ITTV970083A1 - Procedimento perfezionato di presso-piegatura della lamiera metallica con sistema di misurazione su 4 punti dell'angolo di piega, e macchina - Google Patents

Procedimento perfezionato di presso-piegatura della lamiera metallica con sistema di misurazione su 4 punti dell'angolo di piega, e macchina Download PDF

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Description

Brevetto per invenzione industriale
Titolo:
PROCEDIMENTO PERFEZIONATO DI PRESSO-PIEGATURA DELLA LAMIERA METALLICA CON SISTEMA DI MISURAZIONE SU QUATTRO ΡυΝΉ DELL'ANGOLO DI PIEGA, E MACCHINA PRESSO-PIEGATRICE COSI' OTTENUTA.
DESCRIZIONE
Il presente trovato ha per oggetto un procedimento perfezionato di presso-piegatura della lamiera metallica con sistema di misurazione su quattro punti dell'angolo di piega, e macchina presso-piegatrice così ottenuta.
L'innovazione trova particolare se pur non esclusiva applicazione nei processi di deformazione controllata della lamiera.
Stato dell'arte.
Sono note le presse piegatrici. Esse, trovαnο impiego nell'industria metalmeccanica, ed in particolare nella lavorazione dei fogli di metallo, per ottenere ad esempio, dei profili longitudinali diversamente sagomati, talvolta con la possibilità di essere ripresi ed, ognuno, nuovamente sottoposto ad un ciclo di presso-piegatura.
In linea di massima, è possibile osservare che un ciclo di piegatura, consiste essenzialmente nella discesa verticale di un utensile sino ad insistere sul sottostante foglio di lamiera appoggiato sul banco, nell'eseguire la piegatura, e quindi al termine, nella risalita, sino ad una posizione originaria. Per compiere le precedenti fasi, la macchina si compone di due parti, rispettivamente una prima dinamica, generalmente interessante la parte superiore, ed una parte statica, costituente la par te inferiore della macchina posta sulla perpendicolare della parte dinamica. Per quanto attiene la parte dinamica, nell'esecuzione di un ciclo di piegatura, l'utensile, costituito da una lama diversamente sagomata anche del tipo intercambiabile, compie esclusivamente un movimento verticale di va e vieni, assicurato da almeno un cilindro oleodinamico, il quale determina la discesa di una traversa superiore che supporta longitudinalmente l'utensile, verso una traversa inferiore, seguita dall'eventuale sosta e risalita.
Nelle soluzioni note, sono riscontrabili alcuni inconvenienti. Questi, riguardano in genere, l'imprecisione dell'angolo di piega e sono comunque legati ad una oggettiva difficoltà di predetermi ìazione e rilevamento dello stesso. Attualmente, infatti, il sistema tradizionale prevede che, dando una altezza totale conosciuta della matrice e profondità della cava di piega, e lo spessore del materiale, il punzone si abbassa ad insistere sulla lamiera imprimendovi l'angolo richiesto. Nelle macchine fornite di controllo numerico, la discesa del punzone viene calcolata matematicamente sulla base di alcuni parametri impostati dall'operatore, e di conseguenza, la macchina è predisposta ad eseguire l'angolo programmato. Tuttavia il risultato non sempre è ottimale, poiché tale tecnica, porta molte volte ad ottenere degli angoli con degli errori se pur contenuti. Ciò accade per la concorrenza di diversi fattori, quale ad esempio, la non costanza dello spessore dei materiali, dove anche l'incidenza di pochi centesimi influisce negativamente sulla lavorazione. Per altri versi, inoltre, poiché trattasi di un calcolo teorico predeterminato, tale sistema non offre la possibilità di verificare realmente il risultato, all'atto della piegatura, con il rischio di compromettere il processo produttivo. Un ulteriore fattore di carattere rilevante, riguarda il naturale ritorno elastico del materiale, il quale viene calcolato ipoteticamente e quindi per quanto possa essere attendibile, esso potrà avvicinarsi al risultato desiderato, ma mai contemplato come un dato reale. Infine, oltre alla difettosità del prodotto, bisogna considerare che il risultato voluto non è mai conseguibile al primo ciclo di lavorazione, ovvero alla prima pressata della traversa, ma generalmente, richiede sempre una seconda fase di pressopiegatura che interviene a correzione del primo risultato.
