ITUD20080147A1 - Dispositivo di compressione per un impianto di triturazione - Google Patents

Dispositivo di compressione per un impianto di triturazione Download PDF

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ITUD20080147A1
ITUD20080147A1 IT000147A ITUD20080147A ITUD20080147A1 IT UD20080147 A1 ITUD20080147 A1 IT UD20080147A1 IT 000147 A IT000147 A IT 000147A IT UD20080147 A ITUD20080147 A IT UD20080147A IT UD20080147 A1 ITUD20080147 A1 IT UD20080147A1
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Craig Rose
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Description

Descrizione del trovato avente per titolo:
"DISPOSITIVO DI COMPRESSIONE PER UN IMPIANTO DI TRITURAZIONE "
CAMPO DI APPLICAZIONE
Il presente trovato si riferisce ad un dispositivo di compressione utilizzabile in un impianto per la triturazione, vantaggiosamente ma non esclusivamente, di rottami quali ad esempio veicoli, rimorchi od altro, in cui i rottami vengono caricati interi e triturati per ridurne l'ingombro e suddividere i materiali diversi di cui sono composti, ad esempio metallo, vetro, plastica od altro. In particolare, il dispositivo di compressione secondo il presente trovato è disposto ad un ingresso dell'impianto di triturazione, per esercitare una compressione e/o uno schiacciamento dei rottami prima della loro triturazione.
STATO DELLA TECNICA
Sono noti gli impianti per la triturazione di rottami, quali veicoli, rimorchi od altri, in cui tali rottami vengono caricati sostanzialmente interi e vengono triturati, sia per ridurre l'ingombro che per separare efficacemente i materiali che li compongono.
Gli impianti noti comprendono un dispositivo di compressione, associato a mezzi di convogliamento dei rottami, quali ad esempio uno scivolo. Il dispositivo di compressione è predisposto a comprimere i rottami entranti, i quali vengono poi trattati da un gruppo di triturazione, disposto a valle del dispositivo di compressione.
Il dispositivo di compressione noto comprende elementi a rullo disposti affiancati, ciascuno mantenuto in rotazione da un albero motore, attorno ad un asse, sostanzialmente orizzontale e trasversale rispetto alla direzione di avanzamento dei rottami stessi. Gli elementi a rullo sono provvisti di protuberanze trasversali intermittenti ed equi distanziate, disposte radialmente su una superficie cilindrica di ciascun elemento a rullo. Tali protuberanze sono predisposte ad afferrare e lacerare i rottami entranti nel gruppo di triturazione.
Gli elementi a rullo sono montati fra due piastre di supporto, incernierate ad una loro estremità e selettivamente movimentabili mediante dispositivi di sollevamento quali pistoni idraulici o altro. La movimentazione delle piastre di supporto consente il posizionamento degli elementi a rullo ad una distanza desiderata rispetto ad una superficie di avanzamento dei rottami sui mezzi di convogliamento, in funzione sia delle dimensioni che degli ingombri dei rottami. In questo modo, i rottami introdotti nell'impianto di triturazione sono pressati per schiacciamento reciproco fra le superfici laterali di ciascun elemento a rullo e la superficie di avanzamento stessa. Gli elementi a rullo sono inoltre disposti a distanze decrescenti rispetto alla superficie di avanzamento in modo da esercitare uno schiacciamento progressivo sui rottami che avanzano verso il gruppo di triturazione .
Un inconveniente dei dispositivi di compressione noti, è che se un elemento a rullo si blocca, a causa di un inceppamento prodotto ad esempio da rottami aventi dimensioni e/o ingombri non compatibili, la coppia motrice può causare la rottura dell'albero motore.
Un ulteriore inconveniente del dispositivo di compressione noto è che, per assicurare un'azione efficiente di schiacciamento, le piastre di supporto, alle quali sono fissati gli assi di rotazione degli elementi a rullo, devono avere una dimensione considerevole, essendo la struttura delle suddette piastre di supporto piena. Questo comporta, durante lo schiacciamento dei rottami, possibili oscillazioni trasversali degli elementi a rullo, le quali si trasmettono anche alle piastre di supporto. Tali oscillazioni indesiderate accelerano l'usura del dispositivo di compressione o possono causare un cedimento strutturale del dispositivo di compressione, cioè degli elementi a rullo.
Un ulteriore inconveniente del dispositivo noto, è che le protuberanze trasversali possono causare una perdita di aderenza sui rottami entranti, facendoli avanzare nel gruppo di triturazione schiacciati in maniera non ottimale. Ciò può produrre un sovraccarico del gruppo di triturazione stesso e causando possibili danni e/o maggiori consumi energetici.
