ITUD970145A1 - Procedimento di calandratura/decatissaggio in continuo ad alta temperatura e ad alta pressione per tessuti e - Google Patents

Procedimento di calandratura/decatissaggio in continuo ad alta temperatura e ad alta pressione per tessuti e Download PDF

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ITUD970145A1
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Description

Descrizione del trovato avente per titolo:
"PROCEDIMENTO DI CALANDRATURA/ DECATISSAGGIO IN CONTINUO AD ALTA TEMPERATURA E AD ALTA PRESSIONE PER TESSUTI E RELATIVO DISPOSITIVO"
CAMPO DI APPLICAZIONE
Forma oggetto del presente trovato un procedimento di calandratura/decatissaggio in continuo ad alta temperatura e ad alta pressione per tessuti, ed il relativo dispositivo, come espressi nelle rispettive rivendicazioni principali.
Il trovato si inserisce nei cicli di finitura, successivi alla tintura, dei tessuti lanieri, di lana-mista, di seta, cellulosi o sintetici e simili, allo scopo di fissare in modo permanente sui tessuti cardati e pettinati elevate caratteristiche qualitative e proprietà normalmente richieste per una stoffa finita e pronta per l’uso.
STATO DELLA TECNICA
Sono noti nel settore tessile i processi di finitura a cui il tessuto laniero o simile viene sottoposto per conferire o fissare particolari caratteristiche superficiali che ne esaltano la qualità e ne conferiscono particolari proprietà.
Tra dette operazioni di finissaggio è noto il processo di calandratura in continuo che consiste nel far passare il tessuto fra due superfici, per lo più metalliche e premute una contro l'altra, allo scopo di aumentare il grado di compattezza e lucentezza di detto tessuto.
Le due superfici metalliche sono vantaggiosamente riscaldate, normalmente con vapore.
La calandra è normalmente costituita da un cilindro cavo e girevole assialmente e da una cosiddetta bacinella, di forma arcuata, anch'essa cava per consentire il passaggio del vapore di riscaldamento. La bacinella preme contro il cilindro e la pezza, trascinata da quest'ultimo, striscia sulla superficie levigata di un foglio metallico estremamente liscio che ricopre la bacinella stessa.
Il risultato del lavoro della calandra è la combinazione di due fattori, la pressione della bacinella contro il cilindro e l'attrito di slittamento della stoffa sulla superficie liscia della bacinella.
Il primo fattore fornisce al tessuto la compattezza, il secondo la lucentezza.
La calandratura determina come conseguenze non desiderate un allungamento del tessuto per le forti pressioni di trascinamento ed una eccessiva lucidatura del tessuto che spesso non è gradita.
Il trattamento di decatissaggio, che può essere eseguito successivamente od in alternativa alla calandratura, ha sostanzialmente la funzione di conferire pienezza al tatto e stabilità permanente alla stoffa.
Se eseguito in abbinamento alla calandratura, serve anche per attenuare il lucido eccessivo determinato sulla stoffa.
Il trattamento di decatissaggio si basa sulla caratteristica proprietà di plasticizzazione della fibra della lana sotto l'azione del vapore o dell'acqua ad alta temperatura.
La fibra di lana, sotto l'azione del vapore, modifica le sue caratteristiche chimico-fisiche ed il suo assetto relativo alle fibre circostanti diventa permanente, in particolare quando il successivo raffreddamento viene eseguito lentamente.
Sono noti nella tecnica molti metodi per eseguire il decatissaggio.
Una prima classificazione fondamentale è quella tra il decatissaggio a secco, con vapore, ed il decatissaggio ad umido, con acqua calda.
Una seconda classificazione è quella tra il decatissaggio eseguito in continuo e quello eseguito in discontinuo, ossia con fermata della pezza sul cilindro.
Una tecnica di decatissaggio a secco prevede di avvolgere la stoffa assieme ad una sottopezza su un cilindro traforato dal quale fuoriesce un flusso di vapore acqueo per un tempo e ad una pressione determinati.
