ITUA20164095A1 - Attuatore lineare per la movimentazione automatica di porte scorrevoli e similari - Google Patents

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ITUA20164095A1
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IT
Italy
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linear actuator
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tubular
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ITUA2016A004095A
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Marchi Federico De
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Meccatronica Automazioni S R L
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    • E05LOCKS; KEYS; WINDOW OR DOOR FITTINGS; SAFES
    • E05FDEVICES FOR MOVING WINGS INTO OPEN OR CLOSED POSITION; CHECKS FOR WINGS; WING FITTINGS NOT OTHERWISE PROVIDED FOR, CONCERNED WITH THE FUNCTIONING OF THE WING
    • E05F15/00Power-operated mechanisms for wings
    • E05F15/60Power-operated mechanisms for wings using electrical actuators
    • E05F15/603Power-operated mechanisms for wings using electrical actuators using rotary electromotors
    • E05F15/632Power-operated mechanisms for wings using electrical actuators using rotary electromotors for horizontally-sliding wings
    • E05F15/643Power-operated mechanisms for wings using electrical actuators using rotary electromotors for horizontally-sliding wings operated by flexible elongated pulling elements, e.g. belts, chains or cables
    • EFIXED CONSTRUCTIONS
    • E05LOCKS; KEYS; WINDOW OR DOOR FITTINGS; SAFES
    • E05DHINGES OR SUSPENSION DEVICES FOR DOORS, WINDOWS OR WINGS
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    • E05D15/0691Top guides
    • EFIXED CONSTRUCTIONS
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    • E05Y2900/132Doors

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  • Engineering & Computer Science (AREA)
  • Mechanical Engineering (AREA)
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Description

“ATTUATORE LINEARE PER LA MOVIMENTAZIONE AUTOMATICA DI PORTE SCORREVOLI E SIMILARI”
La presente invenzione è relativa ad un attuatore lineare per la movimentazione automatica di porte scorrevoli e similari.
Più in dettaglio, la presente invenzione è relativa ad un servomotore elettrico per la movimentazione automatica di porte e finestre scorrevoli, del tipo adatto ad essere incassato a scomparsa all’interno del telaio portante del serramento. Impiego a cui la trattazione che segue farà esplicito riferimento senza per questo perdere in generalità.
Come è noto, le porte scorrevoli sono dei serramenti composti essenzialmente da un telaio portante di forma rettangolare, che è atto ad essere fissato in modo rigido e stabile sulla parete lungo tutto il perimetro dell’apertura presente nella parete, e da una o più ante mobili di forma rettangolare, che sono fissate in modo scorrevole sul telaio in modo tale da potersi muovere orizzontalmente da e verso una posizione di chiusura in cui la o le ante chiudono/ostruiscono completamente l’apertura nella parete per impedire il passaggio di cose e/o persone.
Gli attuatori lineari per la movimentazione automatica di porte scorrevoli sono generalmente fissati in posizione orizzontale sulla traversa superiore del telaio, e sono strutturati in modo tale da poter spostare orizzontalmente la o le ante mobili lungo il telaio.
Più in dettaglio gli attuatori lineari attualmente più diffusi sul mercato comprendono: un profilato rettilineo che è atto ad essere fissato in modo rigido ed in posizione orizzontale, sulla traversa superiore del telaio; un carrello mobile, che è appoggiato in modo assialmente scorrevole su di una rotaia longitudinale che si estende lungo il profilato rettilineo parallelamente all’asse longitudinale del profilato, ed è solitamente strutturato per supportare una anta mobile della porta scorrevole; un gruppo di movimentazione a controllo elettronico, che è fissato sul profilato rettilineo ed è strutturato in modo tale da poter spostare a comando il carrello mobile avanti ed indietro lungo il profilato; ed una centralina elettronica di controllo che è atta a pilotare il gruppo di movimentazione.
Purtroppo il montaggio degli attuatori lineari attualmente sopra descritti è un’operazione relativamente lunga e laboriosa che generalmente richiede la presenza contemporanea di due o più persone.
Inoltre, gli attuatori lineari sopra descritti mal si prestano ad essere incassati all’interno di una sede appositamente realizzata nella traversa superiore del telaio, e non consentono di movimentare ante molto pesanti perché il peso dell’anta mobile generalmente si scarica sul profilato rettilineo causandone la deformazione.
Circostanza che si verifica abbastanza rapidamente nel caso di ante mobili con peso superiore ai 200 kg e può arrivare a compromettere il funzionamento del serramento.
Scopo della presente invenzione è quello di realizzare un attuatore lineare per la movimentazione automatica di porte scorrevoli più compatto rispetto a quelli attualmente in commercio, che possa inoltre ovviare agli inconvenienti sopra indicati.
In accordo con questi obiettivi, secondo la presente invenzione viene realizzato un attuatore lineare per la movimentazione automatica di porte scorrevoli e similari come definito nella rivendicazione 1 e preferibilmente, ma non necessariamente, in una qualsiasi delle rivendicazioni dipendenti.
