ITTV20100065A1 - Fanale posteriore per autoveicoli e similari - Google Patents

Description

DESCRIZIONE

del brevetto per invenzione industriale dal titolo:

“FANALE POSTERIORE PER AUTOVEICOLI E SIMILARIâ€

La presente invenzione à ̈ relativa ad un fanale posteriore per autoveicoli e similari.

Più in dettaglio, la presente invenzione à ̈ relativa ad un fanale posteriore per automobili, impiego a cui la trattazione che segue farà esplicito riferimento senza per questo perdere in generalità.

Come à ̈ noto, i fanali posteriori delle automobili devono essere in grado di emettere una luce intensa di colore rosso quando si azionano i freni del veicolo, una luce bianca quando si innesta la retromarcia, una luce di colore giallo/arancione quando si attivano gli indicatori di direzione, ed infine una luce di colore rosso per segnalare la presenza e le dimensioni del veicolo di notte e, più in generale, in condizioni di scarsa illuminazione ambientale.

I primi fanali posteriori per automobili erano formati da una serie di proiettori elementari indipendenti, che erano disposti uno di fianco all’altro ed erano strutturati in modo tale da emettere ciascuno un rispettivo segnale luminoso. Ciascun proiettore era composto da un corpo a tazza a profilo grosso modo parabolico, che aveva la superficie interna metallizzata a specchio in modo tale da riflettere la luce incidente; da una lampadina ad incandescenza collocata a ridosso del fondo del corpo a tazza, grosso modo al centro del corpo a tazza; e da un corpo lenticolare in materiale plastico trasparente o semitrasparente colorato, che chiudeva l’imboccatura del corpo a tazza in modo tale da essere attraversato dalla luce emessa dalla sorgente luminosa. Ovviamente il colore del corpo lenti-colare del proiettore variava in funzione del tipo di segnale luminoso da emettere.

Nel corso degli anni si à ̈ assistito ad una progressiva integrazione del fanale posteriore nel profilo esterno della carrozzeria dell’automobile, e ad una contestuale riduzione del numero e delle dimensioni dei proiettori elementari che compongono il fanale posteriore, con conseguente integrazione di due o più funzioni in un singolo proiettore.

Inoltre, le nuove normative hanno stabilito che, salvo pochissime eccezioni, i segnali luminosi emessi dai fanali posteriori delle automobili devono provenire da zone separate e distinte del corpo del fanale, in modo tale da essere più facilmente e rapidamente identificabili dalle persone a bordo degli autoveicoli che seguono.

Questi vincoli costruttivi hanno spinto alcuni produttori di fanali posteriori per automobili a posizionare, attorno al corpo lenticolare del proiettore, una seconda sorgente luminosa di forma anulare che viene alimentata in modo completamente separato ed indipendente rispetto alla lampadina del proiettore, in modo tale da poter generare un secondo segnale luminoso.

Nei fanali posteriori delle automobili più moderne, la sorgente luminosa anulare à ̈ formata da una serie di diodi ad emissione di luce, tradizionalmente chiamati LED, che sono distribuiti lungo tutto il bordo perimetrale esterno del corpo a tazza, a fianco del corpo lenticolare, in modo tale da cingere l’imboccatura del corpo a tazza; e da una cornice anulare di protezione in materiale plastico trasparente o semitrasparente, che à ̈ posta a copertura dei LED ed ha solitamente un colore diverso rispetto a quello del corpo lenticolare che circonda.

Purtroppo, pur funzionando egregiamente, questa soluzione ha causato una notevole incremento dei costi di produzione dei fanali, perché la superficie esterna del corpo a tazza deve essere ora strutturata in modo tale da trattenere stabilmente la basetta anulare che supporta ed alimenta la corona di LED che circonda il corpo lenticolare del proiettore. Per questa ragione i corpi a tazza dei fanali posteriori più moderni sono realizzati con un materiale plastico più pregiato e costoso, in grado di resistere alle alte temperature raggiunte dalla basetta porta-LED durante il funzionamento.

