ITUB20155594A1 - Motolavaggio e metodo per il lavaggio di un veicolo in un motolavaggio - Google Patents

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ITUB20155594A1
ITUB20155594A1 ITUB2015A005594A ITUB20155594A ITUB20155594A1 IT UB20155594 A1 ITUB20155594 A1 IT UB20155594A1 IT UB2015A005594 A ITUB2015A005594 A IT UB2015A005594A IT UB20155594 A ITUB20155594 A IT UB20155594A IT UB20155594 A1 ITUB20155594 A1 IT UB20155594A1
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Salvatore Girgenti
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    • B60VEHICLES IN GENERAL
    • B60SSERVICING, CLEANING, REPAIRING, SUPPORTING, LIFTING, OR MANOEUVRING OF VEHICLES, NOT OTHERWISE PROVIDED FOR
    • B60S3/00Vehicle cleaning apparatus not integral with vehicles
    • B60S3/04Vehicle cleaning apparatus not integral with vehicles for exteriors of land vehicles
    • B60S3/041Vehicle cleaning apparatus not integral with vehicles for exteriors of land vehicles specially adapted for two-wheeled vehicles

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Description

Motolavaggio e metodo per il lavaggio di un veicolo in un motolavaggio
DESCRIZIONE
La presente invenzione si riferisce ad un motolavaggio, vale a dire una stazione adibita al lavaggio automatico di motoveicoli o similari, quali ad esempio motocicli (veicoli a due ruote destinati al trasporto di persone), motocarrozzette (veicoli a tre ruote destinati al trasporto di persone), motoveicoli per trasporto promiscuo (veicoli a tre ruote destinati al trasporto di persone e cose), motocarri (veicoli a tre ruote destinati al trasporto di cose), quad (quadriciclo motocarrozzato per trasporto persone).
L'invenzione si riferisce altresì ad un metodo per il lavaggio di un veicolo in un motolavaggio,
E' sempre più sentita la necessità di avere a disposizione motolavaggi in grado di garantire all'utente dei veicoli sopra citati una corretta ed efficace pulizia del proprio veicolo, senza sprechi e con un basso impatto ambientale.
Sono noti motolavaggi costituiti da una cabina di lavaggio avente misure adeguate ad ospitare il motoveicolo che deve essere lavato. All'interno della cabina di lavaggio sono presenti una pluralità di ugelli atti ad erogare un liquido di prelavaggio (ad esempio acqua e un detergente chiamato nel gergo tecnico "detergente per moscerini"), un liquido di lavaggio (ad esempio una miscela di acqua e detergente nel gergo tecnico chiamato "bikeshampoo") ed un liquido di risciacquo (ad esempio acqua).
Tali ugelli sono alimentati da appositi serbatoi posizionati in un vano tecnico di servizio che, solitamente, si sviluppa adiacentemente alla cabina di lavaggio e che è diviso dalla stessa da una parete o setto divisorio.
I motolavaggi della tecnica nota sopra brevemente descritti presentano un utilizzo non sempre efficace in particolare per quanto riguarda il riciclo del liquido di lavaggio. Inoltre i motolavaggi della tecnica nota sono soggetti a frequenti interventi di manutenzione ordinaria.
In aggiunta a quanto sopra i motolavaggi della tecnica nota sono realizzati con strutture aventi forme, dimensioni e disposizioni predefinite difficilmente adattabili alle specifiche esigenze di utilizzo se non modificandone originariamente il progetto.
In questo contesto, il problema tecnico alla base della presente invenzione è proporre un motolavaggio che sia più efficiente e utilmente utilizzabile rispetto ai motolavaggi della tecnica nota sopra citati.
In particolare, è scopo della presente invenzione mettere a disposizione un motolavaggio in grado di riciclare più efficacemente il liquido di lavaggio.
Ulteriore scopo della presente invenzione è proporre un motolavaggio dal funzionamento più affidabile e pressoché continuo, automatico ed in autonomia, che non richiede la premiscelazione dei prodotti chimici utilizzati ed in cui gli interventi di manutenzione ordinaria sono praticamente annullati e quelli di manutenzione straordinaria sono notevolmente ridotti e tali da richiedere solo brevi interruzioni.
Ancora scopo della presente invenzione è proporre un motolavaggio flessibile in grado di adattarsi a qualsiasi esigenza dimensionale di disposizione degli elementi costituenti il motolavaggio.
Il problema tecnico precisato e gli scopi specificati sono sostanzialmente raggiunti da un motolavaggio comprendente le caratteristiche tecniche esposte in una o più delle unite rivendicazioni.
In particolare, la presente invenzione riguarda pertanto, in un suo primo aspetto, un motolavaggio in accordo con la rivendicazione 1, ossia un motolavaggio comprendente:
una cabina di lavaggio per alloggiare un motoveicolo da lavare in cui sono attivi primi e secondi ugelli erogatori per erogare liquidi di lavaggio, acqua osmotizzata con detergente ed acqua osmotizzata con cera, rispettivamente;
mezzi per raccogliere i liquidi di lavaggio e/o acqua osmotizzata e/o acqua osmotizzata con cera erogati dagli ugelli erogatori comprendenti una pompa di ricircolo;
un primo serbatoio di accumulo di liquidi di lavaggio per operazioni di lavaggio in detta cabina di lavaggio, detto primo serbatoio essendo destinato ad essere alimentato da rete idrica ed essendo in comunicazione di fluido con detti primi ugelli erogatori;
primi mezzi filtranti;
un secondo serbatoio di accumulo dei liquidi di lavaggio di ricircolo da detta cabina di lavaggio, detto secondo serbatoio essendo alimentato da detta pompa di ricircolo ed essendo in comunicazione di fluido con detto primo serbatoio previo passaggio in detti primi mezzi filtranti, per cui detto primo serbatoio riceve i liquidi di lavaggio provenienti da detto secondo serbatoio filtrati da detti primi mezzi filtranti;
un circuito di osmotizzazione comprendente almeno una unità a membrana osmotica ed un terzo serbatoio di accumulo di acqua osmotizzata per operazioni di detergenza e/o ceratura e/o risciacquo in detta cabina di lavaggio, detto terzo serbatoio essendo in comunicazione di fluido con detti secondi e/o terzi ugelli erogatori;
in cui detto primo serbatoio di accumulo di liquidi di lavaggio è alimentato da acqua scartata da detta almeno una unità a membrana osmotica di detto circuito di osmotizzazione.
