ITVE20070062A1 - Struttura di pannello isolante e di supporto per coperture - Google Patents

Description

TITOLO: “STRUTTURA DI PANNELLO ISOLANTE E DI SUPPORTO PER COPERTURE”

D E S C R I Z I O N E II presente trovato ha per oggetto una struttura di pannello isolante e di supporto per coperture atta, in particolare, alla realizzazione di tetti ventilati.

Oggigiorno è noto realizzare dei tetti, detti ventilati, nei quali tra la falda ed il soprastante manto in tegole è ottenuta, mediante appositi elementi distanziali, una camera di ventilazione atta a consentire il costante passaggio dell aria.

Nel periodo estivo tale camera di ventilazione permette di ridurre la quantità di calore che viene trasmessa agli ambienti sottostanti; nel periodo invernale, inoltre, tale camera di ventilazione consente il deflusso del vapore acqueo che sale dal sottostante edificio, impedendo la formazione di condensa che potrebbe portare alla formazione di muffe e/o al deterioramento del tetto.

E noto realizzare dei tetti ventilati fissando alla falda del tetto dei listelli, disposti orizzontali e realizzati tipicamente in materia plastica, disposti paralleli tra loro e alla linea di gronda della rispettiva falda.

Tali listelli di tipo noto presentano una alternanza di zone piane e concave e sono fissati alla falda del tetto mediante apposite viti o tasselli; i listelli presentano delle aperture atte a consentire il passaggio dell’ aria.

Dalla superficie dei listelli rivolta da parte opposta alla falda sporge, in corrispondenza di ogni zona piana, un perno, inseribile in un apposito foro ricavato ad una estremità di un coppo di coperta.

I coppi di canale vengono quindi posti in appoggio sulle zone concave dei listelli secondo una pluralità di file perpendicolari a questi ultimi e, a due a due, vengono ad essi sovrapposti dei coppi di coperta.

I perni sporgenti dalle zone piane dei listelli si inseriscono nei suddetti fori ricavati nei coppi di coperta, e questi ultimi vengono quindi fissati a tali perni mediante apposite viti avvitabili negli stessi.

Tali tetti ventilati di tipo noto presentano però l’inconveniente di non fornire un adeguato isolamento termico.

Inoltre eventuali infiltrazioni d’acqua, provenienti dai coppi di raccordo alla lamiera del colmo del tetto, possono trasferirsi alla falda del tetto, con il rischio di deteriorare la stessa.

Al fine di incrementare l’isolamento termico e l’impermeabilizzazione del tetto, è noto disporre, superiormente alla falda, dei pannelli costituiti da una lastra in materia plastica termicamente isolante, tipicamente polistirene espanso sinterizzato, presentanti inoltre ottime caratteristiche di impermeabilità all’acqua e di permeabilità al vapore.

Tali pannelli di tipo noto, oltre ad un buon isolamento termico, sono quindi in grado di garantire sia una adeguata protezione da eventuali infiltrazioni d’acqua provenienti dai coppi, sia lo smaltimento del vapore acqueo che sale dal sottostante edificio.

Tali pannelli di tipo noto vengono fissati alla falda del tetto mediante apposite viti o tasselli, e/o mediante incollaggio.

Dalla superficie superiore dei pannelli sporgono dei distanziali sui quali vengono appoggiati i coppi di canale; tra questi ultimi ed il pannello è quindi definita una camera di ventilazione in cui può liberamente circolare l’aria, ottenendo così la ventilazione del tetto.

I coppi non vengono però fissati al sottostante pannello, che non presenta infatti delle adeguate caratteristiche di resistenza meccanica, ma risultano invece collegati tra loro mediante appositi ganci, di tipo noto, inseriti in dei fori ricavati negli stessi.

Tali pannelli di tipo noto presentano tuttavia un inconveniente: infatti i coppi, che non sono fissati al pannello, rischiano, in particolare in caso di forte vento, di essere sollevati e quindi di cadere dal tetto, con il conseguente scoperchiamento del tetto ed il rischio per persone o cose sottostanti.

Inoltre la mancanza di fissaggio dei coppi ai pannelli limita l’utilizzo di tali dispositivi di tipo noto solamente a quei tetti che presentano pendenze ridotte, in quanto inclinazioni troppo elevate rischierebbero di provocare la caduta dei coppi per scivolamento.

