ITTV20100143A1 - Scarpone da sci - Google Patents

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ITTV20100143A1
ITTV20100143A1 IT000143A ITTV20100143A ITTV20100143A1 IT TV20100143 A1 ITTV20100143 A1 IT TV20100143A1 IT 000143 A IT000143 A IT 000143A IT TV20100143 A ITTV20100143 A IT TV20100143A IT TV20100143 A1 ITTV20100143 A1 IT TV20100143A1
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cuff
longitudinal bar
boot
strut
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IT000143A
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Davide Parisotto
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Scarpa Calzaturificio Spa
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Description

DESCRIZIONE
“SCARPONE DA SCIâ€
La presente invenzione à ̈ relativa ad uno scarpone da sci.
Più in dettaglio, la presente invenzione à ̈ relativa ad uno scarpone da scialpinismo o da Telemark, impieghi a cui la trattazione che segue farà esplicito riferimento senza per questo perdere in generalità.
Come à ̈ noto, gli scarponi da scialpinismo o Telemark più recenti sono normalmente composti da uno scafo rigido in materiale plastico che à ̈ sagomato in modo tale da accogliere il piede dello sciatore, ed à ̈ inferiormente provvisto di una suola anteriore e di un tacco posteriore realizzati solitamente in materiale elastomerico antisdrucciolo; da un gambetto rigido in materiale plastico che à ̈ sagomato in modo tale da abbracciare la caviglia dello sciatore, ed à ̈ incernierato alla parte superiore dello scafo in modo tale da poter ruotare attorno ad un asse di riferimento trasversale sostanzialmente coincidente con l’asse di articolazione della caviglia; da una scarpetta interna in materiale morbido e termoisolante, che à ̈ inserita in modo amovibile all’interno dello scafo e del gambetto, ed à ̈ sagomata in modo tale da avvolgere e proteggere sia il piede che la parte inferiore della gamba dello sciatore; e da una linguetta protettiva esterna in materiale plastico, che ha l’estremità inferiore incernierata sullo scafo, immediatamente al disopra della zona tarso-falangea del piede, e si estende lungo la parte superiore dello scafo fino al disotto del gambetto, in modo tale da coprire la fenditura longitudinale dello scafo che consente/facilita l’allargamento temporaneo dello scafo per l’inserimento del piede all’interno della scarpetta.
Gli scarponi da scialpinismo o Telemark sono inoltre provvisti di una serie di ganci di chiusura ad azionamento manuale, che sono opportunamente distribuiti sullo scafo e sul gambetto, e sono strutturati in modo tale da poter selettivamente chiudere/stringere lo scafo e il gambetto così da immobilizzare la gamba dello sciatore stabilmente all’interno dello scarpone.
La maggior parte degli scarponi da scialpinismo o Telemark à ̈ infine dotata di un dispositivo di bloccaggio del gambetto ad azionamento manuale, che à ̈ strutturato in modo tale da poter, a scelta,
- bloccare rigidamente il gambetto allo scafo in modo tale da impedire qualsiasi movimento relativo tra i due componenti; oppure
- svincolare completamente il gambetto dallo scafo in modo tale da permettere al gambetto di poter oscillare liberamente attorno all’asse di articolazione della caviglia sia in avanti che indietro.
Negli scarponi da scialpinismo o Telemark più sofisticati, il dispositivo di bloccaggio del gambetto comprende una asta o puntone rigido di collegamento, che ha l’estremità inferiore incernierata sullo scafo in corrispondenza del tallone dello scarpone, in modo tale da poter ruotare liberamente attorno ad un asse di riferimento localmente perpendicolare al piano di mezzeria dello scarpone, e si estende ortogonalmente a tale asse di riferimento fino a raggiungere la porzione del gambetto che si trova immediatamente al disopra del tallone dello scarpone.
Il dispositivo di bloccaggio del gambetto comprende inoltre un organo meccanico di bloccaggio del puntone, che à ̈ fissato in modo rigido sul gambetto immediatamente al disopra del tallone dello scarpone, in modo tale da essere impegnato in modo assialmente scorrevole dalla parte superiore del puntone, ed à ̈ strutturato in modo tale da poter selettivamente impedire qualsiasi movimento relativo tra il puntone e l’organo di bloccaggio, così da collegare in modo rigido il gambetto allo scafo dello scarpone.
