ITUB20154949A1 - Suola o intersuola personalizzabile per calzature - Google Patents

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ITUB20154949A1 ITUB2015A004949A ITUB20154949A ITUB20154949A1 IT UB20154949 A1 ITUB20154949 A1 IT UB20154949A1 IT UB2015A004949 A ITUB2015A004949 A IT UB2015A004949A IT UB20154949 A ITUB20154949 A IT UB20154949A IT UB20154949 A1 ITUB20154949 A1 IT UB20154949A1
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Description

“SUOLA O INTERSUOLA PERSONALIZZABILE PER CALZATURE”
CAMPO TECNICO DELL’INVENZIONE
La presente invenzione riguarda una suola o una intersuola personalizzabile per calzature. In particolare, la presente invenzione è relativa ad una suola o ad una intersuola comprendente una strutura personalizzata otenuta ricavando dei dati personali, biomeccanici e/o biometrici diretamente dal piede di un utilizzatore, trasformando tali dati in una matrice funzionale o modello personalizzato e successivamente stampando tridimensionalmente la struttura stessa.
Ancora, la presente invenzione si riferisce ad una calzatura, in particolare una calzatura sportiva, dotata di una suola o di una intersuola personalizzabile.
STATO DELLA TECNICA ANTERIORE
La tecnica dello stampaggio tridimensionale, nota anche come “additive manufacturing”, sta riscontrando un sempre maggiore sviluppo. In termini generali, tale tecnica si propone di realizzare un oggeto tridimensionale, anche dalla struttura complessa, a partire da un “file” tridimensionale generato da un opportuno software e tramite realizzazione ad esempio mediante strati successivi, fino all’ otenimento dell’oggeto tridimensionale completo.
Tale tecnica di costruzione consente la realizzazione di geometrie, di qualsiasi complessità geometrica, secondo un approccio di addizione materiale che permete altresì l’utilizzo di materiale laddove serve. Ciò consente contemporaneamente una elevata libertà progettuale/costruttiva e la possibilità di ridurne gli sprechi di materiale.
Tale tecnologia, al momento, presenta anche alcuni svantaggi, quale ad esempio i lunghi tempi di produzione e Timpossibilità, per oggetti particolannente complessi, di far fuoriuscire il materiale di ciascuno strato realizzativo non diretamente interessato alla creazione della struttura tridimensionale dell’oggetto, ma ad esempio “intrappolato” in canali o celle della struttura stessa. Nel settore calzaturiero, più in particolare nel settore delle calzature di tipo sportivo, come ad esempio le calzature da corsa, è particolarmente sentito il problema di disporre di un prodotto che ben si adatti alle diverse caratteristiche del piede e del movimento di ciascun utilizzatore, in relazione allo specifico gesto atletico per il quale vengono indossate.
La tecnica più comune per la realizzazione di suole o intersuole di calzature è quella di stampaggio tradizionale di materiali polimerici o di gomme.
Inoltre, ad oggi una suola è realizzata mediante incollaggio o combinazione di componenti diversi quali battistrada, intersuola di diverse densità, ed eventuali elementi fùnzionali.
Tali elementi fùnzionali sono per loro natura discreti e non consentono un controllo locale e continuo della fùnzione a cui sono preposti. Inoltre, i diversi componenti, in molti casi precedentemente stampati, sono assemblati mediante incollaggio o co-stampaggio, richiedendo quindi la realizzazioni di numerosi stampi (ad esempio uno per ogni elemento).
I materiali espansi che compongono una suola o almeno alcuni dei suoi componenti, sono realizzati con proprietà viscoelastiche variabili in funzione delle varie esigenze e possono a loro volta essere accoppiati fra loro in elementi discreti.
La suola cosi ottenuta ha quindi una struttura di tipo “discreto” mentre la complessità del movimento del piede insieme alTunicità specifica dell’ interazione piede-suolo richiederebbero una struttura complessa costituita da aree con distribuzione di materiale dedicata e variazione geometrica e/o dimensionale continua.
Le suole di tipo noto, tuttavia, vengono realizzate in modo standard, “discreto” o area per area, e non continuo, e pertanto non possono rispondere completamente alle richieste degli utilizzatori di personalizzazione delle suole e delle calzature.
Si avverte pertanto l’esigenza di realizzare una suola per calzature, ed in particolare una suola o un’intersuola personalizzabile, in grado di rispondere alle suddette esigenze, al contempo permettendo lo svolgimento del gesto atletico, ad esempio la camminata o la corsa o altro, per il quale sono preposte.
SCOPI DELL’INVENZIONE
Scopo principale, quindi, della presente invenzione è quello di migliorare lo stato della tecnica nel campo delle suole o delle intersuole per calzature attraverso la realizzazione di una suola o una intersuola per calzature che sia personalizzabile e/o personalizzata in funzione dei dati caratteristici e misurati dell’utilizzatore direttamente oppure disponibili in un data base in seguito a misurazioni precedenti. Tali misure possono essere utilizzate per la progettazione e realizzazione della suola o intersuola, oggetto della presente invenzione, prevedendo per ogni elemento unitario della stessa una struttura dedicata la cui “risposta meccanica” e/o “risposta elastica” sia opportuna e individuale.
Un altro scopo ancora della presente invenzione è quello di fornire una suola o una intersuola per calzature che si adatti in modo continuo, per tutta la sua estensione, alle specifiche caratteristiche del piede e/o della tipologia di movimento di ciascun utilizzatore,.
Un ulteriore scopo della presente invenzione è di fornire una suola o una intersuola per calzature che sia facile da realizzare e a costi competitivi.
Un ancora ulteriore scopo della presente invenzione è di fornire una suola o una intersuola che pennetta di ottenere un rispannio di materiale e che sia quindi più rispettosa del ambiente ed ecologica.
Secondo un primo aspetto della presente invenzione si fornisce una suola o una intersuola per calzature secondo l’allegata rivendicazione 1.
Secondo un ulteriore aspetto della presente invenzione si fornisce una calzatura comprendente una suola o una intersuola secondo l’allegata rivendicazione 24. Ulteriori caratteristiche vantaggiose o preferite della suola o della intersuola per calzature sono descritte nelle allegate rivendicazioni dipendenti.
