ITVI20130195A1

ITVI20130195A1 - Cerniera per la movimentazione girevole di una porta, un¿anta o similare

Info

Publication number: ITVI20130195A1
Application number: IT000195A
Authority: IT
Inventors: Ivano Miglioranzo
Original assignee: Ol Mi S R L
Priority date: 2013-07-30
Filing date: 2013-07-30
Publication date: 2015-01-31
Also published as: US10196847B2; EP3043015B1; EP2877662B1; US9500018B2; PT2877662T; US20170016261A1; US20160138320A1; ES2777224T3; EP3043015A1; EP2877662A1; WO2015015443A1

Description

CERNIERA PER LA MOVIMENTAZIONE GIREVOLE DI UNA PORTA, UN’ANTA O SIMILARE

DESCRIZIONE

Campo di applicazione

La presente invenzione è generalmente applicabile al settore tecnico delle cerniere di chiusura o di controllo, ed ha particolarmente per oggetto una cerniera per la movimentazione girevole di una porta, un'anta o similare.

Stato della Tecnica

Sono note cerniere di chiusura che comprendono un corpo cerniera scatolare ed un perno fra loro reciprocamente accoppiati per consentire ad un elemento di chiusura, quale una porta, un’anta o similare, di ruotare tra una posizione aperta e una posizione chiusa.

Generalmente, tali cerniere includono un corpo cerniera ed un perno fra loro reciprocamente accoppiati per consentire all’elemento di chiusura di ruotare tra le posizioni aperta e chiusa.

Tali note cerniere includono inoltre una camera di lavoro interna al corpo cerniera scatolare che accoglie scorrevolmente un elemento a pistone.

Tali cerniere sono suscettibili di perfezionamento. In caso di apertura improvvisa della porta, infatti, esiste il pericolo che la stessa vada ad impattare contro il telaio che la sostiene, danneggiandosi.

Presentazione dell’invenzione

Scopo della presente invenzione è quello di superare almeno parzialmente gli inconvenienti sopra riscontrati, mettendo a disposizione una cerniera avente caratteristiche di elevata funzionalità e costo contenuto.

Un altro scopo dell'invenzione è mettere a disposizione una cerniera che consenta il controllo dell'elemento di chiusura sia in chiusura che in apertura.

Un altro scopo dell'invenzione è mettere a disposizione una cerniera di ingombri contenuti.

Un altro scopo dell'invenzione è mettere a disposizione una cerniera che garantisca la chiusura automatica dell'elemento di chiusura dalla posizione di porta aperta.

Un altro scopo dell'invenzione è mettere a disposizione una cerniera che sia in grado di sorreggere dell'elementi di chiusura anche molto pesanti, senza variare il comportamento.

Un altro scopo dell'invenzione è mettere a disposizione una cerniera che presenti un minimo numero di parti costitutive.

Un altro scopo dell'invenzione è mettere a disposizione una cerniera in grado di mantenere nel tempo l’esatta posizione di chiusura.

Un altro scopo dell'invenzione è mettere a disposizione una cerniera estremamente sicura.

Un altro scopo dell'invenzione è mettere a disposizione una cerniera estremamente facile da installare.

Tali scopi, nonché altri che appariranno più chiaramente nel seguito, sono raggiunti da una cerniera in accordo con quanto qui descritto e/o rivendicato e/o illustrato.

Forme di realizzazione vantaggiose del trovato sono definite in accordo con le rivendicazioni dipendenti.

Breve descrizione dei disegni

Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell'invenzione risulteranno maggiormente evidenti alla luce della descrizione dettagliata di alcune forme di realizzazione preferite ma non esclusive di una cerniera 1, illustrate a titolo di esempio non limitativo con l'ausilio delle unite tavole di disegno in cui:

la FIG. 1 è una vista assonometrica esplosa di un esempio di realizzazione della cerniera 1;

le FIGG. 2 e 3 sono viste assonometriche di alcuni particolari dell’esempio di realizzazione della cerniera 1 di FIG.1;

