ITTV20130068A1 - Gruppo motorizzato per la movimentazione automatica di porte ad ante scorrevoli - Google Patents

Gruppo motorizzato per la movimentazione automatica di porte ad ante scorrevoli Download PDF

Info

Publication number
ITTV20130068A1
ITTV20130068A1 IT000068A ITTV20130068A ITTV20130068A1 IT TV20130068 A1 ITTV20130068 A1 IT TV20130068A1 IT 000068 A IT000068 A IT 000068A IT TV20130068 A ITTV20130068 A IT TV20130068A IT TV20130068 A1 ITTV20130068 A1 IT TV20130068A1
Authority
IT
Italy
Prior art keywords
longitudinal
side member
way
groove
sliding
Prior art date
Application number
IT000068A
Other languages
English (en)
Inventor
Angelo Menuzzo
Original Assignee
Face S P A
Priority date (The priority date is an assumption and is not a legal conclusion. Google has not performed a legal analysis and makes no representation as to the accuracy of the date listed.)
Filing date
Publication date
Application filed by Face S P A filed Critical Face S P A
Priority to IT000068A priority Critical patent/ITTV20130068A1/it
Publication of ITTV20130068A1 publication Critical patent/ITTV20130068A1/it

Links

Classifications

    • EFIXED CONSTRUCTIONS
    • E05LOCKS; KEYS; WINDOW OR DOOR FITTINGS; SAFES
    • E05DHINGES OR SUSPENSION DEVICES FOR DOORS, WINDOWS OR WINGS
    • E05D15/00Suspension arrangements for wings
    • E05D15/06Suspension arrangements for wings for wings sliding horizontally more or less in their own plane
    • E05D15/0621Details, e.g. suspension or supporting guides
    • E05D15/0626Details, e.g. suspension or supporting guides for wings suspended at the top
    • E05D15/0652Tracks
    • EFIXED CONSTRUCTIONS
    • E05LOCKS; KEYS; WINDOW OR DOOR FITTINGS; SAFES
    • E05FDEVICES FOR MOVING WINGS INTO OPEN OR CLOSED POSITION; CHECKS FOR WINGS; WING FITTINGS NOT OTHERWISE PROVIDED FOR, CONCERNED WITH THE FUNCTIONING OF THE WING
    • E05F15/00Power-operated mechanisms for wings
    • E05F15/60Power-operated mechanisms for wings using electrical actuators
    • E05F15/603Power-operated mechanisms for wings using electrical actuators using rotary electromotors
    • E05F15/632Power-operated mechanisms for wings using electrical actuators using rotary electromotors for horizontally-sliding wings
    • E05F15/643Power-operated mechanisms for wings using electrical actuators using rotary electromotors for horizontally-sliding wings operated by flexible elongated pulling elements, e.g. belts, chains or cables
    • EFIXED CONSTRUCTIONS
    • E05LOCKS; KEYS; WINDOW OR DOOR FITTINGS; SAFES
    • E05YINDEXING SCHEME ASSOCIATED WITH SUBCLASSES E05D AND E05F, RELATING TO CONSTRUCTION ELEMENTS, ELECTRIC CONTROL, POWER SUPPLY, POWER SIGNAL OR TRANSMISSION, USER INTERFACES, MOUNTING OR COUPLING, DETAILS, ACCESSORIES, AUXILIARY OPERATIONS NOT OTHERWISE PROVIDED FOR, APPLICATION THEREOF
    • E05Y2600/00Mounting or coupling arrangements for elements provided for in this subclass
    • E05Y2600/50Mounting methods; Positioning
    • E05Y2600/502Clamping
    • EFIXED CONSTRUCTIONS
    • E05LOCKS; KEYS; WINDOW OR DOOR FITTINGS; SAFES
    • E05YINDEXING SCHEME ASSOCIATED WITH SUBCLASSES E05D AND E05F, RELATING TO CONSTRUCTION ELEMENTS, ELECTRIC CONTROL, POWER SUPPLY, POWER SIGNAL OR TRANSMISSION, USER INTERFACES, MOUNTING OR COUPLING, DETAILS, ACCESSORIES, AUXILIARY OPERATIONS NOT OTHERWISE PROVIDED FOR, APPLICATION THEREOF
    • E05Y2600/00Mounting or coupling arrangements for elements provided for in this subclass
    • E05Y2600/50Mounting methods; Positioning
    • E05Y2600/52Toolless
    • E05Y2600/528Hooking, e.g. using bayonets; Locking
    • EFIXED CONSTRUCTIONS
    • E05LOCKS; KEYS; WINDOW OR DOOR FITTINGS; SAFES
    • E05YINDEXING SCHEME ASSOCIATED WITH SUBCLASSES E05D AND E05F, RELATING TO CONSTRUCTION ELEMENTS, ELECTRIC CONTROL, POWER SUPPLY, POWER SIGNAL OR TRANSMISSION, USER INTERFACES, MOUNTING OR COUPLING, DETAILS, ACCESSORIES, AUXILIARY OPERATIONS NOT OTHERWISE PROVIDED FOR, APPLICATION THEREOF
    • E05Y2600/00Mounting or coupling arrangements for elements provided for in this subclass
    • E05Y2600/60Mounting or coupling members; Accessories therefor
    • E05Y2600/626Plates or brackets

Landscapes

  • Engineering & Computer Science (AREA)
  • Mechanical Engineering (AREA)
  • Power-Operated Mechanisms For Wings (AREA)