BREVE DESCRIZIONE DEI DISEGNI
Altre caratteristiche e vantaggi della presente invenzione saranno maggiormente evidenti dalla descrizione di una forma di realizzazione di una suola o intersuola per calzature, illustrata a titolo esemplificativo e non limitativo negli uniti disegni in cui:
la figura 1 è una vista prospettica di una versione di una suola o intersuola per calzature secondo la presente invenzione;
le figure 2a e 2b sono due esempi di una vista laterale di una suola o di una intersuola, ad esempio quella di figura 1, sezionata in senso longitudinale secondo un piano perpendicolare al terreno;
la figura 3 è una vista prospettica di una ulteriore versione di una suola o intersuola per calzature secondo la presente invenzione;
la figura 4 è una vista schematica prospettica e laterale di una versione della struttura della suola o dell’ intersuola secondo una versione della presente invenzione;
la figura 5 è una vista prospettica dal fronte di una suola o intersuola secondo una variante della presente invenzione;
le figure 6 e 7 sono viste rispettivamente prospettica del fondo presa frontalmente e prospettica della parte superiore dal retro di una suola o di una intersuola secondo una versione della presente invenzione;
la figura 8 è una vista prospettica dal retro una suola o di una intersuola secondo una versione della presente invenzione;
le figure da 9 a 11 sono viste in pianta dall’alto di versioni di una suola o di una intersuola secondo la presente invenzione;
la figura 12 è un esempio di realizzazione di una calzatura realizzata con una suola o una intersuola secondo la presente invenzione;
le figure 13, 14 e 15 illustrano vari possibili pattern o esempi di struttura di una suola o di una intersuola secondo la presente invenzione;
le figure da 16a a 16d illustrano in modo schematico le zone a rigidità e/o supporto e/o elasticità variabili di una suola o di una intersuola tradizionale composita illustrata rispettivamente dal lato, da sotto, dall’altro lato e da sopra. Tali zone, o almeno alcune di esse, illustrate come aree definite nella soluzione tradizionale, sono riscontrabili anche nella intersuola o suola secondo la presente invenzione ma non presentano carattere definito e discreto bensì continuo. Pertanto, le limitazioni di tali intersuole o suole tradizionali vengono superate dalla distribuzione continua di un numero non limitato di aree ottenute con la struttura secondo la presente invenzione;
la figura 17 è un esempio di personalizzazione di una suola o intersuola secondo la presente invenzione a seconda della distribuzione delle pressioni plantari e/o delle caratteristiche di appoggio del piede e/o della camminata di un utilizzatore. In particolare, in ciascuna coppia di immagini, quella a destra è l’immagine relativa ai dati acquisiti dall’ utilizzatore mentre quella a sinistra è la corrispondente suola o intersuola secondo la presente invenzione, come visibile, le varie zone differenziate possono variare a seconda degli specifici dati e quindi delle specifiche caratteristiche deirutilizzatore;
le figure da 18 a 23 illustrano delle viste prospettiche di varie versioni della presente invenzione parzialmente in trasparenza, al fine di illustrare sia la struttura a celle tridimensionali che Γ eventuale ulteriore struttura di riempimento 50.
FORME DI ATTUAZIONE DELL’INVENZIONE
Con riferimento alle figure allegate, una suola o una intersuola secondo la presente invenzione è indicata generalmente con il numero di riferimento 1. Una intersuola corrisponde allo strato intermedio di una suola di una calzatura, ad esempio di una calzatura sportiva, disposta tra la tomaia e/o soletta interna e la suola esterna vera e propria o battistrada.
La suola e/o l’intersuola sono atte a supportare il peso dell’ utilizzatore, fornire stabilità al piede e presentano, in genere, le caratteristiche volute in relazione al gesto atletico o al movimento che l’utilizzatore intende eseguire indossando delle specifiche calzature dotate di una particolare suola e/o intersuola.
Nel prosieguo della presente trattazione, le caratteristiche o le proprietà descritte per una suola possono essere considerate valide anche per una intersuola e viceversa, ove non specificamente indicato.
Inoltre, i riferimenti spaziali indicati sono relativi ad una suola o ad una intersuola posizionata su una superficie di appoggio o terreno.
In particolare, con inferiore o più basso si intende un oggetto o componente rivolto o posizionato verso la superficie di appoggio o terreno, con superiore o più alto si intende un oggetto o componente rivolto o posizionato verso Γ utilizzatore, con laterale si intende un oggetto o componente rivolto o posizionato medialmente o lateralmente rispetto al piede delLutilizzatore.
Inoltre, con anteriore o frontale si intende un oggetto o componente rivolto o posto in corrispondenza delle dita del piede di un utilizzatore mentre con posteriore o retro si intende un oggetto o componente rivolto o posto in corrispondenza del tallone del piede di un utilizzatore.
La suola o l’intersuola secondo la presente invenzione presenta uno spessore S ed una estensione in pianta corrispondente sostanzialmente a quella delle suole o intersuole di tipo tradizionale o leggermente superiore a quella del piede dell ’ utilizzatore .
La suola o l’intersuola secondo la presente invenzione comprende una superficie superiore 10, atta in uso ad affacciarsi verso il piede di un utilizzatore, ed una superficie inferiore 20, atta in uso ad affacciarsi verso la superficie di appoggio o il terreno.
La superficie superiore 10, quando si tratta di una versione delLintersuola 1, è atta ad entrare in contatto con la tomaia e/o la soletta interna.
La superficie superiore 10 della suola o intersuola 1, inoltre, è atta ad essere vincolata con una tomaia di una calzatura.
La superficie superiore 10 è atta ad essere vincolata con una tomaia di una calzatura tradizionale secondo le usuali metodiche, ad esempio tramite incollaggio o cucitura.
La superficie inferiore 20 è atta, invece, ad essere vincolata con la suola esterna, e/o con il battistrada B, quando si tratta di una intersuola 1 , o sia per la suola che per Lintersuola, con un battistrada B, ad esempio tramite le tradizionali tecniche di incollaggio.
La superficie inferiore 20, quando si trata di una intersuola 1, è ata ad essere vincolata, ad esempio tramite le tradizionali tecniche di incollaggio, con la suola esterna, il battistrada B, oppure può fungere essa stessa da battistrada.
