ITUB20159780A1 - Paracolpi per scaffalature - Google Patents

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ITUB20159780A1
ITUB20159780A1 ITUB2015A009780A ITUB20159780A ITUB20159780A1 IT UB20159780 A1 ITUB20159780 A1 IT UB20159780A1 IT UB2015A009780 A ITUB2015A009780 A IT UB2015A009780A IT UB20159780 A ITUB20159780 A IT UB20159780A IT UB20159780 A1 ITUB20159780 A1 IT UB20159780A1
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Luca Mason
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    • B65CONVEYING; PACKING; STORING; HANDLING THIN OR FILAMENTARY MATERIAL
    • B65GTRANSPORT OR STORAGE DEVICES, e.g. CONVEYORS FOR LOADING OR TIPPING, SHOP CONVEYOR SYSTEMS OR PNEUMATIC TUBE CONVEYORS
    • B65G1/00Storing articles, individually or in orderly arrangement, in warehouses or magazines
    • B65G1/02Storage devices
    • AHUMAN NECESSITIES
    • A47FURNITURE; DOMESTIC ARTICLES OR APPLIANCES; COFFEE MILLS; SPICE MILLS; SUCTION CLEANERS IN GENERAL
    • A47BTABLES; DESKS; OFFICE FURNITURE; CABINETS; DRAWERS; GENERAL DETAILS OF FURNITURE
    • A47B95/00Fittings for furniture
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    • EFIXED CONSTRUCTIONS
    • E01CONSTRUCTION OF ROADS, RAILWAYS, OR BRIDGES
    • E01FADDITIONAL WORK, SUCH AS EQUIPPING ROADS OR THE CONSTRUCTION OF PLATFORMS, HELICOPTER LANDING STAGES, SIGNS, SNOW FENCES, OR THE LIKE
    • E01F15/00Safety arrangements for slowing, redirecting or stopping errant vehicles, e.g. guard posts or bollards; Arrangements for reducing damage to roadside structures due to vehicular impact
    • E01F15/14Safety arrangements for slowing, redirecting or stopping errant vehicles, e.g. guard posts or bollards; Arrangements for reducing damage to roadside structures due to vehicular impact specially adapted for local protection, e.g. for bridge piers, for traffic islands
    • E01F15/141Safety arrangements for slowing, redirecting or stopping errant vehicles, e.g. guard posts or bollards; Arrangements for reducing damage to roadside structures due to vehicular impact specially adapted for local protection, e.g. for bridge piers, for traffic islands for column or post protection

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Description

PARACOLPI PER SCAFFALATURE
Ambito tecnico
La presente invenzione riguarda un paracolpi per scaffalature, in particolare per montanti di scaffalature.
II paracolpi dell'invenzione è destinato a proteggere dagli urti i montanti di scaffalature previste in magazzini o depositi, soprattutto in magazzini di elevate dimensioni.
Le merci vengono solitamente immagazzinate in confezioni multiple di elevato peso e dimensioni che vengono poi caricate sui opportuni bancali, noti anche come pallet, in modo da poter essere movimentate con attrezzature specifiche, per esempio carrelli elevatori, transpallet, muletti, ecc„ e caricate sulle /scaricate dalle scaffalature presenti nei magazzini.
Nei magazzini destinati all'immagazzinamento e deposito di merci è necessario realizzare un uso efficace ed efficiente dello spazio disponibile. Vengono, pertanto, utilizzate scaffalature di grande capienza ad elevato sviluppo verticale che vengono disposte in varie file tra le quali resta definito un corridoio operativo per il passaggio dei muletti, o altri dispositivi di trasporto per le merci.
I muletti possono urtare le scaffalature, ed in particolare i montanti delle stesse nella fase di carico dei bancali, cioè di prelevamento dei bancali dalle scaffalature, o nella fase di scarico, cioè di posizionamento dei bancali sulle scaffalature, o anche durante la movimentazione lungo i corridoi operativi.
Tale problema è incrementato dal fatto che per ottimizzare l'uso degli spazi nei magazzini, le dimensioni dei corridoi operativi sono minime, cioè tali da consentire l'accesso ai vari piani della scaffalatura per il carico e lo scarico ma lasciando pochissimo spazio di manovra per gli operatori dei muletti.