Uno scopo del presente trovato è quello di realizzare un dispositivo di compressione per un impianto di triturazione che sia di semplice e facile manutenzione e che consenta sia di diminuire l'usura degli elementi a rullo che di diminuire i tempi e i costi di manutenzione.
Per ovviare agli inconvenienti della tecnica nota e per ottenere questi ed ulteriori scopi e vantaggi, la Richiedente ha studiato, sperimentato e realizzato il presente trovato.
ESPOSIZIONE DEL TROVATO
II presente trovato è espresso e caratterizzato nella rivendicazione indipendente.
Le rivendicazioni dipendenti espongono altre caratteristiche del presente trovato, o varianti dell'idea di soluzione principale.
In accordo con il suddetto scopo, un dispositivo di compressione per un impianto di triturazione di rottami secondo il presente trovato, è disposto a monte di un gruppo di triturazione dell'impianto. Il dispositivo di compressione è associato a mezzi di movimentazione predisposti all'alimentazione di rottami mediante il loro avanzamento verso il suddetto gruppo di triturazione.
Il dispositivo di compressione comprende almeno un elemento a rullo, rotante attorno ad un asse di rotazione disposto trasversale rispetto alla direzione di avanzamento dei rottami. L'elemento a rullo è atto ad afferrare e comprimere, sotto il suo peso, i rottami immessi nell'impianto. La compressione dei rottami avviene fra l'elemento a rullo e una superficie di avanzamento dei rottami associata ai mezzi di movimentazione.
Secondo una caratteristica del presente trovato l'elemento a rulli comprende una struttura tubolare cava predisposta ad essere smontata, avente elementi a calotta semicilindrica accoppiati, in uso, ad un albero di rotazione del rullo. In questo modo è possibile intercambiare gli elementi a rullo agevolando sia le operazioni di assemblaggio che quelle di manutenzione dell'impianto stesso, come ad esempio la sostituzione delle calotte semicilindriche usurate.
Secondo una variante del presente trovato, il dispositivo di compressione comprende, inoltre, mezzi di sostegno sui quali viene montato l'elemento a rullo. I mezzi di sostegno sono selettivamente mobili in modo da disporre l'elemento a rullo ad una distanza voluta rispetto alla superficie di avanzamento e coerente con i rottami da trattare. Il dispositivo di compressione comprende, inoltre, primi mezzi di rilevazione predisposti alla rilevazione dell'aderenza dell'elemento a rullo con i rottami entranti, consentendo sia l'attivazione dei mezzi di sostegno per il sollevamento dell'elemento a rullo sopra i rottami entranti, in maniera coordinata al loro progressivo avanzamento, che il loro contemporaneo schiacciamento. In questo modo, è possibile controllare l'avanzamento dei rottami trattati dal dispositivo di compressione, e quindi controllare l'alimentazione del gruppo di triturazione, evitando suoi possibili sovraccarichi o picchi di assorbimento di potenza.
Secondo un'ulteriore variante del presente trovato, il dispositivo di compressione è associato a secondi mezzi di rilevazione predisposti a rilevare, in maniera diretta o indiretta, la quantità di rottami presenti nel gruppo di triturazione. In questo modo, è possibile alimentare il gruppo di triturazione una quantità di rottami idonea a far operare in condizioni di efficienza il gruppo di triturazione, diminuendo pertanto i costi di manutenzione dell'impianto.
Secondo una variante del presente trovato, i mezzi di sostegno comprendono elementi tubolari oblunghi i quali sono imperniati, ad una prima estremità, ad un corpo scatolare dell'impianto di triturazione. Ciascun elemento tubolare oblungo comprende, ad una seconda estremità, elementi di fissaggio, per il montaggio dell'elemento a rullo nella sua posizione trasversale.
Secondo una variante del trovato, il dispositivo di compressione comprende, inoltre, elementi di rinforzo associati agli elementi tubolari oblunghi. Gli elementi di rinforzo sono predisposti ad irrobustire sia longitudinalmente che trasversalmente la tenuta di ciascun elemento tubolare per il sostegno dell'elemento a rullo.