Description

DESCRIZIONE
del brevetto per invenzione industriale dal titolo:
“GRUPPO MOTORIZZATO PER LA MOVIMENTAZIONE AUTOMATICA DI PORTE AD ANTE SCORREVOLI”
La presente invenzione è relativa ad un gruppo motorizzato per la movimentazione automatica di porte ad ante scorrevoli.
Più in dettaglio, la presente invenzione è relativa ad un gruppo motorizzato per il supporto e la movimentazione automatica di porte ad ante scorrevoli. Impiego a cui la trattazione che segue farà esplicito riferimento senza per questo perdere in generalità.
Come è noto, una porta ad ante scorrevoli è un serramento che è posizionato in corrispondenza dell’apertura di passaggio di una generica parete, e consiste essenzialmente in una o più spesso due ante scorrevoli di forma rettangolare, che sono fissate/appese alla parete in posizione verticale con la possibilità di spostarsi orizzontalmente rimanendo sul proprio piano di giacitura verticale, in modo tale da essere mobili da e verso una posizione di chiusura in cui la o le ante scorrevoli si dispongono in corrispondenza dell’apertura nella parete usualmente una accostata all’altra, così da poter chiudere/ostruire completamente tale apertura per impedire il passaggio di cose e/o persone.
I gruppi motorizzati per la movimentazione automatica di porte ad ante scorrevoli sono invece ancorati in modo rigido sulla parete immediatamente al disopra dell’apertura su cui è posizionata la porta ad ante scorrevoli, e sono strutturati in modo tale da supportare direttamente la o le ante scorrevoli e da poter contestualmente spostare orizzontalmente la o le ante scorrevoli mantenendole sul proprio piano di giacitura verticale, da e verso la posizione di chiusura.
Più in dettaglio, i gruppi motorizzati per la movimentazione automatica di porte ad ante scorrevoli generalmente comprendono: un longherone rettilineo portante che è atto ad essere fissato in posizione orizzontale radente alla parete, immediatamente al disopra dell’apertura su cui è posizionata la porta ad ante scorrevoli; una serie di carrelli porta-anta che sono fissati sul longherone con la possibilità di scorrere liberamente lungo il longherone parallelamente all’asse longitudinale dello stesso longherone, e sono dotati di una appendice sporgente che si prolunga a sbalzo dal longherone verso il basso ed è strutturata in modo tale da sorreggere l’anta scorrevole della porta, mantenendo la medesima anta sostanzialmente complanare al longherone di supporto; ed infine un sistema di movimentazione dei carrelli ad azionamento elettrico, che è fissato direttamente sul longherone ed è in grado di spostare i carrelli porta-anta avanti ed indietro lungo il longherone portante, in modo tale da poter muovere in modo sincronizzato la o le ante scorrevoli parallelamente all’asse longitudinale del longherone.
Più in dettaglio, i gruppi motorizzati per la movimentazione automatica di porte ad ante scorrevoli attualmente sul mercato sono dotati di una cinghia di trascinamento longitudinale, che è avvolta ad anello e tesata attorno a due pulegge di rinvio sostanzialmente complanari tra loro, che sono fissate in modo assialmente girevole sul longherone a ridosso delle due estremità assiali del longherone; e di un motore elettrico che è attaccato al longherone a ridosso di una delle due pulegge di rinvio, ed è collegato a tale puleggia di rinvio tramite un riduttore meccanico ad ingranaggi che consente al motore elettrico di trascinare in rotazione la puleggia di rinvio.
I carrelli porta-anta sono agganciati al tratto rettilineo superiore o al tratto rettilineo inferiore della cinghia di trascinamento, in modo tare da seguire i movimenti della cinghia; mentre il motore elettrico è in grado di trascinare in rotazione la puleggia di rinvio in entrambi i sensi di rotazione, in modo tale da poter muovere avanti ed indietro i due tratti rettilinei della cinghia di trascinamento in controfase uno rispetto all’altro, spostando i carrelli porta-anta avanti ed indietro in modo sincronizzato lungo il longherone.
Nella maggior parte dei gruppi motorizzati, in particolare, il longherone portante è dotato di due mensole piane sporgenti che si estendono a sbalzo dalla parete una al disopra dell’altra, rimanendo contemporaneamente parallele al suolo. La mensola inferiore supporta una rotaia rettilinea lungo cui scorrono i carrelli porta-anta, mentre la mensola superiore supportare il sistema di movimentazione dei carrelli.
Inoltre, per consentire lo smontaggio del sistema di movimentazione dei carrelli, ciascuna puleggia di rinvio è fissata in modo assialmente girevole su di una corrispondente staffa di supporto che, a sua volta, è attaccata/ appesa al disotto della mensola superiore del longherone portante in modo rigido e stabile, ma facilmente rimovibile, tramite una serie di viti di ancoraggio verticali che impegnano in modo passante la testa di aggancio della staffa di supporto e poi si avvitano stabilmente nel corpo del longherone portante.
Purtroppo, a causa del peso rilevante di alcuni componenti del sistema di movimentazione dei carrelli, sia il montaggio che lo smontaggio delle due staffe di supporto richiedono la presenta contemporanea di almeno due tecnici, con i costi che questo comporta.
La staffa di supporto a cui sono fissati il motore elettrico e la relativa puleggia di rinvio, infatti, pesa parecchi chili, per cui è necessario l’intervento di due tecnici per portare a conclusione la sostituzione del pezzo in totale sicurezza. Un tecnico deve mantenere la staffa di supporto in battuta sulla mensola superiore del longherone portante, fino a quando il secondo tecnico non ha avvitato o svitato tutte le viti di ancoraggio che collegano la testa della staffa di supporto alla mensola del longherone.
Scopo della presente invenzione è quello di semplificare e velocizzare il montaggio e lo smontaggio del sistema di movimentazione dei carrelli dal longherone portante.
In accordo con questi obiettivi, secondo la presente invenzione viene realizzato un gruppo motorizzato per la movimentazione automatica di porte ad ante scorrevoli come definito nella rivendicazione 1 e preferibilmente, ma non necessariamente, in una qualsiasi delle rivendicazioni dipendenti.
La presente invenzione verrà ora descritta con riferimento ai disegni annessi, che ne illustrano un esempio di attuazione non limitativo, in cui:
― la figura 1 è una vista prospettica di una porta ad ante scorrevoli equipaggiata con un gruppo motorizzato per la movimentazione automatica di porte ad ante scorrevoli realizzato secondo i dettami della presente invenzione;
― la figura 2 è una vista frontale della porta ad ante scorrevoli di figura 1, con parti asportate per chiarezza;
― la figura 3 è una vista del gruppo motorizzato per la movimentazione automatica di porte ad ante scorrevoli di figura 2, sezionato lungo la linea di sezione A-A;
― la figura 4 è una vista del gruppo motorizzato per la movimentazione automatica di porte ad ante scorrevoli di figura 2, sezionato lungo la linea di sezione B-B; mentre
― la figura 5 illustra in modo schematico le diverse fasi dell’inserimento di una staffa di supporto all’interno del longherone portante del gruppo motorizzato per la movimentazione automatica di porte ad ante scorrevoli di figura 1.
Con riferimento alle figure 1, 2, 3 e 4, con il numero 1 è indicato nel suo complesso un gruppo motorizzato per la movimentazione automatica di porte ad ante scorrevoli, che è strutturato per poter supportare e muovere orizzontalmente la o le ante scorrevoli di una porta ad ante scorrevoli.
Più in dettaglio, il gruppo motorizzato per la movimentazione automatica di porte ad ante scorrevoli 1 è strutturato in modo tale da essere fissato in modo rigido sulla parete P in cui è collocata la porta ad ante scorrevoli 100, immediatamente al disopra dell’apertura della parete P in corrispondenza della quale è posizionata la porta ad ante scorrevoli 100 da movimentare, ed è in grado di supportare la o le ante scorrevoli 101 della suddetta porta ad ante scorrevoli 100.