le FIGG. 4a e 4b sono viste dell’esempio di realizzazione della cerniera 1 di FIG. 1 in sezione assiale, in cui l'elemento di chiusura è rispettivamente in posizione aperta e chiusa;

le FIGG. 5a e 5b sono viste dell’esempio di realizzazione della cerniera 1 di FIG. 1 in sezione assiale, in cui l'elemento di chiusura è rispettivamente in posizione aperta e chiusa, in cui il corpo valvola 108 presenta una configurazione alternativa rispetto a quello nelle FIGG.1, 4a e 4b;

la FIG. 6 è una vista assonometrica esplosa di un ulteriore esempio di realizzazione della cerniera 1;

le FIGG. 7a e 7b sono viste dell’esempio di realizzazione della cerniera 1 di FIG. 6 in sezione assiale, sia secondo un piano di sezione verticale che orizzontale, in cui l'elemento di chiusura è in posizione chiusa;

le FIGG. 8a e 8b sono viste dell’esempio di realizzazione della cerniera 1 di FIG. 6 in sezione assiale, sia secondo un piano verticale che orizzontale, in cui l'elemento di chiusura è in posizione aperta;

la FIG.9 è una vista dall'alto dell’esempio di realizzazione della cerniera 1 di FIG.6; la FIG. 10 è una vista in sezione di alcuni particolari dell’esempio di realizzazione della cerniera 1 di FIG.6 presa lungo un piano di traccia X - X in FIG.9;

la FIG. 11 è una vista in sezione spaccata di una vite di regolazione del flusso di fluido di lavoro all'interno del circuito idraulico di una cerniera appartenente allo stato della tecnica;

la FIG.12 è una vista in sezione spaccata e ingrandita di alcuni particolari di FIG.10; la FIG. 13 è una vista assonometrica esplosa di un altro esempio di realizzazione della cerniera 1;

le FIGG. 14a e 14b sono viste dell’esempio di realizzazione della cerniera 1 di FIG. 13 in sezione assiale, in cui l'elemento di chiusura è rispettivamente in posizione chiusa e aperta.

Descrizione dettagliata di un esempio di realizzazione preferito Con riferimento alle figure citate, la cerniera 1 sarà vantaggiosamente impiegabile per la movimentazione girevole controllata di almeno un elemento di chiusura, quale una porta, un’anta o similare, il quale potrà essere in modo in sé noto ancorato a una struttura di supporto stazionaria, quale una parete, un pavimento, un telaio o similare.

Poiché in sé noti, nelle figure allegate non sono stati illustrati né l’elemento di chiusura né la struttura di supporto stazionaria. Si intende che entrambi tale elementi non fanno parte dell’invenzione rivendicata nelle rivendicazioni allegate.

La cerniera 1, pertanto, comprende un corpo cerniera scatolare 10 ancorabile ad uno fra la struttura di supporto stazionaria e l’elemento di chiusura, ed un perno 20 ancorabile all’altro fra la struttura di supporto stazionaria e l’elemento di chiusura.

In tutte le forme di realizzazione illustrate nelle figure allegate il corpo cerniera scatolare 10 sarà ancorabile alla struttura di supporto stazionaria, mentre il perno 20 è ancorabile all’elemento di chiusura. Si comprende, tuttavia, che il corpo cerniera scatolare 10 potrà essere ancorabile all’elemento di chiusura, mentre il perno 20 potrà essere ancorabile alla struttura di supporto stazionaria senza per questo uscire dall'ambito di tutela delle rivendicazioni allegate.

Opportunamente, il perno 20 ed il corpo cerniera scatolare 10 saranno fra loro reciprocamente accoppiati per ruotare attorno all’asse X, che ad esempio potrà essere sostanzialmente verticale.

Opportunamente, l’asse X potrà definire anche l’asse di rotazione dell’elemento di chiusura.

La cerniera 1 include inoltre una camera di lavoro 40 definente un asse Y, che potrà essere sostanzialmente orizzontale. All’interno della camera di lavoro 40, che potrà essere interna al corpo cerniera scatolare 10, potrà scorrere lungo l’asse Y un elemento a pistone 50 operativamente collegato al perno 20.