Vantaggiosamente, con il motolavaggio secondo l'invenzione, viene riutilizzata completamente l’acqua che viene prelevata dalla rete idrica ed i volumi di acqua di reintegro sono minimizzati. Ulteriormente, il numero di lavaggi del motoveicolo con la stessa quantità di acqua proveniente da rete idrica sono accresciuti e lo scarto proveniente dal circuito di osmotizzazione è riutilizzato per il lavaggio moto.
Caratteristiche preferite del motolavaggio secondo Γ invenzione sono recitate nelle rivendicazioni dipendenti 2-10. Le caratteristiche di ciascuna rivendicazione dipendente 2-10 possono essere utilizzate singolarmente o in combinazione con quelle recitate nelle altre rivendicazioni dipendenti.
Preferibilmente, detta almeno una unità a membrana osmotica è destinata ad essere alimentata da rete idrica previo passaggio in secondi mezzi filtranti, quali ad esempio un filtro a carbone e/o un filtro a corda.
Preferibilmente, detto circuito di osmotizzazione comprende una prima pompa interposta tra detti secondi mezzi filtranti e detta almeno una unità a membrana osmotica.
Preferibilmente, detto circuito di osmotizzazione comprende una seconda pompa posta a valle di detto terzo serbatoio per inviare acqua osmotizzata a detti secondi e/o terzi ugelli erogatori.
Preferibilmente, detto circuito di osmotizzazione comprende due di dette unità a membrana osmotica poste in serie.
Preferibilmente, il motolavaggio secondo l'invenzione comprende una terza pompa posta a valle di detto primo serbatoio per inviare liquidi di lavaggio a detti primi ugelli erogatori.
Preferibilmente, detti primi mezzi filtranti comprendono un filtro a sacco e/o un filtro a carboni attivi.
Preferibilmente, il motolavaggio secondo l'invenzione comprende una quarta pompa posta a valle di detto secondo serbatoio per inviare i liquidi di lavaggio di ricircolo a detto primo serbatoio, previo passaggio in detti primi mezzi filtranti.
Preferibilmente, il motolavaggio secondo l’invenzione comprende una tubazione di stramazzo tra primo serbatoio e secondo serbatoio per travasare liquidi di lavaggio nel secondo serbatoio.
Preferibilmente, detto secondo serbatoio comprende un raccordo di troppo-pieno per scarico in rete fognaria.
Ulteriormente, in un suo secondo aspetto, l’invenzione riguarda un metodo per il lavaggio di un veicolo in un motolavaggio in accordo con la rivendicazione 11 , ossia un metodo includente le fasi di:
- prelevare liquido di lavaggio da un primo serbatoio ed inviarlo ad una cabina di lavaggio per il lavaggio di detto veicolo;
- accumulare il liquido di lavaggio usato nella cabina di lavaggio ed inviarlo ad un secondo serbatoio;
- filtrare almeno una parte del liquido usato presente nel secondo serbatoio tramite primi mezzi filtranti ed inviarlo a detto primo serbatoio;
- generare in un circuito di osmotizzazione acqua osmotizzata ed accumularla in un terzo serbatoio;
- detergere e/o cerare e/o risciacquare detto veicolo nella cabina di lavaggio con detta acqua osmotizzata proveniente da detto terzo serbatoio; e
- inviare acqua di scarto del circuito di osmotizzazione al primo serbatoio.
Con il suddetto metodo secondo l'invenzione vengono ottenuti vantaggi analoghi a quelli esposti sopra con riferimento al motolavaggio secondo l'invenzione.
Caratteristiche preferite del metodo secondo l’invenzione sono recitate nelle rivendicazioni dipendenti 12 e 13. Le caratteristiche di ciascuna rivendicazione dipendente 12 e 13 possono essere utilizzate singolarmente o in combinazione con quelle recitate nelle altre rivendicazioni dipendenti.
Preferibilmente, detta fase di generare acqua osmotizzata comprende:
- alimentare acqua da rete idrica ad almeno una unità a membrana osmotica, previo filtraggio della stessa in secondi mezzi filtranti.
Preferibilmente, detta fase di generare acqua osmotizzata comprende:
- pompare acqua in detta almeno una unità a membrana osmotica tramite una prima pompa interposta tra detti secondi mezzi filtranti e detta almeno una unità a membrana osmotica.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi della presente invenzione risulteranno meglio dalla seguente descrizione dettagliata di sue forme di realizzazione preferite, fatta con riferimento ai disegni allegati e data a titolo indicativo e non limitativo. In tali disegni:
- la figura 1 rappresenta schematicamente una vista prospettica di un motolavaggio secondo la presente invenzione;
- la figura 2 rappresenta uno schema di funzionamento del motolavaggio di figura 1 ;
- la figura 3 rappresenta uno schema di funzionamento di una prima forma di realizzazione di un circuito di osmotizz azione incluso nel motolavaggio di figura 1 ;
- la figura 4 rappresenta uno schema di funzionamento di una seconda forma di realizzazione del circuito di osmotizzazione incluso nel motolavaggio di figura 1.