Gli urti sono pertanto frequenti e possono danneggiare i montanti delle scaffalature Anche i danni minori possono intaccare l'integrità delle scaffalature minandone la stabilità e quindi la sicurezza del posizionamento delle merci sulle scaffalature.
I montanti sono destinati a resistere a carichi verticali, lungo l'asse longitudinale del montante, ma per la loro stessa struttura sopportano poco gli urti laterali o trasversali. In seguito a tali urti, i montanti possono inclinarsi, cioè spostarsi dalla posizione desiderata. In seguito a tali urte, specie se ripetuti, si mina la stabilità delle scaffalature e, quindi delle merci stoccate su di esse.
Un sistema di stoccaggio instabile, o danneggiato, è un pericolo per persone, carrelli elevatori e prodotti stoccati.
Per ovviare a tale inconveniente, sono stati sviluppati elementi protettori per i montanti comprendenti solitamente una colonna metallica posizionata in corrispondenza di ciascun montante ad opportuna distanza dallo stesso. La colonna metallica viene fissata tramite bulloni al pavimento del magazzino in corrispondenza della base del montante e protegge il montante dall'impatto trasmettendo la forza di impatto giù attraverso il pavimento. Tuttavia, tali protezioni devono essere agganciati al pavimento compromettendo l'integrità della struttura dello stesso, col tempo sono soggetti a degradazione o allentamento. Inoltre, al momento dell’impatto, tali protezioni sono soggette a deformazione e piegatura. In casi estremi le viti possono essere strappate dal pavimento per esempio in seguito ad impatti di una certa intensità.
Inoltre la sostituzione di tali protezioni, per esempio in caso di danneggiamenti, è complicata anche perché le nuove protezioni non possono essere posizionate dove erano state posizionate le precedenti, oppure deve essere dapprima riparato il pavimento per coprire i buchi delle precedenti viti.
Un altro dispositivo di protezione noto comprende un corpo di protezione esterno all'interno del quale è inserito un secondo corpo di protezione in modo che quest'ultimo sia interposto in uso tra il primo corpo e il montante da proteggere. Il secondo corpo comprende una parete esterna, rivolta verso il primo corpo di forma circolare ed una parete interna destinata a ricevere in appoggio il montante conformata in modo da definire una sede a "C" per ii montante.
II secondo corpo è pieno in modo da costituire un corpo di ammortizzazione continuo tra il primo corpo ed il montante.
Il primo corpo è realizzato in polietilene rigido, mentre il secondo corpo è realizzato in polietilene espanso.
Tuttavia tale tipo di elemento di protezione consente di ottenere un'efficacia di ammortizzazione degli urti limitata. Inoltre, affinché tale elemento di protezione esplichi al meglio la propria funzione ammortizzatrice è necessario cambiare le dimensioni della sede a "C" per l'accoglimento del montante in base alle dimensioni del montante stesso.
Ciò comporta un incremento notevole dei costi di produzione di tali paracolpi.
Uno scopo dell'invenzione è quello di fornire un paracolpi per montanti di scaffalature che superi i difetti lamentati con riferimento alla tecnica nota indicata.
Un altro scopo dell'invenzione è fornire un paracolpi per montanti di scaffalature che consenta di ammortizzare in maniera efficace gli urti impressi ai montanti delle scaffalature.
Un altro scopo è fornire un paracolpi che possa essere applicato a montanti di dimensioni differenti tra loro esplicando sempre in maniera efficace la propria azione di protezione dagli urti.
Breve descrizione dei disegni
Le caratteristiche e i vantaggi dell'invenzione meglio risulteranno dalla descrizione dettagliata di un suo preferito esempio di realizzazione, illustrato a titolo indicativo e non limitativo con riferimento agli uniti disegni in cui:
Fig. 1 è una vista dall'alto di un paracolpi secondo l'invenzione;
Fig. 2 è una vista fontale prospettica del paracolpi di Fig. 1;
Fig. 3 è una vista del montante di Fig. 1 in una configurazione di uso, con un montante inserito;
Fig. 4 è una vista come quella di Fig. 3 con un montante di dimensioni diverse;
Fig. 5 è una vista schematica di un elemento di copertura utilizzabile con il paracolpi dell'invenzione.
