ITTV970078A1 - Pattino a rotelle con calzatura e carrello portarotelle a posizione reciproca modificabile. - Google Patents

Pattino a rotelle con calzatura e carrello portarotelle a posizione reciproca modificabile. Download PDF

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    • A63C17/00Roller skates; Skate-boards
    • A63C17/04Roller skates; Skate-boards with wheels arranged otherwise than in two pairs
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  • Footwear And Its Accessory, Manufacturing Method And Apparatuses (AREA)

Description

Descrizione dell’ invenzione industriale
La presente invenzione riguarda un pattino a rotelle nel quale la calzatura è fissata al carrello portarotelle tramite mezzi di bloccaggio che consentono di modificare la loro posizione reciproca.
Nella presente descrizione, unicamente per motivi di semplicità e brevità espositiva, si farà riferimento ad un pattino a rotelle del tipo cosiddetto a rotelle “in linea” ma tale riferimento non deve essere evidentemente inteso in senso limitativo dell’invenzione.
Unicamente per completezza di riferimento si può notare che la presente invenzione è estendibile, senza modifiche del suo concetto innovativo, ad esempio ai pattini a lama da utilizzare sul ghiaccio, ed in genere a calzature con suola rìgida, quale ad esempio uno scarpone da sci, aventi un attrezzo sportivo applicato alla loro suola.
E’ noto che la regolazione della posizione reciproca tra calzatura e carrello o telaio portarotelle è uno degli aspetti fondamentali cui l’utilizzatore rivolge particolare importanza ed è pure noto sia al fabbricante di questo articolo sìa ad 'utilizzatore che la regolazione suddetta è una funzione che dipende direttamente da vari parametri quali ad esempio la maggiore o minore esperienza del pattinatore, sia le specifiche esigenze che nascono di volta in volta in funzione del tipo di percorso o terreno sul quale i pattini vengono utilizzati. Tipici esempi di scelte che vengono operate dall 'utilizzatore consistono nel predisporre le rotelle allineate parallelamente o disposte lungo il piano longitudinale mediano della calzatura oppure secondo piani inclinati rispetto al piano suddetto. In altri casi si richiede una posizione avanzata o arretrata della calzatura rispetto al carrello o telaio.
E' evidente infetti che, riferendosi in particolare al tipo di terreno o percorso su cui i pattini vengono utilizzati, si modificano conseguentemente i comandi di spinta e di direzione che l’utilizzatore deve impartire al carrello portarotelle tramite la calzatura.
Pattini a rotelle con mezzi di bloccaggio che consentono di modificarne la posizione relativa tra calzatura e carrello portarotelle sono noti in diverse forme realizzative in quanto la suddetta caratteristica è determinante per l’orientamento degli utilizzatori sulla scelta di un tipo di pattino piuttosto che di un altro.
Gli inconvenienti più frequentemente presenti nei pattini tradizionali di questo tipo, nel dettaglio dei quali non si entra nel merito in questa occasione essendo numerose le varie soluzioni adottate, consistono, a titolo esemplificativo, nella limitatezza della ampiezza della regolazione possibile oppure alla possibilità di regolazione in una sola direzione quale ad esempio quella longitudinale oppure, infine, alla complessità delle operazioni necessarie a effettuare la suddetta regolazione che, come risulta evidente, deve essere effettuata direttamente dall 'utilizzatore. Infatti nella maggior parte dei casi egli incontra notevoli difficoltà e perdite di tempo per conseguire la posizione ottimale di impiego del pattino.
Scopo principale della presente invenzione è quello di realizzare una struttura di pattino a rotelle, particolarmente un pattino a rotelle in linea, che sia esente dagli inconvenienti sopra brevemente accennati.
Uno scopo più specifico della presente invenzione è quello di realizzare un pattino a rotelle la cui originale configurazione e conformazione consentano di realizzare la suddetta regolazione in modo estremamente rapido e ben definito qualsiasi sia la posizione desiderata dall’utilizzatore.
