ITTV20130074A1 - Metodo per la realizzazione di ante in vetro ed anta ottenuta con detto metodo - Google Patents

Description

TITOLO: METODO PER LA REALIZZAZIONE DI ANTE IN VETRO ED ANTA OTTENUTA CON DETTO METODO

DESCRIZIONE

La presente domanda ha per oggetto un metodo per la realizzazione di ante in vetro ed UNA anta ottenuta con detto metodo.

Per la realizzazione di ante in vetro per il mobile oggigiorno è noto utilizzare in abbinamento con il vetro principalmente componenti in legno o in materia plastica ed in alluminio.

L'uso del vetro in abbinamento ad altri materiali, quali derivati del legno o materie plastiche, conferisce però all'anta una instabilità strutturale, dato che la diversa dilatazione termica ed il diverso assorbimento di umidità dei materiali utilizzati porta nel tempo a deformazioni che non consentono più la planarità dell'anta e quindi la rendono esteticamente e funzionalmente non accettabile.

A parziale soluzione di tale inconveniente è noto applicare sui bordi dell'anta un telaio perimetrale in metallo, a cui viene associata, mediante un serraggio usualmente a morsa tra montanti e traversi, una lastra di vetro.

Tale soluzione però non risolve il problema estetico particolarmente del retro dell'anta se non con soluzioni estremamente costose.

Compito principale di quanto forma oggetto del presente trovato è quindi quello di risolvere i problemi tecnici evidenziati, eliminando gli inconvenienti di cui alla tecnica nota citata e quindi escogitando un metodo che permetta di realizzare delle ante in vetro che presentino una elevata stabilità strutturale nel tempo, un peso complessivo contenuto ed una ottimale finitura estetica .

Nell'ambito del compito sopra esposto, un altro importante scopo del trovato è quello di realizzare una anta in vetro che risulti strutturalmente semplice, che presenti costi di realizzazione contenuti.

Il compito e gli scopi accennati, nonché altri che più chiaramente appariranno in seguito, vengono raggiunti da un metodo per la realizzazione di ante in vetro che si caratterizza per il fatto di comprendere le seguenti fasi:

- posizionamento, tra due vetri (2a,2b), di almeno un distanziale o pannello (3) atto a definire una zona (6) perimetrale aperta tra detti due vetri (2a,2b);

-riempimento o iniezione o estrusione in detta zona (6) dì una resina a definire un cordolo perimetrale (12) solido accorpante detti due vetri (2a,2b) e distanziale o pannello (3);

-eventuale molatura contemporanea dei bordi perimetrali (7a,7b,7c,7d, 8a,8b,8c, 8d) di detti due vetri (2a,2b) e di detto cordolo perimetrale (12).

Si ottiene una anta in vetro che si caratterizza per il fatto di essere costituita da una coppia di vetri (2a,2b) tra cui è interposto un distanziale o pannello (3) ed un cordolo perimetrale (12) realizzato con una resina.

Vantaggiosamente la resina è costituita, per una alta percentuale, da materiali inerti che presentano un coefficiente di dilatazione termica molto simile a quello del vetro.

Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente dalla descrizione dettagliata di una particolare, ma non esclusiva, forma di realizzazione, illustrata a titolo indicativo e non limitativo nelle tavole di disegni allegate, in cui:

la fig. 1 illustra, in un esploso, i due vetri ed il distanziale o pannello;

la fig. 2 illustra l'anta accoppiata al distanziale o pannello;

la fig. 3 illustra, in una vista di tre quarti laterale, i due vetri accoppiati al distanziale o pannello di cui alla figura precedente;

la fig. 4 è una vista operata secondo il piano di sezione IV-IV di figura 3 una volta colata o iniettata o estrusa la resina;

la fig. 5 è una vista operata secondo il piano di sezione V-V di figura 3 una volta colata o iniettata o estrusa la resina;

la fig. 6 illustra un particolare di cui alla figura precedente prima della eventuale molatura nel caso il cordolo perimetrale esca dai bordi dei due vetri;

la fig. 7 illustra, in una vista di tre quarti laterale, l'anta finita.

Negli esempi di realizzazione che seguono, singole caratteristiche, riportate in relazione a specifici esempi, potranno in realtà essere intercambiate con altre diverse caratteristiche, esistenti in altri esempi di realizzazione.

Inoltre è da notare che tutto quello che nel corso della procedura di ottenimento del brevetto si rivelasse essere già noto, si intende non essere rivendicato ed oggetto di stralcio (disclaimer) dalle rivendicazioni.

