ITTV20130113A1

ITTV20130113A1 - Struttura di cerniera

Info

Publication number: ITTV20130113A1
Application number: IT000113A
Authority: IT
Inventors: Dario Pivato
Original assignee: Pivato S R L
Priority date: 2013-07-18
Filing date: 2013-07-18
Publication date: 2015-01-19

Description

TITOLO: STRUTTURA DI CERNIERA

DESCRIZIONE

La presente domanda ha per oggetto una struttura di cerniera.

Oggigiorno la realizzazione delle porte prevede che per le stesse si ottenga uno stipite, composto da due montanti verticali e da un traverso, successivamente addossabile ad un falso telaio a sua volta preventivamente associato in corrispondenza di un vano in cui la porta deve essere collocata.

L'anta (o la porta) viene unita allo stipite, nello specifico al montante lato cerniere, attraverso delle cerniere a vista o a scomparsa.

Lo stipite viene ancorato al falsotelaio solitamente mediante viti o arpioncini.

Possono essere impiegate delle aste coprifilo. Oggigiorno sono note cerniere del tipo "a vista" comunemente conosciute con il termine di "anuba"; una simile tipologia di cerniere è illustrata nel brevetto per modello di utilità italiano numero 263992 e nel brevetto per modello di utilità italiano numero 270116: tali tipologie di note cerniere presentano molteplici inconvenienti quali il notevole ingombro, l'impiego di molteplici perni posti perpendicolarmente all'asse di rotazione, tempi di montaggio elevati, un aspetto antiestetico dovuto all'ingombro della cerniera che risulta interamente visibile, la necessità di smontare l'anta nel caso si volesse installare o rimuovere il coprifilo.

Compito principale di quanto forma oggetto del presente trovato è quindi quello di risolvere i problemi tecnici evidenziati, eliminando gli inconvenienti di cui alla tecnica nota citata e quindi escogitando un trovato che permetta di conseguire una ottimale complanarità tra anta e coprifilo con la contemporanea possibilità di poter installare o rimuovere il coprifilo senza dover smontare l'anta e/o le cerniere.

Nell'ambito del compito sopra esposto, un altro importante scopo è quello di realizzare un trovato che permetta di conseguire la reversibilità dell'anta, ossia poter utilizzare la stessa anta su uno stipite con verso di apertura destro o sinistro senza necessità di alcun intervento invasivo in cantiere.

Ancora uno scopo del trovato è quello di permettere di conseguire una velocizzazione nella fase di montaggio ed una buona finitura estetica.

Un altro scopo del trovato è quello di ridurre l'ingombro a vista della cerniera senza pregiudicarne la portata.

Non ultimo scopo è quello di ottenere un trovato che risulti strutturalmente semplice, che presenti costi di realizzazione contenuti e sia realizzabile con gli usuali noti impianti.

Il compito e gli scopi accennati, nonché altri che più chiaramente appariranno in seguito, vengono raggiunti da una struttura di cerniera (1), particolarmente per ante (2) di porte comprendenti uno stipite (3), composto da due montanti (4a,4b) verticali, addossabile ad un eventuale falso telaio (5), ed un traverso ed almeno un coprifilo (7a,7b) od un compenso coprifilo, che si caratterizza per il fatto di essere costituita da due componenti (la,lb) ciascuno dei quali è formato da una staffa (8) presentante una appendice (9) poligonale inseribile entro una controsagomata sede (10) ricavata su detto montante (4b) o detta anta (2), su detta appendice (9) essendo ricavato un foro (11) per la interconnessione mediante vite (12) a detti montante (4b) o anta (2), detta staffa (8) presentando ad una estremità un occhiello (15) sede per un perno (16).

Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente dalla descrizione dettagliata di una particolare, ma non esclusiva, forma di realizzazione, illustrata a titolo indicativo e non limitativo nelle tavole di disegni allegate, in cui:

la fig. 1 illustra, in una prima vista di tre quarti parzialmente sezionata, il trovato;

la fig. 2 illustra, in un esploso, il trovato; la fig. 3 illustra, in una vista laterale, il trovato;

la fig. 4 è una vista operata secondo il piano di sezione IV-IV di fig.3;

la fig. 5 è una vista operata secondo il piano di sezione V-V di fig.3;

la figura 6 illustra, in una vista dall'alto, il trovato;

la fig. 7 illustra la struttura di cerniera in un esploso.

