ITVI20100126A1 - Apparecchiatura per la preparazione di insaccati - Google Patents

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ITVI20100126A1
ITVI20100126A1 IT000126A ITVI20100126A ITVI20100126A1 IT VI20100126 A1 ITVI20100126 A1 IT VI20100126A1 IT 000126 A IT000126 A IT 000126A IT VI20100126 A ITVI20100126 A IT VI20100126A IT VI20100126 A1 ITVI20100126 A1 IT VI20100126A1
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IT
Italy
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tying
sausage
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binding
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IT000126A
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English (en)
Inventor
Antonio Borgo
Original Assignee
Antonio Borgo & C S A S
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    • AHUMAN NECESSITIES
    • A22BUTCHERING; MEAT TREATMENT; PROCESSING POULTRY OR FISH
    • A22CPROCESSING MEAT, POULTRY, OR FISH
    • A22C11/00Sausage making ; Apparatus for handling or conveying sausage products during manufacture
    • A22C11/12Apparatus for tying sausage skins ; Clipping sausage skins
    • A22C11/122Apparatus for tying sausage skins ; Clipping sausage skins by forming knots
    • AHUMAN NECESSITIES
    • A22BUTCHERING; MEAT TREATMENT; PROCESSING POULTRY OR FISH
    • A22CPROCESSING MEAT, POULTRY, OR FISH
    • A22C11/00Sausage making ; Apparatus for handling or conveying sausage products during manufacture
    • A22C11/10Apparatus for twisting or linking sausages

Description

DESCRIZIONE
del Brevetto per Invenzione Industriale avente titolo “APPARECCHIATURA PER LA PREPARAZIONE DI INSACCATI”
CAMPO TECNICO DELL’INVENZIONE
La presente invenzione riguarda la preparazione di prodotti alimentari. In particolare, la presente invenzione si riferisce ad una legatrice perfezionata di insaccati in genere e di salsicce in particolare, nonché di cosiddetti “cacciatori”, “chorizos”, “mignon” e simili.
STATO DELLA TECNICA
E’ noto che carne di maiale tradizionale legata, e in particolare salsicce, sono costituite da carne di maiale macinata, con sale e condimenti in un contenitore tubolare di origine animale, il quale viene chiamato genericamente budello. Sul budello vengono effettuate strozzature ad intervalli regolari e in corrispondenza delle strozzature vengono applicate legature con uno o più giri di filo. Dal punto di vista della conservazione e della successiva separazione in porzioni, è molto spesso vantaggioso prevedere tra le salsicce, le quali sono leggermente allungate, strozzature dell’ ordine di dieci millimetri
e doppie legature applicate alle estremità delle strozzature.
Nei moderni stabilimenti industriali per la produzione di salsicce, entrambe queste tipologie vengono attualmente ottenute in quantitativi piuttosto abbondanti, combinando insaccatrici dotate di un’unità
porzionatrice e legatrici automatiche o semiautomatiche. Più specificamente, salsicce “distanziate” vengono prodotte applicando particolari dispositivi a leva alle legatrici convenzionali. A tale riguardo, la domanda di brevetto europea No. 98810106.9 illustra
un dispositivo, il quale è costituito da una prima coppia di leve per la strozzatura dei budelli, disposte in corrispondenza dell’entrata della legatrice, la quale coopera con una seconda coppia mobile di leve, che è disposta dietro alla prima nella direzione lungo la quale la carne da insaccare viene alimentata.
Il documento US 5 775 985 illustra un apparecchio per applicare graffe o legature su insaccati, al fine di una separazione in porzioni distinte. In questa macchina dello stato anteriore della tecnica, un dispositivo di chiusura viene spostato lungo un percorso e viene attivato per applicare una prima doppia chiusura sotto forma di graffe o legature sull’insaccato; una volta che è stata applicata la prima doppia chiusura, il dispositivo di chiusura viene inizialmente arretrato nella sua posizione iniziale e viene quindi nuovamente spostato lungo il percorso. Infine, viene riattivato il dispositivo di chiusura, per applicare una seconda doppia chiusura sull’insaccato.
Il documento EP 1 053 683 illustra inoltre una legatrice perfezionata dì insaccati in generale e di salsicce in particolare, illustrata in Fig. 1 1 e 12. La legatrice 5 comprende sostanzialmente una struttura di supporto ad armadietto 7 ed un dispositivo di legatura 8 rivolto verso il lato di una delle pareti 9 della struttura 7, in una posizione sollevata rispetto alla superficie di lavoro 10, in modo tale che l’entrata 1 1 e l’uscita 12 del dispositivo 8 sporgano rispetto alla struttura 7. L’insaccatrice 6 è dotata a sua volta di un tubo di insaccaggio 13, il quale sporge dai corpo 14 lateralmente e in una direzione orizzontale, con una bocca terminale 15 per alimentare la carne da insaccare.
Preferibilmente, l’ entrata 1 1 del dispositivo 8 si trova al livello del tubo di insaccaggio 13, in modo tale che una volta che la legatrice 5 e l‘insaccatrice 6 sono state disposte una a fianco dell’ altra come mostrato nella Fig. 1 1 , la sua bocca 15 coincida con l’ apertura 1 1. Il dispositivo di legatura 8, il quale è di per se noto, è del tipo in cui la
bobina è coassiale alla direzione nella quale la carne da insaccare viene alimentata e comprende mezzi di legatura e mezzi di strozzatura del budello riempito, generalmente designati rispettivamente dai numeri di riferimento 16 e 17. Il dispositivo 8 assume, a comando, posizioni (C), nella direzione in cui la carne da insaccare viene alimentata, le quali sono intermedie tra due posizioni estreme: rispettivamente, una posizione (A), la quale è più prossima alla struttura 7 e in cui l’entrata 1 1 è praticamente a contatto con la
bocca 15, come mostrato più chiaramente nella figura 2, e una posizione distanziata (B), nella quale l’entrata 1 1 è distanziata di pochi centimetri dalla bocca 15. Al fine di effettuare questi movimenti, vengono previsti mezzi per il moto traslatorio, designati
generalmente dal numero di riferimento 18, tra la parete 9 rivolta verso il dispositivo 8 e il dispositivo 8 stesso; i mezzi sono costituiti da un azionatore pneumatico 19 e da un elemento guida 20, il quale è disposto in una regione rialzata rispetto all‘azionatore 19.
