ITUD20090203A1 - Dispositivo di bloccaggio per utensili a fissaggio meccanico - Google Patents

Description

Descrizione

"DISPOSITIVO DI BLOCCAGGIO PER UTENSILI A FISSAGGIO MECCANICO"

CAMPO DI APPLICAZIONE

Il presente trovato si riferisce ad un dispositivo di bloccaggio per utensili a fissaggio meccanico. In particolare, il dispositivo di bloccaggio secondo il presente trovato viene utilizzato per bloccare un utensile a fissaggio meccanico, quale, preferibilmente, ma non solo, un inserto tagliente, su una testa porta utensile utilizzata, particolarmente, ma non esclusivamente, nelle lavorazioni meccaniche di precisione.

STATO DELLA TECNICA

E' noto un dispositivo di bloccaggio per bloccare un inserto tagliente su una testa porta utensile, utilizzata nelle lavorazioni meccaniche di precisione, comprendente una leva, disposta all'interno di un vano ricavato in corrispondenza, e al di sotto, del piano di appoggio della sede in cui à ̈ atto ad essere disposto l'inserto tagliente. La leva à ̈ sagomata in modo da definire un profilo sostanzialmente ad L, in cui il lato del profilo rivolto verso l'alto, o lato verticale, à ̈ inserito all'interno di un foro passante ricavato preferibilmente al centro dell'inserto tagliente.

In questo modo, il lato verticale realizza sostanzialmente un aggancio ad incastro con l'inserto tagliente stesso.

La leva coopera con una vite, atta ad essere avvitata in una corrispondente sede ricavata sulla testa porta utensile, la quale, in seguito ad avvitamento, esercita una pressione sul lato orizzontale del suddetto profilo. La forza esercitata dalla vite determina un'inclinazione della leva tale per cui il lato verticale della leva si innalza, il che consolida l'aggancio ad incastro con l'inserto tagliente e spinge quest'ultimo a ridosso delle pareti della sede in cui à ̈ posizionato.

Con questo dispositivo di bloccaggio noto si ha la non uniforme distribuzione delle forze agenti sull'inserto tagliente determinando un innalzamento del vertice di lavorazione dell'inserto tagliente rispetto al piano di appoggio della sede in cui esso à ̈ posizionato, così determinando ridotta qualità delle lavorazioni e sue frequenti rotture, quando à ̈ in esercizio, e conseguenti interruzioni della lavorazione per la sostituzione e calibratura dello stesso.

Un ulteriore dispositivo di bloccaggio noto comprende una prima vite di bloccaggio inserita in un foro passante mediano dell'utensile per fissare quest'ultimo alla sede di appoggio, ed una seconda vite di bloccaggio inserita in una coniugata seconda cavità, ricavata nella testa porta utensile, comunicante con la suddetta prima cavità, in modo da cooperare con la prima vite di fissaggio e determinare il bloccaggio di quest'ultima.

Anche questa soluzione nota non consente un posizionamento univoco e preciso dell'utensile nella sede di appoggio, con conseguenti inconvenienti operativi.

Scopo del presente trovato à ̈ quello di realizzare un dispositivo di bloccaggio per utensili a fissaggio meccanico che permetta un posizionamento univoco e preciso dell'utensile all'interno della relativa sede di appoggio, e che eviti la frequente rottura o usura dell'utensile, riducendo drasticamente le interruzioni della lavorazione dovute ai tempi di sostituzione e di calibratura di quest'ultimo.

Per ovviare agli inconvenienti della tecnica nota e per ottenere questi ed ulteriori scopi e vantaggi, la Richiedente ha studiato, sperimentato e realizzato il presente trovato.

ESPOSIZIONE DEL TROVATO

Il presente trovato à ̈ espresso e caratterizzato nella rivendicazione indipendente.

Le rivendicazioni dipendenti espongono altre caratteristiche del presente trovato, o varianti dell'idea di soluzione principale.

In accordo con i suddetti scopi, un dispositivo di bloccaggio secondo il presente trovato à ̈ impiegabile per bloccare un utensile, ad esempio un inserto di taglio, a fissaggio meccanico su una testa porta utensile.