ILLUSTRAZIONE DEI DISEGNI
Queste ed altre caratteristiche del presente trovato appariranno chiare dalla seguente descrizione di una forma preferenziale di realizzazione, fornita a titolo esemplificativo, non limitativo, con riferimento agli annessi disegni in cui:
- la fig. 1 è una vista schematica laterale di un dispositivo di compressione per un impianto di triturazione di rottami secondo il presente trovato in una prima configurazione di lavoro;
- la fig. 2 è una vista schematica laterale del dispositivo di fig. 1 in una seconda configurazione di lavoro
- la fig. 3 è una vista schematica laterale del dispositivo di fig. 1;
- la fig. 4 è una vista assonometrica di un particolare del dispositivo di fig. 3; - la fig. 5 è una vista assonometrica esplosa del particolare di fig. 4.
DESCRIZIONE DI UNA FORMA PREFERENZIALE DI
REALIZZAZIONE
Con riferimento alle figure allegate un dispositivo di compressione 10 secondo il presente trovato è utilizzabile per la compressione e lo schiacciamento di rottami immessi in impianto 14 di triturazione di rifiuti. Il dispositivo di compressione 10 è montato su pareti laterali di un corpo scatolare 12 dell'impianto 14 ed è associato ad uno scivolo 16 di convogliamento dei rottami verso un vano 18 in cui è disposto un gruppo di triturazione di rottami di tipo noto e non rappresentato nelle figure.
Il dispositivo di compressione 10 comprende due rulli 20, 120 cilindrici, uno inferiore 20 ed uno superiore 120, predisposti ad afferrare i rottami immessi nell'impianto 14 attraverso lo scivolo 16.
I rulli 20, 120 sono disposti in modo da ruotare attorno ad un asse di rotazione sostanzialmente orizzontale e trasversale alla direzione di scivolamento dei rottami sullo scivolo 16. Il dispositivo di compressione 10 comprende mezzi motore di tipo noto, come ad esempio un motore idraulico, direttamente collegato al rullo inferiore 20. Il rullo superiore 120 è connesso al rullo inferiore 20 mediante mezzi di trasmissione noti in modo da mantenere in rotazione entrambi i rulli 20, 120 ad una velocità di rotazione differenziale desiderata. Nella fattispecie, il rullo inferiore 20 è predisposto a ruotare più velocemente del rullo superiore 120 per esercitare un'azione di stiramento dei rottami trattati.
I rulli 20, 120 comprendono costole 21 che fuoriescono radialmente da una superficie cilindrica esterna e si estendono sull'intera larghezza L di ciascun rullo 20, 120 fra due corone circolari 19. Le costole 21 sono inoltre disposte equi distanziate sulla superficie cilindrica. Le costole 21 sono pertanto predisposte ad esercitare, durante la rotazione dei rulli, un'azione di presa dei rottami immessi nell'impianto 14.
Come illustrato nelle figg. 4 e 5, i rulli 20, 120 sono smontabili e comprendono due calotte semicilindriche 30 predisposte ad essere accoppiate, in uso, ad un albero 31, che definisce l'asse di rotazione di ciascun rullo 20,120.
Le estremità 32 dell'albero 31 sono accoppiate alle sedi di fissaggio di ciascun braccio 22. Le calotte semicilindriche 30 comprendono corone 33 semicircolari, realizzate nella loro parte concava, in maniera da definire in uso, cioè con le calotte 30 reciprocamente accoppiate a formare un rullo 20, una sede di passaggio per l'albero 31. Ciascuna corona 33 semicircolare comprende, inoltre, quattro primi fori 34 passanti e predisposti all'inserimento di un asta 35 di fissaggio disposta, in uso, parallela all'albero 31.
L'albero 31 comprende inoltre due distanziali 38, predisposti ad essere accoppiati in uso alle corone semicircolari 33 delle calotte 30, in maniera da disporre centralmente e stabilmente l'albero 31 fra le calotte 30 stesse. Ciascun distanziale 38 comprende una coppia di piastre 40 circolari piane, solidali e concentriche all'albero 31 e disposte ortogonalmente rispetto all'albero 31 stesso. Le piastre 40 sono inoltre disposte ad una predeterminata distanza l'una dall'altra. I distanziali 38 comprendono inoltre seconde piastre 41 piane, fuoriuscenti radialmente dall'albero 31 e frapposte ortogonalmente fra ciascuna coppia di piastre 40 in maniera da aumentare la tenuta delle piastre 40 stesse ed aumentare la resistenza agli sforzi dei distanziali 38 stessi.
