ITMI932535A1 - Macchina legatrice per la formazione di catene di insaccati munite di cappi di attacco a ganci di sospensione - Google Patents

Macchina legatrice per la formazione di catene di insaccati munite di cappi di attacco a ganci di sospensione Download PDF

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ITMI932535A1
ITMI932535A1 IT002535A ITMI932535A ITMI932535A1 IT MI932535 A1 ITMI932535 A1 IT MI932535A1 IT 002535 A IT002535 A IT 002535A IT MI932535 A ITMI932535 A IT MI932535A IT MI932535 A1 ITMI932535 A1 IT MI932535A1
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IT
Italy
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binding
loop
formation
chain
pincers
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IT002535A
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English (en)
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Giovanni Battista Righele
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Refin Srl
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DESCRIZIONE
dell'invenzione industriale dal titolo:
"Macchina Legatrice per la formazione di catene di insaccati munite di cappi di attacco a ganci di sospensione"
La presente invenzione riguarda una macchina Legatrice per la formazione di catene di insaccati munite di cappi di attacco a ganci di sospensione.
Sono note macchine Legatrici per insaccati freschi, quali ad esempio salsicce, che ricevono un budello continuo ripieno di carne tritata e su di esso eseguono in rapida successione operazioni di strozzatura e legatura intervallate da avanzamenti del budello ripieno, che risulta cos? suddiviso in una catena di singoli insaccati collegati da corti peduncoli di sezione ridotta, sui quaLi sono avvolte spire di filo continuo di Legatura.
Un tipo noto di macchina Legatrice per salsicce, per esempio come descritta in EP-A-0283063, prevede La presenza di un pei corso di avanzamento per un budello continuo ripieno di carne tritata, lungo il quaLe ? disposta una coppia di pinze apribiLi e chiudibili poste l'una a valle dell'altra e aventi La funzione di strozzare periodicamente il budello ripieno per La formazione di peduncoli di piccola sezione tra una salsiccia e L'altra. Entrambe Le pinze sono costituite da piastre attraversate da un foro sagomato. Una delle pinze ? fissa, mentre L'altra ? mobiLe, oppure entrambe sono mobili, in modo da definire tra loro un passaggio comune di sezione variabile. Un tamburo portatilo ? azionabile in rotazione a pinze chiuse per avvolgere intorno al peduncolo cos? realizzato almeno una spira di filo continuo di legatura, che ? collegata ad analoghe spire avvolte sui peduncoli a monte e a valle da tratti continui di spago estratti dal tamburo portafilo in occasione di avanzamenti manuali o automatici della catena gi? formata, eseguiti a tamburo fermo e pinze aperte tra un'operazione di strozzatura e Legatura e la successiva.
Per La produzione di catene di insaccati stagionati, che richiedono Lunghi peduncoli per evitare, una voLta appese, con-tatti tra insaccati successivi che impedirebbero la stagionatura, ? nota una variante della macchina suddetta che ? descritta nella domanda di brevetto italiano No. MI91 A 002006 e comprende due coppie di pinze apribili e chiudibili, di cui una prima coppia disposta in posizione fissa all'uscita del tubetto di insacco di una macchina insaccatrice ed una seconda coppia di-sposta a vaLLe della prima nella direzione di avanzamento della catena di insaccati e spostabile, a pinze chiuse, da una prima posizione avvicinata a detta prima coppia a una seconda posizione distanziata da detta prima coppia per L'allungamento di detto peduncolo.
In tal modo, operando la prima strizzatura in prossimit? dell'uscita del. tubetto di insacco, dove il budello a monte ? ancora vuoto, si impedisce il verificarsi della rottura del budello per compressione della carne, a sua volta dovuta all'allungamento del peduncolo, come accadrebbe se si volessero formare lunghi peduncoli usando la stessa tecnica delle salsicce molLi.
Per entrambi i tipi di insaccati esiste comunque l'esigenza di dotare la catena di insaccati di uno o pi? anelli o cappi di filo idonei per L'attacco della catena ad uno dei ganci di sospensione usualmente previsti nelle rastrelliere di asciugatura e stagionatura degli insaccati.
TaLi cappi di sospensione sono solitamente realizzati per intervento manuale dell'operatore sulla catena ormai formata, mediante fissaggio di un cappio ad uno o pi? dei peduncoli della catena medesima.
L'operazione si svolge in modo abbastanza lento e richiede una certa abilit? manuale, ossia tutto il contrario di quanto necessario per ottenere un'elevata produttivit?.
In vista di ci?, scopo deLla presente invenzione ? stato quello di realizzare una macchina Legatrice per catene di insaccati, sia molli che stagionati, quindi sia a peduncolo corto che a peduncolo lungo, che fosse in grado di produrre catene di insaccati gi? munite di cappio o cappi di attacco a ganci di cospensione.
