ITUB20155059A1 - Chiusura per articoli di bigiotteria e/o gioielleria. - Google Patents
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Description
DESCRIZIONE
“CEIIUSURA PER ARTICOLI DI BIGIOTTERIA E/O GIOIELLERIA”
CAMPO TECNICO DELL'INVENZIONE
La presente invenzione si colloca nel campo degli articoli di gioielleria e/o bigiotteria, quali ad esempio collane, bracciali o articoli simili. In particolare, la presente invenzione è relativa a una chiusura per articoli di gioielleria e/o bigiotteria del tipo suddetto. Ancora più in particolare, la presente invenzione è relativa a una chiusura cosiddetta “ad otturatore” per articoli di gioielleria e/o bigiotteria del tipo suddetto.
STATO DELLA TECNICA
Sono note c ampiamente usate nel campo della gioiel leria e/o bigiotteria chiusure per collane, bracciali o articoli simili cosiddette “ad otturatore”.
Una chiusura ad otturatore di tipo noto comprende tipicamente un elemento femmina e un elemento maschio atti a essere alternativamente accoppiati (chiudendo quindi il bracciale o articolo simile) e disaccoppiati (in modo da aprire i l bracciale o articolo simile).
1/ elemento femmina di una chiusura ad otturatore di tipo noto comprende una sede di accoppiamento atta ad alloggiare appunto l’otturatore dell’elemento maschio della chiusura, laddove l’accoppiamento reciproco tra elemento maschio e elemento femmina si ottiene inserendo l’otturatore nella sede di accoppiamento dell’elemento femmina, mentre il disaccoppiamento degli elementi maschio e femmina si ottiene estraendo I ’ otturatore dalla sede di accoppiamento delle elemento femmina.
Nelle chiusure ad otturatore di tipo noto è inoltre previsto almeno un elemento di commutazione per l’accoppiamento amovibile degli elementi maschio e femmina, laddove per l’accoppiamento degli elementi maschio e femmina l’elemento di commutazione, di solito accoppiato ruotabilmente all’elemento maschio, viene commutato in una posizione in cui impegna l’elemento femmina, mentre al contrario, per il disaccoppiamento degli elementi maschio e femmina, l’elemento di commutazione viene commutato in una posizione in cui non impegna l’ elemento femmina ma è svincolato dall’elemento femmina stesso.
Secondo le forme di realizzazione più comuni, l’elemento di commutazione è inoltre almeno parzialmente alloggiato nell’elemento maschio (in particolare nell’otturatore) allo scopo di contenere le dimensioni e l’ ingombro complessivi della chiusura, rendendola quindi adatta ad essere applicata a articoli di gioielleria e/o bigiotteria di dimensioni ridotte. Sono inoltre previsti mezzi di commutazione elastici (di solito una molla elicoidale) per la commutazione automatica dell 'elemento di commutazione nella posizione di impegno; in pratica, inserendo l’otturatore nella sede di accoppiamento dell 'elemento femmina, l’elemento di commutazione viene automaticamente commutato contro l’azione di spinta esercitata dai mezzi elastici di commutazione, laddove al raggiungimento da parte dell’otturatore del la propria posizione finale all’interno dell’elemento femmina (o anche durante l<'>inserimento), l ’elemento di commutazione viene commutato automaticamente, in questo caso grazie all’azione di spinta esercitata dai mezzi di commutazione, nella posizione di impegno in cui impegna appunto l’elemento femmina, evitando in questo modo il disaccoppiamento accidentale degli elementi maschio e femmina e quindi l’apertura accidentale o indesiderata dell’articolo di gioielleria e/o bigiotteria. Λ1 contrario, per il disaccoppiamento degli elementi maschio e femmina (e quindi per l’apertura volontaria dell’articolo di gioielleria e/o bigiotteria), l’elemento di commutazione, accessibile dall’esterno, viene commutato, ad esempio mediante pressione esercitata con un dito, contro l’ azione dei mezzi elastici di commutazione, dalla posizione di impegno alla posizione di disimpegno, permettendo quindi estrazione dell’otturatore dalla sede di accoppiamento dell 'elemento femmina e quindi il disaccoppiamento degli elementi maschio e femmina.
