ITTV960059U1 - Scarpone da sci comprendente uno scafo ed un gambetto incernierati tra loro in cui il gambetto e' realizzato in due porzioni divaricabili tra - Google Patents

Scarpone da sci comprendente uno scafo ed un gambetto incernierati tra loro in cui il gambetto e' realizzato in due porzioni divaricabili tra Download PDF

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Description

Descrizione del modello industriale di utilità
Il presente trovato riguarda uno scarpone da sci del tipo comprendente uno scafo ed un gambetto incernierati tra loro. Sul gambetto sono previsti mezzi di chiusura e bloccaggio dello stesso, generalmente del tipo a leva.
Il gambetto è realizzato in una prima e seconda porzione, rispettivamente anteriore e posteriore, divaricabili tra loro. Questa configurazione e caratteristica del gambetto sono tali che, indipendentemente dalla posizione bloccata in avanti oppure di “camminata” del gambetto, quest’ultimo possa essere adeguato di volta in volta alla grandezza del polpaccio dell 'utilizzai ore e quindi rendere confortevole l’uso dello scarpone.
Scarponi da sci in cui il gambetto è realizzato in due porzioni divaricabili tra loro per lo scopo summenzionato sono noti.
Si può ad esempio citare la domanda di Brevetto Europeo No. 0438079
Questo brevetto, come risulta dal suo titolo, ha per oggetto un dispositivo di supporto posteriore, particolarmente per scarponi da sci.
Esso si compone in modo noto, la parte superiore, di un gambetto incernierato inferiormente allo scafo dello scarpone e presentante posteriormente una apertura che accoglie un piano di appoggio che, unitamente ai gambetto, costituisce un alloggiamento per il polpaccio dell’ utilizzatore.
H suddetto piano d’appoggio, che può essere associato al gambetto o allo scafo, può ruotare rispetto all’uno o all’altro in avanti o all’ indietro attorno alla sua estremità inferiore. Per comandare tale movimento è previsto una leva eccentrica che impegna detto piano d’appoggio e può ruotare in un piano verticale attorno ad un asse trasversale. La leva eccentrica può assumere due posizioni operative estreme corrispondenti rispettivamente alla posizione di piano inclinato completamente inclinato in avanti (posizione dello sci) oppure completamente inclinata all’ indietro (posizione per la camminata). Quando la leva è nella seconda posizione del piano d’appoggio l’inclinazione può essere modificata per renderla idonea e conforme alle dimensioni del polpaccio dell’ utilizzatore.
Questa soluzione, pur assolvendo all’incarico ad essa affidato, presenta il notevole inconveniente di essere complessa nella costruzione e di difficile comando negli spostamenti per cui risulta in definitiva scomoda nell’impiego.
Un ulteriore esempio di soluzione nota è data da quanto forma oggetto della domanda di Brevetto Europeo No.0502795 a nome della Skis Rossignol SA. Questo brevetto, come risulta dal suo titolo, riguarda una calzatura da sci a scafo e collare.
Più particolarmente oggetto del brevetto è uno scarpone da sci comprendente uno scafo per ricevere il piede e la porzione inferiore della gamba dello sciatore nonché un collare deformabile imperniato a detto scafo previsto per circondare e accogliere la parte inferiore della gamba. Detto collare comprende sulla sua parte frontale delle appendici che si sovrappongono destinate a cooperare con leve di chiusura e bloccaggio dello scarpone. Il collare presenta posteriormente una larga apertura alla quale è applicato posteriormente un elemento di copertura rigido incernierato allo scafo e destinato a chiudere detta apertura del collare.
In posizione di impiego l elemento di copertura posteriore si impegna con il collare e viene mantenuto in impegno contro lo stesso da un organo di chiusura ad esempio del tipo di bloccaggio.
Anche questo tipo di soluzione si presenta complessa nella realizzazione e scomoda nel'impiego quando si deve modificare la posizione dell’elemento di copertura posteriore per variare la sezione del gambetto che alloggia il polpaccio dell’ utilizzatore.
