ITTV20130111A1 - Metodo per la realizzazione di ante in vetro ed anta ottenuta con detto metodo - Google Patents
Metodo per la realizzazione di ante in vetro ed anta ottenuta con detto metodoInfo
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Classifications
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Description
TITOLO: METODO PER LA REALIZZAZIONE DI ANTE IN VETRO ED ANTA OTTENUTA CON DETTO METODO
DESCRIZIONE
La presente domanda ha per oggetto un metodo per la realizzazione di ante in vetro ed una anta ottenuta con detto metodo.
Per la realizzazione di ante in vetro per il mobile oggigiorno è noto utilizzare, in abbinamento con il vetro, principalmente componenti in legno o in materia plastica ed in alluminio .
L'uso del vetro in abbinamento ad altri materiali, quali derivati del legno o materie plastiche, conferisce però all'anta una instabilità strutturale, dato che la diversa dilatazione termica ed il diverso assorbimento di umidità dei materiali utilizzati porta nel tempo a deformazioni che non consentono più la planarità dell'anta e quindi la rendono esteticamente e funzionalmente non accettabile.
A parziale soluzione di tale inconveniente è noto applicare sui bordi dell'anta un telaio perimetrale in metallo, a cui viene associata, mediante un serraggio usualmente a morsa tra montanti e traversi, una lastra di vetro.
Tale soluzione però non risolve il problema estetico particolarmente del retro dell'anta se non con soluzioni estremamente costose.
Compito principale di quanto forma oggetto del presente trovato è quindi quello di risolvere i problemi tecnici evidenziati, eliminando gli inconvenienti di cui alla tecnica nota citata e quindi escogitando un metodo che permetta di realizzare delle ante in vetro che presentino una elevata stabilità strutturale nel tempo, un peso complessivo contenuto ed una ottimale finitura estetica .
Nell'ambito del compito sopra esposto, un altro importante scopo del trovato è quello di realizzare una anta in vetro che risulti strutturalmente semplice e che presenti costi di realizzazione contenuti.
Il compito e gli scopi accennati, nonché altri che più chiaramente appariranno in seguito, vengono raggiunti da un metodo per la realizzazione di ante (1) in vetro ed anta ottenuta con detto metodo che si caratterizza per il fatto di comprendere le seguenti fasi:
-posizionamento, tra due vetri di spessore compreso tra 1 e 4 mm, di almeno un distanziale ed una eventuale fascia o inserto a maggiore resistenza meccanica presentanti complessivamente le stesse dimensioni di detti due vetri, detto distanziale essendo realizzato in materiale di peso inferiore ai 900 Kg/M3 (chilogrammi per metro cubo) ;
-incollaggio di detti due vetri su detto almeno un distanziale ;
-molatura contemporanea dei bordi perimetrali di detti due vetri e di detto almeno un distanziale ;
-applicazione di un bordo in corrispondenza di detti bordi perimetrali di detti due vetri e di detto almeno un distanziale una volta molati;
—eventuale rettifica di detto bordo e di parte di detti bordi perimetrali di detti due vetri.
Ulteriori caratteristiche *· e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente dalla descrizione dettagliata di una particolare, ma non esclusiva, forma di realizzazione, illustrata a titolo indicativo e non limitativo nelle tavole di disegni allegate, in cui:
la fig. 1 illustra, in una vista di tre quarti laterale, l'anta ottenuta con il metodo indicato;
la fig. 2 illustra l'anta parzialmente sezionata ;
la fig. 3 illustra l'anta in un esploso;
la fig. 4 illustra, in una vista di tre quarti laterale, l'anta ottenuta successivamente alla fase di accoppiamento dei vetri all'inserto;
la fig. 5 è una vista operata secondo il piano di sezione V-V di figura 4;
la fig. 6 illustra, in una vista analoga alla precedente, l'anta successivamente la fase di molatura dei bordi perimetrali dei due vetri e dell 'inserto ;
la fig. 7 è una vista analoga a quella di figura 4 in cui all'anta è stato associato il bordo;
la fig. 8 illustra, in una vista analoga a quella di figura 5, la condizione con il bordo associato all'anta;
la fig. 9 illustra l'anta con applicati anche due fasce o inserti a maggiore resistenza meccanica ;
la fig.10 illustra l'anta di cui alla figura precedente una volta finita parzialmente sezionata .
