ITUB20155134A1 - Erogatore di bevanda e apparecchiatura comprendente tale erogatore - Google Patents

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ITUB20155134A1
ITUB20155134A1 ITUB2015A005134A ITUB20155134A ITUB20155134A1 IT UB20155134 A1 ITUB20155134 A1 IT UB20155134A1 IT UB2015A005134 A ITUB2015A005134 A IT UB2015A005134A IT UB20155134 A ITUB20155134 A IT UB20155134A IT UB20155134 A1 ITUB20155134 A1 IT UB20155134A1
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IT
Italy
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ducts
dispensing
beverage
dispenser
chamber
Prior art date
Application number
ITUB2015A005134A
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English (en)
Inventor
Sergio Zappella
Virtoli Italo Andrea Alvarez
Original Assignee
Caffitaly System Spa
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    • A47FURNITURE; DOMESTIC ARTICLES OR APPLIANCES; COFFEE MILLS; SPICE MILLS; SUCTION CLEANERS IN GENERAL
    • A47JKITCHEN EQUIPMENT; COFFEE MILLS; SPICE MILLS; APPARATUS FOR MAKING BEVERAGES
    • A47J31/00Apparatus for making beverages
    • A47J31/44Parts or details or accessories of beverage-making apparatus
    • A47J31/46Dispensing spouts, pumps, drain valves or like liquid transporting devices

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  • Engineering & Computer Science (AREA)
  • Food Science & Technology (AREA)
  • Beverage Vending Machines With Cups, And Gas Or Electricity Vending Machines (AREA)

Description

D E S C R I Z I O N E
EROGATORE DI BEVANDA E APPARECCHIATURA COMPRENDENTE TALE EROGATORE
DESCRIZIONE
La presente invenzione si riferisce in generale al settore della erogazione di bevande tramite apparecchiature che, in particolare, producono una bevanda effettuando una infusione di una sostanza alimentare. Nello specifico, la presente invenzione riguarda un erogatore per una tale apparecchiatura, oltre che una apparecchiatura comprendente l<’>erogatore e un metodo per erogare una bevanda. La presente invenzione trova una particolare applicazione in apparecchiature destinate a preparare caffè come caffè espresso.
Le apparecchiature di preparazione bevande comprendono usualmente una camera di infusione atta a ricevere una sostanza alimentare in polvere (ad esempio contenuta in una capsula, in una cialda o in un altro involucro permeabile o perforabile). Acqua calda è iniettata nella camera di infusione per effettuare l<’>infusione della sostanza alimentare, ottenendo così la bevanda. Un condotto di uscita scarica la bevanda dalla camera di infusione e la porta a un beccuccio che eroga la bevanda in una tazza o altro recipiente da cui il consumatore può bere.
In particolari contesti è richiesto che la bevanda possa eventualmente essere erogata contemporaneamente in due tazze. Ad esempio, questo può essere necessario in un locale pubblico o altro esercizio commerciale, dove la preparazione simultanea di due tazze di caffè o di bevanda permette di velocizzare il servizio quando ci sono molti clienti in attesa. Tuttavia questa esigenza non è costantemente presente e quindi, in altri momenti della giornata nel medesimo locale o esercizio commerciale, è necessario che la stessa apparecchiatura possa erogare una singola tazza alla volta.
Si incontra pertanto l’esigenza di poter erogare una sola tazza di bevanda o due tazze simultaneamente, a scelta deN’utilizzatore, per mezzo di una medesima apparecchiatura di preparazione o di fornitura della bevanda. A questo proposito sono disponibili apparecchiature di erogazione aventi due beccucci di erogazione tra loro distanziati con una distanza minore della larghezza usuale delle tazzine. Per erogare due caffè, due tazzine sono poste affiancate, ciascuna sotto a un rispettivo beccuccio. Per erogare un solo caffè, una tazzina è posta sotto a entrambi i beccucci. Tali apparecchiature risultano essere particolarmente scomode poiché obbligano l’utilizzatore a posizionare le tazzine in un modo molto preciso e inoltre, dato che i beccucci sono inevitabilmente non centrati rispetto alle tazzine, aumenta il rischio che il bordo della tazzina sia sporcato da schizzi di bevanda. Tali problemi sono ulteriormente accentuati se si utilizzano tazzine più grandi o più piccole rispetto a quelle previste per l'apparecchiatura.
Altre soluzioni sono state proposte, nelle quali l’apparecchiatura consente di scegliere l’erogazione singola o doppia e, a seconda della scelta, la bevanda esce da un solo beccuccio o da due beccucci.
In generale, tuttavia, le soluzioni attualmente disponibili risultano essere poco soddisfacenti: in alcuni casi esse sono ingombranti e poco agevoli da utilizzare, in altri casi esse non sono in grado di suddividere la bevanda in due parti sostanzialmente uguali, in ancora altri casi esse sono piuttosto complesse dal punto di vista costruttivo.
Un compito tecnico alla base della presente invenzione è permettere di erogare una bevanda in un singolo recipiente o in almeno due recipienti, secondo la necessità, in un modo che sia comodo per l’utilizzatore e che permetta di superare almeno alcuni degli svantaggi menzionati in relazione alla tecnica nota.
Il compito tecnico e gli scopi indicati sono sostanzialmente raggiunti da un erogatore di bevanda in accordo alla rivendicazione 1 , oltre che da una apparecchiatura in accordo alla rivendicazione 14 e da un metodo per erogare una bevanda in accordo alla rivendicazione 15.
Forme particolari di realizzazione degli oggetti della presente invenzione sono definite nelle corrispondenti rivendicazioni dipendenti. La presente descrizione include forme di realizzazione della presente invenzione che possono essere oggetto di specifiche rivendicazioni in questa domanda di brevetto, in domande divisionali e/o in domande che rivendicano la priorità di questa domanda.
Secondo un aspetto della soluzione proposta dalla presente invenzione, l’erogatore comprende tre beccucci erogatori, dei quali uno è utilizzato per l’erogazione in un singolo recipiente (in particolare una tazza) e gli altri due sono utilizzati per l’erogazione simultanea in due recipienti (in particolare due tazze). Dal punto di vista della semplicità di utilizzo, ciò è vantaggioso per l’utilizzatore poiché le posizioni dove disporre i recipienti in un caso o nell’altro sono definite univocamente. Inoltre, i due beccucci per erogazione simultanea possono essere posizionati sufficientemente lontani tra loro per consentire una erogazione centrata nei recipienti per un ampio intervallo di dimensioni di questi ultimi.
In una forma di realizzazione, i tre beccucci erogatori sono disposti l’uno accanto all<’>altro e il beccuccio per erogazione singola è in una posizione interposta tra gli altri due beccucci. Ciò è utile per fornire un erogatore compatto che preserva comunque i vantaggi sopra citati. Inoltre, in ogni caso l’uno o due recipienti sono da posizionare in modo simmetrico rispetto a un piano verticale sagittale e quindi il loro corretto posizionamento è immediato e intuitivo per l’utilizzatore.
Secondo un altro aspetto della soluzione proposta dalla presente invenzione, l’erogatore comprende due condotti, ciascuno dei quali riceve una rispettiva parte della bevanda da erogare e la immette in un beccuccio di erogazione, direttamente o con interposizione di altri componenti. La presenza dei due condotti è utile per consentire due flussi sostanzialmente uguali di bevanda e quindi due recipienti riempiti con pari quantità. Per dividere un unico flusso di bevanda in due parti sostanzialmente uguali, ad esempio un divisore di flusso è posto a monte dei due condotti.
A seconda del numero di recipienti o tazze da erogare, i condotti immettono la loro parte di bevanda entrambi in un medesimo beccuccio, per erogare una tazza singola, o in due beccucci differenti, per erogare due tazze simultaneamente. A questo scopo, il percorso idraulico tra le uscite dei condotti e i beccucci è modificabile mediante un membro mobile. Ciò è utile per implementare una semplice commutazione tra una condizione di singola erogazione e una condizione di doppia erogazione. Nello specifico, il membro mobile è azionabile manualmente dall’utilizzatore.
Un erogatore secondo la presente invenzione risulta essere particolarmente utile in combinazione con una apparecchiatura che è in grado di utilizzare sia capsule o cialde dosate per un singolo caffè, sia capsule o cialde dosate per due caffè.
Un metodo di erogazione secondo la presente invenzione, quindi, prevede che due parti sostanzialmente uguali di flusso di bevanda siano dirette verso un medesimo punto di erogazione se è richiesta una erogazione in un singolo recipiente, oppure siano dirette rispettivamente verso un secondo punto di erogazione e un terzo punto di erogazione se è richiesta una erogazione simultanea in due recipienti.