Il decatissaggio a secco sul cilindro può essere eseguito in aria libera, con temperatura del vapore di 98°C, od in autoclave, con temperatura del vapore che può raggiungere i 120+125°C.
Il decatissaggio in aria libera con temperatura di 98°C è, come impianto, semplice ed economico; tuttavia, come funzionamento, determina inconvenienti a causa della notevole quantità di vapore richiesta per sostituire quello che si condensa e per riscaldare le parti metalliche.
Inoltre, il decatissaggio dall'effetto semipermanente non è sempre uniforme, nè in altezza nè nei diversi strati e può provocare la formazione di marezzature, in particolare negli strati interni.
Il decatissaggio in aria libera, inoltre, mal si adatta per una esecuzione in continuo; le macchine finora sviluppate forniscono trattamenti regolari ma effetti blandi di finissaggio.
II decatissaggio in autoclave prevede di disporre il cilindro su cui è avvolto il tessuto all'interno di una caldaia o cisterna in pressione chiusa ermeticamente entro la quale viene iniettato il vapore a temperatura di 120÷125°C.
Utilizzando tale metodo si conferisce al tessuto una mano ed una stabilità permanente non ottenibile con il decatissaggio in aria libera.
Tuttavia, non si riescono ad evitare discontinuità ed irregolarità di processo; inoltre, il processo richiede lunghi tempi di esecuzione ed elevati costi di attrezzature.
Sono stati ottenuti dei miglioramenti di processo lavorando il tessuto in autoclave in uno stato umido, con un tasso di umidità compreso tra il 20 e l'80%, ma anche tali miglioramenti non sono risultati completamente soddisfacenti.
Un'altra evoluzione del processo di decatissaggio ha riguardato lo sviluppo di una macchina decatitrice che lavora in continuo e sotto pressione, il cui il tessuto che si avvolge in continuo su un cilindro viene sottoposto in successione ad un trattamento con vapore saturo sotto pressione fino ad una temperatura di 135°C e ad una successiva fase di raffreddamento con stabilizzazione della superficie e delle dimensioni.
Gli effetti ottenuti da questo combinato effetto di pressione e temperatura sono una mano drappeggiante, un’attenuazione dell'effetto lucido, una maggior permanenza dell’effetto di decatissaggio, una più precisa stabilità dimensionale.
Tuttavia anche questa soluzione, concettualmente valida, non ha avuto un effettivo riscontro industriale a causa dei problemi tecnici inerenti alla costruzione della macchina e del troppo elevato costo degli impianti.
Un'ulteriore soluzione proposta per ottenere un decatissaggio efficace combinando gli effetti di alta pressione, alta temperatura e pressione meccanica è stata quella di combinare la tecnica della calandratura con quella del decatissaggio.
In pratica, si è suggerito di bagnare il tessuto prima di trattarlo, utilizzando acqua pura od acqua addittivata con composti chimici riducenti, e poi di trasportarlo a sandwich tra un cilindro riscaldato, che esegue la vaporizzazione, ed un nastro od altro opportuno elemento che esercita su di esso una definita pressione superficiale sì da ottenere vapore ad alta temperatura.
L'istantanea evaporazione dell’acqua di cui il tessuto è impregnato permette lo sviluppo di vapore ad una temperatura fino a 135°C, il quale determina ottimali condizioni affinchè la schiacciatura meccanica eseguita dagli organi di pressatura determini un elevato risultato di fissatura.
Sono state proposte tecniche, e macchine relative, più o meno sofisticate, ad esempio per controllare con precisione il contenuto di umidità applicato al tessuto entrante nella macchina di decatissaggio per ottimizzare l’effetto e l'efficacia del trattamento.