Altro esempio di soluzione di tecnica nota è dato da quanto forma oggetto del brevetto USA No. 4677770
Lo scarpone da sci oggetto di questo brevetto comprende in modo noto uno scafo rigido di base superiormente al quale è montato un gambetto. Quest’ultimo è suddiviso in una porzione anteriore e posteriore ed in particolare quella posteriore è spostabile rispetto alla anteriore per consentire l introduzione ed estrazione del piede dello sciatore dallo scarpone.
E’ previsto altresì un dispositivo di chiusura del gambetto che comprende un cavo che circonda le porzioni anteriore e posteriore del gambetto ed è soggetto all’azione di un tenditore solidale con una delle pareti laterale dalla parte frontale del gambetto mentre sull’altra parete laterale dello stesso è prevista una porzione dentellata per agganciare il cavo di collegamento suddetto assicurando in tal modo la chiusura o avvicinamento delle porzioni anteriore e posteriore del gambetto ed il loro mantenimento contro la gamba dello sciatore quando il tenditore agisce sul cavo di tensionamento.
Si tratta sostanzialmente di un dispositivo di regolazione della chiusura del gambetto cioè dell’avvicinamento o allontanamento della parte anteriore rispetto a quella posteriore attuato appunto tramite il cavo suddetto e il relativo tenditore regolabile.
Questa soluzione presenta i medesimi inconvenienti di quelle precedenti e più precisamente esso risulta di difficile regolazione quando si tratta di agganciare il cavo di collegamento alla porzione dentellata sopra menzionati. Il brevetto USA No. 5107609 ha per oggetto uno scarpone da sci le cui caratteristiche strutturali richiamano, nelle loro linee essenziali, quelle della sopra menzionata domanda di Brevetto Europeo No.
0438079 . Anche questo scarpone presenta, nella parte posteriore del gambetto, un elemento piano o piastra variamente inclinabile rispetto al gambetto per modificare l alloggi amento della parte inferiore della i gamba dello sciatore, cioè il suo polpaccio.
Anche in questo caso la piastra suddetta è ottenuta per formatura dello scafo dello scarpone o del gambetto o è collegata a mezzi di articolazione a detto scafo o a detto gambetto.
Più pressamente i mezzi per regolare l inclinazione della piastra rispetto al gambetto sono costituiti da un elemento di tensionamento e/o di regolazione, come ad esempio una leva verticale oppure un dispositivo di avvolgimento circolare che pone in tensione almeno un elemento di trazione come ad esempio un cavo.
Per questo scarpone, in particolare per quanto concerne i mezzi per modificare l’inclinazione della piastra come sopra specificato, tali mezzi risultano di costruzione e montaggio complessi e la loro regolazione risulta scomoda e delicata.
E’ stato ora ideato, e costituisce l’oggetto del presente trovato, uno scarpone da sci il cui gambetto è realizzato in due porzioni rispettivamente anteriore e posteriore divaricabili tra loro, il quale consente di ovviare agli inconvenienti delle soluzioni di tecnica nota.
Costituisce pertanto uno degli scopi principali del presente trovato il fornire uno scarpone da sci in cui il divaricamento delle porzioni anteriore e posteriore del gambetto sia attuato mediante mezzi estremamente semplici e di immediata attuazione senza che la loro regolazione richieda operazioni complesse e scomode per l’utilizzatore.
Altro scopo del presente trovato è il fornire uno scarpone da sci nel quale il divaricamento delle porzioni anteriore e posteriore del gambetto dello scarpone venga effettuato tramite un’unica e semplice operazione di azionamento di mezzi a camma che agiscono in combinazione su dette porzioni anteriore e posteriore del gambetto comandando il loro avvicinamento o allontanamento in modo semplice ed efficace.
Costituisce pertanto l’oggetto del presente trovato uno scarpone da sci, dei tipo comprendente uno scafo ed un gambetto incernierati tra loro, sul gambetto essendo previsti mezzi di chiusura e bloccaggio dello stesso, il gambetto essendo realizzato in una prima e seconda porzione, rispettivamente anteriore e posteriore divaricabili tra loro, caratterizzato dal fatto cbe detta porzione anteriore del gambetto è suddivisa in due guance laterali che anteriormente definiscono l’apertura di introduzione del piede dello sciatore, mentre posteriormente sono collegate da una porzione o pannello posteriore, quest’ultimo essendo incernierato inferiormente a dette guance laterali del gambetto, tra detto pannello posteriore e ciascuna guancia laterale essendo previsti mezzi a camma collegati in modo eccentrico a detto pannello posteriore e spostabili rispetto a detta guancia laterale tra una prima posizione in cui, grazie a detto collegamento eccentrico e detto spostamento, essi avvicinano detto pannello posteriore a detta guancia laterale ed una seconda posizione in cui, sempre grazie a detto collegamento eccentrico e a detto spostamento, essi allontanano detto pannello da detta guancia laterale.
