ITUB20155720A1 - Mobile riunito modulare automatizzato per esami oftalmologici - Google Patents

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Description

DESCRIZIONE
Forma oggetto del presente trovato un mobile riunito per esami oftalmologici secondo il preambolo della rivendicazione principale.
Il settore medico-sanitario ha subito negli anni un continuo progresso tecnologico, sia a livello di apparecchiature, sempre più all'avanguardia, sia a livello software, dando agli specialisti le opportune risorse per poter esprimere al meglio le proprie competenze. In particolare, ha assunto fondamentale importanza la necessità di creare delle soluzioni di elaborazione dell'immagine, soluzioni che rivestono ormai un ruolo centrale per la tecnica medica, sempre più in crescita nei mercati mondiali. Avere dei sistemi capaci di elaborare delle immagini con un'elevata risoluzione, accessibili in qualsiasi momento e visionabili da più medici permette un riconoscimento e diagnosi precoce delle varie anomalie, facilitando inoltre l'importante formazione del personale medico.
Una delle principali destinatarie di queste soluzioni innovative è senza dubbio l'oftalmologia, ramo della medicina adibito alla misurazione della vista e alla prevenzione, diagnosi, terapia e chirurgia delle malattie dell'occhio. Questa continua evoluzione tecnologica ed informatica ha reso obsolete le tradizionali procedure operative e la gestione degli spazi di lavoro.
Infatti, uno studio o gabinetto oculistico, oltre alla lampada a fessura che ne rappresenta il componente principale, possiede in più altre apparecchiature, almeno quattro (come un forottero, un autorefrattometro, un frontifocometro ed un proiettore), che non solo occupano spazio prezioso, ma costringono il paziente e il medico a portarsi dall'una all'altra quando le necessità lo impongono. Va da sè che la funzionalità della visita ne soffre, se non altro per la perdita di tempo altrimenti utilmente sfruttabile.
Scopo del presente trovato è quello di offrire un mobile riunito intendendo con tale termine un mobile per uno studio oculistico che permetta un accentramento in una disposizione polifunzionale delle usuali apparecchiature (sopra citate) impiegate per lo svolgimento di un esame oculistico, accentramento che permetta una più facile gestione funzionale di dette apparecchiature durante tale esame.
Un altro scopo è quello di offrire un mobile del tipo sopra citato che permetta di gestire automaticamente gli strumenti atti a svolgere l'esame oculistico, integrando i processi d'utilizzo seguiti durante tale esame e consentendo in tal modo di ridurre i tempi di intervento del medico.
Un altro scopo è quello di offrire un mobile riunito che offra al paziente il massimo confort durante la visita, che permetta al paziente di eseguire analisi oculistiche con strumenti differenti in modo pratico e senza spostarsi da un'usuale poltrona su cui il paziente è posto durante la visita e che offra una elevata praticità al medico consentendogli di eseguire tutti gli esami necessari in modo rapido e con una gestione ottimale di tali strumenti e facilitandogli la diagnosi.
Un altro scopo è quello di offrire un mobile riunito di design modulare ed ergonomico che permetta di limitare al massimo 1'ingombro ambulatoriale della strumentazione per l'esame oculistico ottimizzando nel contempo la disposizione di tale strumentazione nello studio medico e gli spazi di lavoro dell'oculista.
Un ulteriore scopo è quello di offrire un mobile riunito per esame oculistico che possegga un'elevata automazione tale da rendere la visita oftalmologica altamente efficiente, agevole e approfondita.
Un ulteriore scopo del trovato è quello di offrire un mobile riunito per esami oftalmologici che, oltre a possedere una elevata precisione, semplificazione e facilità d'uso, si contraddistingue anche per il fatto di poter essere gestito tramite elaboratore, anche a distanza, anche o principalmente per mezzo di sintesi vocale.
In particolare, uno scopo del trovato è quello di offrire un mobile riunito secondo il trovato controllato attraverso un software dedicato e predisposto per controllo remoto e telemedicina tramite supporto di PC, Tablet e SmartPhone, localmente o da remoto, gestibili anche o principalmente per mezzo di sintesi vocale.
Un altro scopo è quello di offrire un mobile riunito che offra la possibilità di memorizzare i parametri metrici di ogni paziente ed i comandi della strumentazione durante la visita che consentono di riposizionare, con precisione ergonomica, il paziente davanti allo strumento desiderato, riducendo così i tempi della visita, qualora si ripresenti per una successiva analisi oculistica.
Questi ed altri scopi, che risulteranno evidenti all'esperto del ramo, vengono raggiunti da un mobile riunito secondo le caratteristiche indicate nella rivendicazione principale.