Con riferimento alle figure allegate, con il numero di riferimento 1 è stato complessivamente indicato un motolavaggio in accordo con l'invenzione.
Il motolavaggio 1 comprende una cabina di lavaggio 2 per alloggiare un motoveicolo da lavare mediante liquidi di lavaggio ed un vano tecnico 3.
Sono inoltre previsti mezzi per raccogliere i liquidi di lavaggio e/o acqua osmotizzata, utilizzati durante un ciclo di lavaggio e comprendenti una pompa di ricircolo P2, preferibilmente una pompa ad immersione.
La pompa di ricircolo P2 può essere disposta inferiormente alla cabina di lavaggio 2 oppure nel vano tecnico di servizio 3 adiacente ed in comunicazione con la cabina di lavaggio 2.
Vantaggiosamente la cabina di lavaggio 2 è realizzata come un modulo disposto su ruote 5 realizzato per esempio come un corpo scatolare (o tunnel) atto ad alloggiare il motoveicolo durante il suo lavaggio. La cabina di lavaggio 2 può comprendere inoltre pareti perimetrali (non illustrate per chiarezza di esposizione) e, preferibilmente, una sezione di ingresso per il motoveicolo apribile e chiudibile da una porta o saracinesca (non illustrate nelle figure allegate per chiarezza di rappresentazione).
Preferibilmente il vano tecnico di servizio 3 è distinto dalla cabina di lavaggio 2 e posizionabile rispetto ad essa in qualsiasi disposizione e configurazione.
In particolare il vano tecnico di servizio 3 è realizzato come un modulo disposto su ruote 5.
Il motolavaggio comprende inoltre, un primo serbatoio V1 di accumulo di liquidi di lavaggio ed un secondo serbatoio V2 di accumulo dei liquidi di lavaggio di ricircolo collegati fra loro mediante tubazioni definenti un percorso di passaggio dei liquidi di lavaggio dal secondo serbatoio V2 al primo serbatoio V1. Il primo ed il secondo serbatoio V1 , V2 sono disposti nel vano tecnico 3.
Nella cabina di lavaggio 2 sono attivi primi, secondi e terzi ugelli erogatori 7a, 7b, lo per erogare liquidi di lavaggio, acqua osmotizzata con detergente ed acqua osmotizzata con cera, rispettivamente, alimentati dal primo serbatoio V1 e, rispettivamente, da un terzo serbatoio V3 di accumulo di acqua osmotizzata per operazioni di detergenza e/o ceratura e/o risciacquo (operazioni effettuate con acqua osmotizzata e detergente e/o con acqua osmotizzata e cera), che fa parte di un circuito di os motizz azione 40, incluso nel motolavaggio 1. Il circuito di os motizz azione 40 verrà descritto nel seguito con riferimento alle figure 3, 4. L’acqua osmotizzata può anche essere indicata come "acqua purificata" o "permeato".
Il motolavaggio 1 comprende inoltre mezzi per raccogliere i liquidi di lavaggio e/o acqua osmotizzata con detergente e/o acqua osmotizzata con cera erogati dagli ugelli erogatori 7a, 7b, 7c. In particolare, il motolavaggio 1 comprende una vasca di raccolta 8 posta al di sotto di un piano di appoggio 9 per il motoveicolo. La vasca di raccolta 8 è in comunicazione e/o comprende la pompa di ricircolo P2. La vasca di raccolta 8 ha una capacità tale da raccogliere almeno i liquidi di lavaggio utilizzati in un ciclo di lavaggio. In questo modo anche in caso di eventuali malfunzionamenti della pompa di ricircolo P2 i liquidi di lavaggio non fuoriescono oltre il livello della vasca di raccolta 8.
Per indirizzare i liquidi di lavaggio verso la pompa di ricircolo P2 la vasca di raccolta 8 può presentare una parete di fondo (non illustrata) disposta inclinata rispetto al piano di appoggio 9 per far confluire e raccogliere i liquidi verso la posizione in cui è attiva la pompa di ricircolo P2. In alternativa la vasca di raccolta 8 può essere distinta dal piano di appoggio 9 e disposta inclinata al di sotto di esso per esempio mediante piedi di appoggio ad altezza differenziata sui due lati.
In questo modo i liquidi raccolti nella vasca 8 non ristagnano nella stessa, in quanto convogliati direttamente verso la pompa di ricircolo P2 senza l'ausilio di alcun dispositivo aggiuntivo atto allo scopo.
La pompa di ricircolo P2 può essere protetta da eventuali corpi estranei mediante per esempio un filtro meccanico (non illustrato). Il filtro meccanico può essere realizzato per esempio mediante una rete metallica disposta fra la vasca di raccolta 8 ed un vano tecnico di servizio 3 in cui è attiva la pompa di ricircolo P2. La rete metallica è in grado di trattenere corpi estranei, quali ad esempio foglie e qualsiasi altro corpo che accidentalmente può cadere nella vasca 8.
