ITUD20010195A1 - Elemento modulare e metodo per l'isolamento e la ventilazione di un tetto - Google Patents

Elemento modulare e metodo per l'isolamento e la ventilazione di un tetto Download PDF

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ITUD20010195A1
ITUD20010195A1 ITUD20010195A ITUD20010195A1 IT UD20010195 A1 ITUD20010195 A1 IT UD20010195A1 IT UD20010195 A ITUD20010195 A IT UD20010195A IT UD20010195 A1 ITUD20010195 A1 IT UD20010195A1
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modular
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Description

Descrizione del trovato avente per titolo:
"ELEMENTO MODULARE E METODO PER L'ISOLAMENTO E LA VENTILAZIONE DI UN TETTO"
DI APPLICAZIONE
Il presente tro vato si riferisce ad un elemento modulare, o modulo, e ad un metodo per realizzare l'isolamento e la ventilazione di un tetto. Ciascun modulo è atto ad essere disposto, in cooperazione con altri moduli uguali, fra le falde e le tegole del tetto, sia per impedire all'acqua che dovesse filtrare attraverso le tegole di arrivare alle falde stesse, sia per creare almeno una camera di ventilazione al di sotto delle tegole stesse, Ciascun modulo ha vantaggiosamente una pianta a parallelogrammo e presenta, in corrispondenza degli spigoli e dei lati, elementi di accoppiamento che definiscono, una volta accoppiati con quelli dei moduli adiacenti, una tenuta idraulica, dove per tenuta idraulica si intende l'impossibilità che l'acqua meteorica si infiltri fra i moduli raggiungendo la camera di ventilazione sottostante e quindi la falda durante il ruscellamento, veloce o lento che sia, dell'acqua dal colmo del tetto più in alto, alla linea di gronda più in basso.
STATO DELLA TECNICA
E' noto che per isolare e ventilare il tetto di un edificio è necessario, se non indispensabile, interporre tra gli spioventi, o falde, del tetto stesso e le tegole di copertura, qualunque sia la loro forma, almeno un elemento di materiale robusto, termicamente isolante e sagomato in modo da creare una o più camere di ventilazione disposte nella direzione longitudinale del tetto, ovvero fra il colmo dello stesso e la gronda, attraverso le quali possa liberamente circolare l'aria.
E' noto un elemento ventilante di materiale composito e di forma ondulata, che definisce una pluralità di canali di ventilazione longitudinali, che seguono sostanzialmente la disposizione delle tegole.
Normalmente l'accoppiamento fra uno e l'altro di tali elementi isolanti avviene per sovrapposizione parziale degli stessi, lungo i loro quattro lati. Tali elementi noti presentano però i seguenti svantaggi . Innanzitutto essi non offrono un sufficiente grado di ventilazione, in quanto stessa parete ondulata è a contatto sia con tegole soprastanti, sia con la falda sottostante. Essi, inoltre, per accoppiarsi lungo i bordi, devono essere almeno parzialmente sovrapposti, per cui per coprire una determinata superficie del tetto, è necessaria una loro superficie maggiore di quella del tetto. Ancora, essi non sono atti ad essere ricoperti con una gettata di calcestruzzo che li tiene amalgamati e definisce uno strato uniforme per l'appoggio delle tegole.
E' anche noto un elemento modulare, in materiale plastico, avente la forma di uno sgabello a quattro gambe, disposte in corrispondenza degli spigoli. Questo elemento modulare noto ha però l'inconveniente di non offrire alcuna tenuta idraulica, quando esso è accoppiato ad altri elementi modulari uguali. Nulla è infatti previsto per garantire un accoppiamento fra i diversi elementi modulari che impedisca all'acqua di filtrare dall'alto verso il basso, soprattutto in corrispondenza degli spigoli, anche se, in uso, tutti gli elementi modulari accostati vengono ricoperti da uno strato di calcestruzzo.
Quest'ultimo infatti, com'è noto, non offre alcuna tenuta'impermeabile all'acqua.
E' anche noto un sistema di ventilazione del tetto ricavato dalla posa sulla sottostante falda di uno strato di legno composto da tavole o pannelli posti affiancati gli uni agli altri e tenuti distanziati dalla falda da morali in legno di varia altezza. Anche questo sistema non offre alcuna tenuta idraulica che, per essere ottenuta, richiede la spalmatura di uno strato di materiale impermeabilizzante quale catrame, guaina catramata e quant'altro adatto allo scopo: tali accorgimenti risultano onerosi sia in termini di tempo per la posa in opera, che in termini economici.
