ITVI20130181A1 - Dispositivo di movimentazione per porte verticali, basculanti o simili - Google Patents

Description

DESCRIZIONE

dell’ invenzione avente per TITOLO: “Dispositivo di movimentazione per porte verticali, basculanti o simili” a nome di BFT S.p.A..

11 presente trovato riguarda un dispositivo di movimentazione per porte verticali, basculanti o simili, secondo la parte generale della rivendicazione 1 .

Allo stato dell’arte sono note porte da garage di tipo sezionale, costituite da una serie continua di pannelli verticali reciprocamente incernierati (in genere si tratta di quattro o cinque pannelli per porta) e guidati da ruote di scorrimento su guide laterali, bilanciate da una fune metallica verticale tenuta in tensione da una o più molle di torsione. Per motorizzare questo tipo di porta l’ultimo pannello in altezza è ancorato ad una leva di trascinamento collegata a un carrello motore che scorre lungo un binario orizzontale fissato mediante staffe al soffitto del garage. Il carrello è trascinato all’ interno del binario da una catena o da una cinghia, a loro volta azionati da un motoriduttore, che in genere è integrato da un’unità di controllo e con un ricevitore radio disposto fisso in testa al binario. Questo tipo di porta automatica è tipicamente realizzato mediante raggiunta successiva di una motorizzazione, essendo il tipo di automazione a esse dedicato semplice da installare anche su porte già esistenti. Questa operazione è alla portata anche di un utilizzatore non esperto, non essendo richieste modifiche o adattamenti alla porta esistente.

Il tipo di porta da garage basculante è invece costituito da un'unica superficie piana, in genere di acciaio o di legno, che copre tutto il varco della porta, incernierata ai lati a due guide di scorrimento laterali e superiormente ad una coppia di leve ancorate all’architrave superiore. Le guide laterali dell’anta sono fissate a cavi d’acciaio che, rinviati da pulegge, mantengono in sospensione dei contrappesi che scorrono ai lati della porta. Il peso dell’anta di porta è bilanciato in qualsiasi posizione della corsa. Un’anta basculante del tipo descritto è automatizzabile mediante motorizzazione successiva all’ installazione della porta, con uno o due motori fìssati al telo. In questo caso è però necessario eseguire modifiche sostanziali che includono la sostituzione o la modifica dei contrappesi, la saldatura sull’anta di almeno due supporti per gli alberi di trasmissione e la saldatura suH’architrave superiore della porta delie parti terminali di bracci di azionamento laterali aggiuntivi.

Un’alternativa a questo tipo di motorizzazione per le porte basculanti è costituita da un assieme per adattare i motori a binario per porte sezionali del tipo precedentemente descritto ed è illustrato in fig. 2. Esso è costituito da un braccio curvo 15 fissato al telo dell’anta di porta 1, sulla quale scorre esternamente fa leva a spalla 16 ad essa vincolata mediante quattro ruote di trascinamento 17, essendo la leva trascinata o spinta dal carrello 5 tra le due posizioni di apertura e chiusura dell’anta della porta 1. Nella manovra di apertura il carrello 5 trascina la leva 16 che esercita una coppia di rotazione sul braccio curvo 15; contemporaneamente la leva ruota, portandosi in posizione quasi orizzontale e contemporaneamente scorre lungo la curva avendo come supporto le ruote 17. Tale assieme è ampiamente diffuso e conosciuto, ma presenta degli svantaggi. In primo luogo lo scorrimento della leva 16 lungo il braccio curvo 15 genera un notevole attrito ed in particolare nella fase iniziale della manovra di chiusura è richiesto al motore un notevole spunto che può, in certe condizioni, generarne il blocco. Lo stesso attrito rende difficoltosa, se non impossibile, la manovra di sblocco manuale prevista nel caso di mancanza di alimentazione dalla rete elettrica. Una volta sganciato il carrello di trascinamento dal binario, l’azionamento manuale dell’anta della porta dovrebbe richiedere una trazione maggiorata al massimo del 50% rispetto all’azionamento manuale della porta senza motorizzazione: ciò non è quasi mai realizzabile nella pratica, a causa dell’attrito esercitato dalle quattro ruote vincolanti la leva al braccio curvo. Un ulteriore importante limite è connesso alla conformazione del braccio, che in posizione completamente aperta, riduce l’altezza utile di passaggio, rendendo impossibile il transito di veicoli ad assetto rialzato, quali monovolume o fuoristrada.

Come documenti dello stato dell’arte vengono citati: EP006561 1, GB2124296, EP 178331 1, GB9120236, EP0403790 ed EP0328991.

Scopo principale del presente trovato è quello di prevedere un dispositivo di movimentazione per porte verticali, basculanti o simili, del tipo che utilizza un braccio articolato in grado di adattare vantaggiosamente motori di tipo binario per porte sezionali alla movimentazione di portoni, basculanti a singola anta, che sia privo degli inconvenienti descritti nel dispositivo precedentemente descritto.

