ITUD20090111A1 - Macchina e procedimento per il trattamento di contenitori di liquidi, e dispositivo di manipolazione per tali contenitori - Google Patents

Macchina e procedimento per il trattamento di contenitori di liquidi, e dispositivo di manipolazione per tali contenitori Download PDF

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ITUD20090111A1
ITUD20090111A1 IT000111A ITUD20090111A ITUD20090111A1 IT UD20090111 A1 ITUD20090111 A1 IT UD20090111A1 IT 000111 A IT000111 A IT 000111A IT UD20090111 A ITUD20090111 A IT UD20090111A IT UD20090111 A1 ITUD20090111 A1 IT UD20090111A1
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IT
Italy
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containers
movement
baskets
washing
station
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IT000111A
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Fabio Zardini
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Internat Steel Co S P A
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    • B08BCLEANING IN GENERAL; PREVENTION OF FOULING IN GENERAL
    • B08B9/00Cleaning hollow articles by methods or apparatus specially adapted thereto 
    • B08B9/08Cleaning containers, e.g. tanks
    • B08B9/20Cleaning containers, e.g. tanks by using apparatus into or on to which containers, e.g. bottles, jars, cans are brought
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  • Treatment Of Fiber Materials (AREA)

Description

Descrizione
"MACCHINA E PROCEDIMENTO PER IL TRATTAMENTO DI CONTENITORI DI LIQUIDI, E DISPOSITIVO DI MANIPOLAZIONE PER TALI CONTENITORI"
CAMPO DI APPLICAZIONE
li presente trovato si riferisce ad una macchina, ed al procedimento, per trattare in modo automatizzato contenitori per liquidi, ad esempio ma non esclusivamente, biberon, poppatoi, abbeveratoi od altri contenitori o recipienti, per la nutrizione di animali. In particolare, con il presente trovato à ̈ possibile lavare, risciacquare, riempire e richiudere i contenitori, in modo sostanzialmente automatizzato e, comunque, con il minimo intervento manuale di un operatore.
STATO DELLA TECNICA
Sono note le macchine impiegate per il lavaggio di contenitori per liquidi, ad esempio ma non solo, per biberon, poppatoi, abbeveratoi od altri, utilizzabili per la nutrizione di animali quali, ad esempio, cavie o roditori da laboratorio od altri. È noto che i contenitori si presentano, prima del lavaggio, chiusi mediante idonei coperchi, o capsule, i quali coperchi sono sagomati con un becco per consentire all'animale di assumere il liquido contenuto nel contenitore, e che devono essere forniti al termine del lavaggio chiusi e riempiti con nuovo liquido.
È noto prevedere macchine per il lavaggio dei contenitori, le quali sono strutturate con un telaio di supporto provvisto di una base appoggiata al terreno e con una pluralità di stazioni operative disposte fra loro in linea, tra cui una stazione di caricamento dei contenitori chiusi, una stazione di rimozione delle capsule dai contenitori o scoperchiamento, una stazione di lavaggio, una stazione di riempimento ed una di richiusura dei contenitori lavati e riempiti, mediante le suddette capsule.
Nelle macchine note, a meno della stazione di lavaggio, in cui i contenitori sono chiusi in una camera di lavaggio e subiscono predeterminate fasi di lavaggio e risciacquo automatizzate, le restanti stazioni necessitano di pesanti interventi manuali ed attenzioni da parte degli operatori, in particolare per il caricamento, per il posizionamento dei contenitori nella stazione di riempimento e per la richiusura con i coperchi dei contenitori lavati e riempiti.
Tali operazioni manuali comportano un aumento dei tempi complessivi dell'intero processo di lavaggio e riempimento dei contenitori, nonché la necessità di impiegare diversi operatori sulla stessa macchina, con conseguente aumento dei costi di gestione.
Inoltre, l'intervento manuale può non essere sempre preciso e ripetibile e può comportare il rischio di infortuni per gli operatori.