Sfruttando tale principio dell'effetto combinato di vapore, temperatura e pressione una pluralità di costruttori ha proposto macchine sostanzialmente simili, comprendenti una ingombrante struttura di contenimento al cui interno trova alloggiamento un gruppo di umidificazione, seguito dal gruppo di pressatura-vaporizzazione a sua volta seguito da un gruppo di raffreddamento.
Tutti gli impianti proposti e presenti sul mercato non hanno trovato un efficace ed esteso utilizzo a causa del loro costo, del loro elevato ingombro, della necessità di manutenzione costosa e costante. Inoltre, detti impianti lamentano problemi di scarsa produttività.
Ancora, l'effetto del finissaggio non è sempre soddisfacente ed uniforme per tutti i tipi di tessuti.
Ciò deriva dal fatto che l'effetto di stabilità delle fibre di un tessuto di lana scaldato ad alta temperatura a partire dalla sua umidità trasformata in vapore ad alta temperatura è molto meno accentuato rispetto all'effetto che si ottiene su un tessuto vaporizzato ad alta temperatura con vapore vivo. Pertanto, anche le soluzioni sopra descritte non riescono ad ottenere risultati pienamente soddisfacenti con soluzioni economiche e praticamente percorribili.
Per risolvere tutti questi inconvenienti e per ottenere ulteriori vantaggi, il proponente ha sperimentato e realizzato il presente trovato.
ESPOSIZIONE DEL TROVATO
Il presente trovato è espresso e caratterizzato nelle rispettive rivendicazioni principali.
Le rivendicazioni secondarie espongono varianti all’idea di soluzione principale.
Lo scopo del trovato è quello di combinare gli insegnamenti della tecnica nota per ottenere un trattamento di decatissaggio in continuo con vapore ad alta temperatura e ad alta pressione in cui il tessuto viene sottoposto ad un trattamento con vapore vivo all'interno di una camera in pressione chiusa a tenuta costituita da cilindri disposti perifericamente a contatto e frontalmente delimitata da piastre di tenuta.
All'ingresso ed all'uscita dalla camera di tenuta, il tessuto viene sottoposto ad un'azione di pressatura determinata dal passaggio fra i cilindri.
Utilizzando tale procedimento, il trovato permette di ottenere, tra gli altri vantaggi, un effetto di finissaggio drappeggiante, una maggior permanenza dell’effetto di fissaggio delle fibre ed una più elevata stabilità dimensionale del tessuto.
Il trovato si concretizza inoltre in un dispositivo molto semplice, che richiede un investimento limitato, presenta un ridotto ingombro e richiede una manutenzione molto limitata.
Il trovato è inoltre estremamente versatile ed adattabile ad ogni tipo di tessuto e di risultato da ottenere in quanto permette un facile e rapido intervento ed eventuale regolazione di un numero estremamente alto di parametri sì ad adeguarsi di volta in volta alle necessità.
Secondo una variante, il tessuto da sottoporre a decatissaggio viene prima umidificato e poi inviato ad un gruppo di pressatura e trattamento con vapore vivo in pressione in camera chiusa configurata nella nota forma di un foulard.
In caso di tessuto umidificato, può essere presente un opportuno gruppo umidificatore a monte della camera chiusa a tenuta, oppure il tessuto può pervenire al dispositivo già umidificato.
Secondo un’altra variante, il tessuto viene introdotto nella camera chiusa a tenuta non umidificato.
Il foulard, ad esempio ma non esclusivamente nella forma a quattro cilindri, definisce una camera in pressione chiusa a tenuta all'interno della quale il tessuto viene sottoposto all'azione di vapore vivo ad alta pressione e ad alta temperatura.
Secondo il trovato, la pressione del vapore vivo introdotto all'interno della camera chiusa può arrivare a valori massimi fino a 4+6 atmosfere mentre la temperatura può arrivare a valori fino a 140+160 °C. All'entrata ed all'uscita della zona di trattamento con vapore vivo, il tessuto viene premuto tra due cilindri pressori, con eventuale interposizione di almeno un elemento di accompagnamento, quale un feltro o simili.