Inoltre, il corpo a tazza del proiettore deve essere anche attrezzato con i cablaggi elettrici necessari per portare l’energia elettrica fino alla basetta posizionata a ridosso dell’imboccatura del corpo a tazza, con tutti i problemi di montaggio che questo comporta.

Scopo della presente invenzione à ̈ quello di realizzare un fanale posteriore per automobili che sia privo degli inconvenienti sopra descritti, e che sia inoltre più economico da produrre.

In accordo con questi obiettivi, secondo la presente invenzione viene realizzato un fanale posteriore per autoveicoli e similari come esplicitato nella rivendicazione 1 e preferibilmente, ma non necessariamente, in una qualsiasi delle rivendicazioni da essa dipendenti.

La presente invenzione verrà ora descritta con riferimento ai disegni annessi, che ne illustrano un esempio di attuazione non limitativo, in cui:

- la figura 1 illustra in vista assonometria parzialmente esplosa un fanale posteriore per automobile realizzato secondo i dettami della presente invenzione; e

- la figura 2 Ã ̈ una vista laterale in sezione del fanale illustrato in figura 1, con parti asportate per chiarezza.

Con riferimento alle figure 1 e 2, con il numero 1 Ã ̈ indicato nel suo complesso un fanale posteriore per autoveicoli e similari, che trova utilizzo particolarmente vantaggioso nelle odierne automobili.

Il fanale posteriore 1 comprende: almeno un corpo a tazza 2 concavo ed a profilo preferibilmente, ma non necessariamente, parabolico, che ha la superficie interna 2i metallizzata o, comunque, tratta a specchio in modo tale da riflettere la luce incidente; almeno una sorgente luminosa 3 che à ̈ collocata a ridosso del fondo del corpo a tazza 2, grosso modo al centro del medesimo, ed à ̈ strutturata in modo tale da emettere luce quando viene alimentata con energia elettrica; ed un corpo lenticolare 4 anteriore che à ̈ realizzato in materiale trasparente o semitrasparente, eventualmente anche colorato, ed à ̈ posizionato a chiusura dell’imboccatura 2a del corpo a tazza 2, in modo tale da essere attraversato dalla luce emessa dalla o dalle sorgenti luminose 3.

Più in dettaglio, nell’esempio illustrato, il corpo a tazza 2 ha preferibilmente, ma non necessariamente, una sezione trasversale di forma sostanzialmente circolare, ed à ̈ preferibilmente, ma non necessariamente, realizzato in materiale plastico opaco, con la superficie interna 2i metallizzata a specchio in modo tale da riflettere la luce incidente.

Diversamente dai fanali posteriori per autoveicoli attualmente conosciuti, il fanale posteriore 1 à ̈ inoltre dotato di un manicotto 5 tubolare guida-luce a forma sostanzialmente di imbuto, che à ̈ realizzato in materiale fotoconduttivo ed à ̈ calzato sul corpo a tazza 2, all’esterno del medesimo, in modo tale che il bordo anulare maggiore 5a del manicotto 5 sia sostanzialmente adiacente e circondi completamente il bordo perimetrale esterno 2p del corpo a tazza 2 che delimita l’imboccatura 2a ed il corpo lenticolare 4, ed in modo tale che il bordo anulare minore 5b del manicotto 5 sia sostanzialmente adiacente al fondo del corpo a tazza 2; e di una seconda sorgente luminosa 6 di forma approssimativamente anulare, che à ̈ disposta affacciata al bordo anulare minore 5b del manicotto 5, à ̈ strutturata in modo tale da emettere luce quando viene alimentata con energia elettrica, ed à ̈ orientata in modo tale che la luce emessa dalla sorgente luminosa 6 penetri all’interno del manicotto 5 attraverso il bordo anulare di quest’ultimo, si propaghi fino al bordo anulare maggiore 5a in forza degli stessi principi fisici che regolano la propagazione della luce all’interno dei cavi a fibre ottiche, ed infine fuoriesca dal bordo anulare maggiore 5a del manicotto 5.