Per una miglior comprensione del presente trovato si allegano, a puro titolo esemplificativo, ma non limitativo, i seguenti disegni, in cui;
la figura 1 mostra una vista prospettica di un mobile riunito secondo il trovato provvisto di una pluralità di strumenti atti a svolgere un esame oculistico o oftalmologico approfondito;
la figura 2 mostra una vista laterale del mobile di figura 1 sprovvisto degli strumenti sopra indicati;
la figura 3 mostra una vista frontale del mobile di figura 2;
la figura 4 mostra una vista dall'alto del mobile di figura 2;
la figura 5 mostra una vista dall'alto del mobile di figura 2 durante una fase di utilizzo differente da quella della figura 2;
la figura 6 mostra una vista in sezione secondo la traccia 6-6 di figura 2;
la figura 7 mostra una vista in sezione secondo la traccia 7-7 di figura 6;
la figura 8 mostra una vista prospettica di una prima variante del mobile di figura 1;
la figura 9 mostra una vista prospettica di una seconda variante del mobile di figura 1;
la figura 10 mostra una vista prospettica analoga a quella di figura 6 di un'altra variante del trovato;
la figura 11 mostra una vista laterale di una parte della variante di figura 10;
la figura 12 mostra una vista laterale di una ulteriore variante del trovato;
la figura 13 mostra una vista frontale della variante di figura 12;
la figura 14 mostra una vista dall'alto di un mobile accessorio al mobile di figura 1; e
la figura 15 mostra una vista prospettica del mobile di figura 14 con alcune parti per maggior chiarezza.
Con riferimento alle citate figure, un mobile riunito secondo il trovato è indicato genericamente con 1. Esso è di tipo modulare e presenta la possibilità di essere realizzato con lunghezze diverse misurate lungo un asse K (vedasi figura 1) su cui giace una doppia freccia W la cui funzione verrà descritta in seguito. A titolo d'esempio, le figure 1, 8 e 9 mostrano viste prospettiche di un mobile 1 con tre differenti lunghezze lungo l'asse K,
Il mobile 1 come detto è di tipo modulare e comprende una porzione 1K definita da una pluralità di moduli 2 accoppiati ed accoppiabili tra loro in modo noto qualsiasi. Tali moduli 2 possono prevedere, come mostrato nelle figure, cassetti laterali, mobili 3 (ad esempio contenenti lenti o altri strumenti utilizzabili per un esame oculistico dal medico) o vani interni 4 chiusi da una propria anta 5. Parti superiori a cassetto 6 di tali moduli sono (preferibilmente) complanari così da definire un unico piano d'appoggio 7 della porzione di mobile 1K per supportare una pluralità di strumenti per esame oftalmologico .
A titolo di esempio, tali strumenti (in sè noti) comprendono un forottero 10, con proprio braccio 10A, una lampada a fessura 11, un autorefrattometro 12, un frontifocometro 13, un topografo 14. Ovviamente solo parte di questi strumenti d'analisi (ad esempio il forottero 10 e la lampada a fessura 11) possono essere posti sul piano 7.
Vantaggiosamente e preferibilmente, tali strumenti appoggiano sulle parti superiori 6 dei moduli 2 corrispondenti che sono realizzate in modo da potersi spostare all'esterno, su un fianco 17, del mobile 1, come ad esempio mostrato in figura 1 per la parte 6 supportante il topografo 14. Tali parti 6 sono motorizzate e preferibilmente comprendono un usuale assieme meccanico per convertire il moto rotatorio del motore in un moto lineare quale ad esempio un gruppo pignonecremagliera, un gruppo cinghia-puleggia dentato o trapezoidale, con utilizzo di un eventuale riduttore di velocità.
La porzione del mobile 1K presenta una prima estremità terminale 1A ed una struttura terminale 1B all'altra, seconda estremità, avente una colonna (o elemento similare) 20 elevantesi dal piano 7 e supportante, ad esempio ad una sua estremità libera 23, bracci mobili 24 portanti una lampada scialitica 25 e/o un proiettore 26.
Sul fianco 17 della porzione mobile 1K è presente una poltrona 30 per un paziente che è mobile lungo tale fianco consentendo di avvicinare il paziente, senza che si sposti dalla poltrona, allo strumento oculistico che il medico ritiene adatto per l'esecuzione dell'analisi oftalmologica. Pertanto, la "postazione del paziente" definita dalla poltrona 30 può muoversi in maniera tale da rendere accessibile ogni strumento 10-14 senza continui cambi di posizione.