Più specificamente, l’ azionatore pneumatico 19 è composto da un corpo 21 , il quale supporta un’ asta scorrevole 22, la cui estremità sporgente 2 è saldamente collegata al dispositivo 8. Il funzionamento è descritto di seguito con riferimento alle Fig. 1 1 e 12.
Supponiamo che la legatrice 5 e l’insaccatrice 6 siano state montate come mostrato nella Fig. 1 1 e che siano state effettuate le operazioni preliminari per la preparazione dell’insaccatrice 6. Una volta che la fonte pneumatica si trova nello stato stazionario, l’ operatore agisce sui mezzi di azionamento 28, i quali azionano i mezzi di moto traslatorio 18 al fine di spostare il dispositivo 8 dalla posizione (A) alla posizione (B).
L’ operatore infila quindi un budello, come una calza, lungo il tubo dì insaccaggio 13 e aziona nuovamente i mezzi di moto traslatono 18, i quali riportano il dispositivo 8 nella posizione (A) . A questo punto, i mezzi di azionamento 28 spostano i mezzi di strozzatura 17 nella posizione di apertura, come mostrato nella figura 4, e l’ operatore
estrae manualmente una porzione del budello e lo tira dalla sua estremità, attraverso i mezzi di legatura 16, fino a quando una porzione terminale dello stesso non esce dai mezzi di strozzatura 17 attraverso l’ apertura formata dagli stessi. I mezzi di strozzatura
17 vengono quindi preimpostati nella posizione di chiusura, come nella Fig. 3, e viene prodotta mediante avvolgimento la legatura iniziale. Una volta che la legatura è stata completata, i mezzi di strozzatura 17 vengono riportati nella posizione di apertura e
l’insaccatrice 6, in virtù del tubo di insaccaggio 13, riempie con un quantitativo di carne misurato la porzione di budello che si trova direttamente dopo la legatura iniziale. Una volta che è stata formata la prima salsiccia, i mezzi di strozzatura 17 vengono nuovamente riportati nella posizione di chiusura, al fine di formare la strozzatura del budello riempito e i mezzi di legatura 16 formano quindi un’ altra legatura. A questo punto, intervengono i mezzi di moto traslatorio 18 e spostano il dispositivo 8 dalla posizione (A) ad una posizione intennedia (C), selezionata dall’ operatore; le due posizioni sono distanziate di una distanza 1. Durante questo spostamento, i mezzi di
strozzatura 17 rimuovono dal tubo di insaccaggio 13 una porzione di budello vuoto, la cui lunghezza è approssimativamente 1. Una volta che è stato effettuato lo spostamento, i mezzi di strozzatura 17 vengono spostati in una posizione intermedia di apertura (non
mostrata) e il dispositivo viene nuovamente arretrato nella posizione (A). In seguito, i mezzi di strozzatura 17 vengono riportati nella posizione di chiusura e i mezzi di legatura 16 formano quindi un’ altra legatura. Le operazioni sopradescritte vengono ripetute in modo identico fino a quando non termina il budello inserito sul tubo di insaccaggio, salvo il caso in cui, ogni tre o quattro salsicce, non viene fornita una strozzatura con una lunghezza maggiore di 1, al fine di facilitare le successive operazione di separazione.
La legatrice così realizzata necessita però di una calibrazione attenta e costante della velocità di operazione. In particolar modo, se l’impastastatrice funziona in modalità discontinua, riempiendo cioè il budello in un primo periodo di tempo, seguito da un secondo periodo di tempo durante il quale la macchina non riempie il budello. Il primo e il secondo periodo di tempo sono ripetuti tante volte quante necessarie alla creazione del numero desiderato di insaccati. Un tale funzionamento discontinuo richiede che la velocità di operazione della legatrice sia costantemente monitorata ed eventualmente corretta da un operatore, in maniera da evitare che gli insaccati vengano strozzati e legati in punti indesiderati. Un tale controllo costante da parte di un operatore, rende dunque Uinsaccatrice descritta nello stato dell’ arte costosa in termini operativi e quindi non ottimale. SOMMARIO
I problemi sopra menzionati sono risolti dalla presente invenzione grazie alla realizzazione di una legatrice capace di operare in fase con un’insaccatrice in maniera automatizzata, richiedendo un controllo e un monitoraggio ridotto da parte di un operatore. Ciò viene realizzato grazie ad una connessione tra la legatrice della presente invenzione ed una insaccatrice utilizzata congiuntamente alla legatrice. Grazie ad una tale connessione, l’insaccatrice potrebbe essere operata in sincronia con l’insaccatrice senza necessitare di un monitoraggio e di una correzione continui da parte di un operatore. Inoltre, una connessione che includa una connessione meccanica potrebbe permettere di operare la legatrice senza un motore fornito appositamente, sfruttando invece la potenza fornita dal motore dell’insaccatrice. Ciò rende la legatrice meno ingombrante, più economica e più affidabile in quanto il numero delle parti in movimento è ridotto.
