ITUD20110128A1 - Apparecchiatura per la ritappatura semiautomatica di contenitori di liquidi, quali biberon, poppatoi, abbeveratoi od altri contenitori, per nutrire animali - Google Patents

Apparecchiatura per la ritappatura semiautomatica di contenitori di liquidi, quali biberon, poppatoi, abbeveratoi od altri contenitori, per nutrire animali Download PDF

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ITUD20110128A1
ITUD20110128A1 IT000128A ITUD20110128A ITUD20110128A1 IT UD20110128 A1 ITUD20110128 A1 IT UD20110128A1 IT 000128 A IT000128 A IT 000128A IT UD20110128 A ITUD20110128 A IT UD20110128A IT UD20110128 A1 ITUD20110128 A1 IT UD20110128A1
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IT
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Fabio Zardini
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Steelco Spa
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    • B67OPENING, CLOSING OR CLEANING BOTTLES, JARS OR SIMILAR CONTAINERS; LIQUID HANDLING
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  • Sealing Of Jars (AREA)

Description

Descrizione del trovato avente per titolo:
"APPARECCHIATURA PER LA RITAPPATURA SEMIAUTOMATICA DI CONTENITORI DI LIQUIDI, QUALI BIBERON, POPPATOI, ABBEVERATOI OD ALTRI CONTENITORI, PER NUTRIRE ANIMALI"
CAMPO DI APPLICAZIONE
Il presente trovato si riferisce ad un’apparecchiatura per la ritappatura semiautomatica di contenitori di liquidi, quali biberon, poppatoi, abbeveratoi od altri contenitori, per nutrire animali.
STATO DELLA TECNICA
Sono note le macchine impiegate per il lavaggio di contenitori per liquidi, ad esempio ma non solo, per biberon, poppatoi, abbeveratoi od altri, utilizzabili per la nutrizione di animali quali, ad esempio, cavie o roditori da laboratorio od altri.
E noto che i contenitori si presentano, prima del lavaggio, chiusi mediante idonei coperchi, o capsule, i quali coperchi sono sagomati con un becco per consentire all’animale di assumere il liquido contenuto nel contenitore, e che devono essere forniti, al termine del lavaggio, chiusi e riempiti con nuovo liquido.
E noto prevedere macchine per il lavaggio dei contenitori, disposti e raggruppati in apposite ceste di lavaggio, provviste di una pluralità di celle di contenimento, in modo da mantenere i contenitori con una voluta disposizione durante tutte le fasi operative del trattamento.
La macchine di lavaggio note sono strutturate con una o più stazioni operative disposte fra loro in linea, tra cui una stazione di caricamento dei contenitori chiusi, tipicamente alloggiati un apposite ceste, una stazione di rimozione delle capsule dai contenitori o scoperchiamento, come ad esempio nelle domande internazionali PCT/EP2010/065 158, PCT/IB2011/001310, PCT/IB2011/001310 a nome della Richiedente, una stazione di lavaggio ed una stazione di riempimento, come ad esempio nella domanda intemazionale WO-A-2010/125168 a nome della Richiedente, ed una di chiusura, o ritappatura, dei contenitori lavati e riempiti, mediante le suddette capsule, come ad esempio nella domanda di brevetto per invenzione industriale in Italia UD2009A000137 o nella domanda intemazionale WO-A-2010/140043 a nome della Richiedente. La domanda internazionale PCT/IB2011/000954 a nome della Richiedente, ad esempio, insegna come trattenere i coperchi, o capsule, durante le suddette operazioni di rimozione o ritappatura. La domanda internazionale WO-A-2010/140048 a nome della Richiedente insegna, ad esempio, come trattare i coperchi rimossi, mentre la domanda internazionale WO-A-2010/140042 a nome della Richiedente insegna, ad esempio, come manipolare le ceste che contengono i contenitori da trattare.
In alcune delle macchine note, a meno della stazione di lavaggio, in cui i contenitori sono chiusi in una camera di lavaggio e subiscono predeterminate fasi di lavaggio e risciacquo automatizzate, le restanti stazioni possono necessitare di interventi manuali ed attenzioni da parte degli operatori, in particolare per la chiusura, o ritappatura, con i coperchi dei contenitori lavati e riempiti.
Tali operazioni manuali comportano un aumento dei tempi complessivi di intervento, nonché la necessità di impiegare diversi operatori sulla stessa macchina, con conseguente aumento dei costi di gestione.
Inoltre, l’intervento manuale può non essere sempre preciso e ripetibile e può comportare il rischio di infortuni per gli operatori.
In altre macchine note, le operazioni di cui si discute hanno, invece, un elevato grado di automatizzazione, ad esempio per ciò che riguarda la ritappatura, che, tuttavia, possono influenzare la complessità, e quindi il costo, di tali macchine.
Uno scopo del presente trovato à ̈ quello di realizzare un’apparecchiatura per la ritappatura semiautomatica di contenitori di liquidi, quali biberon, poppatoi, abbeveratoi od altri contenitori, per nutrire animali, che offra un compromesso tra automatismo di alcune operazioni, in modo da sollevare l’operatore dallo sforzo e dalla ripetitività dell’azione della ritappatura manuale, e semplicità, e quindi economicità, della sua struttura e costruzione, ed adatta, ad esempio a laboratori di piccole o medie dimensioni.