Le superfici inferiore 20 e superiore 10 presentano, pur essendo costituite - come sarà meglio chiarito nel prosieguo - da elementi modulari o celle 4, una superficie di ampiezza almeno minima da permetere Γ accoppiamento con la tomaia e con la suola esterna o battistrada B.
Sia la tomaia che la suola esterna o il battistrada B, in una versione dell’ invenzione, sono accoppiati alla suola o all’ intersuola 1 secondo i processi standard (ad es. incollaggio, cucitura, ecc.).
Inoltre, in una versione dell’invenzione, la superficie superiore 10 e/o la superficie inferiore 20 presentano un bordo periferico 40, eventualmente almeno leggermente o parzialmente rialzato o incavato rispeto all’estensione in pianta della superficie superiore 10 e/o della superficie interiore 20, al fine di agevolare il fissaggio delle stesse rispettivamente a tomaia e/o a battistrada B.
Ad esempio, nelle figure è illustrato il bordo periferico 40 della superficie superiore 10 che risulta sporgente esternamente rispeto alla superficie 10 stessa. Lo spessore S della suola o dell ’ inter suola 1 è variabile. Ad esempio, nella parte in uso anteriore F dell’intersuola o suola 1 lo spessore S presenta un valore SI mentre nella parte in uso posteriore R dell’intersuola o suola 1 lo spessore S presenta un valore S2. S2, secondo una versione dell’invenzione, è maggiore di
S I .
La suola o l’intersuola 1 comprende, secondo la presente invenzione, una struttura a celle 4, reticolare e/o modulare.
La struttura a celle 4 è confonnata come una rete o una maglia tridimensionale o una struttura a moduli tridimensionali o a traliccio ripetuto più volte lungo l’estensione longitudinale e/o trasversale e/o nello spessore dell’intersuola o suola 1 stessa.
In una versione dell’invenzione, l’intersuola o la suola 1 o la struttura, conformata come una rete o una maglia tridimensionale o un modulo tridimensionale o a traliccio, o ciascuna cella 4 della struttura a celle comprendono primi elementi 6 e vertici o nodi o nodi di convergenza 8.
In particolare, i primi elementi 6 presentano un andamento sostanzialmente allungato e/o lineare e/o ondulato lungo una direzione in uso sostanzialmente verticale, inclinata o orizzontale.
Tale direzione, secondo un esempio di realizzazione, è contenuta nella suola o intersuola 1.
In particolare, come visibile ad esempio in figura 5, i primi elementi 6 si estendono sostanzialmente lungo un asse longitudinale x-x (primi elementi 6’) o un asse longitudinale y-y (primi elementi 6”) o un asse longitudinale z-z (primi elementi 6”’).
In una versione delTinvenzione, l’asse longitudinale x-x può essere definito asse orizzontale o fronte-retro F-R e l’asse longitudinale y-y può essere definito verticale o dalla superficie superiore 10 alla superficie inferiore 20.
L’asse z-z può essere definito trasversale o lato-lato e può essere, in una versione delTinvenzione, perpendicolare sia all’asse x-x che all’asse y-y (come visibile ad esempio in figura 5).
In una versione ulteriore delTinvenzione, alternativa o addizionale rispetto alle precedenti, i primi elementi 6 si estendono lungo un asse w-w obliquo (primi elementi 6f, come visibile in figura 4). L’asse w-w non è perpendicolare ad almeno un asse indicato con x-x, y-y e z-z. In una stessa suola o intersuola 1 possono essere presenti più assi w-w obliqui, come ad esempio gli assi w’-w’ e w”-w” visibili in figura 2b.
I nodi 8 corrispondono ai punti di contatto e/o incrocio tra i vari primi elementi
6
I nodi 8 sono punti di convergenza dei primi elementi 6.
I nodi 8, pertanto, possono avere forma diversa, la quale può risultare dalla compenetrazione e/o convergenza dei primi elementi 6.
I nodi 8 possono essere anche definiti nel prosieguo nodi di convergenza 8, senza per questo uscire dall’ambito di protezione della presente invenzione.
In una versione dell’ invenzione, tali nodi 8 sono semplicemente dati dall’area di contatto di alcuni primi elementi 6 o di compenetrazione degli stessi. In tal senso, i nodi 8 non sono distinguibili dai primi elementi 6.
Considerando una cella della struttura a celle che costituisce la suola o l’intersuola 1, la cella è composta da più facce aventi una conformazione sostanzialmente a poligono regolare o irregolare. I primi elementi 6 costituiscono ad esempio i lati delle facce della cella 4, o meglio gli spigoli della cella stessa.
I punti di contatto tra i vari lati o spigoli - costituiti dai primi elementi 6 - sono costituiti dai nodi 8. 1 nodi 8 possono essere considerati i vertici della cella stessa. Almeno due primi elementi 6 si dipartono o si incrociano o sono in contatto con un nodo 8.
Le celle 4 possono essere variamente orientate nello spazio e in una stessa intersuola possono essere presenti celle 4 aventi orientamenti diversi, confonnazioni diverse, e/ogiacenti su piani diversi.
In particolare, ciascuna faccia delle celle 4 può giacere su un piano orizzontale parallelo alla superficie di appoggio o al terreno, o su un piano verticale trasversale, che va da lato a lato della suola o intersuola 1 o su un piano verticale longitudinale, che va da fronte a retro della suola o intersuola 1.
In alternativa o come ulteriore caratteristica, la cella 4 può avere almeno una faccia che giace su un piano obliquo rispetto ad almeno uno dei piani sopra individuati.
Ciascuna cella può avere una o più facce giacenti su uno o più piani sopra individuati.
Più in particolare, Γ intersuola o suola 1 secondo una versione della presente invenzione può comprendere celle 4 aventi la medesima confonnazione e misure o dimensioni o orientamento o densità diverse a seconda della specifica zona dell’ intersuola o suola 1 in cui sono poste.
L’area racchiusa tra i primi elementi 6, o l’area delle facce della cella che costituisce l’intersuola o suola 1, è almeno parzialmente occupata da un’apertura 12
In una versione dell’invenzione, la cella 4 ha una conformazione sostanzialmente a parallelepipedo.
In una versione dell’ invenzione, la struttura è costituita a celle aperte, nel senso che hanno almeno una o due o almeno due facce interessate da un’apertura 12. Nella versione in cui la cella 4 ha una conformazione sostanzialmente a parallelepipedo, le aperture 12 possono interessare o occupare tre, quattro, cinque o sei o più facce.