Ancora, Γ interconnessione mutua dei vari coppi, atta a ridurre il rischio che singoli coppi cadano dal tetto, risulta piuttosto laboriosa, incrementando i tempi di posa in opera; risulta inoltre piuttosto laborioso rimuovere un coppo, ad esempio per sostituirlo, una volta che lo stesso sia stato interconnesso agli altri.

In più, tali pannelli di tipo noto non forniscono un buon isolamento acustico, come sarebbe invece richiesto in particolare nel caso di sottotetti abitabili.

Inoltre la presenza dei distanziali sporgenti dalla superficie superiore dei pannelli comporta che dopo la posa di questi ultimi l’operatore, che ricordiamo opera sul tetto, e quindi a diversi metri di altezza, durante la posa degli eventuali ulteriori pannelli e dei coppi, debba prestare attenzione a non calpestare tali distanziali, sia per non rompere gli stessi, che per evitare di inciampare o scivolare sui medesimi; ciò incrementa i tempi e quindi i costi di posa di tali pannelli di tipo noto e dei coppi associabili superiormente agli stessi.

Compito principale di quanto forma oggetto del presente trovato è quindi quello di risolvere i problemi tecnici evidenziati, eliminando gli inconvenienti di cui alla tecnica nota citata e quindi escogitando un trovato il quale consenta di ottenere dei tetti ventilati che presentino delle buone caratteristiche di isolamento termico, di impermeabilità all’acqua e di isolamento acustico.

Nell’ ambito del compito sopra esposto, un altro importante scopo è quello di realizzare un trovato che permetta di ottenere un tetto ventilato con le caratteristiche di cui sopra, in modo agevole e rapido, e con dei costi di installazione ridotti.

Ancora un importante scopo è quello di realizzare un trovato che garantisca uno stabile fissaggio tra coppi e falda del tetto, così da poter essere utilizzato anche per tetti con elevate pendenze e/o in presenza di forte vento.

Non ultimo scopo è quello di realizzare un trovato che risulti strutturalmente semplice, il medesimo presentando costi realizzativi contenuti.

II compito e gli scopi accennati, nonché altri che più chiaramente appariranno in seguito, vengono raggiunti da una struttura di pannello isolante e di supporto per coperture comprendente una prima lastra in materia plastica termicamente isolante, impermeabile all’acqua e permeabile al vapore acqueo, accoppiata, mediante una pluralità di spine, cave, ad una seconda lastra in materiale fonoassorbente e permeabile al vapore acqueo, che si caratterizza per il fatto che detta pluralità di spine presenta una estensione circa pari allo spessore di detta struttura di pannello, alla estremità superiore di detta pluralità di spine essendo associabile un distanziale per l’appoggio di uno o più coppi, sporgente, in uso, circa perpendicolarmente da detta prima lastra e dotato di mezzi di fissaggio amovibile a detti coppi.

Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente dalla descrizione dettagliata di una particolare, ma non esclusiva, forma di realizzazione, illustrata a titolo indicativo e non limitativo nelle tavole di disegni allegate, in cui:

la fig. 1 illustra, in una vista prospettica ed in un esploso, una struttura di pannello secondo il trovato;

la fig. 2 illustra, in una vista prospettica, la struttura di pannello di cui alla figura 1 in condizione assemblata;

la fig. 3 illustra, in una vista prospettica, la struttura di pannello di cui alle figure precedenti durante la applicazione di alcuni coppi alla stessa;

la fig. 4 illustra, in una vista analoga alla precedente, la struttura di pannello di cui alle figure precedenti con associati dei coppi;

la fig. 5 illustra, in una vista prospettica, una spina ed un distanziale della struttura di pannello secondo il trovato prima del loro assemblaggio;

la fig. 6 illustra, in una vista prospettica, la spina ed il distanziale di cui alla figura precedente in condizione assemblata;

la figura 7 illustra, in una sezione operata secondo un piano trasversale, la struttura di pannello secondo il trovato prima della applicazione dei distanziali;

la figura 8 illustra, in una vista analoga alla precedente, la struttura di pannello secondo il trovato dopo l applicazione dei distanziali;

la figura 9 illustra, in una vista analoga alla precedente, la struttura di pannello secondo il trovato con applicati dei coppi. Negli esempi di realizzazione che seguono, singole caratteristiche, riportate in relazione a specifici esempi, potranno in realtà essere intercambiate con altre diverse caratteristiche, esistenti in altri esempi di realizzazione.