Con l'intento di risolvere le problematiche evidenzi tate, sono sorte delle presse complesse le quali impiegano una matrice che 5 dispone di turi fondo regolabile, consentendo di ottenere un angolo di piega più preciso sistemi tradizionali. Dal lato pratico, detta matrice, prevede due superfici complanari e mobili su piano orizzontale definendo in una posizione intermedia una scanalatura longitudinale il cui fondo può essere eventualmente modificato in altezza. Tale scanalatura determina l’angolo di piega momentaneo mediante la posizione relativa di entrambe le superfici di appoggio a lato della scanalatura, che ne delimitano l'apertura, ed il fondo della scanalatura stessa. Anche in questa ipotesi, tuttavia, persiste una certa imprecisione, una delle cui cause è attribuibile al fenomeno del ritorno elastico della lamiera, condizione questa che si verifica nel momento successivo allo scarico del pezzo, alterando l'angolo di piega originariamente determinato e calcolato teoricamente. Di conseguenza, è necessario procedere dapprima con alcune prove di lavorazione, e, prima di avviare il ciclo di produzione definitivo effettuare le dovute correzioni del caso sul controllo numerico, intervenendo sull'azione di spinta del punzone ed eventualmente sulla posizione del fondo della matrice. Tutto ciò, oltr 3⁄4 a richiedere l'intervento di personale specializzato, comporta la sosta della macchina ed in definitiva, una notevole perdita di tempo utile incidendo inevitabilmente sui relativi costi di produzione.
Nella soluzione di cui al brevetto europeo 340 167 (Hammerle), viene proposto un procedimento di piega secondo un dato angolo nominale con l'aiuto di un equipaggiamento di piega costituito da un punzone e da un matrice, la quale dispone di un fondo regolabile a seconda dell’angolo da formare. Il testo evidenzia che il procedimento consiste nel fatto di prevedere: - in una prima fase, la regolazione in altezza del fondo della matrice avviene in base al primo angolo da ottenere, il quale è un po' più grande rispetto all'angolo nominale dato, dove la lamiera viene piegata in base a questo primo angolo mediante l'abbassamento del punzone fino'1 al fondo della matrice; - in una seconda fase, il profilo viene scaricato, cosicché avviene un ritorno dello stesso in posizione distesa ;
- in una terza fase l'angolo misurato derivante dal profilo ritornato e disteso, viene comparato al primo angolo e la posizione del fondo della matrice viene regolata con un valore che corrisponde all'angolo nominale meno la differenza tra l'angolo misurato sul profilo rilasciato ed il pri rao angolo;
- in una quarta fase la lamiera piegata viene pressata con il punzone nuovamente caricato completamente contro il fondo della matrice, il quale prenderà una posizione corretta in altezza.
Tuttavia anche questa soluzione non è esente da inconvenienti. In primo luogo, appare una macchina estremamente complessa, non flessibile e piuttosto sovradimensionata, la quale necessita di una costante e particolare manutenzione e messa a punto, attuabile prevalentemente da personale altamente specializzato. Ne conseguono, per il mercato di riferimento, dei costi elevati, soprattutto in relazione all'acquisto ed alla gestione della macchina stessa. Dal punto di vista qualitativo, infine, detta soluzione non consente di ottenere una piega della lamiera con lo spigolo tondo sull'estradosso, dunque ottimale per le successivi' lavorazioni. Ed in effetti, sl può osservare che in fase di piega, sfruttando un.' terzo punto dinamico quàle elemento meccanico di riscontro previsto sul fondo della matrice, la lamiera in logica corrispondenza tende a deformarsi, appiattendosi, in pratica chiacciandosi, se pur leggermente soprattutto in corrispondenza dell’estradosso dell'angolo di piega.
Una proposta, che può partecipare a risolvere parte dei problemi evidenziati nella precedente, è stata introdotta nel mercato dalla società belga LVD con il sistema denominato Easy -Form®. Detto sistema, consiste nel prevedere un braccio mobile, posto a lato della matrice, il quale, supportato da due articolazioni, ed in fase di piegatura, dispon ϊ a contatto di una delle due ali della lamiera divergente, un mezzo sensore. Detto mezzo sensore, è mobile coassialmente rispetto al detto braccio, e fornisce un dato di rilevazione all'unità logica di comando della macchina. In questa ipotesi, si hanno dunque tre punti di rilevazione per parametrare la macchina, di cui due noti, costituiti dagli spigoli di intersezione del piano con la cava della matrice, ed uno variabile e rilevabile mediante l’oscillazione con successivo posizionamento del detto braccio mobile. Tuttavia, è proprio a causa dell’impropria posizione laterale del terzo punto, dinamico, rispetto alla matrice per la rilevazione dell’angolo di piega, che non viene consentita una precisione soddisfacente in quanto, per effetto delle naturali caratteristiche del materiale, risulterebbe un dato difforme ed estraneo al dato reale oggettivamente interessante l’angolo di piega.