Purtroppo, pur funzionando egregiamente, la particolare struttura del dispositivo di bloccaggio del gambetto limita notevolmente le possibilità di regolazione dell’angolo di inclinazione laterale del gambetto.
L’estremità inferiore del puntone di collegamento, infatti, à ̈ incernierata allo scafo tramite un perno passante di metallo che, a meno dei giochi meccanici di montaggio, obbliga il puntone a brandeggiare rimanendo confinato su di un piano di riferimento localmente perpendicolare all’asse del perno. In altre parole, il piano di brandeggio del puntone coincide con il piano di mezzeria dello scarpone.
Negli ultimi anni alcuni produttori di scarponi da scialpinismo o Telemark hanno deciso di incrementare i giochi meccanici tra il puntone ed il relativo perno di collegamento allo scafo, in modo tale da conferire all’utilizzatore anche la possibilità di ottimizzare almeno in parte l’allineamento tra l’asse di riferimento delle cerniere che collegano il gambetto allo scafo, e l’asse di articolazione della caviglia.
In conseguenza di questa scelta, negli scarponi da scialpinismo o Telemark più recenti, i giochi meccanici tra l’occhiello presente sull’estremità inferiore del puntone di collegamento, ed il perno passante che vincola il puntone allo scafo, sono maggiorati; e le due cerniere che collegano i fianchi laterali del gambetto ai fianchi laterali dello scafo, sono strutturate in modo tale da consentire all’utilizzatore di variare di alcuni decimi di grado l’inclinazione laterale dell’asse di riferimento delle cerniere, così da allineare per quanto possibile l’asse di riferimento delle cerniere all’asse di articolazione della caviglia, rendendo l’uso dello scarpone più confortevole.
Ovviamente, un eccessivo gioco meccanico tra il puntone di collegamento ed il perno passante che vincola il puntone allo scafo, pregiudica il buon funzionamento del dispositivo di bloccaggio del gambetto, con tutti gli inconvenienti che questo comporta. I giochi meccanici tra l’occhiello sull’estremità del puntone ed il perno che ancora il puntone allo scafo, infatti, consentono piccoli spostamenti tra scafo e gambetto anche quando il dispositivo di bloccaggio del gambetto à ̈ nella configurazione in cui vincola in modo rigido il gambetto allo scafo.
Scopo della presente invenzione à ̈ quello di realizzare un dispositivo di bloccaggio del gambetto, che all’occorrenza sia effettivamente in grado di impedire qualsiasi spostamento relativo tra il gambetto e lo scafo, e che contemporaneamente non limiti le possibilità di regolazione dell’angolo di inclinazione laterale del gambetto.
In accordo con questi obiettivi, secondo la presente invenzione viene realizzato uno scarpone da sci, come esplicitato nella rivendicazione 1 e preferibilmente, ma non necessariamente, in una qualsiasi delle rivendicazioni dipendenti.
La presente invenzione verrà ora descritta con riferimento ai disegni annessi, che ne illustrano un esempio di attuazione non limitativo, in cui:
- la figura 1 Ã ̈ la vista laterale di uno scarpone da scialpinismo realizzato secondo i dettami della presente invenzione; mentre
- la figura 2 illustra in scala ingrandita, e con parti in sezione e parti asportate per chiarezza, un particolare dello scarpone da scialpinismo illustrato in figura 1.
Con riferimento alla figura 1, con il numero 1 Ã ̈ indicato nel suo complesso uno scarpone da sci, ed in particolare uno scarpone da sci appositamente strutturato per praticare la disciplina sportiva dello scialpinismo o del Telemark.