In uscita dal gruppo di pressatura e trattamento con vapore il tessuto viene quindi raffreddato allo scopo di stabilizzare sia la disposizione delle fibre in superficie che la dimensione del tessuto.
Secondo una variante, il tessuto, uscente dalla camera in pressione chiusa e prima di essere raffreddato, viene sottoposto ad un trattamento di vaporissaggio con vapore a pressione atmosferica.
La camera in pressione chiusa di trattamento con vapore vivo è definita, secondo una soluzione del trovato, da un cilindro pressore in entrata, da una coppia di cilindri di rinvio e da un cilindro pressore di uscita.
Secondo una variante, i cilindri di rinvio hanno anche funzione di cilindri di pressione.
I cilindri di rinvio sono, secondo una variante, motorizzati e riscaldati e presentano la superficie ricoperta in acciaio, carta, ebanite, gomma, tessuto non tessuto o materiale analogo.
I cilindri di pressione sono anch'essi riscaldati e, secondo una variante, sono ricoperti in gomma. Secondo un'ulteriore variante, essi sono associati a mezzi di regolazione della pressione con cui agiscono sul tessuto.
Secondo una variante, i cilindri di rinvio e/o i cilindri di pressione sono associati a mezzi di regolazione della temperatura.
Secondo un'altra variante, i cilindri di pressione ed i cilindri di rinvio presentano alle estremità anelli di rivestimento in gomma dura che cooperano per strisciamento con piastre laterali di tenuta associate a mezzi di spinta.
Detti anelli in gomma dura possono essere, secondo un'ulteriore variante, associati a mezzi di lubrificazione, ad esempio con miscela aria-acqua o con aria miscelata a prodotti oleanti e/o lubrificanti. Il circuito di alimentazione del vapore all'interno della camera chiusa comprende mezzi a valvola di regolazione della pressione, vantaggiosamente posti sia in entrata che in uscita da detta camera, mediante i quali è possibile regolare la pressione del vapore introdotto.
Secondo un'altra variante, la camera chiusa presenta mezzi di sfiato per scaricare eventuale condensa accumulatasi durante il trattamento.
Il procedimento secondo il trovato, in funzione del tipo di tessuto da trattare e/o del tipo di risultato da ottenere, prevede di intervenire su uno e/o sull'altro dei seguenti parametri:
- pressione e/o temperatura del vapore;
- tensione dell'elemento di accompagnamento interposto tra tessuto e cilindri pressori;
- pressione del cilindro pressore di entrata e/o di quello di uscita e/o dei cilindri di rinvio;
- temperatura dei cilindri pressori e/o dei cilindri di rinvio;
- velocità di avanzamento del tessuto,
- intensità del trattamento di raffreddamento e/o della vaporizzazione/raffreddamento;
- umidificazione del tessuto a monte del trattamento con vapore.
ILLUSTRAZIONE DEL DISEGNI
Le figure allegate sono fornite a titolo esemplificativo, non limitativo, ed illustrano alcune soluzioni preferenziali del trovato.
Nelle tavole abbiamo che:
- la fig. 1 illustra una prima soluzione realizzativa del dispositivo di calandratura-decatissaggio secondo il trovato;
- la fig. 2 illustra una prima variante di fig. 1; - la fig. 3 illustra una seconda variante di fig. 1; - la fig. 4 illustra una terza variante di fig. 1; - la fig. 5 illustra una quarta variante di fig. 1; - la fig. 6 illustra schematicamente il sistema di tenuta ed il sistema di alimentazione vapore all'interno della camera chiusa secondo il trovato.
DESCRIZIONE DEI DISEGNI
Le figure allegate 1-5 illustrano schematicamente possibili soluzioni realizzative del dispositivo di calandratura-decatissaggio 10 per tessuti lanieri 11 secondo il trovato.