In accordo con L'invenzione tale scopo ? stato raggiunto mediante una macchina Legatrice per La formazione di una catena di insaccati, comprendente aLmeno una coppia di pinze apribiLi e chiudibiLi per definire un passaggio comune di sezione variabiLe taLe da consentire aLternativamente L'avanzamento periodico di un budeLLo continuo ripieno di carne tritata e La sua strozzatura periodica per La formazione di un peduncoLo di coL-Legamento tra un insaccato e L'aLtro deLLa catena ed un gruppo di Legatura che a pinze chiuse ? azionabiLe in rotazione per avvoLgere intorno a detto peduncoLo aLmeno una spira di fiLo continuo di Legatura, caratterizzata daL fatto di comprendere inoLtre un ago con estremit? ad uncino disposto paraLLeLamente aLL'asse di detto passaggio comune deLLe pinze ed inseribiLe e disinseribiLe a comando neL giro di avvoLgimento deL fiLo di Legatura attorno ad aLmeno un peduncoLo deLLa catena per La formazione di un cappio estendentesi LateraLmente daLLa spira di fiLo avvoLta intorno a detto peduncoLo.
In questo modo, comandando periodicamente L'inserimento deLL'ago neL giro di avvoLgimento deL fiLo di Legatura e La successiva estrazione deLLo stesso e deL fiLo impegnato, ? possibiLe associare con anaLoga periodicit? sui peduncoLi deLLa catena vari cappi di attacco a ganci di sospensione. Grazie aL-La periodicit? di taLi cappi ? poi possibiLe tagLiare La catena in pi? parti, avendo sempre La sicurezza che ogni parte abbia iL proprio cappio.
I cappi suddetti sono inseriti automaticamente senza aLcun intervento manuale dell'operatore con conseguente elevata produttivit? e sicurezza di risultato.
Le caratteristiche della presente invenzione saranno rese maggiormente evidenti dalla seguente descrizione di una sua forma di realizzazione pratica illustrata a titolo di esempio non limitativo negli uniti disegni in cui:
La figura 1 ? una sezione assiale longitudinale a riposo, a pinze aperte ed ago disinserito, di una macchina legatrice secondo la presente invenzione;
la figura 2 mostra la macchina suddetta, ancora a pinze aperte, vista dal fronte di alimentazione del budello continuo ripieno;
la figura 3 mostra la stessa macchina, ancora a pinze aperte, vista dal fronte di uscita degLi insaccati formati e Legati;
la figura 4 ? una vista in sezione del gruppo di movimentazione delle pinze secondo La linea IV-IV di figura 3;
La figura 5 ? una vista analoga a quella di figura 2, che mostra La macchina in condizioni di Lavoro a pinze chiuse e gruppo di Legatura in rotazione per l'avvolgimento di spire di filo di legatura attorno ad un peduncolo di separazione tra un insaccato gi? formato ed il budello continuo ripieno;
la figura 6 ? una vista analoga a quella di figura 1, ma con la macchina nella condizione di lavoro di figura 5;
la figura 7 ? una vista anaLoga a quella di figura 5, che mostra la macchina a pinze chiuse, gruppo di Legatura in rotazione ed ago inserito nel giro di avvolgimento del filo di legatura per la formazione di un cappio tra un insaccato gi? formato ed il budello continuo ripieno;
la figura 8 ? una vista analoga a quella di figura 6, ma con La macchina nella condizione di lavoro di figura 7;
la figura 9 ? una vista analoga a quella di figura 8, che mostra la macchina ad ago retratto dopo La formazione del cappio suddetto;
La figura 10 ? una vista analoga a quella di figura 9, che mostra La macchina dopo la formazione di un certo numero di in-saccati disposti in catena con cappi di sospensione ad intei? valli prefissati;
la figura 11 mostra in scala ingrandita una vista in pianta dell'estremit? ad uncino dell'ago di formazione del cappio durante La fase di prelievo di figura 8;
La figura 12 mostra in scala ingrandita un peduncolo di se-parazione tra insaccati con spire di filo di legatura avvolte attorno ad esso dopo una Legatura del tipo mostrato nelle figure 5 e 6;
la figura 13 mostra in scala ingrandita un peduncolo di separazione tra insaccati con spire di filo di Legatura e cappio di sopspensione dopo una legatura del tipo mostrato nelle figu-re 7, 8 e 9;
la figura 14 mostra il peduncolo di figura 13 in scala ulteriormente ingrandita.
