ITVI20060128A1 - Chiodo endomidollare per la stabilizzazione di fratture di ossa lunghe - Google Patents

Chiodo endomidollare per la stabilizzazione di fratture di ossa lunghe Download PDF

Info

Publication number
ITVI20060128A1
ITVI20060128A1 ITVI20060128A ITVI20060128A1 IT VI20060128 A1 ITVI20060128 A1 IT VI20060128A1 IT VI20060128 A ITVI20060128 A IT VI20060128A IT VI20060128 A1 ITVI20060128 A1 IT VI20060128A1
Authority
IT
Italy
Prior art keywords
intramedullary nail
rod
tubular body
proximal
nail according
Prior art date
Application number
Other languages
English (en)
Inventor
Claudio Velluti
Original Assignee
O S P Ortho Service Provider Srl
Priority date (The priority date is an assumption and is not a legal conclusion. Google has not performed a legal analysis and makes no representation as to the accuracy of the date listed.)
Filing date
Publication date
Application filed by O S P Ortho Service Provider Srl filed Critical O S P Ortho Service Provider Srl
Priority to ITVI20060128 priority Critical patent/ITVI20060128A1/it
Priority to EP07735685A priority patent/EP2015696A1/en
Priority to PCT/IB2007/051569 priority patent/WO2007125497A1/en
Publication of ITVI20060128A1 publication Critical patent/ITVI20060128A1/it

Links

Classifications

    • AHUMAN NECESSITIES
    • A61MEDICAL OR VETERINARY SCIENCE; HYGIENE
    • A61BDIAGNOSIS; SURGERY; IDENTIFICATION
    • A61B17/00Surgical instruments, devices or methods, e.g. tourniquets
    • A61B17/56Surgical instruments or methods for treatment of bones or joints; Devices specially adapted therefor
    • A61B17/58Surgical instruments or methods for treatment of bones or joints; Devices specially adapted therefor for osteosynthesis, e.g. bone plates, screws, setting implements or the like
    • A61B17/68Internal fixation devices, including fasteners and spinal fixators, even if a part thereof projects from the skin
    • A61B17/72Intramedullary pins, nails or other devices
    • A61B17/7233Intramedullary pins, nails or other devices with special means of locking the nail to the bone
    • A61B17/7258Intramedullary pins, nails or other devices with special means of locking the nail to the bone with laterally expanding parts, e.g. for gripping the bone
    • A61B17/7266Intramedullary pins, nails or other devices with special means of locking the nail to the bone with laterally expanding parts, e.g. for gripping the bone with fingers moving radially outwardly

Landscapes

  • Health & Medical Sciences (AREA)
  • Orthopedic Medicine & Surgery (AREA)
  • Surgery (AREA)
  • Life Sciences & Earth Sciences (AREA)
  • Heart & Thoracic Surgery (AREA)
  • Nuclear Medicine, Radiotherapy & Molecular Imaging (AREA)
  • Engineering & Computer Science (AREA)
  • Biomedical Technology (AREA)
  • Neurology (AREA)
  • Medical Informatics (AREA)
  • Molecular Biology (AREA)
  • Animal Behavior & Ethology (AREA)
  • General Health & Medical Sciences (AREA)
  • Public Health (AREA)
  • Veterinary Medicine (AREA)
  • Surgical Instruments (AREA)
  • Acyclic And Carbocyclic Compounds In Medicinal Compositions (AREA)