La testa porta utensile comprende una sede di appoggio in cui à ̈ atto ad essere disposto l'utensile, mentre l'utensile à ̈ provvisto di un foro passante disposto sostanzialmente, ma non necessariamente, in corrispondenza del suo centro. Attraverso il foro passante sono atti ad essere disposti mezzi di bloccaggio, ad esempio a vite, atti ad agire sull'utensile lungo una direzione di fissaggio, per consolidare il posizionamento dell'utensile stesso nella sede di appoggio.

Secondo un aspetto caratteristico del presente trovato, il dispositivo di bloccaggio comprende un organo di ancoraggio disposto in una relativa cavità, ricavata all'interno della testa porta utensile e comunicante con la suddetta sede di appoggio.

L'organo di ancoraggio comprende almeno una sede di bloccaggio all'interno della quale sono atti ad essere operativamente disposti i mezzi di bloccaggio, per determinare il consolidamento dell'utensile all'interno della sede di appoggio. L'organo di ancoraggio coopera, mediante una sua superficie esterna, con una superficie di contrasto prevista all'interno della camera.

La superficie esterna à ̈ ricavata in una posizione sostanzialmente opposta alla sede di bloccaggio, rispetto alla mediana dell'organo di ancoraggio stesso, in modo che la sua cooperazione con la superficie di contrasto generi un'azione diretta sui mezzi di bloccaggio tale da determinare una conseguente spinta sull'utensile lungo una direzione di posizionamento differente dalla direzione di fissaggio.

Vantaggiosamente, la direzione di posizionamento à ̈ tale da indurre i mezzi di bloccaggio a spingere sull'utensile in modo da far aderire con precisione quest'ultimo alle superfici della sede di appoggio, recuperando eventuali errori di posizionamento.

in questo modo, i mezzi di bloccaggio, oltre a consolidare il posizionamento dell'utensile nella sede, concorrono al corretto e preciso posizionamento dell'utensile stesso nella sede di appoggio, in modo semplice ed efficace.

Con il dispositivo di bloccaggio per utensili a fissaggio meccanico secondo il presente trovato, essendo il bloccaggio ed il posizionamento effettuati sostanzialmente dagli stessi mezzi di bloccaggio, si ha un posizionamento univoco e preciso dell'utensile all'interno della relativa sede di appoggio, a vantaggio della stabilità nel tempo dell'utensile e, quindi, della precisione di lavorazione.

Inoltre, la posizione del foro passante sostanzialmente in corrispondenza del centro dell'utensile, evita il sollevamento del vertice di lavorazione dell'utensile e, di conseguenza riduce al minimo il rischio di rottura o usura, riducendo drasticamente le interruzioni della lavorazione dovute ai tempi di sostituzione e di calibratura. Secondo una variante, l'organo di ancoraggio comprende un elemento a leva, posizionato all'interno della cavità della testa porta utensile, il quale elemento a leva comprende un foro di bloccaggio, ad esempio filettato, per i mezzi di bloccaggio, ad esempio a vite, e coopera con una sua superficie esterna di estremità, opposta al foro di bloccaggio, con la superficie di contrasto ricavata a forma di scalino nella cavità.

In questo modo, l'elemento a leva risulta sostanzialmente fulcrato sullo scalino di contrasto e così il progressivo serraggio dei mezzi di bloccaggio determina una contemporanea rotazione dell'elemento a leva attorno al suo fulcro, con conseguente spinta dell'utensile, per mezzo degli stessi mezzi di bloccaggio, a ridosso delle superfici della sede di appoggio.

Tale soluzione risulta molto semplificata e permette di raggiungere un posizionamento ottimale nella sede di appoggio.

Secondo un'altra variante, l'organo di ancoraggio comprende sempre un elemento a leva, ma la superficie di contrasto à ̈ definita da mezzi di spinta, ad esempio a vite, i quali sono disposti passanti attraverso una relativa sede di posizionamento aperta, da un lato, verso la cavità e, dall'altro lato, all'esterno della testa porta utensile, in una zona non interferente con la sede di appoggio.

In questo modo, la disposizione relativa dei mezzi di spinta rispetto alla sede di posizionamento determina un'azione sull'elemento a leva, tale da comportare una movimentazione dei mezzi di bloccaggio, e quindi dell'utensile, lungo la direzione di posizionamento.