Finalizzato a risolvere radicalmente le problematiche delle soluzioni ampiamente descritte, il richiedente con la domanda di brevetto n. TV97A000039 (Gasparini), ha inteso proporre un procedimento di pressopiegatura della lamiera metallica con sistema di misurazione diretta, in cui predisponendo lungo la linea di alimentazione che precede l'ingresso nella macchina, almeno un foglio di lamiera, prevede:
- l'avanzamento sul banco di lavoro del foglio di lamiera, sino ad intersecare l'asse verticale di discesa della traversa superiore di sostegno di un punzone, verso la matrice sottostante sostenuta da una traversa inferiore; ed in cui sull'intradosso del foglio di lamiera appoggiato sulla matrice, insistono permanentemente mezzi tastatori connessi ognuno ad un rispettivo gruppo di rilevazione, ognuno dei quali comunica con una unità logica di elaborazione dei dati che gestisce la detta macchina presso-piegatrice;
- quindi, nell'effettuare una prima fase di discesa della traversa superiore di sostegno del punzone, verso la matrice sottostante sostenuta da una traversa inferiore, presso-piegando il foglio di lamiera e determinando un corrispondente spostamento lungo l'asse verticale dei detti mezzi tastatori, i quali, essendo cooperanti con mezzi di lettura di un corrispondente gruppo di rilevamento, comunicano all'unità di elaborazione i dati relativi alla corsa dagli stessi effettuata;
- al termine, nel proseguire con la risalita della traversa superiore e del relativo punzone, effettuando contestualmente il ripristino dei mezzi tastatori in una condizione d'origine;
- ed ancora in cui, rilevando nella prima fase attraverso detti mezzi tastatori permanentemente a contatto con il foglio di lamiera, un angolo di piega diverso rispetto a quello nominale preimpostato, la detta unità di elaborazione assicura il consenso alla macchina presso-piegatrice, non scaricando il prodotto così ottenuto, di compiere almeno una seconda fase di discesa della traversa superiore di sostegno del punzone, verso la matrice sottostante sino ad insistere nuovamente sul medesimo angolo di piega, per poi procedere all'evacuazione del prodotto.
In relazione al suddetto procedimento, è infine un parere del richiedente, che la lavorazione e soprattutto la fase di misurazione dell'angolo di piega possa essere ulteriormente ottimizzata, soprattutto per quanto riguarda la precisione ed i tempi di lettura dell'angolo di piega acquisito, non esclusa la possibilità di intervenire a correziont· del ritorno elastico di una lamiera già presso piegata.
Uno scopo del presente trovato è anche quello di ovviare ai succitati inconvenienti.
Questo ed altri scopi vengono raggiunti con la presente innovazione secondo le caratteristiche di cui alle annesse rivendicazioni, risolvendo i problemi esposti mediante un procedimento perfezionato di presso-piegatura della lamiera metallica con sistema di misurazione su quattro punti dell'angolo di piega, e macchina presso-piegatrice così ottenuta, in cui si prevede:
- l'avanzamento sul banco di lavoro di almeno un foglio di lamiera, sino ad intersecare l'asse verticale di discesa della traversa superiore di sostegno di un punzone, verso la matrice sottostante sostenuta da una traversa inferiore; ed in cui sull'intradosso del foglio di lamiera appoggiato sulla matrice, insiste permanentemente almeno un mezzo tastatore costituito da una forchetta di misurazione interagente con un trasduttore di posizione, comunicante con una unità logica di elaborazione dei dati che gestisce la detta macchina pressopiegatrice;
- quindi, nell'effettuare una prima fase di discesa della traversa superiore di sostegno del punzone, verso la matrice sottostante sostenuta da una traversa inferiore, presso-piegando il foglio di lamiera e determinando un corrispondente spostamento lungo l'asse verticale del detto mezzo tastatore, il quale, interagendo con un trasduttore di posizione, comunica all'unità di elaborazione i dati relativi alla corsa dallo stesso effettuata;
- al termine, nell'eseguire almeno una parziale risalita della traversa superiore e del relativo punzone, effettuando contestualmente il ripristino del mezzo tastatore in una condizione d'origine;
- ed ancora in cui, rilevando nella prima fase attraverso detto mezzo tastatore permanentemente a contatto con il foglio di lamiera, un angolo di piega diverso rispetto a quello nominale preimpostato, la detta unità di elaborazione assicura il consenso alla macchina presso-piegatrice, non scaricando il prodotto così ottenuto, di compiere almeno una seconda fase di discesa della traversa superiore di sostegno del punzone, verso la matrice sottostante sino ad insistere nuovamente sul medesimo angolo di piega, per poi procedere all'evacuazione del prodotto.
Attraverso il notevole apporto creativo il cui effetto costituisce un immediato progresso tecnico vengono conseguiti diversi vantaggi. Innanzitutto, è possibile ridurre ulteriormente i tempi di lavorazione della lamiera, accelerando l'intero processo produttivo con evidenti benefici non raggiungibili altrimenti, non escluso, fra gli altri, l'aspetto economico. Tale risultato è dovuto perloppiù al sistema di misurazione dell'angolo di piega, il quale oltre ad essere estremamente preciso, viene fornito in tempo reale, consentendo di intervenire in maniera risolutiva per la correzione dell 'errore, sino ad ottenere con la dovuta precisione l'angolo di piega nominale. In tal modo, la lettura durante la piegatura, avviene dallo stesso lato della evitando così errori di piegatura al cambiamento dello spessore della stessa con un perfetto angolo.Tra gli altri aspetti positivi, si rileva che mediante l'impiego del mezzo tastatore conformato a forchetta, viene misurato l'angolo di piega, non come se questo fosse una figura geometrica ideale definita da tre punti, ma viceversa rilevando l'inclinazione reale dei due piani speculari ognuno interessato da due punti di rilevazione di cui uno noto ed uno variabile, superando in via definitiva gli errori causati dallo spessore della lamiera, dalla composizione del materiale, e dell'assottigliamento per effetto dello stiramento della lamiera in corrispondenza dello spigolo. Ne consegue che, una volta impostata la macchina per l’ottenimento di un determinato angolo di piega, è possibile piegare un’ altra lamiera di materiale e spessore qualsiasi, purché compatibile con la larghezza della cava, senza modificare la programmazione impostata e senza eseguire test di prova.