Inoltre, ciascuna piastra 40 comprende secondi fori 42, aventi una disposizione sostanzialmente analoga alla disposizione dei primi fori 34. Tali secondi fori 42 sono predisposti all'inserimento di corrispondenti aste 35 per il fissaggio dell'albero 31 alle calotte 30. Vantaggiosamente ciascuna piastra 40 comprende inoltre incavi 43 a forma di "V" predisposti a cooperare con corrispondenti protuberanze, non illustrate nelle figure, realizzate su una superficie interna della calotta 30 per assicurare sia una migliore tenuta fra l'albero e la calotta 30 durante la rotazione del rullo 20 che un corretto allineamento dei primi fori 34 con i secondi fori 42 per l'inserimento delle aste 35.
Il dispositivo 10 comprende, inoltre, due bracci 22, sostanzialmente oblunghi, uno per ciascun fianco dello scivolo 16, i quali sono predisposti al montaggio ed al sostegno dei rulli 20, 120 in una posizione sospesa e trasversale rispetto allo scivolo 16. Infatti, i bracci 22 imperniati ad una prima estremità 23 al corpo scatolare 12 comprendono, ad una seconda estremità 24, alloggiamenti per il montaggio e la disposizione dei rulli 20, 120 nella suddetta posizione sospesa. In particolare il rullo inferiore 20, disposto più vicino al gruppo di triturazione, è disposto ad una distanza dallo scivolo 16 minore rispetto alla corrispondente distanza del rullo superiore 120 dallo scivolo 16.
I bracci 22 sono selettivamente mobili, oscillando in corrispondenza della loro prima estremità 23, fra una prima posizione (fig. 1), sostanzialmente orizzontale, ed una seconda posizione (fig. 2) inclinata. Nella loro prima posizione i bracci 22 dispongono il rullo inferiore 20 quasi a contatto con lo scivolo 16. Nella loro seconda posizione (fig. 2) i bracci di sollevamento dispongono il rullo inferiore 20 ad una predeterminata distanza dallo scivolo 16. Il rullo superiore 120 è pertanto sempre disposto ad una distanza maggiore dallo scivolo 16 rispetto al primo rullo 20, sia quando i bracci 22 sono disposti nella prima posizione sia quando sono disposti nella seconda posizione.
Il dispositivo di compressione 10 comprende inoltre pistoni 29 disposti a collegamento fra una parte fissa del corpo scatolare 12 e una seconda estremità 24 del braccio 22 e sono predisposti alla movimentazione per oscillazione dei bracci 22 fra le suddette prima e seconda posizione.
I bracci 22 comprendono un corpo tubolare 25 oblungo, sostanzialmente cilindrico, che si estende longitudinalmente fra la prima estremità 23 e la seconda estremità 24. Il corpo tubolare 25 consente di irrobustire in maniera consistente i bracci e di dare rigidità al dispositivo di compressione 10. Ciascun corpo tubolare 25, inoltre, comprende piastre longitudinali 27 piane, realizzate di pezzo o saldate al corpo tubolare 25 e disposte lungo l'intera lunghezza del corpo tubolare 25 stesso. Tali piastre longitudinali 27 sono predisposte ad un irrobustimento della struttura del corpo tubolare 25.
Ciascun corpo tubolare 25 comprende, inoltre, piastre trasversali 28 disposte esternamente e in predeterminate posizioni longitudinali del corpo tubolare 25 stesso. Tali piastre trasversali 28 sono disposte ad irrobustimento trasversale del corpo tubolare 25, in modo da conferire stabilità e robustezza. Le piastre trasversali 28 possono realizzate di pezzo con il corpo tubolare 25, o saldate ad esso.
II funzionamento del dispositivo di compressione 10 fin qui descritto è il seguente.
I rottami da trattare vengono immessi nell'impianto di triturazione 14 depositandoli e facendoli avanzare per gravità sullo scivolo 16. I rottami vengono quindi afferrati dalle costole 21 dei rulli 20, 120, mantenuti in rotazione durante l'immissione dei rottami nell'impianto 14. Il rullo superiore 120 afferra i rottami entranti prima del rullo inferiore 20. La maggiore velocità di rotazione del rullo inferiore 20 rispetto al rullo superiore 120 produce uno stiramento dei rottami afferrati contemporaneamente dalla coppia di rulli 20, 120. In questo modo viene ridotta la densità dei rottami entranti nel vano 18 del gruppo di triturazione, consentendo una più efficace azione di triturazione.
Le costole 21 dei rulli 20, 120 consentono di intaccare e di mantenere la presa sui rottami stessi, evitando ammassamenti indesiderati nel gruppo di triturazione. Questo permette di alimentare in maniera efficiente il gruppo di triturazione, evitando sovraccarichi e maggiori consumi energetici o rallentamenti nella triturazione dei rottami.