Con riferimento alle Figure allegate viene mostrato un paracolpi 1 realizzato secondo l'invenzione. Il paracolpi dell'invenzione è particolarmente idoneo ad essere utilizzato come elemento di protezione per montanti di colonne di scaffalature di magazzini. Tuttavia in generale il paracolpi dell'invenzione potrà essere utilizzato come elemento di protezione per una qualsiasi desiderata struttura i cui elementi possono essere sottoposti ad urti.
Il paracolpi 1 comprende un corpo esterno 2 realizzato in PVC rigido, cioè con un durezza compresa tra 50-80 Sh D.
Il corpo esterno 2 è di forma allungata sviluppantesi lungo un asse longitudinale X, ed è delimitato da una parete 2A di forma curva conformata come a "C". Il corpo 2 è internamente cavo in modo da definire una cavità di accoglimento 200 per un montante di una scaffalatura 100, come meglio visibile in Figura 3 e 4. La cavità di accoglimento 200 è delimitata dalla parete esterna 2A del corpo esterno 2.
Nella versione mostrata la parete 2A è sagomata come una porzione di circonferenza provvista di due opposte estremità 20, 21, reciprocamente affacciate e distanziate in modo da definire l'imboccatura 22 della cavità 200 e consentire l'accesso alla cavità di accoglimento 200.
Il corpo esterno 2 serve a deviare e diffondere l'energia cinetica del moto in modo da prevenire o minimizzare i danni causati dall'impatto al montante e ad altri componenti della scaffalatura stessa.
In altre versioni non mostrate, la parete del corpo esterno è non circolare ma curva in modo da realizzare una buona distribuzione delle forze coinvolte in caso di urti. Inoltre, la forma curva consente di ottenere una soddisfacente distribuzione degli urti indipendentemente dal punto di impatto sul corpo esterno e dalla direzione dell'urto stesso.
La parete esterna 2A ha uno spessore "d" compreso tra 3 e 10 mm ed è delimitata da una superficie interna S' definente la cavità di accoglimento 200 ed un'opposta superficie esterna S rivolta in uso verso l'esterno.
Preferibilmente, le estremità 20, 21 della parete 2A comprendono una rispettiva porzione di aggancio 20A, 21A, disposta trasversalmente alla parete 2A e destinata a facilitare l'inserimento del montante 100 nella cavità di accoglimento 200.
La porzione di aggancio 20A, 21A, di ciascuna estremità è convergente verso l'interno della cavità di accoglimento 200 stessa e consente di impedire la fuoriuscita indesiderata del montante 100.
Sulla superficie esterna S del corpo esterno 2 è prevista una porzione ondulata 8 posizionata in posizione sostanzialmente opposta all'imboccatura 22 e destinata ad incrementare la resistenza del corpo esterno 2 contro gli urti frontali.
Vantaggiosamente, sulla superficie esterna S del corpo esterno 2 sono previste, inoltre, due porzioni ondulate laterali 7, disposte in posizione affacciata l'una all'altra ed atte ad incrementare la resistenza del corpo esterno 2 in caso di urti laterali.
Le porzioni ondulate 7, 8 creano un certo attrito evitando che gli urti si propaghino su tutta la parete esterna 2A del corpo esterno 2.
Le porzioni ondulate 7, 8 consentono, inoltre, di rendere la parete esterna 2A più facilmente deformabile in modo da facilitare l'incastro del paracolpi 1 sul montante 100. Il corpo esterno 2 si estende per un arco di circonferenza corrispondente ad un angolo a preferibilmente compreso tra 240 ° - 280°, ed ha un'altezza vantaggiosamente compresa tra 30 cm a 120 cm.
Il corpo esterno 2 ha diametro esterno compreso tra circa 10 cm e circa 14 cm.
L'imboccatura 22 ha una lunghezza compresa tra 5 cm e circa 11 cm.
Il paracolpi 1 comprende, inoltre mezzi di ammortizzazione 3 realizzati in PVC morbido, cioè con una durezza compresa preferibilmente tra 50 e 80 Sh A e solidali al corpo esterno 2 ed estende ntesi lungo l'asse longitudinale X del corpo esterno 2.
Vantaggiosamente, i mezzi di ammortizzazione 3 hanno lunghezza, considerata lungo l'asse longitudinale X inferiore o uguale alla lunghezza del corpo esterno 2.