Si rileva inoltre che l'adozione di tali mezzi tastatori, consente una radicale semplificazione della macchina presso-piegatrice, con, da un lato una consistente riduzione dei costi di realizzazione e dall'altro un discreto contenimento degli ingombri. Come conseguenza di ciò, essa richiede una minima manutenzione, attuabile piuttosto agevolmente dal personale addetto e con brevi arresti del ciclo produttivo. Ancora, questo sistema ha il vantaggio di semplificare l'esecuzione del software di gestione in quanto si tratta di rilevare unicamente uno spostamento lineare.
Infine, risulta particolarmente interessante ed innovativo, il sistema di mantenimento in sede della lamiera presso-piegata, per consentire l'esecuzione di una seconda ed eventuale fase di piegatura, atta a correggere il ritorno elastico della lamiera rilevato in seguito ad una prima fase della piegatura. Detto sistema, sostanzialmente, impedisce alla lamiera presso piegata, di subire degli spostamenti, anche accidentali, rispetto alla matrice e ciò sino a che il punzone non ha nuovamente insistito nella cava a correzione dell'errore rilevato rispetto al dato nominale dell angolo preimpostato.
Questi, ed altri vantaggi appariranno dalla; successiva particolareggiata descrizione di una soluzione preferenziale di realizzazione con l'aiuto dei disegni schematici allegati, i cui particolari di esecuzione non sono da intendersi limitativi ma solo esemplificativi.
La Figura 1., rappresenta una vista in particolare di una delle fasi del procedimento di lavorazione del foglio di lamiera, presa in corrispondenza del punzone che insiste sulla matrice, determinando Io spostamento, lungo l’asse verticale, di un dispositivo di misurazione comprendente un mezzo tastatore con una conformazione a forchetta.
La Figura 2., rappresenta una vista, sempre in particolare ed in riferimento alla Figura precedente, dei quattro punti rilevati dal dispositivo di misurazione, dai quali si ricavano rispettivi dati necessari nella determinazione dell'angolo di piega acquisito.
La Figura 3., rappresenta una vista frontale di una macchina pressopiegatrice, nella quale, relativamente alla traversa inferiore, sono evidenziati dei dispositivi di misurazione dell'angolo di piega.
La Figura 4., rappresenta una vista in sezione trasversale, di una variante al dispositivo di misurazione ed in particolare alla struttura del mezzo tastatore a forchetta, rappresentato da una slitta guidata assialmente, con l'estremità complanare al piano matrice .
La Figura 5., rappresenta, sempre una vista in sezione trasversale, del mezzo tastatore a forchetta, con l'estremità sospinta verso il basso rispetto al piano matrice, e dunque in una condizione dinamica di piega di una lamiera.
Le Figure 6. e 7., rappresentano rispettivamente, una vista in sezione verticale di un mezzo tastatore a forchetta, attivo lungo una matrice ed una vista di pianta dello stesso.
La Figura 8., illustra una possibile variante al mezzo tastatore a forchetta, consistendo in un dispositivo di misurazione dell'angolo di piega con asse mobile verticalmente rispetto al fondo iella matrice, ed in cui sulla estremità del detto asse è incernierato un piano a libro cedevole elasticamente.
La Figura 9., rappresenta una condizione dinamica del mezzo tastatore a cerniera di cui in Figura 8., ed in particolare conseguente all'esecuzione di una piega.
Infine, le Figure 10. ed 10a., rappresentano una vista in sezione, ed in due condizioni operative, di una parte del punzone finalizzata ad insistere sulla lamiera come pressore per il suo mantenimento in posizione, consentendo la riesecuzione di una fase di piega a correzione di un valore alterato per effetto del ritorno elastico della stessa.
Considerando le figure, si rileva che una' macchina presso-piegatrice (A), si compone di una parte superiore ed uria parte inferiore, la prima essenzialmente dinamica rispetto alla seconda, statica. Della prima, è parte una traversa superiore (1), mobile verticalmente lungo l'asse (Y'-Y") rispetto telaio della presso-piegatrice, sulla cui estremità inferiore si prevede associato, longitudinalmente, un utensile del tipo intercambiabile, costituendo il punzone (2).