È anche noto disporre e raggruppare una pluralità di contenitori in apposite ceste di lavaggio, in modo da mantenere i contenitori con una voluta disposizione durante tutte le fasi operative della macchina.
È anche noto prevedere che tali ceste definiscano una pluralità di celle di contenimento per i contenitori, conformate per evitare la fuoriuscita accidentale dei contenitori dalla cesta, in modo da poter prevedere il ribaltamento della cesta all'interno della camera di lavaggio, ad esempio per favorire lo sgocciolamento dopo le fasi di lavaggio e di risciacquo.
Una delle operazioni manuali che maggiormente comportano un aumento dei tempi e dei costi di gestione delle macchine note à ̈ la fase di posizionamento delle ceste a monte della stazione di riempimento, per predisporre i contenitori nella posizione idonea al riempimento.
Infatti, le ceste fuoriescono dalla stazione di lavaggio ribaltate di 180° rispetto alla posizione iniziale di caricamento, ossia con i contenitori aventi le relative aperture rivolte verso il basso. Tale ribaltamento à ̈ dovuto alla necessità di permettere e favorire lo sgocciolamento dei liquidi di lavaggio e risciacquo, anche dall'interno dei contenitori.
Per tale motivo, l'operatore preposto al posizionamento delle ceste a monte della stazione di riempimento deve necessariamente ruotare di 180° ciascuna cesta, in modo tale da portare i contenitori con la loro apertura rivolta verso l'alto e favorirne il riempimento per gravità.
Tale ribaltamento deve essere effettuato con precisione, in quanto i contenitori devono trovarsi in posizioni corrispondenti ai relativi ugelli di riempimento della stazione di riempimento, al fine di garantire un corretto e completo riempimento degli stessi.
Inoltre, fra la stazione di lavaggio e la stazione di riempimento à ̈ prevista una soluzione di continuità fra i nastri che traslano le ceste attraverso le diverse stazioni operative, in quanto sono previste diverse velocità operative fra le diverse stazioni. Anche questa realizzazione operativa può comportare un difficile e impreciso posizionamento della cesta ribaltata immediatamente a monte della stazione di riempimento.
Uno scopo del presente trovato à ̈ quello di realizzare una macchina, e mettere a punto un procedimento, che permetta di rimuovere i coperchi o capsule, se previsti, lavare, riempire ed eventualmente richiudere i contenitori in modo semplice, economico ed efficiente, in maniera sostanzialmente automatizzata e riducendo al minimo gli interventi manuali degli operatori.
Altro scopo del presente trovato à ̈ quello di mettere a punto un dispositivo che permetta di ottimizzare le fasi di posizionamento dei contenitori a valle della stazione di lavaggio ed a monte della stazione di riempimento, garantendo con ripetibilità la precisione e la correttezza di posizionamento di tali contenitori.
Per ovviare agli inconvenienti della tecnica nota e per ottenere questi ed ulteriori scopi e vantaggi, la Richiedente ha studiato, sperimentato e realizzato il presente trovato.
ESPOSIZIONE DEL TROVATO
Il presente trovato à ̈ espresso e caratterizzato nelle rivendicazioni indipendenti.
Le relative rivendicazioni dipendenti espongono altre caratteristiche del presente trovato o varianti dell'idea di soluzione principale.
Secondo un aspetto del presente trovato, una macchina per il trattamento di contenitori di liquidi, ad esempio, ma non solo, biberon contenuti ordinatamente in ceste, comprende in successione almeno una stazione di caricamento ed una stazione di lavaggio, in cui i contenitori sono sottoposti almeno a lavaggio.
In particolare, nella stazione di caricamento vengono caricati i contenitori da sottoporre al trattamento e disposti tutti secondo una determinata prima orientazione.
Nella stazione di lavaggio i contenitori sono disposti in una seconda orientazione atta a favorire la caduta per gravità dello sporco e/o del liquido di lavaggio presente nei contenitori.
Secondo un aspetto caratteristico del presente trovato, la macchina comprende, a valle della stazione di lavaggio ed esternamente ad essa, un dispositivo manipolatore, atto a ruotare automaticamente i contenitori in uscita dalla stazione di lavaggio, in modo da riposizionare i contenitori secondo la determinata prima orientazione.