Altro scopo ancora più preciso della presente invenzione è quello di fornire un pattino a rotelle con il quale l’operazione che viene richiesta per posizionare opportunamente la calzatura rispetto al telaio è unica per cui viene esclusa per ogni regolazione la necessità di aggiustamenti successivi come avviene nei pattini tradizionali.
Questi ed ulteriori scopi vengono conseguiti con un pattino a rotelle come descritto in dettaglio nel seguito, del tipo comprendente un carrello o telaio su cui è montata in modo liberamente girevole una serie di rotelle di scorrimento, il quale è provvisto di mezzi di fissaggio alla suola rigida di una calzatura temporaneamente sbloccabili per modificare la posizione reciproca tra la calzatura ed il carrello, detti mezzi di fissaggio essendo disposti su una coppia di traverse sostanzialmente stazionarie di cui è provvisto detto carrello, caratterizzato dal fatto che a ciascuna di dette traverse è associato un elemento di connessione del carrello alla suola della calzatura collegato in modo eccentrico a detta suola, la posizione di detto elemento di connessione nella condizione di sbloccaggio essendo modificabile per consentire gli spostamenti di aggiustamento della posizione reciproca tra la calzatura ed il carrello, detto elemento di connessione essendo bloccabile alla traversa per il fissaggio reciproco tra calzatura e carrello al raggiungimento della posizione desiderata.
Le caratteristiche nonché i vantaggi del pattino a rotelle secondo la presente invenzione risulteranno evidenti dalla seguente dettagliata descrizione di due sue forme realizzaiive non limitative, fatta con riferimento alle figure allegate delle quali:
le figure da 1 a 8 sono viste schematiche in pianta del telaio portarotelle in una prima forma di realizzazione che mostrano, come precisato nel seguito, alcune delle varie possibili regolazioni della posizione reciproca tra calzatura e carrello;
la figura 9 è una vista prospettica schematica esplosa dell’estremità anteriore del pattino secondo la presente invenzione in detta prima forma di realizzazione;
la figura 10 è una vista analoga alla figura 9 della sola estremità anteriore del carrello portarotelle;
la figura 11 è una vista prospettica dei soli mezzi a camma colleganti il carrello alla calzatura sempre secondo detta prima forma di realizzazione; la figura 12 è una vista in pianta dell’estremità anteriore del carrello portarotelle nella prima forma esecutiva;
la figura 13 è una vista dell’estremità anteriore del pattino secondo la sezione B-B della figura 12;
la figura 14 è una vista dell 'estremità anteriore del pattino secondo la sezione A-A della figura 12;
la figura 15 è una vista prospettica schematica esplosa dell 'estremità anteriore del pattino secondo la presente invenzione, in una sua variante esecutiva;
la figura 16 è una vista analoga alla figura 15 della sola estremità anteriore del carrello portarotelle in detta variante esecutiva;
le figure da 17 a 25 sono viste schematiche in pianta del telaio portarotelle nella variante di esecuzione che mostrano, come verrà spiegato nel seguito, alcune delle varie possibili regolazioni della posizione reciproca tra calzatura e carrello.
Facendo dapprima particolare riferimento alle figure da 1 a 8 con 10 viene indicato nel complesso il carrello o telaio del pattino sul quale sono montate liberamente girevoli le rotelle di scorrimento non rappresentate in quanto non necessarie alla comprensione della presente invenzione.
Come si può vedere più in particolare anche facendo riferimento alle figure 9 e 10, il telaio 10 comprende, in modo noto, un corpo 12 sagomato sostanzialmente ad U rivolta verso il basso presentante pertanto due ali laterali 14 e 16 (i due lati della U) dotate di fori allineati e contrapposti 18 che servono per il montaggio dei mozzi (non mostrati) di imperiamento delle rotelle di scorrimento R due delle quali rappresentate parzialmente nella sola figura 14 per chiarezza illustrativa.
