ITUD20090085A1 - Apparecchiatura per l'erogazione e l'applicazione di una sostanza sigillante e relativo procedimento - Google Patents

Description

"APPARECCHIATURA PER L'EROGAZIONE E L'APPLICAZIONE DI UNA SOSTANZA SIGILLANTE E RELATIVO PROCEDIMENTO"

CAMPO DI APPLICAZIONE

Il presente trovato si riferisce ad un'apparecchiatura, ed al relativo procedimento, per l'erogazione di sostanze sigillanti.

In particolare, il presente trovato à ̈ applicabile per l'erogazione di sostanze sigillanti nelle operazioni di sigillatura di elementi oblunghi di varie lunghezze e sezioni sostanzialmente chiuse, quali tubi, condotti, serbatoi o altri elementi analoghi o assimilabili.

STATO DELLA TECNICA

È noto l'utilizzo di condotti a sezione quadrata o rettangolare, ad esempio in impianti di refrigerazione o di climatizzazione dell'aria.

Tali condotti vengono solitamente realizzati a partire da pannelli in materiale del tipo a sandwich sui quali viene realizzato, tramite fresatura, un numero di intagli longitudinali e paralleli tra loro pari al numero di spigoli del condotto, e che definiscono le linee di piegatura del pannello. Gli intagli sono generalmente del tipo "a V" con le pareti inclinate di circa 45°.

In seguito, viene applicata negli intagli una sostanza collante ed il pannello viene progressivamente piegato in modo da far combaciare ed aderire le due pareti di ciascun intaglio e formare così il condotto a sezione sostanzialmente chiusa.

Per evitare problemi di infiltrazioni di acari, sporco od altre sostanze indesiderate, attraverso gli spigoli del condotto così formato, in particolare in ambienti sostanzialmente asettici quali, ad esempio, laboratori, sale di ospedali o altri, gli spigoli vengono normalmente ricoperti sul loro angolo interno da sostanze sigillanti.

L'applicazione delle sostanze sigillanti viene normalmente effettuata per mezzo di pistole o teste erogatrici. E' evidente che l'applicazione della sostanza sigillante sugli spigoli interni di un condotto chiuso, che può raggiungere anche lunghezze di 4 metri o più, risulta alquanto difficoltosa.

Sono state perciò ideate soluzioni in cui una testa di erogazione di sostanze sigillanti viene fissata su un manico, o prolunga, con il quale l'operatore, disponendosi ad un'estremità del condotto, può raggiungere gli spigoli interni per distribuire la sostanza sigillante.

L''utilizzo della prolunga rende però l'operazione di sigillatura estremamente disagevole per l'operatore e richiede tempi relativamente lunghi se ad esempio l'operazione viene eseguita disponendosi una volta ad un'estremità e poi all'altra estremità del condotto.

Inoltre, la distribuzione della sostanza sigillante può risultare imprecisa e disomogenea. Uno scopo del presente trovato à ̈ quello di realizzare un'apparecchiatura di semplice ed economica realizzazione che permetta la distribuzione di sostanze sigillanti, in tempi rapidi ed in modo preciso, su porzioni interne di elementi oblunghi, quali tubi o condotti a sezione sostanzialmente chiusa, di lunghezze relativamente elevate.

Per ovviare agli inconvenienti della tecnica nota e per ottenere questo ed altri scopi e vantaggi, la Richiedente ha studiato, sperimentato e realizzato il presente trovato.

ESPOSIZIONE DEL TROVATO

Il presente trovato à ̈ espresso e caratterizzato nelle rispettive rivendicazioni indipendenti.

Le rivendicazioni dipendenti espongono altre caratteristiche del presente trovato o varianti dell'idea di soluzione principale.

In accordo con il suddetto scopo, un'apparecchiatura per l'erogazione e l'applicazione di una sostanza sigillante, per la sigillatura di porzioni interne di un elemento oblungo cavo di varia sezione e lunghezza, comprende un gruppo di erogazione atto ad erogare la sostanza sigillante su dette porzioni.