Preferibilmente e vantaggiosamente tutti gli strumenti sono collegati ad un elaboratore (non mostrato, quale un personal computer o PC da tavolo o desktop, portatile come un notebook, palmare o similare) o da un altro dispositivo o strumento elettronico di controllo a microprocessore (come uno smartphone) che ne permette il controllo, l'attivazione e l'archiviazione dei dati ottenuti in una memoria ad esso dispositivo collegata. Ciò consente una veloce e funzionale diagnosi e stesura della terapia appropriata da parte del medico. Tale dispositivo di controllo è associato ad un mobile autonomo ("postazione di controllo") posto nello studio medico dove è presente il mobile 1. Una tale postazione è esemplificativamente mostrata nelle figure 14 e 15 dove è indicata con 300. Essa comprende preferibilmente un piano d'appoggio 301, mensole 302 e uno o più video 303, ed un leggio 304 per supportare cartelle cliniche. Le mensole 302 e/o il piano 301 possono supportare, ad esempio, il PC più sopra citato ed eventuali dispositivi di stampa collegati (non mostrati) .
Al mobile 300 sono associate poltroncine o sedie 310.
Il mobile 300 è anch'esso modulare e configurabile a piacimento.
La poltrona 30 è supportata da un corpo di base 31 mobile e supportato da ruote o rulli 31K. Tale corpo di base 31 è collegato tramite uno o più bracci laterali 32 ad una navetta 33 posta mobile su una guida 34 definita, in una forma di realizzazione del trovato, da una vite senza fine 36 inserita nel mobile 1. Preferibilmente, tale guida o vite 36 è posta in prossimità di un basamento 38 della porzione di mobile 1K posto a distanza dai moduli 2 sovrastanti. Tra tali moduli ed il basamento è creata così una cavità 40 entro la quale si possono muovere i bracci laterali 32 lungo l'asse K e con un movimento nei due versi su quest'ultimo come indicato dalla doppia freccia W. Il movimento, nel caso di vite senza fine 36, è creato dalla rotazione della vite ottenuta tramite motore elettrico 41 inserito nella porzione di mobile 1K.
La vite 36 è supportata in modo girevole da organi di supporto o boccole 43 associate al mobile 1 (ad esempio al suo basamento 38).
Anche il movimento della poltrona 30 (ad esempio con spostamento di lunghezza pari a quella di ogni singolo modulo 2, ad esempio 45 cm) è controllabile attraverso il dispositivo o strumento elettronico sopra citato (ad esempio un personal computer) che comanda (via cavo o da remoto) la rotazione del motore elettrico 41.
La poltrona 30 presenta una seduta 30A, uno schienale 30B ed una parte anteriore 30 preferibilmente completamente reclinabile e sollevabile (vedasi tratteggio di figura 2) così da trasformare la poltrona in un lettino. Vantaggiosamente inoltre, la poltrona è sollevabile sul corpo di base 31 per poter portare il paziente nella posizione opportuna per l'uso di uno degli strumenti 15.
In aggiunta a quanto precede, ogni modulo 2 presenta almeno una striscia luminosa 49 sulla sua parte superiore 6 (ad esempio ottenuta posizionando su tale parte una striscia di LED) che consente di illuminare il mobile e le zone circostanti senza con ciò incidere negativamente sull'esecuzione della visita oculistica del paziente.
Inoltre, al di sopra del mobile, può essere posto un supporto 60 scorrevole (doppia freccia X) lungo una guida a parete o a soffietto 61 ed atto a supportare un tablet o altro dispositivo elettronico 62 atto a consentire al medico di visionare direttamente a computer quanto analizzato, di confrontarlo con dati preordinati, oppure di contattare via internet altri medici per un consulto direttamente durante l'esecuzione dell'analisi oftalmologica. Il tablet può anche essere usato per la proiezione di ottotipi in sostituzione del proiettore 27.
Vantaggiosamente, la poltrona è anche associata ulteriormente ad un braccio di ancoraggio snodabile 63 (figure 10 e 11) il quale è rigidamente connesso ad una seduta 64 per l'operatore che si pone quindi, in funzione della necessità, frontalmente alla poltrona ed al paziente o lateralmente ad esso.
Grazie al trovato, il paziente, comodamente seduto sulla poltrona 30 dedicata, viene mosso lungo la porzione di mobile modulare 1K, sottoponendosi alle determinate visite diagnostiche stabilite dall'azionamento della parte 6 a cassetto porta-strumento specifico. Tale parte a cassetto 6 conduce in posizione di lavoro l'apparato diagnostico 10-14 supportato collocandolo frontalmente al paziente per l'esercizio della visita oftalmologica, la quale procederà in maniera analoga per gli strumenti successivi movimentando la poltrona 30 e le parti a cassetto 6 corrispondenti .