Le caratteristiche nonché i vantaggi dello scarpone da sci secondo il presente trovato, e più in particolare del suo gambetto a due porzioni divaricabili, nonché dei mezzi che ne comandano avvicinamento e l’allontanamento, risulteranno evidenti dalla seguente dettagliata descrizione di una loro forma realizzativa non limitativa, fatta con riferimento alle figure allegate delle quali.
la figura 1 è una vista laterale schematica dello scarpone secondo il presente trovato in cui i mezzi operativi di divaricamento delle porzioni del gambetto non sono azionati;
la figura 2 è una vista analoga alla figura 1 in cui detti mezzi operativi vengono azionati;
la figura 3 è una vista dello scarpone secondo il presente trovato secondo la sezione A-A della figura 1 ;
la figura 4 è una vista analoga alle figure 1 e 2 la quale presenta un’asportazione parziale per mostrare in dettaglio uno dei mezzi operativi di divaricamento delle porzioni del gambetto;
la figura 5 è una vista dello scarpone secondo il presente trovato secondo la sezione B-B della figura 1;
la figura 6 è una vista sostanzialmente posteriore dello scarpone secondo il presente trovato;
la figura 7 è una vista in scala ingrandita di un dettaglio mostrante una fase operativa del divaricamento delle porzioni del gambetto;
la figura 8 è una vista analoga alla figura 6 mostrante l’azionamento dei mezzi operativi di divaricamento delle porzioni del gambetto,
la figura 9 è una vista in scala ingrandita mostrante l’azionamento dei mezzi operativi di divaricamento delle porzioni del gambetto nella condizione di figura 8;
la figura 10 è una vista parziale laterale dello scarpone secondo il presente trovato mostrante l’inizio della fase operativa di divaricamento delle porzioni del gambetto dello scarpone;
la figura 11 è una vista schematica in scala ingrandita mostrante una parte dei mezzi operativi che provvedono al divaricamento del gambetto nella condizione di figura 10;
la figura 12 è una vista analoga alla figura 10 mostrante una fase intermedia del divaricamento del gambetto;
la figura 13 è una vista in scala ingrandita mostrante una parte dei mezzi operativi del divaricamento del gambetto nella condizione di figura 12;
la figura 14 è una vista analoga alla figura 12 mostrante la fase terminale del divaricamento delle porzioni del gambetto, e
la figura 15 è una vista di una parte dei mezzi operativi di divaricamento del gambetto nella condizione di figura 14.
Prima di passare alla descrizione dettagliata della forma di realizzazione esemplificativa dello scarpone secondo il trovato è opportuno premettere che lo stesso è stato rappresentato, e conseguentemente verrà descritto, solamente su di un suo lato, ad eccezione delle figure 3 e 5, poiché la struttura complessiva dello scarpone è simmetrica rispetto ad un asse longitudinale. Infatti, quanto viene descritto per un lato di tale scarpone, deve ritenersi valido evidentemente per il Iato opposto.
Facendo ora dapprima particolare riferimento alla figura 1 si vede che lo scarpone da sci secondo il presente trovato, indicato nel suo complesso con 10, è del tipo comprendente uno scafo 12 ed un gambetto 14 che si estende superiormente allo scafo 12.
Il gambetto 14 è incernierato, in modo noto, allo scafo 12, tramite un perno 16 che consente di fare assumere allo scarpone le due note posizioni operative corrispondenti allo sci (che è quella rappresentata nella figura 1) e quella per la camminata (non rappresentata) in cui il gambetto 14 viene aperto consentendo all 'utilizzatore di mantenere sostanzialmente verticali le sue gambe.
