ITUD20010016A1 - Procedimento di asciugatura per materiale tessile o pelli conciate, e relativo dispositivo - Google Patents

Procedimento di asciugatura per materiale tessile o pelli conciate, e relativo dispositivo Download PDF

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ITUD20010016A1
ITUD20010016A1 IT2001UD000016A ITUD20010016A ITUD20010016A1 IT UD20010016 A1 ITUD20010016 A1 IT UD20010016A1 IT 2001UD000016 A IT2001UD000016 A IT 2001UD000016A IT UD20010016 A ITUD20010016 A IT UD20010016A IT UD20010016 A1 ITUD20010016 A1 IT UD20010016A1
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IT
Italy
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leather
belt
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water
squeezing
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IT2001UD000016A
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Bruno Scortegagna
Roberto Franchetti
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Roberto Franchetti
Lafer Spa
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Description

Descrizione del trovato avente per titolo:
"PROCEDIMENTO DI ASCIUGATURA PER MATERIALE TESSILE O PELLI CONCIATE, E RELATIVO DISPOSITIVO"
CAMPO DI APPLICAZIONE
Forma oggetto del presente trovato un procedimento di asciugatura per materiale tessile, pelli conciate od altro materiale analogo od assimilabile, ed il dispositivo atto a concretizzare tale procedimento.
Il trovato si applica per il finissaggio di materiale tessile quale cotone, lana, misto, sintetico, di maglieria, elasticizzato, e viene utilizzato per lo più in uscita da trattamenti in umido quali lavaggio, tintura, vaporizzazione, impregnazione, decatissaggio, calandratura ed altro. Il trovato si applica altresì per l'asciugatura di pellami uscenti da un trattamento di conciatura.
STATO DELLA TECNICA
Nel finissaggio di materiale tessile, il tessuto uscente da trattamenti in umido deve essere sottoposto ad almeno una fase di asciugatura per poter essere avviato alle successive operazioni. L'asciugatura deve essere eseguita in modo da asportare il massimo quantitativo di acqua ed umidità dal materiale tessile senza rovinarlo o deteriorarlo in alcun modo, in particolare la sua mano ed il suo aspetto.
I comuni procedimenti di asciugatura prevedono di investire il materiale tessile con un flusso d'aria calda per far evaporare l'acqua contenuta in esso fino a raggiungere il voluto tasso di umidità.
Le macchine di asciugatura comunemente utilizzate, denominate rameuses, sono costituite da camere entro le quali il tessuto viene fatto transitare tra un'entrata ed un'uscita da catene o mezzi analoghi. Le rameuses possono essere ad uno o più piani in funzione del percorso che il materiale tessile deve seguire per completare l'operazione di asciugatura. Un altro sistema di asciugatura tramite riscaldamento prevede di trasportare il materiale tessile a contatto con cilindri riscaldati secondo un percorso pre-definito.
Questi sistemi di asciugatura per riscaldamento, tra cui è noto anche un sistema che utilizza onde a radio-frequenza, hanno l'inconveniente di richiedere un consumo energetico molto alto, stimabile in 1200÷1500 kcal per far evaporare 1 kg d'acqua.
In abbinamento, od in alternativa, ai sistemi di asciugatura per riscaldamento possono essere previsti sistemi di asciugatura meccanica. Tra questi, è noto il sistema di asciugatura per spremitura, ad esempio con cilindri disposti in una configurazione a foulard, il quale però ha l'inconveniente dì lasciare nel materiale tessile un residuo d'acqua non inferiore al 60 % rispetto al peso del tessuto.
Tra i sistemi meccanici è anche noto il sistema a centrifuga, il quale però, oltre a lasciare nel materiale tessile un residuo non inferiore al 50 % del peso del tessuto, ha anche l'inconveniente di essere discontinuo e di consentire quindi produttività molto basse. Un altro metodo prevede di far passare il materiale tessile da asciugare in cooperazione con una o più barre di aspirazione; anche in questo caso, vi è una scarsa efficienza di asciugatura unita ad elevati consumi energetici.
