IT201900001803U1 - Chiusura a moschettone a montaggio facilitato - Google Patents
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Description
CHIUSURA A MOSCHETTONE A MONTAGGIO FACILITATO
DESCRIZIONE
La presente innovazione si riferisce al settore degli accessori metallici per il settore moda e in particolare riguarda una chiusura a moschettone con calotta decorativa specialmente destinata all’impiego in pelletteria, ma più generalmente utilizzabile anche in altri campi, ad esempio quello della bigiotteria.
Chiusure a moschettone del tipo appena menzionato sono ben note e utilizzate da lungo tempo. Più precisamente, si fa qui riferimento a un dispositivo munito di un corpo che si sviluppa lungo un asse longitudinale. Lungo tale asse, in posizione approssimativamente centrata, il corpo comprende una porzione di raccordo dalla quale da un primo lato, sempre lungo tale asse longitudinale, si sviluppa un moschettone e dal secondo lato si sviluppano mezzi di collegamento specifici per il contesto in cui la chiusura a moschettone è utilizzata. Per esempio nel caso della pelletteria, per collegare una cinghia al corpo di una borsetta, viene utilizzata una campanella collegata girevolmente alla porzione di raccordo.
In una specifica tipologia di chiusura, molto diffusa e qui presa a riferimento, il moschettone è ad apertura per rotazione. L’anello chiuso del moschettone è infatti formato da una porzione fissa conformata a gancio e da un segmento mobile che va a congiungere l’estremità libera del gancio con la porzione di raccordo. Il segmento mobile costituisce la leva girevole del moschettone e comprende a sua volta un’estremità libera, che va appunto a intercettare l’estremità libera del gancio, e un’estremità di imperrniamento, che va a inserirsi in una sede contenuta all’interno della porzione di raccordo in corrispondenza dell’asse longitudinale. Un perno, passante per un foro sulla porzione di raccordo e sull’estremità di imperniamento, collega tale porzione di raccordo alla leva in modo che essa possa ruotare liberamente attorno ad una asse perpendicolare all’asse longitudinale, passante per la lunghezza del perno, da una posizione di apertura del moschettone a una di chiusura. La leva del moschettone è mantenuta in posizione di chiusura da mezzi elastici compresi anch’essi all’interno della sede della porzione di raccordo; un utilizzatore può esercitare una forza in corrispondenza dell’estremità libera del segmento in modo da vincere la resistenza dei mezzi elastici e aprire all’occorrenza l’anello del moschettone.
Questa soluzione costruttiva è tuttavia in alcuni casi poco apprezzata, in particolare per l’impiego della chiusura in manufatti di elevato pregio, per via del perno che risulta molto visibile e antiestetico.
In alternativa, per via dell’uso anche decorativo che è proprio di tali chiusure a moschettone, la porzione di raccordo è coperta da una calotta che nasconde il perno del meccanismo di movimentazione della leva e offre, per esempio, una superficie esterna “pulita” utile per essere decorata con segni caratteristici di un brand. Questa soluzione tuttavia aggiunge un’ulteriore componente che aumenta i costi di produzione in termini di materiali, logistica e tempi di montaggio.
Lo scopo della presente innovazione è quello di superare tale stato di cose, fornendo una chiusura a moschettone girevole con calotta, che risulti tuttavia semplice da montare, con un ridotto numero di componenti e costo di produzione, pur mantenendo le stesse funzionalità e caratteristiche estetiche. Tale scopo viene raggiunto dalla chiusura a moschettone le cui caratteristiche essenziali sono definite dalla prima rivendicazione annessa. Altre importanti caratteristiche accessorie sono oggetto delle rivendicazioni dipendenti.