Per ovviare agli inconvenienti della tecnica nota e per ottenere questi ed ulteriori scopi e vantaggi, la Richiedente ha studiato, sperimentato e realizzato il presente trovato.
ESPOSIZIONE DEL TROVATO
Il presente trovato à ̈ espresso e caratterizzato nelle rivendicazioni indipendenti. Le relative rivendicazioni dipendenti espongono altre caratteristiche del presente trovato o varianti dell’idea di soluzione principale.
In accordo con il suddetto scopo, un’apparecchiatura secondo il presente trovato à ̈ utilizzabile per la ritappatura semiautomatica, mediante appositi coperchi, di contenitori di liquidi.
L’apparecchiatura di ritappatura comprende un telaio di supporto che comprende un piano di lavoro che presenta una zona di ritappatura equipaggiata con una testa di ritappatura atta a movimentare i coperchi verso i corrispondenti contenitori, alla quale zona di ritappatura à ̈ associabile almeno un cesto in cui sono raggruppati i contenitori, disposti in numero e secondo uno schema voluto, ed una zona di pre-caricamento di una pluralità di coperchi.
Secondo un aspetto del presente trovato, l' apparecchiatura comprende un vassoio posizionatore avente una pluralità di corpi di contenimento, provvisti di sedi di posizionamento, per collocare in modo ordinato, secondo uno schema correlato allo schema di raggruppamento dei contenitori nel cesto, un numero di coperchi coordinato con il numero dei contenitori previsti nel cesto.
Secondo il presente trovato, il vassoio posizionatore à ̈ selettivamente mobile tra una prima posizione di carico associata al piano di lavoro, in corrispondenza della zona di pre-caricamento, in cui viene allestito con i coperchi ed una seconda posizione rovesciata di ritappatura, in corrispondenza della zona di ritappatura, in cui à ̈ vincolato in modo rilasciabile alla testa di ritappatura ed à ̈ configurato per rivolgere, in uso, in maniera idonea all’azione della testa di ritappatura, i coperchi ad esso associati allineati verso i corrispondenti contenitori da ritappare.
Grazie alla combinazione di movimentazione manuale, ma simultanea ed ordinata secondo il voluto schema, dei coperchi ed alla pressione, simultanea ed automatica e sempre secondo il medesimo schema, il presente trovato offre un compromesso tra posizionamento manuale, ma rapido ed affidabile, dei coperchi ed automatismo della chiusura mediante pressione dei coperchi, assieme a semplicità, e quindi economicità, della sua struttura e costruzione, adatta, in particolare a laboratori di piccole o medie dimensioni.
Secondo una forma di realizzazione, ciascuna delle sedi di posizionamento riproduce in negativo almeno parte della sagoma, od ingombro, dei corrispondenti coperchi.
Secondo una forma di realizzazione, il vassoio posizionatore à ̈ formato da un piano di supporto che presenta una prima superficie dalla quale aggettano detti corpi di contenimento ed una seconda superficie, opposta alla prima superficie, e prevista, nella prima posizione di carico, disposta sul piano di lavoro.
In alcune forme di realizzazione, la testa di ritappatura à ̈ posizionata sopra la zona di ritappatura e almeno parte della testa di ritappatura à ̈ selettivamente movimentabile, mediante mezzi di movimentazione in guida, in avvicinamento ed allontanamento lungo una voluta corsa verticale per portare in cooperazione, di volta in volta, i coperchi, associati al vassoio posizionatore collocato nella seconda posizione di ritappatura, con i contenitori previsti nel cesto.
In una variante, l’apparecchiatura comprende una struttura a sbalzo associata al telaio e che posiziona, mantenendola sopra la zona di ritappatura, la testa di ritappatura.
Secondo alcune ulteriori varianti, l’apparecchiatura comprende mezzi di bilanciamento atti ad agevolare lo spostamento dell’almeno parte mobile della testa di ri tappatura.
In alcune forme di realizzazione, la testa di ritappatura comprende elementi di aggancio di tipo rilasciabile ed atti a cooperare con il vassoio posizionatore per mantenerlo sospeso sopra la zona di ritappatura nella seconda posizione di ritappatura.
In una variante, gli elementi di aggancio comprendono barre longitudinali con sviluppo coniugato allo sviluppo longitudinale del vassoio posizionatore, le quali barre longitudinali sono distanziate in modo coordinato alla dimensione trasversale del vassoio posizionatore e presentano ciascuna una sede di appoggio longitudinale per inserire, in modo scorrevole a slitta, il vassoio posizionatore in modo che esso sia stabilmente sospeso alla testa di ritappatura.
Secondo una forma di realizzazione, la testa di ritappatura comprende un dispositivo premente di tipo mobile provvisto di una superficie di aggancio, normalmente rivolta verso il piano di lavoro, per vincolare inferiormente in modo rilasciabile detto vassoio posizionatore e di mezzi di attuazione agenti linearmente su detta superficie di aggancio per determinare l’azione di pressione lungo una voluta corsa, sì da chiudere i contenitori con detti coperchi.
Secondo alcune varianti, gli elementi di aggancio sono disposti sulla superficie di aggancio del dispositivo premente.