Attualmente, vi è pertanto una richiesta di un metodo di asciugatura in continuo di materiale tessile o pellame che permetta di ottenere alte prestazioni senza richiedere alti consumi energetici.
Per ovviare agli inconvenienti sopra evidenziati ed ottenere ulteriori vantaggi, i proponenti hanno ideato e realizzato il presente trovato.
ESPOSIZIONE DEL TROVATO
Il presente trovato è espresso e caratterizzato nelle rivendicazioni principali, le rivendicazioni secondarie espongono altre caratteristiche dell'idea di soluzione principale.
Lo scopo del trovato è guello di realizzare un dispositivo di asciugatura per materiale tessile o pellami atto a garantire alte prestazioni, in termini di efficienza di asciugatura, in una struttura semplice da realizzare e da utilizzare, garantendo al contempo consumi molto inferiori rispetto ai dispositivi noti e minori rischi di deterioramento della mano e dell'aspetto del materiale da asciugare.
Per ottenere tale scopo, il trovato prevede di utilizzare l'effetto combinato derivante dal riscaldamento del materiale in una camera sostanzialmente chiusa all'interno della quale viene creato un ambiente in forte depressione rispetto alla pressione atmosferica, e di realizzare sul ateriale transitante in tale ambiente riscaldato ed in depressione almeno un trattamento meccanico di asportazione dell'acqua e dell'umidità presente sul materiale stesso.
Più precisamente, il trovato prevede di far transitare un tessuto, od una pelle, da asciugare all'interno di una camera riscaldata associata a mezzi atti a creare una voluta condizione di depressione (vuoto) , allo scopo di sfruttare l'azione combinata derivante dal riscaldamento in un ambiente in depressione.
Il trovato permette pertanto di sfruttare la minore temperatura alla quale l'acqua viene portata all'ebollizione, l'indebolimento dei legami molecolari e la riduzione della contropressione esterna che si oppone al distacco delle molecole d'acqua ed umidità dalla superficie del tessuto.
All'interno di tale camera, in una soluzione preferita, è prevista almeno una fase di spremitura meccanica del tessuto per estrarre l'acqua portata sostanzialmente ad ebollizione dall'azione combinata di riscaldamento e depressione. In un'altra soluzione, in tale camera viene prevista almeno una fase di aspirazione dell'acqua portata sostanzialmente alla temperatura di ebollizione.
Secondo un'ulteriore soluzione, il trovato prevede di eseguire all'interno di tale camera in depressione sia una o più fasi di spremitura che una o più fasi di aspirazione.
L'esecuzione di un'operazione di spremitura, o di aspirazione, o combinata spremitura/aspirazione, in un ambiente riscaldato e tenuto in forte depressione permette di concretizzare una pluralità di vantaggi in termini di efficienza di asciugatura.
Infatti, è noto che in una massa liquida a riposo ogni molecola è sollecitata da un insieme di forze di attrazione da parte delle altre molecole, in equilibrio tra loro. In corrispondenza della superficie di separazione fra liquido ed aria, questo equilibrio genera una tensione risultante, fra l'attrazione delle molecole interne e quelle del mezzo esterno; le molecole della superficie sono attratte verso l'interno del liquido, costituendo una sorta di pellicola tesa che si oppone alla penetrazione di corpi estranei.
La tensione superficiale di tale pellicola si oppone ad ogni azione che tenda a far aumentare la superficie di contatto. Quando ciò avviene in un ambiente in forte depressione, tale tensione superficiale è drasticamente ridotta.
Inoltre, in condizioni di riposo e temperatura ambiente, il movimento cinetico delle molecole di una massa liquida è molto debole ed i legami fra le molecole, e quindi la forza di coesione tra le stesse, sono molto forti. Quando invece la massa liquida è riscaldata, il movimento delle molecole è molto forte, potendo favorire l'espansione della massa fino all'evaporazione, ed i legami e le forze di coesione tra le molecole sono molto deboli.