Sempre nelle figure da 1 a 8 viene indicata in modo schematico e con linea tratteggiata la sagoma della calzatura indicata nel complesso con 20.
I carrello 10, sostanzialmente in prossimità delle sue estremità, presenta due traverse stazionarie 22 e 24 nelle quali sono alloggiati mezzi di collegamento alla calzatura 20 che, come verrà precisato nel seguito, sono dei mezzi di fissaggio reciproco tra carrello 10 e calzatura 20 che possono essere temporaneamente sbloccati per l’aggiustamento della loro posizione reciproca.
Le suddette figure in particolare illustrano, a titolo esemplificativo, alcune delle regolazioni che i mezzi di bloccaggio di cui il pattino è provvisto consentono, le restanti non essendo illustrate in quanto ovviamente desumìbili da quelle rappresentate dalle suddette figure ed inoltre poiché, come risulterà più chiaramente nel prosieguo della presente descrizione, le regolazioni e gli aggiustamenti possibili della posizione della calzatura 20 rispetto al carrello 10 avvengono in modo continuo potendo ottenere pertanto un posizionamento reciproco qualsiasi.
Sempre con riferimento alle figure da 1 a 8 verranno ora elencate qui di seguito, specificando figura per figura, le varie regolazioni possibili ed il senso di spostamento della calzatura 20 è indicato sempre dalle frecce tutte contrassegnate con la lettera F non differenziate l’una dall’altra da alcun riferimento numerico poiché il loro significato risulta ovvio dalla rappresentazione.
In particolare, come detto in precedenza:
la figura 1 illustra uno spostamento della scarpa 20 in direzione della estremità anteriore del pattino 10;
la figura 2 è un’analoga figura illustrante uno spostamento in senso inverso, cioè all’indietro;
la figura 3 illustra uno spostamento laterale o trasversale verso destra; la figura 4 rappresenta uno spostamento in senso inverso, cioè verso sinistra; la figura 5 rappresenta una rotazione, oraria o antioraria della estremità anteriore della scarpa 20 rispetto al carrello 10;
la figura 6 è una vista rappresentante un analogo spostamento della estremità posteriore della scarpa;
la figura 7 illustra una rotazione in senso orario della scarpa 20 rispetto al pattino 10;
la figura 8 è una vista analoga alla figura 7 rappresentante una rotazione in opportuna sede di una vite o grano 36 avvitato sulla fàccia inferiore della sporgenza 28. In questo modo, quando l’elemento discoidale 32 viene sbloccato come precisato nel seguito, esso si disimpegna dalla traversa 22 dato che la sede 30 in cui esso alloggia è di altezza leggermente maggiore della sua ed esso può liberamente ruotare ali’interno di detta sede 30 attorno all’asse longitudinale del perno 34.
Secondo un’ulteriore caratteristica fondamentale della presente invenzione, l’elemento discoidale 32 è collegato in modo eccentrico, come precisato qui di seguito, alla suola 26 della calzatura 20.
Il suddetto collegamento, nella forma esecutiva esemplificativa rappresentata maggiormente in dettaglio nelle figure da 9 a 14, comprende un perno 38 avente una porzione non filettata 41 che viene introdotta in una apertura 40 della traversa 22 sino a che la sua estremità filettata 39 viene avvitata in un corrispondente foro 42 del corpo discoidale 32.
Come si può notare in particolare nelle figure 11 e 14, il foro 42 del corpo discoidale 32 ha il proprio asse longitudinale sostanzialmente parallelo a quello del perno 34. In questo modo il collegamento tra il perno 38 e il corpo discoidale 32 è di tipo sostanzialmente eccentrico e, come verrà precisato nel seguito, tale collegamento consente tutti gli spostamenti mostrati esemplificativamente nelle figure da 1 a 8 nonché quelli intermedi non rappresentati specificamente come verrà precisato qui di seguito.