Lo scarpone 1 à ̈ formato essenzialmente da uno scafo 2 rigido esterno in materiale plastico o composito, che à ̈ sagomato in modo tale da accogliere il piede dell’utilizzatore, ed à ̈ dotato inferiormente di una suola 3 anteriore e di un tacco 4 posteriore realizzati preferibilmente, ma non necessariamente, in materiale elastomerico antisdrucciolo; e da un gambetto 5 rigido in materiale plastico o composito, che à ̈ sagomato sostanzialmente a C in modo tale da abbracciare la caviglia dell’utilizzatore, ed à ̈ incernierato sulla parte superiore dello scafo 2 in modo tale da poter oscillare liberamente attorno ad un asse A di riferimento trasversale, che à ̈ sostanzialmente perpendicolare al piano di mezzeria dello scarpone (ossia perpendicolare al piano del foglio in figura 1), ed à ̈ inoltre localmente sostanzialmente coincidente con l’asse di articolazione della caviglia dell’utilizzatore.
Più in dettaglio, il gambetto 5 à ̈ fissato in modo liberamente girevole sullo scafo 2 tramite due cerniere 6 di collegamento, che sono posizionate sui fianchi laterali esterno ed interno dello scafo 2 e del gambetto 5, allineate lungo l’asse A, in modo tale da consentire al gambetto 5 di oscillare sullo scafo 2 rimanendo sempre complanare ad un piano di riferimento ortogonale all’asse A.
Le due cerniere 6 sono inoltre strutturate in modo tale da consentire una regolazione manuale e micrometrica dell’angolo di inclinazione dell’asse A rispetto al piano di mezzeria dello scarpone, così da consentire all’utilizzatore di regolare manualmente l’inclinazione laterale del gambetto 5 e poter conseguentemente allineare l’asse A di riferimento delle cerniere all’asse di articolazione della caviglia.
Le cerniere 6 sopra descritte sono componenti già ampiamente conosciuti nel settore degli scarponi da sci, e non necessitano quindi di ulteriori spiegazioni.
Con riferimento alla figura 1, lo scarpone 1 à ̈ inoltre provvisto di una scarpetta 7 interna che à ̈ realizzata preferibilmente in materiale morbido e termoisolante, à ̈ alloggiata all’interno dello scafo 2 e del gambetto 5 preferibilmente, ma non necessariamente, in modo amovibile, ed à ̈ infine sagomata in modo tale da avvolgere e proteggere sia il piede che la parte inferiore della gamba dell’utilizzatore; e di una linguetta protettiva 8 di forma oblunga, che à ̈ realizzata preferibilmente, ma non necessariamente, in materiale plastico o composito, ed à ̈ posizionata in appoggio sullo scafo 2 nella zona sovrastante il collo del piede e la parte inferiore della gamba, a copertura di una fenditura longitudinale (non illustrata) che si estende lungo la parte superiore dello scafo 2 rimanendo sostanzialmente complanare al piano longitudinale di mezzeria dello scarpone, ossia al disopra del collo del piede e davanti alla parte inferiore della tibia. La fenditura longitudinale dello scafo permette all’utilizzatore di allargare temporaneamente la parte superiore dello scafo 2 in modo tale da infilare più agevolmente il piede all’interno della scarpetta 7.
Lo scarpone 1 comprende infine una serie di dispositivi meccanici di chiusura 9 dello scarpone ad azionamento manuale, che sono opportunamente distribuiti sullo scafo 2 e/o sul gambetto 5 e/o sulla linguetta protettiva 8, e sono strutturati in modo tale da poter selettivamente stringere lo scafo 2 e il gambetto 5 così da immobilizzare la gamba dell’utilizzatore stabilmente all’interno dello scarpone 1; ed un dispositivo di bloccaggio del gambetto 10, che à ̈ strutturato in modo tale da poter, a scelta:
- bloccare rigidamente il gambetto 5 allo scafo 2 in modo tale da impedire qualsiasi movimento relativo tra i due componenti; oppure
- svincolare completamente il gambetto 5 dallo scafo 2 in modo tale da permettere al gambetto 5 di poter oscillare liberamente attorno all’asse A sia in avanti che indietro.
Nell’esempio illustrato, in particolare, i dispositivi meccanici di chiusura 9 dello scarpone sono preferibilmente, ma non necessariamente, costituti da una serie di ganci di chiusura a leva che, essendo già ampiamente conosciuti nel settore degli scarponi da sci, non verranno ulteriormente descritti.