In maniera coordinata all'avanzamento dei rottami sullo scivolo 16 e all'azione di presa dei rulli 20,120 sui rottami stessi, i bracci di sostegno 22 ruotano, oscillando fra la loro prima e la loro seconda posizione, eventualmente assistiti dai pistoni 29, in modo da consentire il sollevamento/abbassamento dei rulli 20, 120 sopra ai rottami da trattare, coerentemente alle loro dimensioni e forma. L'azione di presa delle costole 21, associata alla rotazione dei rulli 20, 120 consente l'avanzamento dei rottami sullo scivolo 16 assieme al loro contemporaneo stiramento schiacciamento, sostanzialmente per effetto del peso complessivo dei rulli 20, 120 stessi e dei bracci di sostegno 22.
Inoltre, i bracci di sostegno 22 ed i relativi rulli 20, 120, sono disposti in modo da consentire eventuali torsioni trasversali solo in una misura utile a realizzare la presa sui rottami stessi. Questo consente di diminuire sostanzialmente gli sforzi di fatica del dispositivo di compressione 10 stesso.
L'azione di presa dei rulli 20, 120 sui rottami entranti viene rilevata indirettamente, ad esempio mediante un aumento di pressione rilevato da corrispondenti sensori associati al motore idraulico che li movimenta. In questo modo è possibile attivare, quando richiesto, i dispositivi di sollevamento per agevolare l'oscillazione dei bracci di sostegno 22 e/o l'azionamento dei dispositivi di sollevamento per consentire il suddetto sollevamento/abbassamento dei rulli 20, 120 sopra i rottami.
Il dispositivo di compressione 10 è inoltre associato a sensori di rilevazione della quantità di rottami presenti nel vano 18 del gruppo di triturazione. Tali sensori comprendono, ad esempio, un trasduttore predisposto alla rilevazione della velocità di rotazione di un motore associato al gruppo di triturazione. Tale trasduttore è collegato ad un'unità di controllo predisposta all'azionamento dei motori dei rulli 20, 120 e dei dispositivi di sollevamento. In questo modo è possibile alimentare in maniera controllata il gruppo di triturazione, azionando i motori dei rulli 20, 120 in base alle informazioni relative alla quantità di rottami effettivamente presente nel gruppo di triturazione. Così facendo è possibile rallentare o, nel caso, bloccare i rulli 20,120 ed i dispositivi di sollevamento e pertanto il flusso di rottami entranti nel vano 18 fino al raggiungimento di una condizione idonea a riattivare l'alimentazione del gruppo di triturazione .
Lo smontaggio dei rulli 20,120, per manutenzione e/o sostituzione per usura, prevede la separazione dei rulli 20,120 dal dispositivo di compressione 10. Successivamente le aste 35 vengono sfilate dai corrispondenti primi fori 34 e secondi fori 42, consentendo la separazione, ad esempio per sollevamento di una prima calotta 30 semicilindrica, delle calotte semicilindriche 30 dall'albero 31.
Il montaggio dei rulli 20,120 avviene in maniera analoga ed inversa, accostando le calotte 30 a copertura dell'albero 31 ed accoppiando gli incavi 43 con le protuberanze nella parte concava di ciascuna calotta 30. Successivamente le aste 35 vengono infilate longitudinalmente nei primi e secondi fori 34,42 bloccando in maniera definitiva le calotte 30 all'albero 31. Le aste 35 sono trattenute in posizione con le calotte 30 mediante elementi di fissaggio, ad esempio a dado, in modo da impedire lo sfilamento ed assicurare stabilità e rigidità ai rulli 20,120.
La struttura sostanzialmente tubolare dei rulli 20, 120 e il fatto che siano smontabili, consentono di rendere più efficiente e rapida la manutenzione dell'impianto 14.
È chiaro che al dispositivo di compressione 10 fin qui descritto possono essere apportate modifiche e/o aggiunte di parti, senza per questo uscire dall'ambito del presente trovato.
È anche chiaro che, sebbene il presente trovato sia stato descritto con riferimento ad alcuni esempi specifici, una persona esperta del ramo potrà senz'altro realizzare molte altre forme equivalenti di dispositivo di compressione, aventi le caratteristiche espresse nelle rivendicazioni e quindi tutte rientranti nell'ambito di protezione da esse definito.