Il presente trovato permette di lavare e riempire i contenitori in modo semplice, economico ed efficiente, in maniera sostanzialmente automatizzata e riducendo al minimo gli interventi manuali degli operatori.
Nel caso in cui i contenitori vengono caricati chiusi mediante idonei coperchi, alla stazione di caricamento ed alla stazione di lavaggio vengono operativamente associate relative stazioni di scoperchiamento e richiusura. Vantaggiosamente, il passaggio dei contenitori fra la prima orientazione e la seconda orientazione avviene mediante mezzi di ribaltamento previsti nella stazione di scoperchiamento .
In particolare, grazie alla rotazione automatica dei contenitori all'uscita della stazione di lavaggio mediante il dispositivo manipolatore, il presente trovato permette di ottimizzare le fasi di posizionamento dei contenitori a valle della stazione di lavaggio ed a monte della stazione di riempimento, garantendo con ripetibilità la precisione e la correttezza di posizionamento di tali contenitori .
Un altro aspetto del presente trovato à ̈ relativo ad un dispositivo manipolatore, il quale comprende almeno una coppia di pinze di presa per realizzare la presa dei contenitori. Le pinze sono realizzate di tipo girevole per determinare la rotazione automatica dei contenitori.
Il dispositivo manipolatore secondo il trovato determina un primo movimento di avvicinamento e posizionamento in presa delle pinze di presa rispetto ai contenitori, un secondo movimento di rotazione automatica dei contenitori ed un terzo movimento di traslazione in avanti dei contenitori ruotati, di primi mezzi di movimentazione verso secondi mezzi di movimentazione.
Il dispositivo manipolatore secondo il trovato comprende una piastra di supporto montata scorrevole per favorire il primo movimento di avvicinamento e posizionamento in presa delle pinze di presa, un carrello montato scorrevole lungo una piastra fissata trasversalmente alla piastra di supporto, per favorire il terzo movimento di traslazione in avanti, ed una flangia di fissaggio vincolata in modo girevole al carrello, per consentire il secondo movimento di rotazione.
Ulteriore aspetto del presente trovato riguarda un procedimento per il trattamento di contenitori di liquidi comprendente almeno:
- una prima fase di caricamento dei contenitori da sottoporre al trattamento, chiusi mediante un relativo coperchio e disposti tutti secondo una determinata prima orientazione; ed
- una seconda fase, in cui i contenitori sono sottoposti almeno a lavaggio e sono disposti nella seconda orientazione.
Secondo un aspetto del presente trovato, il procedimento comprende, successivamente alla seconda fase, una terza fase in cui, mediante un dispositivo manipolatore, Ã ̈ previsto di ruotare automaticamente i contenitori in uscita dalla stazione di lavaggio per disporre nuovamente i contenitori nella prima orientazione.
ILLUSTRAZIONE DEI DISEGNI
Queste ed altre caratteristiche del presente trovato appariranno chiare dalla seguente descrizione di una forma preferenziale di realizzazione, fornita a titolo esemplificativo, non limitativo, con riferimento agli annessi disegni in cui:
- la fig. 1 illustra schematicamente una vista laterale di una macchina per trattare contenitori di liquidi secondo il presente trovato;
- la fig. 2 illustra una vista assonometrica di un particolare ingrandito della macchina di fig. 1, in una condizione di riposo;
- la fig. 3 illustra una vista assonometrica del particolare di fig. 2, in una possibile condizione operativa.
DESCRIZIONE DI UNA FORMA PREFERENZIALE DI REALIZZA¬
ZIONE
Con riferimento alle figure allegate, una macchina 10 secondo il presente trovato à ̈ impiegabile per il trattamento di biberon 12, per la nutrizione di piccoli animali, quali cavie, topolini, criceti ed altri, ad esempio impiegati nei laboratori di ricerca farmaceutica.