In presenza di un ambiente riscaldato e tenuto in depressione, pertanto, si ha il risultato di avere una tensione superficiale del liquido estremamente ridotta ed una resistenza al distacco delle molecole molto bassa; infatti, il vuoto, al contrario della pressione atmosferica, non costituisce un freno all'allontanamento delle molecole d'acqua dalla superficie del materiale tessile. Inoltre, l'ebollizione dell'acqua avviene a temperature sensibilmente inferiori, anche perché le forze di coesione fra le molecole sono molto deboli.
Sottoponendo in tali condizioni il tessuto a spremitura e/o ad aspirazione, si ottiene pertanto un'asportazione dell'acqua molto più efficiente ed efficace, senza peraltro rovinare il tessuto grazie alle temperature di lavoro molto inferiori; inoltre, poiché l'acqua va in ebollizione ad una temperatura ridotta, ad esempio a circa 54°C per una pressione dell'ordine di circa 0,15 bar, si ottiene un notevole risparmio in termini di consumi energetici. Si può dunque utilizzare tale metodo anche con tessuti delicati, e particolarmente sensibili al calore, con minori rischi di un loro danneggiamento e deterioramento.
Il valore di depressione a cui deve essere mantenuta la camera di transito e trattamento del tessuto non costituisce un parametro critico, anche se più basso è tale valore, minore è il valore della temperatura di ebollizione e quindi più alto è il rendimento di asciugatura.
Valori nell'intervallo 0,1÷0,2 bar di pressione residua sono preferenziali almeno di caso di sola spremitura. Nel caso di aspirazione, sono preferenziali valori di pressione residua nell'intervallo 0,3÷0,5 bar; questi valori leggermente più alti derivano dal fatto che il rendimento è più alto se il flusso che attraversa il tessuto ha una certa densità.
Con questi valori di pressione residua, il miglioramento nell'asportazione d'acqua ed umidità rispetto a sistemi di asciugatura tradizionali ha valori compresi fra un minimo del 40% ed un massimo dell' 80%, in funzione del tipo di tessuti trattati.
ILLUSTRAZIONE DEI DISEGNI
Queste caratteristiche e vantaggi del trovato diverranno evidenti dalla lettura della seguente descrizione della realizzazione preferenziale del trovato, fatta con riferimento alle tavole allegate, fornite a titolo esemplificativo non limitativo.
Nelle tavole abbiamo che:
la fig. la illustra una prima realizzazione di un dispositivo di asciugatura secondo il trovato; la fig. lb illustra il particolare I di fig. 1a; la fig. le illustra, con un particolare, una variante del trovato;
la fig. 2 illustra un'altra realizzazione di un dispositivo di asciugatura secondo il trovato. DESCRIZIONE DI ALCUNE REALIZZAZIONI PREFERENZIALI
Con riferimento alle figure allegate, il numero 10 indica nel suo complesso un dispositivo per l'asciugatura in continuo di materiale tessile in forma di nastro 11, o pelli, proveniente da trattamenti in umido.
Nel seguito della descrizione si parlerà genericamente di nastro 11, intendendo che il trovato si applica allo stesso modo, con i dovuti adattamenti, anche per pelli da asciugare.
Nella soluzione di fig. la, un nastro 11 da asciugare viene fatto transitare all'interno di una camera 12, nel caso di specie di sezione circolare, presentante mezzi di tenuta a rulli 13a all'ingresso e mezzi di tenuta a rulli 13b all'uscita. Il nastro 11 può giungere alla camera 12 freddo oppure preriscaldato.
All'interno della camera 12 il nastro 11 viene fatto transitare a contatto, nel caso di specie, dì tre cilindri 14, rispettivamente 14a, 14b e 14c, di cui almeno il primo 14a riscaldato ad una temperatura preferibilmente dell'ordine di 140÷150 °C. E' ovvio che il numero di cilindri 14 di cui alla fig. 1 è solo indicativo, potendo essere variabile da uno ad un valore voluto.
La camera 12 è associata ad un gruppo di vuoto 15 atto a creare al suo interno un ambiente in forte depressione rispetto alla pressione atmosferica, con una voluta pressione residua in cui valore è vantaggiosamente, anche se non limitatamente, dell'ordine di 0,1÷0,5 bar.