Secondo un aspetto caratteristico del presente trovato, l'apparecchiatura comprende primi mezzi di movimentazione associati al gruppo di erogazione ed atti a movimentarlo, in modo sostanzialmente automatico, all'interno dell'elemento, lungo una direzione sostanzialmente parallela al suo asse longitudinale, e secondi mezzi di movimentazione, atti a movimentare elementi di erogazione di detto gruppo di erogazione per disporli selettivamente in corrispondenza di specifiche posizioni di erogazione all'interno di detto elemento.

Il presente trovato permette quindi di sigillare porzioni interne di elementi oblunghi in modo sostanzialmente automatico, e su tutta la lunghezza dell'elemento stesso, eseguendo un doppio movimento, un primo movimento servendo per portare il gruppo di erogazione, nel suo complesso, da una prima posizione esterna all'elemento ad una seconda posizione interna, e sostanzialmente disposta all'estremità opposta dell'elemento rispetto a quella di entrata. Quando il gruppo di erogazione raggiunge tale posizione, in corrispondenza di un'estremità dell'elemento, viene attivato un secondo movimento automatico, che dispone gli effettivi elementi di erogazione, quali tubicini o condotti, in corrispondenza della relativa zona da sigillare .

Ottenuto tale posizionamento, il gruppo di erogazione viene movimentato, nel suo complesso, con un movimento in direzione inversa al primo movimento, essendo nel contempo attivata l'erogazione della sostanza sigillante da parte degli elementi erogatori. Tale movimento inverso copre tutta la lunghezza dell'elemento, fino a riportare il gruppo di erogazione sostanzialmente nella posizione di partenza, dopo aver completato l'erogazione della sostanza sigillante in tutte le zone interessate.

E' nello spirito del presente trovato prevedere che l'apparecchiatura comprenda un'unità di elaborazione e comando collegata ai mezzi di movimentazione, al gruppo di erogazione ed ai suoi elementi di erogazione, ed atta ad azionare e controllare i mezzi di movimentazione ed il gruppo di erogazione.

Secondo una variante, gli elementi di erogazione sono realizzati almeno parzialmente in materiale relativamente flessibile per compensare eventuali irregolarità del condotto ed essere posizionati, eventualmente anche con un intervento manuale, in prossimità delle porzioni da sigillare. Secondo un'ulteriore variante, gli elementi di erogazione comprendono un numero di teste di erogazione coordinato al numero di porzioni da sigillare. Questa soluzione permette di erogare contemporaneamente la sostanza sigillante su una pluralità di porzioni con conseguente notevole risparmio di tempo.

ILLUSTRAZIONE DEI DISEGNI

Queste ed altre caratteristiche del presente trovato appariranno chiare dalla seguente descrizione di una forma preferenziale di realizzazione, fornita a titolo esemplificativo, non limitativo, con riferimento agli annessi disegni in cui:

- la fig. 1 Ã ̈ una vista dall 'alto di un'apparecchiatura secondo il presente trovato;

la 2 Ã ̈ una vista laterale dell'apparecchiatura di fig. 1;

- la fig. 3a à ̈ una vista laterale di un particolare dell'apparecchiatura di fig. 1;

- la fig. 3b à ̈ una vista frontale di un dettaglio dell'apparecchiatura di fig. 1;

- le figg. 4a-4d sono una vista schematica dell'apparecchiatura di fig. 1 in quattro diverse condizioni operative.

DESCRIZIONE DI UNA FORMA PREFERENZIALE DI

REALIZZAZIONE

Con riferimento alle figure allegate, un'apparecchiatura 10 per l'erogazione di una sostanza sigillante à ̈ utilizzata per la sigillatura di porzioni interne di un elemento oblungo cavo, nella fattispecie le porzioni angolari 50 di un condotto 11 a sezione rettangolare.

Con particolare riferimento alle figure 1 e 2, l'apparecchiatura 10 secondo il presente trovato comprende un'intelaiatura 20, un piano di appoggio 21 fissato all'intelaiatura 20, un gruppo di erogazione 12, mezzi di movimentazione 13 ed un'unità di elaborazione e comando 60.