Con riferimento alle figure 1 e 2, il dispositivo di bloccaggio del gambetto 10 comprende invece: una asta o puntone 11 rigido di collegamento, che ha l’estremità inferiore 11a incernierata sullo scafo 2 grosso modo in corrispondenza del tallone dello scarpone, in modo tale da poter ruotare liberamente attorno ad un asse B di riferimento che à ̈ localmente perpendicolare al piano di mezzeria dello scarpone (ossia perpendicolare al piano del foglio in figura 1), e si estende sostanzialmente sul piano di mezzeria dello scarpone, ossia ortogonalmente all’asse B, fino a raggiungere la porzione del gambetto 5 che si trova immediatamente al disopra del tallone dello scarpone; ed un organo meccanico di bloccaggio del puntone 12, che à ̈ fissato in modo rigido sul gambetto 5, immediatamente al disopra del tallone dello scarpone, in modo tale da essere impegnato in modo assialmente scorrevole dalla parte superiore 11b del puntone 11, ed à ̈ strutturato in modo tale da poter selettivamente impedire qualsiasi movimento relativo tra il puntone 11 e lo stesso organo meccanico di bloccaggio del puntone 12, così da collegare in modo rigido il gambetto 5 allo scafo 2.
Diversamente dai dispositivi di bloccaggio del gambetto attualmente impiegati negli scarponi da scialpinismo e Telemark, il puntone 11 di collegamento comprende: una testa terminale 13 di aggancio che à ̈ realizzata preferibilmente, ma non necessariamente, in materiale metallico, ed à ̈ incernierata direttamente sullo scafo 2 tramite un perno passante 14 trasversale che à ̈ realizzato preferibilmente, ma non necessariamente, in materiale metallico, e si estende coassiale all’asse B; e da una barra longitudinale 15 rigida e sostanzialmente indeformabile, che à ̈ realizzata preferibilmente, ma non necessariamente, in materiale metallico, ed ha una prima estremità incernierata direttamente sulla testa terminale 13 in modo tale da potersi muovere a brandeggio rispetto alla testa terminale 13 su di un piano P di riferimento che à ̈ localmente perpendicolare al piano di mezzeria dello scarpone (ossia à ̈ perpendicolare al piano del foglio in figura 1).
La seconda estremità della barra longitudinale 15 à ̈ invece inserita in modo assialmente scorrevole all’interno dell’organo meccanico di bloccaggio del puntone 12, in modo tale da essere selettivamente bloccabile dall’organo meccanico di bloccaggio del puntone 12.
Nell’esempio illustrato, inoltre, l’asse B di rotazione della testa terminale 13 sullo scafo 2 à ̈ preferibilmente, ma non necessariamente, complanare al piano P di brandeggio della barra longitudinale 15.
Con riferimento alla figura 1, nell’esempio illustrato, in particolare, la barra longitudinale 15 à ̈ incernierata direttamente sulla testa terminale 13 tramite un perno passante 16 trasversale che à ̈ realizzato preferibilmente, ma non necessariamente, in materiale metallico, e si estende coassiale ad un asse C di riferimento che, a sua volta, à ̈ orientato in modo tale da essere perpendicolare all’asse B, ad una distanza prestabilita da quest’ultimo.
In altre parole l’asse C à ̈ orientato in modo tale da essere localmente parallelo al piano di mezzeria dello scarpone (ossia parallelo al piano del foglio in figura 1).
Più in dettaglio, nell’esempio illustrato, la testa terminale 13 à ̈ preferibilmente, ma non necessariamente, dotata di una gola o scanalatura trasversale 13a a sezione sostanzialmente rettangolare, che si estende complanare al piano P di brandeggio della barra longitudinale 15; mentre la barra longitudinale 15 à ̈ dotata di una estremità appiattita che à ̈ dimensionata in modo tale da impegnare in modo girevole la gola o scanalatura trasversale 13a.
Di conseguenza il perno passante 16 attraversa la gola o scanalatura trasversale 13a, in modo tale da impegnare in modo passante l’estremità appiattita della barra longitudinale 15; mentre lo spessore dell’estremità appiattita della barra longitudinale 15 approssima per difetto la larghezza della gola o scanalatura trasversale 13a.