Inoltre è da notare che tutto quello che nel corso della procedura di ottenimento del brevetto si rivelasse essere già noto, si intende non essere rivendicato ed oggetto di stralcio ( disclaimer ) dalle rivendicazioni .

Con riferimento alle figure precedentemente citate, si è indicata con il numero 1 una struttura di pannello isolante e di supporto per coperture atta, in particolare, alla realizzazione di tetti ventilati.

La struttura di pannello 1 comprende una prima lastra 2, realizzata in materia plastica termicamente isolante, impermeabile all’acqua e permeabile al vapore acqueo, quale, ad esempio, il polistirene espanso sinterizzato.

Entro la prima lastra 2 sono inserite, preferibilmente nella fase di ottenimento della stessa, una pluralità di spine 3, cave, preferibilmente sostanzialmente troncoconiche o cilindriche.

Vantaggiosamente il bordo superiore delle spine 3 è disposto circa a filo con la superficie superiore 2a della prima lastra 2.

Vantaggiosamente le spine 3 presentano mezzi atti a contrastare l’estrazione delle stesse dalla prima lastra 2, i quali sono opportunamente costituiti da un risalto anulare 4, a pianta preferibilmente, ma non necessariamente, sostanzialmente circolare, sporgente radialmente dalla superficie laterale esterna delle spine 3, preferibilmente in prossimità dell’estremità superiore 3 a, aperta, delle stesse, ed in posizione tale da risultare totalmente inglobato nella prima lastra 2.

Vantaggiosamente le spine 3 sporgono inferiormente dalla prima lastra 2 con la loro estremità inferiore 3b, aperta, dotata di mezzi di aggancio ad una, sottostante, seconda lastra 5, realizzata in materiale fonoassorbente e permeabile al vapore acqueo, ad esempio una miscela di fibre di legno e cemento.

Tali mezzi di aggancio sono vantaggiosamente costituiti da una pluralità di denti 6, sporgenti circa perpendicolarmente dalla superficie laterale esterna del tratto della spina 3 associabile alla seconda lastra 5; vantaggiosamente i denti 6 sono conformati circa a triangolo rettangolo, con l ipotenusa rivolta da parte opposta alla prima lastra 2.

Vantaggiosamente le spine 3 sono associabili alla seconda lastra 6 inserendo la loro estremità inferiore 3b, sporgente inferiormente alla prima lastra 2, in apposite sedi 7, passanti, ricavate nella seconda lastra 6 e sostanzialmente controsagomate alla estremità inferiore 3 b delle spine 3.

Vantaggiosamente lo spessore della seconda lastra 5 è pari alla lunghezza del tratto delle spine 3 che sporge inferiormente alla prima lastra 2, cosicché il bordo inferiore di tali spine 3 si dispone, in uso, a filo con la superficie inferiore 5 a di tale seconda lastra 5.

Nella condizione in cui le spine 3 sono inserite nelle rispettive sedi 7 si ha che i denti 6 sporgenti dalla superficie laterale esterna di tali spine 3 riscontrano con la superficie laterale interna delle sedi 7, contrastando l’estrazione delle spine 3 da queste ultime.

Vantaggiosamente, ma non necessariamente, sulla superfìcie laterale delle spine 3 sono ricavate una o più aperture 8, passanti, che mettono in comunicazione l interno delle spine 3 con l’esterno; durante la fase di ottenimento della prima lastra 2 la materia plastica costituente la stessa penetra nelle spine 3 attraverso le aperture 8, così che, una volta ottenuta la prima lastra 2, le spine 3 risultano riempite della materia plastica costituente questa ultima.

Vantaggiosamente alla estremità superiore delle spine 3 è associabile un distanziale 9 per l’appoggio di uno o più coppi, del tipo cosiddetto di canale, indicati con il numero 10, che rivolgono, in uso, la loro faccia convessa 1 Oa verso la sottostante prima lastra 2; superiormente ad ogni coppia di coppi di canale 10 affiancati lateralmente tra loro è associabile un ulteriore coppo, detto anche di copertura o di coperta ed indicato anche con il numero 11, che rivolge la sua faccia convessa 1 la da parte opposta alla prima lastra 2.