Tali biberon 12 sono normalmente chiusi superiormente mediante relativi coperchi 11, o capsule, metallici conformati a definire un beccuccio Ila da cui l'animale assume il liquido contenuto.
In particolare, la macchina 10 secondo il presente trovato permette di eseguire in modo automatizzato lo scoperchiamento, il lavaggio, il riempimento e la richiusura dei biberon 12.
La macchina di trattamento 10 comprende un telaio 13, rispetto al quale sono disposte in sequenza una stazione di caricamento 15, una stazione di scoperchiamento 16, una stazione di lavaggio 17, una stazione di riempimento 18, una stazione di richiusura 19 ed una stazione di scarico 20.
La movimentazione dei biberon 12 fra le suddette stazioni 15, 16, 17, 18, 19 e 20, avviene mediante due nastri trasportatori, rispettivamente, un primo 21 ed un secondo 22, disposti uno di seguito all'altro lungo una determinata direzione di avanzamento.
In particolare, il primo nastro 21 permette la movimentazione dei biberon 12 fra la stazione di caricamento 15, la stazione di scoperchiamento 16 fino all'uscita dalla stazione di lavaggio 17, mentre il secondo nastro trasportatore movimenta i biberon 12 fra la stazione di riempimento 18, la stazione di richiusura 19 e la stazione di scarico 20. Nella fattispecie, i biberon 12 sono disposti all'interno di relative ceste di contenimento 23, le quali sono tipicamente provviste di una pluralità di celle 25, le quali celle 25 hanno una voluta disposizione ordinata, ad esempio in file e colonne. Ciascuna cella 25 à ̈ conformata per accogliere un relativo biberon 12 e mantenerlo in una determinata posizione ordinata rispetto agli altri biberon 12
Nel caso di specie, le celle 25 sono conformate per consentire il posizionamento dei biberon 12 ed impedirne la fuoriuscita accidentale, in particolare in una condizione ribaltata di 180° della cesta di contenimento 23.
Infatti, durante le fasi di lavaggio dei biberon 12, la cesta di contenimento 23 viene ruotata, come verrà di seguito spiegato in dettaglio, fra due posizioni ruotate l'una rispetto all'altra di 180°.
La stazione di caricamento 15 comprende un piano di caricamento 26 sul quale vengono disposte le ceste 23 contenenti i biberon 12 sporchi e chiusi con il coperchio 11.
Il posizionamento progressivo delle ceste 23 sul piano di caricamento 26 viene effettuato in modo automatizzato mediante un robot antropomorfo 27.
La stazione di scoperchiamento 16 si trova a valle della stazione di caricamento 15 e comprende un organo estrattore 29 dei coperchi 11, ed un dispositivo ribaltatore 30 delle casse 23.
Nella fattispecie, l'organo estrattore 29 comprende una pluralità di teste di estrazione 31 di tipo pneumatico e mobili verticalmente mediante un attuatore lineare 32, le quali teste di estrazione 31 cooperano con i beccucci di ciascun coperchio 11 per insufflare aria in pressione all'interno del biberon 12 e provocare lo svincolo dei coperchi 11 dai relativi biberon 12. Le teste di estrazione 31 sono previste singole o in gruppi ed agiscono automaticamente sui beccucci Ila dei coperchi 11 secondo lo schema di posizionamento dei biberon 12 nella cesta 23.
Il dispositivo ribaltatore 30 ruota di 180° la cesta 23 dopo lo svincolo dei coperchi 11, in modo che in una condizione rovesciata dei biberon 12, ossia con la relativa apertura aperta verso il basso, i coperchi 11 cadono per gravità su uno scivolo 33 previsto su una parte inferiore del telaio 13. Attraverso tale scivolo 33, i coperchi 11 vengono indirizzati e raccolti in relative casse di contenimento 35 previste, nella fattispecie per limitare gli ingombri, al di sotto del piano di caricamento Le ceste 23 ribaltate vengono progressivamente movimentate dal primo nastro 21 fino a raggiungere la stazione di lavaggio 17. Durante questo tragitto, favoriti dalla posizione ribaltata, i liquidi residui nei biberon 12 tendono a fuoriuscire per gravità.