La presente invenzione verrà ora descritta con riferimento ai disegni annessi, che ne illustrano un esempio di attuazione non limitativo, in cui:
la figura 1 è una vista frontale, con parti in trasparenza e parti asportate per chiarezza, di una porta scorrevole incorporante un attuatore lineare per la movimentazione automatica di porte scorrevoli e similari realizzato secondo i dettami della presente invenzione;
le figure 2 e 3 sono due viste assonometriche dell’ attuatore lineare illustrato in figura 1, con parti in trasparenza e parti asportate per chiarezza; la figura 4 è una vista prospettica parzialmente esplosa di una porzione di estremità dell’attuatore lineare illustrato nelle figure 2 e 3, con parti asportate per chiarezza;
la figura 5 è una vista prospettica parzialmente esplosa di una estremità dell’attuatore lineare illustrato nelle figure 2 e 3, con parti asportate per chiarezza;
la figura 6 è una vista prospettica del segmento centrale dell’attuatore lineare illustrato nelle figure 2 e 3, con parti in sezione e parti asportate per chiarezza;
la figura 7 è una sezione trasversale del segmento centrale illustrato in figura 6, con parti in sezione e parti asportate per chiarezza; mentre la figura 8 è una vista prospettica parzialmente esplosa di un componente dell’attuatore lineare illustrato in figura 6, con parti in sezione e parti asportate per chiarezza.
Con riferimento alle figure 1, 2 e 3, con il numero 1 è indicato nel suo complesso un attuatore lineare per la movimentazione automatica di porte scorrevoli e similari, che è in grado di muovere orizzontalmente l’anta mobile di una porta scorrevole 100 o altro serramento similare, ed è specificamente strutturato per essere incassato a scomparsa all’interno del telaio portante di una porta scorrevole 100 o serramento similare.
Più in dettaglio, l’attuatore lineare 1 è particolarmente adatto ad essere incassato a scomparsa all’interno della traversa superiore del telaio portante di una porta o finestra scorrevole 100.
Con riferimento alla figura 1, in particolare, la porta o finestra scorrevole 100 comprende essenzialmente: un telaio portante 101 preferibilmente con struttura a portale, che è atto ad essere fissato in modo rigido e stabile alla parete lungo il perimetro dell’apertura da chiudere; ed una o più ante mobili piastriformi 102, preferibilmente di forma sostanzialmente rettangolare, che sono fissate in modo scorrevole sul telaio portante 101, in modo tale da potersi muovere orizzontalmente lungo il telaio 101 da e verso una posizione di chiusura (vedi figura 1) in cui la o le ante mobili 102 chiudono/ostruiscono completamente l’apertura nella parete per impedire il passaggio di cose e/o persone.
Nell’esempio illustrato, in particolare, il telaio portante 101 preferibilmente comprende: due montanti laterali 103 che si estendono verticalmente, ciascuno lungo un bordo laterale dell’apertura da chiudere; una traversa rettilinea superiore 104, che si estende orizzontalmente lungo il bordo superiore dell’apertura da chiudere, in modo tale da collegare le estremità superiori dei due montanti verticali 103 tra loro; ed una rotaia rettilinea inferiore 105, che si estende orizzontalmente lungo il bordo inferiore dell’apertura da chiudere, preferibilmente in appoggio direttamente sul pavimento, in modo tale da essere verticalmente allineata e sostanzialmente complanare alla traversa superiore 104.
Nell’esempio illustrato, in aggiunta, la porta o finestra scorrevole 100 preferibilmente comprende una sola anta mobile 102 di forma sostanzialmente rettangolare, che è disposta sul telaio 101 sostanzialmente complanare alla traversa superiore 104 ed alla rotaia inferiore 105, ed è accoppiata in modo assialmente scorrevole alla traversa superiore 104 ed alla rotaia inferiore 105 del telaio 101, in modo tale da potersi muovere orizzontalmente lungo il telaio 101 da e verso una posizione di chiusura (vedi figura 1) in cui l’anta mobile 102 dispone uno dei suoi due lati maggiori in battuta su uno specifico montante laterale 103 del telaio 101, in modo tale da chiudere/ostruire completamente l’apertura nella parete.
Con riferimento alla figura 1, preferibilmente la porta o finestra scorrevole 100 in aggiunta comprende anche un dispositivo sollevatore 106 ad azionamento elettrico, che è preferibilmente completamente incassato all’interno dell’anta mobile 102, ed è in grado di sollevare a comando l’anta mobile 102 di alcuni millimetri, in modo tale da distanziare/allontanare/sollevare dal pavimento il bordo inferiore dell’anta mobile 102 e/o la guarnizione di tenuta (non illustrata) eventuale posizionata sullo stesso bordo inferiore.
Il dispositivo sollevatore 106 è un componente già ampiamente conosciuto ed utilizzato nel settore delle porte scorrevoli per cui non verrà ulteriormente descritto.
Con riferimento alla figura 1, l’attuatore lineare 1 è atto ad essere fissato in modo rigido alla traversa superiore 104 del telaio 101, in posizione sostanzialmente orizzontale al disopra dell’anta mobile 102 da movimentare, ed è meccanicamente collegato all’anta mobile 102 sottostante in modo tale da poterla muovere/spostare orizzontalmente in una direzione d parallela all’asse longitudinale della traversa superiore 104 e della rotaia inferiore 105.
Preferibilmente l’attuatore lineare 1 è inoltre strutturato in modo tale da essere incassato all’interno di una sede o vano 107 appositamente realizzato nella traversa superiore 104 del telaio 101, immediatamente al disopra dell’anta mobile 102.