In varianti di realizzazione, gli elementi di aggancio sono configurati per alloggiare, nella seconda posizione di ritappatura, il vassoio posizionatore con la corrispondente seconda superficie rivolta verso la superficie di aggancio del dispositivo premente e la prima superficie rivolta verso il piano di lavoro.
Rientra nello spirito del presente trovato anche un metodo per la ritappatura semiautomatica, mediante appositi coperchi, di contenitori di liquidi, che prevede di associare i coperchi ai corrispondenti contenitori raggruppati in almeno un cesto in numero e secondo uno schema di raggruppamento voluto.
Secondo un aspetto del presente trovato, in una determinata zona di precaricamento, il metodo prevede di posizionare manualmente in modo ordinato, secondo uno schema correlato allo schema di raggruppamento voluto dei contenitori nel cesto, un numero di coperchi coordinato con il numero dei contenitori previsti nel cesto, di spostare simultaneamente i coperchi così disposti in una zona di ritappatura, posizionandoli simultaneamente in configurazione atta a cooperare con i contenitori raggruppati nell 'almeno un cesto, e automaticamente determinare, una volta che i coperchi sono posizionati, una pressione di chiusura simultaneamente sui coperchi ordinati per associarli in chiusura ai contenitori.
In una forma di esecuzione del metodo del presente trovato, la fase di spostare simultaneamente i coperchi nella zona di ritappatura prevede di rovesciarli simultaneamente rispetto alla posizione che assumono nella zona di pre-caricamento, in modo che siano posizionati adatti a cooperare con i contenitori.
ILLUSTRAZIONE DEI DISEGNI
Queste ed altre caratteristiche del presente trovato appariranno chiare dalla seguente descrizione di una forma preferenziale di realizzazione, fornita a titolo esemplificativo, non limitativo, con riferimento agli annessi disegni in cui:
- le figg. 1 e 2 sono viste rispettivamente frontale e laterale di un’apparecchiatura per la ritappatura semiautomatica di contenitori di liquidi, in una prima fase di precaricamento di coperchi;
- la fig. 3 à ̈ una vista in pianta dell’apparecchiatura di fig. 1 ;
- la fig. 4 à ̈ un dettaglio ingrandito di una parte dell’apparecchiatura di fig. 1;
- la fig. 5 à ̈ un dettaglio ingrandito di un’altra parte dell’apparecchiatura di fig. 1 ; - le figg. 6 e 7 sono viste rispettivamente frontale e laterale dell’apparecchiatura di fig.
1, in una seconda fase di posizionamento dei coperchi su una testa di ritappatura; - le figg. 8 e 9 sono viste rispettivamente frontale e laterale dell’apparecchiatura di fig.
1, in una terza fase di movimentazione verso il basso della testa di ritappatura;
- le figg. 10 e 11 sono viste rispettivamente frontale e laterale dell’ apparecchiatura di fig. 1, in una quarta fase di pressione mediante la testa di ritappatura;
- le figg. 12 e 13 sono viste rispettivamente frontale e laterale dell’apparecchiatura di fig. 1, in una quinta fase di movimentazione verso l’alto della testa di ritappatura. Per facilitare la comprensione, numeri di riferimento identici sono stati utilizzati, ove possibile, per identificare elementi comuni identici nelle figure. Va inteso che elementi e caratteristiche di una forma di realizzazione possono essere convenientemente incorporati in altre forme di realizzazione senza ulteriori precisazioni.
DESCRIZIONE DI UNA FORMA PREFERENZIALE DI REALIZZAZIONE
Con riferimento alle figure allegate, un’apparecchiatura 10 secondo il presente trovato à ̈ utilizzabile per la ritappatura semiautomatica, mediante appositi coperchi, o capsule, 12, di contenitori 14 di liquidi, quali biberon, poppatoi, abbeveratoi od altri contenitori, per nutrire animali.
Generalmente, i contenitori 14, disposti ordinatamente in un cesto 20, sono forniti all’apparecchiatura 10 già lavati e riempiti con liquido per nutrire gli animali, in altre stazioni di lavaggio e riempimento non rappresentate nei disegni. Nel cesto 20 i suddetti contenitori 14 sono preventivamente raggruppati, disposti uno ad uno in appositi alloggi 20a (fig. 3) realizzati in modo ordinato secondo uno schema di raggruppamento a file e colonne, nel caso di specie 3x6.
Tipicamente, ciascun coperchio 12 à ̈ formato da un beccuccio 12a allungato, da cui l’animale riceve il nutrimento del contenitore 14, che sporge da una porzione di fissaggio 12b coniugata al bordo superiore che delimita l’apertura del contenitore 14 ed a cui viene vincolato, vantaggiosamente in modo da realizzare anche una tenuta idraulica, oltre che meccanica, ottenuta semplicemente grazie all’accoppiamento meccanico, oppure, ad esempio, mediante la previsione di un’opportuna guarnizione aggiuntiva.
La macchina 10 comprende un telaio 16 di supporto che posiziona una vasca di scolo 17 di liquidi (fig. 3), ad esempio per il liquido di lavaggio eventualmente residuo sui contenitori 14 od altro. Sono previsti piedini 15 di appoggio per mantenere distanziato il telaio 16 da un generico piano di appoggio P, quale il pavimento.