La struttura a celle o a traliccio che costituisce l’intersuola o la suola 1 determina una struttura a rete, a maglia o a moduli o a celle.
Ciascun primo elemento 6 presenta una certa lunghezza secondo l’asse longitudinale su cui si estende ed una determinata sezione trasversale. La sezione trasversale è presa lungo un piano perpendicolare alla lunghezza del primo elemento 6.
La sezione trasversale di ciascun primo elemento 6 può essere circolare, triangolare, sostanzialmente rettangolare o quadrata o poligonale, ed esempio pentagonale, esagonale, ottagonale, eccetera.
La sezione trasversale di ciascun primo elemento 6 può essere bilobata, trilobata, a quadrifoglio, eccetera.
I primi elementi 6 dell’intersuola secondo la presente invenzione determinano una struttura tridimensionale o come detto una struttura a celle.
Ciascun nodo di convergenza 8 presenta una conformazione corrispondente sostanzialmente a quella di un corpo solido geometrico, ad esempio una sfera o una sfera sfaccettata. La confonnazione delle facce presenti su un nodo 8 a confonnazione sostanzialmente sferica sfaccettata può corrispondere alla conformazione della sezione trasversale dei primi elementi 6 che sono a contatto con il nodo 8 stesso.
In una ulteriore versione, il nodo 8 presenta una confonnazione data dall’unione dei primi elementi 6 che sono a contatto in conispondenza del nodo 8 stesso. Considerando la conformazione delle facce di una cella 4, vale a dire considerando la sua struttura da un punto di vista bidimensionale, i primi elementi 6 possono incrociarsi ed entrare in contatto coni nodi 8 al fine di creare delle facce aventi forme geometriche note, più o meno semplici, come ad esempio degli esagoni, dei cerchi e delle spirali, delle figure più complesse, dei quadrati o dei rettangoli, delle confonnazioni trilobate od ovali, delle confonnazioni quadrangolari o triangolari; alcune di queste conformazioni sono visibili nelle figure da 13 a 15.
In una versione dell’ invenzione, la struttura a celle 4 presenta una conformazione a reticolo a base quadrata o quadrangolare.
Considerando ad esempio le conformazioni più complesse, le celle 4 presenti in una intersuola o una suola 1 secondo la presente invenzione, possono avere facce di conformazione diversa da cella a cella.
In particolare, essendo le facce di tali celle occupate o interessate dall’apertura 12, tali celle possono essere intrecciate o essere unite da tratti di connessione a ponte 14.
In particolare, un nodo 8 di una cella (ad esempio una prima cella) può trovarsi ad una posizione più bassa o inferiore rispetti ai primi elementi 6 che sono a contatto con un nodo stesso. Tale nodo 8 può trovarsi “spazio” occupato da una determinata cella 4, ad esempio da una seconda cella. In tal caso, i primi elementi 6 che si dipartono da quel nodo 8 della prima cella possono intercettare almeno una apertura 12 dell’almeno una faccia della seconda cella. In tal modo, la prima e la seconda cella paiono intrecciate o compenetrate ha loro.
Allo stesso modo, il nodo 8 di una prima cella posta a livello in uso inferiore può essere posto più sopra o superiormente ad una faccia di una seconda cella in uso posta a livello superiore. In tal modo un primo elemento 6 della prima cella che si diparte da quel dato nodo 8 può intersecare almeno una faccia della seconda cella, formando delle strutture complesse multistrato o multilivello.
In particolare, nelTintersuola o suola 1 secondo la presente invenzione le celle 4 della struttura a celle sono ripetute più volte al fine di occupare e determinare il volume occupato dall’intersuola o suola 1 stessa.
Pertanto, considerando lo spessore S dell’intersuola 1 , esso può essere costituito da un unico strato di celle 4 o da più strati di celle 4 ad esempio sovrapposti. Il numero di celle 4 presente in un determinato punto dell’intersuola o suola 1 stessa può variare in funzione proprio della zona deH’intersuola o suola 1 che si sta considerando.
Le funzioni svolte da una suola o da una intersuola sono generalmente le seguenti: supportare il corpo dell’utilizzatore (controllando le forze tra l’utilizzatore stesso ed il terreno), assorbire gli urti, distribuire le pressioni, accompagnare e facilitare le funzioni dinamiche legate al movimento del piede, della caviglia e degli arti inferiori.
La suola o intersuola 1 secondo la presente invenzione, pertanto, presenta un gradiente funzionale di proprietà meccaniche e/o biomeccaniche e/o biodinamiche lungo e attraverso la struttura a celle stessa e determinata da quest’ultima sulla base dei dati acquisiti dall’utilizzatore.
Ad esempio, come visibile in figura 16, L intersuola o la suola 1 può essere schematicamente suddivisa nelle varie zone presenti in una suola tradizionale. Tali zone, pur essendo individuabili anche nella suola o intersuola 1, non sono delimitate da un bordo specifico e definito. Esse sono infatti continue e le proprietà delle celle 4 che costituiscono la suola o Tintersuola - e quindi queste zone - variano in modo graduale da zona a zona.
Ciascuna zona presenta detenninate caratteristiche di supporto del peso dell’ utilizzatore, e/o di elasticità e/o di resistenza e/o di portanza.
Pur nella sua struttura a celle 4, infatti, la suola o intersuola 1 presenta una struttura tridimensionale realizzata in un sol pezzo. Non sono infatti compresi inserti o componenti separati e/o preparati in precedenza.
In una versione dell’invenzione, le celle 4 presentano una conformazione sostanzialmente elicoidale o a spirali, in cui i primi elementi 6 sono configurati come eliche o spirali e i nodi 8 conispondono alle estremità delle eliche o delle spirali.
Le caratteristiche dell’ intersuola o suola 1 sono specifiche sia della tipologia di gesto atletico o di movimento che la suola è destinata a compiere, sia delle specifiche esigenze e peculiarità deirutilizzatore, nonché delle sue caratteristiche fisiche, biomeccaniche e/o biodinamiche.
Pertanto, la struttura complessa e continua della suola o intersuola 1, e/o la tipologia di elementi e/o il loro dimensionamento e/o il loro posizionamento sono determinati sulla base dei dati acquisiti dairutilizzatore.