Con riferimento alle figure precedentemente citate, si è indicata con il numero (1) una anta in vetro, particolarmente per un mobile, la quale è ottenuta mediante un metodo che prevede una prima fase di posizionamento tra due vetri (2a,2b) di almeno un distanziale o pannello (3) atto a definire una zona (6) perimetrale aperta tra detti due vetri (2a,2b).

Il distanziale (3) può essere costituito, come illustrato nelle allegate figure, da un telaio chiuso di dimensioni minori rispetto a quelle di detti due vetri (2a,2b); nella particolare forma realizzativa illustrata il telaio è posto tra detti due vetri (2a,2b) in modo da definire, su almeno un lato, una zona (6) perimetrale di dimensioni maggiori rispetto agli altri lati.

Alternativamente dette zone (6) perimetrali possono essere uguali in corrispondenza di ogni lato .

Tale telaio definisce una cavità (10) chiusa che può essere vuota o opportunamente riempita con materiale leggero.

Il pannello differisce dal distanziale (3) per il fatto di non presentare la cavità interna (10), risultando cioè pieno ed a spessore costante; il pannello è inoltre realizzato in materiale leggero, quale del polistirene, P.V.C. (polivinilcloruro), P.E.T. (polietilene tereftalato) , polistirolo o materiale alveolare o similari .

I due vetri (2a,2b) sono preferibilmente verniciati almeno sul lato interno (4a,4b) e sono preferibilmente associati mediante incollaggio a detto distanziale o pannello (3).

Vantaggiosamente può essere utilizzato uno strato di collante posto sul lato interno (4a,4b) di ciascun vetro (2a,2b) secondo le dimensioni ed il posizionamento di detto distanziale o pannello rispetto a detti due vetri (2a,2b).

Le dimensioni di detto distanziale o pannello (3) rispetto ai vetri (2a,2b) permette così di definire, rispetto a questi ultimi, una zona (6) perimetrale aperta di volute dimensioni.

Il metodo prevede il riempimento o la iniezione o la estrusione in detta zona (6) perimetrale aperta di una resina a definire un cordolo perimetrale (12) solido accorpante detti due vetri (2a,2b) e distanziale (3).

La resina è un bi-componente epossidico con forte presenza di inerti quali quarzo o carbonato di calcio.

Si ottiene così, una volta reticolata detta resina, un elemento solido (12) presente tra detti due vetri (2a,2b) che li rende solidali tra loro.

Il metodo prevede poi la eventuale molatura contemporanea dei bordi perimetrali (7a,7b,7c,7d, 8a,8b,8c,8d) di detti due vetri (2a,2b) e dei bordi perimetrali di detto cordolo perimetrale (12) solido nel caso, come illustrato in figura 6, esso fuoriesca leggermente oltre l'ingombro di detti vetri .

Si ottiene così una anta (1) finita su cui possono essere fatte ulteriori e note lavorazioni, quali, ad esempio, l'ottenimento di predisposti fori o sedi ad esempio per delle cerniere o delle maniglie o altri accessori.

In questo caso, se i fori o le sedi interessano il, sottostante, cordolo perimetrale (12) solido si perviene ad un ancoraggio stabile e sicuro degli accessori il cui peso o le forze applicate dall 'utilizzatore non gravano su due vetri (2a,2b).

I due vetri (2a,2b) possono essere verniciati almeno sul lato interno secondo le dimensioni ed il posizionamento di detto distanziale o pannello (3).

Si è in pratica constatato come il trovato abbia raggiunto il compito e gli scopi sopra accennati essendosi ottenuto un metodo che permette di realizzare delle ante in vetro che presentano sia una elevata stabilità strutturale nel tempo, sia un peso complessivo contenuto che una ottimale finitura estetica.

Si consegue quindi una buona finitura estetica dato che sì dispone di una superficie vetrosa su entrambe i lati che permette di ottenere una finitura estetica identica sul lato esterno e sul lato interno a differenza della maggior parte delle ante attualmente presenti sul mercato.

Inoltre si ha una ottimale stabilità dato che l'utilizzo del vetro su entrambe i lati, accoppiati tramite una resina costituita, per una alta percentuale, da materiali inerti che presentano pertanto un coefficiente di dilatazione termica molto simile a quello del vetro, rende l'anta perfettamente bilanciata e non soggetta a imbarcamenti e flessioni.