Secondo una forma di realizzazione vantaggiosa della presente invenzione, la legatrice potrebbe inoltre essere realizzata in due parti connesse da una cerniera. Una seconda parte potrebbe così essere fermamente connessa alla insaccatrice. Una prima parte, connessa alla seconda parte per mezzo di una cerniera, potrebbe invece essere mossa rispetto alla suddetta seconda parte. Grazie alla connessione a cerniera tra le due parti della legatrice, l’ operazione di allineamento della legatrice con l’insaccatrice è facilitata e quindi la velocità di un operatore nel ricaricare di budello l’uscita dell’insaccatrice e nel riallineare insaccatrice e legatrice è aumentata.
In particolar modo, una legatrice di insaccati secondo una forma di realizzazione della presente invenzion, atta all’utilizzo in congiunzione ad una insaccattrice, potrebbe comprendere dei mezzi di strozzatura configurati così da effettuare una o più strozzature su un budello in uscita dalla macchina insaccatrice, dei mezzi di legatura configurati così da formare una o più legature sul budello in corrispondenza della detta una o più strozzature e un controllore configurato così da essere connesso all’insaccatrice e così da controllare il funzionamento della legatrice in fase con la insaccatrice. Grazie ad una tale forma di realizzazione vantaggiosa, la legatrice potrebbe operare in fase con la insaccatrice senza un intervento correttivo costante da parte di un operatore.
La legatrice di insaccati secondo una ulteriore forma di realizzazione vantaggiosa, potrebbe comprendere inoltre una connessione meccanica atta a trasferire una forza motrice dalla insaccatrice alla legatrice.
Grazie ad una tale forma di realizzazione vantaggiosa, la legatrice potrebbe essere operata da un motore interno all’insaccatrice. In tal caso, il motore interno dell’insaccatrice potrebbe avere un funzionamento discontinuo, come per esempio nel caso di un motore passopasso, che permetta all’insaccatrice di riempire un budello e di fermarsi per un determinato tempo prima di riempire un secondo budello. Un tale funzionamento discreto potrebbe essere utilizzato dalai legatrice per performare delle operazioni a loro volta discontinue, come la legatura di un budello.
Secondo una ulteriore forma di realizzazione vantaggiosa, la connessione meccanica della legatrice di insaccati all’insaccatrice potrebbe essere configurata così da trasferire una forza motrice ai mezzi di legatura.
Grazie ad una tale forma di realizzazione vantaggiosa, i mezzi di legatura potrebbero essere utilizzati senza l’introduzione, nella legatrice, di un motore specifico. In tal modo, peso, costi e complessità sono ridotti.
Secondo una ulteriore forma di realizzazione vantaggiosa, la suddetta connessione meccanica potrebbe comprende un albero cardanico.
Grazie ad una tale forma di realizzazione vantaggiosa, la legatrice, o una parte della legatrice, potrebbe essere snodabile rispetto all’insaccatrice, o rispetto al resto della legatrice, cosi da permettere ad un operatore di muovere la legatrice durante le fasi di pulitura, di sostituzione del budello, o di manutenzione.
La legatrice di insaccati secondo una qualsiasi rivendicazione da 1 a 4 compredente inoltre un attuatore connesso al controllore, configurato così da mettere in movimento i mezzi di strozzatura.
Secondo una ulteriore forma di realizzazione vantaggiosa, la connessione meccanica potrebbe comprende una struttura di rinvio configurata così da poter controllare il movimento dei mezzi di legatura.
Grazie ad una tale forma di realizzazione vantaggiosa, il funzionamento della legatrice potrebbe essere interrotto e ripreso independentemente dal funzionamento dell’insaccatrice.
Secondo una ulteriore forma di realizzazione vantaggiosa, il controllore della legatrice potrebbe essere configurato così da scambiare informazioni con l’insaccatrice così da operare la legatrice in fase con l’insaccatrice.
Secondo una ulteriore forma di realizzazione vantaggiosa, il controllore potrebbe essere configurato così da controllare il funzionamento interno dell’insaccatrice allo scopo di operare la legatrice in fase con l’insaccatrice.
Secondo una ulteriore forma di realizzazione vantaggiosa, il controllore potrebbe essere configurato così da controllare il funzionamento dei mezzi di legatura tramite il controllo del funzionamento interno dell’insaccatrice.
Grazie ad una tale forma di realizzazione vantaggiosa, il controllo di una parte interna dell’insaccatrice, potrebbe essere anche utilizzato per controllare i mezzi di legatura della legatrice. In particolar modo, il controllo del movimento inerno della insaccatrice, tramite la connessione maccanica tra una uscita di forza dell’insaccatrice e i mezzi di legatura della legatrice, potrebbe anche essere usato come controllo dei mezzi di legatura. In tal modo, un sistema di controllo sarebbe di più facile progettazione in quanto due elementi, un movimento interno dell’insaccatrice, e il movimento dei mezzi di legatura della legatrice, potrebbe essere condiviso.
La presente invenzione si riferisce inoltre ad un sistema di produzione di insaccati che potrebbe comprendere una insaccatrice e una legatrice secondo la presente invenzione.
BREVE DESCRIZIONE DELLE FIGURE
Le figure allegate sono incorporate nella e formano parte della descrizione allo scopo di illustrare diverse forme di realizzazione della presente invenzione. Suddette figure assieme alla descrizione servono per spiegare i principi dell'invenzione. Le figure sono fornite al solo scopo di illustrare esempi preferiti ed alternativi di come l'invenzione possa essere realizzata ed utilizzata, e non sono da essere interpretate così da limitare l'invenzione alle sole forme di realizzazione illustrare e descritte. Caratteristiche e vantaggi aggiuntivi saranno apparenti dalla seguente e più dettagliata descrizione delle differenti forme di realizzazione dell'invenzione, come illustrate nelle figure allegate, nelle quali numeri uguali si riferiscono ad elementi uguali.