1 mezzi di ammortizzazione 3 sono solidarizzati alla superficie interna S' del corpo esterno 2 in modo da essere rivolti verso la camera di accoglimento 200 e da essere interposti, in uso, tra il montante 100 ed il corpo esterno 2, come meglio spiegato nel seguito.
In una forma preferita i mezzi di ammortizzazione 3 vengono coestrusi con il corpo esterno 2.
Ciò consente di ridurre i tempi ed i costi di produzione del paracolpi dell'invenzione rispetto ai paracolpi noti.
Inoltre, ciò consente di solidarizzare in maniera semplice e molto stabile il corpo esterno 2 ed i mezzi di ammortizzazione 3.
In un'altra versione può essere previsto estrudere dapprima il corpo esterno 2 e, successivamente, con il corpo esterno ad una temperatura compresa tra e 150°C e 190°C estrudere i mezzi di ammortizzazione 3 sul corpo esterno 2.
A tali condizioni si temperatura si realizza una stabile adesione dei mezzi di ammortizzazione 3 al corpo esterno 2.
I mezzi di ammortizzazione 3 comprendono un elemento di ammortizzazione frontale 4 solidarizzato alle sue due opposte estremità 4A, 4B in due zone di attacco 40, 41 della superficie interna S' del corpo esterno 2 e disposto per riscontrare una parete frontale 101 del montante 100.
Le due zone di attacco 40, 41 sono distanziate tra loro in modo che tra di esse sia definita una porzione di superficie interna 42. L’elemento di ammortizzazione frontale 4 è sagomato in modo da definire, unitamente alla porzione di superficie interna 42, una camera di ammortizzazione 44.
Quest'ultima è provvista di due pareti: una formata dall'elemento di ammortizzazione frontale 4 e l'altra formata dalla porzione di superficie interna 42.
L'elemento di ammortizzazione frontale 4 ha spessore d' compreso tra 2 e 10 mm ed è disposto in posizione affacciata all'imboccatura 22.
L'elemento di ammortizzazione frontale 4 è posizionato in modo da sporgere in allontanamento dalle due zone di attacco 40, 41 all'interno della cavità di accoglimento 200 e comprende una zona di apice 43 di forma sfondata.
Vantaggiosamente la zona di apice 43 è provvista di una zigrinatura 43A disposta per migliorare la presa dell'elemento di ammortizzazione frontale 4 sul montante 100.
Vantaggiosamente, l'elemento di ammortizzazione frontale 4 ha forma arcuata o curva convessa. La forma curva consente di ottimizzare la capacità ammortizzante dell'elemento di ammortizzazione. Inoltre, tale forma consente di ottenere un paracolpi 1 idoneo a proteggere in maniera efficace montanti anche di dimensioni e forma diverse tra loro, come meglio spiegato nel seguito.
In una versione preferita, l'elemento di ammortizzazione frontale 4 ha forma di arco di circonferenza, tuttavia possono essere efficacemente utilizzate altre forme tali che resti definita tra elemento di ammortizzazione frontale 4 e corpo esterno 2 una camera di ammortizzazione. L'elemento di ammortizzazione frontale 4 può avere, per esempio. forma di arco di ellisse o ovoidale, o arco a sesto acuto, ecc.
Tale forma consente di utilizzare il paracolpi dell'invenzione per proteggere montanti anche di dimensioni diverse tra loro ed aventi profilo esterno diverso tra loro, mantenendo sempre una buona efficacia di ammortizzazione.
Vantaggiosamente, l'elemento di ammortizzazione frontale 4 è conformato in modo che venga definita una camera di ammortizzazione 44 avente un'area "A" di dimensioni comprese tra 10%-40% delle dimensioni della cavità di accoglimento 200.
Vantaggiosamente, l'elemento di ammortizzazione frontale 4 è conformato in modo che zona di apice 43 sia posta ad una distanza "di" dalla superficie interna S' compresa tra 10%-50% dell'altezza "H" della camera di alloggiamento 200. L'altezza "H" della camera di alloggiamento 200 viene misurata come la distanza tra l'imboccatura 22 la superficie interna S, in caso di corpo esterno di forma circolare, tale distanza corrisponde al diametro del corpo esterno 2.
In un'altra versione non mostrata, l'elemento di ammortizzazione frontale 4 ha forma come di "W".