Description

D E S C R I Z I O N E
Campo di applicazione
La presente invenzione è generalmente applicabile al settore tecnico dei dispositivi per la chirurgia ossea ed ha particolarmente per oggetto un chiodo endomidollare per la stabilizzazione di fratture di ossa lunghe, particolarmente delomero, in accordo con il preambolo della rivendicazione 1.
Stato della Tecnica
Com’è noto, l’utilizzo di chiodi endomidollari per la stabilizzazione delle fratture ossee, in particolare di ossa lunghe quali l'omero, la tibia ed il femore, favorisce la riduzione dei tempi di guarigione e semplifica l'intera tecnica operatoria.
I chiodi comunemente utilizzati sono costituiti da un corpo tubolare allungato, suscettibile di essere inserito e fissato all'interno della cavità midollare mediante una o più perni filettati o viti passanti inseriti in rispettivi fori ricavati sulla parete laterale del chiodo, generalmente in posizioni prossimale e distale.
In questo modo le viti, avvitandosi nella corticale ossea, bloccano i possibili movimenti di traslazione e/o rotazione del chiodo all'interno della cavità endomidollare.
Tuttavia, tali soluzioni convenzionali sono alquanto invasive e comportano, generalmente, complesse e delicate operazioni per l'innesto e la rimozione delle viti di fissaggio, le quali possono costituire causa diretta o indiretta di infezioni.
Nel tentativo di superare gli svantaggi sopra menzionati, sono state proposte alcune soluzioni in cui il bloccaggio del chiodo all'interno della cavità endomidollare è realizzato mediante fili metallici di stabilizzazione che sostituiscono in tutto o in parte le viti di fissaggio, riducendo l'invasività dell'intero dispositivo.
I fili metallici sono opportunamente appuntiti in corrispondenza di almeno un'estremità in modo che, una volta inseriti all'interno della cavità tubolare e disposti in modo da fuoriuscire da un apposito foro, possano impegnarsi all'interno dell’osso corticale o bloccarsi contro lo stesso.
Una simile soluzione è nota, ad esempio, dalla domanda europea di brevetto EP 0922437, in cui è descritto un chiodo endomidollare per fratture di ossa lunghe la cui stabilizzazione all'interno della cavità endomidollare è realizzata mediante una coppia di fili metallici. Tali fili sono fatti penetrare nella parete laterale interna del chiodo mediante una compressione esercitata con un tappo filettato avvitato all'interno del chiodo. Tuttavia, questa forza di compressione può essere insufficiente per garantire la tenuta dei fili nella parete laterale del canale endomidollare e, pertanto, la stabilizzazione del chiodo può risultare inadeguata.
Presentazione dell'invenzione
Scopo del presente trovato è di superare gli inconvenienti sopra riscontrati, realizzando un chiodo endomidollare per la stabilizzazione delle fratture di ossa lunghe che presenti caratteristiche di elevata efficienza e relativa economicità.
Uno scopo particolare è realizzare un chiodo endomidollare che abbia invasività estremamente ridotta nei confronti della cavità ossea in cui è inserito, risultando comunque stabile.
Uno scopo ulteriore è quello di mettere a disposizione un chiodo endomidollare che possa essere utilizzato indifferentemente sia per un arto destro che per un arto sinistro.