Più in dettaglio, con particolare riferimento alle figure 2, 3, 4, 5, 6 e 7, l’attuatore lineare 1 comprende: un profilato tubolare 2 rettilineo e monolitico, che è preferibilmente realizzato in materiale metallico, è atto ad essere fissato al telaio 101 in posizione sostanzialmente orizzontale, al disopra dell’anta mobile 102 da movimentare, ed è dotato di una feritoia rettilinea longitudinale 3 che si estende in modo passante lungo una prima parete laterale 4 sostanzialmente piana dello stesso profilato tubolare 2, parallelamente all’asse longitudinale L del profilato e preferibilmente anche per tutta la lunghezza dello stesso profilato tubolare 2; ed un carrello mobile 5 che è alloggiato all’interno del profilato tubolare 2, è fissato in modo assialmente scorrevole al profilato tubolare 2 in modo tale da potersi spostare all’interno del profilato tubolare 2 parallelamente all’asse longitudinale L del profilato, ed è dotato di una appendice di trascinamento sporgente, che si estende a sbalzo all’esterno del profilato tubolare 2 impegnando in modo passante e liberamente scorrevole la feritoia longitudinale 3.
In altre parole, la feritoia longitudinale 3 suddivide longitudinalmente la parete laterale 4 in due metà/porzioni piane tra loro complanari, e l’appendice di trascinamento del carrello mobile 5 sporge a sbalzo dalla parete laterale 4 ed è in grado di scorrere liberamente lungo la feritoia longitudinale 3 del profilato tubolare 2.
L’appendice di trascinamento del carrello mobile 5 è strutturata in modo tale da essere meccanicamente collegabile alla anta mobile 102 sottostante, così da poter trascinare orizzontalmente l’anta mobile 102 lungo il telaio 101.
Più in dettaglio, il carrello mobile 5 è dotato di una appendice di trascinamento sporgente, preferibilmente con struttura piastriforme, che si estende a sbalzo all’esterno del profilato tubolare 2 sostanzialmente ortogonalmente alla parete laterale 4, ed è atta ad accoppiarsi in modo orizzontalmente rigido e verticalmente flottante ad un corrispondente organo di accoppiamento 108 che sporge a sbalzo dall’anta mobile 102 sottostante, in modo tale da poter trasmettere alla medesima anta mobile 102 solamente forze orizzontali.
Con riferimento alla figura 1, nell’esempio illustrato, in particolare, l’organo di accoppiamento 108 è preferibilmente costituito da una forcella piastriforme che è solidale all’anta mobile 102, e sporge a sbalzo dal bordo superiore della anta mobile 102 in direzione verticale, in modo tale da inforcare/disporsi a cavallo della appendice di trascinamento del carrello mobile 5, per seguire solamente gli spostamenti orizzontali del carrello 5.
Con particolare riferimento alle figure 2, 3, 4, 5, 6, 7 e 8, l’attuatore lineare 1 in aggiunta comprende anche: un gruppo di movimentazione 6 a controllo elettronico, che è interamente alloggiato all’interno del profilato tubolare 2, ed è atto a spostare il carrello mobile 5 avanti ed indietro lungo il profilato tubolare 2; ed una centralina elettronica di controllo 7 che è atta a pilotare il gruppo di movimentazione 6, ed è preferibilmente sostanzialmente interamente alloggiata all’interno del profilato tubolare 2, preferibilmente in corrispondenza di una prima estremità assiale del profilato tubolare 2.
Preferibilmente il profilato tubolare 2 ha inoltre una sezione trasversale sostanzialmente rettangolare o quadrata, ossia una sezione quadra, e la feritoia longitudinale 3 è realizzata su una delle quattro pareti laterali del profilato tubolare 2. Preferibilmente il profilato tubolare 2 è inoltre realizzato in alluminio.
Nell’esempio illustrato, in particolare, ciascuna delle quattro pareti laterali del profilato tubolare 2 ha una larghezza preferibilmente compresa tra 50 e 90 mm (millimetri). Preferibilmente la parete laterale 4 ha inoltre una larghezza h uguale a circa 60 mm (millimetri).
In aggiunta la feritoia longitudinale 3 è preferibilmente posizionata lungo la linea longitudinale di mezzeria della parete laterale 4, ed ha preferibilmente una larghezza costante lungo tutta la sua lunghezza.
Più in dettaglio, nell’esempio illustrato la feritoia longitudinale 3 ha una larghezza preferibilmente compresa tra 10 e 30 mm (millimetri).
Con riferimento alle figure 1, 2 e 4, il profilato tubolare 2 è atto ad essere incassato all’interno del vano o sede 107 della traversa superiore 104, con la parete laterale 4 rivolta verso l’esterno del telaio 101 in modo tale da essere liberamente accessibile dall’esterno.
Preferibilmente il profilato tubolare 2 è inoltre atto ad essere fissato in modo rigido sul fondo del vano o sede 107 della traversa superiore 104, preferibilmente dalla parte opposta rispetto alla parete laterale 4.
Più in dettaglio, l’attuatore lineare 1 è preferibilmente dotato anche di un profilato rettilineo piastriforme 8 che è preferibilmente realizzato in materiale metallico, ed è stabilmente accoppiato ad un fianco del profilato tubolare 2, preferibilmente dalla parte opposta rispetto alla parete laterale 4.
Il profilato rettilineo 8 è dotato di una serie di linguette sporgenti 9 che sono sagomate in modo tale da potersi agganciare a scatto o ad incastro su di una corrispondente piastra di fissaggio oblunga 10 che, a sua volta, è preferibilmente realizzata in materiale metallico, ed è atta ad essere fissata in modo rigido sulla traversa superiore 104 del telaio 101, o meglio sul fondo del vano o sede 107, preferibilmente tramite delle viti di ancoraggio 109 di tipo noto.