Nelle soluzioni illustrate, il tessuto 11 viene prima umidificato mediante transito attraverso un dispositivo umidificatore 12 fino a raggiungere un tasso voluto di umidità, e poi inviato all'interno di una camera chiusa a tenuta 13 all'interno della quale viene creato un ambiente in pressione mediante introduzione di vapore vivo ad alta pressione e ad alta temperatura.
Il dispositivo umidificatore 12 può non essere presente, il tessuto 11 potendo pervenire già umidificato da un opportuno gruppo a monte ovvero non umidificato.
Le pressioni raggiungibili all'interno della camera chiusa 13 possono assumere valori fino a 4÷6 atmosfere, mentre le temperature raggiungibili possono assumere valori fino a 140÷160 °C.
Nel caso di specie, detta camera chiusa a tenuta 13 è definita da quattro cilindri cooperanti, rispettivamente due cilindri di pressione fra loro contrapposti 14a e 14b e due cilindri di rinvio 15a e 15b fra loro contrapposti.
Cadauno dei cilindri di rinvio 15a e 15b, che possono avere anche funzione di pressione, presenta la rispettiva superficie tangente alla superficie di entrambi i cilindri di pressione 14a e 14b sì che le quattro rispettive linee di tangenza 16a, 16b, 16c e 16d definiscono i limiti della camera chiusa 13.
Frontalmente, detta camera chiusa 13 è definita da piastre di tenuta 17 cooperanti con le estremità dei cilindri 14a, 14b e 15a, 15b.
Dette piastre 17 cooperano per strisciamento, nel caso di specie, con anelli 18 realizzati in gomma dura ed applicati alle estremità dei detti cilindri 14a, 14b, 15a, 15b. Dette piastre 17 sono associate a mezzi di compressione 19 che assicurano il mantenimento della tenuta della camera chiusa 13 rispetto all'ambiente esterno.
Gli anelli 18 in gomma dura possono cooperare con un sistema di lubrificazione non illustrato che agisce, ad esempio ad intermittenza, erogando un flusso lubrificante a base di una miscela aria-acqua od aria addittivata con prodotti oleanti o lubrificanti di altro tipo.
Il tessuto 11 viene introdotto all'interno della camera chiusa 13 attraverso una zona di pressione di entrata, definita dalla linea di tangenza 16a fra cilindro di pressione 14a e cilindro di rinvio 15a. Nel caso di specie, il tessuto 11 viene premuto lungo detta linea di tangenza 16a con interposizione di un elemento di accompagnamento* costituito da un feltro 20 che, in fig. 1, si avvolge al cilindro di pressione 14a, all'arco del cilindro di rinvio 15a all'interno della camera chiusa 13, al cilindro di pressione 14b ed ai cilindri di rinvio 21.
L'elemento di accompagnamento interposto fra cilindri e tessuto 11 può essere costituito, oltre che da un feltro, da un nastro in poliestere, in poliestere-lana, in lana, in cotone od in altro materiale idoneo anche di tipo sintetico.
I cilindri di rinvio 21 possono essere a posizionamento regolabile per variare la tensione impartita al tessuto 11 compresso dai cilindri di pressione 14a e 14b.
I cilindri di pressione 14a e 14b sono, nel caso di specie, rivestiti da uno strato in gomma 22 e sono radialmente regolabili secondo le frecce 23 per regolare l'intensità della pressione sul tessuto 11. Tale regolazione della pressione agente sul tessuto 11 permette da un lato di garantire la tenuta della camera chiusa 13 e dall'altra di regolare il grado di pressatura del tessuto 11 entrante nella camera chiusa 13 od uscente da essa.
I cilindri di rinvio 15a e 15b sono motorizzati e sono ricoperti da un rivestimento in gomma, ebanite, acciaio, carta, tessuto non tessuto o materiale analogo. I cilindri di pressione 14a e 14b ed i cilindri di rinvio 15a e 15b sono inoltre associati a mezzi di riscaldamento con possibilità di regolare la loro temperatura in funzione del tipo di tessuto 11 e del risultato del trattamento da ottenere.