Tali scopi, nonché altri che appariranno più chiari in seguito, sono raggiunti da un chiodo endomidollare per la stabilizzazione di fratture ossee, in accordo con la rivendicazione 1, comprendente un corpo tubolare cavo con un’estremità prossimale ed un'estremità distale, detto corpo tubolare avendo un’apertura assiale in corrispondenza di detta estremità distale ed almeno un’apertura laterale in prossimità di detta estremità prossimale, un’asta di ancoraggio filiforme inseribile nella cavità interna di detto corpo tubolare ed avente porzioni di estremità destinate a fuoriuscire almeno parzialmente da dette aperture di estremità rispettivamente distale e prossimale, almeno una di dette porzioni di estremità essendo piegata verso l'esterno, e mezzi di bloccaggio di detta asta in corrispondenza di detta estremità distale comprendenti un tappo filettato inseribile in detta apertura assiale per bloccare detta asta contro la parete di detto corpo tubolare.
Il chiodo si caratterizza per il fatto che i mezzi di bloccaggio comprendono una fessura sostanzialmente assiale in corrispondenza dell'estremità distale del corpo tubolare, detta fessura essendo conformata per accogliere un’estremità corrispondente di detta asta di ancoraggio.
Grazie a questa caratteristica del trovato, la stabilizzazione del chiodo all'interno di una cavità endomidollare potrà essere realizzata senza l'ausilio di viti di fissaggio, garantendo allo stesso tempo invasività ridotta ed elevata stabilità di fissaggio.
Vantaggiosamente, la porzione terminale distale del chiodo potrà essere inclinata rispetto al resto del corpo tubolare con inclinazione predeterminata per favorirne l'inserimento nella cavità endomidollare e l'orientamento bilatero della porzione di detta asta filiforme fuoriuscente da detta apertura laterale prossimale.
Ancora, l'apertura laterale prossimale potrà essere diametralmente opposta alla fessura distale e potranno vantaggiosamente essere previste due fessure distali sostanzialmente simmetriche rispetto all'asse di detta apertura laterale prossimale.
Grazie a questa particolare configurazione il chiodo potrà essere utilizzato indifferentemente sia per un arto destro che per un arto sinistro senza che sia necessario predisporre chiodi specifici per ciascuna parte del corpo.
Breve descrizione dei disegni
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente evidenti alla luce della descrizione dettagliata di una forma di realizzazione preferita ma non esclusiva di un chiodo endomidollare per la stabilizzazione di fratture ossee secondo il trovato, illustrato a titolo di esempio non limitativo con l'ausilio delle unite tavole di disegno in cui:
la FIG. 1 è una vista frontale di un chiodo endomidollare secondo il trovato in una prima configurazione preferita, inserito nel canale midollare di un omero fratturato;
la FIG. 2 è una vista dall'alto del chiodo di FIG. 1 ;
la FIG. 3 è una vista frontale esplosa del chiodo di FIG. 1 ;
la FIG. 4 è una vista in sezione del chiodo di FIG. 1 secondo il piano di traccia N,
la FIG. 5 è una vista ingrandita di un particolare di FIG. 4;
la FIG. 6 è una vista ingrandita di un particolare del chiodo secondo il trovato in una seconda configurazione preferita;
la FIG. 7 è una vista dall’alto del particolare di FIG. 6.
Descrizione dettagliata di un esempio di realizzazione preferito
Con riferimento alle figure citate, il chiodo endomidollare secondo il trovato, indicato globalmente con il numero 1, potrà essere utilizzato per la stabilizzazione di fratture di ossa lunghe, in particolare per fratture dell’omero, della tibia e del femore. Con riferimento alla FIG. 1, il chiodo endomidollare 1 è inserito nel canale midollare M di un osso lungo B, ad esempio un omero, avente fratture F.
Secondo il trovato, il chiodo endomidollare 1 comprende un corpo tubolare cavo 2 con un'estremità prossimale 3 ed un’estremità distale 4. Il corpo tubolare cavo 2 presenta un’apertura assiale 5 in corrispondenza dell'estremità distale 4 ed un’apertura laterale 6 in prossimità dell'estremità prossimale 3.