Più in dettaglio, nell’esempio illustrato il manicotto 5 ha una sezione trasversale di forma localmente complementare a quella del corpo a tazza 2, ovvero una sezione trasversale di forma sostanzialmente circolare con diametro variabile, in modo tale da rimanere aderente e/o rindossato alla parete laterale del corpo a tazza 2, ed à ̈ realizzato preferibilmente, ma non necessariamente, in un materiale plastico trasparente o semitrasparente (come ad esempio il policarbonato o il polimetilmetacrilato), eventualmente anche colorato; mentre la sorgente luminosa 6 di forma anulare à ̈ formata da una serie di diodi 7 ad emissione di luce, tradizionalmente chiamati LED, che sono opportunamente distribuiti lungo l’intero bordo anulare minore 5b del manicotto 5 in modo tale da essere direttamente affacciati al bordo del manicotto 5, e sono orientati in modo tale che la luce emessa da ciascun LED 7 penetri all’interno del manicotto 5 attraverso il bordo di quest’ultimo, si propaghi fino al bordo anulare maggiore 5a in forza degli stessi principi fisici che regolano la propagazione della luce all’interno dei cavi a fibre ottiche, ed infine fuoriesca dal bordo anulare maggiore 5a del manicotto 5.

Nell’esempio illustrato, in particolare, i LED 7 sono opportunamente distribuiti su di una basetta 8 di supporto ed alimentazione, di forma sostanzialmente anulare che, a sua volta, à ̈ posizionata a ridosso del bordo anulare minore 5b del manicotto 5, in modo tale che i vari LED 7 siano affacciati al corpo del manicotto 5, preferibilmente, ma non necessariamente, in battuta sul bordo del medesimo; e che l’asse ottico del cono di luce generato da ciascun LED 7 sia localmente sostanzialmente perpendicolare alla superficie del bordo anulare minore 5b, in modo tale che la luce emessa da ciascun LED 7 incida il bordo del manicotto 5 rimanendo localmente sostanzialmente perpendicolare alla superficie del manicotto 5.

Con riferimento alle figure 1 e 2, nell’esempio illustrato, inoltre, il corpo a tazza 2 à ̈ preferibilmente, ma non necessariamente, dotato anche di un setto divisore 2s centrale che si erge dal fondo del corpo a tazza 2 sostanzialmente perpendicolare a quest’ultimo, e si prolunga verso l’imboccatura 2a del corpo a tazza 2 rimanendo sostanzialmente complanare al piano M di mezzeria del corpo a tazza 2, così da suddividere lo spazio all’interno del corpo a tazza 2 in due vani complementari, che comunicano con l’esterno attraverso l’imboccatura 2a dove à ̈ collocato il corpo lenticolare 4; ed il fanale posteriore 1 à ̈ dotato di due sorgenti luminose 3, che sono collocate a ridosso del fondo del corpo a tazza 2, da bande opposte del setto divisore 2s, e sono strutturate in modo tale da emettere luce in modo indipendente una dall’altra, quando vengono alimentate con energia elettrica.

Più in dettaglio, nell’esempio illustrato le due sorgenti luminose 3 principali sono preferibilmente, ma non necessariamente, costituite da due lampadine 9 ad incandescenza o similari, che sono innestate in modo rimovibile su di uno zoccolo porta-lampade 10 comune che, a sua volta, à ̈ strutturato in modo tale da essere innestato/calettato in modo rigido e stabile, ma facilmente rilasciabile, all’interno di un apposito foro passante 10a ricavato sul fondo del corpo a tazza 2, in modo tale da far sporgere i bulbi delle due lampadine 9 all’interno del corpo a tazza 2, da bande opposte del setto divisore 2s.

I circuiti elettrici presenti all’intero dello zoccolo porta-lampade 10 sono strutturati in modo tale da poter accendere le due lampadine 9 ad incandescenza separatamente una dall’altra.

Con riferimento alle figure 1 e 2, il fanale posteriore 1 comprende infine anche un secondo un corpo a tazza 11, che à ̈ fissato in modo rigido sul setto divisore 2s, grosso modo al centro del corpo a tazza 2 ed al disopra delle due sorgenti luminose 3 principali, con la concavità rivolta verso l’imboccatura 2a del corpo a tazza 2, ossia verso la zona centrale del corpo lenticolare 4 immediatamente soprastante; ed una terza sorgente luminosa 12 che à ̈ collocata sostanzialmente a ridosso del fondo del corpo a tazza 11, grosso modo al centro del medesimo, ed à ̈ anche’essa strutturata in modo tale da emettere luce quando viene alimentata con energia elettrica.