Più specificatamente, come si vede più in dettaglio nelle figure 9 e 14, il perno 38 viene applicato alla traversa 22 del telaio 10 del pattino, in particolare all’elemento discoidale 32 passando attraverso l’apertura 40 della traversa 22, mediante l' interposizione di una rondella 42 presentante un foro centrale 43 per il passaggio di detto perno 38 e che viene alloggiata in una opportuna sede sagomata 44 del suola 26 della calzatura 20. Naturalmente questa forma esemplificativa non deve essere considerata limitativa dell’invenzione poiché l’applicazione del perno 38 all’elemento discoidale 32 per il suo bloccaggio e sbloccaggio può essere attuata in altro modo equivalente.
E’ importante sottolineare il fatto che la porzione non filettata 41 del pano 38 è inserita nei fori 43 e 45 della rondella 42 e della sede 44 in modo girevole e spostabile solo assialmente. Tale collegamento consente l’avvitamento dell’estremità 39 del perno 38 nell’elemento 32 e, quando quest’ultimo è sbloccato rispetto alla traversa 22, gli spostamenti impartiti alla suola 26 vengono integralmente trasmessi all’ eemento 32 sino al conseguimento della posizione desiderata della suola 26 rispetto al telaio 10. E’ quindi evidente che le rotazioni dell’elemento discoidale 32 vengono trasformate in corrispondenti spostamenti della suola 26 grazie anche allo spostamento simultaneo della parte non filettata 41 del perno 38 nell’apertura 40 della traversa 22.
Come precisato in precedenza l' estremità posteriore o per lo meno la porzione posteriore della suola della calzatura 20 viene collegata in modo del tutto analogo alla traversa posteriore 24 nella quale, nelle figure da 1 a 8, i medesimi elementi vengono indicati con gli stessi numeri di riferimento. Facendo ora particolare riferimento alla figura 13, con 46 viene indicata una fenditura opportunamente sagomata ricavata a partire dalla parete 14 del carrello 10 che si estende sino in corrispondenza della sede 30 di alloggiamento dell’elemento discoidale 32. Detta fenditura 46 è prevista unicamente per consentire l'introduzione sino alla sede 30 suddetta del corpo discoidale 32. Evidentemente l'apertura di introduzione di detta fenditura 46 potrà essere chiusa, in ogni caso per motivi di natura prettamente estetica, mediante l’applicazione di un inserto o simili non rappresentato che viene introdotto nella fenditura 46 per mascherare la stessa e consentire simultaneamente, quando richiesto, le rotazioni del corpo discoidale 32 per l’aggiustamento della posizione reciproca tra suola 26 e carrello 10.
Il funzionamento del pattino secondo la presente invenzione risulta chiaro dalla dettagliata descrizione che precede della sua struttura. In ogni caso vengono spiegate qui di seguito le modalità salienti con cui viene attuata la regolazione di cui si è detto sopra.
Unicamente a titolo esemplificativo si suppone di partire dalla condizione di figura I che illustra la calzatura 20 nella sua posizione di massimo avanzamento verso l’estremità anteriore del pattino e tale condizione viene chiarita riferendosi alla figura 14 e supponendo che i mezzi di bloccaggio e posizionamento associati alla traversa posteriore 24 si trovino in condizioni uguali a quelle dei corrispondenti mezzi associati alla traversa 22.
Le frecce F della figura 1 stanno a significare che questa condizione o posizione può essere ottenuta spostando in avanti la calzatura 20 rispetto ad una posizione diversa ad esempio una di quelle illustrate nelle figure da 2 a 8.
Se la posizione suddetta non risulta soddisfacente per Γ utilizzatore è sufficiente che egli provveda ad un limitato svitamento dà perni filettati 38 in modo da sbloccare e rendere liberamente girevole l’elemento discoidale 32.