La pompa di ricircolo P2 preleva i liquidi di lavaggio usati in camera di lavaggio 2 per il ricircolo degli stessi. In particolare la pompa di ricircolo P2 è parte dei mezzi per raccogliere i liquidi di lavaggio erogati dagli ugelli erogatori 7a, 7b, 7c.
Il liquido prelevato dalla pompa di ricircolo P2 alimenta il secondo serbatoio V2. Una pompa P3 è operante sui liquidi di lavaggio ricircolati nel secondo serbatoio V2 per inviarli al primo serbatoio V1, previo relativo filtraggio. Preferibilmente la pompa P3 è una pompa ad immersione disposta nel secondo serbatoio V2.
Preferibilmente la capacità del secondo serbatoio V2 è maggiore rispetto alla quantità di liquido di ricircolo utilizzata durante un ciclo di lavaggio. Inoltre il secondo serbatoio V2 presenta un quantitativo minimo di liquido sempre presente al suo interno. Secondo una possibile forma di realizzazione, il secondo serbatoio V2 presenta una capacità uguale a circa 330 litri.
Dal secondo serbatoio V2 viene quindi prelevato liquido per essere alimentato al primo serbatoio V1.
Il primo serbatoio V1 è in comunicazione di fluido con gli ugelli erogatori 7a. Il secondo serbatoio V2 riceve i liquidi di lavaggio sporchi dalla pompa di ricircolo P2, il primo serbatoio V1 riceve i liquidi di lavaggio dal secondo serbatoio V2 previo il relativo filtraggio, e gli ugelli erogatori 7a ricevono i liquidi di lavaggio filtrati provenienti dal primo serbatoio V1.
Preferibilmente la capacità del primo serbatoio V1 è maggiore rispetto alla quantità di liquido di ricircolo utilizzata durante una fase di lavaggio. Inoltre il primo serbatoio V1 presenta un quantitativo minimo di liquido sempre presente al suo interno. Secondo una possibile forma di realizzazione, il primo serbatoio V1 presenta una capacità uguale a circa 330 litri.
Il passaggio dal secondo serbatoio V2 al primo serbatoio V1 avviene mediante un percorso lungo cui il liquido attraversa primi mezzi filtranti 20, disposti fra il secondo serbatoio V2 ed il primo serbatoio V1 ed adatti a ripulire i liquidi di lavaggio in ricircolo.
I primi mezzi filtranti 20 possono comprendere almeno un filtro a sacco 22 attraversato dai liquidi di lavaggio prima di raggiungere il primo serbatoio V1 . Preferibilmente è previsto un filtro micrometrico, più preferibilmente sono previsti due filtri micrometrici in serie aventi grana differente.
I primi mezzi filtranti 20 possono comprendere almeno un filtro a carboni attivi 24 attraversato dai liquidi di lavaggio prima di raggiungere il primo serbatoio V1.
Preferibilmente nel passaggio dal secondo serbatoio V2 al primo serbatoio V1 il liquido attraversa prima il/i filtro/i a sacco 22 e successivamente il filtro a carboni attivi 24.
Dal primo serbatoio V1 viene quindi prelevato liquido filtrato adatto ad essere alimentato agli ugelli erogatori 7a durante la fase di lavaggio.
Preferibilmente il secondo serbatoio V2 comprende un raccordo di troppo-pieno 25 per scarico in rete fognaria 26.
Nella figura 3 è illustrata una prima forma di realizzazione del circuito di osmotizzazione 40, comprendente il terzo serbatoio V3 di accumulo di acqua osmotizzata per operazioni di detergenza e/o ceratura e/o risciacquo nella cabina di lavaggio 2 (operazioni effettuate con acqua osmotizzata e detergente e/o con acqua osmotizzata e cera). Il terzo serbatoio V3 è in comunicazione di fluido con ed alimenta i secondi e terzi ugelli 7b, lo con acqua osmotizzata (all’acqua osmotizzata si aggiunge detergente e/o cera). Preferibilmente la capacità dell'ulteriore serbatoio 16 è inferiore a quella del primo e secondo serbatoio V1, V2. Secondo una possibile forma di realizzazione, la capacità del terzo serbatoio V3 è di circa 100 litri.
L'acqua proveniente da rete idrica 30 subisce un processo tale da renderla acqua osmotizzata e viene raccolta nel terzo serbatoio V3 da cui viene inviata ai secondi e terzi ugelli 7b, 7c (all’acqua osmotizzata si aggiunge detergente e/o cera) .
In particolare, il circuito di osmotizzazione 40 comprende almeno una unità a membrana osmotica 42 ed il terzo serbatoio V3. Nella prima forma di realizzazione del circuito di osmotizzazione 40 illustrata in figura 3 è prevista una singola unità a membrana osmotica 42.
L’unità a membrana osmotica 42 è alimentata dalla rete idrica 30 previo passaggio in secondi mezzi filtranti 44, quali ad esempio un filtro a carbone e/o un filtro a corda.
T ra i secondi mezzi filtranti 44 ed l’unità a membrana osmotica 42 è interposta una pompa P4.
Il circuito di osmotizzazione 40 comprende una pompa P5 posta a valle del terzo serbatoio V3 per inviare acqua osmotizzata ai secondi e terzi ugelli erogatori 7b, lo (all’acqua osmotizzata si aggiunge detergente e/o cera).
In accordo con l'invenzione, il primo serbatoio V1 è alimentato da acqua scartata dall’ unità a membrana osmotica 42 del circuito di osmotizzazione 40, grazie ad apposita tubazione 46.
L’acqua osmotizzata generata dalla prima unità a membrana osmotica 42 viene inviata al serbatoio V3, grazie ad apposita tubazione 48.