A seconda della configurazione dell'elemento a pistone 50, la cerniera 1 potrà essere una cerniera di chiusura oppure una cerniera di controllo.

L’elemento a pistone 50 potrà includere o meno mezzi elastici di contrasto. A seconda della loro configurazione, tali mezzi elastici di contrasto potranno includere una molla di spinta, atta cioè a riportare l'elemento di chiusura in posizione chiusa da quella aperta o viceversa, oppure una molla di ripristino, atta cioè a ripristinare la posizione originaria dell'elemento a pistone 50 ma non atta a riportare l'elemento di chiusura in posizione chiusa da quella aperta o viceversa.

Ad esempio, nelle forme di realizzazione illustrate nelle FIGG. dalla 1 alla 5b e dalla 6 alla 8b i mezzi elastici di contrasto potranno includere rispettivamente una coppia di molle elicoidali di spinta 51, 52 oppure una singola molla elicoidale di spinta 51.

D'altra parte, la forma di realizzazione illustrata nelle FIGG. dalla 13 alla 14b la cerniera 1 potrà essere priva di mezzi elastici di contrasto.

Indipendentemente dalla presenza o meno dei mezzi elastici di contrasto, l'elemento a pistone 50 potrà includere un corpo cilindrico 100, inserito preferibilmente a tenuta nella camera di lavoro 40.

In tal modo, l’elemento a pistone 50 potrà scorrere lungo l’asse Y fra una posizione prossimale alla parete di fondo 45 della camera di lavoro 40 ed una posizione da essa distale. Negli esempi di realizzazione illustrati nelle figure, la posizione prossimale corrisponde alla posizione di elemento di chiusura aperto, mentre la posizione distale corrisponde alla posizione di elemento di chiusura chiuso.

Ove presenti, la posizione prossimale corrisponde alla massima compressione dei mezzi elastici di contrasto 51 o 51, 52, mentre la posizione distale corrisponde alla massima elongazione degli stessi.

Il perno 20 e l’elemento a pistone 50 potranno essere fra loro impegnati in modo che alla rotazione del primo attorno all’asse X corrisponda lo scorrimento del secondo lungo l’asse Y fra le posizioni prossimale e distale, e viceversa allo scorrimento del secondo lungo l’asse Y fra le posizioni prossimale e distale corrisponda la rotazione del primo attorno all’asse X.

Allo scopo, il perno 20 potrà includere un elemento a pignone 21 con una pluralità di primi denti sagomati 22, mentre l’elemento a pistone 50 potrà includere un elemento a cremagliera 53 sostanzialmente parallelo all’asse Y comprendente una pluralità di secondi denti controsagomati 54.

Come particolarmente visibile nelle FIGG. 2 e 3, i primi denti sagomati 22 del perno 20 ed i secondi denti controsagomati 54 dell’elemento a pistone 50 sono operativamente fra loro accoppiati. In tal modo, il perno 20 e l’elemento a pistone 50 saranno sempre fra loro impegnati, in modo che vi sia il massimo controllo dell’elemento di chiusura sia in apertura che in chiusura.

In caso di apertura improvvisa, infatti, ad esempio a causa di un colpo di vento o di un utente incauto, il vincolo fra perno 20 ed elemento a pistone 50 impedirà all’elemento di chiusura di muoversi liberamente andando ad impattare contro il proprio telaio, danneggiandosi irreparabilmente.

Ciò rende la cerniera 1 oltremodo sicura ed affidabile.

Nelle forme di realizzazione preferite ma non esclusive illustrate nelle figure dalla 1 alla 5b e dalla 13 alla 14b, il perno 20 potrà includere una coppia di porzioni collegamento d'estremità 23, 23’ ancorabili all’elemento di chiusura, in modo che l’asse X possa definire l’asse di rotazione di quest’ultimo. Il collegamento potrà avvenire mediante una coppia di elementi di ancoraggio 25, 25' collegabili alle estremità 23, 23' del perno 20.