Fig. 1 è un disegno schematico illustrante diverse viste di sezione di una forma di realizzazione della legatrice secondo la presente invenzione;
Fig. 2 e 3 sono disegni schematici illustranti in dettaglio una vista di sezione di Fig. 1 ;
Fig. 4 è un disegno schematico illustrante in dettaglio una vista di sezione di un componente di Fig. 1 in una prima posizione;
Fig. 5 e 6 sono disegni schematici illustranti in dettaglio una vista di sezione di Fig. 1 ;
Fig. 7 illustra una vista di sezione del componente di Fig. 4 in una seconda posizione;
Fig. 8 illustra uno schema a blocchi rappresentante blocchi funzionali di una forma di realizzazione della presente invenzione;
Fig. 9 è un disegno schematico illustrante in dettaglio una vista di sezione di un componente di una legatrice secondo una forma di realizzazione della presente invenzione in una prima posizione;
Fig. 10 è un disegno schematico illustrante in dettaglio una vista di sezione del componente di Fig. 9 in una seconda posizione
Fig. 1 1 e 12 sono disegni schematici illustranti una legatrice appartenente allo stato della tecnica.
DESCRIZIONE DETTAGLIATA DELLA PRESENTE INVENZIONE
Nella seguente descrizione, a scopo di spiegazione, dettagli specifici sono forniti allo scopo di permettere una chiara comprensione dei concetti della presente invenzione. Tuttavia, potrebbe essere evidente che la presente invenzione può essere praticata senza l'utilizzo di tali specifici dettagli. Inoltre, strutture e componenti ben noti sono descritti solo nella loro forma generale così da facilitarne la descrizione. Fig. 1 illustra cinque viste di sezione 1 100, 1200, 1300, 1400 e 1500 di una legatice 1000 secondo una forma di realizzazione della presente invenzione. Le cinque viste di sezione rappresentano la stessa macchina legatrice 1000 sezionata secondo diversi assi. La vista di sezione 1 100, ottenuta sezionando lungo l’ asse AB, rappresenta una vista di sezione della legatrice 1000 vista da lato. La vista di sezione 1200, ottenuta sezionando lungo l’ asse BB ’ , rappresenta una vista di sezione della legatrice 1000 vista dal retro. La vista di sezione 1300, ottenuta sezionando lungo l’ asse AA’ , rappresenta una vista di sezione della legatrice 1000 vista da sopra. La vista di sezione 1400, ottenuta sezionando lungo l’ asse AA’ , rappresenta una vista di sezione della legatrice 1000 vista da fronte. La vista di sezione 1500, ottenuta sezionando lungo l’ asse AA’ , rappresenta una vista di sezione della legatrice 1000 vista da fronte. Gli assi AA’ e BB ’ sono paralleli.
Fig. 4 illustra più in dettaglio la vista di sezione 1300 della legatrice 1000. Come illustrato in Fig 3, una forma di realizzazione della legatrice 1000 della presente invenzione potrebbe comprendere dei mezzi di strozzatura 1400, dei mezzi di legatura 1340, dei primi mezzi di rinvio 1500, dei primi mezzi di accoppiamento 1310, dei primi mezzi di trasmissione 1320, dei secondi mezzi di rinvio 1200 e dei secondi mezzi di accoppiamento 1330.
Più in dettaglio, grazie ad un accoppiamento meccanico tra la legatrice 1000 ed una insaccatrice 2000, è possibile traferire un movimento originato da un motore operante nell’insaccatrice 2000 ed utilizzare una tale forza motrice per operare la legatrice 1000. In altre parole, la legatrice 1000 potrebbe essere operata sfruttando una forza motrice proveniente da una insaccatrice 2000 e traferita alla legatrice 1000, per esempio, attraverso i secondi mezzi di accoppiamento 1330, i secondi mezzi di rinvio 1200, i primi mezzi di trasmissione 1320, i primi mezzi di accoppiamento 1310 e i primi mezzi di rinvio 1500. Più specificamente, i mezzi di legatura 1340 potrebbero essere controllati e/o operati tramite la forza motrice trasmessa come sopra descritto.
Grazie ad una tale realizzazione vantaggiosa, la legatrice 1000 potrebbe ricevere una coppia motrice originata dalla insaccatrice 2000 e, quindi, in fase con il funzionamento dell’insaccatrice 2000. In particolar modo, l’insaccatrice potrebbe avere una fase di riempimento del budello seguita da una fase di non riempimento del budello performate in maniera ciclica. Durante la fase di riempimento del budello, la legatrice potrebbe chiudere i mezzi di strozzatura 1400 così da formare un strozzatura sul budello e utilizzare i mezzi di legatura 1340 così da formare una legatura sul budello. Vantaggiosamente, nel caso in cui l’ insaccatrice 2000 operi in maniera discreta come descritto nello stato della tecnica, una legatrice 1000 secondo la presente realizzazione richiede semplicemente una fasatura iniziale, cosi da allineare la fase operativa della legatrice 1000 con quella dell’insaccatrice 2000. In seguito ad una tale fasatura iniziale, il funzionamento della legatrice 1000 rimarrà in fase con il funzionamento dell’insaccatrice 2000, richiedendo quindi una assistenza ed un controllo ridotti da parte di un operatore.
La fasatura iniziale potrebbe essere realizzata automaticamente dalla legatrice 1000. Alternativamente o in aggiunta, la fasatura potrebbe essere impostata da un operatore. Entrambe queste soluzioni sono ottenibili grazie al sistema rappresentato schematicamente in Fig. 8.
Fig. 8 illustra componenti della legatrice 1000 atti a controllarne l’ operazione. La legatrice 1000 potrebbe includere una interfaccia 8010, comprendente un display 801 1 e dei mezzi di ingresso dati 8012, un controllore 8001 , un’interfaccia 8002 connettibile all’insaccatrice 2000 e un primo attuatore 1401 facente parte dei mezzi di strozzatura 1400.