Vantaggiosamente i distanziali 9 sporgono, in uso, circa perpendicolarmente dalla prima lastra 2.

I distanziali 9 comprendono un supporto centrale 12, a conformazione allungata, preferibilmente circa troncoconico o cilindrico, la cui estremità superiore 12a è dotata di mezzi di fissaggio amovibile ai coppi, in particolare a quelli di copertura o coperta 11, che saranno descritti nel seguito.

II supporto centrale 12 è inseribile assialmente, con la sua estremità inferiore 12b, nella estremità superiore 3 a delle spine 3; tale estremità inferiore 12b è provvista di mezzi di connessione amovibile a detta estremità superiore 3 a delle spine 3, i quali sono ad esempio costituiti da apposite prime nervature 13, sporgenti radialmente dalla superficie laterale esterna del supporto centrale 12 ed impegnabili con delle opportune seconde nervature 14 sporgenti radialmente dalla superfìcie laterale interna delle spine 3, in prossimità dell’estremità superiore 3a delle stesse.

Alternativamente detti mezzi di connessione amovibile possono essere costituiti da una apposita filettatura, non illustrata nelle allegate figure, ricavata sulla superfìcie laterale esterna del supporto centrale 12, avitabile ad una controfilettatura, ancora non illustrata, ricavata sulla superficie laterale interna delle spine 3 in prossimità della estremità superiore delle stesse.

L’inserimento del supporto centrale 12 in una spina 3 provoca la compressione della materia plastica contenuta nella stessa, la quale si deforma elasticamente, premendo a sua volta contro il fondo del supporto centrale 12, limitando così gli eventuali giochi tra lo stesso e la spina 3.

Vantaggiosamente, dalla superficie laterale esterna del supporto centrale 12 sporgono due ali 15a e 15b, speculari tra loro e giacenti circa in un medesimo piano, conformate in pianta circa a trapezio rettangolo e disposte con la loro base maggiore in corrispondenza della superficie laterale esterna del supporto centrale 12.

II lato obliquo 16a, 16b delle ali 15 a, 15b presenta opportunamente un profilo curvo che risulta convesso in prossimità del punto di raccordo con il supporto centrale 12 e si piega via via, fino a diventare concavo in prossimità della base minore delle ali 15a e 15b.

Vantaggiosamente, come illustrato ad esempio in figura 9, la curvatura del tratto concavo del lato obliquo 16a, 16b delle ali 15 a, 15b risulta circa pari a quella della faccia convessa IOa dei coppi di canale 10, al fine di migliorare l’appoggio di tale faccia convessa 1 Oa su tale tratto concavo.

Vantaggiosamente i mezzi di fissaggio amovibile ai coppi presenti alla estremità superiore 12a del supporto centrale 12 sono costituiti da un pemetto 17, sporgente assialmente dall’estremità superiore 12a stessa, il quale è inseribile in un apposito primo foro 18, ricavato ad una estremità di un soprastante coppo di copertura 11.

Tali peretti 17 sono suddivisi assialmente in almeno due settori, preferibilmente uguali tra loro, presentanti ognuno un gambo 19, sostanzialmente cilindrico, ed una testa 20, circa troncoconica con la base minore rivolta da parte opposta alla prima lastra 2; vantaggiosamente tali settori possono essere allontanati mutuamente, a partire dalla regione della testa 20, per deformazione elastica degli stessi in corrispondenza del gambo 19.

I due settori di un pernetto 17 sono quindi allontanagli tra loro per azione di un opportuno elemento divaricatore, quale, ad esempio, un apposito cuneo 21 inseribile assialmente tra gli stessi a partire dalla zona della testa 20.

Vantaggiosamente, sulla superficie superiore 2a della prima lastra 2, rivolta da parte opposta alla seconda lastra 5, sono presenti mezzi atti a contrastare infiltrazioni di liquidi o materiale estraneo nelle spine 3, nella condizione in cui i distanziali 9 sono fissati alle stesse; tali mezzi sono opportunamente costituiti da dei rilievi di tenuta 22, sporgenti dalla superficie superiore 2a della prima lastra 2 e presentanti una conformazione e dimensioni tali da riscontrare, in detta condizione in cui i distanziali 9 sono fissati alle spine 3, con la superficie inferiore delle ali 15a, 15b di tali distanziali 9, così da realizzare una tenuta con le stesse.