Più in dettaglio, il corpo a tazza 11 à ̈ fissato sul setto divisore 2s in modo tale che la sua imboccatura 11a sia posizionata grosso modo al centro dell’imboccatura 2a del corpo a tazza 2, ed ha la superficie interna 11i preferibilmente, ma non necessariamente, metallizzata o comunque tratta a specchio in modo tale da riflettere la luce incidente; mentre la sorgente luminosa 12 à ̈ formata da una pluralità di diodi 13 ad emissione di luce, tradizionalmente chiamati LED, che sono opportunamente distribuiti su di una basetta 14 di supporto ed alimentazione, di forma discoidale, che, a sua volta, à ̈ fissata sul fondo del corpo a tazza 11, grosso modo al centro del medesimo, con i LED 13 rivolti verso l’imboccatura 11a.

Preferibilmente, ma non necessariamente, nell’esempio illustrato la sorgente luminosa 12 à ̈ inoltre elettricamente collegata alla sorgente luminosa 6 in modo tale da accendersi e spegnersi contemporaneamente a quest’ultima.

Con riferimento alle figure 1 e 2, il corpo lenticolare 4 à ̈ invece preferibilmente, ma non necessariamente, suddiviso in una lente 4’ centrale di forma discoidale, che chiude l’imboccatura 11a del corpo a tazza 11, in modo tale da essere attraversata solamente dalla luce emessa dalla sorgente luminosa addizionale 12; ed in due lenti 4†laterali a forma sostanzialmente di settore di corona circolare, che sono poste a chiusura delle due porzioni dell’imboccatura 2a del corpo a tazza 2 principale, corrispondenti ai due vani delimitati dal setto divisore 2s, in modo tale da essere attraversate solamente dalla luce emessa dalle due sorgenti luminose principali 3.

Nell’esempio illustrato, infine, le lenti 4’ e 4†sono tutte realizzate preferibilmente, ma non necessariamente, in materiale plastico trasparente o semitrasparente, con colori preferibilmente, ma non necessariamente, diversi tra loro. Inoltre, se le sorgenti luminose 6 e 12 sono alimentate in parallelo, il manicotto 5 à ̈ realizzato con un materiale plastico che ha sostanzialmente lo stesso colore del materiale plastico con cui à ̈ realizzata la lente 4’ centrale.

Con riferimento alle figure 1 e 2, preferibilmente, ma non necessariamente, il fanale posteriore 1 à ̈ infine provvisto di uno scafo o guscio rigido esterno 15, che à ̈ centralmente dotato di una cavità sagomata in modo tale ospitare il manicotto 5, il corpo a tazza 2 e le sorgenti luminose 3 e 6, ed à ̈ preferibilmente, ma non necessariamente, strutturato in modo tale da essere stabilmente incassato nella parte posteriore della scocca dell’automobile; e di un coperchio rigido 16 in materiale trasparente che à ̈ posto a chiusura ermetica del guscio rigido esterno 15, immediatamente al disopra del corpo lenticolare 4 e del bordo anulare maggiore 5a del manicotto 5 , a copertura e protezione di questi ultimi.

In particolare, la basetta 8 della sorgente luminosa 6 Ã ̈ fissata direttamente sul fondo dello scafo rigido esterno 15, in modo tale da ridurre lo stress termico a carico del corpo a tazza 2.

Il guscio rigido esterno 15 ed il coperchio rigido 16 sono entrambi realizzati preferibilmente, ma non necessariamente, in materiale plastico, e sono fissati uno all’altro in modo rigido ed inamovibile preferibilmente, ma non necessariamente, mediante un procedimento di saldatura a vibrazione.

Il funzionamento del fanale posteriore 1 sopra descritto à ̈ facilmente desumibile da quanto sopra scritto, e non necessita quindi di ulteriori spiegazioni. Se non per precisare che il fanale posteriore 1 à ̈ in grado di emettere, a scelta, segnali luminosi con tre/quattro colori diversi, con ingombri equivalenti a quelli di un singolo proiettore elementare tradizionale.