I mezzi di movimentazione 13 comprendono una guida 14 orizzontale associata all'intelaiatura 20 a monte del piano di appoggio 21, per mezzo di un blocco di fissaggio 15 rispetto al quale la guida 14 può muoversi, nel caso di specie, su un piano orizzontale, in avanti e indietro, di circa quattro metri, grazie ad un cinematismo non visibile nelle figure. Inoltre, vi à ̈ la possibilità di spostare il blocco di fissaggio 15 sull'intelaiatura lungo una direzione sostanzialmente perpendicolare alla guida 14 stessa. Questo permette di predisporre l'apparecchiatura 10 per la sigillatura di condotti 11 di diverse sezioni.

II gruppo di erogazione 12 à ̈ fissato all'estremità della guida 14 rivolta verso il piano di appoggio 21, e comprende una prima piastra di supporto 19 sostanzialmente parallela al piano di appoggio 21, sulla quale sono disposti due cilindri di distribuzione 18 della sostanza sigillante, alimentati da un serbatoio collocato a bordo macchina e non presente nelle figure.

Il gruppo di erogazione 12 comprende, inoltre, una seconda piastra di supporto 23 ed una terza piastra di supporto 24, collocate a valle della prima piastra di supporto 19. La seconda piastra di supporto 23 à ̈ fissata ad un'estremità alla prima piastra di supporto 19, ed à ̈ disposta sostanzialmente parallela al piano di appoggio 21. Sulla superficie inferiore della seconda piastra 23 à ̈ montata una coppia di rotelle 16 che agevola l'avanzamento del gruppo di erogazione 12.

La terza piastra di supporto 24 à ̈ disposta superiormente alla prima piastra di supporto 23 ad una determinata distanza da essa, ed à ̈ incernierata ad un'estremità alla prima piastra di supporto 19 in modo da essere movimentabile, per mezzo di un attuatore meccanico 37 di tipo noto, da una prima posizione, o posizione di riposo, sostanzialmente parallela alla seconda piastra di supporto 23, ad una seconda posizione operativa, in cui diverge da essa di un predeterminato angolo correlato alle dimensioni della sezione del condotto 11.

Alle porzioni di estremità libere della prima piastra di supporto 23 e della seconda piastra di supporto 24, sono associate, per mezzo, rispettivamente, di un primo dispositivo di divaricazione 30 e di un secondo dispositivo di divaricazione 31, una prima coppia di bracci di erogazione 25 ed una seconda coppia di bracci di erogazione 26. Ciascun braccio di erogazione comprende un tubo rigido 27 fissato ad una prima estremità al rispettivo dispositivo di divaricazione 30 o 31, un tubo flessibile 28 in prolungamento ad una seconda contrapposta estremità del tubo rigido 27, ed una testa di erogazione 29. La testa di erogazione 29 à ̈, nella fattispecie, una sfera in bachelite sulla quale à ̈ ricavato un ugello 42 orientato coordinatamente alla relativa porzione angolare 50 da sigillare.

Ogni testa di erogazione 29 Ã ̈ collegata fluidicamente ad un cilindro di distribuzione 18 per mezzo di un tubo di convogliamento 38 atto a convogliare la sostanza sigillante dal cilindro di distribuzione 18 all'ugello 42 e passante parzialmente all'interno del tubo rigido 27 e del tubo flessibile 28.

Il tubo di convogliamento 38 à ̈ realizzato in un materiale relativamente flessibile così da permettere di posizionare opportunamente la testa di erogazione 29 in base alla posizione delle porzioni angolari 50.

Il primo 30 ed il secondo 31 dispositivo di divaricazione, comprendono ciascuno un organo pneumatico 32, una cremagliera 33 collegata all'organo pneumatico 32, e due ruote dentate 34, ciascuna delle quali à ̈ associata cinematicamente ad un lato dentato della cremagliera 33 ed à ̈ fissata in corrispondenza della superficie inferiore ad una boccola 35. Ogni coppia formata da ruota dentata 34 e boccola 35 à ̈ imperniata, inferiormente, alla relativa piastra di supporto e, superiormente, ad una barra di imperniamento 36 disposta al di sopra della cremagliera 33.