Le chiusure ad otturatore di tipo noto riassunte in precedenza, seppur apprezzabi li per diversi motivi (ad esempio il fatto di poter essere realizzate in forme e dimensioni compatibili, anche dal punto di vista estetico, con articoli di gioielleria e/o bigiotteria di forme e dimensioni le più svariate) non sono tuttavia prive di inconvenienti.
Un primo inconveniente è ad esempio relativo alle difficoltà oggettive che si incontrano durante l’assemblaggio del le chiusure ad otturatore secondo l ’arte nota. Va infatti notato che le modalità di assemblaggio, in particolare dell 'elemento maschio, prevedono il posizionamento preventivo di tutti le parti di cui l ’elemento maschio è composto, e quindi anche della mol la elicoidale, laddove il fissaggio reciproco a mezzo perno di rotazione dell ' elemento di commutazione e dell 'elemento maschio, può essere eseguito solamente in una fase successiva.
Ciò comporta peraltro l’impossibilità di utilizzare, per il fissaggio reciproco dell ' elemento di commutazione e dell’ elemento femmina, tecniche di fissaggio altrimenti particolarmente convenienti, quali ad esempio il fissaggio del perno di rotazione all’elemento maschio mediante saldatura.
Infatti, il calore generato durante la saldatura, in considerazione anche dei minimi spazi di manovra, rischierebbe seriamente di danneggiare la molla elicoidale (ad esempio deformarla) con conseguente perdita di elasticità c quindi di funzionalità per l’ intera chiusura. Va infatti anche notato che la saldatura sarebbe preferibile ad altre soluzioni (ad esempio l’uso di viti o mezzi di fissaggio simili), in considerazione dell’elevata precisione di posizionamento ottenibile, senz’altro maggiore di quella raggiungibile mediante fissaggio del perno di rotazione per avvitamento. Inoltre, l’uso di perni filettati comporta il rischio che gli stessi, durante l’uso della chiusura e quindi a seguito della commutazione ripetuta dell'elemento di commutazione tra le due posizioni di impegno di disimpegno, si allentino, con conseguente rischio di distacco accidentale dell ’elemento di commutazione dall’elemento maschio.
È quindi uno scopo della presente invenzione quello di proporre una chiusura per articoli di gioielleria e/o bigiotteria, che consenta di superare o almeno minimizzare gli inconvenienti tipici delle chiusure secondo l’arte nota. In particolare uno scopo della presente invenzione è quello di proporre una chiusura del tipo ad otturatore, che permetta di superare o almeno minimizzare gli inconvenienti riscontrati nelle chiusure ad otturatore secondo la tecnica nota.
In dettaglio, un ulteriore scopo della presente invenzione è quello di proporre una chiusura, in particolare de! tipo ad otturatore, che permetta l ’uti lizzo della saldatura per il fissaggio reciproco di almeno alcune del le sue parti componenti, in particolare per i l fissaggio reciproco in rotazione dell’elemento di commutazione all’elemento maschio.
Ancora più in dettaglio, la presente invenzione ha lo scopo di proporre una chiusura, in particolare ad otturatore, che permetta l’uti lizzo della saldatura per il fissaggio reciproco del perno di rotazione dell<'>elemento di commutazione all' elemento maschio.
DESCRIZIONE DELLA PRESENTE INVENZIONE
La presente invenzione si basa sulla considerazione generale secondo la quale gli inconvenienti delle chiusure, in particolare del tipo ad otturatore, secondo l’arte nota, possono essere superati o almeno minimizzati conformando l ’elemento di commutazione c l’elemento maschio in modo tale che gli stessi, durante l’ assemblaggio, possano essere posizionati in modo tale da permettere il fissaggio del perno di rotazione all’elemento maschio mediante saldatura.
La presente invenzione si basa inoltre sulla ulteriore considerazione secondo la quale, conformando almeno l’ estremità dell’elemento di commutazione destinata a essere vincolata in rotazione all’ elemento maschio (mediante il perno di rotazione) e la relativa sede di alloggiamento dell’ elemento maschio, l’elemento maschio e Γ elemento di commutazione potranno essere posizionati in modo tale da predisporre il perno di rotazione mediante saldatura.