D'altra parte, nella forma di realizzazione preferita ma non esclusiva illustrata nelle figure dalla 6 alla 8b, il perno 20 potrà includere una singola porzioni di collegamento d'estremità 23, ancorabile all’elemento di chiusura.

Opportunamente, inoltre, il perno 20 potrà includere almeno una porzione operativa centrale 24 interna alla camera di lavoro 40 comprendente l’elemento a pignone 21.

Vantaggiosamente, inoltre, i primi denti sagomati 22 potranno essere distribuiti lungo la periferia della porzione operativa 24 del perno 20, di forma opportunamente cilindrica, per tutto il suo sviluppo circonferenziale.

In altre parole, la porzione operativa centrale 24 potrà definire una vera e propria ruota dentata, destinata ad impegnarsi con l’elemento a cremagliera 53.

D'altra parte, quest'ultimo potrà essere definito da un elemento allungato 102 solidale al corpo cilindrico 100 e sostanzialmente parallelo all'asse Y. L'elemento allungato 102 potrà includere i secondi denti controsagomati 54. L'elemento a cremagliera 53, quindi, scorrerà solidalmente al corpo cilindrico 100 lungo l'asse Y fra le posizioni distale e prossimale, in modo da definire un vero e proprio ingranaggio lineare impegnato con la ruota dentata definita dalla porzione operativa 24.

Nelle forme di realizzazione preferite ma non esclusive illustrate nelle figure dalla 1 alla 5b e dalla 13 alla 14b, l'elemento allungato 102 potrà essere monolitico con il corpo cilindrico 100, mentre nella forma di realizzazione preferita ma non esclusiva illustrata nelle figure dalla 6 alla 8b, l'elemento allungato 102 potrà essere solidale con lo stesso corpo cilindrico 100 mediante l'albero 30 in esso inserito.

Configurando opportunamente l'elemento a pignone 21 e l'elemento a cremagliera 53, sarà possibile consentire al perno 20 di ruotare per almeno 180°. Ciò consente di avere una pari ampiezza di apertura dell'elemento di chiusura.

La cerniera 1 potrà essere meccanica oppure idraulica.

Opportunamente, pertanto, la camera di lavoro 40 potrà includere un fluido di lavoro, generalmente olio, agente sull’elemento a pistone 50 per contrastarne l’azione, controllando così idraulicamente il movimento di chiusura oppure di apertura dell’elemento di chiusura.

Il corpo cilindrico 100 farà da elemento di separazione della camera di lavoro 40 in un primo ed un secondo vano a volume variabile 41, 42. Questi ultimi, che saranno fra loro fluidicamente comunicanti, potranno preferibilmente essere adiacenti.

Vantaggiosamente, il primo vano 41 e il secondo vano a volume variabile 42 potranno essere configurati per presentare in corrispondenza della posizione chiusa dell’elemento di chiusura rispettivamente il massimo ed il minimo volume. Allo scopo, se presenti, i mezzi elastici di contrasto 51 oppure 51, 52 potranno essere posti nel primo vano 41.

Opportunamente, il corpo cilindrico 100 potrà essere inserito a tenuta nella camera di lavoro 40.

Nel presente testo, con la dizione “corpo cilindrico inserito a tenuta” e derivate si intende che il corpo cilindrico 100 è inserito nella camera di lavoro con gioco minimo, tale da consentirgli di scorrere nella stessa ma tale da impedire passaggi del fluido di lavoro attraverso l’intercapedine fra la superficie laterale del corpo cilindrico stesso e la superficie interna della camera di lavoro.

In una forma di realizzazione preferita ma non esclusiva, il corpo cilindrico 100 potrà includere almeno un primo passaggio 101 per consentire il passaggio del fluido di lavoro fra il primo e il secondo vano 41, 42 all’atto di una fra l’apertura o la chiusura dell’almeno un elemento di chiusura.

Per consentire il passaggio del fluido di lavoro fra il primo e il secondo vano 41, 42 all’atto dell’altra fra l’apertura o la chiusura dell’almeno un elemento di chiusura, potrà essere previsto un circuito 110.