Negli esempi di realizzazione che seguono, singole caratteristiche, riportate in relazione a specifici esempi, potranno in realtà essere intercambiate con altre diverse caratteristiche, esistenti in altri esempi di realizzazione.
Inoltre è da notare che tutto quello che nel corso della procedura di ottenimento del brevetto si rivelasse essere già noto, si intende non essere rivendicato ed oggetto di stralcio (disclaimer) dalle rivendicazioni.
Con riferimento alle figure precedentemente citate, si è indicata con il numero (1) una anta in vetro, particolarmente per un mobile, la quale è ottenuta mediante un metodo che prevede una prima fase di posizionamento, tra due vetri (2a,2b), di spessore sottile compreso tra 1 e 4 mm, di almeno un distanziale (3) delle stesse dimensioni .
Tale distanziale (3) è realizzato in materiale leggero di peso inferiore ai 900 Kg/m3.
Vantaggiosamente potrà essere utilizzato un materiale presentante una densità variabile tra 35 a 100 Kg/m3.
Tale distanziale (3) potrà essere realizzato in polistirene o poliuretano date le loro caratteristiche di leggerezza e di resistenza al rammollimento e all'espansione dovuta all'incremento di temperatura (fino a 80/85 C°).
Il distanziale (3) può eventualmente ricomprendere almeno una fascia o un inserto (4) a maggiore resistenza meccanica ad esso accoppiato in corrispondenza di una voluta zona.
Tale fascia o un inserto (4) può vantaggiosamente presentante una densità variabile tra (150-250) Kg/m3.
Tale fascia o un inserto (4) può preferibilmente essere costituito da del polietilene espanso per la sua maggiore resistenza meccanica unita all'insensibilità alle variazioni termiche fino a 130C°.
Tale almeno una fascia o inserto (4) presenta sostanzialmente la medesima altezza di detto distanziale (3) ma può presentare la voluta conformazione e disposizione e può quindi essere vantaggiosamente posto in corrispondenza di almeno un lato di detto distanziale (3).
Nella particolare forma realizzativa illustrata nelle figure 9 e 10 si è considerato un primo inserto (4a) ed un secondo inserto (4b) posti in corrispondenza di due lati contigui della anta
(1)·
L'ingombro complessivo del distanziale (3) e dell'eventuale fascia o inserto (4,4a,4b) ad esso accoppiato sarà comungue sostanzialmente circa pari all' ingombro complessivo di detti due vetri (2a,2b).
Nella forma relativa illustrata detti primo e secondo inserto (4a,4b) sono posti in modo tale da disporsi circa a filo con i bordi perimetrali non molati (5a,5b) di detti due vetri (2a,2b).
Il metodo prevede successivamente che si effettui un incollaggio di detti due vetri (2a,2B) su detto almeno un distanziale (3).
Segue quindi la molatura contemporanea dei bordi perimetrali (5a,5b) non molati di detti due vetri (2a,2b) e del bordo perimetrale (6) di detta almeno una fascia o inserto (4,4a,4b) ad ottenere, come illustrato in figura 6, nuovi bordi molati (7a,7b) per detti due vetri (2a,2b) e un nuovo bordo molato (8) per detto distanziale (3) che giacciono tutti in corrispondenza di un medesimo piano .
Segue quindi la applicazione di un bordo (9) in corrispondenza di detti bordi perimetrali molati (7a,7b) di detti due vetri (2a,2b) e del bordo molato (8) di detto almeno un distanziale (3).
Segue quindi una eventuale rettifica di detto bordo (9) e di parte di detti bordi perimetrali molati (7a,7b) di detti due vetri.