E’ inoltre presente un'asta di ancoraggio filiforme o filo 7 inseribile nella cavità interna 8 del corpo tubolare 2 ed avente porzioni di estremità 9, 10 di cui almeno una leggermente piegata verso l’esterno. Entrambe le porzioni di estremità 9, 10 sono destinate a fuoriuscire almeno parzialmente dalle aperture di estremità distale 5 e prossimale 6.
Sono inoltre previsti mezzi di bloccaggio 11 dell’asta o filo 7 in corrispondenza dell'estremità distale 4, i quali comprendono un tappo filettato 12 inseribile nell’apertura assiale 5 per forzare l’asta 7 contro la parete 13 del corpo tubolare 2.
Una caratteristica peculiare del chiodo endomidollare secondo l’invenzione è costituita dal fatto che i mezzi di bloccaggio 11 comprendono una fessura 14 sostanzialmente assiale realizzata in corrispondenza dell'estremità distale 4 del corpo tubolare 2 e conformata per accogliere un’estremità 9 corrispondente dell’asta di ancoraggio 7.
Si precisa che i termini “distale” e “prossimale” sono utilizzati con particolare riferimento ad un chiodo omerale da inserire per via retrograda, nel qual caso l'inserimento dell'asta di ancoraggio 7 avviene nella parte lontana dalla radice dell’arto, ovvero in corrispondenza del gomito.
Come particolarmente visibile in FIG. 3, i mezzi di bloccaggio 11 comprendono un bordo anulare filettato 15 atto a cooperare con il tappo 12 per stabilizzare l’asta 7 rispetto alla cavità assiale interna 8.
Inoltre, la parete 13 dei corpo tubolare 2 presenterà uno spessore Si sostanzialmente costante ad eccezione di porzioni terminali rispettivamente prossimale 16 e distale 17 in cui presenterà uno spessore maggiorato, indicato rispettivamente con S2ed S3.
Vantaggiosamente, la porzione terminale distale 17 sarà inclinata rispetto al resto del corpo tubolare 2 con inclinazione a predeterminata per favorire l'orientamento bilatero dell’estremità 10 dell'asta di ancoraggio 7 fuoriuscente dall’apertura laterale prossimale 6 e l’inserimento nella cavità endomidollare.
Dalla sezione di FIG. 4 si osserva che l'asse X della porzione terminale inclinata 17 definisce con l’asse Y della restante porzione 18 del corpo tubolare 2 un piano di simmetria longitudinale π lungo il quale sarà disposta l'asta filiforme 7 all'atto dell'insediamento del chiodo endomidollare 1 all’interno della cavità ossea.
Inoltre, l'asse W dell’apertura laterale prossimale 6 potrà essere contenuto nel piano di simmetria π e con orientamento sostanzialmente opposto rispetto al piano di sviluppo della fessura distale 14.
In questo modo nelle operazioni di riduzione di fratture omerali, all’atto dell'inserimento del chiodo 1 all'interno della cavità ossea l’estremità prossimale 10 dell’asta di ancoraggio 7 andrà ad impegnarsi sostanzialmente all'interno della testa dell'omero, diversamente dai chiodi di tipo noto il cui bloccaggio avviene in corrispondenza della diafisi ossea.
In una forma di realizzazione alternativa, non illustrata nelle figure allegate, il corpo tubolare 2 potrà presentare una coppia di aperture laterali prossimali 6 aventi rispettivi assi W contenuti nel piano di simmetria π ed orientati da parti opposte e simmetricamente rispetto all’asse Y.
L’asta 7 avrà pertanto a disposizione una zona di ancoraggio prossimale molto larga e sarà possibile utilizzare uno stesso tipo di chiodo sia per l'omero del braccio destro che per l’omero del braccio sinistro, senza che sia necessario predisporre chiodi differenziati in funzione della particolare arto che si dovrà curare.
Da FIG. 3 si osserva inoltre che la fessura 14 si estenderà preferibilmente per la maggior parte della porzione terminale distale 17. La fessura 14 potrà avere, inoltre, una dimensione trasversale di maggiore del diametro massimo d2della sezione trasversale dell’asta 7 In corrispondenza della sua porzione di estremità distale 9, in modo da renderne più semplice il passaggio.