La seconda lastra 5 è fissabile alla falda del tetto, non rappresentata nelle allegate figure, ad esempio mediante apposite viti o tasselli di tipo noto, ancora non rappresentati.

La seconda lastra 5 può essere fissata alla falda del tetto prima della sua applicazione alla prima lastra 2, oppure successivamente; in questo secondo caso la prima lastra 2 e la seconda lastra 5, già solidali tra loro, possono essere fissate alla falda del tetto ad esempio mediante apposite viti o rivetti, non rappresentati nelle allegate figure, inseribili, ad esempio, in appositi secondi fori 23 ricavati nella prima lastra 2 e passanti attraverso la seconda lastra 5.

Alternativamente la seconda lastra 5 può essere fissata alla falda del tetto, congiuntamente alla prima lastra 2, mediante appositi mezzi di collegamento fissabili alla falda e alla estremità inferiore 3b delle spine 3.

Tali mezzi di collegamento sono ad esempio costituiti da delle staffe 24 comprendenti una basetta 25 circa piana e a pianta preferibilmente, ma non necessariamente rettangolare, sulla quale sono ricavati uno o più terzi fori 26 atti all’ inserimento di mezzi di fissaggio di tipo noto, quali ad esempio viti o tasselli, non rappresentati nelle allegate figure, fissabili alla falda del tetto.

Dalla basetta 25 sporge perpendicolarmente, preferibilmente in corrispondenza di una estremità della stessa, un elemento di aggancio 27, inseribile e fissabile nella estremità inferiore 3b delle spine 3; vantaggiosamente l’elemento di aggancio 27 presenta una conformazione in pianta circa a croce, a definire quattro rami, tra loro ortogonali.

Vantaggiosamente l inserimento dell’elemento di aggancio 27 nella spina 3 provoca la compressione della materia plastica contenuta nella stessa, la quale si deforma elasticamente, premendo a sua volta contro tale elemento di aggancio 27, e limitando così gli eventuali giochi tra lo stesso e la spina 3.

II funzionamento è quindi il seguente: con riferimento alle allegate figure, la seconda lastra 5 può essere fissata alla falda, non rappresentata nelle allegate figure, di un tetto, mediante viti o rivetti; alternativamente, nel caso in cui si utilizzino le staffe 24, queste ultime possono essere fissate alla falda, ad esempio mediante viti o rivetti, e quindi la seconda lastra 5 può essere posta superiormente alle stesse, disponendo gli elementi di aggancio 27 di tali staffe entro le sedi 7 di tale seconda lastra 5.

E quindi possibile associare superiormente alla seconda lastra 5 la prima lastra 2, inserendo l’estremità inferiore 3b delle spine 3, sporgenti inferiormente da tale prima lastra 2, nelle sottostanti sedi 7 della seconda lastra 5; i denti 6 sporgenti dalla superficie esterna delle spine 3 fanno si che queste ultime si vincolino solidamente alla seconda lastra 5.

Nel caso in cui si utilizzino le staffe 24, gli elementi di aggancio 27 di queste ultime si inseriscono nella estremità inferiore 3 a delle spine 3, vincolandosi a queste ultime e fissando in tal modo la prima e la seconda lastra tra loro e alla falda del tetto.

A questo punto è possibile associare i distanziali 9 alla prima lastra 2 inserendo l’estremità inferiore 12b del supporto centrale 12 nella estremità superiore 3a delle spine 3.

Dopo aver disposto sulla falda un opportuno numero di pannelli, contigui tra loro, è quindi possibile disporre i coppi sulla prima lastra 2, appoggiando i coppi di canale 10 con la loro faccia convessa IOa ai lati obliqui 16a o 16b delle ali 15a o 15b, e disponendo quindi i coppi di copertura 1 1 in appoggio sui coppi di canale 10 lateralmente affiancati.

I distanziali 9 mantengono i coppi separati dalla prima lastra 2, definendo delle camere di ventilazione 28 in cui può circolare l’aria.