Ad esempio, considerando i punti o le aree dell’intersuola o della suola interessati da diverse funzioni (ad esempio di portanza e/o elasticità o ad esempio dai valori di supporto alla spinta e/o di supporto alla fienaia, e/o di ammortizzazione e/o stabilità e/o aderenza al suolo), è possibile definire una o più aree di portanza e/o elasticità differenziata, ad esempio un’area 22 di supporto pre-metatarsale (ad es. posta nel retrocapitato alle teste dei cinque metacarpi del piede), e/o un’area 24 di supporto mediale (ad es. di controllo alla pronazione), e/o un’area 26 di supporto laterale (ad es. di controllo della inversione), e/o un’area 28 di supporto di spinta (ad es. posta sotto le falangi del primo dito del piede), e/o un’area 30 di ammortizzazione metatarsale (ad es. a portanza ridotta, sotto le cinque teste metatarsali), e/o un’area 32 di ammortizzazione calcaneare (ad es. a portanza ridotta, posta sotto al calcagno). Tali aree delTintersuola o suola 1, o almeno una delle stesse, sono determinate dalla struttura a celle 4 o dalle dimensioni di lunghezza e sezione dei primi elementi 6 e dei nodi 8 che determinano le celle 4 della struttura modulare sopra descritta.
In particolare, ad esempio, dove è necessario un maggiore supporto, la struttura a celle 4 avrà caratteristiche tali da garantire un adeguato supporto, mentre nelle zone dove è necessaria una maggiore spinta, la struttura a celle 4 avrà caratteristiche tali da garantire una adeguata spinta e quindi aventi una adeguata elasticità.
Ad esempio nelle aree dove è necessario un maggior assorbimento dell’urto, la struttura garantirà una migliore capacità di ammortizzazione o “cushioning” nella interazione col terreno.
In particolare, una caratteristica peculiare del intersuola o suola 1 secondo la presente invenzione è che è personalizzabile.
Questo significa, che le varie aree o punti delFintersuola o suola 1 possono variare a seconda della distribuzione delle pressioni del piede, e/o della sua cinematica, e/o della modalità di camminata o di corsa delFutilizzatore, e/o dal tipo di movimento o gesto atletico che deve essere eseguito tramite l’utilizzo delFintersuola stessa.
Ad esempio, la suola o Fintersuola 1 viene realizzata secondo la seguente modalità.
Vengono innanzitutto acquisiti dei dati ricavati dalle misure individuali di un utilizzatore. La presente invenzione ha la possibilità di essere progettata e realizzata in funzione delle caratteristiche personali biomeccaniche e/o di dinamica dell’appoggio del piede e/o le caratteristiche biometriche e/o biodinamiche per la specifica attività o per uno specifico gesto atletico o ancora per uno specifico movimento che F utilizzatore intende svolgere consentendo la totale personalizzazione delle funzioni della suola o delFintersuola stessa. Tali dati vengono quindi trasformati tramite un apposito software ed un approccio completamente digitale in una matrice funzionale (sulla base di uno specifico modello) e quindi in una struttura costituita da elementi modulari (nodi 8 e primi elementi 6 o tralicci o celle 4) che possono essere variati in confonnazione, densità, lunghezza, diametro, sezione e dimensione in generale al fine di ottenere localmente la risposta Viscoelastica”, il “supporto” e/o l’assorbimento richiesto in funzione del modello di riferimento utilizzato per l’utilizzatore finale (personalizzazione).
E’ possibile peraltro oggi ottenere misure in tempo reale di dati biometrici e/o biodinamici e/o, in particolare, delle pressioni plantari. Tali misure risultano digitalizzate, mediante l’utilizzo di apparecchiature quali scanner, treadmill strumentati, sistemi o sistemati di Gait Analysis, sensori per acquisizione di cinematica del movimento, solette sensorizzate ed altre opportune strumentazioni.
Tali misure possono essere utilizzate per la realizzazione della suola o della intersuola oggetto della presente invenzione, prevedendo per ogni elemento unitario o modulare o cella della stessa una struttura - e quindi “risposta elastica” - opportuna e individuale.
L’intersuola 1 secondo la presente invenzione, pertanto, ha la possibilità di essere progettata e realizzata in funzione delle caratteristiche personali biomeccaniche e di dinamica del appoggio del piede, consentendo la totale personalizzazione delle funzioni che ciascuna area dell’ intersuola o suola deve possedere.
I valori acquisiti secondo le specifiche caratteristiche del piede dell’ utilizzatore sono uno o più dei seguenti: dati di staticità e/o dinamicità del piede, pressione plantare durante la camminata o la corsa o il gesto atletico, modalità di movimento del piede, della caviglia o degli arti inferiori (cosiddetta “Gait analysis”), acquisizione biometrica.
L’intersuola o la suola 1 secondo la presente invenzione, in particolare la sua struttura a celle 4, viene realizzata - sulla base delle indicazioni presenti nella matrice funzionale e quindi sulla base dei dati acquisiti dal piede dell’ utilizzatore - mediante tecniche di stampaggio tridimensionale o di “additive manufacturing” (ad es. “SLS” o “Selective Laser Sintering” o “Sinterizzazione Laser Selettiva”, “FDM” o “Fused Deposition Modeling” o “Modellazione a deposizione fusa”, “SLA” o “Sfere olitografia, “DLP” o “Digital Light Processing” o “MJM o “Multi Jet Modeling” o “PolyJet” o altre tecniche simili).
In tal modo, la distribuzione delle funzioni o proprietà di ciascun punto o di ciascuna area dell ’inter suola o della suola 1 viene calibrata sulle misurazioni prese dall’utilizzatore e trasferita dalla matrice funzionale digitale al materiale dell’ intersuola o della suola stessa, in particolare alle caratteristiche della sua struttura a celle o modulare.
Le caratteristiche principali dell’ intersuola 1, che variano da area ad area in modo continuo e senza discontinuità, sono l’elasticità e/o la portanza e/o la densità apparente e/o il potere ammortizzante o “cushioning”.
La densità apparente della suola o dell’intersuola 1 viene calcolata prendendo in considerazione il volume totale occupato dalla suola o intersuola stessa (quindi il suo ingombro esterno), compresi quindi gli spazi vuoti.