II tessuto 11 uscente dalla camera chiusa 13 e dal trattamento a vapore viene avviato ad un sistema di raffreddamento 24.
Nel caso di fig. 1 tale sistema di raffreddamento comprende un piano di appoggio a nastro trasportatore 25 su cui transita il tessuto 11 e cooperante con un sistema di ventilazione agente dall'alto.
Il flusso di raffreddamento può essere costituito da aria o da miscele di vapore-aria o da altri fluidi raffreddanti.
Il flusso di raffreddamento può essere peraltro inviato anche dal basso attraverso fori presenti nel piano di appoggio-nastro trasportatore 25.
Nella variante di fig. 2, il sistema di raffreddamento 24 comprende un cilindro traforato 26 e cooperante lungo un suo arco con un sistema di compressione costituito da un feltro di accompagnamento 120 e pressione guidato da cilindri di rinvio 121 contro il tessuto 11.
Nella variante di fig. 3, il tessuto 11 uscente dalla zona di trattamento con vapore all'interno della camera chiusa 13 viene fatto cooperare con un gruppo di vaporissaggio 27 nel mentre si avvolge attorno al cilindro di raffreddamento 26 e viene premuto contro di esso dal feltro 120.
Successivamente al trattamento di vaporissaggio, il tessuto 11 viene sottoposto al raffreddamento mediante erogazione di un flusso di raffreddamento dal cilindro 26.
Nella variante di fig. 4, il tessuto 11 viene compresso tra due feltri 20 e 120 per tutto l'arco di avvolgimento attorno al cilindro 15a all'interno della camera chiusa 13.
Il feltro 120 si avvolge attorno al cilindro di rinvio 15a ed a due cilindri di rinvio 121 per comprimere il tessuto dalla zona di ingresso alla camera chiusa 13 fino alla zona di uscita dal sistema di raffreddamento 24.
Nell'ulteriore variante di fig. 5, per garantire un'azione di compressione prolungata dopo il trattamento a vapore, il tessuto 11, assieme al feltro 20, esegue un percorso di avvolgimento attorno al cilindro di pressione 14a all'interno della camera chiusa 13, per poi avvolgersi per l'intero arco del cilindro di rinvio 15b esterno alla camera chiusa 13.
Quindi, rientra all'interno della camera chiusa 13 avvolgendosi attorno all'arco del cilindro di pressione 14b per poi essere avviato al sistema di raffreddamento 24, ove si avvolge attorno al cilindro di raffreddamento 26 in cooperazione con il feltro 120.
La fig. 6 illustra schematicamente un sistema di introduzione vapore all'interno della camera chiusa 13 definita dai cilindri 14a, 14b, 15a e 15b, in cui è presente una conduttura 28 associata ad una valvola di ingresso 29a e ad una valvola di uscita 29b e ad un separatore di condensa 30 posto in entrata. Le valvole 29a e 29b permettono di regolare la pressione e la quantità del vapore introdotto all'interno della camera chiusa 13 sì da ottenere il voluto trattamento del tessuto 11.
Sono anche presenti valvole non illustrate per scaricare eventuale condensa prima dell’introduzione del vapore nella camera chiusa 13.