La macchina presso-piegatrice (A), prevede alle estremità, un gruppo cilindro (3, 3') per lato, il quale determina il movimento di discesa e viceversa lungo l'asse (Y'-Y"), della traversa superiore (Inverso la sottostante traversa inferiore (4), la quale sostiene una matrice (5) anch'essa del tipo intercambiabile. La detta matrice (5) realizza longitudinalmente, almeno una cava (5‘) che determina l’angolo di piega "3" di un foglio di lamiera (B) sottoposto ad un ciclo di lavorazione. Nella fattispecie, lungo la cava longitudinale (5') di una matrice (5), è prevista almeno una area di rilevazione, nel caso di specie due (r'-r"), poste ad esempio alle estremità della stessa, o prossime alle estremità della lamiera (B), e più in dettaglio una destra ed una sinistra (r'-r"). Sulla sommità della detta cava (5'), le pareti, date dall'intersezione dei piani inclinati con il piano orizzontale della matrice (5), ottengono due spigoli opposti (6, 7), sui quali lavora l'intradosso della lamiera (B) in fase di piegatura. Sempre la cava (5'), prevede sul fondo, logicamente corrispondendo ad ognuna delle due aree (r'-r"), fori (8), all'interno dei quali è mobile verticalmente, seguendo una corsa (y1), un relativo tastatore a chiodo (9). Detto tastatore (9), in corrispondenza deH'estremità superiore, è provvisto di una testa (9') con una precipua conformazione a forchetta od anche ad "U", atta ad insistere con i punti cospicui e permanentemente, sull'intradosso della lamiera (B), mentre dall'altro lato, sempre il detto tastatore (9), interagisce. con un relativo gruppo, di rilevazione il quale trasmette i dati ad una unità logica di elaborazione delle informazioni così acquisite.
Più in particolare, il sistema di misurazione dell'angolo di piega che interessa almeno le due aree d'estremità (r'÷r") sfrutta sostanzialmente quattro punti di rilevazione per ognuna, rispettivamente, due statici (Re) i quali corrispondono al centro del raggio di curvatura degli spigoli (6, 7) della cava (5'), e due dinamici (Rt), quali superfici speculari o punti cospicui (9") di contatto dell'estremità a forchetta (9') del tastatore (9), sull'intradosso o lato inferiore della lamiera (B). In questo caso, pertanto, avremo che i due punti dinamici (Rt), risultano diametralmente opposti rispetto all'asse di piegatura (Y'-Y"), dove la distanza orizzontale tra i centri (Re) ed (Rt) non è sempre costante (Ce), così come costante (Ci) è l interasse tra i detti due centri (Rt). In definitiva essi risultano simmetrici rispetto all'asse di piegatura (Υ'-Y"). Mentre la posizione dei punti statici (Re) è nota all'unità di elaborazione dati della macchina (A), l'esatta posizione di quésti punti (Rt), viene rilevata dal detto tastatore (9) a forchetta (9‘), che si mantiene premuto contro l'intradosso della lamiera (B), almeno, sin dallo stesso momento in cui il punzone (2) insiste sulla lamiera (B). Quindi, conoscendo un eventuale spostamento (H2) si può calcolare l'angolo "3" poiché corrisponde esattamente alla tangente dei raggi (Re) ed (Rt).
Per consentire tale condizione, l'estremità inferiore del tastatore (9) a forchetta (9'), insiste lungo una aletta a sbalzo (10’) cedevole elasticamente di un gruppo trasduttore, comprendente essenzialmente un carrello (10), impegnato lungo una guida (11) di un supporto-adiacente, posto al di sotto della matrice. Parallelamente alla detta guida (11) vi è una riga ottica (12) la quale legge, comparando lo spostamento, la posizione del carrello (10), ed inviando le informazioni, attraverso una componente elettronica (13) alla unità centrale della macchina pressa piegatrice (A) di elaborazione dei dati.
In una delle possibili varianti, si ipotizza che il tastatore (9) quale mezzo di misurazione a forchetta (9‘), comprenda un gambo, rastremato inferiormente, e provvisto longitudinalmente di una asola di guida (15), che ne consente l'escursione lungo il foro (8) praticato sul fondo della cava (5‘) della matrice (5). In questo caso, la ritenuta del tastatore (9) quale mezzo di misurazione a forchetta (9’), è assicurata da due viti in asse (16), le quali entrambe, possono essere finalizzate alla funzione di fine corsa.
In un ciclo di lavoro, quando la lamiera (B) viene posta sopra la matrice (5), i quattro punti di rilevazione (Re, Rt) di ogni area (r’-r"), si trovano perfettamente allineati e complanari. In questa condizione, tramite il gruppo trasduttore ottico, l’unità di elaborazione avverte la posizione del tastatore a chiodo (9), e la considera come quota allo "0" (Index). Dal lato pratico, è preferibile che l’unità di elaborazione preveda che il mezzo tastatore (9) venga messo in posizione, insistendo sull'estradosso della lamiera (B), successivamente all'appoggio di questa sulla matrice (5).