Ulteriori caratteristiche e i vantaggi della presente invenzione appariranno maggiormente evidenti dalla seguente descrizione dettagliata di alcune forme di realizzazione, esemplificative ma non esclusive, di un erogatore di bevanda per una apparecchiatura.
Verrà fatto riferimento agli uniti disegni, in cui:
- la figura 1 mostra una vista assonometrica di una prima forma di realizzazione di un erogatore secondo la presente invenzione;
- la figura 2 mostra una vista frontale dell’erogatore di figura 1 in una prima posizione operativa;
- la figura 3 mostra una vista laterale dell’erogatore di figura 1 nella prima posizione operativa;
- la figura 4 mostra una vista dall’alto dell’erogatore di figura 1 nella prima posizione operativa, un coperchio essendo stato rimosso per mostrare i componenti interni;
- la figura 5 mostra una vista frontale dell’erogatore di figura 1 nella prima posizione operativa, una parete frontale essendo stata rimossa per mostrare i componenti interni;
- la figura 6 mostra una vista frontale dell’erogatore di figura 1, in sezione secondo una linea di sezione VI-VI in figura 3;
- la figura 7 mostra una vista assonometrica dell’erogatore di figura 1 nella prima posizione operativa, alcune parti essendo state rimosse per mostrare i componenti interni;
- la figura 8 mostra una vista laterale dell’erogatore di figura 1 nella prima posizione operativa, in sezione secondo una linea di sezione Vili- Vili in figura 2;
- la figura 9 mostra una vista assonometrica dell’erogatore di figura 1 nella prima posizione operativa, in sezione secondo la linea di sezione VI-VI in figura 3;
- la figura 10 mostra una vista frontale dell’erogatore di figura 1 in una seconda posizione operativa, una parete frontale essendo stata rimossa per mostrare i componenti interni;
- la figura 11 mostra una vista assonometrica dell’erogatore di figura 1 nella seconda posizione operativa, alcune parti essendo state rimosse per mostrare i componenti interni;
- la figura 12 mostra una vista laterale dell’erogatore di figura 1 nella seconda posizione operativa, in sezione secondo la medesima linea di sezione della figura 8;
- la figura 13 mostra una vista assonometrica dell’erogatore di figura 1 nella seconda posizione operativa, in sezione secondo la medesima linea di sezione della figura 9;
- la figura 14 mostra una vista dall’alto dell’erogatore di figura 1 nella seconda posizione operativa, un coperchio essendo stato rimosso per mostrare i componenti interni;
- la figura 15 mostra una vista frontale dell’erogatore di figura 1 in una terza posizione, una parete frontale essendo stata rimossa per mostrare i componenti interni;
- la figura 16 mostra una vista assonometrica dell’erogatore di figura 1 nella terza posizione, alcune parti essendo state rimosse per mostrare i componenti interni;
- la figura 17 mostra una vista laterale dell’erogatore di figura 1 nella terza posizione, in sezione secondo la medesima linea di sezione della figura 8; - la figura 18 mostra una vista dall’alto dell’erogatore di figura 1 nella terza posizione, un coperchio essendo stato rimosso per mostrare i componenti interni;
- la figura 19 mostra una vista assonometrica di un componente interno dell’erogatore di figura 1 ;
- la figura 20 mostra una vista laterale del componente interno di figura 19; - la figura 21 mostra una vista posteriore del componente interno di figura 19;
- la figura 22 mostra una vista frontale del componente interno di figura 19 in sezione secondo una linea di sezione XXII-XXII in figura 20;
- la figura 23 mostra una vista laterale del componente interno di figura 19 in sezione secondo una linea di sezione XXII l-XXI II in figura 21 ;
- la figura 24 mostra una vista laterale di un altro componente interno dell’erogatore di figura 1 ;
- la figura 25 mostra una vista frontale di un ulteriore componente interno dell’erogatore di figura 1 ;
- la figura 26 mostra una vista dall’alto del componente interno di figura 25; - la figura 27 mostra una vista laterale del componente interno di figura 25 in sezione secondo una linea di sezione XXVII-XXVII in figura 25;
- la figura 28 mostra una vista laterale del componente interno di figura 25; - la figura 29 mostra una vista frontale del componente interno di figura 25 in sezione secondo una linea di sezione XXIX-XXIX in figura 28;
- la figura 30 mostra una vista frontale di un altro componente dell’erogatore di figura 1 ;
- la figura 31 mostra una vista dall’alto del componente di figura 30;
- la figura 32 mostra una vista frontale del componente di figura 30 in sezione secondo una linea di sezione XXXII-XXXII in figura 31;
- la figura 33 mostra una vista frontale di ancora un altro componente dell’erogatore di figura 1 ;
- la figura 34 mostra una vista dall’alto del componente di figura 33;
- la figura 35 mostra una vista laterale del componente di figura 33;
- la figura 36 mostra una vista assonometrica di una seconda forma di realizzazione di un erogatore secondo la presente invenzione, in una prima posizione operativa; in questa figura e nelle seguenti, una parete frontale dell’erogatore è stata rimossa per mostrare i componenti interni;
- la figura 37 mostra una vista frontale in sezione dell’erogatore di figura 36 nella prima posizione operativa;
- la figura 38 mostra una vista assonometrica dell’erogatore di figura 36, in una seconda posizione operativa;
- la figura 39 mostra un’altra vista assonometrica dell’erogatore di figura 36 nella seconda posizione operativa;
- la figura 40 mostra una vista frontale dell’erogatore di figura 36 nella seconda posizione operativa;
- la figura 41 mostra una vista frontale in sezione dell’erogatore di figura 36 nella seconda posizione operativa;
- la figura 42 mostra una vista laterale dell’erogatore di figura 36 in sezione secondo una linea di sezione XLII-XLII in figura 40;
- la figura 43 mostra una vista assonometrica di una terza forma di realizzazione di un erogatore secondo la presente invenzione, in una prima posizione operativa; in questa figura e nelle seguenti, una parete frontale dell’erogatore è stata rimossa per mostrare i componenti interni;
- la figura 44 mostra un’altra vista assonometrica dell’erogatore di figura 43 nella prima posizione operativa;
- la figura 45 mostra una vista frontale dell’erogatore di figura 43 nella prima posizione operativa;
- la figura 46 mostra una vista frontale in sezione dell’erogatore di figura 43 nella prima posizione operativa;
- la figura 47 mostra una vista laterale dell’erogatore di figura 43 in sezione secondo una linea di sezione XLVII-XLVII in figura 45;
- la figura 48 mostra una vista assonometrica dell’erogatore di figura 43 in una seconda posizione operativa;
- la figura 49 mostra una vista frontale in sezione dell’erogatore di figura 43 nella seconda posizione operativa;
- la figura 50 mostra una vista assonometrica di una quarta forma di realizzazione di un erogatore secondo la presente invenzione; in questa figura e nelle seguenti, una parete frontale dell’erogatore è stata rimossa per mostrare i componenti interni;
- la figura 51 mostra un’altra vista assonometrica dell’erogatore di figura 50; - la figura 52 mostra una vista frontale dell’erogatore di figura 50;
- la figura 53 mostra una vista frontale in sezione dell’erogatore di figura 50; - la figura 54 mostra una vista laterale dell’erogatore di figura 50 in sezione secondo una linea di sezione LIV-LIV in figura 52;
- la figura 55 mostra una vista frontale di un componente dell’erogatore di figura 50;
- la figura 56 mostra una vista laterale del componente di figura 55 in sezione secondo una linea di sezione LVI-LVI;
- la figura 57 mostra una vista assonometrica del componente di figura 55 in sezione secondo la linea di sezione LVI-LVI;
- la figura 58 mostra un’altra vista assonometrica del componente di figura 55 in sezione secondo la linea di sezione LVI-LVI;
- la figura 59 mostra una vista assonometrica dell’erogatore di figura 50 dal quale sono state rimosse alcune parti, in una prima posizione operativa; - la figura 60 mostra una vista assonometrica dell’erogatore di figura 50, dal quale sono state rimosse alcune parti, in una seconda posizione operativa. Con riferimento inizialmente alle figure da 1 a 35, una prima forma di realizzazione di un erogatore di bevanda secondo la presente invenzione è indicata con il numero di riferimento 1.