La struttura a celle 4 o modulare, pertanto, riproduce in ogni area almeno le specifiche proprietà di elasticità e/o portanza e/o di densità apparente e/o il potere ammortizzante necessari o desiderati dairutilizzatore in funzione delle sue specifiche esigenze biometriche, di camminata o andatura e di gesto atletico da eseguire.
In una versione dell’invenzione, la tecnica SLS poh ebbe risultare una delle tecniche preferite .
I materiali utilizzati per realizzare l’intersuola o la suola 1 secondo la presente invenzione sono i materiali atti ad essere stampati tramite stampaggio tridimensionale o “additive manufacturing”. Ad esempio, tali materiali comprendono tra gli altri acrilonitrile butadiene stirene (ABS), poliuretano tennoplastico (TPU) o poliammide (PA), elastomeri tennoplastici, resine reticolabili, o metalli o materiali ceramici, eccetera.
L’intersuola o suola 1 cosi ottenuta risulta leggera, rispetto alle intersuole o alle suole stampate tramite metodiche di tipo tradizionale.
Inoltre, l’intersuola o la suola 1 cosi ottenuta è in grado di presentare aree che svolgono proprietà differenti senza discontinuità tra area ed area. In particolare, l’intersuola o la suola 1 secondo la presente invenzione risulta localmente differente ma in modo continuo, con un graduale passaggio di funzioni da punto a punto o da area ad area. Per ottenere ciò, la struttura modulare o a celle 4 dell’ intersuola o della suola secondo la presente invenzione varia, in densità o dimensioni dei primi elementi 6 e/o dei nodi 8 e/o, in generale, delle celle 4 da punto a punto o da area ad area in modo graduale e continuo. Non si generano quindi, a differenza di quanto avviene con le intersuole o con le suole tradizionali, discontinuità tra zone aventi funzioni, quali supporto o resistenza o elasticità, differenti.
In tal modo, l’intersuola o la suola 1 secondo la presente invenzione mima oltre ai anatomia, il movimento del piede e la distribuzione dei candii dell’ utilizzatore in modo più accurato di quanto avviene con suole tradizionali o con suole dotate di inserti aventi particolari funzioni o anatomia.
In tal modo è possibile rispondere a particolari esigenze o richieste dell’ utilizzatore, ottenendo una intersuola o una suola personalizzata in modo completo e continuo, pur garantendo ottime performance, ad esempio atletiche nel caso di scarpe sportive.
Un risultato particolarmente importante è ottenuto utilizzando l’intersuola o la suola secondo la presente invenzione per scarpe, ad esempio, da corsa,
In tal modo, l’intersuola o suola 1 riproduce la funzione e la tipologia di movimento o andatura dell’ utilizzatore.
In una ulteriore versione dell’invenzione, ad esempio illustrata nelle figure 3, 12, l’intersuola 1 può, invece che presentare una struttura a celle aperte lateralmente, essere inserita all’interno di una struttura 50 continua o sostanzialmente continua in poliuretano o etilene-vinil- acetato o SBS o polimero stirene-butadiene-stirene o gomma siliconica o un materiale in forma fluida solidificabile o altro materiale noto per la realizzazione delle intersuole o delle suole tradizionali.
Tale struttura ulteriore 50 ingloba o racchiude la suola o intersuola o la struttura a celle 4.
Inoltre, l’ulteriore struttura 50 può essere costituita in una versione da un rivestimento esterno, in grado di ricoprire almeno lateralmente la suola o intersuola e/o le aperture 12 delle celle 4 (come visibile ad esempio nelle figure 20 e 23).
Tale rivestimento può essere sottile e trasparente o meno.
Tale ulteriore struttura 50, nella fonna di un rivestimento, può essere ottenuta tramite stampaggio tridimensionale o “additive manufacturing”, in modo contemporaneo o separato rispetto all’ ottenimento della suola o intersuola 1. In una versione ulteriore, il rivestimento può essere ottenuto tramite tecniche tradizionali non additive.
La struttura ulteriore 50 comprende una superficie di base e/o almeno un bordo perimetrico atti ad inglobare o racchiudere la suola o intersuola o la struttura a celle 4.
In una ulteriore versione, l’ulteriore struttura 50 comprende un materiale atto a penetrare airinterno delle celle 4 e/o aH’intemo delle aperture 12 (visibile ad esempio nelle figure 18 e 19).
Tale struttura 50 permette una migliore gestione e supporto delle differenti pressioni e/o elasticità che la suola o intersuola secondo la presente invenzione devono avere.
Tale struttura 50 può quindi essere realizzata in un materiale morbido,
In tal modo, Tintersuola o suola 1 secondo la presente invenzione è costituita da una doppia struttura, la prima è una struttura a celle 4 sopra descritta e la seconda è la struttura continua o sostanzialmente continua.
Tale struttura 50 costituisce una sorta di parete atta a chiudere le aperture 12 (o almeno quelle laterali) delle celle 4 della struttura a celle secondo quanto sopra indicato.
In una seconda versione, il materiale della struttura 50 può almeno parzialmente racchiudere o ricoprire le aperture 12 delle celle 4 o penetrare alTintemo delle stesse.
In tal modo, si evita che eventuale sporco o polvere possa penetrare attraverso le aperture 12, almeno laterali delTintersuola o della suola 1. Inoltre, grazie alla presenza delTulteriore struttura 50, si evitano possibili deviazioni del comportamento meccanico causate dalla presenza di corpi esterni (anche solo formazione/intrappolamento d’acqua e/o di fango), che influenzerebbero il comportamento “progettato” della suola stessa.
Inoltre, la struttura 50 può agevolare il successivo fissaggio della tomaia o della suola esterna o del battistrada B, durante le fasi di realizzazione di una calzatura dotata di una intersuola 1 o di una suola secondo la presente invenzione.
Poiché la struttura 50 può essere, in una versione dell’invenzione, colata o stampata in modo tradizionale, Tintersuola o suola 1, quando dotata della struttura 50 realizzata in tal modo, comprende un componente realizzato sia tramite stampaggio tridimensionale o “additive manufacturing” (la suola o intersuola 1), che in modo tradizionale.
Le suole o intersuole secondo le varie versioni della presente invenzione sono illustrate a titolo esemplificativo anche nelle figure da 18 a 23, in cui la struttura a celle 4 (visibile in trasparenza) è interna alla ulteriore struttura 50, o ricoperta o inglobata da quest’ultima.