Il tappo filettato 12 presenterà a sua volta una prima porzione sostanzialmente cilindrica 19, con superficie opportunamente filettata, e terminerà con una porzione di estremità 20 sostanzialmente conica destinata a comprimere l’asta filiforme 7 contro il fondo 21 della fessura 14, come evidenziato nel particolare ingrandito di FIG. 5.
Secondo la forma di realizzazione, preferita ma non esclusiva, illustrata nelle figure allegate, l’asta di ancoraggio 7 avrà una sezione trasversale sostanzialmente circolare di diametro d2costante, con una porzione di estremità prossimale 10 appuntita per facilitarne l’impegno contro o all’interno della corticale ossea.
Prima del suo inserimento all’interno della cavità interna 8 del chiodo 1, l’asta 7 potrà presentarsi sostanzialmente diritta oppure potrà essere vantaggiosamente presagomata con la sua porzione di estremità 10 leggermente inclinata in modo da favorire l'inserimento della porzione di estremità prossimale 10 nell’apertura laterale 6.
Per incrementare la stabilità del chiodo 1 all’interno della cavità midollare, potrà essere previsto un foro passante trasversale 22 realizzato in corrispondenza della porzione terminale distale 17 del corpo tubolare 2 per consentire il passaggio di una vite di ancoraggio 23 che andrà a fissarsi all'interno della parete laterale della cavità endomidollare dell'osso in cui il chiodo 1 sarà inserito.
A tal fine, in una seconda configurazione preferita per il chiodo 1, la porzione di estremità distale 17 del corpo tubolare 2 potrà presentare sezione trasversale 24 sostanzialmente ellittica con almeno un asse a di valore maggiore del diametro massimo d3della restante porzione 18 del corpo 2, come particolarmente illustrato in FIG. 6 ed in FIG. 7.
L’incremento della dimensione massima a del corpo tubolare 2 ottenuto in questa seconda configurazione consentirà la realizzazione di un foro passante 22 con diametro d4maggiore rispetto alla prima configurazione.
In questo modo sarà possibile inserire una vite di ancoraggio 23 anch’essa con diametro ds maggiorato e quindi con migliori caratteristiche di resistenza meccanica.
In questo caso, la stessa vite di ancoraggio 23 potrà interferire con l’asta di ancoraggio 7 per bloccarla contro la parete 13 del corpo tubolare 2, rendendo non necessaria la presenza del tappo filettato 12.
In entrambe le configurazioni illustrate potrà essere realizzata un'apertura assiale 25 in corrispondenza della porzione terminale prossimale 3 del corpo tubolare 2 per consentire il passaggio di un filo di guida, non illustrato, per l’inserimento guidato del chiodo 1 nella cavità endomidollare.
Da quanto sopra descritto appare evidente che il trovato realizza gli scopi prefìssati ed in particolare quello di mettere a disposizione un chiodo endomidollare per la stabilizzazione di fratture di ossa lunghe che abbia ridotta invasività nei confronti dell’arto in cui è inserito, senza che la sua stabilità all'interno della cavità endomidollare ne risulti pregiudicata.
Il chiodo endomidollare secondo il trovato è suscettibile di numerose modifiche e varianti tutte rientranti nel concetto inventivo espresso nelle rivendicazioni allegate. Tutti i particolari potranno essere sostituiti da altri elementi tecnicamente equivalenti, ed i materiali potranno essere diversi a seconda delle esigenze, senza uscire daH'ambito del trovato.
Anche se il chiodo endomidollare è stato descritto con particolare riferimento alle figure allegate, i numeri di riferimento usati nella descrizione e nelle rivendicazioni sono utilizzati per migliorare l'intelligenza del trovato e non costituiscono alcuna limitazione all'ambito di tutela rivendicato.