Nell’esempio illustrato, in particolare, il profilato piastriforme 8 si estende rasente/tangente ad una seconda parete laterale del profilato tubolare 2 opposta alla parete laterale 4, ed è preferibilmente fissato al profilato tubolare 2 mediante un accoppiamento sostanzialmente a coda di rondine. Inoltre il profilato piastriforme 8 è anche preferibilmente fissato stabilmente al profilato tubolare 2 mediante una serie di viti passanti 11 trasversali che impediscono lo sfilamento del profilato piastriforme 8 dal profilato tubolare 2.
Nell’esempio illustrato, in aggiunta, il profilato piastriforme 8 è preferibilmente realizzato in ferro zincato, mentre la piastra di fissaggio 10 è preferibilmente realizzata in alluminio.
Con riferimento alle figure 2 e 3, il gruppo di movimentazione 6 è alloggiato all’interno del profilato tubolare 2 preferibilmente di fianco alla centralina elettronica di controllo 7, e preferibilmente comprende: due pulegge 12 e 13 sostanzialmente complanari tra loro, che sono fissate in modo assialmente girevole all’interno del profilato tubolare 2 in modo tale da poter ruotare attorno a rispettivi assi di rotazione 12a, 13a localmente perpendicolari all’asse longitudinale L del profilato; una cinghia di trascinamento 14 preferibilmente dentata, che è avvolta ad anello e tesata attorno alle pulegge 12 e 13 in modo tale da formare due tratti rettilinei adiacenti che si estendono all’interno del profilato tubolare 2 sostanzialmente paralleli all’asse longitudinale L del profilato; ed un motoriduttore elettrico 15 che è alloggiato all’interno del profilato tubolare 2, di fianco alla puleggia 12 e preferibilmente anche di fianco alla centralina elettronica di controllo 7, ed è infine meccanicamente collegato alla puleggia 12 in modo tale da poterla trascinare in rotazione attorno all’asse di rotazione 12a.
Il motoriduttore elettrico 15 inoltre è direttamente alimentato e/o controllato dalla centralina elettronica di controllo 7.
Più in dettaglio, le due pulegge 12 e 13 sono preferibilmente fissate in modo assialmente girevole all’interno del profilato tubolare 2, localmente parallele e preferibilmente anche rasenti alla faccia interna della parete laterale 4 del profilato tubolare 2, in modo tale che ciascuna puleggia 12, 13 possa ruotare attorno ad un corrispondente asse di rotazione 12a, 13a perpendicolare all’asse longitudinale L del profilato ed anche localmente perpendicolare alla parete laterale 4.
Preferibilmente le pulegge 12 e 13 sono inoltre dimensionate in modo tale che i due tratti rettilinei della cinghia di trascinamento 14 si estendano all’interno del profilato tubolare 2 rimanendo localmente paralleli e sostanzialmente rasenti rispettivamente ad una terza e ad una quarta parete laterale del profilato tubolare 2 opposte tra loro.
Con riferimento alla figura 3, nell’esempio illustrato, in particolare, la puleggia 12 è preferibilmente una puleggia dentata, ed è preferibilmente caletta in modo angolarmente rigido direttamente sulla estremità dell’albero di uscita del motoriduttore elettrico 15.
In aggiunta il motoriduttore elettrico 15 è preferibilmente alloggiato all’interno del profilato tubolare 2 con la possibilità di scorrere liberamente all’interno del profilato tubolare 2 parallelamente all’asse longitudinale L, ed è dotato di un organo di bloccaggio 16 ad azionamento manuale, che è in grado di fissare il motoriduttore elettrico 15 in modo rigido e stabile al profilato tubolare 2, così da impedire qualsiasi spostamento del motoriduttore elettrico 15 all’interno del profilato tubolare 2.
Più in dettaglio, il motoriduttore elettrico 15 è preferibilmente accoppiato al profilato tubolare 2 in modo assialmente scorrevole ed angolarmente rigido.
L’organo di bloccaggio 16, invece, è preferibilmente strutturato in modo tale da poter selettivamente fissare il motoriduttore elettrico 15 in modo rigido alla parete laterale 4 del profilato tubolare 2.
Preferibilmente, l’organo di bloccaggio 16 è inoltre strutturato in modo tale da estendersi a ponte tra le due metà/porzioni longitudinali della parete laterale 4 del profilato tubolare 2, in modo tale da collegare le due metà/porzioni longitudinali della parete laterale 4 in modo rigido tra loro.
Con riferimento alla figura 3, nell’esempio illustrato, in particolare, la scatola di riduzione 15a del motoriduttore elettrico 15 ha preferibilmente una forma sostanzialmente complementare alla sezione trasversale del profilato tubolare 2, in modo tale che l’intero motoriduttore elettrico 15 possa esclusivamente scorrere assialmente all’interno del profilato tubolare 2.
L’organo di bloccaggio 16, invece, è preferibilmente costituito da un dispositivo a morsa ad azionamento manuale, che è preferibilmente collegato in modo rigido alla scatola di riduzione 15a, sporge almeno parzialmente all’esterno del profilato tubolare 2 attraverso la feritoia longitudinale 3 in modo tale da disporre le due ganasce da bande opposte della parete laterale 4, ed è in grado di serrarsi sulla parete laterale 4 del profilato tubolare 2 in modo tale da poter impedire qualsiasi spostamento del motoriduttore elettrico 15 all’interno del profilato tubolare 2.
In aggiunta il dispositivo a morsa è anche in grado di serrarsi su entrambe le metà/porzioni longitudinali della parete laterale 4 del profilato tubolare 2, in modo tale da collegare le medesime metà/porzioni longitudinali della parete laterale 4 in modo rigido tra loro.