Il telaio 16 comprende un piano di lavoro 18 su cui il cesto 20. Nella fattispecie, il piano di lavoro 18 Ã ̈ definito da due guide di appoggio 22 longitudinali, allineate secondo una direzione di lavorazione F (figg. 1 e 3) e contrapposte.
In corrispondenza di una prima estremità 16a del telaio 16 à ̈ prevista una mensola di appoggio 24 (rappresentata per comodità nelle sole figg. 1 e 3) su cui collocare un recipiente 26 sufficientemente ampio per contenere, caricati alla rinfusa, un elevato numero di coperchi 12, precedentemente lavati, ovvero un numero tale da soddisfare la ritappatura di almeno un gruppo completo di contenitori 14 disposti nel suddetto cesto 20.
A valle della mensola di appoggio 24, sempre in associazione spaziale con la prima estremità 16a del telaio 16, à ̈ prevista una zona di pre-caricamento 30 dei coperchi 12, propedeutica alla successiva ritappatura semiautomatica (figg. 1 e 3).
La zona di pre-caricamento 30 à ̈ temporaneamente associabile ad un vassoio posizionatore 28 dei coperchi 12, collocabile in appoggio sulle guide longitudinali 22. Tale vassoio posizionatore 28 (fig. 5) comprende una pluralità di corpi di contenimento 31, di forma allungata coniugata ai beccucci 12a dei coperchi 12, nel caso di specie cilindrica od assimilabile. Tali corpi di contenimento 21 sono disposti con uno schema di raggruppamento realizzato in modo coniugato, e coordinati in numero, con lo schema di distribuzione e posizione a file e colonne della disposizione degli alloggi 20a del cesto 20 di cui sopra.
Ciascuno dei corpi di contenimento 31 à ̈ provvisto di una sede di posizionamento 32 coniugata ai coperchi 12. Le sedi di posizionamento 32 sono sagomate in modo correlato alla forma dei coperchi 12, per determinare un vincolo sufficientemente saldo degli stessi al loro interno, vantaggiosamente riproducendo in negativo almeno parte della tipica sagoma, od ingombro, dei coperchi 12, con beccuccio 12a allungato e porzione di fissaggio 12b, come sopra definita. Vantaggiosamente, la forma delle sedi di posizionamento 32 à ̈, quindi, con un tratto allungato 32a , coniugato alla forma oblunga dei beccucci 12a ed un tratto svasato 32b coniugato alla porzione di fissaggio 12b. La forma del tratto svasato 32b à ̈ vantaggiosa anche perché rappresenta una superficie di invito per l’inserimento dei coperchi 12, che risulta così intuitivo, velocizzato e semplificato.
In corrispondenza della zona di pre-caricamento 30, il vassoio posizionatore 28 à ̈ disposto in modo da presentare le sedi di posizionamento 32 rivolte verso l’alto, sì che l’operatore possa agevolmente collocare in ciascuna sede di posizionamento 32 un corrispondente coperchio 12. Nella fattispecie, i coperchi 12 vengono disposti rovesciati nelle sedi di posizionamento 32, ovvero con i beccucci 12a rivolti verso il basso e la porzione di aggancio 12b al contenitore 14 rivolta verso l’alto.
Nella forma di realizzazione illustrata, il vassoio posizionatore 28 Ã ̈ formato da un piano di supporto 29, nel caso di specie di forma rettangolare ed adatta a contenere una distribuzione rettangolare di file e colonne, ad esempio 3x6, ma potendo essere, in altre realizzazioni, anche quadrata.
Il piano di supporto 29 presenta una prima superficie 35, da cui, nel caso di specie sporgono detti corpi di contenimento 31, ed una seconda superficie 37, opposta alla prima superficie 35, e prevista, quando il vassoio posizionatore 28 Ã ̈ in corrispondenza della zona di pre-caricamento 30, disposta sul piano di lavoro 18.
Nella fattispecie, tale piano di supporto 29 presenta una coppia di primi bordi laterali 29a che, in uso nella zona di pre-caricamento 30, si estendono trasversalmente tra le due guide longitudinali 22, e una coppia di secondi bordi laterali 29b, atti ad essere posizionati stabilmente sulle guide longitudinali 22.
In corrispondenza di una seconda estremità 16b del telaio 16, opposta a detta prima estremità 16a, l’apparecchiatura 10 presenta una zona di ritappatura 34, in cui à ̈ disposto il suddetto cesto 20 con i relativi contenitori 14 già riempiti, opportunamente alloggiati e distribuiti in file e colonne nei relativi alloggi 20a.
In particolare, anche il suddetto cesto 20 Ã ̈ collocato stabilmente sulle guide longitudinali 22, in maniera analoga al vassoio posizionatore 28 nella zona di precaricamento 30.
In corrispondenza di tale zona di ritappatura 34 Ã ̈ prevista una struttura a sbalzo 36 (figg. 1 - 3) che sostiene, mantenendola sospesa, in uso, sopra al cesto 20, qui collocabile di volta in volta, una testa di ritappatura 38.