II Richiedente, per ovviare agli inconvenienti dello stato della tecnica e per ottenere un elemento modulare ed un metodo che abbiano caratteristiche innovative, ha ideato, progettato e realizzato il presente trovato.
ESPOSIZIONE DEL TROVATO
Il presente trovato è espresso e caratterizzato nelle rivendicazioni principali.
Altre caratteristiche innovative del presente trovato sono espresse nelle rivendicazioni secondarie.
Uno scopo del presente trovato è quello di realizzare un elemento modulare per l'isolamento e la ventilazione di tetti, che sia semplice da realizzare e da posare in opera, e che al tempo stesso definisca almeno una camera di ventilazione fra le tegole e la falda sottostante. Tale elemento modulare deve anche essere provvisto di mezzi di accoppiamento tali da realizzare una tenuta idraulica anche nei punti di accoppiamento fra moduli adiacenti, incluse le zone in corrispondenza degli spigoli.
Un altro scopo del presente trovato è quello di realizzare vantaggiosamente un elemento modulare in cui il punto di rugiada, ovvero la condensazione dell'aria proveniente dai locali sottostanti il tetto, avvenga proprio nella camera di ventilazione e non quindi in altre parti dell'edificio, con conseguente stagnazione dell'umidità e formazione di muffe nei soffitti.
Un ulteriore scopo del presente trovato è quello di mettere a punto un metodo per l'isolamento e la ventilazione di tetti basato sull'utilizzo del nuovo elemento modulare qui descritto.
In accordo con tali scopi, l'elemento modulare secondo il presente trovato comprende una superficie superiore atta a disporsi, in uso, sostanzialmente parallela al piano di una falda del tetto ed una pluralità di pilastri di sostegno, atti a mantenere detta superficie superiore ad una determinata distanza da detto piano di falda, e atti a definire una camera di ventilazione o intercapedine al di sotto della superficie superiore. Mezzi di accoppiamento sono disposti in corrispondenza degli spigoli e dei lati della superficie superiore per definire una tenuta idraulica quando, in uso, l'elemento modulare è associato ad altri elementi modulari uguali, ed impedire che l'acqua possa entrare nella camera di ventilazione in corrispondenza degli spigoli stessi. La superficie superiore però può essere piana, curva, concava, convessa, o formata da tante cupoline.
Vantaggiosamente la superficie superiore dell'elemento modulare ha una pianta sostanzialmente a parallelogrammo, per esempio un quadrato, un rettangolo o un rombo ed è provvista di quattro lati e quattro spigoli, ma può assumere anche altre forme aventi un numero di lati e spigoli maggiori o minori di quattro e con diverse forme fra i vari elementi. I suddetti mezzi di accoppiamento comprendono tre sporgenze superiori realizzate su tre dei quatto spigoli e sono più alte rispetto ai bordi della piastra superiore. Una piastrina, sostanzialmente parallela alla parete superiore, è realizzata sul quarto spigolo, sporgente verso l'esterno rispetto ai bordi della piastra superiore. In uso, la piastrina di un elemento modulare è atta a disporsi al di sopra di e vantaggiosamente a contatto con le tre sporgenze ricavate sugli spigoli adiacenti degli altri elementi modulari.
La superficie superiore dell'elemento modulare ha i bordi laterali a due a due uguali. Una prima coppia di bordi, fra loro adiacenti, sono provvisti ognuno di un'aletta laterale vantaggiosamente inclinata verso il basso e sporgente verso l'esterno, mentre gli altri due bordi comprendono ognuno un profilo rettilineo, il quale è atto ad accoppiarsi, in uso, con una corrispondente aletta laterale di un elemento modulare adiacente.
I pilastri di sostegno possono essere disposti sia in modo regolare rispetto alla superficie superiore, secondo una matrice di righe e colonne, sia in modo irregolare, casuale e assimmetrico. Essi sono cavi internamente, comprendono pilastri centrali di forma sostanzialmente tronco-conica, pilastri d'angolo e pilastri di bordo e possono assumere diverse forme.
Tutti i pilastri sono chiusi nella parte di appoggio alla falda; inoltre, quelli di bordo e d'angolo sono anche chiusi verticalmente, su tutto il perimetro, , in modo da ottenere di fatto delle vasche a tenuta all'acqua.