Con riferimento alle figure 2 e 3, preferibilmente la puleggia 13 è invece infulcrata in modo liberamente girevole su di un gruppo di supporto 17, che è preferibilmente collocato all’interno del profilato tubolare 2 in corrispondenza di una seconda estremità del profilato tubolare 2, ed è dotato di un organo di bloccaggio 18 ad azionamento manuale, che è in grado di fissare il gruppo di supporto 17 in modo rigido e stabile al profilato tubolare 2, così da impedire qualsiasi spostamento del gruppo di supporto 17 all’interno del profilato tubolare 2.
Più in dettaglio, l’organo di bloccaggio 18 è preferibilmente strutturato in modo tale da poter fissare il gruppo di supporto 17 in modo rigido alla parete laterale 4 del profilato tubolare 2.
Preferibilmente, l’organo di bloccaggio 18 è inoltre strutturato in modo tale da estendersi a ponte tra le due metà/porzioni longitudinali della parete laterale 4 del profilato tubolare 2, in modo tale da collegare le due metà/porzioni longitudinali della parete laterale 4 in modo rigido tra loro.
Nell’esempio illustrato, in particolare, l’organo di bloccaggio 18 è preferibilmente costituito da un dispositivo a morsa ad azionamento manuale, che sporge almeno parzialmente all’esterno del profilato tubolare 2 attraverso la feritoia longitudinale 3 in modo tale da disporre le due ganasce da bande opposte della parete laterale 4, ed è in grado di serrarsi sulla parete laterale 4 del profilato tubolare 2 in modo tale da poter impedire qualsiasi spostamento dello stesso dispositivo a morsa 18 all’interno del profilato tubolare 2; e la puleggia 13 è preferibilmente infulcrata in modo liberamente girevole su di un perno di supporto trasversale, che si estende a cavallo delle due ganasce del dispositivo a morsa 18.
In aggiunta il dispositivo a morsa 18 è anche in grado di serrarsi su entrambe le metà/porzioni longitudinali della parete laterale 4 del profilato tubolare 2, in modo tale da collegare le medesime metà/porzioni longitudinali della parete laterale 4 in modo rigido tra loro.
Con riferimento alle figure 3, 6, 7 e 8, preferibilmente il carrello mobile 5 è invece calzato/accoppiato in modo assialmente scorrevole ad una guida rettilinea 20 preferibilmente a sezione quadra, che si estende all’ interno del profilato tubolare 2 parallelamente all’asse longitudinale L del profilato, ed è solidale allo stesso profilato tubolare 2.
Più in dettaglio, l’attuatore lineare 1 è preferibilmente dotato di un secondo profilato rettilineo 21, che è preferibilmente realizzato in materiale metallico, si estende all’interno del profilato tubolare 2 parallelamente all’asse longitudinale L del profilato, ed è infine fissato in modo rigido al profilato tubolare 2; e la guida rettilinea 20 è costituita da una pozione del medesimo profilato rettilineo 21.
Nell’esempio illustrato, in particolare, il profilato rettilineo 21 è preferibilmente realizzato in alluminio, ed è preferibilmente fissato in modo rigido al profilato tubolare 2 mediante un accoppiamento sostanzialmente a coda di rondine.
Preferibilmente il profilato rettilineo 21 è inoltre sostanzialmente piastriforme, e si estende all’interno del profilato tubolare 2 rimanendo localmente rasente/tangente alla terza parete laterale del profilato tubolare 2, ed opzionalmente anche localmente rasente/tangente ad uno dei due tratti rettilinei della cinghia di trascinamento 14.
Con riferimento alle figure 3, 6, 7 e 8, il carrello mobile 5 a sua volta comprende: un elemento portante 25 che è preferibilmente realizzato in materiale metallico, è posizionato all’interno del profilato tubolare 2 tra i due tratti rettilinei della cinghia di trascinamento 14, ed è dotato di una appendice piastriforme 25a che si estende a sbalzo all’esterno del profilato tubolare 2, impegnando in modo passante ed assialmente scorrevole la feritoia longitudinale 3 del profilato tubolare 2; almeno uno e preferibilmente una coppia di pattini guida 26 che sono fissati in modo rigido all’elemento portante 25, e sono contemporaneamente calzati/accoppiati in modo assialmente scorrevole sulla/ alla guida rettilinea 20; ed un organo meccanico di fissaggio 27, che è atto a collegare l’elemento portante 25 in modo rigido ad uno dei due tratti rettilinei della cinghia di trascinamento 14 in modo tale che l’elemento portante 25, e quindi l’intero carrello mobile 5, si muova unitamente alla cinghia di trascinamento 14.
L’appendice piastriforme 25a concorre a formare la appendice di trascinamento del carrello mobile 5.
Nell’esempio illustrato, in particolare, l’organo di fissaggio 27 è preferibilmente costituito da un dispositivo di bloccaggio a morsa, che è fissato in modo rigido sull’ elemento portante 25, ed è contemporaneamente serrato su uno dei due tratti rettilinei della cinghia di trascinamento 14 in modo tale da vincolare l’elemento portante 25, e quindi l’intero carrello mobile 5, alla cinghia di trascinamento 14.