La testa di ritappatura 38 comprende un involucro esterno 41 (solo tratteggiato nei disegni), di forma scatolare, in cui à ̈ posizionato un dispositivo premente 39 mobile atto a determinare, in modo automatico, la chiusura dei coperchi 12 sui contenitori 14 una volta che essi sono stati posti manualmente in reciproca posizione coordinata. Il dispositivo premente 39 della testa di ritappatura 38, una volta fornito di un voluto assieme di coperchi 12 posizionati in modo coniugato alla disposizione dei sottostanti contenitori 14 alloggiati nel cesto 20, à ̈ atto a spostare verso il basso, con un unico movimento, detto assieme di coperchi 12 ed a premere ciascuno di detti coperchi 12 contro il bordo superiore degli associati contenitori 14, in modo da effettuare l’operazione di ritappatura a pressione degli stessi.
Nel caso di specie, la struttura a sbalzo 36 à ̈ formata da montanti di supporto 40 verticali distanziati tra loro in modo correlato all’ingombro trasversale della testa di ritappatura 38, in modo da contenerla nello spazio interno tra essi definito, ed associati su un lato del telaio 16. Dai montanti di supporto 40 si sviluppano porzioni a sbalzo 42 orizzontali che si prolungano in posizione sovrapposta alla zona di ritappatura 34 e che supportano e consentono il posizionamento di detta testa di ritappatura 38.
In forme di realizzazione, il dispositivo premente 39 comprende una parete di supporto inferiore 45 che sostiene e posiziona appositi mezzi sia di pressione, sia di movimentazione.
In particolare, montati sulla parete di supporto inferiore 45 sono previsti mezzi scorrevoli 52, tipo pignone, o ruota dentata, cooperanti con mezzi di guida 54 longitudinali, tipo cremagliera.
La cooperazione cinematica tra i mezzi scorrevoli 52 ed i mezzi di guida 54 consente la movimentazione verticale alternata del dispositivo premente 39 della testa di ritappatura 38.
In particolare, i mezzi di guida 54 si prolungano verticalmente per una lunghezza correlata alla corsa S verticale che à ̈ necessario sia compiuta dal dispositivo premente 39, definendo, quindi, un fine corsa superiore ed uno inferiore, in particolare quest’ultimo correlato all’altezza dei contenitori 14 da chiudere.
In questo modo, a fine corsa inferiore, i coperchi 12 sono a contatto con i contenitori 14 da ritappare, pronti la necessaria pressione di chiusura.
Una maniglia 58, associata alla parete di supporto inferiore 45, consente all’operatore di sollevare ed abbassare il dispositivo premente 39 secondo le necessità. Vantaggiosamente, inoltre, la corsa S di sollevamento/abbassamento del dispositivo premente 39 della testa di ritappatura 38 può essere coadiuvata, per l’operatore, mediante un sistema, vantaggiosamente integrato nella struttura a sbalzo 36, a mezzi di bilanciamento, ovvero mezzi ausiliari di assistenza alla movimentazione, tipo contrappesi con pulegge di rinvio, come indicato genericamente con il riferimento numerico 70 nei disegni allegati, di tipo fluidodinamico, pneumatico, oppure a molle od altri mezzi elastici, che facilitano l’ergonomicità del sollevamento ed assecondano l’abbassamento.
Inoltre, Ã ̈ previsto un meccanismo di blocco/sblocco 61, ad esempio un organo lineare che disaccoppia i mezzi scorrevoli 52 dai mezzi di guida 54, oppure un organo rotante di blocco che impedisce la rotazione dei mezzi scorrevoli 52, (fig. 4), azionabile esternamente mediante un primo pulsante 63 previsto sul lato frontale del telaio 16, mediante il quale determinare il blocco/sblocco della corsa S verticale del dispositivo premente 39 della testa di ritappatura 38.
Ulteriormente, sotto alla parete di supporto inferiore 45 Ã ̈ prevista una superficie di aggancio 44 (fig. 4), rivolta in uso verso il piano di lavoro 18, a cui viene associato, di volta in volta, il vassoio posizionatore 28.
Inoltre, il dispositivo premente 39 comprende, fissato sospeso ad una parete di supporto superiore 47, un attuatore lineare 62, ad esempio un attuatore lineare fluidodinamico, tipo stelo-cilindro, (fig. 4) che agisce verticalmente sulla superficie di aggancio 44 lungo una determinata corsa C di pressione (figg. 10 e 11). Tale azione verticale à ̈ atta unicamente a determinare la pressione di chiusura dei coperchi 12 sui contenitori 14. L’attuatore lineare 62 à ̈ azionabile mediante contemporanea pressione di due secondi pulsanti 64, previsti anch’essi sul lato frontale del telaio 16 presso la zona di ritappatura 34, per determinare l’azione di pressione automatica del dispositivo premente 39 della testa di ritappatura 38, sì da ottenere il voluto vincolo dei coperchi 12 ai contenitori 14. Per il passaggio fisico dell’attuatore lineare 62 collegato alla superficie di aggancio 44 durante la corsa C, à ̈ prevista una finestra 45a ricavata attraverso la parete di supporto inferiore 45.