Claims (17)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo di compressione per un impianto (14) di triturazione, comprendente almeno un elemento a rullo (20) rotante, atto a cooperare con una superficie (16) di avanzamento di rottami nell'impianto (14), per la presa e la compressione di detti rottami fra detto elemento a rullo (20) e detta superficie di avanzamento, caratterizzato dal fatto che detto elemento a rullo (20) comprende una struttura tubolare cava atta ad essere smontata, avente elementi a calotta semicilindrica (30) accoppiati, in uso, ad un albero di rotazione (31) di detto elemento a rullo (20).
  2. 2. Dispositivo come nella rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti elementi a calotta (30) semicilindrica sono reciprocamente accoppiati, in uso, mediante elementi distanziali (38) a detto albero (31) di rotazione.
  3. 3. Dispositivo come nella rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che detto elemento a rullo (20) comprende costole (21) atte ad esercitare una presa sui rottami frapposti fra l'elemento a rullo (20) e la superficie di avanzamento (16).
  4. 4. Dispositivo come nella rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che dette costole (21) fuoriescono radialmente da una superficie cilindrica di detto elemento a rullo (20) e si estendono sull'intera larghezza (L) dell'elemento a rullo (20).
  5. 5. Dispositivo come in una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che comprende una coppia di elementi a rullo (20, 120) atti a ruotare a differente velocità per esercitare un'azione di stiramento sui rottami.
  6. 6. Dispositivo come nella rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che comprende mezzi di sostegno (22) di detti elementi a rullo (20, 120), selettivamente mobili per il posizionamento di detti elementi a rullo (20, 120) ad una distanza voluta da detta superficie di avanzamento (16) e idonea alla compressione e/o schiacciamento dei rottami da trattare.
  7. 7. Dispositivo come nella rivendicazione 5 o 6, caratterizzato dal fatto che comprende primi mezzi di rilevazione atti alla rilevazione dell'aderenza di un elemento a rullo inferiore (20), della coppia di elementi a rullo (20,120), con detti rottami da trattare, per il posizionamento degli associati elementi a rullo (20,120) sopra i rottami in maniera coordinata e coerente al progressivo avanzamento dei rottami su detta superficie di avanzamento (16).
  8. 8. Dispositivo come nella rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che detti primi mezzi di rilevazione sono associati a mezzi motori di detti elementi a rullo (20,120).
  9. 9. Dispositivo come in una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che è associato a secondi mezzi di rilevazione atti a rilevare, in maniera diretta o indiretta, la quantità di rottami presenti in un gruppo di triturazione alimentato da detto dispositivo di compressione.
  10. 10. Dispositivo come in una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di sostegno (22) comprendono elementi tubolari oblunghi (25), imperniati ad una prima estremità (23) ad un corpo scatolare (12) dell'impianto (14) di triturazione ed aventi, ad una seconda estremità (24), elementi di fissaggio per il montaggio di detti elementi a rullo (20,120) in una posizione trasversale rispetto alla direzione di avanzamento dei rottami su detta superficie di avanzamento (16).
  11. 11. Dispositivo come nella rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che comprende elementi di rinforzo (28), associati ortogonalmente a detti elementi tubolari oblunghi (25), atti ad irrobustire trasversalmente detti elementi tubolari oblunghi (25).
  12. 12. Dispositivo come nelle rivendicazioni 10, caratterizzato dal fatto che detti elementi di rinforzo comprendono piastre trasversali (28) piane, realizzate esternamente a detto elemento tubolare (25) oblungo e disposte in predeterminate posizioni longitudinali di detto elemento tubolare (25) oblungo.
  13. 13. Dispositivo come nella rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che comprende elementi di rinforzo (27), associati ortogonalmente a detti elementi tubolari oblunghi (25) e atti ad irrobustire longitudinalmente detti elementi tubolari oblunghi (25).
  14. 14. Dispositivo come nella rivendicazione 12, caratterizzato dal fatto che detti elementi di rinforzo comprendono piastre longitudinali (27) piane, realizzate di pezzo o saldate a ciascun elemento tubolare (25) oblungo.
  15. 15. Dispositivo come in una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che comprende dispositivi di attuazione (29) atti movimentare gli elementi tubolari oblunghi (25) fra le suddette prima e seconda posizione.
  16. 16. Impianto per la triturazione di rifiuti, caratterizzato dal fatto che comprende un dispositivo per la compressione di rottami come in una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni.
  17. 17. Dispositivo di compressione per un impianto (14) di triturazione di rottami e impianto per la triturazione di rottami sostanzialmente come descritto, con riferimento agli annessi disegni,
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