La produzione degli insaccati potrebbe essere realizzata in tre fasi.
In una prima fase, l’insaccatrice potrebbe effettuare il riempimento del budello posizionato intorno al tubo di uscita 2001 dell’insaccatrice 2000. In particolar modo, l’insaccatrice 2000 potrebbe emettere della pasta macinata tramite il tubo di uscita 2001 e riempire cosi il budello posizionato intorno al suddetto tubo.
In una seconda fase, la legatrice 1000 potrebbe procedere alla chiusura del budello tramite i mezzi di strozzatura 1400. In particolar modo, i mezzi di strozzatura 1400 potrebbero essere operati da un primo attuatore 1401 così da muovere delle pinze 1403 tramite dei leveraggi 1402.
In una terza fase, la legatrice 1000 potrebbe procedere alla legatura dell’insaccato tramite l’ operazione dei mezzi di legatura 1340 operati per mezzo dei primi mezzi di rinvio 1500.
Il controllore 8001 potrebbe essere configurato così da controllare le suddette operazioni. In particolar modo, un operatore potrebbe interagire con il controllore 8001 tramite una sezione di ingresso dati 8010 e un display 801 1. I dati di di ingresso potrebbero specificare, per esempio, la quantità di materiale da inserire in ogni insaccato, la lunghezza degli insaccati, la distanza tra successivi insaccati, il numero di nodi da effettuarsi tra due successivi insaccati, la frequenza di produzione, e ogni altro parametro necessario ad ottenere una produzione corrispondente alle aspettative dell’ operatore. Il controllore 8001potrebbe poi essere messo in comunicazione con l’insaccatrice 2000 tramite una interfaccia 8002. In tal modo, il controllore 8001 potrebbe controllare l’ operazione dell’insaccatrice 2000, controllando dunque tutti i parametri necessari alla produzione della pasta e all’emissione della stessa tramite il tubo di uscita 2001. Inoltre, il controllore 8001 potrebbe controllare l’operazione dell’uscita motrice 2002 dell’insaccatrice 2000. In tal modo, l’operazione dei mezzi di legatura 1340 potrebbe essere controllata. Infine, il controllore 8001 potrebbe controllare l’ operazione del primo attuatore 1401 cosi da controllare l’ operazione dei mezzi di strozzatura 1400.
Il controllore 8001 della presente invenzione potrebbe operare congiuntamente ad una memoria 8003 contente, per esempio, parametri di produzione, pre-registrati e/o inseriti da un operatore, e programmi atti a controllare l’ operazione del controllore 8001.
In una forma di realizzazione vantaggiosa della presente invenzione, il controllore 8001 e la memoria 8003 potrebbero essere localizzati nella legatrice 1000. In tal caso, il controllore 8001 potrebbe avere il controllo dell’ operazione dell’insaccatrice 2000 tramite l’interfaccia 8002. Alternativamente, o in aggiunta, il controllore 8001 potrebbe limitarsi a scambiare dati con un simile controllore localizzato nell’insaccatrice 2000, così da allineare il funzionamento dell’insaccatrice 2000 e della legatrice 1000 pur lasciando il controllo dell’ operazione interna dell’insaccatrice 2000 a un controllore localizzato nell’insaccatrice 2000.
In una ulteriore forma di realizzazione vantaggiosa della presente invenzione, il controllore 8001 potrebbe essere localizzato in una unità esterna alla legatrice 1000 e all’insaccatrice 2000 e provvisto delle necessarie connessioni così da poter controllare gli elementi dell’insaccatrice 2000 e/o della legatrice 1000 come sopra descritto.
In una ulteriore forma di realizzazione vantaggiosa della presente invenzione, il controllore 8001 potrebbe essere localizzato nell’insaccatrice 2000 e connesso agli elementi da controllare nella legatrice 1000 tramite una interfaccia apposita tra la legatrice 1000 e l’insaccatrice 2000.
Fig. 5 illustra più in dettaglio la vista di sezione dei mezzi di strozzatura 1400. Come illustrato in Fig. 5, i mezzi di strozzatura 1400 potrebbero includere un primo attuatore 1401 , connesso a dei leveraggi 1402 a loro volta connessi a delle pinze 1403. In particolar modo, il primo attuatore 1401 potrebbe essere atto a mettere in movimento i leveraggi 1402; i suddetti leveraggi 1402 potrebbero essere connessi al primo attuatore 1401 e alle pinze 1403 con delle connessioni tali da permettere una rotazione dei leveraggi 1402 rispetto agli elementi connessi, per esempio tramite dei cuscinetti. Le pinze 1403 potrebbero essere incernierate in un singolo punto, o in un punto diverso per ogni pinza, cosi da essere atte, assieme ai leveraggi 1402, a traformare il movimento lineare del primo attuatore 1401 in un movimento delle pinze 1403 adatto alla strozzatura del budello.
Il primo attuatore 1401 potrebbe essere un attuatore pneumatico, per esempio un pistone o simili, un attuatore elettrico, per esempio un motore elettrico o simili, o un attuatore magnetico, per esempio un motore elettrico lineare o simili. Il primo attuatore potrebbe essere controllato in maniera meccanica, elettrica, per esmpio tramite dei segnali di controllo ricevuti dal controllore 8001 , o in maniera pneumatica. Il primo attuatore 1401 potrebbe inoltre includere uno o più sensori meccanici o elettrici (non illustrati), per esempio dei fotodiodi accoppiati ad un generatore di luce, atti a misurare la posizione del primo attuatore 1401 con il vantaggio di poter informare il controllore 8001. In tal modo, il controllore 8001 potrebbe adattare il controllo del primo attuatore 1401 tenendo conto del feedback ricevuto tramite suddetti sensori.