In forme realizzative, la superficie di aggancio 44 del dispositivo premente 39 presenta, lungo i bordi periferici, elementi di aggancio 46 longitudinali, disposti trasversali alla direzione di lavorazione F e distanziati tra loro lungo la direzione di lavorazione F di una desiderata lunghezza correlata alle dimensioni trasversali del vassoio posizionatore 28, nel caso di specie alla distanza tra i suddetti primi bordi laterali 29a.
Tali elementi di aggancio 46 hanno un’estensione, oppure interessano una lunghezza, correlata alle dimensioni longitudinali del vassoio posizionatore 28, nel caso di specie alla lunghezza dei suddetti primi bordi laterali 29a, ed inoltre sono tra loro distanziati in modo coordinato alla dimensione trasversale del vassoio posizionatore 28, in modo da poterlo accogliere e posizionare sospeso in modo stabile.
Nella fattispecie, ciascun elemento di aggancio 46 presenta una sezione trasversale ad “L†oppure a “C†, ovvero formata almeno da una prima porzione a barra longitudinale 48, disposta e vincolata lungo un corrispondente bordo della superficie di aggancio 44 della testa di ritappatura 38, ed una seconda porzione di appoggio 50, trasversale alla prima porzione a barra longitudinale 48 e rivolta verso l’interno della superficie di aggancio 44, sostanzialmente parallela ad essa, in modo da definire porzioni di appoggio stabili ed affidabili in cui posizionare scorrevolmente a slitta il vassoio posizionatore 28 (fig. 5).
II vassoio posizionatore 28 à ̈, così, inseribile e posizionabile a slitta in modo stabile lungo detti elementi di aggancio 46 della testa di ritappatura 38, risultando sospeso alla testa di ritappatura 38, in particolare alla superficie di aggancio 44 dell’involucro esterno di quest’ultima.
Per effettuare tale inserimento, il vassoio posizionatore 28 Ã ̈ rovesciato rispetto alla configurazione che assume presso la zona di pre-caricamento 30, in modo che le sedi di posizionamento 32 siano rivolte verso il basso e che, inoltre, i corpi di contenimento 31 non interferiscano con tale movimento di inserimento.
E’ desiderabile, infatti, che i coperchi 11 associati al vassoio posizionatore 28, opportunamente collocati e trattenuti nelle sedi di posizionamento 32, risultino rivolti verso il sottostante piano di lavoro 18, pronti per cooperare con corrispondenti contenitori 14 sottostanti disposti nel cesto 20 appositamente posizionato.
In particolare, per ottenere ciò il vassoio posizionatore 28 à ̈ inserito a slitta lungo gli elementi di aggancio 46, come detto in posizione rovesciata rispetto alla posizione assunta in corrispondenza della zona di pre-caricamento 30, facendo sì che la sua seconda superficie 37 (fig. 6) sia rivolta verso la superficie di aggancio 44 della testa di ritappatura 38 e la prima superfìcie 35 sia rivolta verso il piano di lavoro 18, sì che le sedi di posizionamento 32, con i coperchi 12 ivi trattenuti, siano rivolte verso il piano di lavoro 18.
I coperchi 12, così, verranno ad essere posizionati con i beccucci 12a rivolti verso l’alto e le porzioni di fissaggio 12b rivolte verso il basso per essere vincolate ciascuna al bordo che delimita l’apertura di un associato contenitore 14 inferiore, ottenendo, così, la configurazione finale chiusa convenzionale e agevolmente trasportabile, senza fuoriuscite di liquido, dei contenitori 14.
In particolare, il cesto 20 Ã ̈ realizzato in modo tale sia da alloggiare, come detto, i contenitori 14 secondo il voluto schema, sia da poter essere posizionato, nella zona di ritappatura 34, in modo che gli stessi contenitori 14 risultino allineati ai coperchi 12 soprastanti, una volta che questi sono simultaneamente disposti in modo ordinato sulla testa di ritappatura 38 grazie al vassoio posizionatore 28.
Per compiere l’operazione di ritappatura, la testa di ritappatura 38 à ̈ configurata per effettuare almeno due operazioni, ovvero una movimentazione verticale alternata manuale per portare i coperchi 12 a contatto con i contenitori 14, ed una pressione automatica dei coperchi 12 contro i contenitori 14, per realizzarne il vincolo.
In particolare, la movimentazione verticale in altezza dei coperchi 12 mediante la testa di ritappatura 38 viene eseguita manualmente lungo una corsa S (fig. 8) e determina lo spostamento del dispositivo premente 39 cui à ̈ associato il vassoio posizionatore 28 verso la zona di ritappatura 34 in cui à ̈ collocato il cesto 20 con i contenitori 14 disposti secondo lo schema desiderato, ovvero verso il basso, fino a che i coperchi 12 giungono a contatto con i bordi superiori dei contenitori 14.
La successiva pressione esercitata automaticamente dal dispositivo premente 39, grazie all’attuatore lineare 62 che agisce sulla superficie di aggancio 44 cui à ̈ associato 11 vassoio posizionatore 28, determina la chiusura dei contenitori 14 con i corrispondenti coperchi 12.
Con riferimento alle figg. 1, 2, 6 - 13, si descrive di seguito il funzionamento dell’apparecchiatura 10.