Con riferimento alla figura 1, nell’esempio illustrato, in particolare, la barra longitudinale 15 à ̈ preferibilmente, ma non necessariamente, costituita da un profilato metallico rettilineo 15 con sezione rettangolare schiacciata, per esempio una piattina di acciaio di congruo spessore, che giace sul piano P di brandeggio della barra longitudinale 15, con le due facce maggiori localmente perpendicolari al piano di mezzeria dello scarpone.
Con riferimento alle figure 1 e 2, l’organo meccanico di bloccaggio del puntone 12 à ̈ invece fissato in modo rigido sul gambetto 5, immediatamente al disopra del tallone dello scarpone, ed à ̈ strutturato in modo tale da potersi selettivamente collegare/vincolare in modo rigido alla parte superiore della barra longitudinale 15, così da impedire qualsiasi oscillazione del gambetto 5 attorno all’asse A.
Nell’esempio illustrato, in particolare, l’organo meccanico di bloccaggio del puntone 12 à ̈ preferibilmente, ma non necessariamente, provvisto di una carcassa esterna 17 che à ̈ fissata in modo rigido sul gambetto 5, immediatamente al disopra del tallone dello scarpone, ed à ̈ dotata di una cavità oblunga 17a che ha la sezione trasversale di forma complementare a quella della barra longitudinale 15, ed à ̈ orientata in modo tale da essere impegnata in modo assialmente scorrevole dalla parte superiore della barra longitudinale 15, ossia dalla parte superiore del profilato metallico rettilineo 15.
Preferibilmente, ma non necessariamente, l’organo di bloccaggio del puntone 12 comprende inoltre un perno a chiavistello 18 che à ̈ posizionato in modo assialmente scorrevole all’interno di una diramazione trasversale 17b della cavità oblunga 17a, in modo tale da essere direttamente affacciato alla barra longitudinale 15, ed ha la parte anteriore dimensionata in modo tale da poter impegnare/ingranare in una o più sedi o incavi di arresto 19 appositamente realizzati sulla parte superiore della barra longitudinale 15, ossia sulla parte superiore del profilato metallico rettilineo 15.
Nell’esempio illustrato, in particolare, la diramazione trasversale 17b della cavità à ̈ preferibilmente, ma non necessariamente, orientata in modo tale che l’asse longitudinale L del perno a chiavistello 18 sia localmente sostanzialmente ortogonale alla barra longitudinale 15.
L’organo di bloccaggio del puntone 12 à ̈ inoltre dotato di una molla elicoidale 20 precaricata in compressione o altro elemento elastico similare, che à ̈ posizionata sul fondo della diramazione 17b della cavità oblunga 17a, alle spalle del perno o chiavistello 18, ed à ̈ atta a spingere/ mantenere il perno a chiavistello 18 in una posizione estratta in cui la parte anteriore del perno a chiavistello 18 sporge all’interno della cavità oblunga 17a per andare a piantarsi/ingranare in una qualsiasi delle sedi di arresto 19 presenti sulla parte superiore della barra longitudinale 15, ovvero sulla parte superiore del profilato metallico rettilineo 15.
Sempre con riferimento alla figura 2, l’organo di bloccaggio del puntone 12 comprende infine uno stelo 21 di collegamento che si estende a sbalzo dalla parte posteriore del perno a chiavistello 18 rimanendo coassiale all’asse longitudinale L del perno a chiavistello 18, ed impegna poi in modo assialmente scorrevole la carcassa esterna 17 dell’organo di bloccaggio del puntone 12 fino a sporgere all’esterno della carcassa esterna 17; ed una leva di comando 22 con profilo a camma, che appoggia sulla carcassa esterna 17 dell’organo di bloccaggio del puntone 12, ed à ̈ contemporaneamente fissata alla sommità del stelo 21 di collegamento in modo tale da poter spostare assialmente lo stelo 21 ed il perno a chiavistello 18 all’interno della carcassa esterna 17 vincendo la spinta della molla elicoidale 20.