La stazione di lavaggio 17 comprende una prima camera 36 ed una seconda camera 37, nella fattispeeie fra loro separate.
Non si esclude che, secondo alcune varianti, la prima camera 36 e la seconda camera 37 possano essere integrate in un'unica camera, così come possano essere previste più di due camere di lavaggio. Sia all'interno della prima camera 36, sia all'interno della seconda camera 37 sono disposti, da parti opposte rispetto al primo nastro 21, una pluralità di primi ugelli 38 e di secondi ugelli 39.
Nella fattispecie i primi ugelli 38 sono atti ad erogare verso i biberon 12 un liquido di lavaggio, mentre i secondi ugelli 39 sono atti ad erogare verso i biberon 12 un liquido di risciacquo.
In una soluzione in cui in ciascuna camera 36 e 37 sono previste entrambe le tipologie di ugelli 38 e 39, i biberon 12 contenuti in ciascuna cesta 23 subiscono sostanzialmente due cicli ripetuti di lavaggio e risciacquo.
In una soluzione alternativa in cui nella prima camera 36 sono previsti solo primi ugelli 38 e nella seconda camera 37 sono previsti solo secondi ugelli 39, i biberon 12 contenuti in ciascuna cesta 23 subiscono un solo ciclo di lavaggio avente fasi più intense e prolungate.
Una, l'altra o entrambe, queste soluzioni operative possono essere scelte di volta in volta in funzione della tipologia di lavaggio da effettuare e/o altri parametri operativi.
Secondo un'altra variante può essere prevista una sola camera di lavaggio per le due fasi di lavaggio e risciacquo, in tale unica camera di lavaggio entra la cesta 23 contenente i biberon 12.
Secondo una variante le ceste 23 entrano nelle due camere 36 e 37, ovvero nell'unica camera di lavaggio, una alla volta oppure a due a due o più, in modo da ridurre il tempo di fase.
Secondo un'altra variante, le ceste 23 stazionano all'interno delle camere 36 o 37, ovvero nell'unica camera, per il tempo necessario al trattamento, o ai trattamenti previsti, prevedendo una movimentazione a passi del primo nastro 21.
Secondo un'ulteriore variante, il primo nastro 21 movimenta in continuo, o senza sosta, le ceste 23 all'interno delle camere 36 o 37, con una velocità coordinata ai tempi di processo.
Nella fattispecie, la stazione di scoperchiamento 16 e la stazione di lavaggio 17 sono comprese e contenute all'interno di un'unica cabina 40 chiusa, la quale isola tali stazioni 16 e 17 dall'ambiente esterno per evitare spargimento di liquidi e contaminazioni dell'ambiente di lavoro.
All'esterno della cabina 40, fra la stazione di lavaggio 17 e la stazione di riempimento 18, sostanzialmente in corrispondenza della zona in cui si incontrano il primo nastro 21 ed il secondo nastro 22, Ã ̈ previsto un dispositivo di manipolazione 41 delle ceste 23. Tale dispositivo di manipolazione 41 Ã ̈ predisposto per ruotare automaticamente di 180° le ceste 23 in uscita dalla stazione di lavaggio 17, in modo da riportare i biberon 12 in esse contenuti con le relative aperture aperte verso 1'alto.
Con particolare riferimento alle figg. 2 e 3, il dispositivo di manipolazione 41 Ã ̈ montato mobile e di lato sul telaio 13, mediante due relative staffe 42
Il dispositivo di manipolazione 41 comprende una piastra di supporto 43 ad estensione sostanzialmente verticale, una piastra trasversale 45 fissata sostanzialmente perpendicolare alla piastra di supporto 43, un carrello 46 montato scorrevole longitudinalmente sulla piastra trasversale 45 ed una coppia di pinze di presa 47 montate girevoli sul carrello 46.