In una prima fase, il vassoio posizionatore 28 può essere normalmente inserito nella testa di ritappatura 38, lungo gli elementi di aggancio 46 del dispositivo premente 39, con le sedi di posizionamento 32 rivolte verso il basso e che non contengono coperchi 12. Il vassoio posizionatore 28 viene, quindi, estratto manualmente dall’operatore e posizionato nella zona di pre-caricamento 30 con le sedi di posizionamento 32 rivolte verso l’alto (figg. 1 e 2). Di seguito, l’operatore inserisce i coperchi 12, già presenti nel recipiente 26, nelle sedi di posizionamento 32, generalmente occupandole completamente.
Successivamente in una seconda fase, come illustrato nelle figg. 6 e 7, l’operatore preleva manualmente il vassoio posizionatore 28 così allestito, lo rovescia e lo inserisce scorrevolmente a slitta nella testa di ritappatura 38, in modo che i coperchi 12 risultino rivolti in modo idoneo verso il basso. In questo modo, grazie all’unico vassoio posizionatore 28, i coperchi 12 vengono spostati simultaneamente, pur mantenendo il voluto schema di posizionamento correlato allo schema di posizionamento dei contenitori 14 nel cesto 20, dalla zona di pre-caricamento 30 alla zona di ritappatura 34, risultando rovesciati dalla posizione, idonea al caricamento, con beccuccio 12a rivolto in basso, alla posizione, idonea alla chiusura, con beccuccio 12b rivolto verso l’alto.
L’operatore, inoltre, colloca, oppure ha già collocato, in modo coordinato il cesto 20, con i contenitori 14 già riempiti e opportunamente distribuiti secondo il voluto schema, sotto la testa di ritappatura 38, sì che i contenitori 14 risultino adeguatamente allineati con i soprastanti coperchi 12.
Quindi, in una terza fase, come illustrato nelle figg. 8 e 9, l’operatore preme il primo pulsante 63 azionando il meccanismo di blocco/sblocco 61 , per sbloccare il movimento in altezza del dispositivo premente 39, e abbassa manualmente quest’ultimo al fine corsa inferiore definito dai mezzi di guida 54, traslando simultaneamente i coperchi 12 nella posizione in cui sono a contatto con i contenitori 14. In fig. 8 si vede bene come i mezzi scorrevoli 52 traslino, rispetto a fig. 6, verso l’alto lungo i mezzi a guida 54, mentre il dispositivo premente 39 à ̈, conseguentemente, spostato in basso.
Un’ulteriore pressione sul primo pulsante 63 disattiva il meccanismo di blocco/sblocco 61, bloccando il dispositivo premente 39 della testa di ritappatura 38 all’altezza voluta, in modo che i coperchi 12 siano in sostanziale contatto con le estremità superiori dei contenitori 14.
Successivamente, in una quarta fase (figg. 10 e 11) l’operatore aziona, mediante pressione contemporanea dei due secondi pulsanti 64, l’attuatore lineare 62, per determinare automaticamente la pressione di chiusura simultaneamente dei coperchi 12 sui contenitori 14 da parte del dispositivo premente 39. Come si vede nelle figure relative, l’attuatore lineare 62, passando attraverso la finestra 45a, preme e sposta, rispetto alla parete inferiore 45, della voluta corsa C verticale verso il basso, la superfìcie di aggancio 44 che à ̈ solidale al vassoio posizionatore 28 sottostante, determinando il vincolo tra coperchi 12 e contenitori 14.
Infine, in una quinta fase, un’altra pressione sul primo pulsante 63 sblocca il movimento verticale del dispositivo premente 39 della testa di ritappatura 38, che può essere nuovamente sollevato, per iniziare un’altra operazione di ritappatura (figg. 12 e 13).

Claims (13)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Apparecchiatura per la ritappatura semiautomatica, mediante appositi coperchi (12), di contenitori (14) di liquidi, comprendente un telaio (16) di supporto che comprende un piano di lavoro (18) che presenta una zona di ritappatura (34) equipaggiata con una testa di ritappatura (38) atta a movimentare i coperchi (12) verso i corrispondenti contenitori (14), alla quale zona di ritappatura (34) à ̈ associabile almeno un cesto (20) in cui sono raggruppati detti contenitori (14), disposti in numero e secondo uno schema voluto, ed una zona di pre-caricamento (30) di una pluralità di coperchi (12), caratterizzata dal fatto che comprende un vassoio posizionatore (28) avente una pluralità di corpi di contenimento (31), provvisti di sedi di posizionamento (32), per collocare in modo ordinato, secondo uno schema correlato allo schema di raggruppamento dei contenitori (14) nel cesto (20), un numero di coperchi (12) coordinato con il numero dei contenitori (14) previsti nel cesto (20), il vassoio posizionatore (28) essendo selettivamente mobile tra una prima posizione di carico associata al piano di lavoro (18), in corrispondenza della zona di pre-caricamento (30), in cui viene allestito con i coperchi (12) ed una seconda posizione rovesciata di ritappatura, in corrispondenza della zona di ritappatura (34), in cui à ̈ vincolato in modo rilasciabile alla testa di ritappatura (38) ed à ̈ configurato per rivolgere, in uso, in maniera idonea all’azione della testa di ritappatura (38), i coperchi (12) ad esso associati allineati verso i corrispondenti contenitori (14) da ritappare.