Claims (1)

  1. RIVENDICAZIONI 1 - Procedimento di calandratura-decatissaggio in continuo ad alta temperatura e ad alta pressione per tessuti lanieri, di lana-mista, di seta o di tessuti cellulosici o sintetici, in cui il tessuto (11) viene sottoposto ad un trattamento a vapore, caratterizzato dal fatto che il trattamento a vapore viene eseguito introducendo il tessuto (11) all'interno di una camera chiusa a tenuta (13) in cui viene creato un ambiente di vapore vivo avente una temperatura fino a 160°C ed una pressione fino a 6 atmosfere, detta camera chiusa (13) essendo definita da almeno quattro cilindri (14a, 14b, 15a, 15b) disposti nella configurazione a foulard e da piastre di tenuta frontali (17) associate alle estremità di detti cilindri (14a, 14b, 15a, 15b). 2 - Procedimento come alla rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che la quantità, la pressione e/o la temperatura del vapore introdotto all'interno della camera chiusa (13) sono regolabili almeno in funzione del tipo di tessuto (11) da trattare e del tipo di risultato da ottenere. 3 - Procedimento come alla rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che all'ingresso ed all'uscita della camera chiusa (13) il tessuto (11) viene sottoposto ad un'azione di pressatura eseguita da cilindri di pressione, rispettivamente di entrata (14a) e di uscita <14b). 4 - Procedimento come ad una o l'altra delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il tessuto (11) viene umidificato prima dell'introduzione nella camera chiusa a tenuta (13). 5 - Procedimento come ad una o l'altra delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il tessuto (11), nel percorso all'interno della camera chiusa (13) definito tra il cilindro di pressione di entrata (14a) e quello di uscita (14b), si avvolge attorno ad almeno un arco di un cilindro di rinvio (15a) e ad almeno un arco di un cilindro di pressione (14a, 14b). 6 - Procedimento come ad una o l'altra delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che almeno tra i cilindri di pressione (14a, 14b) ed il tessuto (11) viene interposto almeno un elemento di accompagnamento (20, 120) quale feltro o simili. 7 - Procedimento come ad una o l’altra delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che in uscita dalla zona di trattamento con vapore vivo ad alta pressione e ad alta temperatura il tessuto (11) viene sottoposto ad un raffreddamento. 8 - Procedimento come alla rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che tra il trattamento con vapore ad alta pressione ed alta temperatura ed il raffreddamento è previsto un trattamento di vaporissaggio con vapore a pressione atmosferica. 9 - Procedimento come ad una o l'altra delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che i cilindri di pressione (14a, 14b) e/o i cilindri di rinvio (15a, 15b) sono riscaldati. 10 - Procedimento come ad una o l'altra delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che in funzione del tipo di tessuto da trattare e/o del tipo di risultato da ottenere, prevede di intervenire su uno e/o sull'altro dei seguenti parametri: - pressione e/o temperatura del vapore; - tensione dell'elemento di accompagnamento interposto tra tessuto e cilindri pressori; - pressione del cilindro pressore di entrata e/o di quello di uscita; - temperatura dei cilindri pressori e/o dei cilindri di rinvio; - velocità di avanzamento del tessuto, - intensità del trattamento di raffreddamento e/o della vaporizzazione/raffreddamento; - umidificazione del tessuto a monte del trattamento con vapore. 11 - Dispositivo di calandratura-decatissaggio in continuo ad alta temperatura e ad alta pressione per tessuti lanieri, di lana-mista, di seta o di tessuti cellulosici o sintetici, in cui il tessuto (11) viene sottoposto ad un trattamento a vapore, caratterizzato dal fatto che comprende una camera in pressione chiusa a tenuta (13) definita da una coppia di cilindri di pressione, rispettivamente di entrata (14a) e di uscita (14b), e da una coppia di cilindri di rinvio (15a, 15b), i lati di detta camera chiusa (13) essendo definiti dalle rispettive linee di tangenza (16a, 16b, 16c, 16d) fra detti cilindri di pressione (14a, 14b) e di rinvio (15a, 15b), detta camera chiusa (13) essendo frontalmente definita da piastre di tenuta (17) cooperanti con le estremità di detti cilindri (14a, 14b, 15a, 15b), detta camera chiusa (13) cooperando con mezzi di introduzione di vapore vivo ad una temperatura fino a 160°C e ad una pressione fino a 6 atmosfere. 