I pemetti 17 si inseriscono nei primi fori 18 dei coppi di copertura 10, fuoriuscendo dagli stessi con la loro testa 20.

Inserendo i cunei 21 tra i settori dei pemetti 17, tali settori si allontanano tra loro, così che il riscontro della testa 20 con il bordo perimetrale dei primi fori 18 impedisce la separazione dei coppi di copertura 10 da tali pemetti 17.

Si è così constatato come il trovato abbia raggiunto il compito e gli scopi prefissati, essendosi escogitata una struttura di pannello isolante e di supporto per coperture che, grazie alla sovrapposizione di una lastra realizzata in materia plastica termicamente isolante, impermeabile all’acqua e permeabile al vapore acqueo, e di una seconda lastra realizzata in un materiale fonoassorbente e permeabile al vapore acqueo, consente di ottenere dei tetti ventilati che presentano delle buone caratteristiche di isolamento termico, di impermeabilità all’acqua e di isolamento acustico.

Inoltre la posa in opera della struttura di pannello secondo il trovato risulta molto agevole e rapida.

Inoltre la possibilità di associare i distanziali alla struttura di pannello in un voluto momento successivo alla posa di questa ultima, consente all’operatore di calpestare tale struttura di pannello dopo la posa, ad esempio per poter effettuare la posa di ulteriori pannelli o dei coppi su un pannello vicino, senza il rischio di inciampare sui distanziali o di rompere gli stessi; l’operatore può infatti applicare i distanziali alla struttura di pannello solamente immediatamente prima della posa dei coppi, ciò riducendo i tempi e quindi i costi di posa di tali pannelli di tipo noto e dei coppi associabili superiormente agli stessi.

Ancora, la possibilità di fissare i coppi alle spine, queste ultime vincolabili a loro volta alla seconda lastra fissata alla falda o alle staffe associate a questa ultima, garantisce uno stabile fissaggio tra tali coppi e la falda del tetto, consentendo quindi di utilizzare la struttura di pannello secondo il trovato anche per tetti molto pendenti e/o in presenza di forte vento.

Inoltre i costi di produzione della struttura di pannello secondo il trovato si mantengono modesti, essendo realizzata solamente con componenti di facile produzione e/o assemblaggio.

Naturalmente il trovato è suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell’ambito del medesimo concetto inventivo.

Naturalmente i materiali impiegati nonché le dimensioni costituenti i singoli componenti il trovato potranno essere più pertinenti a seconda delle specifiche esigenze.

I diversi mezzi per effettuare certe differenti funzioni non dovranno certamente coesistere solo nella forma di realizzazione illustrata, ma potranno essere di per sé presenti in molte forme di realizzazione, anche non illustrate.

Le caratteristiche indicate come vantaggiose, opportune o simili, possono anche mancare od essere sostituite da equivalenti.

Claims (12)