Nella figura 4 è illustrata una seconda forma di realizzazione del circuito di osmotizzazione 40, comprendente una coppia di unità a membrana osmotica 42a, 42b. Le due unità a membrana osmotica 42a, 42b sono poste in serie.
In particolare, l’acqua scartata dalla prima unità a membrana osmotica 42a viene inviata alla seconda unità a membrana osmotica 42b, grazie ad apposita tubazione 46a.
L’acqua osmotizzata generata dalla prima unità a membrana osmotica 42a viene inviata al serbatoio V3, grazie ad apposita tubazione 48.
Il primo serbatoio V1 è alimentato da acqua scartata dalla seconda unità a membrana osmotica 42b, grazie ad apposita tubazione 46.
Sulla tubazione 46 si innesta una tubazione 47 di ricircolo dell’acqua scartata verso la pompa P4. La tubazione 47 è selettivamente aperta da apposite valvole, preferibilmente poste in corrispondenza dell’innesto 47adella tubazione 47 sulla tubazione 46 ed in corrispondenza dell’innesto 47b della tubazione 47 sulla tubazione 44a di collegamento tra i secondi mezzi filtranti 44 e la pompa P4.
L’acqua osmotizzata generata dalla seconda unità a membrana osmotica 42b viene inviata al serbatoio V3, grazie ad apposita tubazione 48a.
Tutta l'acqua utilizzata in un ciclo di lavaggio viene sospinta dalla pompa di ricircolo P2 e riutilizzata nel ciclo successivo insieme a quella di lavaggio come descritto precedentemente.
Quando il livello massimo del secondo serbatoio V2 supera la soglia del troppo-pieno a causa dell'incremento di livello dato dal ricircolo dell'acqua osmotizzata, il liquido in eccesso è scaricato attraverso il raccordo di troppo-pieno 25.
In accordo con una possibile forma di realizzazione, il primo serbatoio V1, il secondo serbatoio V2 e il terzo serbatoio V3 sono affiancati e preferibilmente disposti nel vano tecnico di servizio 3. Il vano tecnico di servizio 3 contenente almeno il primo serbatoio V1, il secondo serbatoio V2, i primi mezzi filtranti 20 e il terzo serbatoio V3 è distinto dalla cabina di lavaggio 2 e posizionabile rispetto ad essa in qualsiasi disposizione e configurazione. Preferibilmente la cabina di lavaggio 2 ed il vano tecnico di servizio 3 sono realizzati come moduli indipendenti comprendenti collegamenti idraulici ed elettrici per il collegamento reciproco e alla rete idrica 30.
Con riferimento ad un ciclo di lavaggio, all'inizio il secondo serbatoio V2 comprende un quantitativo minimo di liquido ed il primo serbatoio V1 comprende un quantitativo massimo di liquido. Durante il ciclo di lavaggio, il secondo serbatoio V2 comprende un quantitativo massimo di liquido ed il primo serbatoio V1 comprende un quantitativo minimo di liquido. Alla fine del ciclo di lavaggio il primo serbatoio V1 ed il secondo serbatoio V2 ritornano alle condizioni iniziali.
Con riferimento all'uso ordinario del motolavaggio 1, gli ugelli erogatori 7a, la pompa di ricircolo P2, il primo e secondo serbatoio V1, V2 definiscono un circuito sostanzialmente chiuso. Il primo e secondo serbatoio V1, V2 sono collegati in serie dal percorso lungo cui sono disposti i primi mezzi filtranti 20.
Il prelievo di acqua dalla rete idrica 30 avviene con due modalità.
Una prima modalità è quella del riempimento del serbatoio V1 di accumulo dell’acqua pulita. Questa operazione avviene una prima volta quando il motolavaggio 1 viene installato e poi non avviene più grazie ad un reintegro di acqua proveniente sia dal serbatoio V2 che dal circuito di os motizz azione 40. Il volume di acqua utilizzato in media per un ciclo completo di lavaggio è circa 273 litri. Tale acqua viene completamente riciclata, non considerando le perdite che si hanno comunque ad ogni lavaggio per evaporazione.
Una seconda modalità è quella dell’alimentazione del circuito di os motizz azione 40. In particolare, l’acqua della rete idrica 30, dopo filtrazione nei secondi mezzi filtranti 44 (filtro a carbone e/o filtro a corda), viene portata a circa 11-12 bar dalla pompa P4 che alimenta l’unità a membrana osmotica 42. Ad esempio, il sistema di osmotizzazione attualmente installato produce circa 3.5 litri di acqua osmotizzata e circa 3.5 litri di acqua di scarto (acqua scartata dall’unità a membrana osmotica 42, 42a o 42b). L’acqua di scarto non viene mandata in rete fognaria 26, bensì viene inviata al serbatoio V1. L'acqua osmotizzata viene invece accumulata nel serbatoio V3 ed utilizzata per la fase di detergenza e/o ceratura e/o risciacquo finale (all’acqua osmotizzata si aggiunge detergente e/o cera). A titolo di esempio, si ha un consumo medio di circa 23 litri di acqua osmotizzata per ogni lavaggio di un motoveicolo.
Preferibilmente, i serbatoi V1 e V2 sono parti di un singolo serbatoio a due stadi. Più preferibilmente, il serbatoio a due stadi è in acciaio inossidabile.