L'unità di elaborazione e comando 60 à ̈ collegata alla guida 14 ed al gruppo di erogazione 12.

Il funzionamento dell'apparecchiatura 10 fin qui descritta à ̈ il seguente.

II condotto 11 viene posizionato, manualmente od automaticamente con mezzi noti, sul piano di appoggio 21 ad una predeterminata distanza dal gruppo di erogazione 12, ed in modo che un'imboccatura 17 risulti allineata con l'asse della guida 14.

La guida 14, azionata per mezzo di dispositivi noti su segnale dell'unità di elaborazione e comando 60, scorre in avanti movimentando il gruppo di erogazione 12 verso l'imboccatura 17 per mezzo delle rotelle 16.

Il gruppo di erogazione 12 entra nell'imboccatura 17 e prosegue il suo avanzamento all'interno del condotto 11 (fig. 4a) fino a che le teste di erogazione 29 non raggiungono l'uscita del condotto 11. La lunghezza del percorso del gruppo di erogazione 12 all'interno del condotto 11 à ̈ preimpostata nell'unità di elaborazione e comando 60 che gestisce lo scorrimento della guida 14.

Il gruppo di erogazione 12 viene arrestato in tale posizione e l'unità di elaborazione e comando 60 aziona l'attuatore meccanico 37 che fa ruotare la terza piastra di supporto 24 rispetto al suo asse di incernieramento, in modo che l'estremità libera dei due tubi rigidi 27 della prima coppia di bracci di erogazione 25 contatti la parete superiore 41 del condotto 11. In seguito, vengono azionati gli organi pneumatici 32 che movimentano le cremagliere 33, le quali mettono coordinatamente in rotazione le ruote dentate 34.

Le boccole 35 ruotano solidalmente alle ruote dentate 34 e provocano la divaricazione dei bracci di erogazione (fig. 4b).

In questo modo ciascuna testa di erogazione 29 si posiziona in corrispondenza della relativa porzione angolare 50 da sigillare, in particolare, le teste di erogazione 29 della prima coppia di bracci erogatori 25 raggiungono le porzioni angolari 50 inferiori, mentre le teste di erogazione 29 della seconda coppia di bracci erogatori 26 raggiungono le porzioni angolari 50 superiori.

In seguito, l'unità di elaborazione e comando 60 fa arretrare la guida 14 in modo che il gruppo di erogazione 12 compia un percorso di ritorno all'interno del condotto 11 (fig. 4c).

Durante tale percorso di ritorno, dagli ugelli 42 viene erogata la sostanza sigillante sulla quale viene poi applicata una pressione da parte della testa di erogazione 29 stessa sì da farla aderire alle porzioni angolari 50 (figg. 3a e 3b).

L'applicazione della sostanza sigillante da parte delle teste di erogazione 29 viene effettuata durante tutto il percorso di ritorno del gruppo di erogazione 12 all'interno del condotto 11, ossia fino a che le teste di erogazione 29 non raggiungono il bordo dell'imboccatura 17 (fig. 4d).

E<1>chiaro comunque che all'apparecchiatura 10 fin qui descritta possono essere apportate modifiche e/o aggiunte di parti, senza per questo uscire dall'ambito del presente trovato.

Ad esempio, può variare il numero di bracci di erogazione in relazione al numero ed alla conformazione delle porzioni da sigillare.

Secondo una variante, inoltre, l'apparecchiatura 10 può essere provvista di mezzi allineatori associati al piano di appoggio 21, ed atti ad allineare l'imboccatura 17 del condotto 11 al gruppo di erogazione 12.