Il gambetto 14 è provvisto in modo noto di mezzi di chiusura e bloccaggio 18 dello stesso che, nella figura 1, sono rappresentati in posizione chiusa. I mezzi 18 sono generalmente del tipo a leva di bloccaggio di tipo noto e quindi non descritti in dettaglio.
Il gambetto 14 è realizzato in una prima e seconda porzione, rispettivamente anteriore 20 e posteriore 22 le quali, secondo una delle caratteristiche dello scarpone secondo il presente trovato, sono divaricabili tra loro, e più precisamente a posizione reciproca regolabile, indipendentemente che lo scarpone sia nella condizione di figura 1 (corrispondente allo sci) che nella condizione corrispondente alla camminata, cioè con i mezzi di chiusura e bloccaggio 18 disattivati (non rappresentata).
Come si vede in particolare dalla figura 1, ma riferendosi anche alle restanti delle allegate figure, la porzione anteriore 20 del gambetto 14 è suddivisa in due guance laterali 24 che anteriormente definiscono l’apertura 26 di introduzione del piede dello sciatore, mentre posteriormente sono collegate tra loro da un pannello posteriore 28.
Come si vede sempre dalle figure allegate le suddette guance laterali 24 sono parzialmente sovrapposte al pannello posteriore 28 e quest’ultimo in particolare, come risulterà più chiaro nel seguito, costituisce l’elemento mobile de) gambetto per il suo divaricamento, cioè la sua parte spostabile, poiché le suddette guance laterali 24 risultano stazionarie in quanto parte del gambetto 14.
Le guance laterali 24 e del pannello posteriore 28 risultano opportunamente collegate tra di loro e ad esse sono associati mezzi a camma, descritti nel seguito, il cui azionamento è tale da comandare spostamenti del pannello posteriore 28 rispetto alle guance laterali 24 tali da avvicinare o allontanare il primo rispetto alle seconde.
Innanzitutto il pannello posteriore 28 è incernierato inferiormente alle guance laterali 24 tramite una coppia di perni 30 (entrambi visibili nella figura 3) i quali vengono introdotti in corrispondenti fori 32 del pannello 28 e delle guance 24. Questo tipo di collegamento consente in particolare una rotazione dell’intero pannello 28 attorno alla sua estremità inferiore in entrambi i sensi di rotazione possibili come risulta in particolare chiaro dalie figure 1 e 3.
Il pannello 28 e le guance 24 sono pure collegati tra di loro da mezzi che guidano le rotazioni del pannello 28 rispetto alle guance 24. Tali mezzi comprendono un collegamento a perno ed asola in cui, nella forma di realizzazione esemplificativa considerata, il perno 34 è disposto sulla guancia 24 ed il suo gambo 36 sporge in direzione del pannello 28 e viene dapprima introdotto in una fenditura o asola 38 della guancia 24 e, successivamente, in un foro 40 del pannello 28. L’asola 38 è più chiaramente visibile nella zona asportata della figura 4 dalla quale si nota che detta asola 38 si estende trasversalmente sulla guancia 24 in direzione del pannello posteriore 28. In questo modo, quando detto pannello 28 viene fatto ruotare in un senso o nell’altro, il gambo 36 dei perni 34 può scorrere liberamente in detta asola 38 consentendo in tal modo gli spostamenti rotazionali del pannello 28.
Lo scarpone da sci secondo il presente trovato comprende ulteriormente mezzi a camma associati a ciascuna guancia laterale 24 e al pannello posteriore 28 una cui porzione, disposta in modo spostabile nella guancia laterale 24, viene azionata direttamente dall’utilizzatore, a detta porzione essendo associata un’ulteriore porzione cooperante con il pannello posteriore la quale, quando la porzione disposta nella guancia laterale 24 viene azionata, comanda gli spostamenti del pannello posteriore 28.
Come si vede dalle figure allegate, detti mezzi a camma comprendono innanzitutto una prima porzione disposta nella guancia laterale 24 e spostabile nella stessa essenzialmente costituita da un elemento discoidale 42 provvisto sulla faccia in vista di un intaglio 44 la quale alloggia in un’asola 46 ricavata sulla guancia laterale 24.