Nell’esempio illustrato, in particolare, la porta ad ante scorrevoli 100 è preferibilmente dotata di due ante scorrevoli piane 101 di forma sostanzialmente rettangolare, che sono fissate/appese al gruppo motorizzato 1 in modo tale da essere disposte in posizione verticale, localmente sostanzialmente complanari ed adiacenti tra loro, con la possibilità di spostarsi lungo una direzione d orizzontale rimanendo sul proprio piano di giacitura verticale, in modo tale da essere mobili da e verso una posizione di chiusura (vedi figura 2) in cui le due ante scorrevoli 101 sono ferme in corrispondenza dell’apertura sulla parete P, preferibilmente una strettamente accostata all’altra, così da poter chiudere/ostruire sostanzialmente completamente tale apertura per impedire il passaggio di cose e/o persone.
Preferibilmente, ma non necessariamente, le due ante scorrevoli 101 della porta 100 sono inoltre strutturate in modo tale da poter appoggiare il proprio bordo rettilineo inferiore in modo assialmente scorrevole su di una rotaia rettilinea orizzontale (non illustrata) che si estende radente al suolo sostanzialmente complanare al piano di giacitura delle due ante scorrevoli 101.
Il gruppo motorizzato per la movimentazione automatica di porte ad ante scorrevoli 1 è strutturato in modo tale da sorreggere almeno parzialmente le due ante scorrevoli 101 della porta ad ante scorrevoli 100, e da poter contemporaneamente spostare orizzontalmente le due ante scorrevoli 101 nella direzione d da e verso la posizione di chiusura, una in controfase rispetto all’altra, mantenendo le due ante scorrevoli 101 sul proprio piano di giacitura.
Più in dettaglio, con riferimento alle figure 1, 2, 3 e 4, il gruppo motorizzato per la movimentazione automatica di porte ad ante scorrevoli 1 comprende:
― un longherone rettilineo portante 2 che è atto ad essere ancorato/fissato in modo rigido sulla parete P in posizione sostanzialmente orizzontale ed anche localmente sostanzialmente radente alla parete P, immediatamente al disopra dell’apertura su cui è posizionata la porta ad ante scorrevoli 100;
― una pluralità di carrelli porta-anta 3 ciascuno dei quali è montato in modo scorrevole sul longherone 2 con la possibilità di scorrere liberamente lungo il longherone 2 parallelamente all’asse longitudinale L del longherone 2, preferibilmente sostanzialmente per l’intera lunghezza del longherone 2, ed è inoltre dotato di una appendice sporgente inferiore 3a che si prolunga a sbalzo dal longherone 2 verso il basso, ed è strutturata in modo tale da essere fissata in modo rigido al corpo dell’anta scorrevole 101 preferibilmente, ma non necessariamente, tramite viti di ancoraggio, e da mantenere la medesima anta scorrevole 101 localmente sostanzialmente complanare o comunque sostanzialmente parallela al longherone portante 2; ed
― un dispositivo di movimentazione dei carrelli 4, che è fissato in modo rigido sul longherone 2, ed è strutturato in modo tale da poter spostare i carrelli porta-anta 3 in modo sincronizzato avanti ed indietro lungo il longherone 2, in modo tale da poter muovere le due ante scorrevoli 101 parallelamente all’asse longitudinale L del longherone 2 una in controfase rispetto all’altra.
Il dispositivo di movimentazione dei carrelli 4 a sua volta comprende: due pulegge di rinvio 6 e 7 sostanzial mente complanari tra loro, che sono fissate in modo assialmente girevole sul longherone 2, preferibilmente a ridosso delle due estremità assiali del longherone 2, con i rispettivi assi di rotazione R localmente sostanzialmente perpendicolari all’asse longitudinale L del longherone 2; una cinghia di trascinamento 8, che è avvolta ad anello e tesata attorno alle due pulegge 6 e 7 in modo tale da formare due tratti rettilinei adiacenti sostanzialmente paralleli all’asse longitudinale L del longherone 2; ed infine un motore elettrico 9 che è fissato sul longherone 2 a ridosso della puleggia di rinvio 7, ed è meccanicamente collegato alla puleggia 7 in modo tale da poterla trascinare in rotazione attorno all’asse di rotazione R.
A seconda della anta scorrevole 101 che sono destinati a supportare, i carrelli porta-anta 3 sono agganciati al primo tratto rettilineo oppure al secondo tratto rettilineo della cinghia di trascinamento 8, in modo tale da seguire i movimenti della cinghia 8; mentre il motore elettrico 9 è in grado di trascinare in rotazione la puleggia 7 attorno al suo asse di rotazione R in entrambi i sensi di rotazione, in modo tale da poter muovere avanti ed indietro i due tratti rettilinei della cinghia di trascinamento 8 in controfase uno rispetto all’altro, così da poter spostare i carrelli porta-anta 3 avanti ed indietro in modo sincronizzato lungo il longherone portante 2.
Più in dettaglio con riferimento alle figure 1, 2, 3 e 4, il longherone 2 è dotato di due mensole piane sporgenti 10 e 11 che sono disposte parallele ed affacciate tra loro, in modo tale da estendersi a sbalzo dalla parete P una al disopra dell’altra rimanendo sostanzialmente parallele al suolo, ossia orizzontali, quando il longherone 2 è fissato in posizione orizzontale sulla parete P. La mensole piana superiore 11 del longherone 2 ha inoltre una larghezza superiore alla mensola piana inferiore 10, in modo tale da estendersi a sbalzo oltre il bordo della mensola piana inferiore 10 del longherone 2.
Preferibilmente, ma non necessariamente, il longherone 2 è inoltre provvisto anche di un carter di protezione anteriore 12 che sporge a sbalzo dalla mensola piana superiore 11, e si estende verso il basso in modo tale da disporsi a cavallo della mensola piana inferiore 10, così da chiudere lo spazio antistante la gola lateralmente delimitata dalle due mensole piane sporgenti 10 e 11 del longherone 2.
I carrelli porta-anta 3 sono posizionati all’interno della gola rettilinea lateralmente delimitata dalle due mensole piane sporgenti 10 e 11 del longherone 2, con la possibilità di muoversi all’interno della gola parallelamente all’asse longitudinale L del longherone 2.
Più in dettaglio, con riferimento alle figure 1, 2, 3 e 4, nell’esempio illustrato i carrelli porta-anta 3 sono preferibilmente calzati in modo assialmente scorrevole su di una rotaia rettilinea 13 che è posizionata sulla faccia superiore della mensola piana inferiore 10 del longherone 2, e si estende parallelamente all’asse longitudinale L del longherone 2, preferibilmente sostanzialmente per l’intera lunghezza del longherone 2.
Il dispositivo di movimentazione dei carrelli 4 è invece appeso al disotto della mensola piana superiore 11 del longherone 2, dietro al carter anteriore 12 se presente, in modo tale da essere direttamente affacciato alla gola delimitata dalle due mensole piane sporgenti 10 e 11 del longherone 2, ed è inoltre fissato sulla mensola piana superiore 11 del longherone 2 in modo rigido e stabile, ma facilmente rimovibile.
Più in dettaglio, con riferimento alle figure 1, 2, 3 e 4, la puleggia di rinvio 6 del dispositivo di movimentazione dei carrelli 4 è fissata in modo assialmente girevole su di una staffa di supporto intermedia 14 che si prolunga a sbalzo verso il basso dalla faccia inferiore della mensola piana superiore 11 del longherone 2, ed è fissata alla mensola piana superiore 11 del longherone 2 in modo rigido e stabile, ma facilmente rimovibile.
Similmente, la puleggia di rinvio 7 del dispositivo di movimentazione dei carrelli 4 è fissata in modo assialmente girevole su di una staffa di supporto intermedia 15 che si prolunga a sbalzo verso il basso dalla faccia inferiore della mensola piana superiore 11 del longherone 2, ed è fissata alla mensola piana superiore 11 del longherone 2 in modo rigido e stabile, ma facilmente rimovibile.
Il motore elettrico 9 è invece preferibilmente fissato direttamente sulla staffa di supporto 15 della puleggia di rinvio 7, preferibilmente, ma non necessariamente, tramite l’interposizione di giunti smorzatori di vibrazioni.