L'altezza dell'elemento modulare è scelta in funzione dei parametri del tetto da ventilare ed eventualmente dal diagramma di Glaser, per fare sì che il punto di rugiada si collochi all'interno della camera di ventilazione, in modo tale che l'umidità in eccesso venga asportata. Vantaggiosamente tale altezza è compresa fra circa 1 e 20 cm.
Il metodo per l'isolamento e la ventilazione di un tetto utilizzando una pluralità di elementi modulari secondo il presente trovato prevede una fase di disposizione degli elementi modulari, associati gli uni agli altri, fra la falda del tetto da ventilare e le relative tegole, per realizzare un primo strato isolante avente un'unica camera di ventilazione fra la falda e le tegole.
Al di sopra dell'intercapedine, formata con gli elementi modulari, viene posto un getto di calcestruzzo sul quale, una volta che questo si è consolidato, vengono appoggiate le tegole.
ILLUSTRAZIONE DEI DISEGNI
Ques'te ed altre caratteristiche del presente trovato appariranno chiare dalla seguente descrizione di una forma preferita di realizzazione, fornita a titolo esemplificativo, non limitativo, con riferimento agli annessi disegni, in cui:
- fig.l è una vista in pianta di un elemento modulare secondo il presente trovato;
- fig.2 è una vista frontale dell'elemento modulare di fig.l;
- fig.3 è una vista prospettica dell'elemento modulare di fig.l;
- fig.4 è un primo particolare ingrandito di fig.3 che illustra un primo spìgolo dell'elemento modulare;
- fig.5 è un secondo particolare ingrandito di fig.3 che illustra un secondo spigolo dell'elemento modulare;
- fig.6 è un terzo particolare ingrandito di fig.3 che illustra un terzo spigolo dell'elemento modulare;
- fig.7 è un quarto particolare ingrandito di fig.3 che illustra un quarto spigolo dell'elemento modulare;
- fig.8 è una vista in pianta di quattro elementi modulari secondo il presente trovato agganciati fra loro;
- fig.9 è una vista laterale degli elementi modulari di fig.8;
- fig.10 è un vista dall'alto di un particolare ingrandito di fig.8, che illustra il punto di incontro degli spigoli dei quattro elementi modulari;
- fig.ll è una vista laterale, parzialmente sezionata, di un elemento modulare secondo una variante.
- figg.12, 13 e 14 sono viste in pianta di coniugazioni di elementi modulari secondo il presente trovato, aventi un numero di lati e di spigoli maggiore o minore di quattro e con diverse forme fra i vari elementi.
- figg.15, 16, 17 e 18 sono viste laterali, parzialmente sezionate, di alcune varianti dell'elemento modulare di fig.l, in cui la superficie superiore è curva, concava o convessa.
- figg.19, 20 e 21 sono viste in pianta di altre varianti dell'elemento modulare di fig.l, in cui i pilastri di sostegno sono in numero limitato e disposti in differenti configurazioni.
DESCRIZIONE DI UNA FORMA PREFERITA DI
REALIZZAZIONE
Con riferimento alle figg. 1 e 2, un elemento modulare, o modulo, 10 secondo il presente trovato comprende una struttura, realizzata in materiale plastico, per esempio per stampaggio, avente una superficie superiore 11 sostanzialmente piana e a pianta sostanzialmente quadrata. Secondo una variante, il modulo 10 può essere a pianta rettangolare, romboidale, esagonale, triangolare o con diverse tipologie geometriche affiancate, alcune delle quali sono rappresentate nelle figure da 12 a
La superficie superiore 11 definisce quattro spigoli 12, 13, 14 e 15 ad angolo retto e quattro bordi, o lati, laterali 17, 18, 19 e 20.
Dalla superficie superiore 11 si protende verso il basso una pluralità di pilastri, o gambe, 21 di sostegno.
Il modulo 10 ha un lato di circa mezzo metro ed un'altezza compresa tra circa 1 e 20 cm, scelta in funzione del tipo di tetto su cui il modulo 10 stesso deve essere installato.
I pilastri 21 sono disposti in modo regolare secondo una matrice di righe e colonne, sono cavi internamente e sono di tre tipi: quelli centrali 21a, distanti dai bordi 17, 18, 19 e 20, sono a tronco di cono, con l'estremità rastremata rivolta verso il basso; quelli d'angolo 21b, disposti in corrispondenza dei quattro spigoli 12, 13, 14 e 15, sono sostanzialmente uguali ad un quarto di quelli centrali 21a; quelli ai bordi 21c, disposti lungo i bordi laterali 17, 18, 19 e 20, e distanti dagli spigoli 12, 13, 14 e 15, sono sostanzialmente uguali alla metà di quelli centrali 21a.