L’asola 46 è di forma sostanzialmente rettangolare avente due lati rettilinei paralleli ed inclinati in alto verso la parte anteriore dello scarpone i quali sono collegati tra di loro alle estremità da segmenti curvilinei, in particolare di profilo essenzialmente semicircolare in modo da alloggiare l elemento discoidale 42 come si nota in particolare dalla figura 1 e dalle altre analoghe figure illustranti lo scarpone sostanzialmente nella medesima vista, nonché dalla figura 14.
Secondo una delle caratteristiche dello scarpone secondo il presente trovato, Felemento discoidale 42, che può essere assimilato ad un bottone di azionamento, può essere fatto ruotare nell’asola 46 e simultaneamente spostato longitudinalmente lungo la stessa. E’ sufficiente, mediante un attrezzo noto qualsiasi quale un cacciavite o simili, inserire la testa del cacciavite nell’intaglio 44 dell’elemento discoidale 42 e comandarne la rotazione. Quest’ultima, grazie alla particolare conformazione dell’asola 46, avverrà lungo un asse sostanzialmente centrale dell’elemento discoidale 42 mentre mediante il medesimo attrezzo verrà operato uno spostamento longitudinale di detto elemento discoidale 42.
Tale spostamento in particolare può essere tale da portare Felemento discoidale 42 da una delle estremità dell’asola 46 come rappresentato nella figura 1 e nelle analoghe figure, sino all’altra estremità, come visibile nella figura 14, compiendo una rotazione di 180°.
Secondo un ulteriore vantaggio e caratteristica dello scarpone secondo il presente trovato, Felemento discoidale 42, durante il suddetto movimento di traslazione, può essere arrestato in una posizione intermedia dell’asola 46 la cui finizione verrà precisata nel seguito.
Come si può ora apprezzare in particolare dalle figure 3 e 5, Felemento discoidale 42 è provvisto, su una delle sue facce, di un perno 48 sostanzialmente perpendicolare al corpo dell’elemento discoidale 42 e, secondo una delle caratteristiche principali dello scarpone secondo il presente trovato, disposto in modo eccentrico rispetto al suddetto elemento discoidale 42.
Come si nota sempre con particolare riferimento alle figure 3 e 5, il pannello posteriore 28 è provvisto, in corrispondenza dell’asola 46, di un foro 50 atto a ricevere il perno 48 quando l’elemento discoidale 42 viene disposto nell’asola 46. In questo modo l’elemento discoidale 42 ed il suo perno 48 realizzano un collegamento eccentrico tra ciascuna guancia 24 e il pannello posteriore 28.
Il funzionamento dello scarpone secondo il presente trovato, in particolare per quanto riguarda il divaricamento del suo gambetto 14, risulta il seguente. Si suppone di partire dalla condizione di figura 1 nella quale il pannello posteriore 28 si trova nella sua posizione più prossima alle guance laterali 24 per cui il divaricamento del gambetto 14 è nullo.
In questa condizione le estremità di due porzioni imbottite 52, 54 del gambetto 14 delle quali la porzione 52 è solidale al pannello 28, mentre la porzione 54 è in un pezzo unico con il gambetto 14 e quindi stazionaria, risultano alla minima distanza relativa possibile.
Desiderando ora realizzare un divaricamento del gambetto 14, cioè ottenere una rotazione al'indietro, come indicato dalla freccia F delle figure 2 e 4 del pannello posteriore 28 e quindi rendere possibile anche una rotazione all’ indietro della porzione di imbottitura 52, è sufficiente intervenire con un attrezzo qualsiasi sull’elemento discoidale 42 per comandarne una rotazione in senso orario come indicato dalla freccia G sempre delle figure 2 e 4.
Simultaneamente viene operata una azione tale da far scorrere l elemento discoidale 42 nell’asola 46 in modo che, grazie al collegamento eccentrico del perno 48 di detto elemento discoidale 42, detto perno 48, grazie alla rotazione e alla traslazione dell’elemento discoidale 42, comanderà una rotazione all’ indietro del pannello posteriore 28 portandolo ad esempio nella condizione rappresentata nella figura 4.
La suddetta rotazione all’indietro è consentita grazie sia al’incemieramento mediante i perni 30 del pannello 28 alle guance 24 sia al collegamento perno 34-asola 38 tra le guance 24 e il pannello 28.