Nella versione mostrata, il paracolpi 1 comprende, inoltre, una coppia di ammortizzatori laterali 5, posizionati in posizione diametralmente contrapposta l'uno rispetto all'altro e disposti per riscontrare le due opposte pareti laterali 102 del montante 100. Ciò consente di ulteriormente incrementare l'adattabilità e versatilità del paracolpi dell'invenzione e di incrementare l'ammortizzazione ottenibile con il paracolpi dell'invenzione.
Ciascun ammortizzatore laterale 5 è solidarizzato alle sue due opposte estremità 5A, 5B in due zone di attacco 50, 51 della superficie interna S' del corpo esterno 2 distanziate tra loro in modo che tra di esse sia definita una porzione di superficie laterale interna 52. Ciascun ammortizzatore laterale 5 è sagomato in modo da definire, unitamente alla porzione di superficie laterale interna 52, una camera di ammortizzazione laterale 54. Quesfultima è provvista di due pareti una formata dall'ammortizzatore laterale 5 e l'altra formata dalla porzione di superficie laterale interna 52.
Ciascun ammortizzatore laterale 5 ha spessore d" compreso tra 2 e 10 mm ed è sagomato in modo da sporgere in allontanamento dalle due zone di attacco 50, 51 all'interno della cavità di accoglimento 200.
Ciascun ammortizzatore laterale 5 comprende una porzione di apice 53 di forma sfondata che è vantaggiosamente provvista di una zigrinatura 53A disposta per migliorare la presa dell'ammorti zzatore laterale 5 sul montante 100.
Vantaggiosamente, ciascun ammortizzatore laterale 5 ha forma arcuata o curva, convessa poiché tale forma consente di ottimizzare la capacità ammortizzante. Inoltre tale forma consente di ottenere un paracolpi 1 idoneo a proteggere in maniera efficace montanti anche di dimensioni e forma diverse tra loro, come meglio spiegato nel seguito.
In una versione preferita, ciascun ammortizzatore laterale 5 ha forma di arco di circonferenza, tuttavia possono essere efficacemente utilizzate altre forme tali che resti definita tra ammortizzatore laterale 5 e corpo esterno 2 una camera di ammortizzazione 54, per esempio arco di ellisse o ovoidale, arco a sesto acuto, ecc..
In una versione non mostrata, gli ammortizzatori laterali 5 possono essere pieni.
In altre versioni del paracolpi non mostrate possono essere previsti ulteriori elementi di ammortizzazione solidarizzati in opportune zone della superficie interna S' del corpo esterno 2 e disposti per migliorare l'ammortizzazione ottenibile con il paracolpi 1.
Il paracolpi 1 può essere vantaggiosamente provvisto di un elemento di protezione 300, mostrato nella Figura 5, destinato ad essere fissato al corpo esterno 2 ad un'estremità longitudinale dello stesso. L'elemento di protezione 300 è destinato a proteggere il paracolpi 1 da eventuale polvere, sporcizia o corpo estranei.
L'elemento di protezione 300 comprende una parete di copertura 301 convergente verso il montante in allontanamento dal corpo esterno 2 e provvista di una bocca 302 conformata in modo da accoppiarsi in accoppiamenti di forma al montante 100 per avvolgerlo.
Vantaggiosamente l'elementi di protezione 300 è fissabile in maniera rimovibile al corpo esterno 2, per esempio a scatto o altri elementi di fissaggio ad accoppiamento di forma. In altre versioni non mostrate, il paracolpi dell'invenzione può essere prodotto con materiali plastici differenti dal PVC morbido/duro, preferibilmente materiali plastici di durezza diversa tra loro, il più duro utilizzato per il corpo esterno ed il più morbido per i mezzi di ammortizzazione. Tali materiali sono scelti in modo da essere compatibili tra loro, in modo da rendere stabile la solidarizzazione reciproca tra mezzi di ammortizzazione 3 e corpo esterno 2.
Come detto, il paracolpi dell'invenzione viene estruso, formando simultaneamente il corpo esterno 2 e i mezzi di ammortizzazione 3. In tal modo, con l'estrusione si ottiene direttamente il paracolpi pronto, provvisto anche dei mezzi di ammortizzazione e questi ultimi sono saldamente solidarizzati al bordo esterno.
Ciò consente di ridurre drasticamente i tempi di produzione del paracolpi rispetto ai paracolpi noti.