In questo modo, sempre secondo la presente invenzione, i mezzi elastici di commutazione potranno essere predisposti successivamente al fissaggio reciproco dell’elemento di commutazione e dell’ elemento maschio, e quindi senza alcun rischio che gli stessi vengano danneggiati durante la saldatura.
Sulla base delle considerazioni precedenti, la presente invenzione ha quindi per oggetto una chiusura per articoli di gioielleria e/o bigiotteria quali bracciali, collane o simili, detta chiusura comprendendo un elemento maschio e un elemento femmina alternativamente accoppiabili e disaccoppiabili reciprocamente; detta chiusura comprendendo un elemento di commutazione commutabile tra una prima posizione e una seconda posizione, laddove in detta prima posizione detto elemento di commutazione impegna detto elemento femmina evitando il disaccoppiamento accidentale di detti un elemento maschio e un elemento femmina mentre in detta seconda posizione detto elemento di commutazione è disimpegnato da detto elemento femmina permettendo così il disaccoppiamento intenzionale di detti un elemento maschio e un elemento femmina; laddove detto elemento di commutazione comprende una prima porzione di estremità in corrispondenza della quale è vincolato girevolmente a detto elemento maschio; e laddove detta prima porzione estremità di detto elemento di commutazione è conformata a tamburo ed è alloggiata ruotabilmente in una sede di alloggiamento, di forma e dimensioni corrispondenti, di detto elemento maschio.
Secondo una forma di realizzazione, detta prima porzione di estremità di detto elemento di commutazione potrà comprendere una superficie attiva curva sostanzialmente a contatto di una superficie passiva curva di detto elemento maschio, laddove durante la rotazione di detta prima porzione di estremità detta superficie attiva scorre su detta superficie passiva.
Eventualmente, detta superficie attiva potrà raccordare due superfici parallele di detta prima porzione di estremità a definire la detta forma a tamburo di detta prima porzione di estremità, laddove detta superficie passiva potrà raccordare due superfici paral lele di detto elemento maschio a definire, in detto elemento maschio, la detta sede di alloggiamento di detta prima porzione di estremità.
Secondo una forma di realizzazione, detta prima porzione di estremità potrà essere vincolata al detto elemento maschio mediante un perno di rotazione che si estenda ad esempio attraverso detta prima porzione di estremità, laddove mezzi elastici di commutazione potranno essere interposti tra detto elemento maschio, c laddove quindi la commutazione di detto elemento di commutazione da detta seconda posizione a detta prima posizione avvenga in modo automatico grazie all'azione di detti mezzi elastici di commutazione, mentre la commutazione di detto elemento di commutazione da detta prima posizione a detta seconda posizione avvenga contro l<'>azione di detti mezzi elastici di commutazione.
Vantaggiosamente, detto elemento maschio potrà comprendere un elemento otturatore, laddove detto elemento femmina potrà a sua volta comprendere una sede di alloggiamento atta ad alloggiare detto elemento otturatore, l<'>accoppiamento reciproco di detti un elemento maschio e un elemento femmina essendo quindi ottenuto mediante inserimento di detto elemento otturatore in detta sede di accoppiamento di detto elemento femmina, il disaccoppiamento di detti un elemento maschio e un elemento femmina essendo ottenuto mediante estrazione di detto elemento otturatore da detta sede di detto elemento femmina. Forma inoltre oggetto della presente invenzione un metodo per l<'>assemblaggio di una chiusura, ad esempio ad otturatore, per articoli di gioielleria e/o bigiotteria, detto metodo comprendendo le seguenti fasi successive di posizionamento di detto elemento di commutazione in detta prima posizione e fissaggio di detto elemento di commutazione a detto elemento maschio mediante detto perno di rotazione.
Ulteriori eventuali forme di realizzazione della presente invenzione sono definite per mezzo delle rivendicazioni.
DESCRIZIONE DETTAGLIATA DELLA PRESENTE
INVENZIONE
Nel seguito verrà data descrizione dettagliata delle forme di realizzazione della presente invenzione rappresentate nelle tavole di disegno. In particolare, le forme di realizzazione della presente invenzione rappresentate nelle tavole di disegno verranno descritte con particolare riferimento alle loro applicazioni ad un articolo di gioielleria e/o bigiotteria. Va peraltro notato che le possibili applicazioni della chiusura secondo la presente invenzione non sono limitate agli articoli di gioielleria e/o bigiotteria, e inoltre che la presente invenzione non è limitata alle forme di realizzazione rappresentate nelle tavole di disegno.