Con questa soluzione di variante, il posizionamento ed il bloccaggio dell'utensile nella sede di appoggio avviene mediante l'azione combinata fra i mezzi di bloccaggio ed i mezzi di spinta, sì da garantire una maggiore precisione di posizionamento dell'utensile ed il mantenimento delle condizioni di posizionamento raggiunte dall'utensile nella sede di appoggio.

Secondo una prima variante di questa soluzione di variante, i mezzi di spinta comprendono una vite senza testa, vantaggiosamente ad estremità piana, la quale con la sua estremità piana funge da superficie di contrasto per la superficie esterna dell'elemento a leva. In questo caso, il progressivo avvitamento della vite senza testa nella sede di posizionamento determina la spinta sulla superficie esterna dell'elemento a leva e la conseguente azione diretta sui mezzi di bloccaggio e sull'utensile.

In una seconda variante della suddetta soluzione di variante, i mezzi di spinta comprendono una vite senza testa provvista di un intaglio anulare, il quale intaglio à ̈ atto a definire la superficie di contrasto.

In questa soluzione, la superficie esterna dell'elemento a leva à ̈ sagomata in modo coordinato con la sezione trasversale dell'intaglio anulare, in modo da essere comandato dalla vite senza testa nella sua movimentazione di rotazione per l'azione diretta sui mezzi di bloccaggio e sull'utensile.

ILLUSTRAZIONE DEI DISEGNI

Queste ed altre caratteristiche del presente trovato appariranno chiare dalla seguente descrizione di alcune forme preferenziali di realizzazione, fornite a titolo esemplificativo, non limitativo, con riferimento agli annessi disegni in cui:

- la fig. 1 à ̈ una vista assonometrica di un utensile a fissaggio meccanico a cui à ̈ applicato il dispositivo di bloccaggio secondo il presente trovato;

- la fig. 2 Ã ̈ una vista laterale in sezione di un particolare ingrandito del dispositivo di bloccaggio di fig. 1;

- la fig. 3 Ã ̈ una vista laterale in sezione di un particolare ingrandito di una prima variante del dispositivo di bloccaggio di fig. 1;

- la fig. 4 Ã ̈ una vista laterale in sezione di un particolare ingrandito di una seconda variante del dispositivo di bloccaggio di fig. 1.

Per facilitare la comprensione, numeri di riferimento uguali sono stati utilizzati, ove possibile, per identificare elementi comuni sostanzialmente uguali nelle figure. Va inteso che elementi e caratteristiche di una forma di realizzazione possono essere convenientemente incorporati in altre forme di realizzazione senza ulteriori precisazioni.

DESCRIZIONE DI ALCUNE FORME PREFERENZIALI DI

REALIZZAZIONE

Con riferimento alle figure allegate, un dispositivo di bloccaggio 10, secondo il presente trovato, viene impiegato per bloccare un utensile a fissaggio meccanico, quale un inserto tagliente 11, su una testa porta utensile 12, utilizzata, particolarmente, ma non esclusivamente, nelle lavorazioni meccaniche di precisione.

La testa porta utensile 12 comprende, ad una sua estremità, una sede di appoggio 13, atta ad accogliere l'inserto tagliente 11, avente forma sostanzialmente analoga alla forma di detto inserto tagliente 11, definente un piano di appoggio P, sul quale à ̈ atto ad essere disposto l'inserto tagliente

11

L'inserto tagliente 11 Ã ̈ provvisto, nella sua parte centrale, di un foro passante 15.

Il dispositivo di bloccaggio 10 comprende una vite di bloccaggio 18, la cui testa 17 ha un diametro maggiore del diametro del foro passante 15. La vite di bloccaggio 18 à ̈ atta ad essere inserita nel foro passante 15, fino a raggiungere una cavità 19 (fig. 2), ricavata nella testa porta utensile 12 al di sotto della sede di appoggio 13. L'asse longitudinale X del foro passante 15 e della vite di bloccaggio 18 in esso inserita à ̈ sostanzialmente rtogonale al piano di appoggio P della sede di appoggio 13.