Si ottiene così una anta (1) finita su cui possono essere fatte ulteriori e note lavorazioni, quali, ad esempio, l'ottenimento di predisposti fori o sedi (11) effettuate sia in corrispondenza di almeno uno di detti due vetri (2a,2b) che di detto distanziale (3) o di detta fascia o inserto (4,4a,4b) ad esempio per delle cerniere o delle maniglie o altri accessori.
Tale distanziale (3) deve avere una consistenza meccanica sufficiente a garantire la tenuta del bordo (9), cioè ad evitare la facile asportazione parziale della superficie del materiale leggero nel caso il bordo (9) venisse asportato, quindi ad evitare che pur tenendo la colla si stappi la superficie del materiale costituente il distanziale (3) posta a contatto con il bordo (9). Inoltre, per poter eseguire la successiva foratura dell'anta (1) finita, il materiale a più alta densità costituito da detta fascia o inserto (4,4a,4b), od anche detto distanziale (3), viene vantaggiosamente fresato in corrispondenza delle zone da forare in modo da creare uno spazio (12) tra almeno uno di detti due vetri (2a,2b) e detto distanziale (3); tale spazio permette di forare il secondo vetro e il distanziale permettendo la facile asportazione della carota così creata.
Si è in pratica constatato come il trovato abbia raggiunto il compito e gli scopi sopra accennati essendosi ottenuto un metodo che permette di realizzare delle ante in vetro che presentano sia una elevata stabilità strutturale nel tempo, sia un peso complessivo contenuto che una ottimale finitura estetica.
Si consegue quindi una buona finitura estetica dato che si dispone di una superficie vetrosa su entrambe i lati che permette di ottenere una finitura estetica identica sul lato esterno e sul lato interno a differenza della maggior parte delle ante attualmente presenti sul mercato.
Inoltre sì ha una ottimale stabilità dato che l'utilizzo del vetro su entrambi i lati rende l'anta perfettamente bilanciata e non soggetta a imbarcamenti e flessioni.
L'anta risulta inoltre leggera, dato che è costituita in gran parte da una anima molto leggera essendo il distanziale che occupa la maggior parte della superficie dell'anta stessa e potendo utilizzare vetri con sezione molto sottile; il suo peso specifico risulta così molto basso con conseguenti vantaggi strutturali, permettendo quindi di applicare un basso sforzo meccanico sia ai mobili che ai componenti soggetti ad usura come cerniere, guide eccetera.
Le caratteristiche di assoluta insensibilità all'umidità dei materiali che compongono l'anta la rendono particolarmente adatta all'impiego in bagni e cucine dove la presenza di umidità è particolarmente presente.
Naturalmente i materiali impiegati nonché le dimensioni costituenti i singoli componenti del trovato potranno essere più pertinenti a seconda delle specifiche esigenze.
I diversi mezzi per effettuare certe differenti funzioni non dovranno certamente coesistere solo nella forma di realizzazione illustrata, ma potranno essere di per sé presenti in molte forme di realizzazione, anche non illustrate.
Le caratteristiche indicate come vantaggiose, opportune o simili, possono anche mancare od essere sostituite da equivalenti.
Claims (10)
- RIVENDICAZIONI 1. Metodo per la realizzazione di ante (1) in vetro ed anta ottenuta con detto metodo che si caratterizza per il fatto di comprendere le seguenti fasi: posizionamento, tra due vetri di spessore compreso tra 1 e 4 mm, di almeno un distanziale ed una eventuale fascia o inserto a maggiore resistenza meccanica presentanti complessivamente le stesse dimensioni di detti due vetri, detto distanziale essendo realizzato in materiale di peso inferiore ai 900 Kg/M3; incollaggio di detti due vetri su detto almeno un distanziale e su detta eventuale fascia o inserto; molatura contemporanea dei bordi perimetrali di detti due vetri e di detto almeno un distanziale; applicazione di un bordo in corrispondenza di detti bordi perimetrali di detti due vetri e di detto almeno un distanziale una volta molati; eventuale rettifica di detto bordo e di parte di detti bordi perimetrali di detti due vetri .