L’innovazione verrà ora illustrata in maggior dettaglio con la descrizione che segue di una sua variante realizzativa, fatta a titolo esemplificativo e non limitativo con riferimento ai disegni annessi in cui:
- la figura 1 è una vista assonometrica esplosa della chiusura a moschettone secondo l’innovazione;
- la figura 2 mostra in vista laterale la chiusura a moschettone di figura 1, assemblata e con una parete di una calotta di copertura della porzione di raccordo spaccata per mettere in maggiore evidenza il meccanismo di articolazione della leva del moschettone; e
- la figura 3 mostra isolatamente la calotta in vista assonometrica, dall’interno. Con riferimento a dette figure, una chiusura a moschettone secondo l’innovazione presenta un corpo che ha uno sviluppo prevalente lungo un asse longitudinale Y. Lungo tale asse Y il corpo comprende una porzione di raccordo 1 che raccorda un moschettone 2 ad apertura girevole e mezzi di collegamento 3, questi ultimi di varia natura a seconda del contesto in cui la chiusura viene utilizzata. Il moschettone 2 e la porzione di raccordo 1 giacciono su un piano di giacitura ZY, individuato in Figura 1, oltre che dall’asse longitudinale Y, da un asse trasversale Z, ortogonale all’asse longitudinale Y.
L’anello del moschettone 2 è formato da una porzione fissa conformata a gancio 20, con una prima estremità solidale alla porzione di raccordo 1 e terminante con un’estremità libera sagomata 20a, e da un segmento mobile 21 che va a congiungere l’estremità libera 20a ancora con la porzione di raccordo 1. Il segmento o leva 21 del moschettone comprende a sua volta un’estremità libera sagomata 21a, che va appunto a intercettare l’estremità libera 20a del gancio 20 sovrapponendosi ad essa; le due sagomature sono tali da permettere l’accoppiamento delle estremità pur mantenendo uno spessore omogeno del moschettone. La leva 21 comprende poi, all’estremità opposta rispetto all’estremità libera sagomata 21a, un’estremità di imperniamento 21b che va ad inserirsi girevolmente in una sede 10 definita dalla porzione di raccordo 1 in corrispondenza dell’asse Y.
Secondo l’aspetto principale della presente innovazione un perno cilindrico 21c è connesso integralmente o rigidamente all’estremità di imperniamento 21b della leva 21, la connessione operando su una porzione della superficie laterale del perno stesso. Il perno 21 è atto ad inserirsi coassialmente e impegnarsi girevolmente all’interno di un alloggiamento semicilindrico 100, sempre definito dalla porzione di raccordo 1 e ricavato nella sede 10 con asse X perpendicolare al piano ZY. L’asse X rappresenta anche l’asse di rotazione del perno 21c, e conseguentemente della leva 21.
La rotazione della leva definisce due posizioni: una di chiusura, quando le estremità sagomate 20a e 21b sono accoppiate, e una di apertura, quando la leva del moschettone viene ruotata da un utilizzatore attorno all’asse X verso l’interno del moschettone.
Una calotta 4, atta a coprire la porzione di raccordo 1, sempre secondo la presente innovazione è preposta a cooperare con l’alloggiamento semicilindrico 100 della porzione di raccordo in modo che il perno 21c inserito all’interno non possa più muoversi liberamente rispetto agli assi X, Y e Z, ma solo ruotare attorno all’asse X. La leva 21 del moschettone è mantenuta in posizione di chiusura da mezzi elastici 6 in compressione fra l’estremità di imperniamento 21b e una superficie di battuta offerta internamente dalla sede 10; tali mezzi possono essere di vario tipo, come per esempio molle di compressione o molle di torsione. Nella variante realizzativa qui descritta essi sono materializzati da una molla elicoidale di compressione che sfrutta per il proprio posizionamento un piolino 21d aggettante dall’estremità di imperniamento 21b della leva 21. La resistenza della molla viene vinta dall’utilizzatore nel passaggio della leva verso la posizione di apertura.
Scendendo più nel dettaglio sul piano costruttivo, la porzione di raccordo 1 definisce la sede 10 fra due pareti piane 13, parallele al piano ZY e collegate tra loro in corrispondenza della giunzione con il gancio 2 e nella regione di attacco con i mezzi di collegamento 3. La fessura 10a che distanzia le due pareti 13 della porzione di raccordo permette l’alloggiamento dell’estremità di imperniamento 21b della leva 21 e la rotazione, verso l’interno del moschettone, della leva stessa dalla posizione di chiusura a quella di apertura. La leva infatti può muoversi all’interno delle pareti 13 in modo che la porzione di raccordo non sia di impedimento al movimento, essendo la distanza fra le due pareti piane 13, lungo l’asse X, maggiore dello spessore della leva 21.