Variando i parametri di estrusione è possibile, inoltre, variare la forma e le dimensioni dei mezzi di ammortizzazione e, quindi ottenere in maniera semplice ed economica paracolpi idonei ad essere utilizzati con montanti di forma/dimensioni diverse tra loro.
È possibile, inoltre, ottenere in maniera semplice paracolpi con capacità di ammortizzazione diversa tra loro.
Con l'estrusione, trascorso il tempo necessario al raffreddamento, si ottiene un paracolpi pronto all'uso ed idoneo ad essere utilizzato per la protezione di montanti.
Il montante 100 viene inserito nella cavità di accoglimento 200 attraverso l'imboccatura 22 e posizionato in modo che una sua superficie frontale 101 sia rivolta verso l'elemento di ammortizzazione frontale 4. Il montante 100 nella cavità di accoglimento 200 viene spinto fino a inserire anche le sue pareti laterali 102 all'interno della cavità di accoglimento 200, come visibile nelle Figure 3 e 4.
In caso di montante di dimensioni elevate, durante l'inserimento dello stesso all'interno della cavità di accoglimento 200 si genera la deformazione dell'elemento di ammortizzazione frontale 4, come mostrato in figura 4.
In tal caso, infatti per inserire il montante all'interno della cavità di accoglimento 200, in modo che anche le pareti laterali 102 dello stesso siano inserite nella cavità di accoglimento 200, si spinge il montante 100 contro l'elemento di ammortizzazione frontale 4 fino ad inserirlo completamente e deformando l'elemento di ammortizzazione frontale 4.
In seguito a tale deformazione, l'elemento di ammortizzazione frontale 4 acquista una forma come di "W", mostrata in Figura 4.
La forma curva o arcuata dell'elemento di ammortizzazione frontale 4, consente di mantenere una buona capacità di ammortizzazione anche nella conformazione deformata. Anche in tale conformazione viene definita una camera di ammortizzazione 44 tra elemento di ammortizzazione frontale 4, e corpo esterno 2 che consente di assorbire gli urti contro il paracolpi 1.
Le medesime considerazioni possono essere estese agli ammortizzatori laterali, se presenti, e qualora vengano deformati all'inserimento di un montante di dimensioni elevate.
Si ottiene, quindi, un paracolpi versatile, cioè adatto a montanti di varie dimensioni e forme e che al contempo mantiene un'elevata capacità di ammortizzazione.
In caso di urto di un muletto sul paracolpi 1, l'urto avviene con il corpo esterno 2 che assorbe parzialmente l'urto e che trasferisce la forza di impatto ai mezzi di ammortizzazione 3, che assorbe e diffonde l'energia di impatto.
Il corpo esterno ha inoltre la funzione di ripartire l'urto su una superficie maggiore, in questo modo l’urto va a ripartirsi in quasi tutta la lunghezza dei mezzi di ammortizzazione 3. Inoltre, la forma curva della superficie esterna S del bordo esterno 2 consente di esplicare una buona ammortizzazione in maniera sostanzialmente indipendente dalla direzione dell'urto.
Inoltre, il paracolpi dell'invenzione viene fissato per incastro al montante 100, il quale viene inserito nella cavità di accoglimento 200 attraverso l'imboccatura 22.
Le porzioni di aggancio 2QA, 21A convergenti verso l'interno della cavità di accoglimento 200 consentono di posizionare e mantenere stabilmente il montante 100 nella cavità di accoglimento 200 e di impedire la fuoriuscita indesiderata del montante 100.
Inoltre, non sono necessari dispositivi di fissaggio aggiuntivi per fissare il paracolpi in posizione sul montante.
Inoltre, la deformabilità tipica del PVC consente di facilitare l'inserimento del montante 100 nella cavità di accoglimento 200.
Il paracolpi dell'invenzione può essere posizionato su un montante 100 in un tempo breve, meno di 10 secondi, anche da una persona sola e senza la necessità di ricorrere a dispositivi di fissaggio.
Analogamente, anche la rimozione del paracolpi e la sua sostituzione sono operazioni semplici e veloci.
Alla fine dell'utilizzo del paracolpi dell'invenzione, questo può essere facilmente riciclato e/o smaltito.
Infatti utilizzando PVC anche se di durezza diversa per realizzare corpo esterno e mezzi di ammortizzazione, non è necessario separare le varie parti del paracolpi per smaltirle correttamente.