La piastra di supporto 43 à ̈ montata scorrevole in direzione sostanzialmente verticale sulle staffe 42. Tale montaggio scorrevole della piastra di supporto 43 à ̈ tipicamente concretizzato mediante pattini 49 e guide lineari 50, mentre la movimentazione à ̈ attuata selettivamente da un relativo organo motore, di tipo sostanzialmente noto e qui non illustrato. Ad esempio tale organo motore può essere un motore elettrico tradizionale, brushless o di altro tipo, così come non si esclude che la movimentazione possa essere attuata da un attuatore meccanico, idraulico, pneumatico od altro.
La piastra trasversale 45 à ̈ fissata con una sua parte mediana all'estremità superiore della piastra di supporto 43, in modo da muoversi verticalmente con quest'ultima. Su tale piastra trasversale 45 sono montati, da un lato due guide lineari 54 e, dall'altro lato un attuatore lineare 51, il quale à ̈ fissato posteriormente al carrello 46 per determinarne la movimentazione selettiva rispetto alla piastra trasversale 45.
Il carrello 46 comprende due pattini 48 montati scorrevoli sulle guide lineari 54 della piastra trasversale 45, sì da prevedere un movimento guidato rispetto a quest'ultima.
Le due pinze di presa 47 sono montate reciprocamente mobili, in avvicinamento ed allontanamento relativo, su una flangia di fissaggio 52, per la presa sulla cesta 23 da ribaltare. La corsa reciproca tra le due pinze di presa 47 Ã ̈ coerente con le dimensioni della cesta 23 da manipolare.
La flangia di fissaggio 52 à ̈ a sua volta vincolata in modo girevole al carrello 46, per consentire il montaggio girevole delle pinze di presa 47 rispetto alla piastra trasversale 45. Tale rotazione à ̈ attuata da un organo motore 53 montato posteriormente alla flangia di fissaggio 52 rispetto alla posizione delle pinze di presa 47.
Il reciproco movimento in avvicinamento ed in allontanamento tra le pinze di presa 47 Ã ̈ ottenuto mediante relativi attuatori 55 fissati sulla parte anteriore della flangia di fissaggio 52.
Inoltre, le pinze di presa 47 sono disposte fra loro parallele, hanno un'estensione sostanzialmente orizzontale e ciascuna di esse presenta una parete interna 56 provvista superficialmente di relative scanalature di posizionamento 57.
Le scanalature di posizionamento 57 sono opportunamente ricavate e conformate in funzione della conformazione delle ceste 23, sì da cooperare con queste ultime per garantire un sicuro e stabile trattenimento delle ceste 23 stesse, durante le fasi operative, sostanzialmente senza il rischio che queste possano scivolare accidentalmente.
Il dispositivo di manipolazione 41 fin qui descritto permette di afferrare lateralmente ciascuna cassa 23 con le pinze di presa 47, di sollevarla dal primo nastro 21, mediante la movimentazione della piastra di supporto 43, di ruotarla di 180°, mediante la rotazione della flangia di fissaggio 52, di traslarla lateralmente, mediante il movimento del carrello 46, e di posizionarla sul secondo nastro 22, mediante il movimento verticale verso il basso della piastra di supporto 43.
Le ceste 23 ribaltate vengono posizionate dal dispositivo di manipolazione 41 sul secondo nastro 22, il quale le posiziona in corrispondenza della stazione di riempimento 18.
La stazione di riempimento 18 comprende una pluralità di ugelli di riempimento 59, i quali sono disposti in sospensione al di sopra del nastro 22 ad un altezza superiore a quella delle ceste 23.
In particolare, gli ugelli di riempimento 59 sono montati su un telaio 60, il quale à ̈ conformato anche in modo da disporre gli ugelli di riempimento 59 secondo lo schema di posizionamento dei biberon 12 all'interno delle ceste 23.
In questo modo, ciascun biberon 12 viene riempito dall'alto sostanzialmente senza spreco di liquido e garantendo un'elevata precisione, uniformità e completezza di riempimento.