In aggiunta, le due staffe di supporto 14 e 15 del dispositivo di movimentazione dei carrelli 4 sono inoltre preferibilmente strutturate in modo tale da mantenere gli assi di rotazione R delle due pulegge di rinvio 6 e 7 localmente sostanzialmente paralleli tra loro ed anche sostanzialmente orizzontali, ossia perpendicolari al piano di giacitura delle ante scorrevoli 101.
Di conseguenza le pulegge di rinvio 6 e 7 e la cinghia di trascinamento 8 giacciono preferibilmente su di un piano di riferimento sostanzialmente verticale e localmente sostanzialmente parallelo all’asse longitudinale L del longherone 2, ed i due tratti rettilinei della cinghia di trascinamento 8 sono verticalmente sfalsati uno al disopra dell’altro.
Con riferimento alle figure 1, 3 e 4, in particolare, la faccia inferiore della mensola piana superiore 11 del longherone 2 è dotata di due costole longitudinali sporgenti 16 e 17 con sezione trasversale a forma sostanzialmente di L, che protrudono dalla faccia inferiore della mensola piana superiore 11 del longherone 2 rimanendo sostanzialmente parallele ed affacciate tra loro, e si estendono lungo la stessa mensola piana superiore 11 parallelamente all’asse longitudinale L del longherone 2, preferibilmente sostanzialmente per la intera lunghezza del longherone 2, in modo tale da formare una scanalatura rettilinea longitudinale 18 con sezione trasversale a forma sostanzialmente di T che si estende parallelamente all’asse longitudinale L del longherone 2.
Ciascuna delle due staffe di supporto 14, 15 del dispositivo di movimentazione dei carrelli 4 è invece dotata di una testa di aggancio 19 sostanzialmente piastriforme che è strutturata in modo tale da potersi disporre, all’interno della scanalatura longitudinale 18, in appoggio stabile a cavallo delle porzioni orizzontali inferiori delle due costole longitudinali 16 e 17 che delimitano lateralmente la scanalatura longitudinale 18 del longherone 2, o meglio la scanalatura longitudinale 18 della mensola piana superiore 11 del longherone 2; e di una appendice portante 20 che si estende a sbalzo dalla testa di aggancio piastriforme 19, ed è profilata/strutturata in modo tale da supportare in modo assialmente girevole la corrispondente puleggia 6, 7 preferibilmente mantenendo, quando la testa di aggancio 19 appoggia sui due lembi longitudinali orizzontali del longherone 2 che delimitano lateralmente la gola di ingresso della scanalatura longitudinale 18, l’asse di rotazione R della puleggia sostanzialmente perpendicolare all’asse longitudinale L del longherone 2 e preferibilmente anche localmente sostanzialmente parallelo alla mensola piana superiore 11 del longherone 2, ossia sostanzialmente orizzontale.
In altre parole, la faccia inferiore della mensola piana superiore 11 del longherone 2 è dotata di una scanalatura rettilinea 19 con sezione trasversale a forma sostanzialmente di T, che si estende parallelamente all’ asse longitudinale L del longherone 2; e la testa di aggancio 19 delle staffe di supporto 14 e 15 è strutturata in modo tale da potersi disporre, all’interno della scanalatura longitudinale 18, in appoggio stabile a cavallo dei due lembi longitudinali orizzontali del longherone 2, o meglio della mensola piana superiore 11 del longherone 2, che delimitano lateralmente la gola di ingresso della scanalatura longitudinale 18.
Con riferimento alle figure 3 e 4, in particolare, la testa di aggancio 19 è dotata di due alette laterali sporgenti 19a e 19b sostanzialmente piastriformi, che si estendono a sbalzo della testa di aggancio 19 da bande opposte della medesima, rimandano localmente sostanzialmente parallele e preferibilmente anche sostanzialmente complanari tra loro. Le due alette laterali 19a e 19b della testa di aggancio 19 sono inoltre strutturate in modo tale che la larghezza complessiva w della testa di aggancio 19 sia contemporaneamente maggiore della larghezza t della gola di accesso alla scanalatura longitudinale 18, ed inferiore alla somma della larghezza t della gola di accesso alla scanalatura longitudinale 18 e della larghezza h della porzione orizzontale inferiore della costola longitudinale sporgente 16, oppure inferiore alla somma della larghezza t della gola di accesso alla scanalatura longitudinale 18 e della larghezza k della porzione orizzontale inferiore della costola longitudinale sporgente 17.
In altre parole, le due alette laterali 19a e 19b della testa di aggancio 19 sono inoltre strutturate in modo tale che la larghezza complessiva w della testa di aggancio 19 sia contemporaneamente maggiore della larghezza t della gola di accesso alla scanalatura longitudinale 18, ed inferiore alla somma della larghezza t della gola di accesso alla scanalatura longitudinale 18 e della larghezza h, k della porzione orizzontale inferiore di una qualsiasi delle due costole longitudinali sporgenti 16, 17 che delimitano la scanalatura longitudinale 18.
In questo modo, le due alette laterali 19a e 19b della testa di aggancio 19 sono in grado di disporsi ciascuna in appoggio sulla porzione orizzontale inferiore di una corrispondente costola longitudinale sporgente 16, 17 del longherone 2, impedendo alla testa di aggancio 19 di fuoriuscire dalla scanalatura longitudinale 18 attraverso la gola di accesso della scanalatura.
In aggiunta, ciascuna delle due staffe di supporto 14, 15 è preferibilmente anche dotata di un organo meccanico di bloccaggio 21 che è strutturato in modo tale da poter trattenere stabilmente la testa di aggancio piastriforme 19 in battuta contro i due lembi longitudinali orizzontali del longherone 2, o meglio della mensola piana superiore 11 del longherone 2, che delimitano lateralmente la gola di ingresso della scanalatura rettilinea longitudinale 18.
Più in dettaglio, nell’esempio illustrato ciascuna delle due staffe di supporto 14, 15 è dotata di almeno una vite o grano di bloccaggio 21 che è avvitata/o in modo passante attraverso la testa di aggancio piastriforme 19, ed ha l’estremità distale dello stelo/tronco filettato in battuta sul fondo della scanalatura longitudinale 18 del longherone 2, o meglio della mensola piana superiore 11 del longherone 2, in modo tale da poter spingere e trattenere stabilmente la testa di aggancio piastriforme 19 in battuta contro le porzioni orizzontali inferiori delle due costole longitudinali sporgenti 16 e 17 che delimitano la scanalatura longitudinale 18.
Preferibilmente, ma non necessariamente, il longherone 2, o meglio la mensola piana superiore 11 del longherone 2, è dotato, all’interno della scanalatura longitudinale 18, anche di uno spallamento inclinato 22 che è strutturato in modo tale da cooperare con la testa di aggancio piastriforme 19 e/o con la vite o grano di bloccaggio 21 in modo tale da centrare e mantenere la testa di aggancio piastriforme 19 stabilmente a cavallo delle porzioni orizzontali inferiori delle due costole longitudinali sporgenti 16 e 17 che delimitano la scanalatura longitudinale 18.
Con riferimento alle figure 3 e 4, nell’esempio illustrato, in particolare, la mensola piana superiore 11 del longherone 2 è dotata, in corrispondenza della porzione orizzontale inferiore della costola longitudinale 17, di una cresta o spallamento longitudinale sporgente 22 a sezione sostanzialmente trapezoidale, che si estende lungo la porzione orizzontale inferiore della costola longitudinale 17 parallelamente all’asse longitudinale L del longherone 2, preferibilmente sostanzialmente per la intera lunghezza del longherone 2, ed è inoltre strutturata/o in modo tale da cooperare con un fianco laterale della testa di aggancio piastriforme 19 per spingere l’altro fianco laterale della testa di aggancio piastriforme 19 in battuta contro il tronco verticale della costola longitudinale 16, così da centrare e bloccare la testa di aggancio piastriforme 19 stabilmente a cavallo delle porzioni orizzontali inferiori delle due costole longitudinali sporgenti 16 e 17.