Il gruppo di vuoto 15 è collegato alla camera 12 tramite un condotto estrattore 16 ed un condensatore 17 dei fumi di evaporazione presentante un ingresso 18a ed un'uscita 18b per acqua di raffreddamento. Il condensatore 17 presenta uno scarico 19 collegato ad un gruppo 20 di invio del condensato a successivi trattamenti ed eventuali riutilizzi.
All'interno della camera 12, ed in cooperazione con il primo cilindro riscaldato 14a, è presente un rullo spremitore 21, vantaggiosamente rivestito in gomma, idoneo ad esercitare sul nastro 11 transitante una pressione regolabile, fino a 100 kgs per centimetro lineare.
Il funzionamento del dispositivo di fig. la prevede che il nastro 11 da asciugare sia introdotto all'interno della camera 12 entro cui viene creato un ambiente di vuoto, e fatto transitare a contatto con il cilindro riscaldato 14a. Per condizionare il percorso del nastro 11 attorno ai cilindri 14a, 14b e 14c sono presenti rullini di rinvio 22.
Per il tratto A-B a contatto con la superficie calda del primo cilindro 14a, il nastro 11 viene portato progressivamente ad una temperatura pari alla temperatura di ebollizione nelle condizioni di depressione instaurate all'interno della camera 12, ad esempio comprese tra 45 e 80 °C.
In tali condizioni, il nastro 11 viene sottoposto a spremitura meccanica dal rullo spremitore 21, sfruttando l'allentamento dei legami fra molecole d'acqua in ebollizione e fibre del tessuto e la riduzione della contropressione esterna; tali fattori permettono di ottenere un'asportazione di acqua ed umidità molto superiore di ciò che avviene in condizioni di pressione ambiente.
In particolare, il contatto a pressione fra rullo spremitore 21 e cilindro riscaldato 14a forma (fig.
1b) un tratto di schiacciamento 25, avente una larghezza "1" di alcuni centimetri, dovuto alla deformazione della gomma. Il nastro 11 entra nel tratto di schiacciamento 25 fra rullo 21 e cilindro 14a ad una temperatura, ad esempio, dell'ordine di 45÷80 °C, e viene sottoposto a spremitura; il cilindro 14a, riscaldato ad una temperatura dell'ordine 'di 140÷150 °C, surriscalda l'acqua contenuta nel tessuto nel tratto di schiacciamento 25, essendo quindi molto elevata la differenza fra la temperatura del cilindro 14a e quella del nastro 11.
In questo breve tratto si ha quindi un rapido aumento della temperatura e si forma vapore surriscaldato rispetto alla temperatura di ebollizione che, in tali condizioni di depressione, è dell'ordine di 45÷80 °C. All'uscita del tratto di schiacciamento 25 questo vapore espande ad altissima velocità, trascinando con sé una elevata quantità d'acqua senza trovare una contropressione esterna. Quindi, il nastro 11 viene avvolto sui cilindri eventualmente riscaldati 14b e 14c per completare l'azione di asciugatura ed in particolare per rimuovere l'umidità residua prima dell'evacuazione. L'acqua estratta dal nastro 11 si raccoglie sul fondo della camera 12 e viene estratta da esso, ad esempio tramite fori di scarico collegati a mezzi di estrazione a pompa.
E' ovvio che la soluzione illustrata in fig. la ha solo valore esemplificativo, potendo il dispositivo 10 essere attrezzato con un solo cilindro riscaldato 14a ed un solo rullo spremitore 21, con un solo cilindro 14a e più rulli spremitori 21, o sostanzialmente con ogni combinazione di cilindri riscaldati e rulli spremitori compatibili con la dimensione complessiva del dispositivo ed in particolare della camera 12.
La variante illustrata in fig. le comprende, nell'interspazio compreso tra i cilindri 14a e 14b, una barra aspiratrice 26, disposta affacciata al tratto di nastro 11 libero tra i due cilindri ed in posizione estremamente ravvicinata ad esso. Essa presenta una lunghezza preferibilmente almeno pari alla larghezza del nastro 11 in trattamento.