Nella forma di realizzazione illustrata nelle figg. 1 e 2, il dispositivo di bloccaggio 10 comprende una piastrina a leva 16 di ancoraggio, la quale à ̈ disposta all'interno della cavità 19 con un orientamento sostanzialmente parallelo al paino di appoggio P.

In particolare, la piastrina a leva 16 comprende un foro filettato 21 disposto sostanzialmente allineato con il l'asse longitudinale X del foro passante 15, in modo da permettere l'avvitamento in esso della vite di bloccaggio 18.

In tale conformazione, la vite di bloccaggio 18 risulta infilata passante attraverso il foro passante 15, sì da cooperare con l'inserto tagliente 11, e avvitata nella piastrina a leva 16 per fissarsi ad essa.

La piastrina a leva 16 comprende inoltre una superficie esterna 22 sostanzialmente opposta al foro filettato 21 ed atta a fulcrare con una superficie di contrasto 23 ricavata a forma di scalino all'interno della cavità 19.

Il progressivo avvitamento della vite 18 nel foro filettato 21 determina sia il fissaggio dell'inserto tagliente 11 nella sede di appoggio 13 lungo una direzione di fissaggio F, per effetto dell'azione della testa 17 sull'inserto tagliente 11 stesso, sia la rotazione della piastrina a leva 16 dal lato del foro filettato 21, in senso orario lungo una direzione di posizionamento G, per effetto del fulcro definito fra la superficie esterna 22 e la superficie di contrasto 23.

Questa azione combinata lungo le due direzioni F e G, determina contemporaneamente, ed in modo coordinato, sia il fissaggio dell'inserto tagliente 11 nella sede di appoggio 13, sia il posizionamento di tale inserto tagliente 11 in condizione aderente con le superfici interne della sede di appoggio 13. Infatti, l'azione lungo la direzione di posizionamento G determina una corrispondente movimentazione diretta sulla vite di bloccaggio 18, la quale effettua una spinta sull'inserto tagliente 11 per portarlo nella voluta condizione di posizionamento nella sede di appoggio 13.

Nella forma di realizzazione illustra in fig. 3, nella sede di appoggio 13 Ã ̈ disposta una piastra di appoggio 14, avente forma sostanzialmente analoga alla forma della sede di appoggio 13.

La vite di fissaggio 18 Ã ̈ disposta passante sia attraverso l'inserto tagliente 11, sia attraverso la piastra di appoggio 14.

In questa soluzione, il dispositivo di bloccaggio 10, comprende, inoltre, una vite di spinta 20, quale ad esempio una vite senza testa, o grano, inserita in una coniugato foro filettato 24 di posizionamento, ricavato su un fianco della testa porta utensile 12 e comunicante con la cavità 19. L'asse longitudinale Y della vite di spinta 20 à ̈, nel caso di specie, sostanzialmente parallelo al suddetto asse X e sostanzialmente ortogonale al suddetto piano di appoggio P.

La vite di spinta 20 à ̈ provvista di una estremità di contrasto 26, la quale si affaccia all'interno della cavità 19 in corrispondenza della superficie esterna 22 della piastrina a leva 16, in modo che un avvitamento della vite di spinta 20 rispetto al foro filettato 24, determini una pressione sulla superficie esterna 22 della piastrina a leva 16. In questa soluzione, l'azione combinata secondo le direzioni F e G, à ̈ data sia dall'avvitamento della vite di fissaggio 18, che genera sempre l'azione lungo la direzione di fissaggio F, sia dalla spinta esercitata dalla vite di spinta 20. In questa soluzione, à ̈ quindi possibile effettuare un maggiore e più preciso posizionamento dell'inserto tagliente 11 rispetto alla sede di appoggio 13, nonché garantire maggiormente nel tempo il mantenimento del posizionamento raggiunto.

Secondo la forma realizzativa rappresentata in fig. 4, sostanzialmente equivalente alla variante illustrata in fig. 3, la vite di spinta, nella fattispecie indicata con il numero di riferimento 120, comprende un intaglio anulare 25 avente una sezione trasversale sostanzialmente trapezoidale. Nella fattispecie, la superficie esterna 22 della piastrina a leva 16 Ã ̈ conformata in modo complementare alla sezione trasversale dell'intaglio anulare 25, in modo che l'intaglio anulare 25 funga da elemento di contrasto.