L’appendice portante 20 di entrambe le staffe di supporto 14 e 15 è invece preferibilmente costituita da una struttura piastriforme 20 che si estende a sbalzo dalla testa di aggancio 19 ortogonalmente al piano di giacitura delle due alette laterali, in modo tale da disporsi, quando la testa di aggancio 19 è incastrata all’interno della scanalatura longitudinale 18 della mensola piana superiore 11, localmente sostanzialmente parallela all’asse longitudinale L del longherone 2 e preferibilmente anche localmente sostanzialmente perpendicolare alla mensola piana superiore 11 del longherone 2, ossia sostanzialmente verticale.
Con riferimento alle figure 3 e 4, nell’esempio illustrato, in particolare, la testa di aggancio piastriforme 19 e la struttura piastriforme 20 formano un corpo rigido monolitico a forma sostanzialmente di T, che è preferibilmente realizzato in materiale metallico.
In aggiunta, con riferimento alle figure 1, 2 e 3, la puleggia di rinvio 6 è preferibilmente fissata sulla struttura piastriforme 20 della staffa di supporto 14, con l’asse di rotazione R localmente sostanzialmente perpendicolare al piano di giacitura della struttura piastriforme 20, preferibilmente tramite l’interposizione di un meccanismo di tensionamento 23 preferibilmente del tipo vite-madrevite, che è solidale alla struttura piastriforme 20 ed è strutturato in modo tale da poter spostare il perno di supporto 24 della puleggia 6 sulla struttura piastriforme 20 in una direzione sostanzialmente parallela all’asse longitudinale L del longherone 2, così da poter regolare la tensione della cinghia di trascinamento 8.
Con riferimento alle figure 1, 2 e 4, il motore elettrico 9 è invece preferibilmente fissato direttamente sulla struttura piastriforme 20 della staffa di supporto 15, preferibilmente, ma non necessariamente, tramite la interposizione di appositi giunti smorzatori di vibrazioni 24, in modo tale che l’albero di uscita 9a del motore sia localmente sostanzialmente perpendicolare all’asse longitudinale L del longherone 2, e la puleggia di rinvio 7 è calettata in modo angolarmente rigido direttamente sulla estremità distale dell’albero di uscita 9a, in modo tale che l’albero di uscita 9a del motore supporti e contemporaneamente possa trascinare in rotazione la puleggia 7 attorno al suo asse di rotazione R in entrambi i sensi di rotazione.
In aggiunta, nell’esempio illustrato il motore elettrico 9 è preferibilmente costituito da un motore elettrico brushless 9 preferibilmente, ma non necessariamente, del tipo a magneti permanenti o a riluttanza variabile.
Più in dettaglio, nell’esempio illustrato, il motore elettrico 9 è preferibilmente fissato a sbalzo sulla struttura piastriforme 20 della staffa di supporto 15, preferibilmente tramite l’interposizione di apposite boccole 25 in materiale elastomerico in grado di smorzare le vibrazioni, in modo tale da che il suo albero di uscita 9a sia localmente sostanzialmente perpendicolare al piano di giacitura della struttura piastriforme 20, e la puleggia di rinvio 7 è calettata direttamente sulla estremità distale dell’albero di uscita 9a del motore.
Inoltre, nell’esempio illustrato il motore elettrico 9 e la puleggia di rinvio 7 sono preferibilmente posizionati da bande opposte della struttura piastriforme 20, coassiali ad un asse di riferimento comune che è sostanzialmente perpendicolare al piano di giacitura della struttura piastriforme 20, ed il motore elettrico 9 è disposto/ orientato in modo tale che il suo albero di uscita 9a si estenda a sbalzo attraverso la struttura piastriforme 20 impegnando in modo passante ed assialmente girevole un foro passante appositamente realizzato nella stessa struttura piastriforme 20, fino a raggiungere la puleggia 7.
Con riferimento alle figure 1, 2, 3 e 4, nell’esempio illustrato, inoltre, il longherone portante 2 preferibilmente comprende: un primo profilato rettilineo 26 in materiale metallico che ha una sezione trasversale a forma sostanzialmente di L, ed è strutturato in modo tale da essere fissato/attaccato alla parete P in posizione orizzontale, in modo tale che la porzione piana inferiore 26a del profilato ad L 26 sporga a sbalzo dalla parete P rimanendo sostanzialmente orizzontale; ed un secondo profilato rettilineo 27 in materiale metallico che ha una sezione trasversale a forma sostanzialmente di C, è dotato di due porzioni piane 27a e 27b sostanzialmente parallele ed affacciate tra loro, ed è strutturato in modo tale da potersi agganciare e bloccare in modo stabile per gravità sul profilato ad L 26, e da poter contemporaneamente supportare i carrelli porta-anta 3 ed il dispositivo di movimentazione 4.
In altre parole, il profilato rettilineo 26 è strutturato in modo tale da formare una mensola di supporto per il profilato rettilineo 27. Il profilato rettilineo 27 è invece strutturato in modo tale da potersi appoggiare e poi appoggiare stabilmente sul profilato rettilineo 26, e la scanalatura rettilinea 18 è posizionata/realizzata sul profilato rettilineo 27.
Più in dettaglio, il profilato rettilineo 27 è strutturato in modo tale da potersi agganciare con un proprio spigolo superiore 27c al bordo superiore 26c del profilato rettilineo 26, e contemporaneamente poter disporre la propria porzione piana inferiore 27a stabilmente in appoggio sulla porzione piana inferiore 26a del profilato 26, in modo tale da rimanere bloccato in appoggio sul profilato rettilineo 26 per gravità.
La porzione piana inferiore 26a del profilato rettilineo 26 e la porzione piana inferiore 27a del profilato rettilineo 27 formano la mensola piana inferiore 10 del longherone 2; mentre la porzione piana superiore 27b del profilato rettilineo 27 sporgere a sbalzo dalla parete P al disopra della porzione piana inferiore 27a, rimanendo localmente parallela e distanziata dalla porzione piana inferiore 27a, ossia sostanzialmente orizzontale. La porzione piana superiore 27b del profilato rettilineo 27 inoltre ha una larghezza maggiore della porzione piana inferiore 27a in modo tale da estendersi a sbalzo oltre il bordo della porzione piana inferiore 27a, e forma la mensola piana superiore 11 del longherone 2.
Le costole longitudinali sporgenti 16 e 17 a forma di L che concorrono a formare la scanalatura rettilinea longitudinale 18, sono pertanto posizionate sulla faccia interna della porzione piana superiore 27b del profilato rettilineo 27, e le staffe di supporto 14 e 15 del dispositivo di movimentazione 4 si incastrano/agganciano sulla porzione piana superiore 27b del profilato rettilineo 27.
Più in dettaglio nell’esempio illustrato, le costole longitudinali sporgenti 16 e 17 sono realizzate direttamente sulla faccia interna della porzione piana superiore 27b del profilato rettilineo 27, in pezzo unico con il profilato rettilineo 27.
Preferibilmente, il longherone portante 2 è inoltre dotato anche di uno o più organi meccanici di ancoraggio 28 strutturati in modo tale da poter bloccare il profilato rettilineo 27 stabilmente in appoggio sul profilato rettilineo 26.
Con riferimento alle figure 3 e 4, nell’esempio illustrato, in aggiunta, il longherone portante 2 preferibilmente comprende anche una prima guarnizione longitudinale 29 in materiale elastomerico interposta tra il bordo superiore 26c del profilato 26 e lo spigolo superiore 27c del profilato 27, e/o una seconda guarnizione longitudinale 30 in materiale elastomerico interposta tra la porzione piana inferiore 26a del profilato 26 e la porzione piana inferiore 27a del profilato 27.
Il o gli organi meccanici di ancoraggio 28 sono invece preferibilmente costituiti da una o più viti passanti 28 che sono disposte sostanzialmente perpendicolari all’asse longitudinale L del longherone, in modo tale che lo stelo filettato di ciascuna vite impegni in modo passante una apposita asola realizzata nel corpo del profilato 27, e poi si avviti saldamente nel corpo del profilato 26. Preferibilmente, la testa di ciascuna vite passante 28 inoltre appoggia sul corpo del profilato 27 con l’interposizione di una boccola 28a in materiale elastomerico o altro elemento in grado di smorzare le vibrazioni.