La barra aspiratrice 26 ha la funzione di asportare l'umidità residua del nastro 11 dopo il passaggio attraverso il rullo spremitore 21, se presente, oppure costituisce l'elemento principale di asportazione meccanica dell'umidità dell'acqua nel caso in cui non sia presente alcun rullo spremitore 21. Anche l'efficienza della barra aspiratrice 26 è favorita, in modo analogo a quanto visto sopra, dalle condizioni ambientali di depressione e riscaldamento presenti nella camera 12.
La barra aspiratrice 26 presenta una fessura longitudinale di aspirazione 27 rivolta verso il nastro 11 in trattamento, ed è collegata tramite una tubazione 28 ad un sistema 29 di ventilazione/aspirazione collegato a sua volta al condotto estrattore 16 tramite una tubazione 30.
Il sistema 29 determinato il passaggio di un flusso di gas (aria, vapori d'acqua, C02, ...) attraverso il nastro 11 avente una velocità che è funzione dell'entità della depressione generata dal sistema 29 stesso. Tale flusso determina l'asportazione meccanica di acqua sostanzialmente in ebollizione ed umidità dal nastro 11 durante il transito dello stesso nell'interspazio libero tra i due cilindri 14a e 14b.
Possono essere presenti più sistemi di ventilazione/aspirazione 29, ad esempio installati ai due lati della barra aspiratrice 26, oppure la barra aspiratrice 26 può essere collegata direttamente al condotto estrattore 16.
La fessura longitudinale di aspirazione 27 può avere vantaggiosamente configurazione a spina di pesce, od altra geometria idonea ad ottimizzare l'azione di aspirazione. Possono inoltre essere presenti due o più barre aspiratrici 26 disposte lungo il percorso del nastro 11 entro la camera 12. Per ottimizzare il rendimento della o delle barre aspiratrici 26 è preferenziale che la pressione residua mantenuta all'interno della camera 12 abbia un valore compreso nell'intervallo 0,3÷0,5 bar, affinché il flusso di gas attraversante il nastro 11 con l'acgua in ebollizione abbia una certa densità. Nella soluzione di fig. 2, in cui numeri uguali a quelli di fig. la si riferiscono a componenti uguali od equivalenti, la camera di vuoto 12 è creata nello spazio definito da quattro cilindri, 114a, 114b, 114c e 114d, riscaldabili fino a 140÷150 °C.
I cilindri 114b e 114d hanno preferibilmente superficie in acciaio, mentre i cilindri 114a e 114c sono preferibilmente rivestiti in gomma. Tali cilindri gommati 114a e 114c possono essere portati in pressione contro la superficie dei cilindri in acciaio 114b e 114d per svolgere una duplice funzione di tenuta della camera di vuoto 12 rispetto all'esterno e di spremitura fino a 100 kgs per centimetro lineare del nastro 11 all'entrata ed all'uscita della camera 12 stessa.
Alle estremità dei cilindri è previsto un dispositivo di tenuta 25 idoneo a isolare l'ambiente interno della camera 12 rispetto all'esterno. Il dispositivo di tenuta 25 può essere del tipo descritto nella domanda di brevetto europeo EP-A-943.719, a nome di un richiedente della presente domanda, o di altro tipo idoneo.
I cilindri 114a-114d possono inoltre essere disposti all'interno di una camera 23 definita da una struttura scatolare 24 atta a creare un ambiente isolato termicamente rispetto all'esterno.
Il nastro 11 viene introdotto all'interno della camera 12 dopo una prima spremitura causata dal passaggio prima fra i cilindri 114a e 114d e poi fra i cilindri 114a e 114b; viene sottoposto a riscaldamento per il contatto con la superficie dei cilindri; infine viene sottoposto a nuova spremitura all'uscita della camera 12 per il passaggio tra i cilindri 114c e 114d.
Va notato che il nastro 11 viene sempre riscaldato dai cilindri ad una temperatura superiore a quella di ebollizione nelle condizioni di pressione presenti all'interno della camera 12.