In questa soluzione, la piastrina a leva 16 viene selettivamente comandata dalla vite di spinta 120 sia in un verso che nell'altro, migliorando ulteriormente le condizioni e la precisione di posizionamento dell'inserto tagliente 11 nella sede di appoggio 13.

È chiaro che al dispositivo di bloccaggio 10 fin qui descritto possono essere apportate modifiche e/o aggiunte di parti, senza per questo uscire dall'ambito del presente trovato.

È anche chiaro che, sebbene il presente trovato sia stato descritto con riferimento ad alcuni esempi specifici, una persona esperta del ramo potrà senz'altro realizzare molte altre forme equivalenti di dispositivo di bloccaggio per bloccare un utensile a fissaggio meccanico, aventi le caratteristiche espresse nelle rivendicazioni e quindi tutte rientranti nell'ambito di protezione da esse definito.

Claims (8)

1. RIVENDICAZ IONI 1. Dispositivo di bloccaggio per bloccare un utensile (11) a fissaggio meccanico su una testa porta utensile (12) comprendente una sede di appoggio (13) in cui à ̈ atto ad essere disposto detto utensile (11), detto dispositivo comprendendo un foro passante (15) e mezzi di bloccaggio (18) disposti attraverso detto foro passante (15), ed atti ad agire su detto utensile (11) lungo una prima direzione di fissaggio (F), per consolidare il posizionamento di detto utensile (11) in detta sede di appoggio (13), caratterizzato dal fatto che comprende inoltre un organo di ancoraggio (16) disposto in una relativa cavità (19) ricavata all'interno di detta testa porta utensile (12) e comunicante con detta sede di appoggio (13), detto organo di ancoraggio (16) essendo provvisto di almeno una sede di bloccaggio (21) all'interno della quale sono disposti, in uso, detti mezzi di bloccaggio (18), e di una superficie esterna (22) atta a cooperare con una superficie di contrasto (23, 25, 26) prevista all'interno di detta camera (19), in modo da generare un'azione diretta su detti mezzi di bloccaggio (18) tale da determinare una conseguente spinta su detto utensile (11) lungo una seconda direzione di posizionamento (G) differente da detta prima direzione di fissaggio (F) .
2. 2. Dispositivo come nella rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che la superficie esterna (22) dell'organo di ancoraggio (16) Ã ̈ ricavata in una posizione sostanzialmente opposta alla sede di bloccaggio (21), rispetto alla mediana di detto organo di ancoraggio (16).
3. 3. Dispositivo come nella rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che l'organo di ancoraggio comprende un elemento a leva (16) posizionato all'interno della cavità (19) della testa porta utensile (12), il quale elemento a leva (16) comprende un foro di bloccaggio (21) per i mezzi di bloccaggio (18), e coopera con una sua superficie esterna (22) di estremità con la superficie di contrasto (23) ricavata all'interno della cavità (19).
4. 4. Dispositivo come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di bloccaggio comprendono una vite (18) e che detto foro di bloccaggio (21) Ã ̈ filettato .
5. 5. Dispositivo come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che l'organo di ancoraggio comprende un elemento a leva (16), posizionato all'interno della cavità (19) della testa porta utensile (12), il quale elemento a leva (16) comprende un foro di bloccaggio (21), e la superficie di contrasto (23, 25) à ̈ definita da mezzi di spinta (20, 120), i quali sono disposti passanti attraverso una relativa sede di posizionamento (24) aperta da un lato verso la cavità (19) e dall'altro lato all'esterno della testa porta utensile (12), in una zona non interferente con la sede di appoggio (13).
6. 6. Dispositivo come nella rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che i mezzi di spinta comprendono una vite senza testa (20), la quale con la sua estremità piana (23) funge da superficie di contrasto per la superficie esterna (22) dell'elemento a leva (16).
7. 7. Dispositivo come nella rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che i mezzi di spinta comprendono una vite senza testa (120) provvista di un intaglio anulare (25), il quale intaglio à ̈ atto a definire la superficie di contrasto ed a cooperare con una coordinata superficie esterna (22) dell'elemento a leva (16).
8. 8. Dispositivo come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il foro passante (15) Ã ̈ ricavato sostanzialmente in corrispondenza del centro di detto utensile (11).