In una forma di realizzazione alternativa della presente invenzione, il primo attuatore 1401 potrebbe essere operato in maniera meccanica tramite una connessione ai primi mezzi di rinvio 1500. Una tale realizzazione comporta il vantaggio di poter operare i mezzi di strozzatura 1400 e i mezzi di legatura 1340 in maniera sincrona, tramite un controllo meccanico condiviso.
Fig. 2 illustra più in dettaglio la vista di sezione 1 100 della legatrice 1000 di Fig. 1. Come illustrato in Fig. 2, la legatrice 1000 vista da lato, include dei mezzi di fissaggio 1350 atti a fissare saldamente la legatrice 1000 alla insaccatrice 2000. Tali mezzi di fissaggio potrebbero essere realizzati da una parte metallica forata aH’interno della quale si possa inserire un primo perno protundente dall’insaccatrice 2000. Alternativamente, o in aggiunta, i mezzi di fissaggio 1350 potrebbero includere un fissaggio a ceniera, un fissaggio realizzato tramite uno o più dadi e uno o più bulloni, o un fissaggio a una o più viti. Vantaggiosamente, i mezzi di fissaggio 1350 potrebbero essere realizzati così da permettere uno sgancio rapido della legatrice 1000 dall’insaccatrice 2000 in caso di sostituzione con altri componenti, riparazioni di guasti o pulizia.
Fig. 3 illustra più in dettaglio la vista di sezione dei secondi mezzi di rinvio 1200 della legatrice 1000 di Fig. 1. Come illustrato in Fig. 3 , i secondi mezzi di rinvio 1200 potrebbero includere dei secondi mezzi di accoppiamento 1330, una prima puleggia 1210, una seconda puleggia 1220, una terza puleggia 1230, dei secondi mezzi di tramissione 1250 e un secondo attuatore 1240. In particolar modo, la prima puleggia 1210 potrebbe essere connessa ai mezzi di accoppiamento 1330 i quali potrebbero a loro volta essere connessi all’uscita motrice 2002 dell’insaccatrice 2000. La prima puleggia 1210 potrebbe essere inoltre connessa ad una seconda puleggia 1220 ed una terza puleggia 1230 tramite dei secondi mezzi di trasmissione 1250. Tali mezzi di trasmissione 1250 potrebbero essere delle corde, delle cinghie o delle funi.
Il secondo attuatore 1240 potrebbe inoltre essere essere atto ad operare su dei primi mezzi di sostegno 1241 , sui quali venga montata la terza puleggia 1230, e che siano incernierati sul secondo perno 1242. Tramite una tale struttura, il secondo attuatore 1240 potrebbe, tramite un movimento lineare, mettere in movimento i primi mezzi di sostegno 1241 con la conseguenza di muovere la terza puleggia 1230 così da mettere in tensione i mezzi di trasmissione 1250. In tal modo, il trasferimento della coppia motrice dalla prima puleggia 1210 alla seconda puleggia 1220 potrebbe essere controllato tramite il secondo attuatore 1240. In particolar modo, se il secondo attuatore 1240 mette in tensione i secondi mezzi di trasmissione 1250, coppia motrice verrà trasferita. Se se il secondo attuatore 1240 non mette in tensione i secondi mezzi di trasmissione 1250, coppia motrice non verrà trasferita.
I tipi di attuatore descritti per il primo attuatore 1401 potrebbero essere utilizzati per il secondo attuatore 1240. Inoltre, il secondo attuatore 1240 potrebbe essere connesso al controllore 8001 cosi da essere pilotato dal controllore 8001. Alternativamente, o in aggiunta, il secondo attuatore 1240 potrebbe essere controllato da un comando di emergenza atto a disconnettere la legatrice 1000 dall’insaccatrice 2000. In una tale realizzazione vantaggiosa della presente invenzione, le parti della legatrice 1000 messe in movimento grazie al funzionamento dei primi mezzi di rinvio 1200 potrebbero essere velocemente fermate in caso di emergenza, come per esempio nel caso in cui degli elementi estranei vengano in contatto con le parti in movimento.
Inoltre, i secondi mezzi di rinvio 1200 potrebbero includere uno o più sensori meccanici o elettrici (non illustrati), per esempio dei fotodiodi accoppiati ad un generatore di luce, atti a misurare la posizione del secondo attuatore 1240 con il vantaggio di poter informare il controllore 8001. In tal modo, il controllore 8001 potrebbe adattare il controllo del secondo attuatore 1240 tenendo conto del feedback ricevuto tramite suddetti sensori.
Sebbene un sistema a cinghia e puleggia sia illustrato in Fig. 3, la presente invenzione non è limitata a questo ed altri sistemi di trasmissione meccanica potrebbero essere utilizzati quali, per esempio, una tramissione ad ingranaggi o una trasmissione a catena.
Fig. 6 illustra più in dettaglio la vista di sezione dei primi mezzi di rinvio 1500 della legatrice 1000 di Fig. 1. Come illustrato in Fig. 6, i primi mezzi di rinvio 1500 potrebbero includere una quarta puleggia 1510, una quinta puleggia 1520, una sesta puleggia 1530, dei terzi mezzi di trasmissione 1550 ed un terzo attuatore 1540. Il terzo attuatore 1540 potrebbe inoltre essere essere atto ad operare su dei terzi mezzi di sostegno 1541 , sui quali venga montata la sesta puleggia 1530, e che siano incernierati sul terzo perno 1542. Il funzionamento del terzo attuatore 1540 in congiunzione con la quarta, quinta e sesta puleggia e i terzi mezzi di trasmissione 1550 è sostanzialmente simile al funzionamento del secondo attuatore 1240 dei secondi mezzi di rinvio 1200. I vantaggi e le alternative offerte dai secondi mezzi di rinvio 1200 potrebbero dunque essere rispettivamente ottenuti ed applicate ai primi mezzi di rinvio 1500.