1. R I V E N D I C A Z I O N I 1) Struttura di pannello isolante e di supporto per coperture comprendente una prima lastra in materia plastica termicamente isolante, impermeabile all’acqua e permeabile al vapore acqueo, accoppiata, mediante una pluralità di spine, cave, ad una seconda lastra in materiale fonoassorbente e permeabile al vapore acqueo, che si caratterizza per il fatto che detta pluralità di spine presenta una estensione circa pari allo spessore di detta struttura di pannello, alla estremità superiore di detta pluralità di spine essendo associabile un distanziale per l’appoggio di uno o più coppi, sporgente, in uso, circa perpendicolarmente da detta prima lastra e dotato di mezzi di fissaggio amovibile a detti coppi.
2. 2) Struttura, come alla rivendicazione 1, che si caratterizza per il fatto che detti distanziali sono atti all’appoggio di uno o più coppi, del tipo cosiddetto di canale, che rivolgono, in uso, la loro faccia convessa verso detta, sottostante prima lastra, superiormente ad ogni coppia di detti coppi di canale affiancati lateralmente tra loro essendo associabile un ulteriore coppo, del tipo cosiddetto di copertura o di coperta, che rivolge la sua faccia convessa da parte opposta a detta prima lastra.
3. 3) Struttura, come alle rivendicazioni 1 e 2, che si caratterizza per il fatto che detti distanziali comprendono un supporto centrale, a conformazione allungata, la cui estremità superiore è dotata di mezzi di fissaggio amovibile a detti coppi, particolarmente a quelli di copertura o coperta.
4. 4) Struttura, come alle rivendicazioni 1 e 3, che si caratterizza per il fatto che detto supporto centrale è inseribile assialmente, con la sua estremità inferiore, in detta estremità superiore di dette spine, detta estremità inferiore di detto supporto centrale essendo provvista di mezzi di connessione amovibile a detta estremità superiore di dette spine.
5. 5) Struttura, come alle rivendicazioni 1 e 4, che si caratterizza per il fatto che detti mezzi di connessione amovibile a detta estremità superiore di dette spine sono costituiti da delle prime nervature, sporgenti radialmente dalla superficie laterale esterna di detto supporto centrale, impegnabili con delle seconde nervature sporgenti radialmente dalla superficie laterale interna di dette spine in prossimità di detta estremità superiore delle stesse.
6. 6) Struttura, come alle rivendicazioni 1 e 4, che si caratterizza per il fatto che detti mezzi di connessione amovibile a detta estremità superiore di dette spine sono costituiti da una filettatura ricavata sulla superficie laterale esterna di detto supporto centrale, awitabile ad una controfilettatura ricavata sulla superficie laterale interna di dette spine, in prossimità di detta estremità superiore delle stesse.
7. 7) Struttura, come ad una o più delle rivendicazioni precedenti, che si caratterizza per il fatto che dalla superficie laterale di detto supporto centrale sporgono due ali, speculari tra loro e giacenti circa in un medesimo piano, aventi in pianta una conformazione poligonale, preferibilmente circa a trapezio rettangolo, e disposte con la loro base maggiore in corrispondenza di detta superficie laterale esterna di detto supporto centrale.
8. 8) Struttura, come alle rivendicazioni 1 e 7, che si caratterizza per il fatto che il lato obliquo di dette ali presenta un profilo curvo che risulta convesso in prossimità del punto di raccordo con detto supporto centrale e si piega via via fino a diventare concavo in prossimità della base minore di dette ali, la curvatura del tratto concavo di detto lato obliquo risultando circa pari a quella di detta faccia convessa di detti coppi di canale.
9. 9) Struttura, come ad una o più delle rivendicazioni precedenti, che si caratterizza per il fatto che sulla superficie superiore di detta prima lastra, rivolta da parte opposta a detta seconda lastra, sono presenti mezzi atti a contrastare infiltrazioni di liquidi o materiale estraneo in dette spine, nella condizione in cui detti distanziali sono fissati alle stesse.
10. 10) Struttura, come alle rivendicazioni 1 e 9, che si caratterizza per il fatto che detti mezzi atti a contrastare infiltrazioni di liquidi o materiale estraneo in dette spine sono costituiti da dei rilievi di tenuta, sporgenti da detta superficie superiore di detta prima lastra e presentanti una conformazione e dimensioni tali da riscontrare, in detta condizione in cui detti distanziali sono fissati a dette spine, con la superficie inferiore di dette ali di detti distanziali, così da realizzare una tenuta con le stesse.
11. 11) Struttura, come ad una o più delle rivendicazioni precedenti, che si caratterizza per il fatto che sulla superficie laterale di dette spine sono ricavate una o più aperture, passanti, attraverso le quali, durante la fase di ottenimento di detta prima lastra, detta materia plastica costituente la stessa penetra in dette spine, riempiendole.
12. 12) Struttura, come ad una o più delle rivendicazioni precedenti, che si caratterizza per il fatto che detti mezzi di fissaggio amovibile a detti coppi sono costituiti da un pemetto sporgente assialmente da detta estremità superiore di detto supporto centrale ed inseribile in un primo foro ricavato ad una estremità di un detto, soprastante, coppo di copertura o di coperta, detto pemetto essendo suddiviso assialmente in almeno due settori, presentanti ognuno un gambo, sostanzialmente cilindrico, ed una testa, circa troncoconica con la base minore rivolta da parte opposta a detta prima lastra, i quali sono allontanabili mutuamente, a partire dalla regione di detta testa, per deformazione elastica degli stessi in corrispondenza di detto gambo ad opera di un opportuno elemento divaricatore inseribile assialmente tra gli stessi a partire da detta testa.