Secondo un'altra variante, l'apparecchiatura 10 comprende mezzi di rilevazione, ad esempio di tipo ottico, coordinati all'unità di elaborazione e comando 60. I mezzi di rilevazione rilevano la posizione delle porzioni da sigillare ed inviano tale rilevazione alla suddetta unità di elaborazione e comando 60 che aziona l'attuatore meccanico 37, il primo dispositivo divaricatore 30 ed il secondo dispositivo divaricatore 31 in modo che i bracci di erogazione raggiungano le suddette porzioni .

Un'altra variante prevede mezzi di rotazione del gruppo di erogazione 12.

Claims (8)

1. RIVENDICAZIONI 1. Apparecchiatura per l'erogazione e l'applicazione di una sostanza sigillante per la sigillatura di porzioni (50) interne di un elemento (11) oblungo cavo di varia sezione, sostanzialmente chiusa, e lunghezza, comprendente un gruppo di erogazione (12) atto ad erogare detta sostanza sigillante su dette porzioni (50), caratterizzata dal fatto che comprende primi mezzi di movimentazione (13) associati a detto gruppo di erogazione (12) ed atti a movimentarlo in modo sostanzialmente automatico all'interno di detto elemento (11), lungo una direzione sostanzialmente parallela all'asse longitudinale di detto elemento (11), e secondi mezzi di movimentazione (24, 30, 31, 37) atti a movimentare elementi di erogazione (25, 26) di detto gruppo di erogazione (12) per disporli selettivamente in corrispondenza di dette specifiche porzioni (50).
2. 2. Apparecchiatura come nella rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che comprende un'unità di elaborazione e comando (60) collegata ai mezzi di movimentazione (13) ed al gruppo di erogazione (12), atta ad azionare e controllare i mezzi di movimentazione (13) e il gruppo di erogazione (12).
3. 3. Apparecchiatura come nelle rivendicazioni 1 o 2, caratterizzata dal fatto che gli elementi di erogazione (25, 26) sono realizzati almeno parzialmente in materiale relativamente flessibile per essere posizionati in base alla posizione delle porzioni (50) da sigillare.
4. 4. Apparecchiatura come nella rivendicazione 3, caratterizzata dal fatto che gli elementi di erogazione (25, 26) sono movimentabili in direzione sostanzialmente radiale rispetto alla direzione di avanzamento di detto gruppo di erogazione (12).
5. 5. Apparecchiatura come nelle rivendicazioni 3 o 4, caratterizzata dal fatto che gli elementi di erogazione sono estensibili longitudinalmente.
6. 6. Apparecchiatura come in una o l'altra delle rivendicazioni da 3 a 5, caratterizzata dal fatto che gli elementi di erogazione (25, 26) comprendono un numero di teste di erogazione (29) coordinato al numero di porzioni (50) da sigillare.
7. 7. Apparecchiatura come in una o l'altra delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che gli elementi di erogazione (25, 26) comprendono elementi di compressione (43) conformati per esercitare pressione sulla sostanza sigillante già erogata e farla aderire alla porzione (50).
8. 8. Procedimento per l'erogazione e l'applicazione di una sostanza sigillante per la sigillatura di porzioni (50) interne di un elemento (11) oblungo cavo di varia sezione, sostanzialmente chiusa, e lunghezza, in cui viene utilizzato un gruppo di erogazione (12) atto ad erogare detta sostanza sigillante su dette porzioni (50), caratterizzato dal fatto che prevede una prima fase in cui il gruppo di erogazione (12) viene portato da una prima posizione esterna all'elemento (11) ad una seconda posizione interna, e disposta sostanzialmente all'estremità opposta dell'elemento (11) rispetto a quella di entrata, una seconda fase in cui elementi di erogazione (25, 26) vengono movimentati in prossimità della relativa porzione (50) da sigillare, una terza fase in cui il gruppo di erogazione (12) viene movimentato con un movimento inverso al primo movimento, essendo nel contempo attivata l'erogazione della sostanza sigillante da parte degli elementi erogatori (25, 26), fino a riportarsi nella posizione di partenza, dopo aver completato l'erogazione della sostanza sigillante in tutte le zone interessate,