ITTV20100008A1 - Zaino dotato di mezzi di fissaggio per picozza - Google Patents

Zaino dotato di mezzi di fissaggio per picozza Download PDF

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ITTV20100008A1
ITTV20100008A1 IT000008A ITTV20100008A ITTV20100008A1 IT TV20100008 A1 ITTV20100008 A1 IT TV20100008A1 IT 000008 A IT000008 A IT 000008A IT TV20100008 A ITTV20100008 A IT TV20100008A IT TV20100008 A1 ITTV20100008 A1 IT TV20100008A1
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IT
Italy
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backpack
ice
fastening element
fixing
rigid
Prior art date
Application number
IT000008A
Other languages
English (en)
Inventor
Sorin Dicu
Tom Eveleigh
Martyn Hurn
Mario Malarcsek
Marco Zanatta
Original Assignee
Lowe Alpine Internat Srl
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    • AHUMAN NECESSITIES
    • A45HAND OR TRAVELLING ARTICLES
    • A45FTRAVELLING OR CAMP EQUIPMENT: SACKS OR PACKS CARRIED ON THE BODY
    • A45F3/00Travelling or camp articles; Sacks or packs carried on the body
    • A45F3/04Sacks or packs carried on the body by means of two straps passing over the two shoulders

Description

Descrizione dell’invenzione industriale
“Zaino dotato di mezzi di fissaggio per picozza”.
DESCRIZIONE
La presente invenzione riguarda uno zaino dotato di mezzi di fissaggio adatti a fissare su una parete esterna dello zaino almeno una picozza.
Nella descrizione e nelle rivendicazioni allegate con il termine zaino si intende qualsiasi tipologia di zaino o di sacca idonea ad essere portata sulle spalle tramite l’utilizzo di un’imbracatura per spalle, mentre con il termine picozza si fa riferimento sia ad una picozza che ad un martello picozza, intendendo con martello picozza quella particolare tipologia di picozza la cui testa comprende, in sostituzione della paletta, una massa battente o martello.
Attualmente i dispositivi di fissaggio per picozze più utilizzati consistono in due fasce anulari posizionate rispettivamente sulla parte inferiore e sulla parte superiore della parete posteriore dello zaino; la fascia anulare inferiore è stabilmente chiusa mentre quella superiore comprende sistemi che consentono di aprire e chiudere l’anello.
Per poter fissare correttamente la picozza allo zaino, viene fatto dapprima scorrere il manico della picozza all’interno della fascia anulare inferiore dello zaino, fino a che la becca e la paletta o la massa battente vengono a contatto con la fascia anulare inferiore. Dopodiché il manico viene ribaltato verso l’alto e stretto allo zaino mediante la chiusura della fascia anulare superiore.
Tali dispositivi, pur ampiamente apprezzati, non sono esenti da difetti. Infatti, come è noto, la parte inferiore della becca è dotata di un’affilata dentatura che ha il compito di garantire la presa della picozza nel ghiaccio e nella neve. Tale dentatura può danneggiare, sino a causarne la rottura, la fascia anulare all’interno della quale viene posizionata la becca della picozza, rendendo in questo modo non più sicuro il fissaggio della picozza allo zaino.
Inoltre, dal momento che questi dispositivi fanno affidamento sul fatto che il manico della picozza formi una significativa forma “T” con la becca e la paletta o il martello, essi non possono essere usati con picozze che non abbiano la paletta o il martello.
Per fissare una picozza alla parete esterna di uno zaino possono essere utilizzati anche altri dispositivi di fissaggio.
Uno di questi viene descritto nella domanda di brevetto francese FR 2723523 che ha per oggetto un dispositivo di fissaggio per picozza che comprende, posizionato nella parte inferiore della parete posteriore dello zaino, una guaina orizzontale. Tale guaina, dotata di almeno un’apertura, è in grado di alloggiare e di fissare al suo interno la becca della picozza. Il manico della picozza viene sorretto da un fodero verticale posto nella zona centrale della parete posteriore dello zaino, mentre la paletta o la massa battente vengono trattenute da un laccio ad anello posizionato nella parte inferiore della parete posteriore dello zaino.
Tale dispositivo consente di fissare alla parete posteriore dello zaino anche picozze prive di paletta o dotate di massa battente ridotta, tuttavia, la guaina orizzontale all’interno della quale viene alloggiata la becca della picozza corre il rischio di venire danneggiata e lacerata dalla dentatura della becca stessa.
Un altro dispositivo per fissare una picozza alla parete esterna di uno zaino viene descritto nella domanda di brevetto GB 2208790.