Preferibilmente, il carrello mobile 5 comprende anche una ruota stabilizzatrice 28, che è infulcrata sull’ elemento portante 25 in modo tale da poter ruotare liberamente attorno ad un asse di rotazione 28a perpendicolare all’asse longitudinale L del profilato tubolare 2, ed è atta a disporsi in appoggio volvente sul profilato tubolare 2 e/o sul profilato rettilineo 21 per impedire/contrastare la rotazione dell’elemento portante 25, e quindi del carrello mobile 5, attorno all’asse longitudinale della guida rettilinea 20.
Con riferimento alle figure 6, 7 e 8, nell’esempio illustrato, in particolare, l’elemento portante 25 preferibilmente consiste in una spessa piastra metallica di forma preferibilmente sostanzialmente rettangolare, che è preferibilmente realizzata in ferro zincato, ed è disposta tra i due tratti rettilinei della cinghia di trascinamento 14 in modo tale da essere localmente sostanzialmente parallela agli stessi tratti rettilinei della cinghia di trascinamento 14 ed alle sottostanti terza e quarta parete laterale del profilato tubolare 2.
La piastra metallica 25 è inoltre sostanzialmente complanare alla feritoia longitudinale 3 ed è preferibilmente dotata di una aletta piastriforme 25a che sporge dal fianco laterale della piastra metallica 25 e si estende a sbalzo all’esterno del profilato tubolare 2, impegnando in modo passante ed assialmente scorrevole la feritoia longitudinale 3 del profilato tubolare 2.
Con riferimento alla figura 8, preferibilmente ciascun pattino 26 è invece composto da un corpo portante 29 in materiale metallico, preferibilmente con struttura monolitica, che è fissato in modo rigido direttamente sulla piastra metallica 25 tramite delle viti passanti 30 di ancoraggio, ed è dotato di una scanalatura trasversale che è atta ad essere impegnata in modo assialmente scorrevole dalla guida rettilinea 20; e da una bronzina tubolare 31 in materiale polimerico, che è stabilmente alloggiata all’ interno della scanalatura trasversale del corpo portante 29 ed è accoppiata/calzata in modo assialmente scorrevole direttamente sulla guida rettilinea 20.
Nell’esempio illustrato, in particolare, il corpo portante 29 è preferibilmente realizzato in alluminio, mentre la bronzina tubolare 31 è preferibilmente realizzato in politetrafluoroetilene (PTFE) opzionalmente caricato carbonio, o altro tecnopolimero ad alta resistenza preferibilmente con proprietà autolubrificanti.
Con riferimento alle figure 6 e 8, preferibilmente il dispositivo di accoppiamento a morsa 27 invece comprende: una ganascia fissa 33 che è preferibilmente realizzata in materiale metallico, è fissato in modo rigido direttamente sulla piastra metallica 25, ed infine si estende a sbalzo dalla piastra metallica 25 fino a raggiungere ed appoggiarsi ad un adiacente segmento o porzione della cinghia di trascinamento 14; ed una ganascia mobile 34 che è disposta in appoggio sulla cinghia di trascinamento 14 dalla parte opposta rispetto alla ganascia fissa 33, ed è collegata in modo rigido e registrabile alla ganascia fissa 33 tramite delle viti trasversali 35 che sono in grado di stringere le due ganasce una contro l’altra intrappolando la cinghia di trascinamento 14.
Preferibilmente la ganascia fissa 33 e la ganascia mobile 34 sono inoltre sagomate in modo tale da piegare la corrispondente porzione della cinghia di trascinamento 14 sostanzialmente a sella, ossia grosso modo a V o U, in modo tale da massimizzare l’aderenza con la cinghia 14.
Più in dettaglio, nell’esempio illustrato la ganascia fissa 33 è preferibilmente formata da un pacco di lamierini metallici che si estendono perpendicolarmente al piano di giacitura della piastra piana 26, sono calzati direttamente sulla aletta piastriforme 25a, ed infine sono bloccati in modo rigido e stabile alla piastra metallica 25 tramite almeno una chiavetta piastriforme trasversale, che si estende radente ad una delle due facce della piastra metallica 25, impegnando in modo passante il pacco di lamierini metallici.
Preferibilmente la ganascia mobile 34 è invece costituita da una piastra metallica nastriforme che è piegata a forma sostanzialmente di sella, con un profilo grosso modo complementare al profilo del fianco laterale del pacco di lamierini metallici che forma la ganascia fissa 33.
Con riferimento alle figure 2, 3, 6 e 8, preferibilmente il carrello mobile 5 è infine dotato anche di una morsettiera elettrica 37 o altro connettore elettrico similare, che è fissata saldamente sulla appendice piastriforme 25a dell’elemento portante 25, ovvero sull’aletta piastriforme 25a della piastra metallica 25, all’esterno del profilato tubolare 2, ed è in collegamento elettrico diretto e permanente con la centralina elettronica di controllo 7.
Più in dettaglio, la morsettiera elettrica 37 è preferibilmente elettricamente collegata alla centralina elettronica di controllo 7 tramite un fascio/gruppo di cavi elettrici (non illustrati), che si estendono dalla morsettiera elettrica 37 fino alla centralina elettronica di controllo 7 all’interno di una catena guida-cavo 38 che è piegata ad U ed è alloggiata all’interno del profilato tubolare 2, di fianco alla cinghia di trascinamento 14, in modo tale da seguire i movimenti del carrello mobile 5.
Più in dettaglio, la catena guida-cavo 38 ha una prima estremità solidale al profilato tubolare 2, ed una seconda estremità solidale al carrello mobile 5.
La morsettiera elettrica 37 è in grado quindi di fornire continuativamente, al dispositivo sollevatore 106, l’energia elettrica e/o i segnali elettronici di controllo necessari al funzionamento del dispositivo sollevatore 106.