Nelle forme di realizzazione preferite ma non esclusive illustrate nelle figure allegate, all’atto dell’apertura dell’elemento di chiusura il fluido di lavoro passa dal primo vano 41 al secondo vano 42 attraverso l’apertura 101, mentre all’atto della chiusura dell’elemento di chiusura il fluido di lavoro passa dal secondo vano 42 al primo vano 41 attraverso il circuito 110.

Si comprende, tuttavia, che all’atto dell’apertura dell’elemento di chiusura il fluido di lavoro potrà passare dal primo vano 41 al secondo vano 42 attraverso il circuito 110, mentre all’atto della chiusura dell’elemento di chiusura il fluido di lavoro potrà passare dal secondo vano 42 al primo vano 41 attraverso l’apertura 101 senza per questo uscire dall’ambito di tutela definito dalle rivendicazioni allegate.

Potrà altresì essere previsto che all’atto dell’apertura dell’elemento di chiusura il fluido di lavoro potrà passare dal secondo vano 42 al primo vano 41 attraverso uno fra il circuito 110 e l’almeno un’apertura 101, mentre all’atto della chiusura dell’elemento di chiusura il fluido di lavoro potrà passare dal primo vano 41 al secondo vano 42 attraverso l’altro fra il circuito 110 e l’almeno un’apertura 101, senza per questo uscire dall’ambito di tutela definito dalle rivendicazioni allegate.

Potrà altresì essere prevista una vite o ugello 115 per la regolazione della sezione di passaggio del circuito 110, in modo da regolare la velocità di ritorno del fluido di lavoro.

In FIG.11 è illustrata una vite di regolazione VR appartenente allo stato della tecnica. In modo in sé noto, tale vite di regolazione VR include una porzione superiore PS sostanzialmente cilindrica ed una porzione inferiore PI sostanzialmente conica, ed è atta ad essere inserita in una sede S sostanzialmente controsagomata. In modo in sé noto, la porzione superiore PS è ancorata nel corpo cerniera CC.

In caso di alte pressioni nella camera di lavoro, tale tipo di vite di regolazione VR non garantisce il mantenimento nel tempo della posizione originale, e pertanto non garantisce costanza nel comportamento dell’elemento di chiusura durante il movimento di chiusura e/o apertura. In particolare, la forte pressione può portare a disassamenti della vite di regolazione.

Per ovviare a tale inconveniente, in una forma di realizzazione preferita ma non esclusiva, illustrata ad esempio in FIG. 12, l’ugello di regolazione 115 potrà presentare una prima estremità superiore 116’ filettata avvitabile in una corrispondente prima porzione superiore di collegamento 11’ controfilettata del corpo cerniera 10 ed una seconda estremità inferiore 116’’ scorrevolmente inserita in una corrispondente seconda porzione inferiore di guida 11’ del corpo cerniera 10.

Allo scopo, la seconda estremità inferiore 116’’ della vite o ugello di regolazione 115 potrà presentare almeno una porzione 117’, 117’’ della sua superficie esterna 118 posta in battuta contro almeno una corrispondente porzione 12’, 12’’ della superficie interna 13 della seconda porzione inferiore di guida 11’ del corpo cerniera 10.

In tal modo, lo scorrimento verticale dell’ugello di regolazione 115 sarà sempre guidato, annullando totalmente il pericolo di disassamenti della stessa.

Vantaggiosamente, la seconda estremità inferiore 116’’ potrà includere una sede cava 119 atta ad accogliere un elemento sostanzialmente troncoconico 120 coassialmente inserito nella stessa.

L’ugello di regolazione 115 potrà includere una prima apertura 121 per l’ingresso / uscita del fluido di lavoro, posta preferibilmente in corrispondenza di una porzione sostanzialmente centrale dello stesso.

Opportunamente, la superficie interna 122 della sede cava 119 potrà essere affacciata alla superficie esterna 123 dell’elemento sostanzialmente troncoconico 120 per definire un’intercapedine fluidicamente collegata alla prima apertura 121 e al circuito 110, e fra questi interposta.

Al fine di regolare il flusso del fluido di lavoro, l’intercapedine potrà avere volume variabile.