Secondo un'altra variante non illustrata, il nastro 11 viene avvolto per un tratto esterno alla camera 12 sulla superficie del cilindro riscaldato 114d per preriscaldarlo e favorire quindi il successivo riscaldamento, mediante il quale l'acqua presente sul nastro 11 viene portata ad ebollizione. Anche in questo caso, l'utilizzo di un ambiente riscaldato, all'interno del quale viene creata una situazione di vuoto, permette di abbassare notevolmente la temperatura di ebollizione dell'acqua, riduce la forza dei legami molecolari e la contropressione esterna che si oppone al distacco delle molecole di acqua ed umidità dal tessuto.
Tutto ciò permette di concretizzare sia un notevole risparmio energetico che minori rischi di danneggiamento del tessuto grazie alla riduzione delle temperature di esercizio.
La soluzione di fig. 2 con un numero di cilindri da 2 a 4 è particolarmente idonea all'asciugatura di pellami dopo la conciatura; la breve distanza fra i punti di spremitura dei cilindri permette una facile incorsatura delle pelli, le quali hanno normalmente una lunghezza limitata.
La camera 12 è associata a mezzi a pompa, analoghi a quelli illustrati in fig. la, per l'evacuazione dell'acqua estratta dal nastro tessile 11.
Al procedimento e dispositivo fin qui descritti possono essere apportate aggiunte e/o modifiche senza uscire dall'ambito del presente trovato. E' altresì ovvio che, sebbene il presente trovato sia stato descritto con riferimento ad esempi specifici, un esperto del ramo potrà realizzare altre soluzioni equivalenti rientranti nell'oggetto del presente trovato.

Claims (1)

  1. RIVENDICAZIONI 1 - Procedimento di asciugatura per materiale tessile in forma di nastro (11) o pellami, in cui detto nastro (11) o pellame viene fatto transitare all'interno di una camera (12) sostanzialmente chiusa all'interno della quale viene creato un ambiente almeno parzialmente riscaldato ed in depressione rispetto alla pressione atmosferica per portare l'acqua contenuta in detto nastro (11) ad una temperatura almeno prossima a quella di ebollizione, caratterizzato dal fatto che prevede di sottoporre detto nastro (11) o pellame transitante in detta camera (12) in depressione ad almeno un trattamento meccanico di asportazione dell'acqua e dell'umidità presente sul nastro (11) o pellame stesso . 2 - Procedimento come alla rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto trattamento meccanico di asportazione comprende almeno una fase di spremitura per l'estrazione dell'acqua portata ad una temperatura sostanzialmente prossima a quella di ebollizione . 3 - Procedimento come alla rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che detto trattamento meccanico di asportazione comprende almeno una fase di aspirazione per l'estrazione dell'acqua portata ad una temperatura sostanzialmente prossima a quella di ebollizione. 4 - Procedimento come ad una o l'altra delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che la depressione all'interno di detta camera (12) viene portata a valori compresi tra circa 0,1 bar e circa 0,5 bar, ed il riscaldamento del nastro (11) o pellame viene eseguito in modo da portare detto nastro (11) o pellame ad una temperatura di circa 45-80 °C. 5 - Procedimento come alla rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che la depressione all'interno di detta camera (12) viene portata ad un valore nell'intorno di 0,15 bar, ed il riscaldamento del nastro (11) o pellame viene eseguito in modo da portare detto nastro (11) o pellame ad una temperatura nell'intorno di 54 °C. 6 - Procedimento come alle rivendicazioni 2 e 4, caratterizzato dal fatto che il riscaldamento del nastro (11) o pellame viene eseguito per contatto con la superficie di almeno un cilindro riscaldato (14a; 114a-114d), e che detta fase di spremitura prevede di schiacciare il nastro (11) o pellame mentre transita tra detto almeno un cilindro riscaldato (14a; 114a-114d) ed almeno un rullo spremitore (21) od un coniugato cilindro (114a, 114c) . 7 - Procedimento come ad una od all'altra delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che prevede di preriscaldare detto nastro (11) o pellame prima della sua introduzione all'interno della camera in depressione (12). 