Una volta effettuata questa operazione è sufficiente che egli, mantenendo fisso il carrello portarotelle 10, effettui uno spostamento della calzatura 20 rispetto al carrello 10 sino a portarla nella posizione per lui più idonea, tale spostamento essendo evidentemente controllato dai collegamenti eccentrici sopra descritti.
In questa fase operativa infatti il movimento composito sostanzialmente di rotazione e traslazione della calzatura 20 avviene ed è assistito dalla rotazione simultanea del corpo discoidale 32 all’interno della sede 40 della traversa 22, 24 mentre il perno filettato 38 girevole e mobile solo assialmente rispetto alla suola 26 resta sollevato e ruota all’interno del foro 45 della suola 26.
Se in particolare si desidera arretrare la calzatura dalla posizione di figura 1 a quella di figura 2, come indicato dalle frecce F di quest’ultima figura, è sufficiente provvedere a fare in modo che la calzatura effettui uno spostamento curvilineo dalla prima alla seconda posizione mentre simultaneamente, grazie alla rotazione del corpo discoidale 32, i perni filettati 38 si portano dalla posizione di figura 1 a quella di figura 2 a 180° rispetto alla precedente.
In modo analogo possono essere ottenute mediante opportuni aggiustamenti le posizioni di cui alle figure da 3 a 8 e l’esame di tali figure è esaustivo in sè stesso non richiedendo pertanto ulteriori spiegazioni. E’ evidente che oltre alle posizioni illustrate in dettaglio dalle figure da 1 a 8, possono essere ottenute posizioni intermedie qualsiasi e tale regolazione, come risulta evidente da quanto sopra descritto, risulta estremamente rapida ed agevole ed altresì, oltre a permettere tutte le posizioni possibili, è di rapida esecuzione. Al termine di ogni regolazione si devono semplicemente riavvitare i perni 38 per il bloccaggio dei due corpi discoidali 32.
Il pattino secondo la presente invenzione, pur mantenendo inalterato e sostanzialmente identico il suo concetto innovativo, può essere realizzato in una variante esecutiva descritta brevemente qui di seguito con riferimento alle figure da 15 a 25. Unicamente per semplicità e brevità espositiva, i medesimi elementi componenti previsti nella variante suddetta e corrispondenti a quelli della prima forma di realizzazione, vengono indicati con gli stessi numeri di riferimento.
Dall’esame delle figure ora menzionate è possibile constatare che entrambi gli elementi discoidali associati alla traverse stazionarie 22 e 24, e che ora vengono contrassegnati dal riferimento 32A sono di forma essenzialmente poligonale e, nell’esempio di esecuzione non limitativo rappresentato, sono più precisamente di forma ottagonale ma è evidente che un elemento discoidale 32 A con un numero maggiore o minore di lati potrebbe svolgere in modo soddisfacente il medesimo scopo.
Come si può vedere in particolare dalle figure 15 e 16, facendo riferimento comunque anche alle restanti figure da 17 a 25, è possibile constatare che le sedi che alloggiano gli elementi discoidali 32A, contrassegnate ora con il riferimento 30A, presentano una forma corrispondente sostanzialmente a metà del contorno dell’elemento discoidale 32A in modo tale che quest’ultino di impegni con la sede 30A con tre suoi lati consecutivi mentre i due lati adiacenti ai precedenti si impegnano in modo scorrevole con le pareti della fenditura 46 che, come detto in precedenza, consente l’introduzione del corpo discoidale 32A sino alla sede 30A.
Da quanto sopra descritto relativamente alla variante esecutiva del pattino secondo la presente invenzione, e facendo ora particolare riferimento alle figure da 17 a 25, il diverso posizionamento della calzatura rispetto al carrello risulta sostanzialmente il medesimo della prima forma esecutiva. Con riferimento alle suddette figure è sufficiente rammentare che la modifica della posizione di detta calzatura rispetto al carrello del pattino avviene anche in questo caso ottenuta svitando non in modo completo il perno filettato 38 cosi da liberare l’elemento discoidale 32A che, una volta estratto temporaneamente dalla relativa sede 30A della traversa 22 o 24, viene rientrodotto in tale sede in una posizione diversa per una modifica della posizione della calzatura rispetto al carrello del pattino. Si provvede infine come nel caso precedente, al bloccaggio dell’elemento discoidale 32A nella sua sede mediante riawi lamento completo del perno filettato 38.