In una versione dell’invenzione, i primi elementi 6 presentano una misura minima di 3 mm x 3 mm.
L’intersuola o la suola secondo la presente invenzione è stata testata mediante una macchina di misurazione della compressione dinamica denominata DYCO (dynamic compression) e brevettata dalla presente richiedente.
Tale macchina riproduce sostanzialmente i movimenti di camminata e di corsa di un utilizzatore e misura la resistenza agli impatti dinamici supportati durante lo svolgimento di tali attività.
Le caratteristiche di assorbimento degli impatti dell’ intersuola o della suola 1 secondo la presente invenzione sono paragonabili alle proprietà di assorbimento degli impatti di intersuole tradizionali realizzate in ÈVA (etilene -vinil-acetato) 0 migliori di queste ultime.
Inoltre, le suole o intersuole secondo la presente invenzione possono essere personalizzate per ogni singolo utilizzatore con precisione ed efficacia impossibili con le metodologie fino ad oggi impiegate.
1 lavori che hanno portato alla presente invenzione hanno ricevuto fondi dalla Comunità Europea (Seventh Framework Programme FP7/2007-2013 under grant agreement n° 609386).
Si è cosi visto che la suola o l’intersuola secondo la presente invenzione determinano una efficace soluzione all’esigenza di realizzare una suola per calzature, o in particolare un’intersuola personalizzata, in grado di rispondere alle suddette esigenze, al contempo permettendo lo svolgimento del gesto atletico, ad esempio la camminata o la corsa o altro, per il quale sono preposte. L’intersuola o la suola per calzature sopra descritta è suscettibile di numerose modifiche e varianti nell’ambito di protezione delle rivendicazioni che seguono.

Claims (25)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Suola o intersuola per calzature, ad esempio calzature sportive, in cui detta suola o detta intersuola comprende una superficie superiore (10), atta in uso ad affacciarsi verso il piede di un utilizzatore, una superficie inferiore (20), atta in uso ad affacciarsi verso la superficie o il terreno di appoggio di detta suola o intersuola, ed uno spessore (S), caratterizzata dal fatto che detta suola o intersuola comprende una struttura modulare a celle (4).
  2. 2. Suola o intersuola secondo la rivendicazione 1, in cui detta struttura modulare a celle (4) presenta una conformazione a celle (4) tridimensionali, a reticolo o a traliccio o a maglia tridimensionale o a moduli tridimensionali lungo sostanzialmente tutta Γ estensione longitudinale o fronte-retro (F-R) e/o trasversale o da lato a lato e/o lo spessore (S) di detta suola o intersuola.
  3. 3. Suola o intersuola secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui detta struttura modulare a celle (4) presenta caratteristiche di portanza e/o elasticità e/o densità apparente e/o densità e/o assorbimento degli urti o ammortizzazione variabili in modo continuo lungo sostanzialmente tutta estensione longitudinale o fronteretro (F-R) e/o trasversale o da lato a lato e/o lo spessore (S) di detta suola o intersuola.
  4. 4. Suola o intersuola secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui dette caratteristiche di portanza e/o elasticità e/o densità apparente e/o densità e/o assorbimento degli urti o ammortizzazione sono calcolate sulla base ed in funzione di dati biometrici e/o biomeccanici e/o biodinamici e/o di stabilità e/o di pressione plantare e/o derivanti dallo studio dell’andatura o della camminata di un utilizzatore.
  5. 5. Suola o intersuola secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detta struttura a celle (4) comprende una pluralità di celle (4) comprendenti primi elementi (6) e vertici o nodi o nodi di convergenza (8), in cui detti vertici o nodi o nodi di convergenza (8) corrispondono ai punti di contatto e/o incrocio tra almeno due di detti primi elementi (6).
  6. 6. Suola o intersuola secondo la rivendicazione precedente, in cui ciascuno di detti primi elementi (6) presentano certa lunghezza longitudinale ed una determinata sezione trasversale presa lungo un piano perpendicolare alla lunghezza di detto primo elemento (6), in cui detta sezione trasversale è circolare, triangolare, sostanzialmente rettangolare o quadrata o poligonale, ad esempio pentagonale, esagonale, ottagonale, eccetera, o bilobata, trilobata, a quadrifoglio, eccetera, e/o in cui detti vertici o nodi o nodi di convergenza (8) presentano una confonnazione sostanzialmente a corpo solido geometrico, ad esempio una sfera o una sfera sfaccettata o data dall’ unione o convergenza di detti primi elementi (6) a contatto in corrispondenza di detto vertice o nodo o nodo di convergenza (8).
  7. 7. Suola o intersuola secondo la rivendicazione 5, in cui detti primi elementi (6) presentano un andamento sostanzialmente allungato e/o lineare e/o ondulato lungo una direzione in uso sostanzialmente verticale, inclinata o orizzontale o ondulata rispetto a detta suola o intersuola e/o in cui detti primi elementi (6’) si estendono sostanzialmente lungo un asse longitudinale (x-x) o orizzontale o fronte -retro (F-R) e/o in cui detti primi elementi (6”) si estendono sostanzialmente lungo un asse longitudinale (y-y) o verticale o passante da detta superficie superiore (10) a detta superficie inferiore (20) e/o in cui detti primi elementi (6”’) si estendono sostanzialmente lungo un asse longitudinale (z-z) o trasversale o lato-lato e/o in cui detti primi elementi (6f) si estendono lungo un asse (w-w) obliquo non perpendicolare ad almeno un asse (x-x), (y-y) e (z-z).
  8. 8. Suola o intersuola secondo la rivendicazione precedente, in cui detto asse (z-z) è perpendicolare sia all’asse (x-x) che all’asse (y-y).
  9. 9. Suola o intersuola secondo la rivendicazione 5, in cui dette celle (4) presentano una confonnazione sostanzialmente elicoidale o a spirali, in cui detti primi elementi (6) sono configurati a eliche o spirali e detti nodi o nodi di convergenza (8) corrispondono ad almeno una estremità delle eliche o delle spirali.
  10. 10. Suola o intersuola secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detta cella (4) di detta pluralità di celle (4) comprende più facce aventi una conformazione sostanzialmente a poligono regolare o irregolare, in cui detti primi elementi (6) costituiscono lati o spigoli di dette facce di detta cella (4) e in cui detti vertici o nodi o nodi di convergenza (8) costituiscono punti di contatto tra detti primi elementi (6).