Claims (14)

  1. RI V E N D I C AZ I O N I 1. Un chiodo endomidollare per la stabilizzazione di fratture in ossa lunghe, quali l’omero, la tibia ed il femore, comprendente: - un corpo tubolare cavo (2) inseribile nel canale midollare (M) dell’osso da stabilizzare (B) nella zona interessata da fratture (F), detto corpo tubolare avendo un’estremità prossimale (3) ed un’estremità distale (4), un'apertura assiale (5) in corrispondenza di detta estremità distale (4) ed almeno un’apertura laterale (6) in prossimità di detta estremità prossimale (3); - un’asta di ancoraggio filiforme (7) inseribile nella cavità interna (8) di detto corpo tubolare (2) ed avente porzioni di estremità (9, 10) destinate a fuoriuscire almeno parzialmente da dette aperture di estremità rispettivamente distale (5) e prossimale (6), almeno una (10) di dette porzioni di estremità essendo piegata verso l’esterno per penetrare nella parete interna del canale midollare (M); - mezzi (11) per il bloccaggio di detta asta (7) in corrispondenza di detta estremità distale (4) comprendenti un tappo filettato (12) inseribile in detta apertura assiale (5) per bloccare detta almeno un'asta (7) contro la parete (13) di detto corpo tubolare (2); caratterizzato dal fatto che detti mezzi di bloccaggio (11) comprendono una fessura (14) sostanzialmente assiale in corrispondenza dell'estremità distale (4) di detto corpo tubolare (2), detta fessura (14) essendo conformata per accogliere un'estremità corrispondente (9) di detta asta di ancoraggio (7).
  2. 2. Chiodo endomidollare secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di bloccaggio (11) comprendono inoltre un bordo anulare filettato (15) atto a cooperare con detto tappo (12) per stabilizzare detta asta (7) rispetto a detta cavità interna (8).
  3. 3. Chiodo endomidollare secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che la parete (13) di detto corpo tubolare (2) presenta uno spessore (si) sostanzialmente costante ad eccezione di porzioni terminali rispettivamente prossimale (16) e distale (17) in cui presenta uno spessore (s2, s3) maggiorato.
  4. 4. Chiodo endomidollare secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che detta porzione terminale distale (17) è inclinata rispetto al resto di detto corpo tubolare (2) con inclinazione (a) predeterminata per favorire l'inserimento del chiodo nella cavità endomidollare e l'orientamento bilatero della porzione di estremità (10) di detta asta (7) fuoriuscente da detta apertura laterale (6).
  5. 5. Chiodo endomidollare secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che l’asse (X) di detta porzione terminale inclinata (17) definisce con l’asse (Y) della restante porzione (18) di detto corpo tubolare (2) un piano di simmetria longitudinale (π) lungo il quale viene disposta detta asta filiforme (7) all’atto dell’insediamento del chiodo endomidollare.
  6. 6. Chiodo endomidollare secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che l’asse (W) di detta apertura laterale prossimale (6) è contenuto in detto piano di simmetria (π) ed è orientato da parte diametralmente opposta al piano di sviluppo (π’) di detta fessura distale (7).
  7. 7. Chiodo endomidollare secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di comprendere una coppia di dette aperture laterali prossimali (6) con rispettivi assi (W, W’) contenuti in detto piano di simmetria (π) ed orientati simmetricamente rispetto all’asse (Y) di detto corpo tubolare (2).
  8. 8. Chiodo endomidollare secondo qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta fessura (7) si estende per la maggior parte di detta porzione terminale distale (17).
  9. 9. Chiodo endomidollare secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto tappo filettato (12) presenta una forma sostanzialmente cilindrica con una porzione di estremità (20) sostanzialmente conica destinata a comprimere detta asta filiforme (7) contro il fondo (21 ) di detta fessura (14).
  10. 10. Chiodo endomidollare secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detta porzione terminale distale (17) presenta un foro passante trasversale (22) per il passaggio di una vite di ancoraggio (23) di detto chiodo alla cavità endomidollare dell’osso in cui è inserito.
  11. 11. Chiodo endomidollare secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detta porzione terminale prossimale (16) presenta un’apertura assiale (25) per il passaggio di un filo di guida per l’inserimento guidato del chiodo nella cavità endomidollare.
  12. 12. Chiodo endomidollare secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detta asta filiforme (7) ha una sezione trasversale sostanzialmente circolare di diametro (d2) costante, con una porzione di estremità prossimale (10) sostanzialmente appuntita.
  13. 13. Chiodo endomidollare secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detta asta filiforme (7) è presagomata con una porzione di estremità prossimale (10) leggermente inclinata per favorirne l’inserimento in detta apertura laterale (6).
  14. 14. Chiodo endomidollare per la stabilizzazione di fratture di ossa lunghe, caratterizzato da quanto specificamentedescritto e illustrato.
ITVI20060128 2006-04-28 2006-04-28 Chiodo endomidollare per la stabilizzazione di fratture di ossa lunghe ITVI20060128A1 (it)