I vantaggi associati alla particolare struttura del fanale posteriore 1 sono numerosi.

In primo luogo, la basetta 8 della sorgente luminosa 6 à ̈ ora fissata direttamente sul fondo dello scafo rigido esterno 15, permettendo di realizzare il corpo a tazza 2 con un materiale plastico più economico. Inoltre la sorgente luminosa 6 à ̈ ora collocata nelle immediate vicinanze dello zoccolo porta-lampade 10, eliminando i cablaggi elettrici dal corpo a tazza 2. Eliminazione che si traduce in una riduzione dei costi di produzione del fanale.

Inoltre, l’intensità della luce che fuoriesce dal bordo anulare maggiore 5a del manicotto 5 à ̈ sostanzialmente uniforme lungo tutto il perimetro del corpo lenticolare 4, rendendo il segnale luminoso in uscita dal manicotto 5 qualitativamente migliore di quello ottenibile posizionando una corona di LED direttamente sull’imboccatura del corpo a tazza 2.

Infine, l’alimentazione in parallelo delle sorgenti luminose 6 e 12 permette di illuminare contemporaneamente due porzioni diverse e concentriche del fanale posteriore 1, ottenendo un segnale luminoso diverso da quello realizzabile da qualsiasi altro fanale posteriore per autovetture attualmente conosciuto.

Risulta infine chiaro che al fanale posteriore 1 per automobili sopra descritto ed illustrato possono essere apportate modifiche e varianti senza per questo uscire dall’ambito della presente invenzione.

Per esempio, in una variante realizzativa più sofisticata e non illustrata, anche le due sorgenti luminose 3 principali possono essere formate da due diversi gruppi di diodi ad emissione di luce, tradizionalmente chiamati LED, che sono opportunamente distribuiti su di una singola basetta di supporto ed alimentazione, di forma preferibilmente, ma non necessariamente discoidale, che à ̈ fissata sul fondo del corpo a tazza 2 a chiusura del foro passante 10a, al posto dello zoccolo porta-lampade 10. Ovviamente, i due gruppi di LED sono rivolti all’interno del corpo a tazza 2 e sono disposti da bande opposte del setto divisore 2s.

In questa variante, inoltre, Ã ̈ possibile collocare i LED 7 che formano la sorgente luminosa 6, direttamente sul bordo perimetrale della basetta che chiude il foro passante 10a ricavato sul fondo del corpo a tazza 2, con i vantaggi circuitali che questo comporta.

Claims (10)