Ovviamente la morsettiera elettrica 37 può anche consentire il collegamento elettrico e/o elettronico permanente tra la centralina elettronica di controllo 7 ed un qualsiasi altro dispositivo elettrico posizionato sulla anta mobile 102.
Con riferimento alle figure 2, 4 e 5, preferibilmente la centralina elettronica di controllo 7 è invece alloggiata all’interno di un modulo di alimentazione e controllo 39, che è atto ad essere inserito in modo estraibile all’ interno della prima estremità del profilato tubolare 2, ed è dotato, sul fianco che rimane affacciato all’esterno del profilato, di una morsettiera elettrica 40 o altro connettore elettrico per il collegamento dei cavi elettrici di alimentazione e/o controllo dell’attuatore lineare 1.
Il funzionamento del attuatore lineare 1 per la movimentazione automatica di porte scorrevoli e similari è facilmente desumibile da quanto sopra descritto.
L’attuatore lineare 1 sposta avanti ed indietro l’anta mobile 102 in funzione dei segnali di comando che arrivano alla centralina elettronica di controllo 7.
I vantaggi correlati alla particolare struttura dell’ attuatore lineare 1 sono notevoli.
In primo luogo, tutti i componenti dell’attuatore lineare 1 sono ora alloggiati all’interno del profilato tubolare 2 già in fase di assemblaggio, semplificando enormemente le operazione di istallazione dell’attuatore lineare 1 sul telaio 101 della porta scorrevole 100.
La forma tubolare, inoltre, conferisce al profilato 2 una maggiore rigidità strutturale e resistenza meccanica.
In aggiunta, serrandosi a ponte sulle due metà/porzioni longitudinali della parete laterale 4, gli organi di bloccaggio 16 e 18 incrementano ulteriormente la rigidità strutturale del profilato tubolare 2.
Inoltre, il particolare posizionamento dell’organo di bloccaggio 16 consente di tesare con estrema rapidità la cinghia di trascinamento 14, agendo sulla parte laterale 4 del profilato tubolare 2.
In aggiunta, la particolare struttura del carrello mobile 5 consente di trasmettere alla anta mobile 102 forze orizzontali di valore molto elevato, sufficienti per spostare anche ante mobili 102 con peso superiore a 700 kg. Ultimo, ma non meno importante, la presenza della morsettiera elettrica 37 sulla appendice di trascinamento del carrello mobile 5 consente di alimentare e/o controllare direttamente l’eventuale dispositivo sollevatore 106, eliminando i problemi associati ai contatti striscianti o ai contatti a molla attualmente impiegati.
Risulta infine chiaro che al attuatore lineare 1 e/o alla porta scorrevole 101 possono essere apportate modifiche e varianti senza per questo uscire dall’ambito della presente invenzione.
Per esempio, in una diversa forma di realizzazione, il telaio portante 101 può anche comprendere una traversa rettilinea inferiore, che si estende orizzontalmente sul pavimento lungo il bordo inferiore dell’apertura da chiudere, in modo tale da essere verticalmente allineata e sostanzialmente complanare alla traversa superiore 104, e da collegare le estremità inferiori dei due montanti verticali 103 tra loro; e la rotaia rettilinea 105 è posizionata su tale traversa inferiore.
In una forma di realizzazione più sofisticata, inoltre, l’attuatore lineare 1 può comprendere anche un secondo carrello mobile il quale è fissato in modo assialmente scorrevole all’interno del profilato tubolare 2 in modo tale da potersi spostare all’interno del profilato tubolare 2 parallelamente all’asse longitudinale L del profilato; ed il gruppo di movimentazione 6 è preferibilmente atto a spostare il secondo carrello mobile avanti ed indietro all’interno del profilato tubolare 2, preferibilmente in controfase rispetto al carrello mobile 5.
Più in dettaglio, similmente al carrello mobile 5, anche il secondo carrello mobile è calzato in modo assialmente scorrevole su di una corrispondente seconda guida rettilinea preferibilmente a sezione quadra, che si estende all’interno del profilato tubolare 2 parallelamente all’asse longitudinale L del profilato, ed è solidale allo stesso profilato tubolare 2.
Con riferimento alla figura 7, preferibilmente tale seconda guida rettilinea è inoltre incorporata/integrata in un corrispondente profilato rettilineo sostanzialmente piastriforme (indicato a tratteggio), che è preferibilmente realizzato in alluminio o altro materiale metallico; si estende all’interno profilato tubolare 2 localmente rasente /tangente alla quarta parete laterale del profilato tubolare 2, ed opzionalmente anche localmente rasente/ tangente ad uno dei due tratti rettilinei della cinghia di trascinamento 14; ed infine è preferibilmente fissato in modo rigido al profilato tubolare 2 mediante un accoppiamento sostanzialmente a coda di rondine.

Claims (15)

  1. R I V E N D I C A Z I O N I 1. Attuatore lineare (1) per la movimentazione automatica di porte scorrevoli e similari, caratterizzato dal fatto di comprendere: un profilato tubolare (2) rettilineo e monolitico, che è dotato di una feritoia longitudinale (3) che si estende lungo una prima parete laterale (4) del profilato tubolare (2) parallelamente all’asse longitudinale del profilato (L); almeno un carrello mobile (5) che è alloggiato in modo assialmente scorrevole all’interno del profilato tubolare (2), ed è dotato di una appendice di trascinamento (25a) che sporge a sbalzo all’esterno del profilato tubolare (2) impegnando in modo passante e liberamente scorrevole la feritoia longitudinale (3); ed un gruppo di movimentazione (6) a controllo elettronico, che è alloggiato all’interno del profilato tubolare (2), ed è atto a spostare detto carrello mobile (5) avanti ed indietro lungo il profilato tubolare (2).