Priority Applications (3)

Application Number Priority Date Filing Date Title
ITVI20060128 ITVI20060128A1 (it) 2006-04-28 2006-04-28 Chiodo endomidollare per la stabilizzazione di fratture di ossa lunghe
EP07735685A EP2015696A1 (en) 2006-04-28 2007-04-27 Intremedullary nail for fixation of long bone fractures
PCT/IB2007/051569 WO2007125497A1 (en) 2006-04-28 2007-04-27 Intremedullary nail for fixation of long bone fractures

Applications Claiming Priority (1)

Application Number Priority Date Filing Date Title
ITVI20060128 ITVI20060128A1 (it) 2006-04-28 2006-04-28 Chiodo endomidollare per la stabilizzazione di fratture di ossa lunghe

Publications (1)

Publication Number Publication Date
ITVI20060128A1 true ITVI20060128A1 (it) 2007-10-29

Family

ID=38462049

Family Applications (1)

Application Number Title Priority Date Filing Date
ITVI20060128 ITVI20060128A1 (it) 2006-04-28 2006-04-28 Chiodo endomidollare per la stabilizzazione di fratture di ossa lunghe

Country Status (3)

Country Link
EP (1) EP2015696A1 (it)
IT (1) ITVI20060128A1 (it)
WO (1) WO2007125497A1 (it)

Families Citing this family (4)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
FR2967890B1 (fr) * 2010-11-25 2013-12-20 Mario Goldzak Clou d'osteosynthese
US10251684B2 (en) 2011-06-23 2019-04-09 DePuy Synthes Products, Inc. Monofix nail
US10695109B2 (en) 2017-12-13 2020-06-30 DePuy Synthes Products, Inc. Intramedullary nail with cannulation access hole
US11376024B2 (en) 2019-09-13 2022-07-05 DePuy Synthes Products, Inc. Intramedulary nail with recepatacle for receiving a tareting device for targeting a bone-anchor fixation hole

Family Cites Families (5)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
IT1265965B1 (it) * 1994-05-20 1996-12-16 Francesco Saverio Santori Dispositivo endomillare per la chiodatura di ossa lunghe.
IT1284694B1 (it) * 1996-07-23 1998-05-21 Francesco Saverio Santori Dispositivo endomidollare per la chiodatura di ossa.
US5814047A (en) * 1997-03-04 1998-09-29 Industrial Technology Research Institute Intramedullary nail fixation apparatus and its fixation method
IT1296954B1 (it) * 1997-12-11 1999-08-03 Ortomedical S P A Chiodo endomidollare per uso in osteosintesi per il trattamento chirurgico delle fratture diafisometafisarie di femore e di tibia,
US20050027295A1 (en) * 2003-08-01 2005-02-03 Yang Lin Min Interlocking nail

Also Published As

Publication number Publication date
EP2015696A1 (en) 2009-01-21
WO2007125497A1 (en) 2007-11-08

Similar Documents

Publication Publication Date Title
JP4823917B2 (ja) ネジを固定するためのインサートを備える上腕骨ネイル
ES2379160T3 (es) Dispositivo de osteosíntesis intramedular
JP4417328B2 (ja) 外科用釘
CA2649444C (en) Hip helical implant
US6231576B1 (en) Flat intramedullary nail
US8409205B2 (en) Fixation device for intramedullary nail
EP3060146B1 (en) A device for bone support with improved rotational stability
EP0838199A1 (en) Nail for reducing fractures of the trochanter and of the neck of the femur
BRPI0600765B1 (pt) aparelho para tratamento de fraturas de úmero proximal
ITMI972744A1 (it) Chiodo endomidollare per uso in osteosintesi per il trattamento chirurgico delle fratture diafisometafisarie di femore e di tibia,
ITVI20060128A1 (it) Chiodo endomidollare per la stabilizzazione di fratture di ossa lunghe
CN108324357B (zh) 一种微创漂移固定支架装置
CN111281510A (zh) 一种组配式解剖型股骨近端骨折髓内固定装置
RU2271768C1 (ru) Устройство бялика е.и., холявкина д.а., соколова в.а. для лечения сложных переломов бедренной кости
KR100785316B1 (ko) 최소침습용 골수강 내 금속정
BG63619B1 (bg) Интрамедуларно съоръжение за фиксация, компресия и дистракция на дългите тръбни кости
WO2017213613A1 (en) Size adjustable locking compression screw
CN106102616A (zh) 用于外固定装置的长形销
ITVI20060244A1 (it) Assieme di bloccaggio per chiodi endomidollari
EP1859751A1 (en) Tubular intramedullary nail for reducing long bone fractures
JP2004305671A (ja) 大腿骨頚部骨折の内固定具
ITMI990500A1 (it) Strumentario per l'applicazione di chiodi endomidollari per fratture metadiafisiarie e diafisiarie del femore e della tibia
ITVI20060245A1 (it) Dispositivo di stabilizzazione di chiodi endomidollari e chiodo endomidollare comprendente tale dispositivo
JPH11336727A (ja) 固定用ネジ
ITVI20060200A1 (it) Dispositivo di stabilizzazione di chiodi endomidollari e chiodo endomidollare comprendente tale dispositivo