Si ha anche una ottimale resistenza e una assoluta stabilità in presenza di umidità o di vapore o di sbalzi termici anche importanti.

L'anta risulta inoltre leggera, essendo costituita in gran parte da una anima molto leggera per la presenza del distanziale o pannello (3) che così perette di utilizzare vetri con sezione molto sottile; il suo peso specifico risulta così molto basso con conseguenti vantaggi strutturali, permettendo quindi di applicare un basso sforzo meccanico sia ai mobili che ai componenti soggetti ad usura come cerniere, guide eccetera .

Le caratteristiche di assoluta insensibilità all'umidità dei materiali che compongono l'anta la rendono particolarmente adatta all'impiego in bagni e cucine dove la presenza di umidità è particolarmente presente.

Naturalmente i materiali impiegati nonché le dimensioni costituenti i singoli componenti del trovato potranno essere più pertinenti a seconda delle specifiche esigenze.

I diversi mezzi per effettuare certe differenti funzioni non dovranno certamente coesistere solo nella forma di realizzazione illustrata, ma potranno essere di per sé presenti in molte forme di realizzazione, anche non illustrate.

Le caratteristiche indicate come vantaggiose, opportune o simili, possono anche mancare od essere sostituite da equivalenti.

Claims (9)

1. RIVENDICAZIONI 1. Metodo per la realizzazione di ante (1) in vetro che si caratterizza per il fatto di comprendere le seguenti fasi: posizionamento, tra due vetri (2a,2b), di almeno un distanziale o pannello (3) atto a definire una zona (6) perimetrale aperta tra detti due vetri (2a,2b); riempimento o iniezione o estrusione in detta zona (6) di una resina a definire un cordolo perimetrale (12) solido accorpante detti due vetri (2a,2b) e distanziale o pannello (3); eventuale molatura contemporanea dei bordi perimetrali (7a,7b,7c,7d, 8a,8b,8c,8d) di detti due vetri (2a,2b) e di detto cordolo perimetrale (12).
2. 2. Anta (1) in vetro che si caratterizza per il fatto di essere costituita da una coppia di vetri (2a,2b) tra cui è interposto un distanziale o pannello (3) ed un cordolo perimetrale (12) realizzato con una resina (11).
3. 3. Anta come alla rivendicazione 2 e metodo come alla rivendicazione 1 che si caratterizzano per il fatto che detta resina è costituita, per una alta percentuale, da materiali inerti che presentano un coefficiente di dilatazione termica molto simile a quello del vetro, in corrispondenza di essa essendo ottenibili predisposti fori o sedi per delle cerniere o delle maniglie o altri accessori, detti fori o sedi interessando o meno detto, sottostante, cordolo perimetrale (12).
4. 4. Metodo come alla rivendicazione 1 che si caratterizza per il fatto che detto distanziale (3) è costituito da un telaio chiuso di dimensioni minori rispetto a quelle di detti due vetri (2a,2b) a definire una cavità (10) chiusa che può essere vuota o opportunamente riempita con materiale leggero .
5. 5. Metodo come alle rivendicazioni 1 e 4 che si caratterizza per il fatto che detto telaio è posto tra detti due vetri (2a,2b) in modo da definire, sui vari lati, zone (6) perimetrali di dimensioni uguali o diverse tra loro.
6. 6. Metodo come alla rivendicazione 1 che si caratterizza per il fatto che detto pannello (3) presenta dimensioni minori rispetto a quelle di detti due vetri (2a,2b).
7. 7. Metodo come alla rivendicazione 1 che si caratterizza per il fatto che detti due vetri (2a,2b) sono verniciati almeno sul lato interno .
8. 8.Metodo come ad una o più delle rivendicazioni precedenti che si caratterizza per il fatto di prevedere il riempimento o la iniezione o la estrusione in detta zona (6) perimetrale aperta di una resina a definire un cordolo perimetrale (12 ) solido accorpante detti due vetri (2a,2b) e detto distanziale (3) , detta resina essendo un bicomponente epossidico con forte presenza di inerti quali quarzo o carbonato di calcio .
9. 9. Metodo come alle rivendicazioni 1 e 8 che si caratterizza per il fatto di prevedere la eventuale molatura contemporanea di detti bordi perimetrali (7a,7b,7c,7d,8a,8b,8c,8d) di detti due vetri (2a,2b) e dei bordi perimetrali di detto cordolo perimetrale (12 ).