L’erogatore 1 è destinato a essere utilizzato in una apparecchiatura (non mostrata nelle figure) per fornire una bevanda, in particolare per fornire una bevanda di caffè, ad esempio caffè espresso. Nello specifico, almeno in alcune applicazioni tale apparecchiatura è una apparecchiatura di preparazione di bevanda che comprende una camera di infusione in cui una sostanza alimentare in polvere è infusa con acqua (in particolare, acqua calda in pressione) per ottenere la bevanda. Ad esempio la sostanza alimentare in polvere è contenuta in una capsula o in una cialda, in particolare monoporzione o doppia porzione, che è inserita nella camera di infusione prima dell’uso ed è rimossa dalla camera di infusione dopo l’uso. Tali apparecchiature per fornire e/o preparare bevande sono già note di per sé e pertanto non verranno qui descritte in maggiore dettaglio.
L’erogatore 1 è collegato a un condotto o canale di uscita della camera di infusione della apparecchiatura. Pertanto, l’erogatore 1 riceve la bevanda che è preparata nella camera di infusione stessa e la eroga in tazze o altri recipienti, rendendo la bevanda disponibile per il consumo.
Come anticipato sopra, l’erogatore 1 permette di erogare la bevanda in un singolo recipiente o tazza oppure simultaneamente in due recipienti o tazze, a seconda della necessità. Nello specifico, anche nel caso di erogazione in due recipienti la bevanda proviene da una medesima infusione, cioè è stata ottenuta nella camera di infusione nel corso di una stessa operazione.
L’erogatore 1 comprende un involucro o corpo scatolare 2 che è montabile sulla apparecchiatura e in particolare è montato su guide (non mostrate) che ne permettono una regolazione in altezza. L’erogatore 1 comprende una sezione di ingresso 21, attraverso la quale in uso la bevanda da erogare entra nell’erogatore 1, e una sezione di erogazione 23 comprendente tre beccucci erogatori 31 , 32, 33 attraverso i quali in uso la bevanda è erogata nelle tazze.
La sezione di ingresso 21 è collegata all’uscita della camera di infusione tramite opportune tubazioni non mostrate. La sezione di ingresso 21 può essere semplicemente rappresentata da un connettore per una tubazione o dall’imbocco di un condotto.
All’interno del corpo scatolare 2, l’erogatore 1 comprende inoltre due condotti 41, 42 che sono interposti in parallelo tra la sezione di ingresso 21 e la sezione di erogazione 23. Ciascuno dei due condotti 41, 42 ha un ingresso 43 che è idraulicamente comunicante con la sezione di ingresso 21 e una uscita 44 che è idraulicamente comunicante con la sezione di erogazione 23. I due condotti 41, 42 sono pertanto disposti in parallelo e ciascuno di essi è destinato a ricevere una rispettiva parte o quota della bevanda.
In particolare, il flusso di bevanda è suddiviso tra i due condotti 41, 42 in due parti sostanzialmente uguali. Tale suddivisione può avvenire a monte dell’erogatore 1 , cioè la bevanda può entrare nella sezione di ingresso 21 già divisa in due parti, ciascuna alimentata a un rispettivo condotto 41, 42. In alternativa, la bevanda è suddivisa in due parti all'interno dell’erogatore 1 e a questo proposito l’erogatore 1 comprende un divisore di flusso 25 che è interposto tra la sezione di ingresso 21 e gli ingressi 43 dei due condotti 41, 42. Il divisore di flusso 25 è atto a dividere la bevanda in ingresso in due parti sostanzialmente uguali che sono alimentate ai due condotti 41, 42.
All’interno del corpo scatolare 2, l’erogatore 1 comprende inoltre un membro mobile 5 che è spostabile tra una prima posizione (mostrata nelle figure da 4 a 9) e una seconda posizione (mostrata nelle figure da 10 a 14), e viceversa. Il membro mobile 5 è configurato per modificare un percorso idraulico tra le uscite 44 dei condotti 41 , 42 e la sezione di erogazione 23. Quando il membro mobile 5 è nella prima posizione, i due condotti 41, 42 sono comunicanti con la sezione di erogazione 23 in modo che le rispettive parti di bevanda siano immesse in un medesimo primo beccuccio erogatore 31. In questa condizione, le due parti di flusso di bevanda vengono riunite e si ha l’erogazione di bevanda in una singola tazza.
Quando il membro mobile 5 è nella seconda posizione, i due condotti 41, 42 sono comunicanti con la sezione di erogazione 23 in modo che la rispettiva parte di bevanda di un condotto 41 sia immessa in un secondo beccuccio erogatore 32 e la rispettiva parte di bevanda dell’altro condotto 42 sia immessa in un terzo beccuccio erogatore 33. In questa condizione, le due parti di flusso rimangono separate e si ha l’erogazione di bevanda in due tazze simultaneamente.
In sostanza, lo spostamento del membro mobile 5 tra le due posizioni determina un differente percorso della bevanda che, uscendo dai condotti 41 , 42, va verso i beccucci erogatori 31 , 32, 33.
In particolare, il membro mobile 5 è atto a modificare il percorso idraulico spostando le uscite 44 dei due condotti 41, 42 rispetto ai tre beccucci erogatori. In questo modo, a valle dei condotti 41, 42 i flussi di bevanda seguono percorsi che variano a seconda della posizione del membro mobile 5 e della regione in cui i flussi di bevanda sono immessi dai condotti 41, 42. Questi princìpi si ritrovano in tutte le forme di realizzazione qui mostrate.
Nella prima forma di realizzazione, il membro mobile 5 comprende i due condotti 41, 42, i quali pertanto sono spostabili rigidamente con il membro mobile 5 durante il movimento tra la prima posizione e la seconda posizione, e viceversa. In questo caso, quindi, il membro mobile 5 sposta non solo le uscite 44, ma anche gli interi condotti 41, 42, che in particolare sono realizzati di pezzo con il corpo del membro mobile 5.
In tale forma di realizzazione, inoltre, il membro mobile 5 è traslante, cioè esso è spostabile tra la prima posizione e la seconda posizione con un movimento lungo un asse di traslazione 500. In particolare, l’asse di traslazione 500 è sostanzialmente orizzontale durante l’uso e, in pratica, corrisponde a un asse sagittale di un utilizzatore che si trova davanti alla macchina.
Lo spostamento del membro mobile 5 è azionabile e controllabile da un utilizzatore. Nella forma di realizzazione illustrata, ciò è implementato tramite un selettore girevole 55, a forma di levetta o di pomello, che è collegato al membro mobile 5 tramite una vite di manovra 57. Il selettore girevole 55 è manovrabile da parte dell’utilizzatore ed è spostabile tra una prima posizione angolare e una seconda posizione angolare.
In particolare, il membro mobile 5 ha una cavità tubolare 52 filettata internamente. La cavità tubolare filettata 52 si estende parallelamente all’asse di traslazione 500 e costituisce una madrevite per la vite di manovra 57 inserita nella cavità tubolare 52 stessa. La vite di manovra 57 è fissata al selettore girevole 55, con il quale è solidale in rotazione, e ha denti 58 che impegnano la filettatura della cavità 52. Il corpo mobile 5 è vincolato a traslare lungo l’asse 500 senza poter ruotare, grazie a scanalature 54 che impegnano corrispondenti nervature 24 solidali al corpo dell’erogatore 1.
Pertanto, la rotazione del selettore girevole 55 e della vite di manovra 57 collegata ad esso determina uno spostamento del membro mobile 5 lungo l’asse di traslazione 500. La filettatura della cavità tubolare 52 è progettata in modo tale che la prima posizione angolare del selettore girevole 55 corrisponda alla prima posizione del membro mobile 5 e la seconda posizione angolare del selettore girevole 55 corrisponda alla seconda posizione del membro mobile 5. In particolare, nella prima posizione il membro mobile 5 è spostato in allontanamento dal selettore girevole 55 e dall’utilizzatore, mentre nella seconda posizione il membro mobile 5 è avvicinato al selettore girevole 55 e all’utilizzatore.
L’erogatore 1 comprende inoltre un membro distributore 6 che è interposto tra i due condotti 41, 42 e i tre beccucci erogatori 31, 32, 33. Il membro distributore 6 ha tre camere 61, 62, 63 tra loro separate, ciascuna delle quali è comunicante con un rispettivo beccuccio erogatore.
Durante l’uso il membro distributore 6 è stazionario rispetto ai beccucci erogatori e al corpo 2 dell’erogatore 1, cioè il membro distributore 6 non modifica la propria posizione tra l’erogazione in una tazza e l’erogazione in due tazze. Le uscite 44 dei due condotti 41, 42 sono spostabili rispetto al membro distributore 6 tramite il membro mobile 5.