Vantaggiosamente, gli ugelli di riempimento 59 sono operativamente associati a mezzi temporizzatori e/o di controllo del flusso, di tipo sostanzialmente noto e non illustrati nei disegni, i quali permettono di effettuare un riempimento dei biberon 12, con un quantitativo predeterminato di liquido di riempimento. Tale soluzione permette di automatizzare completamente le fasi di riempimento evitando trabocchi dai biberon 12.
I biberon 12 così riempiti vengono portati alla stazione di richiusura 19, la quale, in modo automatizzato riposiziona i coperchi 11 sui relativi biberon 12 fissandoli ermeticamente ad essi.
Una volta terminate le fasi di chiusura di tutti i biberon 12 contenuti in una cesta 23, il secondo nastro 22 trasporta tale cesta 23 verso la stazione di scarico 30 posizionandola su un relativo piano di scarico 75.
Le ceste 23 così posizionate vengono prelevate dal robot antropomorfo 27 e posizionate in relativi carrelli di evacuazione, di tipo noto e non illustrati .
Il robot antropomorfo 27 Ã ̈, infatti, montato mobile su una rotaia 76 disposta superiormente alle stazioni operative 15, 16, 17, 18, 19 e 20, ed estendentesi per tutta la lunghezza del telaio 13, per poter effettuare sia le operazioni di caricamento delle ceste 23 con i biberon 12 da lavare e riempire, sia lo scaricamento delle ceste 23 con i biberon 12 lavati e riempiti.
Secondo una variante, sono previsti due robot antropomorfi 27, rispettivamente, uno preposto al caricamento delle ceste 23 con i biberon 12 da lavare e riempire, ed uno preposto allo scaricamento delle ceste 23 con i biberon 12 lavati e riempiti.
È chiaro che alla macchina di trattamento 10 al procedimento ed al dispositivo di manipolazione 41, fin qui descritti possono essere apportate modifiche e/o aggiunte di parti, o di fasi, senza per questo uscire dall'ambito del presente trovato.
Rientra ad esempio nell'ambito del presente trovato prevedere un'unità di comando e controllo di tipo programmato e programmabile, la quale à ̈ elettronicamente collegata a ciascuna delle stazioni operative 15, 16, 17, 18, 19, 20 e 80, e/o ai restanti organi di comando previsti, per coordinare selettivamente i diversi cicli di funzionamento della macchina 10, attuando una sequenza sostanzialmente senza soluzione di continuità.
È anche chiaro che, sebbene il presente trovato sia stato descritto con riferimento ad alcuni esempi specifici, una persona esperta del ramo potrà senz'altro realizzare molte altre forme equivalenti di macchina e procedimento per il trattamento di contenitori di liquidi, e dispositivo di manipolazione per tali contenitori, aventi le caratteristiche espresse nelle rivendicazioni e quindi tutte rientranti nell'ambito di protezione da esse definito.

Claims (9)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Macchina per il trattamento di contenitori (12) di liquidi comprendente in successione almeno: - una stazione di caricamento (15), nella quale vengono caricati i contenitori (12) da sottoporre al trattamento, e disposti tutti secondo una determinata prima orientazione; ed - una stazione di lavaggio (17), in cui i contenitori (12) sono sottoposti almeno a lavaggio e sono disposti in una seconda orientazione atta a favorire la caduta per gravità dello sporco e/o del liquido di lavaggio presente nei contenitori (12); caratterizzata dal fatto che comprende, a valle della stazione di lavaggio (17) ed esternamente ad essa, un dispositivo manipolatore (41) atto a ruotare automaticamente i contenitori (12) in uscita dalla stazione di lavaggio (17) in modo da riposizionare i contenitori (12) secondo detta determinata prima orientazione.
  2. 2. Macchina come nella rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che il dispositivo manipolatore (41) Ã ̈ conformato per determinare una rotazione automatica di circa 180° dei contenitori (12).
  3. 3. Macchina come nella rivendicazione 1 o 2, caratterizzata dal fatto che il dispositivo manipola tore (41) comprende almeno una coppia di pinze di presa (47) atte a realizzare la presa dei contenitori (12).