  2. 2. Apparecchiatura come nella rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che ciascuna delle sedi di posizionamento (32) riproduce in negativo almeno parte della sagoma, od ingombro, dei corrispondenti coperchi (12).
  3. 3. Apparecchiatura come nella rivendicazione 1 o 2, caratterizzata dal fatto che il vassoio posizionatore (28) Ã ̈ formato da un piano di supporto (29) che presenta una prima superficie (35) dalla quale aggettano detti corpi di contenimento (31) ed una seconda superficie (37), opposta alla prima superficie (35), e prevista, nella prima posizione di carico, disposta sul piano di lavoro (18).
  4. 4. Apparecchiatura come nella rivendicazione 1, 2 o 3, caratterizzata dal fatto che la testa di ritappatura (38) Ã ̈ posizionata sopra la zona di ritappatura (34) e almeno parte (39) della testa di ritappatura (38) Ã ̈ selettivamente movimentabile, mediante mezzi di movimentazione in guida (52, 54), in avvicinamento ed allontanamento lungo una voluta corsa (S) verticale per portare in cooperazione, di volta in volta, i coperchi (12), associati al vassoio posizionatore (28) collocato nella seconda posizione di ritappatura, con i contenitori (14) previsti nel cesto (20).
  5. 5. Apparecchiatura come nella rivendicazione 4, caratterizzata dal fatto che comprende una struttura a sbalzo (36) associata al telaio (16) e che posiziona, mantenendola sopra la zona di ritappatura (34), la testa di ritappatura (38).
  6. 6. Apparecchiatura come nella rivendicazione 4 o 5, caratterizzata dal fatto che comprende mezzi di bilanciamento (70) atti ad agevolare lo spostamento dell’almeno parte (39) della testa di ritappatura (38).
  7. 7. Apparecchiatura come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che la testa di ritappatura (38) comprende elementi di aggancio (46) di tipo rilasciabile ed atti a cooperare con il vassoio posizionatore (28) per mantenerlo sospeso sopra la zona di ritappatura (34) nella seconda posizione di ritappatura.
  8. 8. Apparecchiatura come nella rivendicazione 7, caratterizzata dal fatto che gli elementi di aggancio (46) comprendono barre longitudinali (48) con sviluppo coniugato allo sviluppo longitudinale del vassoio posizionatore (28), le quali sono distanziate in modo coordinato alla dimensione trasversale del vassoio posizionatore (28) e presentano ciascuna una sede di appoggio (50) longitudinale per inserire, in modo scorrevole a slitta, il vassoio posizionatore (28) in modo che sia stabilmente sospeso alla testa di ritappatura (38).
  9. 9. Apparecchiatura come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che la testa di ritappatura (38) comprende un dispositivo premente (39) di tipo mobile provvisto di una superficie di aggancio (44), normalmente rivolta verso il piano di lavoro (18), per vincolare inferiormente in modo rilasciabile detto vassoio posizionatore (28) e di mezzi di attuazione (62) agenti linearmente su detta superficie di aggancio (44) per determinare l’azione di pressione lungo una voluta corsa (C), sì da chiudere i contenitori (14) con detti coperchi (12).
  10. 10. Apparecchiatura come nella rivendicazione 8 e 9, caratterizzata dal fatto che gli elementi di aggancio (46) sono disposti sulla superficie di aggancio (44) del dispositivo premente (39).
  11. 11. Apparecchiatura come nelle rivendicazioni 3 e 10, caratterizzata dal fatto che gli elementi di aggancio (46) sono configurati per alloggiare, nella seconda posizione di ritappatura, il vassoio posizionatore (28) con la corrispondente seconda superficie (37) rivolta verso la superficie di aggancio (44) del dispositivo premente (39) e la prima superficie (35) rivolta verso il piano di lavoro (18).
  12. 12. Metodo per la ritappatura semiautomatica, mediante appositi coperchi (12), di contenitori (14) di liquidi, che prevede di associare i coperchi (12) ai corrispondenti contenitori (14) raggruppati in almeno un cesto (20) in numero e secondo uno schema di raggruppamento voluto, caratterizzato dal fatto che, in una determinata zona di pre-caricamento (30), prevede di posizionare manualmente in modo ordinato, secondo uno schema correlato allo schema di raggruppamento voluto dei contenitori (14) nel cesto (20), un numero di coperchi (12) coordinato con il numero dei contenitori (14) previsti nel cesto (20), di spostare simultaneamente i coperchi (12) così disposti in una zona di ritappatura (34), posizionandoli simultaneamente in configurazione atta a cooperare con i contenitori (14) raggruppati nell’almeno un cesto (20), e automaticamente determinare, una volta che i coperchi (12) sono posizionati, una pressione di chiusura simultaneamente sui coperchi (12) ordinati per associarli in chiusura ai contenitori (14).
  13. 13. Metodo come nella rivendicazione 12, caratterizzato dal fatto che la fase di spostare simultaneamente i coperchi (12) nella zona di ritappatura (34) prevede di rovesciarli simultaneamente rispetto alla posizione che assumono nella zona di precaricamento (30), in modo che siano posizionati adatti a cooperare con i contenitori (14).
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