Quando il membro mobile 5 è nella prima posizione, le uscite 44 dei due condotti 41 , 42 sono posizionate sopra o all’interno di una prima camera 61 , che comunica con il primo beccuccio erogatore 31 (si vedano in particolare le figure da 7 a 9). Pertanto, le due parti di flusso di bevanda sono immesse entrambe nella prima camera 61 e di qui al primo beccuccio 31, con erogazione in una singola tazza.
Quando il membro mobile 5 è nella seconda posizione, l’uscita 44 di un condotto 41 è posizionata sopra o all'interno di una seconda camera 62 che comunica con il secondo beccuccio erogatore 32, mentre l’uscita 44 dell’altro condotto 42 è posizionata sopra o all'interno di una terza camera 63 che comunica con il terzo beccuccio erogatore 33 (si vedano in particolare le figure da 11 a 13). Pertanto, le due parti di flusso di bevanda rimangono separate e, seguendo percorsi distinti, giungono ai rispettivi beccucci 32, 33, con erogazione simultanea in due tazze.
Come mostrato nelle figure da 25 a 29, la seconda camera 62 e la terza camera 63 sono affiancate tra loro e divise da un primo setto 65. Il membro mobile 5 nella seconda posizione si trova al di sopra del primo setto 65, che è sotto lo spazio interposto tra le due uscite 44. In pratica le uscite 44 sono da parti opposte del setto 65.
La prima camera 61 è sfalsata rispetto alla seconda camera 62 e alla terza camera 63, dalle quali è divisa da un secondo setto 66. Quando il membro mobile 5 è nella prima posizione, entrambe le uscite 44 si trovano al di sopra della prima camera 61. Nel passaggio tra la prima posizione e la seconda posizione, le due uscite 44 passano da una parte all’altra del secondo setto 66.
In sostanza, in una vista in pianta le tre camere 61 , 62, 63 (considerando ad esempio i loro centri oppure le loro aperture di uscita 60) sono disposte sostanzialmente ai vertici di un triangolo. I due setti 65, 66 sono disposti al In particolare, lo sfalsamento della prima camera 61 rispetto alla seconda camera 62 e alla terza camera 63 è lungo una direzione di sfalsamento che, in uso, è sostanzialmente orizzontale. Inoltre, tale direzione di sfalsamento è parallela all’asse di traslazione 500 del membro mobile 5. Come evidente dalle figure, la prima camera 61 è più lontana dall’utilizzatore rispetto alle altre due camere 62, 63.
Le tre camere 61 , 62, 63 hanno ciascuna una apertura di uscita 60 verso un rispettivo canale di scarico 610, 620, 630.
All’interno di ciascuna camera, il fondo è digradante verso l’apertura di uscita 60, che si trova in una posizione periferica e lontana (per quanto possibile) rispetto alla regione di immissione così da permettere una prima decantazione della bevanda. Inoltre I canali di scarico hanno una estremità inferiore tagliata obliquamente, così da evitare il più possibile che aria sia incorporata nella bevanda in fase di scarico.
Nella forma di realizzazione illustrata, i tre beccucci erogatori sono disposti l’uno accanto all’altro e in particolare si trovano su uno stesso piano verticale. Il primo beccuccio 31 per erogazione singola è in una posizione interposta tra il secondo beccuccio 32 e il terzo beccuccio 33. Il secondo beccuccio 32 e il terzo beccuccio 33 sono quindi alla massima distanza tra loro, compatibilmente con le dimensioni accettabili per l’erogatore 1. Ciò è utile per lasciare il massimo spazio per ricevere due tazze affiancate nel caso di erogazione doppia.
Ciascun beccuccio erogatore 31, 32, 33 si trova sul fondo di un rispettivo elemento a bicchiere 35. Ad esempio, i tre elementi a bicchiere 35 fanno parte di un unico corpo 36 che appartiene alla sezione di erogazione 23. Ciascun elemento a bicchiere 35 ha la funzione di ricevere la bevanda e di farla uscire attraverso il rispettivo beccuccio erogatore con un flusso sostanzialmente continuo, con portata di poco inferiore alla portata in ingresso nell’elemento a bicchiere 35 stesso per le condizioni di funzionamento usuali della apparecchiatura. In altre parole, l’elemento a bicchiere 35 è utile per equalizzare e uniformare eventuali oscillazioni della portata di bevanda in ingresso.
Il fondo dell’elemento a bicchiere 35 ha una apertura di uscita 30 attraverso la quale la bevanda scende nel beccuccio erogatore. La sezione di passaggio della apertura di uscita 30 è scelta con dimensioni opportune per ottenere una portata di uscita desiderata. L’apertura di uscita 30 dell’elemento a bicchiere 35 centrale, avente il primo beccuccio 31, è maggiore delle aperture di uscita 30 degli elementi a bicchiere 35 laterali, tenendo conto del fatto che durante l’uso la portata richiesta per l’elemento a bicchiere centrale è sostanzialmente doppia della portata richiesta per ciascun elemento a bicchiere laterale.
Anche il volume dell’elemento a bicchiere centrale è maggiore del volume di ciascun elemento a bicchiere laterale. Tali volumi sono scelti sufficientemente grandi per evitare che, durante l’erogazione, la bevanda possa riempire completamente il rispettivo elemento a bicchiere 35 e strabordare fuori.
Inoltre, un membro di decantazione 37 è posizionato almeno parzialmente in ciascun elemento a bicchiere 35. Il membro di decantazione 37 è un corpo cavo che definisce una camera o cavità interna 39 e ha una parete con almeno un foro di uscita 390. In particolare, il membro di decantazione 37 ha una vaschetta di sommità collegata inferiormente a una protuberanza che si estende nel rispettivo elemento a bicchiere 35. La vaschetta di sommità e la protuberanza formano nel complesso la cavità interna 39.
Ad esempio, i tre membri di decantazione 37 fanno parte di un unico corpo 38 che appartiene alla sezione di erogazione 23 ed è interposto tra il membro distributore 6 e il corpo 36 con gli elementi a bicchiere 35.
Ciascun membro di decantazione 37 riceve la bevanda da un rispettivo canale di scarico 610, 620, 630 del membro distributore 6, che è soprastante, e scarica la bevanda nell’elemento a bicchiere 35 in cui è posizionato. Le camere interne 39 sono separate da setti 370 per evitare passaggi di bevanda tra loro. In una vista in pianta, il corpo 38 ha un contorno analogo al contorno del membro distributore 6 e il membro di decantazione 37 centrale ha una forma allungata così da avere una regione sotto al canale di scarico 610 della prima camera 61 sfalsata rispetto alle altre.
Il membro di decantazione 37 ha la funzione di tenere la bevanda per il tempo necessario per la liberazione dell’aria incorporata in essa. A questo scopo, il volume della camera interna 39, la sezione di passaggio del foro di uscita 390, il percorso previsto per la bevanda e la forma stessa del membro di decantazione 37 sono scelti tenendo conto di questa funzione. Inoltre, il corpo 38 con i membri di decantazione 37 riporta il flusso sfalsato proveniente dalla prima camera 61 a una condizione allineata con i flussi provenienti dalle altre camere 62, 63, coerentemente con la disposizione allineata dei beccucci erogatori.
Il foro di uscita 390 è realizzato in una regione inferiore della cavità interna 39, in particolare centralmente sul fondo di quest’ultima. Tale foro 390 è efficace con portate basse di bevanda, che è trattenuta per qualche secondo nel membro di decantazione 37.
Inoltre almeno un foro di uscita laterale 391 è realizzato in una regione superiore della cavità interna 39, in particolare alla sommità di detta protuberanza, per una migliore erogazione di bevande con portate maggiori. In questi casi, la protuberanza della cavità interna 39 si riempie fino a raggiungere il foro di uscita laterale 391, dal quale la bevanda fuoriesce nel rispettivo elemento a bicchiere 35.
Come già anticipato sopra, l’erogatore 1 comprende un divisore di flusso 25 che divide la bevanda in ingresso in due parti sostanzialmente uguali.
Nello specifico, il divisore di flusso 25 comprende una camera interna 27 destinata a ricevere la bevanda in ingresso e due ugelli calibrati 28 che definiscono passaggi di uscita dalla camera interna 27. I due ugelli 28 sono calibrati nel senso che essi hanno la stessa sezione di passaggio e sono uguali tra loro. In pratica, durante l’erogazione la camera interna 27 si riempie di bevanda e quest’ultima, grazie alla pressione a monte, è forzata ad uscire attraverso i due ugelli 28, i quali sono uguali tra loro e hanno diametro piccolo rispetto alle dimensioni della camera interna 27. Di conseguenza, il flusso di bevanda che entra nel primo ugello 28 è praticamente uguale al flusso di bevanda che entra nel secondo ugello 28. Ciò permette una divisione della bevanda in ingresso in due parti sostanzialmente uguali, che sono immesse nei due condotti 41, 42.