Negli esempi di realizzazione che seguono, singole caratteristiche, riportate in relazione a specifici esempi, potranno in realtà essere intercambiate con altre diverse caratteristiche, esistenti in altri esempi di realizzazione.

Inoltre è da notare che tutto quello che nel corso della procedura di ottenimento del brevetto si rivelasse essere già noto, si intende non essere rivendicato ed oggetto di stralcio (disclaimer) dalle rivendicazioni.

Con riferimento alle figure precedentemente citate, si è indicata con il numero (1) una struttura di cerniera, particolarmente per ante (2) di porte comprendenti uno stipite (3), composto da due montanti (4a,4b) verticali, addossabili ad un eventuale falso telaio (5) addossabile ad un muro (6), ed un traverso (non illustrato) ed almeno un coprifilo (7a,7b) od un compenso coprifilo.

La struttura di cerniera (1) è costituita da due componenti (la,lb) di uguale o diversa proporzione, ciascuno dei quali è formato da una staffa (8) presentante in pianta una conformazione poligonale, preferibilmente a pianta rettangolare.

In corrispondenza di una superficie laterale dalla staffa (8) sporge una appendice (9), di forma poligonale.

Tale appendice (9) interessa gran parte della lunghezza della staffa (8).

La appendice (9) risulta quindi inseribile entro una controsagomata sede (10) ricavata su detto montante (4b) o detta anta (2).

In corrispondenza di detta appendice (9) è ricavato un foro (11) per la interconnessione, mediante una vite (12), a detti montante (4b) o anta (2).

La vite (12) è del tipo autof ilettante o interagisce con un predisposto controdado (17).

In corrispondenza della superficie di detta staffa (8) opposta a quella da cui sporge detta appendice (9), è ricavato, in corrispondenza del foro (11), uno scanso o un invito (13), interessante parte dello spessore di detta appendice (9), per un tappo (14) atto ad occludere la testa di detta vite e disporsi a filo con detta superficie di detta staffa (8).

La staffa (8) presenta ad una estremità un occhiello (15), disposto perpendicolarmente a detta staffa (8) stessa, sede per un perno (16) presentante le estremità arrotondate e, circa in corrispondenza della zona mediana, un cordolo anulare (17) di diametro interno pari o superiore a quello esterno di detto occhiello (15) e a quello esterno di detto perno (16).

Vantaggiosamente in corrispondenza di una delle estremità di ciascuno di detti occhielli (15) è posizionabile un ulteriore tappo (14) analogo per dimensioni e forme a quello posizionabile in corrispondenza dello scanso (13).

Si è in pratica constatato come il trovato abbia raggiunto il compito e gli scopi sopra accennati essendosi ottenuta una cerniera in cui la appendice, prevista sulla superficie della staffa che va in appoggio all'anta o allo stipite e che va inserita nella sede realizzata nello spessore dell'anta o dello stipite, consente di garantire un'idonea portata, necessaria a sostenere un'anta che potrebbe arrivare a pesare anche 45 kg.

La staffa inoltre è fissata con una sola vite, dato che l'unica funzione demandata alla vite è quella di tenere la staffa aderente all'anta o allo stipite ed evitare che questa sì sfili dalla propria sede di inserimento in fase di movimentazione dell'anta, essendo invece la portata demandata alla appendice.

L'impiego di una sola vite permette inoltre di velocizzare la fase di montaggio ed allo stesso tempo, mediante l'applicazione di un tappo dedicato dello stesso colore del corpo cerniera, di curare anche la parte estetica facendo scomparire la testa dell'unica vite utilizzata.