In particolare il dispositivo secondo il trovato prevede un adattatore costituito da una biella a forma di “L” e da una manovella vincolata alla parte superiore dell’anta da movimentare, essendo il pattino o piede della biella scorrevole lungo un profilo ad U verticale e solidale all’anta. All’interno del profilo è inserito un fermo meccanico, la cui posizione è regolabile in modo continuo e la cui funzione è quella di mettere in blocco lo scorrimento verso il basso del pattino. Il terminale superiore della biella è viceversa accoppiato in rotazione a una leva di trascinamento di un carrello motore per porte sezionali, del tipo inizialmente descritto ed è conformato in modo da interferire con la leva stessa durante l’azionamento del motore, oltre ad un certo angolo di rotazione relativa

Queste ed altre caratteristiche del trovato verranno ora qui di seguito descritte in dettaglio, con riferimento ad una forma particolare di realizzazione del trovato, con l’aiuto delle tavole di disegno allegate, dove:

- nella fig. 1 (TAV. I) è rappresentata una vista laterale del dispositivo secondo il trovato, con la porta in posizione intermedia durante l’apertura;

- nella figura 2 (TAV. II) è rappresentata la medesima vista di un adattatore realizzato secondo lo stato dell’arte;

- nella figura 3 (TAV. Ili) è rappresentata una vista laterale del dispositivo secondo il trovato, con la porta in posizione quasi orizzontale;

- nella figura 4 (TAV. IV) è rappresentata la porta movimentata dai dispositivo secondo il trovato, in posizione di completa apertura.

Nella figura 1 il dispositivo di cui al trovato prevede che il pattino 10 sia in battuta sul fermo 12, mentre in figura 3 è rappresenta una posizione del cinematismo in cui la leva 9 interferisce con il cuneo di contatto 13,

Nelle varie figure, con il riferimento 2 sono indicati i vincoli laterali di scorrimento dell’anta, con riferimento 3 i binari laterali e con il riferimento 4 è indicato il motore di azione dell’anta.

Qui di seguito si riassumono le varie fasi che corrispondono alle manovre di apertura e di chiusura, con indicati i gradi di libertà presenti in ogni situazione.

Manovra Fase Gradi di libertà

Apertura Inizio manovra, pattino 10 1

in battuta sul fermo 12.

Pattino IO in scorrimento 2

verso l’alto con chiusura

del triangolo articolato.

Manovra terminata.

Chiusura La leva di spinta apre il 1

triangolo articolato fino al

contatto tra leva e cuneo

di contatto 13.

Inizia la spinta verso il

basso.

La leva si stacca dal cuneo 2

di contatto e per inerzia

l’anta procede nella

discesa fino alla battuta

del pattino 10 sul fermo

12.

Procede la discesa fino 1

alla chiusura.

Durante l’apertura si possono distinguere due fasi di funzionamento.

In una prima fase, in cui il pattino 10 è in battuta su! fermo 12, è presente un solo grado di libertà, la leva trascina la biella e la manovella non è in rotazione rispetto ad essa.

Superato un determinato angolo di rotazione, il pattino 10 si stacca dal fermo 12 e la manovella inizia a ruotare, chiudendo completamente il triangolo articolato costituito da biella e manovella, fino ad arrivare alla posizione di completa apertura. In questa fase i gradi di libertà sono due.

Viceversa durante la chiusura la leva 9 riapre il triangolo articolato, fino ad raggiungere una posizione in cui avviene il contatto tra leva 9 e cuneo di contatto 13. A questo punto inizia la fase di spunto per avviare la manovra di chiusura dell’anta e la rotazione fa sì che la leva 9 si stacchi dal cuneo di contatto 13, procedendo con l’apertura del triangolo articolato, fino alla battuta del pattino 10 sul fermo 12.

In questa fase i gradi di libertà sono due ed il movimento dell’anta avviene per inerzia. Quando il pattino arriva in battuta, i gradi di libertà sono di nuovo solamente uno e si completa la manovra di chiusura.

Claims (5)

1. RIVENDICAZIONI 1. DISPOSITIVO DI MOVIMENTAZIONE PER PORTE VERTICALI, BASCULANTI O SIMILI, costituito da un motore (4) a binario orizzontale (6), dotato di un carrello di trascinamento (5) e collegato attraverso un braccio articolato all’anta delia porta, detto braccio essendo costituito da un dispositivo a biella e manovella (7, 8), il cui pattino (10) scorre in una guida verticale ( l i ) solidale all’anta della porta ( 1 ) tra una posizione intermedia ed una inferiore determinata da un finecorsa meccanico (12) ed in cui un cuneo di contatto ( 13) è accoppiato ad una leva di trascinamento (9) del carrello del binario orizzontale, detto dispositivo essendo caratterizzato dal fatto che il cinematismo passa da uno a due gradi di libertà e viceversa durante le manovra di chiusura e di apertura della porta.
2. 2. DISPOSITIVO DI MOVIMENTAZIONE, secondo la rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto che il passaggio da uno a due gradi di libertà è determinato dalla conformazione dei suoi elementi costitutivi ed in particolare dalla forma del cuneo (13) che, nella fase di chiusura, imprime una azione di spinta prima che il pattino (10) sia in posizione di battuta sul finecorsa inferiore,
3. 3. DISPOSITIVO DI MOVIMENTAZIONE, secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che, una volta esercitata una azione di spinta iniziale per mezzo del cuneo (13), il cinematismo passa a due gradi di libertà, lasciando l’anta di porta libera di chiudersi per effetto della sua inerzia.
4. 4. DISPOSITIVO DI MOVIMENTAZIONE, secondo la rivendicazione 3, caratterizzata dal fatto che nella fase terminale della manovra di chiusura il pattino è in battuta sul fermo (12), che funge da finecorsa riportando i gradi di libertà da due a uno.
5. 5. DISPOSITIVO DI MOVIMENTAZIONE, secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che la posizione che vincola la leva (8) all’anta di porta è regolabile su diversi livelli.