Nella forma di realizzazione illustrata, il divisore di flusso 25 è all’interno del membro mobile 5, il quale quindi include sia il divisore di flusso 25 sia i condotti 41, 42. Il membro mobile 5 ha un canale di ingresso 26 comunicante con la camera interna 27 del divisore di flusso 25. Una tubazione (non mostrata) è innestabile in tale canale 26 per alimentare il divisore di flusso con la bevanda da erogare. L’imbocco del canale di ingresso 26 può essere considerato come la sezione di ingresso 21.
Per non interferire con i movimenti del membro mobile 5, tale tubazione è ad esempio una tubazione flessibile.
Il selettore girevole 55 è spostabile in una terza posizione angolare, mostrata nelle figure da 15 a 18. In corrispondenza di tale terza posizione, il selettore girevole 55 è scollegato dal membro mobile 5: il membro mobile 5 è sostanzialmente a fine corsa in allontanamento dal selettore girevole 55 e i denti 58 della vite di manovra 57 si sono disimpegnati dalla filettatura della cavità 52. In pratica, la vite di manovra 57 è estraibile dalla cavità 52 con una semplice traslazione verso l’utilizzatore e quindi il selettore girevole 55 è rimovibile dall’erogatore 1. Ciò è utile per consentire l’apertura dell’erogatore 1 e il suo smontaggio per pulizia interna. Per ricollegare il selettore girevole 55 al membro mobile 5, si eseguono al contrario le operazioni di sopra, inserendo la vite di manovra 57 nella cavità 52 e ruotando il selettore girevole 55 verso la prima posizione angolare.
Una apparecchiatura per fornire una bevanda, che in particolare è caffè o caffè espresso, può comprendere uno o più erogatori 1, a seconda del carico di lavoro per il quale l’apparecchiatura è stata progettata. Ad esempio, una apparecchiatura professionale per preparare caffè comprende due camere di infusione azionabili indipendentemente e due erogatori 1, ciascuno collegato a una rispettiva camera di infusione.
Quando è richiesta una erogazione in una sola tazza, l’utilizzatore pone il selettore girevole 55 nella prima posizione angolare, posiziona una tazza sotto il primo beccuccio erogatore 31 e avvia la preparazione della bevanda. La bevanda preparata nella apparecchiatura entra nell’erogatore 1 dalla sezione di ingresso 21, entra nel membro mobile 5 ed è divisa in due parti nel divisore di flusso 25. Le due parti passano nei condotti 41, 42 e si riuniscono cadendo nella prima camera 61, dalla quale la bevanda esce attraverso il canale di scarico 610 per andare nella cavità interna 39 del membro di decantazione 37 centrale. La bevanda esce attraverso il foro 390 (ed eventualmente attraverso i fori 391) e passa nell’elemento a bicchiere 35 centrale, fuoriuscendo infine dal primo beccuccio erogatore 31.
Quando è richiesta una erogazione in due tazze contemporaneamente, l’utilizzatore pone il selettore girevole 55 nella seconda posizione angolare, posiziona una tazza sotto il secondo beccuccio erogatore 32 e un’altra tazza sotto il terzo beccuccio erogatore 33, avvia la preparazione della bevanda. La bevanda preparata nella apparecchiatura entra nell’erogatore 1 dalla sezione di ingresso 21, entra nel membro mobile 5 ed è divisa in due parti nel divisore di flusso 25. Da questo momento, le due parti di bevanda compiono percorsi separati: esse passano nei condotti 41, 42 e cadono rispettivamente nella seconda camera 62 e nella terza camera 63, dalle quali escono attraverso i rispettivi canali di scarico 620, 630 per andare nelle camere interne 39 dei membri di decantazione 37 laterali. Le parti di bevanda escono attraverso i rispettivi fori 390 (ed eventualmente attraverso i fori 391) e passano negli elementi a bicchiere 35 laterali, fuoriuscendo infine dal secondo beccuccio erogatore 32 e dal terzo beccuccio erogatore 33, rispettivamente.
In una alternativa alla forma di realizzazione sopra descritta, i condotti 41, 42 e/o le loro uscite 44 possono essere stazionari rispetto ai beccucci erogatori e al corpo 2 dell’erogatore, mentre il membro mobile può essere configurato per spostare il membro distributore 6 rispetto alle uscite 44 così da assumere le posizioni relative sopra descritte. In una ulteriore alternativa, i condotti e le loro uscite possono essere stazionari rispetto al corpo dell’erogatore, mentre il membro distributore e i beccucci erogatori sono traslabili orizzontalmente o girevoli su un asse verticale rispetto alle uscite dei condotti. Anche in queste alternative si ha una modifica del percorso idraulico tra le uscite 44 dei due condotti 41, 42 e la sezione di erogazione 23 ad opera di un membro mobile, che sposta il membro distributore invece che le uscite dei condotti, raggiungendo ugualmente lo scopo dell’Invenzione.
Una seconda forma di realizzazione di un erogatore di bevanda secondo la presente invenzione è descritta con riferimento alle figure da 36 a 42 ed è indicata con il numero di riferimento 13.
Salvo dove espressamente indicato, le parti che hanno struttura e funzione identiche o analoghe a corrispondenti parti della prima forma di realizzazione sopra descritta sono indicate con il medesimo numero di riferimento e non sono descritte nuovamente in dettaglio.
Anche l’erogatore 13 comprende un involucro o corpo scatolare 2, una cui parte frontale non è mostrata nelle figure al fine di consentire la rappresentazione dei componenti interni.
A differenza dell’erogatore 1, nell’erogatore 13 i due condotti 41 , 42 non fanno parte del membro mobile e non sono spostabili rigidamente con esso. Nell’erogatore 13 i due condotti 41, 42 sono flessibili o pieghevoli, ad esempio sono tubicini in silicone, e un membro mobile 53 è atto a flettere o piegare i due condotti 41, 42 così da spostare le uscite 44 dei due condotti rispetto ai tre beccucci erogatori 31, 32, 33, modificando in questo modo il percorso idraulico. In particolare, i due condotti 41, 42 sono elasticamente deformabili e quindi tendono a riprendere una forma iniziale.
Nella forma di realizzazione illustrata, l’erogatore 13 comprende un divisore di flusso 25 che è interposto tra la sezione di ingresso 21 della bevanda e gli ingressi 43 dei due condotti 41 , 42, per dividere la bevanda in ingresso in due parti sostanzialmente uguali. In questo caso il divisore di flusso 25 è fissato al corpo dell’erogatore 13 e non fa parte del membro mobile 53.
Analogamente a quanto già descritto, il divisore di flusso 25 comprende una camera interna 27 destinata a ricevere la bevanda e due ugelli calibrati 28 che definiscono passaggi di uscita dalla camera interna 27. Gli ingressi 43 dei due condotti 41, 42 sono montati direttamente sui due ugelli calibrati 28 e i due condotti 41, 42 divergono tra loro con una disposizione a V rovesciata.
L’erogatore 13 ha un canale di ingresso 26 comunicante con la camera interna 27 del divisore di flusso 25. Una tubazione (non mostrata) proveniente dalla camera di infusione è innestabile in tale canale 26 per alimentare il divisore di flusso con la bevanda da erogare. L’imbocco del canale di ingresso 26 può essere considerato come la sezione di ingresso 21
Il membro mobile 53 è traslante ed è spostabile tra la prima posizione (mostrata nelle figure 36 e 37) e la seconda posizione (mostrata nelle figure da 38 a 41), e viceversa, con un movimento lungo un asse di traslazione 530 che, in particolare, è sostanzialmente verticale durante l’uso dell’erogatore 13.
Il membro mobile 53 ha un’asola allungata 531 che si estende lungo l’asse di traslazione 530 e riceve scorrevolmente un dente 243 solidale al corpo scatolare 2 dell’erogatore 13. Grazie alla cooperazione tra asola allungata 531 e dente 243, il membro mobile 53 è vincolato a compiere detto movimento di traslazione. Il membro mobile 53 comprende inoltre due elementi sporgenti che formano sedi 535 distanziate tra loro. Le sedi 535 ricevono ciascuna una sezione o tratto di un rispettivo condotto 41, 42. In particolare, dette due sedi 535 sono conformate sostanzialmente a C e sono rivolte l’una verso l’altra, i due condotti 41, 42 passando nella regione tra le due sedi 535.