Nel le figure:
- La figura 1 mostra una vista laterale di una chiusura secondo una forma di realizzazione della presente invenzione con gli elementi maschio e femmina in condizione di accoppiamento reciproco;
- la figura 2 mostra una vista laterale della chiusura secondo una forma di realizzazione della presente invenzione;
- la figura 3 mostra una vista in sezione longitudinale di una chiusura secondo una forma di realizzazione della presente invenzione;
- la figura 4 mostra, secondo una vista laterale, gli elementi maschio, femmina e di commutazione di una chiusura secondo una forma di realizzazione della presente invenzione in condizione di pre assemblaggio;
- la figura 5 mostra, secondo una vista prospettica, gli elementi maschio, femmina e di commutazione di una chiusura secondo una forma di realizzazione della presente invenzione in condizione di pre assemblaggio. Nelle figure, la chiusura secondo la forma di realizzazione della presente invenzione in esse rappresentata è identificata, nel suo complesso, dal numero di riferimento 10 e comprende essenzialmente un elemento maschio 20 e un elemento femmina 30 atti a essere alternativamente accoppiati reciprocamente (figure 1 e 3) e disaccoppiati (figura 4) in modo da permettere rispettivamente la chiusura e l’apertura di un articolo di gioielleria e/o bigiotteria (ad esempio una collana, un bracciale o un articolo simile). Ovviamente, a tale scopo, l’ elemento maschio 20 e l’elemento femmina 30 sono ognuno atti a essere fissati rispettivamente alle estremità opposte dell’articolo, secondo modalità non rappresentate nelle figure e non descritte in dettaglio nel seguito per ragioni di sintesi.
In merito all’ elemento maschio 20, lo stesso comprende un corpo principale 21 , nel caso particolare di forma sostanzialmente cilindrica, dal quale si estende un otturatore 22 che a sua volta comprende una prima porzione 23 adiacente al corpo principale 21 , una porzione intermedia sostanzialmente troncoconica 24, e una porzione di estremità libera 25 in parte cilindrica e in parte nuovamente troncoconica.
Nell’elemento maschio 20 (si veda in particolare la figura 5) è ricavata una sede di alloggiamento 26 per un elemento di commutazione 40 (descritto più in dettaglio nel seguito), laddove la sede 26 comprende una porzione 27 ricavata nell’otturatore 22, che comunica con una sede 28 ricavata nel corpo 21 , laddove la porzione 27 ha sezione trasversale sostanzialmente rettangolare e si estende lungo una direzione parallela alla direzione di estensione longitudinale dell’ otturatore 22, mentre la porzione 28 ha sezione trasversale sostanzialmente circolare e si estende lungo una direzione sostanzialmente perpendicolare alla direzione di estensione longitudinale dell’ otturatore 22.
La porzione 27 del la sede 26 è quindi delimitata trasversalmente da due superfici piane contrapposte, raccordate da una superficie passiva, opposta all’apertura mediante la quale la sede 26, in particolare la porzione 27, comunica con l’esterno dell’otturatore 22.
Attraverso l’estremità libera dell’otturatore 22 si estende una apertura (foro) 29 atta ad alloggiare un perno di rotazione 50 secondo modalità descritte in dettaglio nel seguito.
In particolare, l’elemento di commutazione 40 comprende una porzione 41 di forma e dimensioni sostanzialmente corrispondenti alla porzione 28 del la sede 26 dell’elemento maschio 20, dalla quale si estende una porzione 42 di forma e dimensioni tali da poter essere alloggiata almeno parzialmente nella porzione 27 della sede 26. Le due porzioni 41 e 42 sono quindi posizionate reciprocamente in modo da conferire all’elemento di commutazione 40 una forma sostanzialmente a “T”.
L’elemento di commutazione 40 e l’elemento maschio 20 sono quindi vincolati reciprocamente mediante il perno di rotazione 50 che si estende attraverso l’ apertura 29 e una apertura passante trasversale 44 ricavata nell’estremità libera 45 del l’elemento di commutazione 40, come rappresentato in dettaglio nel le figure 3, 4 e 5.