L'aver ottenuto uno scasso in corrispondenza del foro vite dello stesso diametro interno del foro per il perno di rotazione permette di utilizzare una sola tipologia di tappi per chiuderli entrambi con conseguente vantaggio per la gestione e per la posa.

La cerniera permette così di mantenere la complanarità tra anta e coprifilo, di installare o rimuovere il coprifilo senza dover smontare l'anta e/o le cerniere, permette la reversibilità dell'anta, ossia poter utilizzare la stessa anta su uno stipite con verso di apertura destro o sinistro senza necessità di alcun intervento invasivo in cantiere.

Ciò avviene in fase di montaggio mediante la rimozione ed il capovolgimento delle cerniere.

Infine si è ottenuto un aspetto curato per la cerniera riducendone la dimensione e l'ingombro a vista senza pregiudicarne la portata, così da aversi un aspetto estetico gradevole perché non presenta viti a vista.

Naturalmente i materiali impiegati nonché le dimensioni costituenti i singoli componenti del trovato potranno essere più pertinenti a seconda delle specifiche esigenze.

I diversi mezzi per effettuare certe differenti funzioni non dovranno certamente coesistere solo nella forma di realizzazione illustrata, ma potranno essere di per sé presenti in molte forme di realizzazione, anche non illustrate.

Le caratteristiche indicate come vantaggiose, opportune o simili, possono anche mancare od essere sostituite da equivalenti.

Claims

RIVENDICAZIONI 1. Struttura di cerniera (1)/particolarmente per ante (2) di porte comprendenti uno stipite (3), composto da due montanti (4a,4b) verticali, addossabile ad un eventuale falso telaio (5), ed un traverso ed almeno un coprifilo (7a,7b), che si caratterizza per il fatto di essere costituita da due componenti (la,lb) ciascuno dei quali è formato da una staffa (8) presentante una appendice (9) poligonale inseribile entro una controsagomata sede (10) ricavata su detto montante (4b) o detta anta (2), su detta appendice (9) essendo ricavato un foro (11) per la interconnessione mediante vite (12) a detti montante (4b) o anta (2), detta staffa (8) presentando ad una estremità un occhiello (15) sede per un perno (16).
2. Struttura come alla rivendicazione 1 che si caratterizza per il fatto di essere costituita da due componenti (la,lb), di uguale o diversa proporzione, ciascuno dei quali comprende una staffa (8) presentante in pianta una conformazione a pianta rettangolare, in corrispondenza di una superficie laterale di detta staffa sporgendo una appendice (9), di forma poligonale.
3. Struttura come alle rivendicazioni 1 e 2 che si caratterizza per il fatto che detta appendice (9), che interessa gran parte della lunghezza di detta staffa (8), è inseribile entro una controsagomata sede (10) ricavata su detto montante (4b ) o detta anta (2).
4. Struttura come alle rivendicazioni 1 e 3 che si caratterizza per il fatto che in corrispondenza di detta appendice (9) è ricavato un foro (11) per la interconnessione, mediante una vite (12), a detti montante (4b) o anta (2), in corrispondenza della superficie di detta staffa (8) opposta a quella da cui sporge detta appendice (9) essendo ricavato, in corrispondenza di detto foro (11), uno scanso o un invito (13), interessante parte dello spessore di detta appendice (9), per un tappo (14) atto ad occludere la testa di detta vite e disporsi a filo con detta superficie di detta staffa (8).
5. Struttura come alle rivendicazioni 1 e 4 che si caratterizza per il fatto che detta staffa (8) presenta ad una estremità un occhiello (15), disposto perpendicolarmente a detta staffa (8), sede per un perno (16) presentante le estremità arrotondate e, circa in corrispondenza della zona mediana, un cordolo anulare (17) di diametro interno pari o superiore a quello esterno di detto occhiello (15) e a quello esterno di detto perno (16).
6. Struttura come alle rivendicazioni 1 e 5 che si caratterizza per il fatto che in corrispondenza di una delle estremità di ciascuno di detti occhielli (15) è posizionabile un ulteriore tappo (14) analogo per dimensioni e forme a quello posizionabile in corrispondenza di detto scanso (13) .