Il funzionamento dello scarpone 1 Ã ̈ facilmente desumibile da quanto sopra descritto, e non necessita quindi di ulteriori spiegazioni.
Per quanto riguarda invece il dispositivo di bloccaggio del gambetto 10, la suddivisione del puntone 11 di collegamento in due elementi reciprocamente incernierati in modo tale da poter ruotare a brandeggio uno sul piano di mezzeria dello scarpone (la testa terminale 13), e l’altro su di un piano di riferimento localmente ortogonale al piano di mezzeria dello scarpone (la barra longitudinale 15), elimina qualsiasi vincolo strutturale che impedisce la regolazione dell’angolo di inclinazione laterale del gambetto 5.
In conseguenza di questo fatto, Ã ̈ possibile eliminare i giochi meccanici tra i vari componenti del dispositivo di bloccaggio del gambetto 10, incrementando la rigidezza e le prestazioni dello scarpone da scialpinismo o Telemark senza pregiudicarne il confort della calzatura.
Anzi, l’assenza di limiti angolari alla regolazione dell’angolo di inclinazione laterale del gambetto 5, consente di ampliare sensibilmente l’escursione delle cerniere 6 aumentato le possibilità di personalizzazione dello scarpone 1.
Infine, il dispositivo di bloccaggio del gambetto 10 si presta ad essere montato anche sugli scarponi da scialpinismo e Telemark già in commercio con piccoli adattamenti meccanici.
Risulta infine chiaro che allo scarpone 1 da scialpinismo o Telemark sopra descritto possono essere apportate modifiche e varianti senza per questo uscire dall’ambito della presente invenzione.

Claims (9)

  1. R I V E N D I C A Z I O N I 1. Scarpone da sci (1) comprendente uno scafo (2) rigido che à ̈ sagomato in modo tale da accogliere il piede dell’utilizzatore, ed un gambetto (5) rigido che à ̈ sagomato in modo tale da cingere la caviglia dell’utilizzatore ed à ̈ incernierato sullo scafo (2) in modo tale da poter ruotare attorno ad un primo asse di riferimento (A) trasversale che à ̈ sostanzialmente coincidente con l’asse di articolazione della caviglia dell’utilizzatore; lo scarpone (1) essendo inoltre provvisto di un dispositivo di bloccaggio del gambetto (10) che à ̈ strutturato in modo tale da poter, a scelta, bloccare rigidamente il gambetto (5) allo scafo (2) in modo tale da impedire qualsiasi movimento relativo tra i due componenti, oppure svincolare il gambetto (5) dallo scafo (2) in modo tale da permettere al gambetto (5) di poter oscillare liberamente attorno a detto primo asse di riferimento (A); il dispositivo di bloccaggio del gambetto (10) a sua volta comprendendo: - un puntone rigido di collegamento (11), che ha l’estremità inferiore (11a) incernierata sullo scafo (2) grosso modo in corrispondenza del tallone dello scarpone, in modo tale da poter ruotare liberamente attorno ad un secondo asse di riferimento (B) localmente perpendicolare al piano di mezzeria dello scarpone, e si estende sostanzialmente sul piano di mezzeria dello scarpone fino a raggiungere la porzione del gambetto (5) che si trova al disopra del tallone dello scarpone; ed - un organo meccanico di bloccaggio del puntone (12) che à ̈ fissato in modo rigido sul gambetto (5), al disopra del tallone dello scarpone, in modo tale da essere impegnato dalla parte superiore (11b) del puntone (11), ed à ̈ strutturato in modo tale da poter selettivamente impedire qualsiasi movimento relativo tra il puntone (11) e lo stesso organo meccanico di bloccaggio del puntone (12); lo scarpone da sci (1) essendo caratterizzato dal fatto che il puntone rigido di collegamento (11) comprende una testa terminale (13) di aggancio che à ̈ incernierata sullo scafo (2) tramite un primo perno passante (14) trasversale che si estende coassiale a detto secondo asse di riferimento (B); ed una barra longitudinale (15) che ha una prima estremità incernierata sulla testa terminale (13), in modo tale da potersi muovere a brandeggio rispetto a detta testa terminale (13) su di un piano (P) di riferimento che à ̈ localmente perpendicolare a detto piano di mezzeria dello scarpone.