L’ elemento di commutazione 40 è quindi ruotabile rispetto all ’elemento maschio 20 attorno al perno 50 nei due sensi di rotazione anti orario e orario, in altre parole commutabile tra due posizioni di estremità, come descritto più in dettaglio nel seguito.
L’estremità libera 45 del l’elemento di commutazione 40 è in particolare conformata a tamburo, vale a dire che ha sezione trasversale sostanzialmente rettangolare, ed è delimitata da due super fi ci parallele contrapposte, raccordate da una superficie attiva 46 curva a conferire appunto all 'estremÌtà 45 la forma sostanzialmente a tamburo.
Dalla porzione 42 dell’ elemento di commutazione 40 si estendono due sporgenze 47 e 48 raccordate da una scanalatura 49, laddove la sporgenza 47 è in parte definita da una superficie rastremata 42s, detta anche di spinta (si veda la descrizione seguente).
Una terza sporgenza 60 si estende dalla porzione 42 dell’elemento di commutazione 40 in direzione sostanzialmente opposta alla direzione di estensione delle sporgenze 47 e 48.
Infine, la porzione 41 dell’elemento di commutazione 40 comprende un dente di ritegno 61 , anch ’esso commutabile tra le due posizioni rappresentate rispettivamente nella figura 3 e nella figura 4. La porzione 41 , in posizione opposta rispetto al dente di ritegno 6 1 , comprende inoltre una testa di attivazione 62 prevista per permettere la commutazione dell’elemento di commutazione 40 da parte di un utente, ad esempio mediante pressione esercitata con un dito.
Con riferimento ora alla figura 3, si evince inoltre che mezzi di commutazione clastici 70 (nel caso particolare una molla elicoidale) sono interposti tra l’elemento di commutazione 40 e Γ elemento maschio 20, in particolare alloggiati nella porzione 27 della sede 26, la molla elicoidale 70 essendo in particolare mantenuta in posizione mediante la sporgenza 60 e una sporgenza opposta 60<'>deirelemento maschio 20 (che si estende in particolare all’interno della sede 27), le due sporgenze essendo al lo scopo alloggiate rispettivamente nelle estremità opposte della molla elicoidale 70.
L’assemblaggio dell’elemento maschio 20 e dell’elemento di commutazione 40, secondo una modalità esemplificativa e non limitativa, può essere riassunto come segue.
Il dente di ritegno 61 viene dapprima commutato dalla posizione rappresentata in figura 4 a quella rappresentata in figura 3, e l ’elemento di commutazione 40 viene quindi inserito nella sede di alloggiamento 26 dell’elemento maschio 20 fino al raggiungimento della posizione finale, sostanzialmente corrispondente alla posizione rappresentata in figura 3, ed avendo cura comunque di far coincidere il foro passante 29 dell’ otturatore 22 con il foro passante 44 dell’ estremità libera 45 dell 'elemento di commutazione 40. In questo modo, Lestremità a tamburo 45 dellelemento 40 risulta posizionata in una porzione di forma e dimensioni corrispondenti della sede 26, in particolare con la superficie attiva 46 a contatto con la superficie passiva corrispondente della sede 26. A q uesto punto, i l perno di rotazione 50 (anche detto vincolo di rotazione) viene inserito nei fori 29 e 44 in modo da vincolare in rotazione l’ elemento di commutazione 40 all’elemento maschio 20. L’ assemblaggio può quindi procedere con il fissaggio del perno di rotazione 50, fissaggio preferibilmente eseguito mediante saldatura del perno 50 all’elemento maschio 20. A questo proposito va ricordato che, in conformità con quanto descritto, la molla elicoidale 70 non è ancora stata posizionata, per cui non esiste il rischio di danneggiamento della mol la stessa, in particolare durante il fissaggio del perno 50 mediante saldatura. Con l ’elemento di commutazione 40 vincolato in rotazione al l ’elemento maschio 20 secondo le modalità specificate in precedenza, l ’elemento di commutazione viene successivamente commutato rispetto all’elemento maschio 20, in particolare ruotato in senso orario rispetto ad esempio alle figure 3 o 4, rendendo quindi possibile il posizionamento della molla elicoidale tra l’ elemento di commutazione 40 c l’elemento maschio 20, in particolare con la sporgenza 60 e la sporgenza opposta inserite rispettivamente nelle estremità opposte della molla el icoidale 70.