Con riferimento alle figure 1-4, vi ? mostrata in condizioni di riposo una macchina Legatrice che comprende un'intelaiatura 1 addetta aL sostegno di un canale di passaggio 2 per una catena di insaccati in via di formazione a partire da un budello continuo 34 calzato in modo parzialmente pieghettato su un tubetto di insacco 35 di una macchina insaccatrice e porzionatrice posizionabile a destra della Legatrice guardando La figura 1.
Immediatamente a monte del canale 2 La macchina Legatrice presenta una coppia di pinze 3 e 4 costituite da dischi 28 e 29 con fori sagomati 30 e 31, che sono ruotabili in sensi opposti su rispettivi perni 5 e 6 portati dall'inteLaiatura 1 per definire alternativamente con i Loro fori 30 e 31 un passaggio circolare comune 7 di grande diametro Ca pinze aperte come nelle figure 1 e 2) o di piccolo diametro Ca pinze chiuse come nelle figure 5 e 6) a seconda della posizione angoLare delle due pinze.
La rotazione delle pinze 3 e 4 ? comandata da rispettive leve di azionamento 8 e 9 disposte sui perni 5 e 6 da parti opposte dell'intelaiatura 1 (figure 2 e 3) e collegate da rispettive aste regolabili 10 e 11 ad ulteriori leve 12 e 13 rese soli-dali tra loro da un perno di rotazione comune 14 che passa attraverso l'intelaiatura 1 (figura 4) e trasmette cosi alla leva 12 il moto di azionamento impartito alla Leva 13 da un cilindro fluidodinamico 15.
La macchina comprende inoltre un gruppo di legatura 16 comprendente un tamburo girevole 17 montato coassialmente attorno al canale 2 e a sua voLta portante un barattolo 18 che contiene al suo interno uno spago o filo di legatura 19 (figure 2, 5 e 6). AL tamburo 17 ? inoltre fissato un guidatilo 20 (figura 2).
La rotazione del tamburo 17 ? comandata ad intermittenza da un cilindro fluidodinamico 21 (figura 3) che fa ruotare una piastra eccentrica 22 che a sua volta attraverso un opportuno sistema ad ingranaggi trasmette il moto al tamburo 17.
Con La piastra eccentrica 22 collabora un sensore magnetico 23 (figura 3) che rileva i passaggi di uno spigolo 24 della piastra 22 e trasmette i suoi rilevamenti ad un dispositivo di conteggio (non mostrato).
La macchina legatrice comprende infine un ago 25 con estremit? ad uncino 26 (figura 11) che ? normalmente disposto a val-le del canale 2 ed ? comandato da un cilindro pneumatico 27 (a sua volta controllato daL suddetto dispositivo di conteggio, come verr? chiarito pi? avanti) a muoversi parallelamente all'asse del canale 2, ma al di fuori di esso (figure 1 e 8<) >per inserirsi neL giro di rotazione del filo di legatura 19 (figure 7 e 8) e poi disinserirsi da esso portandosi dietro un cappio di filo 32 (figura 9).
Il funzionamento della macchina suddetta verr? ora descritto con riferimento alle figure 5-14.
Attraverso un'apertura (non mostrata) di un carter di chiusura 33 iL tubetto di insacco 35 di una macchina insaccatrice-porzionatrice (pure non mostrata), sul quale ? stato preventivamente calzato e parzialmente pieghettato un budello continuo 34 destinato ad essere riempito di carne tritata, viene introdotto nella macchina Legatrice subito a monte delle pinze 3 e 4.
Dopo una fase preliminare in cui viene eseguita una legatura iniziaLe dell'estremit? del budeLLo 34 con una corrispondente estremit? del filo di Legatura 19, ogni volta che La macchina legatrice si trova con le pinze 3 e 4 aperte come in figura 2 ed il tamburo 17 fermo nella posizione di riposo pure rappresentata in figura 2, come pure con l'ago 25 nella posizione retratta di figura 1, la macchina insaccatrice depone attraverso il tubetto di insacco 35 dentro il budello 34 una prestabilita quantit? di prodotto, che provoca il riempimento di un tratto iniziale di budello, che si sfila dal tubetto di insacco 35 e passa attraverso l'ampio passaggio 7 in quel momento definito dai fori allineati delle due pinze 3 e 4.
A fine porzione un segnale proveniente dalla macchina insaccairice-porzionatrice provoca l'azionamento del cilindro 15, che comanda la rotazione delle pinze 3 e 4 nella posizione di chiusura di figura 5.
Il passaggio 7 riduce cosi di molto iL suo diametro con conseguente strizzatura del budello ripieno interposto fino alla formazione di un peduncolo 36 (figure 6 e 12) che delimita posteriormente il precedente insaccato 37 della catena in via di formazione.