Con riferimento alle figure 1, 2, 3 e 4, i carrelli porta-anta 3 sono preferibilmente posizionati all’interno della gola rettilinea del profilato 27 con la possibilità di muoversi parallelamente all’asse longitudinale del profilato 27, ossia parallelamente all’asse longitudinale L del longherone 2, preferibilmente sostanzialmente per l’intera lunghezza del profilato rettilineo 27.
Più in dettaglio, nell’esempio illustrato la rotaia longitudinale 13 è preferibilmente calzata e bloccata in modo rigido a cavallo di una nervatura o costola rettilinea 31 che sporge a sbalzo dalla porzione piana inferiore 27a del profilato rettilineo 27, e si estende lungo tutta la porzione piana inferiore 27a del profilato 27 parallelamente all’asse longitudinale del profilato, ossia parallelamente all’asse longitudinale L del longherone 2. Preferibilmente, una guarnizione longitudinale 32 in materiale elastomerico con sezione trasversale preferibilmente, ma non necessariamente, a forma di Ω, è inoltre interposta tra la rotaia 13 e la costola rettilinea 31 del profilato 27.
Con riferimento alle figure 3 e 4, in aggiunta il longherone portante 2 preferibilmente comprende anche un terzo profilato rettilineo 34 è preferibilmente realizzato in materiale metallico, che ha una sezione trasversale a forma sostanzialmente di C, ed è strutturato in modo tale da potersi agganciare in modo rigido ed a sbalzo sul bordo longitudinale della porzione piana superiore 27b del profilato 27 con la concavità rivolta verso il profilato 27, anche in questo caso preferibilmente con l’interposizione di una guarnizione longitudinale 35 in materiale elastomerico, in modo tale da chiudere lo spazio antistante la gola del profilato 27 dove si muovono i carrelli porta-anta 3, a copertura e protezione dei carrelli porta-anta 3 e del dispositivo di movimentazione dei carrelli 4.
Il profilato rettilineo 34 ha inoltre una lunghezza sostanzialmente uguale a quella del profilato rettilineo 27 ed ovviamente forma il carter di protezione anteriore 12 del longherone 2.
Il funzionamento del gruppo motorizzato per la movimentazione automatica di porte ad ante scorrevoli 1 è facilmente desumibile da quanto sopra descritto, e non necessita di ulteriori spiegazioni.
Con riferimento alla figura 5, l’aggancio delle staffe di supporto 14 e 15 sul longherone portante 2 prevede di infilare una prima aletta laterale 19a della testa di aggancio 19 all’interno della scanalatura longitudinale 18 attraverso la sua gola di accesso, fino a portare il bordo laterale dell’aletta laterale 19a in battuta sulla superficie laterale interna della scanalatura longitudinale 18, ossia in battuta sul tronco verticale della costola longitudinale sporgente 17.
Successivamente l’aggancio delle staffe di supporto 14 e 15 sul longherone portante 2 prevede di ruotare la testa di aggancio 19 della staffa di supporto 14, 15 attorno ad un asse orizzontale, facendo perno sul bordo dell’aletta laterale 19a della testa di aggancio 19 che si trova in battuta sulla superficie laterale interna della scanalatura longitudinale 18, ossia in battuta sul tronco verticale della costola longitudinale sporgente 17, in modo tale da portare anche la seconda aletta laterale 19b della testa di aggancio 19 all’interno della scanalatura longitudinale 18.
Dopo aver inserito completamente la testa di aggancio 19 della staffa di supporto 14, 15 all’interno della scanalatura longitudinale 18, l’aggancio delle staffe di supporto 14 e 15 sul longherone portante 2 prevede di centrare la testa di aggancio 19 rispetto alla gola di accesso della scanalatura longitudinale 18, e poi di disporre le due alette laterali 19a e 19b della testa di aggancio 19 in battuta sulle porzioni orizzontali inferiori delle due costole longitudinali sporgenti 16, 17 che delimitano la scanalatura longitudinale 18.
A questo punto la staffa di supporto 14, 15 è appesa al longherone portante 2 e può essere bloccata all’interno della scanalatura longitudinale 18, avvitando la vite o grano di bloccaggio 21 in modo passante attraverso la testa di aggancio 19 fino a portare l’estremità distale dello stelo/tronco filettato in battuta sul fondo della scanalatura longitudinale 18, in modo tale da poter spingere e mantenere stabilmente la testa di aggancio piastriforme 19 in battuta contro le porzioni orizzontali inferiori delle due costole longitudinali sporgenti 16 e 17 che delimitano la scanalatura longitudinale 18.
I vantaggi associati alla particolare struttura del longherone 2 e delle staffe di supporto 14 e 15 sono notevoli.
La particolare forma della testa di aggancio 19 della staffa di supporto 14, 15 consente alla staffa di supporto 14, 15 di rimanere saldamente appesa al disotto della mensola piana superiore 11 del longherone portante 2 anche in assenza della vite o grano di bloccaggio 21, consentendo anche ad un solo tecnico installatore di smontare e rimontare in sicurezza i vari componenti del dispositivo di movimentazione dei carrelli 4.
Inoltre, la possibilità di inserire la testa di aggancio 19 della staffa di supporto 14, 15 all’interno della scanalatura longitudinale 18 attraverso la gola di accesso della scanalatura longitudinale 18, semplifica enormemente le operazioni di manutenzione quando le due estremità del longherone portante 2 sono inaccessibili.
In aggiunta, la scomposizione del longherone portante 2 nei profilati 26, 27 e opzionalmente anche 34, consente di semplificare enormemente anche il fissaggio a parete del longherone 2.
Il fissaggio a parete del profilato rettilineo 26 in posizione orizzontale è infatti un’operazione estremamente semplice e rapida perché il componente ha un peso ridottissimo, e può essere facilmente portata a termine da un solo tecnico installatore.
Parimenti, l’aggancio del profilato rettilineo 27 sul profilato rettilineo 26 è un’operazione semplice e rapida perché il posizionamento del profilato rettilineo 27 sul profilato rettilineo 26 non richiede particolare precisione nell’allineamento tra i due componenti, e può essere quindi eseguita da un solo tecnico installatore.
L’interposizione delle guarnizioni in materiale elastomerico 29 e 30 tra i profilati 26 e 27 inoltre consente di smorzare/attenuare in modo significativo le vibrazioni del longherone 2, con tutti i vantaggi che ne conseguono.
Anche l’interposizione della guarnizione in materiale elastomerico 33 tra la rotaia 31 ed il profilato rettilineo 27 consente di abbattere la rumorosità derivante dallo spostamento dei carrelli porta-anta 3 lungo il longherone 2. Ed ancora il calettamento della puleggia di rinvio 7 direttamente sull’albero di uscita 9a del motore elettrico 9, con conseguente eliminazione del riduttore meccanico ad ingranaggi, migliora in modo significativo il rendimento energetico del dispositivo di movimentazione dei carrelli 4, e consente di ridurre l’assorbimento di energia elettrica durante il funzionamento.
Risulta infine chiaro che al gruppo motorizzato per la movimentazione automatica di porte ad ante scorrevoli 1 possono essere apportate modifiche e varianti senza per questo uscire dall’ambito della presente invenzione.
Per esempio, nel caso debba movimentare una porta ad ante scorrevoli dotata di una sola anta scorrevole, il gruppo motorizzato per la movimentazione automatica di porte ad ante scorrevoli 1 può essere dotato di un solo carrello porta-anta 3 che supporta tale anta scorrevole.
Inoltre, in una forma di realizzazione meno sofisticata il dispositivo di movimentazione dei carrelli 4 potrebbe anche essere dotato di un motore elettrico a collettore.
La puleggia di rinvio 7 infine potrebbe essere collegata al motore elettrico 9 tramite un riduttore meccanico ad ingranaggi.