Allo scopo, la sede cava 119 potrà presentare forma sostanzialmente cilindrica, mentre l’elemento sostanzialmente troncoconico 120 potrà presentare l’estremità di diametro inferiore affacciata alla prima apertura 121.

In tal modo, allo svitamento / avvitamento della prima estremità superiore 116’ dell’ugello di regolazione 115 dalla / nella prima porzione superiore di collegamento 11’ del corpo cerniera 10 corrisponderà l’allontanamento / avvicinamento reciproco dell’elemento sostanzialmente troncoconico 120 e dell’ugello di regolazione 115, con la conseguente variazione di volume dell’intercapedine.

Ciò consente di regolare il flusso di fluido di lavoro attraverso il circuito 110 in modo semplice e rapido, con la massima garanzia di costanza nel tempo del comportamento dell’elemento di chiusura durante il movimento di chiusura e/o apertura.

Si comprende che l’ugello di regolazione 115 sopra descritto, illustrato ad esempio in FIG. 12, potrà essere impiegato in qualsivoglia cerniera idraulica. Ad esempio, esso potrà essere impiegato in una cerniera idraulica avente le caratteristiche del preambolo della rivendicazione 1.

Vantaggiosamente, il corpo cilindrico 100, inoltre, potrà includere mezzi valvolari, che potranno essere costituiti da una valvola di non ritorno 105, interagenti con il foro passante 101 per impedire selettivamente il passaggio del fluido di lavoro attraverso gli stessi all’atto della chiusura dell’elemento di chiusura, forzando così il passaggio del fluido di lavoro attraverso il circuito 110.

La valvola di non ritorno 105 potrà essere inoltre configurata per consentire selettivamente il passaggio del fluido di lavoro attraverso il foro passante 101 all’atto dell’apertura dell’elemento di chiusura.

Nella forma di realizzazione preferita ma non esclusiva illustrata nelle FIGG. dalla 6 alla 8b, la cerniera 1 potrà includere un albero 30 collegato al corpo cilindrico 100 mediante una vite 31. All’albero 30 potrà essere monoliticamente collegato l’elemento a cremagliera 53. La valvola 105 potrà agire in una sede 106 definita fra il corpo cilindrico 100 e l’elemento di interfaccia 107. Maggiori dettagli sulla configurazione di tali elementi, ed in particolare sulla configurazione del foro 101, della valvola di non ritorno 105 e del collegamento meccanico fra il corpo cilindrico 100, l’albero 30 e l’elemento di interfaccia 107, sono illustrati nella domanda internazionale PCT/IB2012/051006, a nome della stessa Richiedente, a cui si rimanda per consultazione.

Nelle forme di realizzazione preferite ma non esclusive illustrate nelle FIGG. dalla 1 alla 5b e dalla 13 alla 14b, la valvola 105 potrà agire in una sede 106 definita fra il corpo cilindrico 100 e il corpo valvola 108.

Grazie a tali caratteristiche, sarà possibile controllare efficacemente il flusso del fluido di lavoro fra il primo ed il secondo vano 41, 42 in entrambi i versi.

Il corpo valvola 108 potrà avere qualsivoglia configurazione.

In particolare, come illustrato ad esempio nelle FIGG. 4a e 4b, esso potrà essere amovibilmente collegabile al corpo cilindrico 100, e potrà essere mantenuto in posizione operativa dai mezzi elastici di contrasto 51 oppure 51, 52.

D’altra parte, come illustrato ad esempio nelle FIGG. 5a, 5b, 14a e 14b, esso potrà essere inamovibilmente fissato al corpo cilindrico 100, ad esempio avvitato nello stesso. Tale soluzione è particolarmente preferita quando la cerniera 1 è priva di mezzi elastici di contrasto.

Da quanto sopra descritto, appare evidente che la cerniera secondo il trovato raggiunge gli scopi prefissatisi.

La cerniera secondo il trovato è suscettibile di numerose modifiche e varianti tutte rientranti nel concetto inventivo espresso nelle rivendicazioni allegate. Tutti i particolari potranno essere sostituiti da altri elementi tecnicamente equivalenti, ed i materiali potranno essere diversi a seconda delle esigenze, senza uscire dall'ambito del trovato.