Il primo stadio, ossia il serbatoio V1, è riempito al momento dell'installazione del motolavaggio con un prelievo dalla rete idrica 30, ma in generale non necessita di altri prelievi successivamente, in quanto il reintegro avviene con l’acqua scartata dal circuito di osmotizzazione 40 e dal ricircolo dal serbatoio V2. Da questo primo stadio (serbatoio V1) viene prelevato il liquido di lavaggio utilizzato in cabina di lavaggio 2 per tutte le operazioni di lavaggio, fatta esclusione per l’operazione di detergenza e/o ceratura e/o risciacquo, per la quale si utilizza l’acqua osmotizzata (all<1>acqua osmotizzata si aggiunge detergente e/o cera).
Il secondo stadio, ossia il serbatoio V2, è alimentato tramite la pompa di ricircolo P2 che rilancia il liquido sporco accumulato in cabina di lavaggio 2 in questo serbatoio V2. Il liquido inviato a questo serbatoio V2 è tutto quello utilizzato in cabina di lavaggio 2, quindi comprende anche l’acqua osmotizzata utilizzata per detergenza e/o ceratura e/o risciacquo (nell’acqua osmotizzata si trova aggiunto detergente e/o cera). Il raccordo di troppo-pieno 25 collega questo serbatoio V2 con la rete fognaria 26 e una tubazione di stramazzo 27 consente al liquido in eccesso nel serbatoio V1 di riversarsi nel serbatoio V2.
L’acqua osmotizzata viene accumulata nel serbatoio V3, che è un serbatoio dedicato da cui è prelevata e inviata alla cabina di lavaggio 2. Il circuito di osmotizzazione 40 è controllato da elettrovalvola/e.
Il definitiva, un circuito complessivo dei liquidi di lavaggio/acqua osmotizzata comprende due linee: una linea di liquido di lavaggio ed una linea di acqua osmotizzata.
All’avvio del sistema l’acqua prelevata dalla rete idrica 30 (ad esempio circa 600 litri) viene inviata al serbatoio V1 e anche al serbatoio V2. Questa operazione avviene solo all’avvio del motolavaggio 1 e in maniera totalmente automatica grazie al controllo di livello di cui è dotato motolavaggio 1.
Ad esempio, ogni 15 giorni è previsto un contro-lavaggio automatico dei filtri a carboni attivi 24 utilizzando la stessa acqua depurata presente nel serbatoio a due stadi e creando quindi un ricambio parziale dell’acqua. Ad esempio, circa 400 litri di acqua di rete idrica 30 vengono caricati nel serbatoio V1 e attraverso il raccordo di troppo-pieno 25 del serbatoio V2 una quantità equivalente di acqua sporca viene scaricata in rete fognaria 26.
Il liquido di lavaggio viene prelevato esclusivamente dal serbatoio V1 ed inviato alla cabina di lavaggio 2 mediante la pompa P1, ad esempio ad una pressione di circa 10 bar. Il liquido di lavaggio sporco viene accumulato sul fondo della cabina di lavaggio 2, prelevato mediante una pompa di ricircolo P2 ed inviato al serbatoio V2.
La pompa P3 opera ad esempio a circa 1.5 - 2.0 bar, preleva il liquido dal serbatoio V2 e lo invia ad un filtro a sacco 22, preferibilmente in nylon (avente luce media di circa 50 pm), e poi a seguire ad un filtro a carboni attivi 24. Il liquido così filtrato viene inviato al serbatoio V1.
Il serbatoio V1 consente un travaso di acqua pulita nel serbatoio V2 mediante la tubazione di stramazzo 27. Il raccordo di troppo-pieno 25 consente invece di scaricare direttamente in rete fognaria 26 l’eventuale liquido in eccesso nella vasca V2. In questo modo la linea dell’acqua di lavaggio opera praticamente ad anello chiuso, con un reintegro parziale proveniente solo dal circuito di osmotizzazione 40 (figura 2).
L'unità a membrana osmotica 42 viene invece alimentata solamente da acqua prelevata dalla rete idrica 30 e filtrata attraverso un filtro a carbone e/o uno a corda. La pompa P4 la invia in pressione al circuito di osmotizzazione 40. L’acqua osmotizzata viene accumulata nel serbatoio V3, mentre l’acqua di scarto del circuito di osmotizzazione 40 viene inviata al serbatoio V1. L’acqua osmotizzata viene prelevata dal serbatoio V3 ed inviata alla camera di lavaggio 2 mediante la pompa P5.
Per garantire le operazioni di detergenza e/o ceratura e/o risciacquo con acqua osmotizzata (all’acqua osmotizzata si aggiunge detergente e/o cera) anche in caso di carenza di acqua osmotizzata nel serbatoio V3, vi è la possibilità di convogliare l’acqua di scarto del circuito di osmotizzazione 40 nel serbatoio V3. Questa operazione è manuale ed è da effettuarsi solo in caso di necessità. Come tale non viene considerata nella valutazione dei consumi di acqua nelle normali procedure operative. La linea dell’acqua osmotizzata preleva acqua dalla rete idrica 30, ma non scarica mai acqua in rete fognaria 26. Infatti, la linea dell’acqua osmotizzata si chiude sulla linea del liquido di lavaggio (figure 3, 4).