I pilastri 21b e 21c sono provvisti di pareti frontali 22 sostanzialmente ortogonali alla piastra superiore 11, che rendono stagne le cavità interne degli stessi pilastri 21b e 21c, definite dalle loro pareti laterali.
I pilastri 21 sono provvisti internamente e verso il basso di nervature trasversali 23 di rinforzo e presentano elementi 23a atti all'alloggiamento di organi di fissaggio quali viti o chiodi, vantaggiosamente dotati di appropriate guarnizioni, che consentono di bloccare il modulo 10 sulla falda del tetto.
Nervature di rinforzo 24 sono anche ricavate sulla parte inferiore della parete 11 fra i diversi pilastri 21.
Il numero e la disposizione dei pilastri 21 può variare in funzione delle dimensioni del modulo 10 del carico che questi devono supportare. Alcuni esempi di come i pilastri 21 possono essere disposti sono illustrati nelle figg. 19, 20 e 21.
La pluralità di pilastri 21 definisce una camera di ventilazione 25, che è aperta sui quattro lati del modulo 10 e permette la libera circolazione dell'aria al di sotto della superficie superiore 11. I bordi laterali adiacenti 17 e 20 sono uguali fra loro e comprendono ognuno un'aletta laterale 26, inclinata verso il basso e sporgente verso l'esterno (figg.1, 2 e 4).
I bordi laterali adiacenti 18 e 19 sono uguali fra loro e comprendono ognuno un profilo rettilineo 27, il quale è atto ad accoppiarsi, in uso, con una corrispondente aletta laterale 26 di un modulo 10 adiacente.
Ciascun modulo 10, in corrispondenza di ogni spigolo 12, 13, 14 e 15, è provvisto di un elemento di accoppiamento 32, 33, 34 e, rispettivamente, 35. Questi ultimi, quando più moduli 10 sono accoppiati fra loro, come illustrato nelle figg. 8, 9 e 10, definiscono una tenuta idraulica che impedisce all'acqua di penetrare dall'alto verso la camera di ventilazione 25, anche nei punti di convergenza e dì incontro degli spigoli di quattro moduli 10.
Più in particolare, gli elementi di accoppiamento 33 e 35 (figg.5 e 7) sono costituiti ognuno da una sporgenza superiore, più alta di alcuni millimetri rispetto ai profili 27 dei bordi 18 e 19, la quale ha un profilo sostanzialmente a forma di esse. I due elementi di accoppiamento 33 e 35, una volta che quattro moduli 10 sono accoppiati fra loro, risultano uno speculare all'altro (fig.10).
L'elemento di accoppiamento 34 è costituito da una sporgenza superiore alta come gli elementi di accoppiamento 33 e 35 ed avente un profilo sostanzialmente a forma di elle a lati uguali (fig.6). L'elemento di accoppiamento 34 è atto a disporsi, in uso, fra gli elementi di accoppiamento 33 e 35 e a stretto contatto con essi (fig.10).
L'elemento di accoppiamento 32 (fig.4) è invece costituito da una piastrina sostanzialmente parallela alla superficie superiore 11 e sporgente verso l'esterno rispetto ai bordi 17 e 20. L'elemento di accoppiamento 32 è atto a disporsi, in uso, al di sopra ed a contatto degli altri tre elementi di accoppiamento 33, 34 e 35 (fig.10). I pilastri con bordo chiuso 21b e 21c e le alette laterali 26 di aggancio vengono disposti in modo tale che l'acqua, nella sua caduta, scorra nel verso di aggancio, dal bordo 19 al bordo 17 e dal bordo 18 al bordo 20 e non viceversa (fig. 8) e l'insieme dei quattro elementi di accoppiamento da 32 a 35 realizzano di fatto una tenuta idraulica.
Ciascun modulo 10 porta vantaggiosamente impresse sulla parete superiore 11 una o più frecce 36, che indicano all'utente il corretto verso di posizionamento in opera.
Il metodo secondo il presente trovato, per ottenere la ventilazione di un tetto comprendente almeno una falda 40 (fig.9) e tegole 41, prevede che i moduli 10 fin qui descritti siano disposti sopra la falda 40, con le frecce 36 -rivolte verso la gronda del tetto.