Claims (15)

  1. R I V E N D I C A Z I O N I 1. Gruppo motorizzato per la movimentazione automatica di porte ad ante scorrevoli (1) del tipo comprendente: un longherone rettilineo portante (2) che è atto ad essere fissato in modo rigido ed in posizione sostanzialmente orizzontale su di una generica parete (P), al disopra della apertura su cui è posizionata la porta ad ante scorrevoli (100); almeno un carrello porta-anta (3) che è montato scorrevole sul longherone (2) parallelamente all’asse longitudinale del longherone (L), ed è strutturato in modo tale da essere fissato in modo rigido al corpo di una corrispondente anta scorrevole (101) della porta ad ante scorrevoli (100); e mezzi di movimentazione dei carrelli (4) che sono fissati sul longherone (2), e sono strutturati in modo tale da poter spostare detto almeno un carrello porta-anta (3) avanti ed indietro lungo il longherone (2); i mezzi di movimentazione dei carrelli (4) comprendendo invece due pulegge di rinvio (6, 7) che sono fissate in modo assialmente girevole sul longherone portante (2) per mezzo di rispettive staffe di supporto (14, 15) strutturate per essere appese in modo rigido e stabile, ma facilmente rimovibile, al longherone portante (2); una cinghia di trascinamento (8) avvolta ad anello attorno alle due pulegge di rinvio (6, 7); ed un motore elettrico (9) che è fissato al longherone (2) ed è meccanicamente collegato ad una prima puleggia di rinvio (7) in modo tale da poter trascinare in rotazione detta prima puleggia (7) attorno al suo asse di rotazione (R); il gruppo motorizzato per la movimentazione automatica di porte ad ante scorrevoli (1) essendo caratterizzato dal fatto che il longherone (2) è dotato di una scanalatura longitudinale rettilinea (18) con sezione trasversale a forma sostanzialmente di T, che si estende sostanzialmente parallelamente all’asse longitudinale (L) del longherone (2); e dal fatto che almeno una di dette staffe di supporto (14, 15) è dotata di una testa di aggancio piastriforme (19) che è strutturata in modo tale da potersi disporre all’interno di detta scanalatura longitudinale (18), in appoggio stabile a cavallo dei due lembi longitudinali (16, 17) del longherone (2) che delimitano lateralmente la gola di ingresso della scanalatura longitudinale (18).
  2. 2. Gruppo motorizzato per la movimentazione automatica di porte ad ante scorrevoli secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che la testa di aggancio (19) è dotata di due alette laterali sporgenti (19a, 19b) sostanzialmente piastriformi, che si estendono a sbalzo dalla testa di aggancio (19) da bande opposte della medesima rimandano sostanzialmente parallele tra loro, e sono inoltre strutturate in modo tale che la larghezza complessiva (w) della testa di aggancio (19) sia contemporaneamente maggiore della larghezza (t) della gola di accesso a detta scanalatura longitudinale (18), ed inferiore alla somma della larghezza (t) della gola di accesso alla scanalatura longitudinale (18) e della larghezza (h, k) di uno qualsiasi dei due lembi longitudinali (16, 17) del longherone (2) che delimitano lateralmente la gola di ingresso della scanalatura longitudinale (18).
  3. 3. Gruppo motorizzato per la movimentazione automatica di porte ad ante scorrevoli secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che il longherone portante (2) è dotato di una mensola superiore (11) che è struttura in modo tale da sporgere a sbalzo dalla parete (P) rimanendo sostanzialmente orizzontale; e che la scanalatura longitudinale rettilinea (18) con sezione trasversale a forma sostanzialmente di T, è posizionata sulla faccia inferiore della mensola superiore (11) del longherone (2).
  4. 4. Gruppo motorizzato per la movimentazione automatica di porte ad ante scorrevoli secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che la mensola superiore (11) del longherone (2) è dotata di due costole longitudinali sporgenti (16, 17) con sezione trasversale a forma sostanzialmente di L, che protrudono dalla faccia inferiore della mensola superiore (11) del longherone (2) rimanendo sostanzialmente parallele ed affacciate tra loro, e si estendono lungo la stessa mensola superiore (11) parallelamente all’asse longitudinale (L) del longherone (2), in modo tale da formare detta scanalatura rettilinea longitudinale (18) con sezione trasversale a forma sostanzialmente di T.
  5. 5. Gruppo motorizzato per la movimentazione automatica di porte ad ante scorrevoli secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta almeno una staffa di supporto (14, 15) è dotata anche di una appendice portante (20) che si estende a sbalzo dalla testa di aggancio (19), ed è profilata/strutturata in modo tale da supportare in modo assialmente girevole la relativa puleggia di rinvio (6, 7) mantenendo, quando la testa di aggancio (19) appoggia sui due lembi orizzontali (16, 17) del longherone (2) che delimitano lateralmente la gola di ingresso della scanalatura rettilinea longitudinale (18), l’asse di rotazione (R) della puleggia sostanzialmente perpendicolare all’asse longitudinale (L) del longherone (2).
  6. 6. Gruppo motorizzato per la movimentazione automatica di porte ad ante scorrevoli secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che detta appendice portante (20) è anche profilata/strutturata in modo tale da supportare in modo assialmente girevole la relativa puleggia di rinvio (6, 7) mantenendo, quando la testa di aggancio (19) appoggia sui due lembi orizzontali (16, 17) del longherone (2) che delimitano lateralmente la gola di ingresso della scanalatura rettilinea longitudinale (18), l’asse di rotazione (R) della puleggia localmente sostanzialmente parallelo alla mensola superiore (11) del longherone (2).
  7. 7. Gruppo motorizzato per la movimentazione automatica di porte ad ante scorrevoli secondo la rivendicazione 5 o 6, caratterizzato dal fatto che la testa di aggancio (19) e la relativa appendice portante (20) formano un corpo rigido monolitico a forma sostanzialmente di T.
  8. 8. Gruppo motorizzato per la movimentazione automatica di porte ad ante scorrevoli secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta almeno una staffa di supporto (14, 15) comprende anche mezzi di bloccaggio (21) strutturati in modo tale da poter spingere e mantenere stabilmente la testa di aggancio piastriforme (19) in battuta contro i due lembi longitudinali (16, 17) del longherone (2) che delimitano lateralmente la gola di ingresso della scanalatura rettilinea longitudinale (18).
  9. 9. Gruppo motorizzato per la movimentazione automatica di porte ad ante scorrevoli secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il longherone portante (2) è provvisto anche di mezzi di centraggio (22) strutturati in modo tale da cooperare con la testa di aggancio (19) e/o con detti mezzi di bloccaggio (21) in modo tale da centrare e mantenere la testa di aggancio (19) a cavallo dei due lembi longitudinali (16, 17) del longherone (2) che delimitano lateralmente la gola di ingresso della scanalatura longitudinale (18).
  10. 10. Gruppo motorizzato per la movimentazione automatica di porte ad ante scorrevoli secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il longherone portante (2) è dotato anche di una mensola inferiore (10) che è struttura in modo tale da sporgere a sbalzo dalla parete (P) al disotto della mensola superiore (11), rimanendo sostanzialmente orizzontale; detto almeno un carrello porta-anta (3) essendo calzato in modo assialmente scorrevole su di una rotaia rettilinea (13) che è posizionata sulla faccia superiore della mensola inferiore (10) del longherone (2), e si estende parallelamente all’asse longitudinale (L) del longherone (2).
  11. 11. Gruppo motorizzato per la movimentazione automatica di porte ad ante scorrevoli secondo la rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che il longherone portante (2) è inoltre provvisto anche di un carter di protezione anteriore (12) che sporge a sbalzo dalla mensola superiore (11), e si estende verso il basso in modo tale da disporsi a cavallo della mensola inferiore (10), a copertura e protezione di detto almeno un carrello porta-anta (3) e di detto dispositivo di movimentazione dei carrelli (4).
  12. 12. Gruppo motorizzato per la movimentazione automatica di porte ad ante scorrevoli secondo la rivendicazione 10 o 11 precedenti, caratterizzato dal fatto che il longherone portante (2) comprende: ― un primo profilato rettilineo (26) che ha una sezione trasversale a forma sostanzialmente di L, ed è strutturato in modo tale da essere fissato/ attaccato alla parete (P) in posizione orizzontale, in modo tale che la sua porzione piana inferiore (26a) sporga a sbalzo dalla parete (P) rimanendo sostanzialmente orizzontale; ed ― un secondo profilato rettilineo (27) che ha una sezione trasversale a forma sostanzialmente di C, è dotato di due porzioni piane (27a, 27b) sostanzialmente parallele ed affacciate tra loro, ed è strutturato in modo tale da potersi agganciare e bloccare in modo stabile per gravità sul primo profilato; la scanalatura longitudinale rettilinea (18) con sezione trasversale a forma sostanzialmente di T essendo posizionata su detto secondo profilato rettilineo (27).
  13. 13. Gruppo motorizzato per la movimentazione automatica di porte ad ante scorrevoli secondo la rivendicazione 12, caratterizzato dal fatto che il secondo profilato rettilineo (27) è strutturato in modo tale da potersi agganciare con un proprio spigolo superiore (27c) al bordo superiore (26c) del primo profilato rettilineo (26), e contemporaneamente poter disporre la propria porzione piana inferiore (27a) stabilmente in appoggio sulla porzione piana inferiore (26a) del profilato (26), in modo tale da rimanere bloccato in appoggio sul primo profilato rettilineo (26) per gravità.
  14. 14. Gruppo motorizzato per la movimentazione automatica di porte ad ante scorrevoli secondo la rivendicazione 12 o 13, caratterizzato dal fatto che il longherone portante (2) comprende anche almeno una guarnizione longitudinale in materiale elastomerico (29, 30) interposta tra il primo (26) ed il secondo profilato (27).
  15. 15. Gruppo motorizzato per la movimentazione automatica di porte ad ante scorrevoli secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il longherone portante (2) comprende anche uno o più organi meccanici di ancoraggio (28) strutturati in modo tale da poter bloccare il secondo profilato rettilineo (27) stabilmente in appoggio sul primo profilato rettilineo (26).
IT000068A 2013-05-03 2013-05-03 Gruppo motorizzato per la movimentazione automatica di porte ad ante scorrevoli ITTV20130068A1 (it)