In GB 2208790 viene descritto un dispositivo di fissaggio comprendente un elemento di base su cui, tramite opportuni mezzi di fissaggio, viene fissata una fondina idonea ad alloggiare una picozza.
La parete posteriore della fondina è dotata di un pattino di scorrimento adatto a scorrere all’interno di opportuni mezzi di guida predisposti nell’elemento base. Quando i mezzi di fissaggio con cui la fondina è fissata all’elemento base vengono rilasciati, la fondina, grazie alla presenza del pattino di scorrimento, può scorrere lungo l’elemento di base. La fondina, inoltre, essendo ruotabilmente connessa al pattino di scorrimento per mezzo di un perno di fissaggio, può anche ruotare attorno all’asse individuato da detto perno.
Questo consente all’utilizzatore, anche con lo zaino sopra le spalle, una più agevole manovrabilità della fondina all’interno della quale è posizionata la picozza, permettendogli di estrarre la picozza anche senza deporre lo zaino.
Tale dispositivo ha lo svantaggio di essere più complesso e costoso rispetto a quelli descritti in precedenza ed inoltre ha il limite di potersi applicare solo a zaini dotati di almeno una parete semirigida; in caso contrario, infatti, è difficile applicare allo zaino la fondina porta picozza ed il relativo elemento di base.
Un ulteriore dispositivo di fissaggio per picozze ad una parete esterna dello zaino viene descritto nella domanda di brevetto FR 2869208.
Tale dispositivo di fissaggio comprende una guaina posizionata in corrispondenza della cintura lombare dello zaino. All’interno di detta guaina può essere inserita la becca della picozza, mentre la paletta o la massa battente vengono trattenute mediante un dispositivo di fissaggio che è accoppiato ad un meccanismo di regolazione posto in corrispondenza della cintura lombare. Tale meccanismo consente di fissare all’interno della guaina posta sulla cintura lombare, picozze di varie dimensioni e tipologie.
Il manico della picozza viene inserito all’interno di una guaina verticale posta sulla parete laterale dello zaino.
Il principale svantaggio di questo dispositivo è rappresentato dal fatto che la becca della picozza viene posizionata in corrispondenza della cintura lombare dello zaino. Pur predisponendo un’adeguata imbottitura è innegabile che la becca e la relativa dentatura siano causa di disagio per la persona che indossa lo zaino, limitandone la libertà di movimento e il relativo comfort. Anche in questo caso, inoltre, è da segnalare come la becca possa danneggiare e rovinare la guaina all’interno della quale viene inserita.
Scopo della presente invenzione è pertanto quello di superare gli inconvenienti della tecnica nota.
In particolare, un compito della presente invenzione è quello di rendere disponibile uno zaino dotato di un dispositivo di fissaggio per picozze che hanno paletta/martello di piccole dimensioni o che siano prive di paletta/martello.
Inoltre, un compito della presente invenzione è quello di rendere disponibile uno zaino dotato di un dispositivo di fissaggio per picozze che consenta di fissare su una parete esterna dello zaino più di una picozza.
Ancora, un compito della presente invenzione è quello di rendere disponibile uno zaino dotato di un dispositivo di fissaggio per picozze che non sia soggetto a danneggiamento o ad usura da parte dei denti della becca della picozza.
Lo scopo e i compiti sopra indicati sono raggiunti da uno zaino secondo la rivendicazione 1.
Le caratteristiche e gli ulteriori vantaggi dell’invenzione risulteranno dalla descrizione, fatta qui di seguito, di alcuni esempi di realizzazione, dati a titolo indicativo e non limitativo con riferimento ai disegni allegati in cui:
- la figura 1 mostra schematicamente una vista della parete posteriore di uno zaino, su cui è fissata una picozza, secondo l’invenzione;
- la figura 2 mostra schematicamente una vista frontale dello zaino di figura 1 privo di picozza;
- la figura 3 mostra schematicamente una vista prospettica di un particolare dello zaino secondo l’invenzione;
- la figura 4 mostra schematicamente una vista prospettica del particolare dello zaino di figura 3 in una differente condizione operativa;
- la figura 5a mostra una vista frontale del particolare dello zaino di figura 3;
- la figura 5b mostra una vista laterale del particolare dello zaino di figura 5a in una differente condizione operativa;
- la figura 5c mostra una vista posteriore del particolare dello zaino di figura 5a;
- la figura 6 mostra schematicamente un’ulteriore vista prospettica del particolare dello zaino di figura 3.
La descrizione dello zaino 10 e dei suoi singoli componenti che verrà fatta in seguito, si riferisce ad uno zaino 10 usato correttamente.