Le pareti 13 della porzione di raccordo 1 sono sagomate, viste sul piano ZY, in maniera sostanzialmente identica in modo da definire l’alloggiamento semicilindrico 100 per il perno 21c che permette la rotazione della leva 21 del moschettone. Il perno 21c ha un’estensione, misurata secondo l’asse X, sostanzialmente uguale alla distanza fra le facce esterne delle due pareti 13 in modo da essere da queste vincolato alla traslazione e poter ruotare rispetto alla porzione di raccordo 1. La sagomatura delle pareti 13 è tale da fornire un ampio accesso laterale 101 all’alloggiamento semicilindrico 100 da parte del perno 21c durante l’assemblaggio. In particolare le pareti risultano spaccate tra due bordi 13a e 13b, il primo tangenziale all’alloggiamento 100 in direzione parallela all’asse Z e prossimo al moschettone 2, il secondo parallelo all’asse Y e prossimo ai mezzi di collegamento 3. Tali bordi, che potrebbero anche essere ricavati con angolazioni diverse rispetto all’esempio, delimitano l’accesso 101, sempre prendendone a riferimento la vista in proiezione sul piano XZ.
Tornando ora alla calotta 4 atta a coprire la porzione di raccordo 1, anch’essa ha uno sviluppo planare e comprende due pareti 41 parallele rispetto al piano ZY congiunte da una cintura 42 in corrispondenza dei mezzi di collegamento 3. La distanza fra le due pareti 41 rispetto all’asse X permette l’inserimento al loro interno, preferibilmente a filo, della porzione di raccordo 1. Esternamente le pareti 41 possono essere liberamente decorate e conformate in modo da conferire caratteristiche estetiche o di riconoscibilità alla chiusura a moschettone. Le pareti 41 della calotta 4 hanno tendenzialmente un perimetro esterno congruente rispetto a quello delle pareti 13 della porzione di raccordo 1 (considerando anche il profilo immaginario nella zona dell’accesso 101). Nell’esempio, e secondo una soluzione tipica, si parla di profili circolari ma evidentemente potranno essere previsti profili poligonali, a goccia o altre geometrie anche di fantasia.
All’interno delle pareti 41 della calotta 4, integralmente ad esse o comunque rigidamente connesse, sono previsti rispettivi rilievi 40 comprensibili dalla vista in spaccato di figura 2 e dalla figura 3, in pratica regioni a spessore maggiorato, che hanno una sagomatura tale da occupare la spaccatura tra i bordi 13a e 13b delle pareti 13 al fine di arrestare il perno, e più precisamente le relative estremità, contro la fuoriuscita in traslazione dall’alloggiamento 100 lungo l’asse Z. Nella variante realizzativa qui descritta il rilievo interno 40 entra in battuta su entrambi i bordi 13a, 13b restituendo una sorta di integrità alle pareti 13 e fornendo anche una battuta per l’inserimento della calotta 4 sulla porzione di raccordo 1.
Per quanto riguarda i mezzi di collegamento 3 essi sono qui ad esempio materializzati da una campanella 3 connessa girevolmente alla porzione di raccordo 1 mediante mezzi di fissaggio 5, che serrano assialmente un collare di base 30 della campanella alla calotta 4. Il collare è impegnato girevolmente, attorno all’asse Y, su una porzione a perno 12 che aggetta assialmente dalla porzione di raccordo 1 e protrude attraverso un foro 43 sul bordo 42 della calotta 4. I mezzi di fissaggio 5 sono preferibilmente una vite la cui filettatura è inserita in un foro filettato all’interno della porzione a perno 12 e la cui testa impedisce il movimento assiale della calotta 4 e della campanella 3. In generale, questa parte del dispositivo si presta all’adozione di qualsivoglia soluzione di tipo tradizionale.