La connessione tra i primi mezzi di rinvio 1500 ed i secondi mezzi di rinvio 1200 potrebbe essere effettuata tramite dei primi mezzi di accoppiamento 1310 e dei primi mezzi di trasmissione 1320 come visibile in Fig. 4. I primi mezzi di trasmissione 1320 potrebbero includere un albero di trasmissione. I primi mezzi di accoppiamento 1310 potrebbero essere realizzati tramite un accoppiamento di tipo Hirth, un accoppiamento a millerighe, un giunto cardanico, o un accoppiamento a dischi di attrito in una maniera simile ad una frizione. Con il termine accoppiamento di Hirth si intende un accoppiamento nel quale le due sezioni circolari estreme degli alberi da accoppiare siano lavorate con delle scanalature radiali così che, quando le sezioni sono ravvicinate, le scanalature delle due sezioni estreme possano ingranare tra di loro permettendo dunque il trasferimento di una coppia motrice tra i due alberi da accoppiare.
II sistema di primi e secondi mezzi di rinvio 1500 e 1200, di primi e secondi mezzi di accoppiamento 1310 e 1330 e di primi mezzi di trasmissione 1320, permette di trasferire una coppia motrice dall’uscita motrice 2002 dell’insaccatrice 2000 ai mezzi di legatura 1340. Tali mezzi di legatura 1340, tramite il moto ricevuto dai primi mezzi di rinvio 1500, provvedono a legare il budello in corrispondenza di zone di budello vuote tra un insaccato e 1’insaccato successivo. Vantaggiosamente, grazie al controllo dell’uscita motrice 2002 da parte del controllore 8001 , l’ operazione dei mezzi di legatura 1340 può essere performata in maniera fasata rispetto alle altre operazioni di riempimento e strozzatura del budello. Ciò significa che la presenza costante di un operatore allo scopo di controllare l’ operazione in fase della legatrice e dell’insaccatrice non è più richiesta.
I mezzi di legatura 1340 potrebbero inoltre includere uno spazio 1341 atto a contenere una bobina di corda 1342. La corda proveniente dalla bobina di corda 1342 potrebbe essere utilizzata allo scopo di legare il budello. In particolar modo, tramite una connessione dello spazio 1341 contente la bobina di corda 1342 alla quinta puleggia 1520, potrebbe essere possibile far ruotare la bobina di corda 1342 attorno all’ asse corrispondente al tubo di uscita 2001 così da formare un nodo intorno al budello.
Fig. 7 illustra più in dettaglio la vista di sezione 1300 della legatrice 1000 in una seconda posizione. Come illustrato in Fig 7, la legatrice 1000 potrebbe avere una connessione a cerniera 1370 atta a permettere il movimento di una prima parte 1380 della legatrice 1000 rispetto ad una seconda parte 1390 della legatrice 1000 saldamente connessa all’insaccatrice 1360. Tramite questa struttura, la prima parte 1380 può pivotare rispetto alla seconda parte 1390 facilitando cosi l’ operazione di carico del budello sul tubo di uscita 2001. Per mezzo del movimento della prima parte 1380, si potrebbere procede all’estrazione del tubo di uscita 2001 dalla cavità 1381 della prima parte 1380. L’ operatore potrebbe dunque avere libero accesso all’estremità del tubo 2001 , velocizzando cosi l’ operazione di sostituzione del budello. Vantaggiosamente, questa struttura, nel caso in cui i primi mezzi di accoppiamento 1310 siano del tipo di accoppiamento di Hirth, o un accoppiamento a dischi di attrito, permette che la trasmissione del moto ai mezzi di legatura 1340 sia interrotta durante la fase di caricamento del budello. Grazie a questo vantaggioso effetto, l’ operatore non ha bisogno di interrompere l’ operazione della legatrice 1000 durante il cambio di budello. Infatti, il continuo movimento dei mezzi di strozzatura 1400, anche durante l’ operazione di carica del budello, potrebbe non comportare problemi. Al contrario, il continuo movimento dei mezzi di legatura 1340 in assenza di budello da legare, potrebbe causare l’ aggrovigliarsi della corda proveniente dalla bobina di corda 1342. Di conseguenza, bloccando automaticamente l’operazione dei mezzi di legatura 1340 durante il cambio di budello, il numero di operazioni richieste ad un operatore è ridotto e l’ utilizzo della legatrice 1000 viene semplificato. In una ulteriore forma di realizzazione della presente invenzione, il sistema composto dai secondi mezzi di rinvio 1200, i primi mezzi di trasmissione 1320 e i primi mezzi di accoppiamento 1310 potrebbe essere sostituito da un quarto mezzo di trasmissione 1610.
Fig. 9 e 10 illustrano una forma di realizzazione vantaggiosa della legatrice 1000 secondo la presente invenzione, una cui vista di sezione 1600 corrisponde ad una vista di sezione presa secondo lo stesso asse della vista di sezione 1300 di Fig 4.
Cone illustrato in Fig. 9 e 10, un quarto mezzo di trasmissione 1610 potrebbe essere composto da due semialberi 1612 e 1613 aventi entrambi a uno dei propri estremi un giunto cardanico 161 1. I due semialberi potrebbero essere coassiali e potrebbero essere atti ad essere inseriti parzialmente l’uno all’interno dell’ altro. In particolar modo, il semialbero 1612 potrebbe essere inserito all’interno di una cavità assiale del semialbero 1613 in maniera tale da fomare una connessione che permetta lo scorrimento del semialbero 1612 rispetto al semialbero 1613 e che permetta un trasferimento di una coppia motrice da un semialbero all’ altro. Una tale connessione potrebbe essere realizzata, per esempio, con una connessione a millerighe, o con la realizzazione di una o più scanalature nel semialbero cavo corrispondenti a una o più protuberanze del rimanente semialbero immesso nel semialbero cavo.