Effettuando la piegatura, la lamiera (B), si curva penetrando verso la cava (5’), sospingendo di conseguenza verso il basso anche il tastatore a chiodo (9), la cui estremità a forchetta (9') permanente contatto dell'estradosso della lamiera (B). Pertanto, il programma dell'unità di elaborazione, dovrà calcolare matematicamente, in rapporto all'angolo di piegatura, la corsa (Υ'-Y") della discesa del punzone (2), in funzione delle distanze fisse, rilevabili tra l'estremi tà a forchetta (9') di contatto del tastatore (9) con la lamiera (B), ed i relativi punti, noti sin dall'origine, dati dagli spigoli (6, 7), stabilendo così l'angolo di piega richiesto. In questo modo, si ottiene che la corsa (Υ'-Y") della discesa del punzone (2), è la stessa corsa (y1) rilevata dal tastatore (9), la quale, viene letta dal corrispondente trasduttore. Ancora più in dettaglio, lo spostamento (Y'-Y") del punzone (9) viene controllato da una prima serie di righe ottiche sino al contatto con la lamiera (B), dopodiché il controllo del movimento viene assunto dalle righe ottiche (12) dei dispositivi di misurazione (r'-r") dell'angolo di piega.
Inizialmente, in un ciclo di piegatura, la traversa superiore (1) della pressa (A), scende a grande velocità portando il punzone (2) verso la matrice (5). Tale spostamento è controllato elettronicamente, grazie a due trasduttori lineari (14), collocati ai lati della pressa (A). A qualche millimetro dalla lamiera (B), il punzone (2), rallenta e passa alla bassa velocità sino a toccare la superficie della lamiera stessa (B). E' in questo momento che la lettura relativa alla corsa del punzone (2), viene affidata ai trasduttori posti sul banco, ed infatti, è la lamiera (B) pressata dal punzone '(2), a sospingere i tastatori (9), che innescano i meccanismi di lettura. Rilevato un eventuale errore tra l’angolo di piega "9" e l'angolo nominale, la macchina si predispone per un successivo e definitivo ciclo di piegatura, il quale, senza evacuare il prodotto (B), sarà eseguito con dei parametri di correzione comparati e ricavati dalla lettura ed elaborazione dei dati raccolti nella fase precedente.
Una variante alla soluzione precedente di tastatore (9) a forchetta (9'), ipotizza un mezzo di misurazione dell'angolo di piega, del tipo con piano di rilevazione incernierato a libro. Più in dettaglio, esso si compone di un gambo (17), accolto coassialmente rispetto ad un foro (8) ricavato sempre sul fondo della matrice (5). Mentre l’estremità inferiore sollecita un trasduttore di» posizione, del tipo sopra illustrato, l'estremità superiore inceriera una superficie d'appoggio (18), cedevole elasticamente. In tal caso, detta superficie (18), dispone di due ali (18') speculari, incernierate longitudinalmente in posizione mediana, ed aventi fulcro corrispondente all'estremità superiore del gambo (17). In una condizione statica, le ali (18') sono perfettamente complanari alla superficie piana ed orizzontale (19) della matrice (5), essendo che la stessa in prossimità della cava (5'), prevede una porzione ribassata e tale da compensare lo spessore delle dette alette (18’). Anche nella cava (5'), corrispondendo ai piani speculari inclinati, è ricavata una sede (19’) la cui profondità è tale da accogliere complanarmente rispetto allo sviluppo longitudinale della stessa, le dette ali (18') in condizione di lavoro.
Ancora in una possibile variante, la macchina pressa piegatrice (A), può comprendere un punzone (2) finalizzato ad agevolare il mantenimento in posizione della lamiera (B) durante la fase di piegatura, successiva ad una prima, per l'eliminazione della difformità dell'angolo di piega rilevabile a causa del ritorno elastico della stessa. Più in particolare, l'utensile (2) applicato lungo la base inferiore di una traversa (1), in una macchina pressopiegatrice (A), può comprendere almeno un pressore (20), nel caso di specie due intercalati lungo lo stesso, cedevoli elasticamente, di cui uno per ogni estremità. Nel caso di specie, a sostenere il pressore (20) in linea con il punzone (2) è chiamato un porta utensile (21). Detto porta utensile (21) dispone d'una cava di guida verticale (22) e di un dente di arresto corsa (21') ricavato lungo una parete della detta guida (22) Nella fattispecie, si consente al pressore (20) un movimento verticale vincolato rispettivamente: da un lato dal fondo della guida (22), ciò che in fase di lavoro consente di disporre l'estremità di battuta del pressore (20) allo stesso livello della linea di battuta del punzone (2). Dall'altro, il vincolo offerto dal'detto dente di arresto (21), ha lo scopo di limitare la sporgenza del pressore (20). In questo caso, essendo il pressore (20) richiamato elasticamente verso il basso, esso in condizione statica tende a sporgere rispetto alla linea di battuta del punzone (2) di una misura pari a ca. 2-3 mm. In una ipotetica condizione operativa, pertanto, abbiamo che il punzone (2) al termine della prima piega, risale leggermente e sosta consentendo alla lamiera (I.) di rinvenire, sollevandosi lievemente per effetto del naturale ritorno elastico. In questa circostanza, il punzone (2) si discosta appena dalla superficie della lamiera (B) ma non i pressori laterali (20) che, rilasciati, insistono', su uno o più punti della superficie della lamiera (B) mantenendola in posizione, sino ad una nuova discesa della traversa (1) e dunque permettendo all'utensile (2) unitamente ai pressori (20) di insistere nuovamente sulla medesima piega.