Si noti che, in conformità con quanto descritto in precedenza, durante la commutazione del l 'elemento di commutazione nei due sensi di commutazione orario e anti orario, la superficie attiva 46 dell ' elemento di commutazione 20, in particolare dell 'estremità a tamburo 45, scorre sulla superficie passiva corrispondente dell 'elemento maschio 20, rendendo quindi possibile la commutazione del l 'elemento 20, se necessario, anche in assenza del vincolo di rotazione 50 (ad esempio per posizionare in perfetta corrispondenza reciproca i fori 44 e 29).
A questo punto, Γ elemento di commutazione viene nuovamente commutato nel la direzione opposta (ruotato in senso antiorario) fino alla posizione sostanzialmente corrispondente alla posizione rappresentata nella figura 3 , o comunque con Γ elemento di commutazione 40 alloggiato nella sede 26 dell’ elemento maschio 20. La commutazione avviene quindi in questo caso contro l’azione della molla elicoidale 70.
Infine, mediante ad esempio un utensile inserito nel foro F, il dente di ritegno viene ricommutato dalla posizione di figura 3 a quella di figura 4 e quindi impegnato in una sede corrispondente di ritegno dell’elemento maschio 20, in modo da costituire un arresto e definire la posizione di fine corsa che l’elemento di commutazione 40 può assumere sotto l’azione di spinta esercitata dalla molla elicoidale 70.
Le modalità di uso della chiusura secondo la forma di realizzazione della presente invenzione descritta in precedenza possono essere riassunte come segue.
Con l’elemento di commutazione 40 e l’ elemento maschio 20 vincolati reciprocamente in rotazione secondo le modalità di assemblaggio testé descritte, e quindi con l ’elemento di commutazione nella posizione di fine corsa citata in precedenza, l’ otturatore 22 dell’elemento maschio 20 viene gradualmente inserito in una sede di accoppiamento 3 1 dell’elemento femmina 30, di forma e dimensioni sostanzialmente corrispondenti al la forma e dimensioni esterne dell’otturatore 22. Va in particolare notato che, nella sua posizione di fine corsa, l ’elemento di commutazione 40 sporge almeno in parte dalla sede 26, per cui la superficie inclinata 42s dell’elemento di commutazione 40, durante l’ inserimento graduale dell’otturatore 22 nell’elemento femmina 30 viene a battuta contro il bordo 33 dell’ apertura di accoppiamento 3 1 dell’elemento femmina 30, per cui l’elemento di commutazione 40 viene commutato automaticamente (ruotato automaticamente in senso antiorario) contro Γ azione di spinta esercitata dalla molla elicoidale 70. Procedendo Γ inserimento dell’ otturatore 22 nella sede di accoppiamento dell’elemento femmina 30, in particolare al superamento del bordo 33 da parte della sporgenza 47, l’azione di spinta della molla 70 provocherà la commutazione automatica dell’elemento di commutazione 40 in senso contrario, in particolare in senso orario, e quindi Γ impegno reciproco della scanalatura 49 con il bordo di impegno corrispondente 33 dell’elemento femmina 30. In questo modo, l’elemento maschio 20 e l’elemento femmina 30 risultano essere accoppiati reciprocamente, il disaccoppiamento accidentale essendo scongiurato dall ’azione della molla 70 e dall’ impegno reciproco della scanalatura 49 e del bordo 3 3 .
In alternativa, l’inserimento dell’ otturatore 22 può progredire Tino ad ottenere il superamento della sporgenza 48 e quindi l’impegno della seconda scanalatura 49 'con il bordo di impegno 33 corrispondente dell’elemento femmina 30.
II disaccoppiamento dell’elemento maschio 20 dall’ elemento femmina 30 avviene secondo modalità sostanzialmente opposte, vale a dire commutando l’ elemento di commutazione 40 dalla posizione di impegno di figura 3 alla posizione di disimpegno, vale a dire in particolare ruotando in senso antiorario (mediante pressione sulla testa 62) l’elemento di commutazione 40 contro l’azione della molla 70, fino a disimpegnare la scanalatura 49 o la scanalatura 49 '(a seconda di quale delle due sia impegnata) dai mezzi di impegno corrispondenti 33 dell’elemento femmina 30, e quindi infine estraendo P otturatore 22 dalla sede di accoppiamento corrispondente del l ’elemento femmina 30.