Priority Applications (1)

Application Number Priority Date Filing Date Title
IT000068A ITTV20130068A1 (it) 2013-05-03 2013-05-03 Gruppo motorizzato per la movimentazione automatica di porte ad ante scorrevoli

Applications Claiming Priority (1)

Application Number Priority Date Filing Date Title
IT000068A ITTV20130068A1 (it) 2013-05-03 2013-05-03 Gruppo motorizzato per la movimentazione automatica di porte ad ante scorrevoli

Publications (1)

Publication Number Publication Date
ITTV20130068A1 true ITTV20130068A1 (it) 2014-11-04

Family

ID=48628863

Family Applications (1)

Application Number Title Priority Date Filing Date
IT000068A ITTV20130068A1 (it) 2013-05-03 2013-05-03 Gruppo motorizzato per la movimentazione automatica di porte ad ante scorrevoli

Country Status (1)

Country Link
IT (1) ITTV20130068A1 (it)

Cited By (1)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
EP3832062A1 (de) * 2019-12-04 2021-06-09 dormakaba Deutschland GmbH Antriebseinheit für eine schiebeanordnung, insbesondere schiebetür

Citations (3)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
US3834081A (en) * 1973-03-30 1974-09-10 Gyro Tech Inc Automatic sliding door system
EP0953708A2 (de) * 1998-04-30 1999-11-03 Automatik-Tür-Systeme GmbH Schiebetüranlage
US20040020613A1 (en) * 2000-12-14 2004-02-05 Katsufumi Koike Rail structure for the door

Patent Citations (3)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
US3834081A (en) * 1973-03-30 1974-09-10 Gyro Tech Inc Automatic sliding door system
EP0953708A2 (de) * 1998-04-30 1999-11-03 Automatik-Tür-Systeme GmbH Schiebetüranlage
US20040020613A1 (en) * 2000-12-14 2004-02-05 Katsufumi Koike Rail structure for the door

Cited By (2)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
EP3832062A1 (de) * 2019-12-04 2021-06-09 dormakaba Deutschland GmbH Antriebseinheit für eine schiebeanordnung, insbesondere schiebetür
WO2021110798A1 (de) * 2019-12-04 2021-06-10 Dormakaba Deutschland Gmbh Antriebseinheit für eine schiebeanordnung, insbesondere schiebetür

Similar Documents

Publication Publication Date Title
ITTV20130067A1 (it) Gruppo motorizzato per la movimentazione automatica di porte ad ante scorrevoli
KR20020029601A (ko) 레일용 고정장치
US9803420B2 (en) Closing element for roller shutter and movable wall for roller shutter comprising the closing element
US10145174B2 (en) Master/slave shaft assembly for fire door and curtain
KR20190068701A (ko) 좁은 회전 반경을 갖는 접이식 여닫이 도어장치
ITTV20130068A1 (it) Gruppo motorizzato per la movimentazione automatica di porte ad ante scorrevoli
US20140305746A1 (en) Fixing arrangement for a light curtain in an elevator
ITTO20130635A1 (it) Dispositivo di ventilazione
KR20150089161A (ko) 슬라이딩 도어
ITBO20130189A1 (it) Cancello scorrevole
CN103153834B (zh) 电梯的轿厢室及电梯的轿厢
ITRM20150158A1 (it) Persiana avvolgibile con lamelle orientabili
JP7199663B2 (ja) 温室用のスライド式ドア
FR3055344B1 (fr) Profile d'accroche permettant le passage d'air et ensemble de plafond comprenant un tel profile
ITTV20130017U1 (it) Gruppo motorizzato per la movimentazione automatica di porte ad ante scorrevoli
EP2907956B1 (en) Automatic sliding door power drive assembly
IT202100029690A1 (it) Perfezionamenti di un dispositivo di tenuta dell'aria per una chiusura sollevabile
KR101584523B1 (ko) 자동문 비상개방장치
ITUA20164094A1 (it) Attuatore lineare per la movimentazione automatica di porte scorrevoli e similari
ITUA20164095A1 (it) Attuatore lineare per la movimentazione automatica di porte scorrevoli e similari
RU131045U1 (ru) Устройство для монтажа рамных конструкций в стеновых проемах
ITMI20112144A1 (it) Dispositivo di regolazione della posizione di chiusura di una porta scorrevole per cella frigorifera
FI12259U1 (fi) Liukuovirakenne
JP2015187385A (ja) ドア制止装置およびドア装置
JP4801385B2 (ja) 自動引き戸の駆動装置及びその組体