Nella forma di realizzazione del circuito di osmotizz azione 40 illustrata nella figura 4 vengono utilizzate due unità a membrana osmotica 42a, 42b anziché una sola come nella forma di realizzazione del circuito di osmotizz azione 40 illustrata nella figura 3. L’acqua di scarto prodotta nella prima unità a membrana osmotica 42a viene inviata nella seconda unità a membrana osmotica 42b da cui si produce nuovo permeato con una sensibile riduzione dello scarto, che comunque non viene mandato in rete fognaria 26, ma viene inviato al serbatoio V1, trattandosi di acqua comunque pulita. Ad esempio, la pompa P4 alimenta circa 600 litri/ora di acqua a circa 12 bar alla prima unità a membrana osmotica 42. La prima unità a membrana osmotica 42a produce circa 110 litri/ora di permeato che viene inviato al serbatoio V3. L’acqua di scarto viene invece inviata alla seconda unità a membrana osmotica 42b che produce circa altri 90 litri/ora di permeato, anch’esso inviato al serbatoio V3. I circa 400 litri/ora di acqua di scarto vengono in parte recuperati nel circuito di osmotizz azione 40 e solo circa 200 litri/ora sono inviati nel serbatoio V1 (figura 4).
I seguenti componenti del motolavaggio 1 possono avere ad esempio le caratteristiche tecniche indicate sotto:
pompa P1 avente prevalenza di circa 149-105 metri di colonna d’acqua;
pompa di ricircolo P2 avente prevalenza di circa 9-1.8 metri di colonna d’acqua;
pompa P3 avente portata di circa 140 litri/ora a 2 bar; pompa P4 avente portata di circa 600 litri/ora a 12 bar; pompa P5 avente prevalenza di circa 54-16.8 metri di colonna d’acqua;
- filtro a carboni attivi 24 avente capacità di 50 litri;
- cabina di lavaggio 2 avente capacità 310 litri.
II motolavaggio 1 esegue un processo di lavaggio che generalmente comprende le seguenti fasi di:
i) detergenza, ad esempio per 60 secondi, seguita da una pausa opzionale ad esempio di 30 secondi;
ii) risciacquo, ad esempio per 80 secondi;
iii) ceratura, ad esempio per 60 secondi, seguita da una pausa opzionale ad esempio di 30 secondi;
iv) asciugatura, ad esempio per 270 secondi (con due passate andata e ritorno);
v) lavacerchi, ad esempio per 60 secondi.
La fase di lavacerchi è opzionale e viene effettuata manualmente dall’operatore prima dell’avvio delle operazioni automatiche.
Un ciclo standard di motolavaggio, comprendente le fasi i)-iv), ha ad esempio una durata complessiva di 8 minuti e 20 secondi. La durata è naturalmente regolabile.
Nella fase i) e v) si usa un detergente. Nella fase iii) si usa cera. A titolo di esempio:
nella fase i) si usa una quantità di 83 grammi/minuto di detergente e 3 litri di acqua;
nella fase ii) si usano 250 litri di acqua;
nella fase iii) si usa una quantità di 16.6 grammi/minuto di detergente e 20 litri di acqua;
nella fase v) si usa una quantità di 83 grammi/minuto di detergente e 1 litro di acqua.
La gestione dell’acqua nel motolavaggio 1 secondo l’invenzione è ottimizzata in modo da riutilizzare completamente l’acqua e minimizzare il prelievo dalla rete idrica 30. Infatti, i volumi di acqua di reintegro sono minimizzati, il numero di lavaggi moto accresciuto e lo scarto proveniente dal circuito di osmotizzazione viene riutilizzato per il lavaggio moto e minimizzato.
Il motolavaggio 1 secondo la presente invenzione presenta un funzionamento ordinario praticamente automatico e non richiede interventi di manutenzione ordinaria. Gli unici interventi richiesti richiedono di interrompere il servizio per un tempo molto limitato ed hanno una frequenza molto bassa (una o due volte all'anno). Tali interventi straordinari possono comprendere la pulizia dei serbatoi V1-V3 che possono vantaggiosamente comprendere rubinetti manuali per scaricare eventuali residui in un contenitore di scarico.
Vantaggiosamente anche il filtro a carboni attivi 24 può comprendere mezzi di collegamento ad un contenitore di scarico per scaricare eventuali residui rimossi con operazioni locali di contro-lavaggio sul filtro 24 stesso. Gli interventi straordinari possono comprendere inoltre la pulizia e/o la sostituzione dei filtri sia micrometrici 22 sia a carboni attivi 24.
Il motolavaggio 1 secondo la presente invenzione risulta estremamente efficiente e versatile.
In particolare, il ricircolo dei liquidi di lavaggio è efficace grazie alla presenza dei due serbatoi V1, V2 fra loro collegati e dei mezzi di filtraggio 20 interposti.
Inoltre il funzionamento è pressoché continuo, automatico ed in autonomia, senza necessità di pre-miscelare i prodotti chimici utilizzati.
Inoltre l'utilizzo di moduli separati e disposti su ruote consente al motolavaggio di adattarsi a qualsiasi esigenza dimensionale e/o di disposizione degli elementi costituenti il motolavaggio stesso.
Infine il motolavaggio è sicuro dal momento che si tratta sostanzialmente di un circuito chiuso che scarica nella rete fognaria 26 solo limitate quantità di liquidi comunque riciclati e quindi puliti mentre i residui sono raccolti sporadicamente ed inviati ad opportune discariche.
Allo scopo di soddisfare specifiche e contingenti esigenze, al motolavaggio ed al metodo per il lavaggio di un veicolo in un motolavaggio sopra descritti con riferimento alle figure, un tecnico del ramo potrà apportare numerose modifiche e varianti, tutte peraltro contenute nelfambito di protezione della presente invenzione quale definito dalle seguenti rivendicazioni.