- 2. Anta (1) in vetro che si caratterizza per il fatto di essere costituita da una coppia dì vetri (2a,2b), di spessore compreso tra 1 e 4 min, tra cui è interposto almeno un distanziale (3), realizzato in materiale di peso inferiore ai 900 Kg/M3, ed una eventuale fascia o inserto (4,4a,4b) a maggiore resistenza meccanica, detta coppia di vetri (2a,2b) e detti almeno un distanziale (3) e detta eventuale fascia o inserto (4,4a,4b) presentando dei bordi perimetrali, molati su uno stesso piano, su cui è applicato un bordo, eventualmente rettificato.
- 3. Anta come alla rivendicazione 2 e metodo come alla rivendicazione 1 che si caratterizzano per il fatto che detto distanziale (3) è realizzato in materiale leggero di peso variabile tra 35 Kg/m3 a 100 Kg/m3.
- 4. Anta e metodo come ad una o più delle rivendicazioni precedenti che si caratterizzano per il fatto che detto distanziale (3) ricomprende almeno una fascia o un inserto (4) a maggiore resistenza meccanica ad esso accoppiato in corrispondenza di una voluta zona, detta fascia o un inserto (4) presentando una densità variabile tra (150-250) Kg/m3.
- 5. Anta come alle rivendicazioni 1 e 4 che si caratterizza per il fatto che detta almeno una fascia o inserto (4) presenta sostanzialmente la medesima altezza di detto distanziale (3) ed una voluta conformazione e disposizione.
- 6. Anta come alle rivendicazioni 1 e 5 che si caratterizza per il fatto che detta almeno una fascia o inserto (4) è posta in corrispondenza di almeno un lato di detto distanziale (3) ed è costituita da un primo inserto (4a) ed un secondo inserto (4b) posti in corrispondenza di due lati contigui di detta anta (1), l'ingombro complessivo di detto distanziale (3) e di detta eventuale fascia o inserto (4,4a,4b) ad esso accoppiato essendo sostanzialmente circa pari all'ingombro complessivo di detti due vetri (2a,2b), detti primo e secondo inserto (4a,4b) essendo posti in modo tale da disporsi circa a filo con i bordi perimetrali non molati (5a,5b) di detti due vetri (2a,2b) .
- 7 . Metodo ed anta come ad una o più delle rivendicazioni precedenti che si caratterizzano per il fatto di prevedere la molatura contemporanea di detti bordi perimetrali (5a,5b) non molati di detti due vetri (2a,2b) e del bordo perimetrale (6) di detta almeno una fascia o inserto (4,4a,4b) ad ottenere nuovi bordi molati (7a,7b) per detti due vetri (2a,2b) ed un nuovo bordo molato (8) per detto distanziale (3) che giacciono tutti in corrispondenza di un medesimo piano .
- 8. Metodo ed anta come ad una o più delle rivendicazioni precedenti che si caratterizzano per il fatto di prevedere la applicazione di un bordo (9) in corrispondenza di detti bordi perimetrali molati (7a,7b) di detti due vetri (2a,2b) e del bordo molato (8) di detto almeno un distanziale (3), detto bordo (9) e detti bordi perimetrali molati (7a,7b) di detti due vetri venendo eventualmente rettificati.
- 9. Metodo ed anta come ad una o più delle rivendicazioni precedenti che si caratterizzano per il fatto di prevedere l'ottenimento di predisposti fori o sedi (11) effettuate sia in corrispondenza di almeno uno di detti due vetri (2a,2b) che di detto distanziale (3) o di detta fascia o inserto (4,4a,4b).
- 10. Metodo ed anta come ad una o più delle rivendicazioni precedenti che si caratterizzano per il fatto che il materiale a più alta densità costituito da detta fascia o inserto (4,4a,4b), od anche detto distanziale (3), viene fresato in corrispondenza delle zone da forare in modo da creare uno spazio (12) tra almeno uno di detti due vetri (2a,2b) e detto distanziale (3), detto spazio (12) permettendo di forare almeno uno di detti due vetri (2a,2b) e detto distanziale (3) permettendo la facile asportazione della carota così creata.
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