Anche se la cerniera è stata descritta con particolare riferimento alle figure allegate, i numeri di riferimento usati nella descrizione e nelle rivendicazioni sono utilizzati per migliorare l'intelligenza del trovato e non costituiscono alcuna limitazione all'ambito di tutela rivendicato.

Claims

RIVENDICAZIONI 1. Una cerniera per la movimentazione girevole controllata di almeno un elemento di chiusura, quale una porta, un’anta o similare, ancorato a una struttura di supporto stazionaria, quale una parete, un pavimento, un telaio o similare, la cerniera comprendendo: - un corpo cerniera (10) ancorabile ad uno fra la struttura di supporto stazionaria e l’almeno un elemento di chiusura ed almeno un perno (20) definente un primo asse (X) ancorabile all’altro fra la struttura di supporto stazionaria e l’elemento di chiusura, detto almeno un perno (20) e detto corpo cerniera scatolare (10) essendo fra loro reciprocamente accoppiati per consentire all’almeno un elemento di chiusura di ruotare tra una posizione aperta e una posizione chiusa; - almeno una camera di lavoro (40) interna a detto corpo cerniera scatolare (10) definente un secondo asse (Y) sostanzialmente perpendicolare a detto primo asse (X), detta almeno una camera di lavoro (40) includendo una parete di fondo (45); - almeno un elemento a pistone (50) scorrevole in detta almeno una camera di lavoro (40) lungo detto secondo asse (Y) fra una posizione prossimale a detta parete di fondo (45) di detta almeno una camera di lavoro (40) ed una posizione da essa distale; caratterizzata dal fatto che detto almeno un perno (20) include almeno un elemento a pignone (21) con una pluralità di primi denti sagomati (22), detto almeno un elemento a pistone (50) includendo almeno un elemento a cremagliera (53) comprendente una pluralità di secondi denti controsagomati (54), i primi denti sagomati (22) di detto almeno un elemento a pignone (21) ed i secondi denti controsagomati (54) di detto almeno un elemento a cremagliera (53) essendo operativamente fra loro accoppiati in modo che alla rotazione di detto almeno un perno (20) attorno a detto primo asse (X) corrisponda lo scorrimento di detto almeno un elemento a pistone (50) lungo detto secondo asse (Y) fra le posizioni prossimale e distale e viceversa.
2. Cerniera secondo la rivendicazione 1, in cui detto almeno un perno (20) include almeno una porzione di collegamento (23) ancorabile a detto altro fra la struttura di supporto stazionaria e l’elemento di chiusura in modo che detto primo asse (X) definisca l’asse di rotazione di quest’ultimo, detto almeno un perno (20) includendo inoltre almeno una porzione operativa (24) comprendente detto elemento a pignone (21), detta porzione di collegamento (23) essendo preferibilmente posta all'estremità di detto almeno un perno (20), detta porzione operativa (24) essendo preferibilmente posta in posizione centrale rispetto a detto almeno un perno (20).
3. Cerniera secondo la rivendicazione precedente, in cui detti primi denti sagomati (22) sono distribuiti lungo la periferia di detta porzione operativa (24) per tutto il suo sviluppo circonferenziale, detto almeno un elemento a pistone (50) includendo un corpo cilindrico (100) ed un elemento allungato (102) ad esso solidale, detto elemento allungato (102) estendendosi parallelamente a detto secondo asse (Y), detto elemento allungato (102) includendo detti secondi denti controsagomati (54) per definire detto almeno un elemento a cremagliera (53).
4. Cerniera secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui detto almeno un elemento a pignone (21) e detto almeno un elemento a cremagliera (53) sono reciprocamente configurati in modo da consentire a detto almeno un perno (20) oppure a detta almeno una camera di lavoro (40) di ruotare per almeno 180°.