8 - Dispositivo di asciugatura per materiale tessile in forma di nastro (11) o pellami, comprendente una camera (12) di transito di detto nastro (11) o pellame, mezzi (15, 16, 17) atti a creare una depressione all'interno di detta camera (12) e mezzi (14a; 114a-114d) atti a riscaldare detto nastro (11) o pellame transitante all'interno di detta camera (12), caratterizzato dal fatto che, all'interno di detta camera (12), comprende mezzi atti ad eseguire almeno un trattamento meccanico di asportazione dell'acqua e dell'umidità presente sul nastro (11) o pellame stesso. 9 - Dispositivo come alla rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto che detti mezzi atti a eseguire un trattamento meccanico di asportazione di acqua ed umidità comprendono almeno un rullo/cilindro spremitore (21; 114a, 114c) cooperante con almeno uno di detti mezzi (14a; 114b, 114d) atti a riscaldare il nastro (11) o pellame ed atto ad agire su detto nastro (11) o pellame quando la temperatura dell'acqua presente in esso ha raggiunto un valore sostanzialmente prossimo a quello di ebollizione. 10 - Dispositivo come alla rivendicazione 8 o 9, caratterizzato dal fatto che detti mezzi atti a eseguire un trattamento meccanico di asportazione di acqua ed umidità comprendono almeno un dispositivo di aspirazione (26) atto ad agire su detto nastro (11) o pellame quando la temperatura dell'acqua presente in esso è stata portata ad un valore sostanzialmente prossimo a quello di ebollizione. 11 - Dispositivo come alla rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto che detti mezzi atti a riscaldare il nastro (11) o pellame comprendono almeno un cilindro riscaldato (14a; 114a-114d) disposto almeno parzialmente all'interno di detta camera (12) e sulla cui superficie detto nastro (11) o pellame si avvolge almeno parzialmente. 12 - Dispositivo come ad una o l'altra delle rivendicazioni da 8 a 11, caratterizzato dal fatto che comprende mezzi di tenuta (13a, 13b; 114a, 114c) disposti all'entrata ed all'uscita della camera (12). 13 - Dispositivo come alla rivendicazione 12, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di tenuta (13a, 13b; 114a, 114c) hanno una parziale funzione di spremitura meccanica del nastro (il) o pellame. 14 - Dispositivo come ad una o l'altra delle rivendicazioni da 8 in poi, caratterizzato dal fatto che detti mezzi (15, 16, 17) sono predisposti in modo da creare all'interno di detta camera (12) una depressione dell'ordine di 0,1÷0,5 bar, e detti mezzi di riscaldamento (14a; 114a-114d) sono configurati in modo da riscaldare il nastro (11) o pellame ad una temperatura dell'ordine di 45÷80 °C. 15 - Dispositivo come alla rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto che detta camera (12) è definita da una struttura esterna presentante una entrata ed un'uscita del nastro (11) o pellame definite da rispettivi mezzi di tenuta (13a, 13b), al cui interno sono presenti cilindri (14a, 14b, 14c) , di cui almeno uno riscaldato, a contatto dei quali detto nastro o pellame viene fatto transitare. 16 - Dispositivo come alla rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che detto rullo spremitore (21) è atto ad esercitare una pressione su detto nastro (11) o pellame fino a 100 kgs per centimetro lineare . 17 - Dispositivo come alla rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto che detta camera (12) è definita da cilindri (114a-114d) le cui superfici sono disposte a reciproco contatto, essendo presenti almeno due cilindri (114a, 114c) presentanti la superficie rivestiti in gomma ed atti ad essere portati contro i relativi cilindri (114b, 114d) con una pressione regolabile fino a 100 kgs per centimetro lineare in modo da esercitare una funzione di tenuta all'entrata ed all'uscita di detta camera (12) e da esercitare un'azione meccanica di spremitura dell'acqua e dell'umidità da detto nastro (11) o pellame. 19 - Procedimento e dispositivo per l'asciugatura di materiale tessile o pellami, sostanzialmente come descritto ed illustrato negli annessi disegni.
IT2001UD000016A 2001-01-29 2001-01-29 Procedimento di asciugatura per materiale tessile o pelli conciate, e relativo dispositivo ITUD20010016A1 (it)

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