Claims (19)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Procedimento perfezionato di presso-piegatura della lamiera metallica con sistema di misurazione su quattro punti dell'angolo di piega, e macchina presso-piegatrice così ottenuta, caratterizzato dal fatto di prevedere: - la predisposizione sul banco di lavoro di almeno un foglio di lamiera (B), sino ad intersecare l'asse verticale (Y'-Y") di discesa della traversa superiore (1) di sostegno di un punzone (2), verso la matrice (5), sottostante, sostenuta da una traversa inferiore (4); in cui sull'intradosso del foglio di lamiera (B) appoggiato sulla matrice (5), insiste permanentemente almeno un mezzo tastatore (9) costituito da una forchetta (9') di misurazione interagente con un trasduttore di posizione, comunicante con una unità logica di elaborazione dei dati che gestisce la detta macchina presso-piegatrice (A); quindi, nell 'effettuare una prima fase di discesa della traversa superiore' (1) di sostegno del punzone (2), verso la matrice sottostante (5) sostenuta da una traversa inferiore (4), presso-piegando il foglio di lamiera (B) e determinando un corrispondente spostamento (y1) lungo l'asse verticale del detto mezzo tastatore (9), il quale, interagendo con un trasduttore di posizione, comunica all'unità di elaborazione i dati relativi alla corsa dallo stesso effettuata; - al termine, nel proseguire con la risalita della traversa superiore (1) e del relativo punzone (2), effettuando contestualmente il ripristino del mezzo tastatore (9) in una condizione d'origine.
  2. 2. Procedimento di presso-piegatura secondo la rivendicazione 1., caratterizzato dal fatto che rilevando nella prima fase di un ciclo di lavorazione, mediante almeno un mezzo tastatore (9) a forchetta (9‘) permanentemente a contatto con il foglio di lamiera (B), un angolo di piega diverso rispetto a quello nominale preimpostato, un’unità di elaborazione con dei valori di correzione assicura il consenso alla( macchina presso-piegatrice (A), non evacuando il prodotto così ottenuto', di compiere almeno una seconda fase di discesa della traversa superiore (1) di sostegno del punzone (2), verso la matrice sottostante (5) sino ad insistere nuovamente sul medesimo angolo di piega.
  3. 3. Procedimento di presso-piegatura secondo le rivendicazioni 1. e 2., caratterizzato dal fatto che rilevando nella prima fase di un ciclo di lavorazione, mediante almeno un mezzo tas.atore (9) a forchetta (9') permanentemente a contatto con il foglio di lamiera (B), un angolo di piega diverso rispetto a quello nominale preimpostato ; il punzone (2) al termine della prima piega, risale leggermente consentendo alla lamiera (B) di rinvenire, sino a discostarsi appena dalla superficie della lamiera (B) ma non i pressori (20) che, rilasciati, insistono su più punti della superficie della lamiera (B) mantenendola in posizione, sino ad una nuova discesa della traversa (1), affinchè l'utensile (2) unitamente ai pressori (20) esegua nuovamente una fase di piega.
  4. 4. Procedimento di presso-piegatura secondo 1 rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il sistema di misurazione dell'angolo di piega "3", che interessa almeno le due aree d'estremità (r'-r") di una macchina pressa piegatrice (A), si compone sostanzialmente di quattro punti di rilevazione per ognuna, rispettivamente due statici (Re) i quali corrispondono agli spigoli (6, 7) della cava (5'), e due dinamici (Rt), quali superfici speculari e punti cospicui (9"), di contatto dell'estremità (9') a forchetta del tastatore (9), suil'intradosso o lato inferiore della lamiera (B).
  5. 5. Procedimento di presso-piegatura secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che mediante almeno un dispositivo perfezionato di misurazione dell'angolo di piega su quattro punti (r'-r") l’esatta posizione dei punti (Rt), viene rilevata dal detto tastatore (9) a forchetta (9'), che si mantiene premuto contro l'intradosso della lamiera (B) nello stesso momento in cui il punzone (2) insiste sulla lamiera (B), essendo che, l'estremità inferiore del tastatore (9) a forchetta (9’), insiste lungo una aletta a sbalzo (IO1) di un gruppo trasduttore, comprendente essenzialmente un carrello (10), impegnato lungo una guida (1 1) di un supporto adiacente, posto al di sotto della matrice (5), ed in cui parallelamente alla guida vi è una riga ottica (12), la quale legge, comparando lo spostamento, la posizione del carrello (10), inviando le informazioni, attraverso una componente elettronica (13) alla unità centrale di elaborazione dei dati della macchina pressa piegatrice (A).