Claims (13)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Motolavaggio (1) comprendente: - una cabina di lavaggio (2) per alloggiare un motoveicolo da lavare in cui sono attivi primi, secondi e terzi ugelli erogatori (7a, 7b, 7c) per erogare liquidi di lavaggio, acqua osmotizzata con detergente ed acqua osmotizzata con cera, rispettivamente; - mezzi per raccogliere i liquidi di lavaggio e/o acqua osmotizzata con detergente e/o acqua osmotizzata con cera erogati dagli ugelli erogatori (7a, 7b, 7c) comprendenti una pompa di ricircolo (P2); - un primo serbatoio (V1) di accumulo di liquidi di lavaggio per operazioni di lavaggio in detta cabina di lavaggio (2), detto primo serbatoio (V1) essendo destinato ad essere alimentato da rete idrica (30) ed essendo in comunicazione di fluido con detti primi ugelli erogatori (7a); - primi mezzi filtranti (20); - un secondo serbatoio (V2) di accumulo dei liquidi di lavaggio di ricircolo da detta cabina di lavaggio (2), detto secondo serbatoio (V2) essendo alimentato da detta pompa di ricircolo (P2) ed essendo in comunicazione di fluido con detto primo serbatoio (V1) previo passaggio in detti primi mezzi filtranti (20), per cui detto primo serbatoio (V1) riceve i liquidi di lavaggio provenienti da detto secondo serbatoio (V2) filtrati da detti primi mezzi filtranti (20); - un circuito di osmotizzazione (40) comprendente almeno una unità a membrana osmotica (42, 42a, 42b) ed un terzo serbatoio (V3) di accumulo di acqua osmotizzata per operazioni di detergenza e/o ceratura e/o risciacquo in detta cabina di lavaggio (2), detto terzo serbatoio (V3) essendo in comunicazione di fluido con detti secondi e/o terzi ugelli erogatori (7b, 7c); in cui detto primo serbatoio (V1) di accumulo di liquidi di lavaggio è alimentato da acqua scartata da detta almeno una unità a membrana osmotica (42, 42a, 42b) di detto circuito di osmotizzazione.
  2. 2. Motolavaggio (1) secondo la rivendicazione 1, in cui detta almeno una unità a membrana osmotica (42, 42a, 42b) è destinata ad essere alimentata da rete idrica (30) previo passaggio in secondi mezzi filtranti (44), quali ad esempio un filtro a carbone e/o un filtro a corda.
  3. 3. Motolavaggio (1) secondo la rivendicazione 2, in cui detto circuito di osmotizzazione (40) comprende una prima pompa (P4) interposta tra detti secondi mezzi filtranti (44) e detta almeno una unità a membrana osmotica (42, 42a).
  4. 4. Motolavaggio (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto circuito di osmotizzazione (40) comprende una seconda pompa (P5) posta a valle di detto terzo serbatoio (V3) per inviare acqua osmotizzata a detti secondi e/o terzi ugelli erogatori (7b, 7c).
  5. 5. Motolavaggio (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto circuito di osmotizzazione (40) comprende due di dette unità a membrana osmotica (42a, 42b) poste in serie.
  6. 6. Motolavaggio (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente una terza pompa (P1) posta a valle di detto primo serbatoio (V1) per inviare liquidi di lavaggio a detti primi ugelli erogatori (7a).
  7. 7. Motolavaggio (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detti primi mezzi filtranti (20) comprendono un filtro a sacco (22) e/o un filtro a carboni attivi (24).
  8. 8. Motolavaggio (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente una quarta pompa (P3) posta a valle di detto secondo serbatoio (V2) per inviare i liquidi di lavaggio di ricircolo a detto primo serbatoio (V1), previo passaggio in detti primi mezzi filtranti (20).
  9. 9. Motolavaggio (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente una tubazione di stramazzo (27) tra primo serbatoio (V1) e secondo serbatoio (V2) per travasare liquidi di lavaggio nel secondo serbatoio (V2).
  10. 10. Motolavaggio (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto secondo serbatoio (V2) comprende un raccordo di troppo-pieno (25) per scarico in rete fognaria (26).
  11. 11. Metodo per il lavaggio di un veicolo in un motolavaggio (1), includente le fasi di: - prelevare liquido di lavaggio da un primo serbatoio (V1) ed inviarlo ad una cabina di lavaggio (2) per il lavaggio di detto veicolo; - accumulare il liquido di lavaggio usato nella cabina di lavaggio (2) ed inviarlo ad un secondo serbatoio (V2); - filtrare almeno una parte del liquido usato presente nel secondo serbatoio tramite primi mezzi filtranti (20) ed inviarlo a detto primo serbatoio (V1); - generare in un circuito di osmotizzazione (40) acqua osmotizzata ed accumularla in un terzo serbatoio (V3); - detergere e/o cerare e/o risciacquare detto veicolo nella cabina di lavaggio (2) con detta acqua osmotizzata proveniente da detto terzo serbatoio (V3); e - inviare acqua di scarto del circuito di osmotizzazione (40) al primo serbatoio (V1).
  12. 12. Metodo secondo la rivendicazione 11, in cui detta fase di generare acqua osmotizzata comprende: - alimentare acqua da rete idrica (30) ad almeno una unità a membrana osmotica (42, 42a, 42b), previo filtraggio della stessa in secondi mezzi filtranti (44).
  13. 13. Metodo secondo la rivendicazione 12, in cui detta fase di generare acqua osmotizzata comprende: - pompare acqua in detta almeno una unità a membrana osmotica (42, 42a, 42b) tramite una prima pompa (P4) interposta tra detti secondi mezzi filtranti (44) e detta almeno una unità a membrana osmotica (42, 42a).
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