Il tutto può essere azionato automaticamente dal dispositivo di controllo.
Affinchè la struttura possa rispettare gli obiettivi prefissati, risulta necessaria l'automazione dei cassetti e della poltrona mobile secondo logiche di controllo opportune, che diano all'operatore tutti gli strumenti semplici per poter effettuare una visita nel totale confort del paziente.
A titolo esemplificativo, la motorizzazione delle parti a cassetto 6 porta-strumento è fornita da classici motori in c.c. a 12V, selezionati in modo da fornire 1'adeguata coppia ad ogni parte o cassetto 6 e alla poltrona mobile 30; la velocità è costante lungo la corsa non essendoci necessità di accelerazioni o decelerazioni.
Il legame tra il raggiungimento della posizione di completa apertura o chiusura della parte a cassetto 6 e l'arresto della poltrona 30, è soggetto all'architettura di controllo che è in grado di pilotare l'alimentazione di ogni motore elettrico, il suo arresto e l'inversione di marcia per il ritorno alle condizioni iniziali (ad esempio, per la parte 6, di chiusura).
Come descritto, la poltrona è dotata di schienale reclinabile e seduta che può sollevarsi o abbassarsi lungo l'asse Z, come da figura 2.
Come detto, la poltrona 30 è rigidamente collegata alla vite senza fine 36 posta nella parte inferiore del mobile riunito 1. La rotazione della vite 36, azionata dal motore 41 collocato alla sua estremità provoca la traslazione del sistema rigido formato dal supporto vite 36-navetta 33- corpo di base 31, in una delle due direzioni possibili (freccia W) facendo avanzare o indietreggiare la posizione del paziente lungo il mobile 1 a seconda del verso di rotazione della macchina elettrica.
Il motore aziona pertanto il movimento rotatorio della vite 36 che, oltre a conferire il moto opportuno alla poltrona, funge da guida parallela alla seduta stessa pilotando la navetta 33. Il passo della vite, la velocità di traslazione che si vuole fornire al sistema, le caratteristiche cinematiche presenti, determinano la scelta dell'attuatone elettrico che dovrà conferire alla vite la corretta velocità angolare per determinare lo spostamento voluto alla velocità traslante richiesta. Esso pertanto dipenderà principalmente dalla tipologia specifica delle parti meccaniche in uso possibilmente variabili in funzione del numero di moduli di cui si vuole fornire la postazione, tipologia scelta secondo normali tecniche progettuali.
Attraverso il dispositivo di controllo sono gestibili le singole parti del mobile riunito 1, le altre apparecchiature 10-14 presenti sullo stesso e le varie inclinazioni ed altezze della poltrona del paziente 30 e la variazione della illuminazione ambientale. Tale dispositivo, inoltre, oltre ad una gestione avanzata sull'archiviazione dei dati tipici di un rapporto medico-paziente, provvede anche la gestione avanzata di dati importanti per un ulteriore utilizzo (per esempio le condizioni geometriche cioè i dati di movimento delle varie parti del mobile 1, d'illuminazione e d'immagini oculistiche riprese attraverso usuali foto - cinevideocamera).
La gestione dei dati può effettuarsi tramite elaboratore, anche a voce, e tale gestione può pure interessare un mobile riunito 1 con compatta disposizione lineare delle apparecchiature ove, sia la lampada a fessura che gli altri strumenti possono essere vincolati al mobile stesso.
Gli strumenti possono essere gestiti in vari modi, ad esempio mediante tastiere anche di elaboratore, a sintesi vocale, per l'acquisizione delle immagini da memorizzare per il controllo della camera. Le immagini riprese possono cioè essere memorizzate nel dispositivo di controllo di una cartellina (file) dedicata al paziente.
Tenuto conto della geometria del sistema (cioè degli organi che generano il moto delle sue varie parti mobili) ed essendo facilmente elaborabile dal dispositivo di controllo il dato o stringa relativo alla posizione finale assunta dalla poltrona 30 e da ogni strumento, dato che viene memorizzato in modo usuale in una memoria di tale dispositivo, si potranno replicare le condizioni di una precedente visita, in occasione di una nuova visita del paziente.
E' inoltre possibile trasferire in una postazione di verifica remota, via internet ad esempio, i dati dell'analisi ottica eseguita. In tale postazione, un medico, anche a chilometri di distanza, potrà esaminare il paziente come se fosse presente davanti alla lampada a fessura e dare il suo parere sullo stato del paziente stesso.