Durante il movimento di traslazione del membro mobile 53, le due sedi 535 scorrono lungo i due condotti 41, 42 e così impongono una distanza tra le sezioni dei due condotti 41, 42 che sono ricevute nelle sedi 535. In altre parole, il movimento del membro mobile 53 e delle sedi 535 determina un avvicinamento o un allontanamento tra i condotti 41, 42. Si tenga infatti presente che i due condotti 41 , 42 sono divergenti tra loro e non sono paralleli all’asse di traslazione 530. In questo modo, il membro mobile sposta anche le uscite 44 dei due condotti 41 , 42.
Nella prima posizione, in cui il membro mobile 53 è spostato verso il basso ed è più vicino alle uscite 44, le pareti delle sedi 535 mantengono i condotti 41 , 42 in una condizione in cui questi sono piegati l’uno verso l’altro e le loro uscite 44 sono avvicinate.
Nella seconda posizione, in cui il membro mobile 53 è spostato verso l’alto ed è più lontano dalle uscite 44, i condotti 41, 42 sono in una condizione in cui questi sono divergenti e le loro uscite 44 sono allontanate.
In particolare, se i condotti sono elasticamente deformabili essi tendono a tornare spontaneamente alla condizione divergente mostrata per la seconda posizione. In alternativa, le sedi 535 possono essere conformate ad anello (nel quale passa il rispettivo condotto) per guidare i condotti verso la condizione divergente nella seconda posizione indipendentemente dalla elasticità dei condotti stessi.
Nella forma di realizzazione illustrata, i condotti 41, 42 rimangono sempre complanari, in particolare su un piano verticale.
Un selettore traslante, manovrabile da un utilizzatore, è collegato al membro mobile 53 per consentire all’utilizzatore di azionare e controllare lo spostamento del membro mobile 53. Una traslazione del selettore tra una prima condizione e una seconda condizione, e viceversa, determina uno spostamento del membro mobile 53 tra la prima posizione e la seconda posizione, e viceversa.
Nello specifico, il selettore traslante è formato da due denti 553 che sporgono lateralmente dal corpo 2 dell’erogatore 13 e sono scorrevoli in apposite asole ricavate nel corpo 2. I due denti 553, che in particolare sono realizzati di pezzo con il membro mobile 53, possono essere presi tra le dita dell’utilizzatore per spostare il membro mobile 53 verso il basso e verso l’alto. Si tratta in pratica di un selettore a doppia presa laterale.
In alternativa, il selettore traslante potrebbe essere un dente o un pomello sporgente dalla faccia frontale del corpo dell’erogatore 13.
L’erogatore 13 comprendente inoltre un membro distributore 6 che è interposto tra i due condotti 41, 42 e i tre beccucci erogatori. Analogamente a quanto già descritto sopra, il membro distributore 6 ha tre camere 61 , 62, 63 tra loro separate, ciascuna delle quali è comunicante con un rispettivo beccuccio erogatore. Nello specifico, la prima camera 61 è interposta tra la seconda camera 62 e la terza camera 63. Le camere sono separate da setti 67.
Durante l’uso il membro distributore 6 è stazionario rispetto ai beccucci erogatori e al corpo 2 dell’erogatore 13, cioè il membro distributore 6 non modifica la propria posizione tra l’erogazione in una tazza e l’erogazione in due tazze. Le uscite 44 dei due condotti 41, 42 sono spostabili rispetto al membro distributore 6 tramite il membro mobile 53.
Quando il membro mobile 53 è nella prima posizione, le uscite 44 dei due condotti 41, 42 sono avvicinate tra loro così da essere posizionate sopra o all’interno della prima camera 61, che è centrale e comunica con il primo beccuccio erogatore 31 (si vedano in particolare le figure 36 e 37). Pertanto, le due parti di flusso di bevanda sono immesse entrambe nella prima camera 61 e di qui al primo beccuccio 31, con erogazione in una singola tazza.
Quando il membro mobile 53 è nella seconda posizione, le uscite 44 dei due condotti sono allontanate tra loro, cosicché l’uscita 44 di un condotto 41 è posizionata sopra o all’interno della seconda camera 62 che è laterale e comunica con il secondo beccuccio erogatore 32, mentre l’uscita 44 dell’altro condotto 42 è posizionata sopra o all'interno della terza camera 63 che è laterale e comunica con il terzo beccuccio erogatore 33 (si vedano in particolare le figure da 39 a 41). Pertanto, le due parti di flusso di bevanda rimangono separate e, seguendo percorsi distinti, giungono ai rispettivi beccucci 32, 33, con erogazione simultanea in due tazze.
Per facilitare il passaggio delle estremità di uscita dei condotti 41, 42 da una camera all’altra, ciascuno dei due setti di separazione 67 ha un incavo o apertura 670 che si apre sul bordo di sommità del setto 67.
Poiché i due condotti 41, 42 rimangono complanari sul medesimo piano sia nella prima posizione sia nella seconda posizione, non c’è necessità di sfalsare la prima camera 61 rispetto alle altre due camere 62, 63. Rispetto all’erogatore 1, pertanto, l’erogatore 13 può essere più compatto e con uno spessore minore.
Anche l’erogatore 13 può comprendere membri di decantazione 37 ed elementi a bicchiere 35, analogamente a quanto già descritto per l’erogatore 1. Eventualmente, i membri di decantazione 37 e gli elementi a bicchiere 35 possono essere realizzati di pezzo con il membro distributore 6, cioè essi sono incorporati in un unico componente.
L’erogatore 13 è smontabile per la pulizia e la manutenzione. Gli ugelli calibrati 28 sono inseriti rimovibilmente negli ingressi 43 dei condotti 41, 42. La tubazione proveniente dalla camera di infusione è inseribile a pressione, in modo rimovibile, nel canale 26. Il membro distributore 6 è fissato al corpo 2 in modo rimovibile tramite denti a incastro 28.
Una terza forma di realizzazione di un erogatore di bevanda secondo la presente invenzione è descritta con riferimento alle figure da 43 a 49 ed è indicata con il numero di riferimento 15.
Salvo dove espressamente indicato, le parti che hanno struttura e funzione identiche o analoghe a corrispondenti parti delle forme di realizzazione sopra descritte sono indicate con il medesimo numero di riferimento e non sono descritte nuovamente in dettaglio.
Anche l’erogatore 15 comprende un involucro o corpo scatolare 2, una cui parte frontale non è mostrata nelle figure al fine di consentire la rappresentazione dei componenti interni.
L’erogatore 15 è basato sui medesimi principi della seconda forma di realizzazione sopra descritta (erogatore 13), dalla quale si differenzia principalmente per alcune caratteristiche descritte di seguito.
Come mostrato in particolare in figura 46, il divisore di flusso 25 comprende due vani o camere 251, 252 che sono destinati a ricevere le due parti di bevanda. A differenza dell’erogatore 13 in cui i due condotti 41, 42 sono in configurazione a V rovesciata, nell’erogatore 15 gli ingressi 43 dei due condotti 41, 42 sono tra loro distanziati e montati in corrispondenza di aperture di uscita da detti due vani o camere 251, 252. Il divisore di flusso è provvisto di un setto 253 che separa in due parti il flusso di bevanda in arrivo. In questa forma di realizzazione il divisore di flusso 25 non comprendere ugelli calibrati. In alternativa, un divisore di flusso come quello descritto per l’erogatore 13 può essere adottato anche per l’erogatore 17. I due condotti 41, 42 sono in condizione convergente, a V, quando il membro mobile 53 è nella prima posizione (figure da 43 a 46), che in particolare è una posizione spostata verso l’alto. I due condotti 41, 42 sono sostanzialmente paralleli, o comunque meno convergenti, quando il membro mobile 53 è nella seconda posizione (figure 48 e 49), che in particolare è una posizione spostata verso il basso.
I condotti 41, 42 sono elasticamente deformabili e tendono a tornare spontaneamente alla condizione convergente mostrata per la prima posizione. Pertanto, le due sedi 535 sono conformate a C rivolte da parti opposte, cioè esse sono interposte tra i due condotti 41 , 42.
Per vincolare il membro mobile 53 a compiere un movimento di traslazione lungo l’asse 530, il membro mobile 53 comprende una slitta 539 che scorre lungo binari 29 ricavati sul corpo dell’erogatore 15.
Le modalità di funzionamento e di utilizzo dell’erogatore 15 sono analoghe a quanto già descritto sopra.