Osservando la Figura 1 e considerando la descrizione che precede, si comprende come secondo l’innovazione si realizzi il procedimento di assemblaggio della chiusura. La molla 6 viene inserita nel piolino 21d della leva 21. Si inserisce poi l’estremità di imperniamento 21b della leva 21 all’interno della sede 10, attraverso l’accesso 101 per traslazione del segmento a leva 21 sul piano ZY, avendo cura che il perno 21c sia correttamente posizionato entro l’alloggiamento semicilindrico 100, che la seconda estremità della molla entri in contatto con la superficie di battuta interna alla sede 10 e che la leva 21 possa ruotare da una posizione di chiusura a una di apertura entro la fessura 10a. In seguito si procede a sovrapporre la calotta 4 alla porzione di raccordo 1 avendo cura che i rilievi interni 40 vadano a chiudere l’alloggiamento semicilindrico 100 in modo che il perno 21c non possa più muoversi relativamente alla sede 10 se non con una rotazione attorno all’asse X. Infine si procede a imperniare il collare di base 30 attorno alla porzione a perno 12 tramite l’avvitamento della vite 5 nella filettatura assialmente contenuta in tale porzione a perno 12.
La chiusura a moschettone secondo la presente innovazione consegue evidentemente il significativo vantaggio di essere semplice da assemblare grazie al ridotto numero di pezzi che coinvolge rispetto alle chiusure a moschettone dell’arte nota. Infatti, la leva del moschettone 21 comprendente il perno 21c può essere facilmente prodotta come un pezzo unico sia per stampaggio e/o tramite lavorazioni di rimozione di materiale. In questo modo non è più necessario uno step di inserimento di un perno libero per fissare la leva del moschettone alla porzione di raccordo. Oltre a questo, il ridotto numero di parti che compone la chiusura in oggetto offre numerosi vantaggi in termini logistici. Tutti questi fattori ottengono l’importante risultato di ridurre sensibilmente il costo complessivo di produzione di una chiusura a moschettone con calotta secondo l’innovazione al tempo stesso conseguendo un elevato pregio estetico.
L’innovazione non è limitata alla variante realizzativa sopra descritta ed illustrata, ma ne comprende qualsiasi ulteriore variante di esecuzione.
Claims (9)
- RIVENDICAZIONI 1. Una chiusura a moschettone, avente un corpo di sviluppo prevalente lungo un asse longitudinale (Y), comprendente un moschettone (2) giacente su un piano di giacitura (ZY) definito da detto asse longitudinale (Y) e da un asse trasversale (Z) ortogonale a detto asse longitudinale (Y), mezzi di collegamento (3), una porzione di raccordo (1) che raccorda detto moschettone (2) a detti mezzi di collegamento (3), una calotta (4) atta ad essere fissata a detta porzione di raccordo (1) a copertura almeno parziale di detta porzione di raccordo (1), detto moschettone (2) essendo formato da una porzione fissa conformata a gancio (20) a partire da detta porzione di raccordo (1) e fino a un’estremità libera sagomata (20a), e da un segmento mobile (21) con un’estremità di imperniamento (21b) girevolmente impegnata con detta porzione di raccordo, e un’estremità libera sagomata (21a) atta ad accoppiarsi con l’estremità libera sagomata (20a) della porzione a gancio (20); detto segmento (21) essendo atto a ruotare sulla propria estremità di imperniamento (21b) attorno a un asse di rotazione (X), perpendicolare a detto piano (ZY), tra una posizione di chiusura, in cui dette estremità libere sagomate (20a, 21a) sono mutuamente accoppiate, e una di apertura ruotata verso l’interno di detta di detta porzione a gancio (2), la chiusura comprendendo inoltre mezzi elastici (6) atti a sollecitare detto segmento mobile (21) verso detta posizione di chiusura, in cui detta estremità di imperniamento (21b) è integralmente connessa a un perno cilindrico (21c) estendentesi secondo detto asse di rotazione (X), detto perno (21c) essendo disposto girevolmente in un alloggiamento semicilindrico (100) ricavato su detta porzione di raccordo (1), su detta porzione di raccordo (1) essendo inoltre ricavato un accesso laterale (101) atto a consentire l’inserimento di detto perno (21c) in detto alloggiamento (100) per traslazione di detto segmento (21) su detto piano (ZY), detta calotta (4) presentando una conformazione interna atta a cooperare con detto alloggiamento (100) e con detto accesso laterale (101) per arrestare la traslazione di detto perno (21c) rispetto a detti assi (X, Y, Z).
