numerose modifiche e varianti tutte rientranti nel concetto inventivo espresso nelle rivendicazioni allegate. Tutti i particolari potranno essere sostituiti da altri elementi tecnicamente equivalenti, ed i materiali potranno essere diversi a seconda delle esigenze, senza uscire dall'ambito del trovato.

Anche se la cerniera ? stata descritta con particolare riferimento alle figure allegate, i numeri di riferimento usati nella descrizione e nelle rivendicazioni sono utilizzati per migliorare l'intelligenza del trovato e non costituiscono alcuna limitazione all'ambito di tutela rivendicato.

Claims (9)

1. RIVENDICAZIONI 1. Una cerniera per la movimentazione girevole controllata di almeno un elemento di chiusura, quale una porta, un?anta o similare, ancorato a una struttura di supporto stazionaria, quale una parete, un pavimento, un telaio o similare, la cerniera comprendendo: - un corpo cerniera (10) ancorabile ad uno fra la struttura di supporto stazionaria e l?almeno un elemento di chiusura ed almeno un perno (20) definente un primo asse (X) ancorabile all?altro fra la struttura di supporto stazionaria e l?elemento di chiusura, detto almeno un perno (20) e detto corpo cerniera (10) essendo fra loro reciprocamente accoppiati in modo che detto elemento di chiusura ruoti tra almeno una posizione aperta e almeno una posizione chiusa; - almeno una camera di lavoro (40) interna a detto corpo cerniera (10) definente un secondo asse (Y) sostanzialmente perpendicolare a detto primo asse (X), detta almeno una camera di lavoro (40) includendo una parete di fondo (45); - almeno un elemento a pistone (50) scorrevole in detta almeno una camera di lavoro (40) lungo detto secondo asse (Y) fra una posizione prossimale a detta parete di fondo (45) di detta almeno una camera di lavoro (40) ed una posizione da essa distale; in cui detto almeno un perno (20) include mezzi a camma (70) rotanti attorno a detto primo asse (X) per portare detto almeno un elemento a pistone (50) dalla posizione distale a quella prossimale, essendo inoltre previsti mezzi a seguicamma (80) interagenti con detti mezzi a camma (70) solidalmente accoppiati con detto almeno un elemento a pistone (50) per scorrere con lo stesso lungo detto secondo asse (Y), detto almeno un perno (20) essendo inserito in una sede sostanzialmente cilindrica (11) passante attraverso detto corpo cerniera (10) avente asse coincidente con detto primo asse (X); in cui detto almeno un perno (20) presenta almeno una porzione (25) reciprocamente affacciata con detta sede sostanzialmente cilindrica (11) di detto corpo cerniera (10), fra quest?ultimo e detta almeno una porzione (25) di detto almeno un perno (20) essendo interposta una boccola (26) preferibilmente realizzata in materiale polimerico, quest'ultima includendo una superficie esterna (28') reciprocamente affacciata con detta sede sostanzialmente cilindrica (11) di detto corpo cerniera (10) ed una superficie interna (28'') reciprocamente affacciata con detta almeno una porzione (25) di detto almeno un perno (20), essendo previsti mezzi frenanti agenti su una o pi? zone (26', 26'', 26''') di detta superficie esterna (28') di detta boccola (26) per forzare localmente la superficie interna (28') della stessa contro detta almeno una porzione (25) di detto almeno un perno (20).
2. 2. Cerniera secondo la rivendicazione 1, in cui detti mezzi frenanti includono, rispettivamente sono costituiti da, una o pi? porzioni sagomate (11', 11'', 11''') di detta sede sostanzialmente cilindrica (11) di detto corpo cerniera (10) atte ad agire contro dette una o pi? zone (26', 26'', 26''') di detta superficie esterna (28') di detta boccola (26).
3. 3. Cerniera secondo la rivendicazione 2, in cui dette una o pi? porzioni sagomate (11', 11'', 11''') di detta sede sostanzialmente cilindrica (11) di detto corpo cerniera (10) giacciono internamente ad una circonferenza avente centro su detto primo asse (X) e raggio coincidente con il raggio di detta sede sostanzialmente cilindrica preso non in corrispondenza di dette una o pi? porzioni sagomate (11', 11'', 11''').
4. 4. Cerniera secondo la rivendicazione 1, 2 o 3, in cui detti mezzi frenanti includono, rispettivamente sono costituiti da, almeno un grano di regolazione (27) passante attraverso detto corpo cerniera (10) avente una porzione di manovra (29') accessibile dall?esterno da parte di un utente ed una porzione di lavoro (29'') destinata a venire a contatto con detta boccola (26) per spingerla contro detta almeno una porzione (25) di detto almeno un perno (20), in modo da consentire all?utente di frenare in modo regolabile il movimento girevole di detto almeno un perno (20) attorno a detto primo asse (X).
5. 5. Cerniera secondo la rivendicazione precedente, in cui detta boccola (26) include detta superficie esterna (28') destinata a venire a contatto con detta porzione di lavoro (29'') di detto almeno un grano di regolazione (27) e detta superficie interna (28'') destinata a venire a contatto con detta almeno una porzione (25) di detto almeno un perno (20).
6. 6. Cerniera secondo la rivendicazione 4 o 5, in cui detto almeno un perno (20) ? girevole attorno a detto primo asse (X) sia in verso orario che antiorario, essendo prevista almeno una coppia di detti grani di regolazione (27) posti da parti opposte rispetto ad un piano sostanzialmente parallelo a detto primo e secondo asse (X, Y) per consentire all'utente di regolare in modo differenziato l'effetto frenante in entrambi i sensi di apertura/chiusura dell'elemento di chiusura.
7. 7. Cerniera secondo una o pi? delle rivendicazioni precedenti, in cui detto almeno un perno (20) ? composto da una prima porzione (21') ed una seconda porzione (21'') fra loro assemblabili, essendo previsti mezzi (22, 23', 23'') per l?accoppiamento di dette prima e seconda porzione (21', 21'') una volta assemblate in modo da renderle reciprocamente solidali.
8. 8. Cerniera secondo la rivendicazione precedente, in cui detti mezzi a camma (70) di detto almeno un perno (20) include una porzione concava (24) interposta fra una coppia di porzioni d'estremit? convesse (75, 76).
9. 9. Cerniera secondo una o pi? delle rivendicazioni precedenti, comprendente inoltre mezzi elastici di contrasto (60) agenti su detto almeno un elemento a pistone (50) per riportarlo dalla posizione prossimale a quella distale.