Si fa presente che le differenze sopra descritte tra l’erogatore 15 e l’erogatore 13 sono sostanzialmente non correlate tra loro. Pertanto, sono possibili altre forme di realizzazione in cui solo alcune di tali differenze sono presenti.
Una quarta forma di realizzazione di un erogatore di bevanda secondo la presente invenzione è descritta con riferimento alle figure da 50 a 60 ed è indicata con il numero di riferimento 17.
Salvo dove espressamente indicato, le parti che hanno struttura e funzione identiche o analoghe a corrispondenti parti delle forme di realizzazione sopra descritte sono indicate con il medesimo numero di riferimento e non sono descritte nuovamente in dettaglio.
Anche l’erogatore 17 comprende un involucro o corpo scatolare 2, una cui parte frontale non è mostrata nelle figure al fine di consentire la rappresentazione dei componenti interni.
L’erogatore 17 ha numerose caratteristiche in comune con l’erogatore 1 della prima forma di realizzazione, dal quale si differenzia principalmente per quanto riguarda il membro mobile.
Invece che essere traslante, il membro mobile 7 dell’erogatore 17 è girevole attorno a un asse di rotazione 700, pertanto lo spostamento del membro mobile 7 tra la prima posizione e la seconda posizione, e viceversa, è una rotazione attorno a tale asse di rotazione 700. In uso, l’asse di rotazione 700 è sostanzialmente verticale.
Il membro mobile 7 comprende i due condotti 41 , 42, i quali sono ricavati all’interno di un corpo 71 del membro mobile 7 e pertanto sono spostabili rigidamente con il membro mobile 7 durante il movimento tra la prima posizione e la seconda posizione, e viceversa. Le uscite 44 dei due condotti 41 , 42 sono decentrate rispetto all’asse di rotazione 700. Di conseguenza, la rotazione del membro mobile 7 sposta le uscite 44 dei due condotti rispetto ai tre beccucci erogatori, modificando in questo modo il percorso idraulico.
Nello specifico, il corpo 71 del membro mobile 7 ha una parete cilindrica 72 e una faccia di base 73. La parete cilindrica 72 ha un asse centrale che coincide con l’asse di rotazione 700. Le uscite 44 dei due condotti sono sulla faccia di base 73 e sono rivolte verso il sottostante membro distributore 6. In particolare, le due uscite 44 sono alla stessa distanza radiale dall’asse 700, cioè si trovano su una medesima circonferenza.
Le uscite 44 dei due condotti non sono disposte simmetricamente rispetto all’asse 700: considerando un piano contenente l’asse di rotazione 700 e l'uscita 44 di uno dei due condotti, l’uscita 44 dell’altro dei due condotti non appartiene a tale piano. In particolare, le due uscite 44 hanno una distanza angolare tra loro che è minore di 135°, misurando l’angolo rispetto all’asse di rotazione 700 (cioè con centro sull’asse).
Prendendo in considerazione un piano contenente l’asse 700 e parallelo alla faccia frontale dell’erogatore 17 (una traccia di tale piano è indicata con il numero di riferimento 750), nella prima posizione (mostrata in figura 59) le due uscite 44 sono entrambe da una parte del piano 750 e nella seconda posizione (mostrata in figura 60) le due uscite 44 sono entrambe dall’altra parte del piano 750. Le due posizioni sono ruotate di 180° l’una rispetto all’altra, attorno all’asse 700.
Il membro distributore 6 è sostanzialmente analogo a quello descritto per l’erogatore 1 secondo la prima forma di realizzazione. Infatti, il membro distributore 6 ha tre camere 61, 62, 63 tra loro separate da setti 65, 66 e ciascuna comunicante con un rispettivo beccuccio erogatore 31, 32, 33. La seconda camera 62 è affiancata alla terza camera 63, mentre la prima camera 61 è sfalsata rispetto alla seconda camera 62 e alla terza camera 63. Le tre camere sono disposte sostanzialmente ai vertici di un triangolo in una vista in pianta. In sostanza, il primo setto 65 è sotto la regione di base 73 tra le uscite 44 quando il membro mobile 7 è in seconda posizione; il secondo setto 66 è in corrispondenza del piano 750.
Quando il membro mobile 7 è nella prima posizione, le uscite 44 sono entrambe posizionate sopra o all’interno della prima camera 61. Quando il membro mobile 7 è nella seconda posizione, l’uscita 44 del primo condotto 41 è posizionata sopra o all’interno della seconda camera 62 e l’uscita 44 del secondo condotto 42 è posizionata sopra o all’interno della terza camera 63. Il funzionamento dell’erogatore 17 è analogo all’erogatore 1, a parte il meccanismo tramite il quale le uscite 44 sono spostate rispetto al membro distributore 6.
L’erogatore 17 comprende un selettore girevole 557 che è collegato al membro mobile 7 ed è manovrabile da un utilizzatore. In particolare, il selettore girevole 557 è alla sommità dell’erogatore 17 ed è solidale in rotazione con il membro mobile 7. Una rotazione del selettore girevole 557 tra una prima posizione angolare e una seconda posizione angolare, e viceversa, determina uno spostamento del membro mobile 7 tra la prima posizione e la seconda posizione, e viceversa.
L’erogatore 17 comprende inoltre un divisore di flusso 25, che è interposto tra la sezione di ingresso 21 della bevanda e gli ingressi dei due condotti 41, 42. Il divisore di flusso 25 è atto a dividere la bevanda in ingresso in due parti sostanzialmente uguali che sono alimentate ai due condotti.
Nello specifico, il divisore di flusso 25 è incluso nel membro mobile 7 e comprende una camera interna 27 destinata a ricevere la bevanda e due ugelli calibrati che definiscono passaggi di uscita dalla camera interna 27. In particolare, gli ugelli calibrati sono i condotti 41, 42. Nella particolare forma di realizzazione illustrata, la camera interna 27 è ricavata nel corpo 71 in posizione sostanzialmente coassiale con l’asse 700 e i condotti 41, 42 si estendono da tale camera interna 27 divergenti tra loro e obliquamente rispetto all’asse 700, cosicché le uscite 44 siano decentrate rispetto all’asse stesso.
La parete cilindrica 72 del corpo 71 ha due aperture 74 che, tramite rispettivi canali ricavati nel corpo 71 stesso, comunicano con la camera interna 27 del divisore di flusso 25. In particolare, le due aperture 74 sono in posizioni diametralmente opposte. Il corpo 71 è alloggiato girevolmente in un supporto 76 che circonda la parete cilindrica 72. Il supporto 76 è fissato al corpo 2 dell’erogatore e ha un canale 77 che è atto a ricevere la bevanda dalla sezione di ingresso 21. Ad esempio, il canale 77 è collegabile con una tubazione (non mostrata) alla camera di infusione. Il canale 77 è aperto sulla parete cilindrica 72.
Quando il membro mobile 7 è nella prima posizione o nella seconda posizione, l’una o l’altra delle aperture 74 è in comunicazione con il canale 77. In particolare, la rotazione del corpo 71 attorno all’asse 700 tra la prima posizione e la seconda posizione porta alternativamente una prima apertura 74 o una seconda apertura 74 in corrispondenza del canale 77, in modo tale che la bevanda nel canale 77 entri nel corpo 71 e nella camera interna 27 del divisore di flusso 25 in entrambe le posizioni.
La tenuta di fluido tra il corpo girevole 71 e il supporto 76 è assicurata da guarnizioni anulari 79.
Anche l’erogatore 17 comprende membri di decantazione 37 ed elementi a bicchiere 35, analogamente a quanto già descritto per l’erogatore 1. In particolare, la sezione di erogazione 23 dell’erogatore 17 è sostanzialmente identica alla sezione di erogazione 23 dell’erogatore 1 .
Anche l’erogatore 17 è smontabile per pulizia o per manutenzione.
Nella forma di realizzazione appena descritta, il membro distributore 6 è stazionario rispetto ai tre beccucci erogatori e al corpo dell’erogatore, mentre il membro mobile 7 è girevole rispetto al membro distributore 6.
In una realizzazione alternativa, il corpo 71 contenente i condotti 41, 42 potrebbe essere stazionario rispetto al corpo dell’erogatore, mentre il membro distributore 6 potrebbe essere girevole (o traslante) rispetto al corpo 71. In questo caso, il membro mobile comprenderebbe il membro distributore 6. Eventualmente, in una specifica variante i beccucci erogatori sono mobili con il membro distributore 6.