  4. 4. Macchina come nella rivendicazione 3, caratterizzata dal fatto che le pinze di presa (47) sono realizzate di tipo girevole per determinare la rotazione automatica dei contenitori (12).
  5. 5. Macchina come nella rivendicazione 4, in cui i contenitori sono disposti secondo un ordine voluto all'interno di relative ceste (23), caratterizzata dal fatto che le pinze di presa (47) comprendono porzioni di posizionamento (57) le quali sono ricavate conformate in funzione della conformazione delle ceste (23), per garantire il trattenimento delle ceste (23).
  6. 6. Macchina come nella rivendicazione 3, 4 o 5, in cui primi mezzi di movimentazione (21) sono previsti per trasportare le ceste (23) con i relativi contenitori (12) tra la stazione di caricamento (15), la stazione di scoperchiamento (16) e la stazione di lavaggio (17), caratterizzata dal fatto che il dispositivo manipolatore (41) Ã ̈ atto a determinare un primo movimento di avvicinamento e posizionamento in presa delle pinze di presa (47) rispetto alle ceste (23), un secondo movimento di rotazione automatica delle ceste (23) ed un terzo movimento di traslazione in avanti delle ceste (23) ruotate, dai primi mezzi di movimentazione (21) verso secondi mezzi di movimentazione (22).
  7. 7. Macchina come nella rivendicazione 6, caratterizzata dal fatto che il dispositivo manipolatore (41) comprende una piastra di supporto (43) ad estensione sostanzialmente verticale, montata scorrevole per favorire il primo movimento di avvicinamento e posizionamento in presa delle pinze di presa (47), un carrello (46) montato scorrevole lungo una piastra trasversale (45) fissata superiormente alla piastra di supporto (43), per favorire detto terzo movimento di traslazione in avanti, ed una flangia di fissaggio (52) vincolata in modo girevole al carrello (46), per consentire detto secondo movimento di rotazione.
  8. 8. Dispositivo manipolatore per ruotare contenitori (12) disposti secondo una orientazione in modo da disporre i contenitori (12) secondo una ulteriore orientazione, caratterizzato dal fatto che comprende almeno una coppia di pinze di presa (47) atte a realizzare la presa dei contenitori (12), le quali sono realizzate di tipo girevole per determinare la rotazione automatica dei contenitori (12), detto dispositivo manipolatore essendo atto a determinare un primo movimento di avvicinamento e posizionamento in presa delle pinze di presa (47) rispetto ai contenitori (12), un secondo movimento di rotazione automatica dei contenitori (12) ed un terzo movimento di traslazione in avanti dei contenitori (12) ruotati, da primi mezzi di movimentazione (21) verso secondi mezzi di movimentazione (22), detto dispositivo manipolatore comprendendo una piastra di supporto (43) montata scorrevole per favorire il primo movimento di avvicinamento e posizionamento in presa delle pinze di presa (47), un carrello (46) montato scorrevole lungo una piastra (45) fissata trasversalmente alla piastra di supporto (43), per favorire detto terzo movimento di traslazione in avanti, ed una flangia di fissaggio (52) vincolata in modo girevole al carrello (46), per consentire detto secondo movimento di rotazione .
  9. 9. Procedimento per il trattamento di contenitori (12) di liquidi comprendente almeno: - una prima fase nella quale vengono caricati i contenitori (12) da sottoporre al trattamento, e disposti tutti secondo una determinata prima orienfazione; ed - una seconda fase, in cui i contenitori (12) sono sottoposti almeno a lavaggio e sono disposti in una seconda orientazione atta a favorire la caduta per gravità dello sporco e/o del liquido di lavaggio presente nei contenitori (12); caratterizzato dal fatto che comprende, successivamente alla seconda fase, una terza fase in cui, mediante un dispositivo manipolatore (41), à ̈ previsto di ruotare automaticamente le ceste (23) in uscita dalla stazione di lavaggio (17) in modo da disporre nuovamente i contenitori (12) secondo detta determinata prima orientazione,
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