5. Cerniera secondo la rivendicazione 3 o 4, in cui detta almeno una camera di lavoro (40) include inoltre un fluido di lavoro agente su detto almeno un elemento a pistone (50) per smorzarne idraulicamente l’azione, detto corpo cilindrico (100) essendo inserito in detta almeno una camera di lavoro (40) per dividere la stessa in almeno un primo ed un secondo vano a volume variabile (41, 42) fra loro fluidicamente comunicanti, il corpo cilindrico (100) includendo almeno un primo passaggio (101) per consentire il passaggio del fluido di lavoro fra detti almeno un primo e secondo vano (41, 42) all’atto di una fra l’apertura o la chiusura dell’almeno un elemento di chiusura, essendo previsto un circuito (110) per il passaggio del fluido di lavoro fra detti primo e secondo vano (41, 42) all’atto dell’altra fra l’apertura o la chiusura dell’almeno un elemento di chiusura.
6. Cerniera secondo la rivendicazione precedente, in cui detto corpo cilindrico (100) include inoltre mezzi valvolari (105) associati a detto almeno un primo passaggio (101) per consentire selettivamente il passaggio del fluido di lavoro attraverso lo stesso all’atto di detta una fra la chiusura o l’apertura dell’almeno un elemento di chiusura, detti mezzi valvolari (105) essendo configurati per consentire impedire il passaggio del fluido di lavoro all’atto dell’altra fra la chiusura o l’apertura dell’almeno un elemento di chiusura in modo da forzare il passaggio del fluido di lavoro attraverso detto circuito (110).
7. Cerniera secondo la rivendicazione precedente, in cui detti mezzi valvolari (105) comprendono una valvola di non ritorno (105) interagente con detto almeno un primo passaggio (101) per consentire il passaggio del fluido di lavoro da detto primo vano (41) a detto secondo vano (42) durante l’apertura dell’almeno un elemento di chiusura e per impedirne il riflusso durante la chiusura di quest’ultimo.
8. Cerniera secondo una o più delle rivendicazioni dalla 5 alla 7, in cui detti primo e secondo vano a volume variabile (41, 42) sono configurati per presentare in corrispondenza della posizione chiusa dell’almeno un elemento di chiusura rispettivamente il massimo ed il minimo volume, detto elemento a pistone (50) includendo mezzi elastici di contrasto (51) posti in detto primo vano (41).
9. Cerniera secondo una o più delle rivendicazioni dalla 5 alla 8, in cui detto circuito (110) include un ugello di regolazione (115) inserito in detto corpo cerniera (10), l’ugello di regolazione (115) comprendendo una prima estremità superiore (116’) filettata avvitata in una corrispondente prima porzione superiore di collegamento (11’) controfilettata di detto corpo cerniera (10) ed una seconda estremità inferiore (116’’) scorrevolmente inserita in una corrispondente seconda porzione inferiore di guida (11’) del corpo cerniera (10), detta seconda estremità inferiore (116’’) includendo una sede cava (119) per un elemento sostanzialmente troncoconico (120) coassialmente inserito nella stessa (119), detto ugello di regolazione (115) includendo una prima apertura (121) per l’ingresso / uscita di detto fluido di lavoro, la superficie interna (122) di detta sede cava (119) essendo affacciata alla superficie esterna (123) di detto elemento sostanzialmente troncoconico (120) per definire un’intercapedine fluidicamente collegata a detta prima apertura (121) per l’ingresso / uscita di detto fluido di lavoro e a detto circuito (110), detta intercapedine essendo fra questi interposta.
10. Cerniera secondo la rivendicazione precedente, in cui detta sede cava (119) presenta forma sostanzialmente cilindrica, detto elemento sostanzialmente troncoconico (120) presentando l’estremità di diametro inferiore affacciata a detta prima apertura (121) per l’ingresso / uscita di detto fluido di lavoro in modo che allo svitamento / avvitamento di detta prima estremità superiore (116’) di detto ugello di regolazione (115) da / in detta prima porzione superiore di collegamento (11’) di detto corpo cerniera (10) corrisponda l’allontanamento / avvicinamento reciproco di detto elemento sostanzialmente troncoconico (120) e di detto ugello di regolazione (115).