  11. 11. Suola o intersuola secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detta struttura a celle (4) comprende una pluralità di celle (4) variamente orientate nello spazio occupato da detta suola o intersuola e, in detta suola o intersuola, possono essere presenti celle (4) aventi orientamenti diversi l’una dall’altra nello spazio occupato da detta suola o intersuola.
  12. 12. Suola o intersuola secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detta struttura a celle (4) comprende una pluralità di celle (4) aventi conformazioni diverse e/o giacenti su piani diversi da cella a cella.
  13. 13. Suola o intersuola secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detta struttura a celle (4) comprende una pluralità di celle (4) aventi la medesima conformazione e/o misure o dimensioni e/o densità e/o densità apparente e/o capacità ammortizzante diverse da cella a cella, in funzione della specifica area di detta suola o intersuola in cui sono posizionate.
  14. 14. Suola o intersuola secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detta struttura a celle (4) comprende una pluralità di celle (4) ripetute in tutto il volume occupato da detta suola o intersuola, in cui detta pluralità di celle è disposta lungo un unico strato di celle (4) o lungo più sfiati di celle (4), ad esempio sovrapposti e/o intrecciati e/o compenefiati.
  15. 15. Suola o intersuola secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui l’area racchiusa tra almeno due di detti primi elementi (6) o l’area di dette facce di dette celle (4) è almeno parzialmente occupata da un’apertura (12).
  16. 16. Suola o intersuola secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detta cella (4) ha una confomi azione sostanzialmente a parallelepipedo e/o in cui detta cella (4) è una cella aperta, presentando almeno una o almeno due facce interessate da detta apertura (12).
  17. 17. Suola o intersuola secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente una o più aree di portanza e/o elasticità e/o capacità di assorbimento degli urti differenziata, ad esempio un’area (22) di supporto premetatarsale e/o un’area (24) di supporto mediale e/o un’area (26) di supporto laterale e/o un’area (28) di supporto di spinta e/o un’area (30) di ammortizzazione metatarsale e/o un’area (32) di ammolli zzazion e calcaneare, in cui dette una o più aree sono determinate dalla pluralità di celle (4) e/o dalle dimensioni in lunghezza e sezione di detti primi elementi (6) e di detti nodi o nodi di convergenza (8) e/o dalla loro densità apparente e/o disposizione all’intemo del volume di detta suola o intersuola.
  18. 18. Suola o intersuola secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detta suola o intersuola e/o detta struttura a celle (4) è personalizzabile in fùnzione della distribuzione delle pressioni del piede dell’utilizzatore e/o della sua cinematica e/o della modalità di camminata o di corsa dell’ utilizzatore, e/o dal tipo di movimento o gesto atletico che deve essere eseguito tramite rutili zzo della suola o intersuola stessa, in cui detta personalizzazione è ottenuta mediante una differenza di portanza e/o elasticità e/o densità apparente e/o densità e/o capacità di assorbimento degli urti di dette celle (4) di detta struttura a celle (4) in modo continuo e graduale da punto a punto o da area ad area di detta suola o intersuola.
  19. 19. Suola o intersuola secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detta superficie superiore (10) e/o detta superficie interiore (20) comprendono un bordo periferico (40), eventualmente almeno leggermente o parzialmente rialzato o incavato rispetto a detta superficie superiore (10) e/o a detta superficie inferiore (20) al fine di agevolare il fissaggio di detta suola o intersuola con una tomaia e/o un battistrada (B).
  20. 20. Suola o intersuola secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detta suola o intersuola comprende una ulteriore struttura (50) in poliuretano o etilene-vinil-acetato o SBS o gomma siliconica o materiale adatto o in un materiale morbido o un materiale in fonna fluida solidificabile e/o un rivestimento esterno, in cui detta ulteriore struttura (50) ingloba o racchiude o ricopre almeno lateralmente detta suola o intersuola o detta struttura a celle (4).
  21. 21. Suola o intersuola secondo la rivendicazione precedente, in cui detta ulteriore struttura (50) comprende una superficie di base e/o almeno un bordo perimetrico atti ad inglobare o racchiudere o ricoprire detta suola o intersuola o detta struttura a celle (4).
  22. 22. Suola o intersuola secondo la rivendicazione 20, in cui detta ulteriore struttura (50) comprende un materiale atto a penetrare aH’intemo di dette celle (4) e/o airintemo di dette aperture (12).
  23. 23. Suola o intersuola secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, realizzata mediante stampaggio tridimensionale o “additive manufacturing” o “SLS” o “Selective Laser Sintering” o “Sinterizzazione Laser Selettiva”, “FDM” o “Fused Deposition Modeling” o “Modellazione a deposizione fusa”, “SLA” o “Stereolitografia” o “DLP” o “Digital Light Processing” o “MJM o “Multi Jet Modeling” o “PolyJet” o altre tecniche simili.
  24. 24. Calzatura, in particolare calzatura sportiva, comprendente una suola o una intersuola secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 22.
  25. 25. Metodo per la realizzazione di una suola o di una intersuola comprendente le seguenti fasi: acquisire uno o più dati relativi a misure individuali di un utilizzatore, quali misure delle caratteristiche personali biomeccaniche e/o di dinamica dell’appoggio del piede e/o caratteristiche biometriche e/o biodinamiche e/o delle pressioni plantari per una attività o per un gesto atletico o per un movimento che l’utilizzatore intende svolgere, trasformare tramite un apposito software detti dati in una matrice funzionale, eventualmente sulla base di uno specifico modello, ottenere da detta matrice funzionale un file digitale relativo ad una suola o una intersuola secondo una o più delle rivendicazioni da 1 a 23, stampare detta suola o intersuola a partire da detto file digitale mediante stampaggio tridimensionale o “additive manufacturing” o “SLS” o “Selective Laser Sintering” o “Sinterizzazione Laser Selettiva”, “FDM” o “Fused Deposition Modeling” o “Modellazione a deposizione fusa”, SLA” o “Stereolitografia” o “DLP” o “Digital Light Processing” o “MJM o “Multi Jet Modeling” o “PolyJet” o altre tecniche simili.
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