  2. 2. Scarpone da sci secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che la barra longitudinale (15) Ã ̈ incernierata sulla testa terminale (13) tramite un secondo perno passante (16) trasversale che si estende coassiale ad un terzo asse di riferimento (C) orientato in modo tale da essere perpendicolare a, e distanziato da detto secondo asse di riferimento (B).
  3. 3. Scarpone da sci secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che la testa terminale (13) à ̈ provvista di una gola o scanalatura trasversale (13a) sostanzialmente complanare al piano (P) di brandeggio della barra longitudinale (15), e che la barra longitudinale (15) à ̈ dotata di una estremità appiattita che à ̈ dimensionata in modo tale da impegnare in modo girevole la gola o scanalatura trasversale (13a) della testa terminale (13); il secondo perno passante (16) estendendosi attraverso detta gola o scanalatura trasversale (13a), in modo tale da impegnare in modo passante l’estremità appiattita della barra longitudinale (15).
  4. 4. Scarpone da sci secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto la barra longitudinale (15) Ã ̈ costituita da un profilato rettilineo (15) con sezione rettangolare schiacciata, che giace sul piano (P) di brandeggio della barra longitudinale (15), con le due facce maggiori localmente perpendicolari al piano di mezzeria dello scarpone.
  5. 5. Scarpone da sci secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che la seconda estremità della barra longitudinale (15) à ̈ inserita in modo assialmente scorrevole nell’organo meccanico di bloccaggio del puntone (12), e che l’organo meccanico di bloccaggio del puntone (12) à ̈ strutturato in modo tale da potersi selettivamente collegare/vincolare in modo rigido a detta barra longitudinale (15).
  6. 6. Scarpone da sci secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che l’organo meccanico di bloccaggio del puntone 12 comprende: - una carcassa esterna (17) che à ̈ fissata in modo rigido sul gambetto (5), al disopra del tallone dello scarpone, ed à ̈ dotata di una cavità oblunga (17a) che ha la sezione trasversale di forma complementare a quella della barra longitudinale (15), ed à ̈ orientata in modo tale da essere impegnata in modo assialmente scorrevole dalla parte superiore della barra longitudinale (15); - un perno a chiavistello (18) che à ̈ posizionato in modo assialmente scorrevole all’interno di una diramazione (17b) della cavità oblunga (17a), in modo tale da essere direttamente affacciato alla barra longitudinale (15), ed ha la parte anteriore dimensionata in modo tale da poter impegnare/ingranare in una o più sedi o incavi di arresto (19) appositamente realizzati sulla parte superiore della barra longitudinale (15); - un elemento elastico (20), che à ̈ atto a spingere/mantenere il perno a chiavistello (18) in una posizione estratta in cui la parte anteriore del perno a chiavistello (18) sporge all’interno della cavità oblunga (17a) per andare a piantarsi/ingranare in una qualsiasi delle sedi di arresto (19) presenti sulla parte superiore della barra longitudinale (15); ed - un meccanismo di comando a leva (21, 22) strutturato per poter spostare assialmente il perno a chiavistello (18) all’interno della carcassa esterna (17) vincendo la spinta dell’elemento elastico (20).
  7. 7. Scarpone da sci secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il secondo asse di riferimento (B) giace sostanzialmente sul piano (P) di brandeggio della barra longitudinale (15).
  8. 8. Scarpone da sci secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto la testa terminale (13) e/o la barra longitudinale (15) sono realizzate in materiale metallico.
  9. 9. Scarpone da sci secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che lo scafo (2) e/o il gambetto (5) e/o la linguetta protettiva (8) sono realizzati in materiale plastico o composito.
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* Cited by examiner, † Cited by third party
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* Cited by examiner, † Cited by third party
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FR2237408A5 (en) * 1973-07-03 1975-02-07 Bessiere Jean External stiffener accessory to ski-boots - vert. links separate leg and foot elements at the ankle and resist rotation

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