- 2. Chiusura a moschettone secondo la rivendicazione 1, in cui detta calotta (4) ha uno sviluppo planare rispetto a detto piano di giacitura (ZY) e comprende due pareti della calotta (41) parallele rispetto al piano (ZY), detta conformazione interna della calotta comprendendo rispettivi rilievi (40) all’interno di dette pareti (41) della calotta (4), detti rilievi (40) avendo una sagomatura tale da chiudere detto accesso laterale (101) al fine di arrestare detto perno (21c) contro la fuoriuscita in traslazione da detto alloggiamento (100) attraverso detto accesso (101).
- 3. Chiusura a moschettone secondo la rivendicazione 2, in cui detta porzione di raccordo (1) definisce una fessura (10a) fra due pareti piane (13), parallele al piano (ZY), e collegate tra loro in corrispondenza della giunzione con detto gancio (2) e nella regione di attacco con detti mezzi di collegamento (3), detta fessura (10a) permettendo l’alloggiamento di detta estremità di imperniamento (21b) di detta leva (21) e la rotazione, verso l’interno di detto moschettone (2), della leva (21) stessa dalla posizione di chiusura a quella di apertura essendo la distanza fra dette due pareti piane (13), lungo detto asse di rotazione (X), maggiore dello spessore di detta leva (21).
- 4. Chiusura a moschettone secondo la rivendicazione 3, in cui dette pareti (13) di detta porzione di raccordo (1) sono sagomate, viste su detto piano di giacitura (ZY), in maniera sostanzialmente identica in modo da definire detto alloggiamento semicilindrico (100) per detto perno (21c), detta sagomatura definendo inoltre detto accesso laterale (101) in modo tale da permettere l’inserimento di detto perno (21c), ed essendo detta distanza fra dette due pareti piane (13) minore dell’estensione di detto perno (21c) in modo che detto perno (21c) sia vincolato alla traslazione da dette pareti (13).
- 5. Chiusura a moschettone secondo la rivendicazione 4, in cui dette pareti (13) di detta porzione di raccordo (13) presentano una spaccatura definita tra due bordi (13a) e (13b), detto primo bordo (13a) essendo tangenziale a detto alloggiamento (100) in direzione parallela a detto asse trasversale (Z) e prossimo a detto moschettone (2), detto secondo bordo (13b) essendo parallelo a detto asse longitudinale (Y) e prossimo a detti mezzi di collegamento (3).
- 6. Chiusura a moschettone secondo la rivendicazione 5, in cui dette due pareti (41) di detta calotta (4) sono congiunte da una cintura (42) in corrispondenza di detti mezzi di collegamento (3), e in cui detti rispettivi rilievi (40) all’interno di dette pareti (41) della calotta (4) occupano detta spaccatura tra detti bordi (13a, 13b) di dette pareti (13).
- 7. Chiusura a moschettone secondo la rivendicazione 6, in cui detto rilievo interno (40) entra in battuta su entrambi detti bordi (13a, 13b).
- 8. Chiusura a moschettone secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detti mezzi di collegamento (3) comprendono una campanella (3) connessa girevolmente a detta porzione di raccordo (1) mediante una vite (5), che serra assialmente un collare di base (30) di detta campanella (3) a detta calotta (4), detto collare (30) essendo impegnato girevolmente, attorno a detto asse longitudinale (Y), su una porzione a perno (12) che aggetta assialmente da detta porzione di raccordo (1) e protrude attraverso un foro (43) su detta cintura (42) di detta calotta (4), la filettatura di detta vite (5) essendo inserita in un foro filettato all’interno di detta porzione a perno (12), la testa di detta vite (5) essendo atta a impedire il movimento assiale di detto collare (30) e di detta calotta (4).
- 9. Chiusura a moschettone secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detti mezzi elastici (6) comprendono una molla alloggiata fra un piolino (21d) di detta leva (21) e una superficie di battuta interna alla porzione di raccordo (1).
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IT202100007412A1 (it) * | 2021-03-26 | 2022-09-26 | Mami S R L Unipersonale | Moschettone |
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2019
- 2019-06-10 IT IT202019000001803U patent/IT201900001803U1/it unknown
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