1. R I V E N D I C A Z I O N I 1. Fanale posteriore (1) per autoveicoli e similari, comprendente: - almeno un primo corpo a tazza (2), che ha la superficie interna (2i) tratta a specchio in modo tale da riflettere la luce incidente; - almeno una sorgente luminosa principale (3) che à ̈ collocata a ridosso del fondo di detto primo corpo a tazza (2), ed à ̈ strutturata in modo tale da emettere luce quando viene alimentata con energia elettrica; ed - un corpo lenticolare (4) anteriore che à ̈ realizzato in materiale trasparente o semitrasparente, ed à ̈ posizionato a chiusura dell’imboccatura (2a) di detto primo corpo a tazza (2), in modo tale da essere attraversato dalla luce emessa da detta almeno una sorgente luminosa principale (3); il fanale posteriore (1) essendo caratterizzato dal fatto di comprendere anche un manicotto (5) tubolare in materiale fotoconduttivo che à ̈ calzato sul corpo a tazza (2), all’esterno del medesimo, in modo tale che il bordo anulare maggiore (5a) del manicotto (5) sia sostanzialmente adiacente e circondi il bordo perimetrale esterno (2p) del corpo a tazza che delimita l’imboccatura (2a) dello stesso corpo a tazza (2), ed in modo tale che il bordo anulare minore (5b) del manicotto (5) sia sostanzialmente adiacente al fondo del primo corpo a tazza (2); ed una prima sorgente luminosa addizionale (6), che à ̈ disposta affacciata al bordo anulare minore (5b) del manicotto (5), à ̈ strutturata in modo tale da emettere luce quando viene alimentata con energia elettrica, ed à ̈ orientata in modo tale che la luce emessa dalla sorgente luminosa addizionale (6) penetri all’interno del manicotto (5) attraverso il bordo di quest’ultimo e si propaghi fino al bordo anulare maggiore (5a).
2. 2. Fanale secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che la prima sorgente luminosa addizionale (6) ha una forma sostanzialmente anulare.
3. 3. Fanale secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che la prima sorgente luminosa addizionale (6) comprende una serie di diodi (7) ad emissione di luce che sono opportunamente distribuiti lungo l’intero bordo anulare minore (5b) del manicotto (5) in modo tale da essere direttamente affacciati al bordo del manicotto (5), e sono orientati in modo tale che la luce emessa da ciascun diodo (7) penetri all’interno del manicotto (5) attraverso il bordo di quest’ultimo.
4. 4. Fanale secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il corpo a tazza (2) à ̈ dotato di un setto divisore (2s) centrale che si prolunga dal fondo del primo corpo a tazza (2) verso l’imboccatura (2a) del medesimo, suddividendo lo spazio all’interno del primo corpo a tazza (2) in due vani complementari che comunicano con l’esterno attraverso l’imboccatura (2a) dove à ̈ collocato il corpo lenticolare (4); e dal fatto di comprendere due sorgenti luminose principali (3) che sono collocate a ridosso del fondo del primo corpo a tazza (2), da bande opposte del setto divisore (2s), e sono strutturate in modo tale da emettere luce in modo indipendente una dall’altra, quando vengono alimentate con energia elettrica.
5. 5. Fanale secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che le due sorgenti luminose (3) principali comprendono due lampadine (9) o similari che sono innestate in modo rimovibile su di uno zoccolo porta-lampade (10) comune il quale, a sua volta, à ̈ strutturato in modo tale da essere calzato in modo rigido e stabile, ma facilmente rilasciabile, all’interno di un foro passante (10a) ricavato sul fondo del primo corpo a tazza (2), in modo tale da far sporgere le due lampadine (9) o similari all’interno del primo corpo a tazza (2), da bande opposte del setto divisore (2s).
6. 6. Fanale secondo la rivendicazione 4 o 5, caratterizzato dal fatto di comprendere anche un secondo un corpo a tazza (11), che à ̈ fissato in modo rigido sul setto divisore (2s), all’interno del primo corpo a tazza (2) ed al disopra delle due sorgenti luminose principali (3), con la concavità rivolta verso l’imboccatura (2a) del primo corpo a tazza (2); ed una seconda sorgente luminosa addizionale (12) che à ̈ collocata a ridosso del fondo del secondo corpo a tazza (11), ed à ̈ strutturata in modo tale da emettere luce quando viene alimentata con energia elettrica.
7. 7. Fanale secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che la seconda sorgente luminosa addizionale (12) comprende una pluralità di diodi (13) ad emissione di luce opportunamente distribuiti su di una basetta (14) di supporto ed alimentazione che, a sua volta, à ̈ fissata sul fondo del secondo corpo a tazza (11), con i diodi (13) rivolti verso l’imboccatura (11a) del secondo corpo a tazza (11).
8. 8. Fanale secondo la rivendicazione 6 o 7, caratterizzato dal fatto che il secondo corpo a tazza (11) à ̈ fissato sul setto divisore (2)s del primo corpo a tazza (2) in modo tale che la sua imboccatura (11a) sia posizionata grosso modo al centro dell’imboccatura (2a) del primo corpo a tazza (2).
9. 9. Fanale secondo la rivendicazione 6, 7 o 8, caratterizzato dal fatto che la superficie interna (11i) del secondo corpo a tazza (11) Ã ̈ tratta a specchio in modo tale da riflettere la luce incidente.
10. 10. Fanale secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 6 a 9, caratterizzato dal fatto che la seconda sorgente luminosa addizionale (12) à ̈ elettricamente collegata alla prima sorgente luminosa addizionale (6) in modo tale da accendersi e spegnersi contemporaneamente a quest’ultima.