L’ampiezza della rotazione all’indietro del pannello 28 dipende dall’entità della rotazione e della traslazione impartite all’elemento discoidale 42 che trasmetterà quindi opportunamente un’azione di spinta all’indietro tramite il suo perno 48. Naturalmente l’azione ora spiegata si esplica su entrambi i lati del gambetto per cui in definitiva tale azione risulta distribuita in modo uniforme ed equilibrata.
Va ricordato che il divaricamento del gambetto 14 può essere ottenuto sia con lo scarpone nella condizione sci (cioè con i mezzi di chiusura e bloccaggio 18 chiusi) sia con lo scarpone nella condizione camminata (cioè con i mezzi di chiusura e bloccaggio 18 disattivati).
Una volta che il divaricamento non è più richiesto, evidentemente in funzione delle dimensioni del polpaccio dell’ utilizzatore, lo scarpone può essere riportato nella condizione di partenza, cioè quella rappresentata nella figura 1 operando in modo inverso al precedente.
Sarà peraltro sufficiente quindi impartire all’elemento discoidale 42 una traslazione inversa alla precedente ed una rotazione pure di senso contrario a quella impartita in precedenza cioè quella secondo il senso della freccia G. In definitiva si otterrà una rotazione in avanti del pannello 28 che verrà seguita in questo movimento dalla porzione imbottita 52 sino a che il gambetto 14 viene riportato nella condizione iniziale da cui è partito.
Vengono ora considerate in particolare le figure 7, 9, 11, 13, e 15 che illustrano il modo di funzionare dello scarpone per il divaricamento del suo gambetto particolarmente per quanto concerne l’azionamento dei mezzi a camma di cui sopra.
Le figure 7 e 9 più precisamente mostrano rispettivamente due posizioni possibili dell’elemento discoidale 42 nella prima delle quali (figura 7) il pannello 28 si trova nella posizione più prossima alla guancia 24 mentre nella seconda (figura 9) il pannello 28 è stato fatto arretrare rispetto alla guancia 24 grazie all’azione dei mezzi a camma di cui è provvisto lo scarpone secondo il presente trovato.
Le figure 11, 13, e 15 sono viste analoghe alle figure 7 e 9 che rappresentano i mezzi a camma dello scarpone secondo il presente trovato nelle varie successive posizioni operative. Più precisamente nella condizione di figura 11 i mezzi a camma di cui sopra sono predisposti per mantenere il pannello 28 nella posizione più prossima alle guance 24. Nella figura 13, grazie ad una rotazione sempre secondo il senso della freccia G, l’elemento discoidale 42 viene fatto ruotare per comandare una rotazione all 'indietro del pannello 28 come illustrato schematicamente nella figura 12. Infine, nella figura 15, la rotazione dell’elemento discoidale 42 ha termine per cui il pannello si trova nella posizione di massimo divaricamento rispetto alla guancia 24 come illustrato schematicamente nella figura 16.
Nelle figure 11, 13 e 15 è mostrato schematicamente in successione nelle varie posizioni operative il perno 48 di cui è provvisto l’elemento discoidale 42.
Da quanto sopra descritto risultano evidenti l’estrema semplicità costruttiva e di funzionamento dei mezzi che comandano il divaricamento del gambetto dello scarpone secondo il presente trovato, particolarmente per quanto riguarda i mezzi a camma sopra descritti costituiti sostanzialmente dal'elemento discoidale 42 e dal perno 48 ad esso associato.
In considerazione di quanto sopra descritto si può ragionevolmente sostenere che i mezzi a camma di cui sopra funzionano come una leva di comando che trasmette il movimento al pannello 28 a partire dall’elemento discoidale 42. Quest’ultimo in particolare è assimilabile al fulcro della leva suddetta ed in particolare si tratta di un fulcro mobile in quanto durante la fase operativa di spostamento del pannello 28, esso viene fatto ruotare e traslare nell’asola 46. Ciò è evidentemente da ritenersi valido sia nella fase di divaricamento vera e propria del gambetto dello scarpone che nella fase di ritorno dello stesso alla condizione iniziale.
E’ chiaro infine che varianti e/o modifiche potranno essere apportate allo scarpone da sci secondo il presente trovato, senza per questo uscire dall’ambito di protezione del trovato stesso.