Facendo ora specifico riferimento alle figure da 17 a 25 in cui la calzatura 20 non è più rappresentata verranno ora elencati qui di seguito, specificando figura per figura, alcune delle varie regolazioni possibili e più precisamente: la figura 17 illustra uno spostamento della scarpa in direzione dell’estremità anteriore del pattino parallelamente all’asse longitudinale mediano del carrello;
la figura 18 è una figura analoga alla precedente illustrante uno spostamento in senso inverso, cioè all’indietro verso l’estremità posteriore;
la figura 19 illustra una rotazione oraria del’estremità anteriore della calzatura rispetto a quella anteriore;
la figura 20 illustra una rotazione inversa a quella della figura precedente; la figura 21 illustra una rotazione della calzatura analoga a quella della figura.
19 con la calzatura in posizione avanzata;
la figura 22 illustra una rotazione simmetrica e contraria rispetto a quella della figura 21;
la figura 23 illustra uno spostamento all’indietro in un piano parallelo a quello longitudinale del carrello della calzatura,
la figura 24 illustra uno spostamento laterale parallelo al piano longitudinale mediano del carrello e,
la figura 25 illustra uno spostamento simmetrico della calzatura rispetto a quello della figura 24.
Da quanto sopra descrìtto risulta evidende che la modifica della posizione della calzatura rispetto al carrello del pattino nella variante esecutiva risulta non continuo, ma variabile per valori discreti il cui numero dipende evidentemente dal numero dei lati dell’elemento discoidale 32A e tale forma realizzativa offre evidentemente il vantaggio di una stabilità del posizionamento in quanto l’elemento discoidale 32A si impegna con alcuni dei suoi lati con corrispondenti lati della relativa sede in cui esso alloggia. 1 vantaggi del pattino secondo la presente invenzione risultano evidenti da quanto sopra descrìtto e, pertanto, non richiedono ulteriori commenti.
E’ chiaro infine che varianti e/o modifiche strutturalmente e concettualmente equivalenti potranno essere apportate al pattino a rotelle secondo la presente invenzione senza per questo uscire dal suo ambito di protezione.
Vale comunque la pena di ribadire che il concetto innovativo del pattino secondo la presente invenzione può essere esteso a un qualsiasi tipo di scarpa a suola rìgida alla quale è fissato inferiormente un attrezzo sportivo quale ad esempio, come menzionato in precedenza, un pattino con lamina per il pattinaggio su ghiaccio oppure uno scarpone da sci.

Claims (16)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Pattino a rotelle, del tipo comprendente un carrello o telaio su cui è montata in modo liberamente girevole una serie di rotelle di scorrimento, il quale è provvisto di mezzi di fissaggio alla suola rigida di una calzatura temporaneamente sbloccatili per modificare la posizione reciproca tra la calzatura ed il carrello, detti mezzi di fissaggio essendo disposti su una coppia di traverse sostanzialmente stazionarie di cui è provvisto detto carrello, caratterizzato dal fatto che a ciascuna di dette traverse (22,24) è associato un elemento di connessione (32) dei carrello (10) alla suola (26) della calzatura (20) collegato in modo eccentrico a detta suola (26), la posizione di detto elemento di connessione (32) nella condizione di sbloccaggio essendo modificabile per il consentire gli spostamenti di aggiustamento della posizione reciproca tra la calzatura (20) ed il carrello (10), detto elemento di connessione (32) essendo bloccabile alla traversa (22,24) per il fissaggio reciproco tra calzatura (20) e carrello (10) al raggiungimento della posizione desiderata.