Si è quindi dimostrato per mezzo della descrizione dettagliata precedente delle forme di realizzazione della presente invenzione rappresentate nelle tavole di disegno, che la chiusura secondo la presente invenzione permette di superare o almeno minimizzare i problemi riscontrati nelle chiusure secondo lo stato della tecnica nota.
In particolare, la presente invenzione, permette l’assemblaggio semplificato e l’utilizzo di tecniche di assemblaggio al contrario non utilizzabili per l’ assemblaggio delle chiusure secondo la tecnica nota.
Ovviamente, sebbene la presente invenzione sia stata chiarita per mezzo della descrizione dettagliata precedente delle forme di realizzazione rappresentate nelle tavole di disegno, la presente invenzione non è limitata alle forme di realizzazione rappresentate nelle tavole di disegno e descritte in dettaglio in precedenza.
Ad esempio, in merito all’ assemblaggio, in particolare al fissaggio reciproco dell’elemento di commutazione 40 e del l ’elemento maschio 20, va notato che la commutazione del dente di ritegno 61 dalla posizione di figura 4 a quella di figura 3, può avvenire anche in modo automatico, durante l’ inserimento dell’elemento di commutazione 40 nella sede 26 dell’ otturatore 22, grazie ad esempio alla conformazione del dente di ritegno 6 1 e al contrasto tra il dente di ritegno 61 e mezzi di contrasto corrispondenti dell’elemento femmina 30. Lo scopo del la presente invenzione è quindi definito dalle rivendicazioni.
Claims (10)
- RIVENDICAZIONI 1 ) Chiusura ( 1 0) por articoli di gioielleria e/o bigiotteria quali bracciali, collane o simili, detta chiusura ( 1 0) comprendendo un elemento principale (20) e un elemento sceondario (30) alternativamente accoppiabili c disaccoppiabili reciprocamente; detta chiusura comprendendo un elemento di commutazione (40) commutabile tra una prima posizione e una seconda posizione, laddove in detta prima posizione detto elemento di commutazione (40) impegna detto elemento secondario (30) evitando il disaccoppiamento accidentale di detti un elemento principale (20) e un elemento secondario (30), mentre in detta seconda posizione detto elemento di commutazione (40) è disimpegnato da detto elemento secondario (30) permettendo così il disaccoppiamento intenzionale di detti un elemento principale (20) e un elemento secondario (30); caratterizzato dal fatto che una prima porzione di estremità di detto elemento di commutazione (40) è vincolata in modo permanente a detto elemento principale (20) in modo tale da permettere sia la traslazione che la rotazione di detto elemento di commutazione (40) rispetto a detto elemento principale (20).
- 2) Chiusura secondo la rivendicazione 1 , caratterizzata dal fatto che detta prima estremità di detto elemento di commutazione (40) è vincolata a detto elemento principale (20) in modo tale per cui la commutazione di detto elemento di commutazione (40) da detta seconda posizione a detta prima posizione avviene mediante rotazione e traslazione di detto elemento di commutazione (40) in un primo senso di rotazione e un primo senso di traslazione, mentre la commutazione di detto elemento di commutazione (40) da detta prima posizione a detta seconda posizione avviene mediante traslazione e rotazione di detto elemento di commutazione (40) in un secondo senso di traslazione e un secondo senso di rotazione rispettivamente opposti a detti primo senso di traslazione e primo senso di rotazione.
- 3 ) Chiusura secondo la rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che detto elemento principale (20) comprende una prima sede di accoppiamento (25), e dal fatto che, con detto elemento di commutazione (40) in detta prima posizione, la seconda porzione di estremità (42) di detto elemento di commutazione (40) opposta a detta prima estremità è almeno parzialmente alloggiata airinterno di detta sede di accoppiamento (25).
- 4) Chiusura secondo la rivendicazione 3 , caratterizzata dal fatto che detta prima sede di accoppiamento (25) è conformata in modo tale per cui, per il disaccoppiamento di detta seconda porzione di estremità (42) da detta prima sede di accoppiamento (25) siano richieste la traslazione e la rotazione di detto elemento di commutazione (40) rispettivamente in detti secondo senso di traslazione e secondo senso di rotazione.