È sufficiente macinare il paracolpi da sostituire così com’è senza separarne le varie parti ed immetterlo nuovamente nella linea di estrusione.
Le forme di realizzazione della protezione paracolpi sono progettate per assorbire e dissipare l'urto di un colpo. L'energia cinetica potenzialmente distruttiva di movimento si sviluppa su una superficie più grande possibile e più lunga distanza possibile diluendo così e deviando forze concentrate che condurrebbero a cedimento strutturale.
La forma ergonomica dell’intero paracolpi permette di essere applicabile a vari tipi di montanti diversi tra loro, si ottiene pertanto un paracolpi universale.

Claims (11)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Paracolpi (1) per montanti di scaffalature comprendente un corpo esterno (2} a sviluppo longitudinale lungo un asse longitudinale (X) internamente cavo in modo da definire una cavità di accoglimento (200) per un montante (100} e delimitato da una parete (2A) sagomata in modo da definire una sezione trasversale a "C" con due opposte estremità (20, 21} reciprocamente affacciate e distanziate in modo da definire un'imboccatura (22} della cavità di accoglimento (200} e mezzi di ammortizzazione (3} solidarizzati ad una superficie interna (S'} di detta parete (2A} ed estendentisi da detta superficie interna (S'} verso detta camera di accoglimento (200} in modo che tra detti mezzi di ammortizzazione (3} e detta superficie interna (S'} sia definita una camera di ammortizzazione (44} per detto paracolpi.
  2. 2. Paracolpi secondo la rivendicazione precedente, in cui detti mezzi di ammortizzazione (3} e detto corpo esterno (2} vengono coestrusi.
  3. 3. Paracolpi secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui detto corpo esterno (2} è realizzato in un primo PVC con una durezza compresa tra 50 e 80 Sh D e detti mezzi di ammortizzazione (3} sono realizzati in un secondo PVC avente una durezza compresa tra e 50 e 80 Sh A.
  4. 4. Paracolpi secondo una delle rivendicazioni precedenti in cui detto corpo esterno (2} si estende per un arco di circonferenza corrispondente ad un angolo a preferibilmente compreso tra circa 240 ° e circa 280°.
  5. 5. Paracolpi secondo una delle rivendicazioni precedenti in cui detti mezzi di ammortizzazione (3} comprendono un elemento di ammortizzazione frontale (4} solidarizzato alle sue due opposte estremità (4A, 4B} in due distinte zone di attacco (40, 41} di detta superficie interna (S'} e disposto per riscontrare una parete frontale (101} del montante (100}.
  6. 6. Paracolpi secondo la rivendicazione precedente in cui detto elemento di ammortizzazione frontale (4} ha forma arcuata con una zona di apice (43} di forma sfondata previsto a N'interno di detta cavità di accoglimento (200).
  7. 7. Paracolpi secondo la rivendicazione precedente in cui detta zona di apice (43} è provvista di una zigrinatura (43A) disposta per migliorare la presa di detto elemento di ammortizzazione frontale (4} sul montante (100}.
  8. 8. Paracolpi secondo una delle rivendicazioni precede nti, in cui detti mezzi di ammortizzazione comprendono, inoltre, una coppia di ammortizzatori laterali (5}, posizionati in posizione diametralmente contrapposta e disposti per riscontrare opposte pareti laterali (102} del montante (100}.
  9. 9. Paracolpi secondo la rivendicazione precedente in cui ciascun ammortizzatore laterale (5} è sagomato in modo da definire unitamente ad una porzione di superficie laterale interna (52} una camera di ammortizzazione laterale (54}.
  10. 10. Paracolpi secondo una delle rivendicazioni precedenti in cui detto corpo esterno (2} è provvisto di una porzione ondulata per migliorare la presa del paracolpi stesso.
  11. 11. Paracolpi secondo una delle rivendicazioni precedenti e comprendente, inoltre, un elemento di protezione (300} fissato ad un'estremità longitudinale del corpo esterno (200} e destinato a proteggere detto paracolpi da eventuale polvere, sporcizia o corpo estranei, e comprendente una parete di copertura (301} convergente verso detto montante in allontanamento da detto corpo esterno (2} e provvista di una bocca (302} conformata in modo da accoppiarsi in accoppiamento di forma al montante (100} per avvolgerlo.
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