  6. 6. Macchina presso-piegatrice secondo le rivendicazioni precedenti, comprendente un dispositivo perfezionato di misurazione dell’angolo di piega su quattro punti, caratterizzata dal fatto che la conformazione deH’estremità a forchetta (9’) di un mezzo tastatore (9), richiama una sagoma ad "U" ottenendo due punti cospicui e speculari (9") i quali corrispondono ai punti di rilevazione (Rt).
  7. 7. Macchina presso-piegatrice secondo le rivendicazioni precedenti, comprendente un dispositivo perfezionato di misurazione dell’angolo di piega su quattro punti, caratterizzata dal fatto che la distanza orizzontale tra i centri (Re) ed (Rt) non è sempre costante (Ce), così come costante (Ci) è l’interasse tra i due centri (Rt) del tastatore (9) a forchetta (9’).
  8. 8. Macchina presso-piegatrice secondo le rivendicazioni precedenti, comprendente un dispositivo perfezionato di misurazione dell’angolo di piega su quattro punti, caratterizzata dal fatto che i due punti dinamici (Rt), risultano simmetrici rispetto all'asse di piegatura (Y'-Y"), mentre i punti statici (Re) risultano esterni ai detti primi.
  9. 9. Macchina presso-piegatrice secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che i gruppi di misurazione dell'angolo di piega "3" consistono in due aree di rilevazione, rispettivamente (r\ r") laterali rispetto
  10. 10. Macchina presso-piegatrice secondo le rivendicazioni precedenti,/ caratterizzata dal fatto che in un ciclo di lavoro, quando la lamiera (B) viene posta sopra la matrice (5), i quattro punti di rilevazione (Re) ed (Rt)) di ogni area (r'-r'') si trovano perfettamente allineati e complanari.
  11. 11. Macchina presso-piegatrice secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che il tastatore (9) quale mezzo di misurazione a forchetta (9'), comprende un gambo, provvisto longitudinalmente di una asola di guida (15), d'escursione lungo il foro (8) praticato sul fondo della cava (5') della matrice (5), ed in cui passanti atraverso detta asola (15) sono previsti, in asse, dei mezzi di guida (16).
  12. 12. Macchina presso-piegatrice secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che l'utensile (2) applicato lungo la base inferiore di una traversa (1), in una macchina pressa piegatrice (A), comprende lungo lo stesso, almeno un pressore regolabile (20) cedevole elasticamente.
  13. 13. Macchina presso-piegatrice secondo la rivendicazione 12., caratterizzata dal fatto che a sostenere il pressore (20) in linea con il punzone (2) è chiamato un porta utensile (21), il quale dispone d'una cava di guida verticale (22) e di un dente di arresto corsa (21') ricavato lungo una parete della detta guida (22).
  14. 14. Macchina presso-piegatrice secondo le rivendicazioni 12. e 13., caratterizzata dal fatto che il pressore (20) effettua un movimento verticale, vincolato rispettivamente: - da un lato dal fondo della guida (22), ciò che in fase di lavoro consente di disporre restremi tà di battuta del pressore (20) allo stesso livello della linea di battuta del punzone (2); - dall'altro, dal detto dente di arresto (21'), finalizzato a limitare la sporgenza del pressore (20).
  15. 15. Macchina presso-piegatrice secondo le rivendicazioni 12., 13. e 14 , caratterizzata dal fatto che essendo il pressore (20) richiamato elasticamente. verso il basso, in condizione statica tende a sporgere rispetto alla linea dir battuta, del punzone (2) di una misura pari a ca. 2-3 mm.
  16. 16. Macchina presso-piegatrice secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che un mezzo di misurazione dell’angolo di piega, comprendente un tastatore (9) è provvisto di un piano di rilevazione (18) incernierato a libro.
  17. 17. Macchina presso-piegatrice secondo la rivendicazione 16., caratterizzata dal fatto che un tastatore (9) provvisto di un piano di rilevazione (18) incernierato a libro, si compone di un gambo (17), accolto coassialmente rispetto ad un foro (8) ricavato sempre sul fondo della matrice (5), ed in cui mentre l'estremità inferiore sollecita un trasduttore di posizione, del tipo sopra illustrato, l'estremità superiore inceriera una superficie (18) cedevole elasticamente, d'appoggio del foglio di lamiera (B).
  18. 18. Macchina presso-piegatrice secondo le rivendicazioni 16. e 17., caratterizzata dal fatto che detta superficie (18), dispone di due ali (18') speculari, incernierate longitudinalmente in posizione mediana, ed aventi fulcro corrispondente aH'estremità superiore del gambo (17).
  19. 19. Macchina presso-piegatrice secondo le rivendicazioni 16. 17. e 18, caratterizzata dal fatto che il bordo superiore della matrice (5) in prossimità della cava (5'), nonché la cava (5'), corrispondendo ai piani speculari inclinati, prevedono una porzione ribassata, tale' da compensare lo spessore delle dette alette (18'), consentendo di accogliere complanarmente rispetto allo l sviluppo longitudinale della detta cava (5'), le dette ali (18’) in condizione di lavoro.
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