12 - Dispositivo come alla rivendicazione 11, caratterizzato dal fatto che i mezzi di introduzione vapore (28) cooperano con mezzi di regolazione della pressione (29a, 29b). 13 - Dispositivo come alla rivendicazione 11 o 12, caratterizzato dal fatto che almeno tra i cilindri di pressione {14a,14b) ed il tessuto (11) è interposto almeno un elemento di accompagnamento (20, 120). 14 - Dispositivo come alla rivendicazione 13, caratterizzato dal fatto che l'elemento di accompagnamento (20, 120) è costituito da un feltro o da un nastro in poliestere, in poliestere-lana, in lana, in cotone od in altro materiale idoneo anche di tipo sintetico. 15 - Dispositivo come ad una o l'altra delle rivendicazioni da 11 in poi, caratterizzato dal fatto che a monte ed esternamente alla camera chiusa (13) è presente almeno un gruppo umidificatore (12). 16 - Dispositivo come ad una o l’altra delle rivendicazioni da 11 in poi, caratterizzato dal fatto che a valle ed esternamente alla camera chiusa (13) è presente un sistema di raffreddamento (24). 17 - Dispositivo come alla rivendicazione 16, caratterizzato dal fatto che il sistema di raffreddamento (24) comprende un piano di appoggio-nastro trasportatore (25) cooperante con mezzi di erogazione di un flusso di ventilazione. 18 - Dispositivo come alla rivendicazione 16, caratterizzato dal fatto che il sistema di raffreddamente (24) comprende un cilindro di raffreddamento (26) traforato di avvolgimento tessuto (11). 19 - Dispositivo come ad una o l'altra delle rivendicazioni da 11 in poi, caratterizzato dal fatto che tra la camera chiusa (13) ed il sistema di raffreddamento (24) è presente un gruppo di vaporissaggio (27) con vapore a pressione atmosferica. 20 - Dispositivo come ad una o l'altra delle rivendicazioni da 11 in poi, caratterizzato dal fatto che i cilindri di rinvio (15a, 15b) presentano la superficie ricoperta con acciaio, carta, ebanite, gomma, tessuto non tessuto o materiale analogo. 21 - Dispositivo come ad una o l'altra delle rivendicazioni da 11 in poi, caratterizzato dal fatto che i cilindri di rinvio (15a, 15b) hanno funzione di cilindri di pressione. 22 - Dispositivo come ad una o l'altra delle rivendicazioni da 11 in poi, caratterizzato dal fatto che i cilindri di pressione (14a, 14b) sono associati a mezzi di regolazione della pressione. 23 - Dispositivo come ad una o l'altra delle rivendicazioni da 11 in poi, caratterizzato dal fatto che i cilindri di pressione (14a, 14b) e/o i cilindri di rinvio (15a, 15b) sono riscaldati ed associati a mezzi di regolazione della temperatura. 24 - Dispositivo come ad una o l'altra delle rivendicazioni da 11 in poi, caratterizzato dal fatto che i cilindri di pressione (14a, 14b) ed i cilindri di rinvio (15a, 15b) presentano alle estremità (18) anelli in gomma dura cooperanti per strisciamento con le piastre di tenuta (17). 25 - Dispositivo come ad una o l'altra delle rivendicazioni da 11 in poi, caratterizzato dal fatto che le piastre di tenuta (17) sono associate a mezzi di compressione (19). 26 - Dispositivo come ad una o l'altra delle rivendicazioni da 11 in poi, caratterizzato dal fatto che gli anelli in gomma dura (18) cooperano con un sistema di lubrificazione. 27 - Dispositivo come ad una o l'altra delle rivendicazioni da 11 in poi, caratterizzato dal fatto che i mezzi di erogazione (28) del vapore cooperano con un separatore/raccoglitore di condensa (30). 28 - Procedimento come alle rivendicazioni da 1 a 10, caratterizzato dal fatto che adotta i contenuti di cui alla descrizione ed ai disegni. 29 - Dispositivo come alle rivendicazioni da 11 a 27, caratterizzato dal fatto che adotta i contenuti di cui alla descrizione ed ai disegni.
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