Subito dopo viene messo in funzione il cilindro 21, che mette in rotazione La piastra metallica 22 (figura 3) e con essa il gruppo di legatura 16, che provoca l'avvolgimento di un numero prefissato di spire di filo 19 attorno al peduncolo 36.
IL numero dei giri di avvolgimento ? determinato da un opportuno circuito elettronico di controllo (non mostrato), che sfrutta i rilevamenti del sensore 23 (figura 3) ed i conseguenti conteggi dei passaggi dello spigolo 24 della piastra rotante 22, confrontandoli con un numero prefissato impostato in fase di programmazione della macchina legatrice.
Normalmente il numero di spire di filo ? uguale a due e l'avvolgimento avviene mantenendo in posizione retratta di riposo L'ago 25 (figure 5 e 6). In taL modo attorno al peduncolo viene eseguita una Legatura deL tipo illustrato in figura 12, che mantiene il peduncolo in condizione strizzata ed assicura La continuit? del filo di legatura da un insaccato all'altro.
Dopo un certo numero di Legature del tipo sopra spiegato, per esempio due, il programma di lavoro prevede che L'operazione di legatura venga modificata nel modo mostrato nelle figure 7-9 per L'ulteriore formazione di un cappio idoneo per l'aggan-cio della catena di insaccati ad un gancio di sospensione di una rastrelliera di asciugatura e stagionatura.
A tale scopo, nel corso di uno dei giri di avvolgimento del filo di Legatura 19 attorno al peduncolo 36 appena formato, che il programma prevede stavolta in numero maggiore, il cilindro 27 viene azionato per comandare l'avanzamento deLL'ago 25 per l'inserimento della sua estremit? ad uncino 26 nel percorso di avvolgimento del filo 19 attorno al peduncolo 36 (figure 7 e 8), Conseguentemente, il filo 19 va ad avvolgersi anche sull'ago 25 (figure 7 e 11), il cui successivo ritorno nella posizione di riposo, comandato ancora dal cilindro 27, permette aLLa sua estremit? ad uncino 26 di portarsi dietro un cappio o asola di filo 32 (figure 9, 13 e 14), che ? vincolato al resto del filo di legatura 19 e consente L'attacco deLLa catena ad un gancio di sospensione.
Questa operazione ? ripetuta ad intervalli prefissati, per esempio una voLta ogni tre legature, in modo da dotare La cate-na di insaccati di un certo numero di cappi 32 periodicamente ripetuti (figura 10), che consentono l'aggancio della catena anche dopo che uno o piu tratti di essa ? stato tagliato via per la vendita.
E' da rilevare che, anche se La formazione automatica dei cappi in accordo con l'invenzione ? stata esemplificativamente descritta nella soLa ipotesi di una catena di insaccati con peduncolo corto, Lo stesso concetto inventivo vale anche in caso di formazione di una catena di insaccati con peduncolo Lungo, ad esempio come nella precedente domanda di brevetto italiano sopra ricordata.

Claims (3)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Macchina Legatrice per La formazione di una catena di in-saccati, comprendente aLmeno una coppia di pinze (3, 4) apribi-Li e chiudibiLi per definire un passaggio comune (7) di sezione variabiLe taLe da consentire alternativamente L'avanzamento pe-riodico di un budeLLo continuo (34) ripieno di carne tritata e La sua strozzatura periodica per La formazione di un peduncolo di coLLegamento (36) tra un insaccato (37) e L'aLtro deLLa ca-tena ed un gruppo di Legatura (16) che a pinze (3, 4) chiuse ? azionabiLe in rotazione per avvoLgere intorno a detto peduncoLo (36) aLmeno una spira di fiLo continuo di Legatura (19), caratterizzata daL fatto di comprendere inoLtre un ago (25) con estremit? ad uncino (26) disposto paraLLeLamente aLL'asse di detto passaggio comune (7) deLLe pinze (3, 4) ed inseribiLe e disinseribiLe a comando neL giro di avvoLgimento deL fiLo di Legatura (19) attorno ad aLmeno un peduncoLo (36) deLLa catena per La formazione di un cappio (32) estendentesi LateraLmente daLLa spira di fiLo (19) avvoLta intorno a detto peduncoLo (36).
  2. 2. Macchina Legatrice secondo La rivendicazione 1, caratterizzata daL fatto che detto ago (25) ha una posizione di riposo con estremit? ad uncino (26) a vaLLe di dette pinze (3, 4) neL-La direzione di avnzamento deL budeLLo ripieno (34) ed una po-sizione di Lavoro con estremit? ad uncino (26) a monte di dette pinze (3, 4).
  3. 3. Macchina legatrice secondo La rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che l'inserimento dell'ago (25) nel giro di avvolgimento del filo di legatura (19) per La formazione di una legatura con cappio ? comandato ogni numero prefissato periodico di Legature.
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