  2. 2. Pattino a rotelle secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto elemento di connessione è un corpo sostanzialmente discoidale (32) alloggiato all’interno della traversa stazionaria (22,24), detto corpo discoidale (32) essendo provvisto di un primo perno sostanzialmente centrale di rotazione (34) inserito in modo liberamente girevole rispetto a detta traversa (22,24) e di un secondo perno di connessione (38) sfalsato rispetto a detto primo perno (34) per il collegamento alla suola (26) della calzatura (20).
  3. 3. Pattino a rotelle secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che deto perno (38) di connessione alla calzatura (20) è fissato in modo sbloccabile a deto elemento discoidale (32) e sporge all’esterno della traversa (22,24) attraverso un’apertura (26) di quest’ultima per il collegamento alla suola (26) della calzatura (20).
  4. 4. Pattino a rotelle secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fato che l’estremità (39) del perno di collegamento (38) è filettata ed avvitata in detto elemento discoidale (32).
  5. 5. Pattino a rotelle secondo le rivendicazioni 2 e 4, caratterizzato dal fato che deto elemento discoidale (32) alloggia in una sporgenza (28) intera della traversa stazionaria (22,24).
  6. 6. Pattino a rotelle secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che deta sporgenza (28) della traversa (22,24) è disposta sul lato intero del suo lato interno al carrello (10).
  7. 7. Pattino a rotelle secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fato che l’altezza di deto corpo discoidale (32) è leggermente inferiore a quella della sede (30) della sporgenza (28) entro cui esso alloggia e tale elemento può assumere due posizioni rispettivamente di bloccaggio quando P estremità filettata (39) di detto perno (38) è completamente avvitata in esso e una posizione liberamente girevole quando detta estremità (39) del perno (38) viene opportunamente svitata da detto elemento (32).
  8. 8. Pattino a rotelle secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto perno (38), quando esso si trova nella condizione di sbloccaggio rispeto a deto corpo discoidale (32), è girevole unitamente a detto elemento attorno all’asse longitudinale di detto primo perno (34) spostandosi all’intemo di detta apertura (40) da cui sporge dalla traversa (22,24).
  9. 9. Pattino a rotelle secondo la rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto che il percorso di spostamento del perno di connessione (38), nella sua condizione sbloccata, è sostanzialmente circolare.
  10. 10. Pattino a rotelle secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto perno centrale di rotazione (34) del corpo discoidale (32) è realizzato in un pezzo unico con detto elemento.
  11. 11. Pattino a rotelle secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che la porzione di detto perno di connessione (38) sporgente da detta traversa (22,24) del carrello (10) è girevole e spostabile solo assialmente all’interno di un foro previsto nella suola (26) della calzatura (20).
  12. 12. Pattino a rotelle secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto corpo discoidale 32 è di forma sostanzialmente circolare e la sede in cui esso alloggia è di forma corrispondente.
  13. 13. Pattino a rotelle secondo le rivendicazioni da 1 a 11, caratterizzato dal fatto che detto corpo discoidale 32 è di forma sostanzialmente poligonale, la sede in cui esso alloggia essendo sagomata corrispondentemente.
  14. 14. Dispositivo di regolazione del fissaggio di una scarpa a suola rigida provvista di un attrezzo sportivo, caratterizzato dal fatto di essere costituito secondo le rivendicazioni da 1 a 13.
  15. 15. Dispositivo di fissaggio secondo la rivendicazione 14, caratterizzato dal fatto che detta scarpa è uno scarpone da sci.
  16. 16. Dispositivo di fissaggio secondo la rivendicazione 14, caratterizzato dal fatto che detta scarpa è un pattino a lamina per il pattinaggio su ghiaccio.
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IT97TV000078A IT1293370B1 (it) 1997-06-13 1997-06-13 Pattino a rotelle con calzatura e carrello portarotelle a posizione reciproca modificabile.

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