Sebbene in Fig. 9 e 10 il quarto mezzo di transmissione 1610 illustrato sia composto da un semialbero 1612 inserito all’interno di un semialbero 1613, la presente invenzione non è limitata a ciò e una struttura dove i due semialberi sono disposti in maniera opposta, cioè con il semialbero 1613 inserito all’interno del semialbero 1612, è anche possibile. La realizzazione illustrata in Fig. 9 e 10 permette vantaggiosamente di traferire una coppia motrice dall’insaccatrice 2000 alla legatrice 1000 anche quando la prima parte 1380 della legatrice 1000 si trova parzialmente distanziata dalla seconda parte 1390, come rappresentato in Fig. 10.
Una tale realizzazione ha il vantaggio di permettere ai mezzi di legatura 1340 di continuare a funzionare quando la prima parte 1380 viene distanziata dalla seconda parte 1390 su richiesta dell’ operatore. Inoltre, la legatrice 1000 potrebbe continuare a funzionare anche in caso si venga a creare, a causa dell’usura, una distanza, tra la prima e la seconda parte quando piazzate nella posizione di Fig. 9 e 4, superiore alla distanza prevista in fase di progettazione della legatrice 1000. In un tal caso, alcune delle realizzazioni dei primi mezzi di accoppiamento 1310 potrebbero fallire nel traferire una coppia motrice a causa del gioco venuto a crearsi tra la prima e la seconda parte. Grazie alla forma di realizzazione di Fig. 9 e 10, un tale problema viene risolto.
In una ulteriore forma di realizzazione della presente invenzione, il controllore 8001 potrebbe essere configurato cosi da creare una fase di pausa tra due fasi di riempimento del budello successive, ed applicare, durante la suddetta fase di pausa, due legature. In particolar modo, in una prima fase, i mezzi di strozzatura 1400 potrebbero essere controllati cosi da essere chiusi, in maniera da strozzare il budello. In una seconda fase, i mezzi di legatura 1340 potrebbero essere controllati così da applicare un primo nodo. In una terza fase, corrispondente alla fase di pausa sopra descritta, i mezzi di strozzatura 1400 potrebbero essere posizionati in una posizione intermedia tra la chiusura e l’ apertura cosi da permettere ad un operatore di tirare l’ultimo insaccato prodotto in una direzione pari a quella di movimento degli insaccati. In altre parole, un operatore potrebbe muovere il budello cosi da lasciare una parte di budello vuota tra l’ultimo insaccato prodotto e il successivo insaccato da produrre. In una quarta fase, i mezzi di strozzatura 1400 potrebbero essere controllati cosi da strozzare il budello. In una quinta fase, I mezzi di legatura 1340 potrebbero essere controllati cosi da applicare un secondo nodo. In una sesta fase l’insaccatrice 2000 potrebbe essere controllata cosi da riprendere il riempimento del budello.
Grazie ad una tale sequenza di operazioni, un operatore potrebbe lasciare uno spazio di budello vuoto tra due insaccati successivi. La fase di pausa che permette la creazione di un tale spazio vuoto potrebbe essere programmata cosi da essere effettuata una volta ogni numero predeterminato di insaccati,

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1 ) Una legatrice di insaccati, atta all’utilizzo in congiunzione ad una insaccattrice, comprendente: mezzi di strozzatura configurati così da effettuare una o più strozzature su un budello in uscita dalla macchina insaccatrice; mezzi di legatura configurati così da formare una o più legature sul budello in corrispondenza della detta una o più strozzature; un controllore configurato così da essere connesso all’insaccatrice e così da controllare il funzionamento della legatrice in fase con la insaccatrice.
  2. 2) La legatrice di insaccati secondo rivendicazione 1 comprendente inoltre una connessione meccanica atta a trasferire una forza motrice dalla insaccatrice alla legatrice.
  3. 3) La legatrice di insaccati secondo rivendicazione 2 nella quale la connessione meccanica è configurata così da trasferire una forza motrice ai mezzi di legatura.
  4. 4) La legatrice di insaccati secondo rivendicazione 2 o 3 nella quale la connessione meccanica comprende un albero cardanico.
  5. 5) La legatrice di insaccati secondo una qualsiasi rivendicazione da 1 a 4 compredente inoltre un attuatore connesso al controllore, configurato così da mettere in movimento i mezzi di strozzatura.
  6. 6) La legatrice di insaccati secondo una qualsiasi rivendicazione da 2 a 5 nella quale la connessione meccanica comprende una struttura di rinvio configurata così da poter controllare il movimento dei mezzi di legatura.
  7. 7) La legatrice di insaccati secondo una qualsiasi rivendicazione da 1 a 6 nella quale il controllore è configurato così da scambiare informazioni con l’insaccatrice così da operare la legatrice in fase con l’insaccatrice.
  8. 8) La legatrice di insaccati secondo una qualsiasi rivendicazione da 1 a 6 nella quale il controllore è configurato così da controllare il funzionamento interno dell’insaccatrice così da operare la legatrice in fase con l’insaccatrice.
  9. 9) La legatrice di insaccati secondo una qualsiasi rivendicazione da 1 a 6 nella quale il controllore è configurato così da controllare il funzionamento dei mezzi di legatura tramite il controllo del funzionamento interno dell’insaccatrice.
  10. 10) Un sistema di produzione di insaccati comprendente una insaccatrice e la legatrice secondo una qualsiasi rivendicazione da 1 a 9.
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