  2. 2. Attuatore lineare secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di comprendere anche una centralina elettronica di controllo (7) che è alloggiata all’ interno del profilato tubolare (2), ed è atta a pilotare detto gruppo di movimentazione (6).
  3. 3. Attuatore lineare secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che il profilato tubolare (2) ha una sezione quadra, e la feritoia longitudinale (3) si estende lungo una (4) delle quattro pareti laterali del profilato tubolare (2).
  4. 4. Attuatore lineare secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che la feritoia longitudinale (3) è posizionata lungo la linea longitudinale di mezzeria di detta prima parete laterale (4) del profilato tubolare (2).
  5. 5. Attuatore lineare secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il profilato tubolare (2) è realizzato in materiale metallico.
  6. 6. Attuatore lineare secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere anche mezzi di irrigidimento (16, 18) estendentisi a ponte tra le due metà/porzioni longitudinali di detta prima parete laterale (4) in modo tale da collegare dette metà/porzioni longitudinali in modo rigido tra loro.
  7. 7. Attuatore lineare secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il carrello mobile (5) è calzato/accoppiato in modo assialmente scorrevole ad una guida rettilinea (20), che si estende all’interno del profilato tubolare (2) parallelamente all’ asse longitudinale del profilato (L), ed è solidale al profilato tubolare (2).
  8. 8. Attuatore lineare secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che la guida rettilinea (20) è realizzata su di un secondo profilato rettilineo (21), che si estende all’interno del profilato tubolare (2) parallelamente all’asse longitudinale del profilato (L), ed è fissato in modo rigido al profilato tubolare (2) mediante un accoppiamento sostanzialmente a coda di rondine.
  9. 9. Attuatore lineare secondo la rivendicazione 7 o 8, caratterizzato dal fatto che il carrello mobile (5) comprende almeno un pattino (26) che è calzato/accoppiato in modo assialmente scorrevole alla guida rettilinea (20), e che comprende: uno corpo portante (29) in materiale metallico, che è dotato di una scanalatura trasversale atta ad essere impegnata in modo assialmente scorrevole dalla guida rettilinea (20); ed una bronzina tubolare (31) in materiale polimerico, che è stabilmente alloggiata all’ interno della scanalatura trasversale del corpo portante (29) ed è accoppiata/calzata in modo assialmente scorrevole direttamente sulla guida rettilinea (20).
  10. 10. Attuatore lineare secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il gruppo di movimentazione (6) comprende: due pulegge (12, 13) sostanzialmente complanari tra loro, che sono fissate in modo assialmente girevole all’interno del profilato tubolare (2) attorno a rispettivi assi di rotazione (12a, 13a) localmente perpendicolari all’asse longitudinale del profilato (L); una cinghia di trascinamento (14) che è avvolta ad anello e tesata attorno alle due pulegge (12, 13) in modo tale da formare due tratti rettilinei adiacenti che si estendono all’interno del profilato tubolare (2) sostanzialmente paralleli all’asse longitudinale del profilato (L); ed un motoriduttore elettrico (15) che è alloggiato all’interno del profilato tubolare (2), ed è meccanicamente collegato ad una (12) delle due pulegge (12 ,13) in modo tale da poterla trascinare in rotazione.
  11. 11. Attuatore lineare secondo la rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che il motoriduttore elettrico (15) è alloggiato all’interno del profilato tubolare (2) con la possibilità di scorrere all’interno del profilato tubolare (2) parallelamente all’asse longitudinale del profilato (L), ed è dotato di un organo di bloccaggio (16) ad azionamento manuale che è selettivamente atto a fissare il motoriduttore elettrico (15) in modo rigido e stabile al profilato tubolare (2).
  12. 12. Attuatore lineare secondo la rivendicazione 11 o 12, caratterizzato dal fatto che una (12) delle due pulegge (12, 13) è calettata direttamente sull’albero di uscita di detto motoriduttore elettrico (15).
  13. 13. Attuatore lineare secondo la rivendicazione 11 o 12, caratterizzato dal fatto che detto organo di bloccaggio (16) è atto a fissare il motoriduttore elettrico (15) in modo rigido a detta prima parete laterale (4).
  14. 14. Attuatore lineare secondo la rivendicazione 13, caratterizzato dal fatto che detto organo di bloccaggio (16) è un dispositivo a morsa ad azionamento manuale, che sporge almeno parzialmente all’esterno del profilato tubolare (2) attraverso la feritoia longitudinale (3) in modo tale da disporre le due ganasce da bande opposte della parete laterale (4), ed è in grado di serrarsi sulla parete laterale (4) del profilato tubolare (2).
  15. 15. Attuatore lineare secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il carrello mobile (5) presenta, su detta appendice di trascinamento (25a), un connettore elettrico (37) in grado di fornire energia elettrica e/o segnali elettronici di controllo ad altri dispositivi elettrici.
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* Cited by examiner, † Cited by third party
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EP0839981A2 (en) * 1996-10-31 1998-05-06 Optex Co. Ltd. Safety auxiliary apparatus for automatic door assembly
DE19934229A1 (de) * 1999-07-21 2001-02-01 Otis Elevator Co Türsturzanordnung für eine automatische Schiebetüre

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