Ciascun modulo 10 viene agganciato a quelli adiacenti, disponendo le alette 26 dei suoi bordi 17 e 20 sopra i profili rettilinei 27 dei bordi 18 e 19 degli altri due moduli 10 ad esso adiacenti.
Disponendo i moduli 10 a copertura della falda 40 si realizza così uno strato isolante avente un'unica grande camera di ventilazione 25, aperta ai quattro lati e protetta, grazie all'accoppiamento realizzato dagli elementi 32, 33, 34 e 35, dall'acqua che potrebbe arrivare inaspettatamente dall'alto, nonostante la presenza delle tegole 41.
Al di sopra dei moduli 10 viene quindi gettato uno strato di calcestruzzo 42 sul quale, una volta che questo si è consolidato, vengono appoggiate le tegole 41. Il calcestruzzo, disponendosi anche nelle cavità di ciascun pilastro 21, consolida l'accoppiamento fra i diversi moduli 10 e li ancora alla sottostante falda 40.
Secondo una variante, illustrata in fig. 11, fra i moduli 10 e la falda 40 viene vantaggiosamente interposto uno strato di materiale isolante 43, per esempio polistirolo. In questo caso, l'altezza dei moduli 10 e lo spessore dello strato 43 vengono scelti in funzione delle caratteristiche di isolamento termico richiesto.
È chiaro che al modulo 10 e al metodo fin qui descritti possono essere apportate modifiche o aggiunte di parti o di fasi, senza per questo uscire dall'ambito del presente trovato.
È altresì chiaro che, sebbene il presente trovato sia stato descritto con riferimento ad un esempio specifico, una persona esperta del ramo potrà senz'altro realizzare molte altre forme equivalenti, tutte rientranti nell'oggetto del presente trovato.

Claims (20)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Elemento modulare (10) per l'isolamento e la ventilazione di un tetto, comprendente una superficie superiore (11) provvista di una pluralità di spigoli (12, 13, 14, 15) ed atta a disporsi, in uso, sostanzialmente parallela alla superficie di una falda (40) del tetto, ed una pluralità di pilastri (21) di sostegno, atti a mantenere detta superficie superiore (11) ad una determinata distanza da detta superficie di falda (40), per formare almeno una camera di ventilazione (25) al di sotto di detta superficie superiore (11), caratterizzato dal fatto che mezzi di accoppiamento (32, 33, 34, 35) sono disposti almeno in corrispondenza di detti spigoli (12, 13, 14, 15) per definire una tenuta idraulica quando, in uso, detto elemento modulare (10) è associato ad altri elementi modulari uguali (10), ed impedire che l'acqua possa entrare in detta camera di ventilazione (25) in corrispondenza di detti spigoli (12, 13, 14, 15).
  2. 2. Elemento modulare come nella rivendicazione 1, in cui detta superficie superiore (11) ha pianta sostanzialmente a parallelogrammo e definisce quattro spigoli (12, 13, 14, 15), caratterizzato dal fatto che detti mezzi di accoppiamento comprendono tre sporgenze superiori (33, 34, 35) realizzate su tre di detti quatto spigoli (12, 13, 14, 15), alte rispetto ai bordi (18, 19) di detta superficie superiore (11), ed una piastrina (32) sostanzialmente parallela a detta superficie superiore (11) e realizzata su un quarto di detti spigoli (12), sporgente verso l'esterno rispetto ai bordi (17, 20) di detta superficie superiore (11).
  3. 3. Elemento modulare come nella rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detta piastrina (32) è atta a disporsi, in uso, al di sopra di dette tre sporgenze (33, 34, 35).
  4. 4 . Elemento modulare come nella rivendicazione 2 o 3, caratterizzato dal fatto che due di dette sporgenze superiori (33, 35) hanno un profilo sostanzialmente a forma di esse.
  5. 5. Elemento modulare come nella rivendicazione 2, 3 o 4, caratterizzato dal fatto che una di dette sporgenze superiori (34) ha un profilo sostanzialmente a forma di elle.
  6. 6. Elemento modulare come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti pilastri (21) sono disposti in modo regolare rispetto a detta superficie superiore (11) secondo una matrice di righe e colonne, sono cavi internamente e comprendono pilastri centrali (21a) di forma sostanzialmente tronco-conica, pilastri d'angolo (21b) ognuno sostanzialmente uguale ad un quarto di uno di detti pilastri centrali (21a), e pilastri ai bordi (21c) ognuno dei quali è sostanzialmente uguale alla metà di uno di detti pilastri centrali (21a).