Claims (11)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Scarpone da sci, del tipo comprendente uno scafo ed un gambetto incernierati tra loro, essendo previsti sul gambetto mezzi di chiusura e bloccaggio dello stesso, in cui il gambetto è realizzato in una prima e seconda porzione, rispettivamente anteriore e posteriore, divaricabili tra loro, caratterizzato dal fatto che detta porzione anteriore (20) del gambetto (14) è suddivisa in due guance laterali (24) che anteriormente definiscono l’apertura (26) di introduzione del piede dello sciatore, mentre posteriormente sono collegate tra loro da un pannello posteriore (28), quest’ultimo essendo incernierato inferiormente a dette guance laterali (24) del gambetto (14), a dette guance laterali (24) e detto pannello posteriore (28) essendo associati mezzi a camma (42) collegati in modo eccentrico a detto pannello posteriore (28), una cui porzione (42) alloggia in modo spostabile in una sede (46) di detta guancia laterale (24) tra una prima posizione in cui, grazie a detto collegamento eccentrico col pannello posteriore e a detto spostamento rispetto a detta guancia laterale (24), essa avvicina detto pannello posteriore (28) a detta guancia laterale (24) ed una seconda posizione in cui, sempre grazie a detto collegamento eccentrico con detto pannello posteriore (28) e a detto spostamento rispetto a detta guancia laterale (24), essa allontana detto pannello posteriore (28) da detta guancia laterale (24).
  2. 2. Scarpone da sci secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detta porzione (42) di detti mezzi a camma è costituita da un elemento essenzialmente discoidale (42) alloggiato in un’asola (46) di detta guancia laterale (24).
  3. 3. Scarpone da sci secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che gli spostamenti di detto elemento discoidale (42) nell'asola (46) comprendono almeno una rotazione dello stesso attorno ad un suo asse essenzialmente centrale ed uno spostamento di detto elemento (42) lungo l'asse longitudinale dell’asola (46).
  4. 4. Scarpone da sci secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detto elemento discoidale (42) è provvisto di un perno (4S) che si estende in modo eccentrico e perpendicolare rispetto al corpo di detto elemento discoidale (42) ed è inserito in un foro (50) del pannello posteriore (28) mentre detto elemento discoidale (42) è simultaneamente alloggiato in detta asola (46).
  5. 5. Scarpone da sci secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detta asola (46) è di forma essenzialmente rettangolare avente almeno una coppia di lati opposti sostanzialmente curvilinei nei quali va ad introdursi detto elemento discoidale (42) al termine delle sue corse operative per ravvicinamento ed il divaricamento del pannello posteriore (28) rispetto alle guance laterali (24) anteriori del gambetto (14).
  6. 6. Scarpone da sci secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che i restanti due lati dell’asola (46) sono sostanzialmente rettilinei e paralleli tra di loro.
  7. 7. Scarpone da sci secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che detti lati rettilinei e sostanzialmente paralleli tra loro dall’asola (46) sono inclinati verso l’alto e anteriormente rispetto alla guancia laterale (24).
  8. 8. Scarpone da sci secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto tra detto pannello posteriore (28) e ciascuna guancia laterale (24) è previsto un collegamento a perno ed asola (34-38) per guidare le rotazioni di detto pannello posteriore (28) rispetto a detta guancia laterale (24).
  9. 9. Scarpone da sci secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che detto elemento discoidale (42) è accessibile dall’esterno dell’asola (46) per il suo azionamento.
  10. 10. Scarpone da sci secondo la rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che detto elemento discoidale (42) presenta, sulla sua faccia in vista, almeno un intaglio o tacca (44) atto a consentire l’impegno con un attrezzo di azionamento di tipo noto.
  11. 11. Scarpone da sci secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che detto collegamento a perno (34) ed asola (38) è disposto in una zona intermedia compresa tra detti mezzi a camma (42) e il perno di incernieramento (30) del pannello posteriore (28) alla guancia laterale (24)
IT1996TV000059U 1996-09-20 1996-09-20 Scarpone da sci comprendente uno scafo ed un gambetto incernierati traloro in cui il gambetto e' realizzato in due porzioni divaricabili tra IT242131Y1 (it)

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