- 5) Chiusura secondo una delle rivendicazioni da 1 a 4, caratterizzata dal fatto che detta prima porzione di estremità di detto elemento di commutazione (40) è vincolata a detto elemento principale (20) mediante un perno di rotazione (41 ) traslabile in una sede di vincolo (47) di detto elemento principale (20).
- 6) Chiusura secondo la rivendicazione 5, caratterizzata dal fatto che detto perno di rotazione (41 ) si estende lungo una direzione sostanzialmente perpendicolare al piano di rotazione di detto elemento di commutazione (40).
- 7) Chiusura secondo una delle rivendicazioni da 1 a 6, caratterizzata dal fatto che detta chiusura comprende mezzi clastici di commutazione (48) interposti tra la detta prima porzione di estremità di detto elemento di commutazione (40) e il detto elemento principale (20), laddove la traslazione di detto elemento di commutazione (40) in detto secondo senso di traslazione è favorita dall 'azione di spinta di detti mezzi clastici (48), mentre la traslazione di detto elemento di commutazione (40) in detto primo senso di rotazione avviene contro l<'>azione di spinta di detti mezzi clastici (48).
- 8) Chiusura secondo la rivendicazione 7, caratterizzata dal fatto che detti mezzi elastici (48) comprendono almeno una molla elicoidale.
- 9) Chiusura secondo una delle rivendicazioni da 1 a 8, caratterizzata dal fatto che con il detto elemento secondario (30) accoppiato al detto elemento principale (20) e con il detto elemento di commutazione (40) in detta prima posizione, almeno una porzione di accoppiamento (3 1 ) di detto elemento secondario (30) è racchiusa tra il detto elemento di commutazione (40) e una porzione di contrasto (21) di detto elemento principale (20).
- 10) Chiusura secondo una la rivendicazione 9, caratterizzata dal fatto che detta almeno una porzione di accoppiamento (3 1 ) di detto elemento secondario (30) e detta porzione di contrasto (21 ) di detto elemento principale (20) sono ognuna costituita da un corpo laminare, e dal fatto che con i l detto elemento secondario (30) accoppiato al detto elemento principale (20) le superfici opposte rispettivamente di detta porzione di accoppiamento (3 1 ) e detta porzione di contrasto (21) sono impegnate reciprocamente almeno per contatto. 1 1 ) Chiusura secondo una delle rivendicazioni 9 e 10, caratterizzata dal fatto che detta porzione di accoppiamento (3 1 ) di detto elemento secondario (30) comprende una sede di accoppiamento (32), dal fatto che detta porzione di contrasto (21 ) di detto elemento principale (20) comprende una sporgenza di accoppiamento (24), e dal fatto che, con il detto elemento secondario (30) accoppiato al detto elemento principale (20), detta sede di accoppiamento (32) è impegnata da detta sporgenza di accoppiamento (24). 12) Chiusura secondo la rivendicazione 1 1 , caratterizzata dal fatto che detta sede di accoppiamento (32) comprende una apertura passante e dal fatto che, con il detto elemento secondario (30) accoppiato al detto elemento principale (20), detta sporgenza di accoppiamento (24) si estende almeno parzialmente attraverso detta apertura passante (32). 13) Chiusura secondo una delle rivendicazioni da 1 a 12, caratterizzata dal fatto che detto elemento di commutazione (40) e detto elemento secondario (20) comprendono ognuno una superficie di spinta, e dal fatto che con detto elemento di commutazione (40) in detta prima posizione dette superfici di spinta sono impegnate reciprocamente almeno per contatto. 14) Chiusura secondo la rivendicazione 13 , caratterizzata dal fatto che dette superfici di spinta sono orientate in modo tale per cui una eventuale rotazione di detto elemento secondario (30) in almeno un senso di rotazione si traduca in una spinta esercitata su detto elemento di commutazione (40) in un senso di spinta sostanzialmente parallelo al detto secondo senso di traslazione. 15) Articolo di gioielleria e/o bigiotterìa, caratterizzato dal fatto di comprendere una chiusura secondo una delle rivendicazioni da 1 a 14.
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