  7. 7. Elemento modulare come in una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 5, caratterizzato dal fatto che detti pilastri (21) sono disposti o in corrispondenza di detti spigoli (12, 13, 14, 15) a formare pilastri d'angolo (21b), o lungo i bordi (17, 18, 19, 20) di detta superficie superiore (11) a formare pilastri ai bordi (21c), o distanti da detti bordi (17, 18, 19, 20) e da detti spigoli (12, 13, 14, 15), o secondo una qualsiasi combinazione.
  8. 8. Elemento modulare come nella rivendicazione 6 o 7, caratterizzato dal fatto che detti pilastri d'angolo (21b) e detti pilastri ai bordi (21c) sono provvisti di pareti frontali (22) sostanzialmente ortogonali a detta superficie superiore (11).
  9. 9. Elemento modulare come nella rivendicazione 6, 7 o 8, caratterizzato dal fatto che detti pilastri (21) sono provvisti internamente di nervature trasversali di rinforzo (23).
  10. 10. Elemento modulare come in una qualsiasi delle rivendicazioni da 6 ad 9, caratterizzato dal fatto-, che detti pilastri (21) sono provvisti internamente di elementi (23a) per l'alloggiamento di organi di fissaggio quali viti, chiodi o altro, per il fissaggio di detto elemento modulare (10) a detta falda (40).
  11. 11. Elemento modulare come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta superficie superiore (11) è piana, concava o convessa.
  12. 12 . Elemento modulare come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che due primi bordi laterali adiacenti (17, 20) di detta superficie superiore (11) sono sostanzialmente uguali fra loro e comprendono ognuno un'aletta laterale (26), inclinata verso il basso e sporgente verso l'esterno.
  13. 13. Elemento modulare come nella rivendicazione 12, caratterizzato dal fatto che due secondi bordi laterali adiacenti (18, 19) di detta superficie superiore (11) sono sostanzialmente uguali fra loro e comprendono ognuno un profilo rettilineo (27), il quale è atto ad accoppiarsi, in uso, con una corrispondente aletta laterale (26) di un elemento modulare (10) adiacente.
  14. 14. Elemento modulare come nelle rivendicazioni 12 e 13, caratterizzato dal fatto che detti bordi (17, 18, 19, 20), una volta accoppiati in uso, sono atti a impedire all'acqua che ruscella dal colmo alla gronda del tetto, di scorrere sempre al di sopra di detta superficie superiore (11) senza passare nella sottostante camera di ventilazione (25).
  15. 15. Elemento modulare come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta distanza fra detta superficie superiore (11) e detta superficie della falda (40) è scelta in funzione dei parametri del tetto, delle caratteristiche di isolamento e ventilazione richieste e del diagramma di Glaser, per fare sì che il punto di rugiada si collochi all'interno di detta camera di ventilazione (25).
  16. 16. Elemento modulare come nella rivendicazione 11, caratterizzato dal fatto che detta altezza è compresa fra circa 1 e 25 cm.
  17. 17. Metodo per l'isolamento e la ventilazione di un tetto utilizzando una pluralità di elementi modulari (10) come in una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che comprende una fase di disposizione di detti elementi modulari (10), associati gli uni agli altri, fra una falda (40) del tetto e le relative tegole (41), per realizzare un' primo strato isolante avente un'unica camera di ventilazione (25) fra detta falda (40) e dette tegole (41), ed in modo che anche fra gli spigoli (12, 13, 14, 15) ed i bordi (17, 18, 19, 20) di elementi modulari adiacenti (10) sia realizzata una tenuta idraulica che impedisca all'acqua di raggiungere detta camera di ventilazione (25).
  18. 18. Metodo come nella rivendicazione 17, caratterizzato dal fatto che al di sopra di detti elementi modulari (10) viene posto un getto di calcestruzzo (42) sul quale, una volta che questo si è consolidato, vengono appoggiate dette tegole (41).
  19. 19. Metodo come nella rivendicazione 17 o 18, caratterizzato dal fatto che fra detti elementi modulari (10) e detta falda (40) viene realizzato un secondo strato di materiale isolante (43).
  20. 20. Elemento modulare (10) e metodo per l'isolamento e la ventilazione di un tetto, sostanzialmente come descritti, con riferimento agli annessi disegni.
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