In una variante, la poltrona 30 può essere staccata dal corpo di base 31 e sostituita da una sedia per disabili 100 qualora il mobile riunito 1 fosse impiegato per un esame oftalmologico di una persona disabile, A tale proposito, il corpo di base 31 è provvisto di un aggancio (in sè noto e non mostrato) per tale sedia 100.
Grazie alla conformazione ed impiego del mobile 1 (comprensivo di corpo di base 31 e, nel caso, di sedia per disabili 100), l'esame oftalmologico suddetto potrà essere eseguito in modo completo.
Sono state descritte varie forme realizzative del trovato. Altre ancora sono possibili (come quella che prevede organi o mezzi movimentatori controllati della poltrona o corpo di base 31 differenti dalla vite 36 oppure come quella che prevede un solo strumento sul piano 7 e più moduli 2) e sono quindi da ritenersi ricadere nell'ambito del trovato come definito dalle unite rivendicazioni.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Mobile riunito per esame oftalmologico del tipo comprendente almeno uno di una pluralità di strumenti (10, 11, 12, 13, 14) atti a consentire l'attuazione di tale esame ed un supporto (30, 100) del paziente, detto mobile comprendendo una porzione (1K) avente un piano di appoggio (7) per tale almeno uno strumento di detta pluralità di strumenti (10, 11, 12, 13, 14), detto supporto del paziente (30, 100) essendo posto su un fianco (17) di detta porzione di mobile riunito (1K), caratterizzato dal fatto che detto supporto del paziente (30, 100) è mobile lungo tale porzione di mobile riunito (1K).
  2. 2. Mobile riunito di cui alla rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto supporto del paziente (30, 100) è associato ad un corpo di base (31) connesso rigidamente a mezzi movimentatori a motore (33, 36, 41) inseriti nella porzione di mobile riunito (1K), detto corpo di base (31) essendo mobile lungo il fianco (17) di tale porzione (1K) in versi contrapposti.
  3. 3. Mobile riunito di cui alla rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che i mezzi movimentatori sono una vite senza fine (36) su cui si muove una navetta (33), detta vite essendo solidale alla porzione di mobile riunito (1K) ed essendo azionata da motore elettrico (41).
  4. 4. Mobile riunito di cui alla rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detto corpo di base (31) è collegato ad almeno un braccio rigido (32) associato ai mezzi movimentatori (33, 36, 41), detti mezzi movimentatori essendo associati ad un basamento (38) di detta porzione di mobile riunito (1K), detto braccio muovendosi entro una cavità (40) prevista lungo tale porzione.
  5. 5. Mobile riunito di cui alla rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detto corpo di base (31) è supportato da elementi rotanti (31K), detto supporto del paziente (30, 100) essendo preferibilmente separabile da tale corpo di base.
  6. 6. Mobile riunito di cui alla rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto supporto del paziente è alternativamente una poltrona (30) o un supporto per disabili (100), detta poltrona essendo trasformabile vantaggiosamente in lettino,
  7. 7. Mobile riunito di cui alla rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detta porzione di mobile riunito (1K) comprende una pluralità di moduli (2) accoppiati tra loro presentanti ognuno una parte a cassetto (6) supportante uno strumento (10, 11, 12, 13, 14) atto all'esame oftalmologico, detta parte a cassetto definendo almeno parte del piano d'appoggio (7) della porzione di mobile riunito (1).
  8. 8. Mobile riunito di cui alla rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che ogni parte a cassetto (6) è soggetta a mezzi a rotore che la movimentano.
  9. 9. Mobile riunito di cui alle rivendicazioni 2 e 8, caratterizzato dal fatto che detti mezzi movimentatori (33, 36, 41) del supporto del paziente (30, 100) ed i mezzi a motore che movimentano ogni parte a cassetto (6) sono comandati e controllati da un dispositivo di controllo a microprocessore, detto dispositivo di controllo assicurando che detto supporto si posizioni frontalmente allo strumento per l'esame oftalmologico supportato da tale parte a cassetto (6) a seguito di un movimento controllato di detta parte (6) e di detto supporto (30, 100).
  10. 10. Mobile riunito di cui ad una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere almeno una delle seguenti caratteristiche : gli strumenti per 1'esame oftalmologico comprendono un forottero (10), una lampada a fessura (11), un autorefrattometro (12), un frontifocometro (13) ed un topografo; - il dispositivo di controllo è comandabile a voce; - il dispositivo di controllo comprende una unità di memoria per memorizzare i dati di un esame oftalmologico così da poter effettuare un successivo esame per uno stesso paziente con le stesse condizioni di movimento del supporto del paziente (30, 100) e delle parti a cassetto (6) impiegate per il precedente esame.
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