La presente invenzione è utile per conseguire alcuni importanti vantaggi. L’erogatore, l’apparecchiatura e il metodo in accordo con la presente invenzione, infatti, permettono di erogare una bevanda in un singolo recipiente oppure in due recipienti simultaneamente, con una commutazione semplice e agevole tra una modalità e l’altra. Inoltre, nel caso di erogazione in due recipienti, questi ricevono parti sostanzialmente uguali di bevanda. Ciò risulta essere particolarmente vantaggioso nel caso di una apparecchiatura per la preparazione di caffè, a maggior ragione se utilizzata in un contesto professionale come in un locale pubblico o per una attività di catering.
Va infine rilevato che la presente invenzione risulta di relativamente facile realizzazione e che anche il costo connesso alla sua attuazione non risulta molto elevato.
L’invenzione così concepita è suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell’ambito del concetto inventivo che la caratterizza.
Tutti i dettagli sono rimpiazzabili da altri tecnicamente equivalenti ed i materiali impiegati, nonché le forme e le dimensioni dei vari componenti, potranno essere qualsiasi a seconda delle esigenze.

Claims (15)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Erogatore di bevanda (17) per una apparecchiatura per fornire una bevanda, in particolare per fornire caffè, comprendente: una sezione di ingresso (21 ) di una bevanda da erogare; una sezione di erogazione (23) della bevanda, comprendente tre beccucci erogatori (31 , 32, 33); due condotti (41 , 42) interposti in parallelo tra la sezione di ingresso (21) e la sezione di erogazione (23), ciascuno dei due condotti (41 , 42) avendo un ingresso (43) idraulicamente comunicante con la sezione di ingresso (21 ) e una uscita (44) idraulicamente comunicante con la sezione di erogazione (23), ciascuno dei due condotti (41 , 42) essendo destinato a ricevere una rispettiva parte della bevanda; un membro mobile (7) spostabile tra una prima posizione e una seconda posizione, e viceversa, il membro mobile (7) essendo configurato per modificare un percorso idraulico tra le uscite (44) dei due condotti (41 , 42) e la sezione di erogazione (23), in modo tale che: quando il membro mobile (7) è nella prima posizione, i due condotti (41 , 42) sono comunicanti con la sezione di erogazione (23) in modo che le rispettive parti di bevanda siano immesse in un medesimo primo (31) di detti tre beccucci erogatori; e quando il membro mobile (7) è nella seconda posizione, i due condotti (41 , 42) sono comunicanti con la sezione di erogazione (23) in modo che la rispettiva parte di bevanda di uno (41) dei due condotti sia immessa in un secondo (32) di detti tre beccucci erogatori e la rispettiva parte di bevanda dell’altro (42) dei due condotti sia immessa in un terzo (33) di detti tre beccucci erogatori, il membro mobile (7) essendo girevole attorno a un asse di rotazione (700), lo spostamento del membro mobile (7) tra la prima posizione e la seconda posizione, e viceversa, essendo una rotazione attorno a detto asse di rotazione (700).
  2. 2. Erogatore di bevanda (17) secondo la rivendicazione 1, in cui il membro mobile (7) include i due condotti (41, 42), le uscite (44) dei due condotti (41, 42) essendo decentrate rispetto a detto asse di rotazione (700) cosicché il membro mobile (7) sia atto a spostare le uscite (44) dei due condotti (41, 42) rispetto ai tre beccucci erogatori (31, 32, 33), modificando in questo modo detto percorso idraulico.
  3. 3. Erogatore di bevanda (17) secondo la rivendicazione 2, in cui, considerando un piano contenente l’asse di rotazione (700) e l’uscita (44) di uno dei due condotti (41, 42), l’uscita (44) dell’altro dei due condotti (41, 42) non appartiene a tale piano.
  4. 4. Erogatore di bevanda (17) secondo la rivendicazione 3, in cui le uscite (44) dei due condotti (41, 42) hanno la stessa distanza radiale dall’asse di rotazione (700) e, rispetto all’asse di rotazione (700), hanno una distanza angolare tra loro.
  5. 5. Erogatore di bevanda (17) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 4, comprendente un membro distributore (6) interposto tra i due condotti (41, 42) e i tre beccucci erogatori (31, 32, 33), il membro distributore (6) avendo tre camere (61, 62, 63) tra loro separate, ciascuna delle tre camere (61, 62, 63) essendo comunicante con un rispettivo di detti tre beccucci erogatori (31 , 32, 33), in cui, quando il membro mobile (7) è nella prima posizione, le uscite (44) dei due condotti (41, 42) sono posizionate sopra o all’interno di una prima camera (61) che comunica con il primo beccuccio erogatore (31), e in cui, quando il membro mobile (7) è nella seconda posizione, le uscite (44) dei due condotti (41, 42) sono posizionate sopra o all’interno di una seconda camera (62) e di una terza camera (63), rispettivamente, la seconda camera (62) comunicando con il secondo beccuccio erogatore (32) e la terza camera (63) comunicando con il terzo beccuccio erogatore (33).
  6. 6. Erogatore di bevanda (17) secondo la rivendicazione 5, in cui la seconda camera (62) è affiancata alla terza camera (63) e in cui la prima camera (61) è sfalsata rispetto alla seconda camera (62) e alla terza camera (63), le tre camere (61, 62, 63) essendo disposte sostanzialmente ai vertici di un triangolo in una vista in pianta.
  7. 7. Erogatore di bevanda (17) secondo la rivendicazione 3 o 4 in combinazione con la rivendicazione 6, in cui, in uso, il membro distributore (6) è stazionario rispetto ai tre beccucci erogatori (31, 32, 33) e il membro mobile (7) è girevole rispetto al membro distributore (6), lo spostamento tra la prima posizione e la seconda posizione, e viceversa, essendo una rotazione di 180° attorno a detto asse di rotazione (700).
  8. 8. Erogatore di bevanda (17) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 7, comprendente un selettore girevole (557) manovrabile da un utilizzatore, il selettore girevole (557) essendo collegato al membro mobile (7), una rotazione del selettore girevole (557) tra una prima posizione angolare e una seconda posizione angolare, e viceversa, determinando uno spostamento del membro mobile (7) tra la prima posizione e la seconda posizione, e viceversa.
  9. 9. Erogatore di bevanda (17) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 8, in cui, in uso, l’asse di rotazione (700) è sostanzialmente verticale.
  10. 10. Erogatore di bevanda (17) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 9, comprendente un divisore di flusso (25) che è interposto tra la sezione di ingresso (21) e gli ingressi (43) dei due condotti (41, 42), il divisore di flusso (25) essendo atto a dividere la bevanda in ingresso in due parti sostanzialmente uguali che sono alimentate ai due condotti (41, 42).
  11. 11. Erogatore di bevanda (17) secondo la rivendicazione 11, in cui il divisore di flusso (25) comprende una camera interna (27) destinata a ricevere la bevanda e due ugelli calibrati che definiscono passaggi di uscita dalla camera interna (27).
  12. 12. Erogatore di bevanda (17) secondo la rivendicazione 10 o 11, in cui il membro mobile (7) include il divisore di flusso (25).
  13. 13. Erogatore di bevanda (1) secondo la rivendicazione 12, in cui il membro mobile (7) comprende un corpo (71) avente una parete cilindrica (72) e una faccia di base (73), il divisore di flusso (25) e i due condotti (41, 42) essendo ricavati in detto corpo (71) e le uscite (44) dei due condotti (41, 41) essendo su detta faccia di base (73), la parete cilindrica (72) avendo due aperture (74) comunicanti con la camera interna (27) del divisore di flusso (25), il corpo (71) essendo girevolmente alloggiato in un supporto (76) che circonda detta parete cilindrica (72) e ha un canale (77) atto a ricevere la bevanda dalla sezione di ingresso (21), il canale (77) essendo aperto sulla parete cilindrica (72), in cui l’una o l’altra di dette due aperture (74) è in comunicazione con detto canale (77) quando il membro mobile (7) è nella prima posizione o nella seconda posizione.
  14. 14. Apparecchiatura per fornire una bevanda, in particolare per fornire caffè, comprendente almeno un erogatore di bevanda (17) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 13.
  15. 15. Metodo per erogare una bevanda, comprendente le fasi di: dividere un flusso di bevanda in due parti sostanzialmente uguali; se è richiesta una erogazione di bevanda in un singolo recipiente, dirigere le due parti di flusso di bevanda verso un medesimo primo punto di erogazione; se è richiesta una erogazione simultanea di bevanda in due recipienti, dirigere una prima parte del flusso di bevanda verso un secondo punto di erogazione e dirigere una seconda parte del flusso di bevanda verso un terzo punto di erogazione.
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