In particolare, con “superiore” verrà individuata la parte dello zaino o dei suoi singoli componenti relativamente più distante dal terreno, mentre con “inferiore” si farà riferimento alla parte dello zaino o dei suoi singoli componenti relativamente più prossimi al terreno.
Con “anteriore” verrà individuata la parte dello zaino o dei suoi singoli componenti relativamente più prossima alla schiena dell’utilizzatore, mentre con “posteriore” si farà riferimento alla parte dello zaino o dei suoi singoli componenti relativamente più distante dalla schiena dell’utilizzatore.
Con “direzione longitudinale” dello zaino si intenderà una direzione che si sviluppa nel senso della lunghezza dello zaino e che, a zaino indossato sulle spalle, è indicativamente parallela alla schiena dell’utilizzatore.
Con riferimento alle figure allegate, la presente invenzione si riferisce ad uno zaino 10 comprendente mezzi di fissaggio 30; 40 adatti a fissare su una parete esterna dello zaino 10 almeno una picozza 20. Detta picozza è provvista, in modo in sé noto, di un manico 22 e di una testa 23 su cui è predisposto un foro passante 26.
I mezzi di fissaggio 30, 40 comprendono mezzi di fissaggio superiori 30, adatti a fissare, su una parete esterna dello zaino 10, il manico 22 della picozza 20, e mezzi di fissaggio inferiori 40, adatti a fissare su una parete esterna dello zaino 10, la testa 23 della picozza 20.
In accordo con l’invenzione, lo zaino 10 è caratterizzato dal fatto che i mezzi di fissaggio inferiori 40 comprendono un elemento rigido di fissaggio 40 che è adatto ad impegnare il foro passante 26 predisposto nella testa 23 della picozza 20.
Con “elemento rigido” si intende un elemento realizzato con un materiale la cui rigidezza, intesa come resistenza che oppone un corpo alla deformazione provocata da una forza applicata, sia tale da impedire un disimpegno non desiderato o accidentale dello stesso dal foro passante 26. Si deve assicurare, in buona sostanza, che a seguito di una sollecitazione esterna detto elemento 40 non possa flettere assumendo una configurazione che gli permetta di disimpegnarsi dal foro passante 26.
Nella forma di realizzazione preferita l’elemento rigido di fissaggio 40 viene realizzato in materiale metallico, come ad esempio alluminio.
L’elemento rigido di fissaggio 40 può altresì essere realizzato in materiale termoplastico semirigido purché tale materiale abbia una sufficiente resistenza agli urti e presenti delle buone caratteristiche meccaniche, anche alle basse temperature.
Con “adatto ad impegnare il foro passante 26” si intende che l’elemento rigido di fissaggio 40 è in grado di assumere una configurazione che gli consente di passare attraverso il foro passante 26 della picozza 20 (vedi fig. 4) e che, a seguito di una variazione della propria orientazione nello spazio, è idoneo ad andare in battuta contro la testa 23 della picozza 20 (vedi fig.3).
Nel prosieguo della descrizione la configurazione dell’elemento rigido 40 che gli consente di passare attraverso il foro passante 26 della picozza 20 verrà definita come configurazione di transito, mentre la configurazione in cui l’elemento rigido 40 va in battuta contro la testa 23 della picozza 20 verrà definita come configurazione di impegno.
Con “foro passante 26” si fa riferimento al foro o all’apertura predisposta nella testa 23 della picozza 20 generalmente usata dagli alpinisti per collegare alla picozza lacci o corde o per fissare alla picozza un moschettone.
In una forma preferita di realizzazione, l’elemento rigido di fissaggio 40 è regolabilmente collegato, mediante mezzi di collegamento 38, alla parete dello zaino 10 su cui è fissato.
In particolare, tramite il rilascio di detti mezzi di collegamento 38, come verrà dettagliatamente descritto in seguito, è possibile distanziare l’elemento rigido di fissaggio 40 dalla parete su cui è fissato.
In questo modo l’elemento rigido di fissaggio 40 può impegnare il foro passante 26 predisposto nella testa 23 della picozza 20, fissando quest’ultima alla parete dello zaino 10.
Nel caso in cui la picozza 20 sia già fissata allo zaino, tramite il rilascio dei mezzi di collegamento 38, è possibile disimpegnare l’elemento rigido di fissaggio 40 dal foro passante 26 e di conseguenza rimuovere la picozza 20 dallo zaino 10.
Tramite il serraggio di detti mezzi di collegamento 38, nel caso in cui la picozza 20 sia fissata allo zaino 10, è possibile serrare la testa 23 della picozza 20 alla parete dello zaino 10 su cui è fissato l’elemento rigido di fissaggio 40, impedendo che la testa 23 della picozza 20 possa disimpegnarsi dall’elemento rigido di fissaggio 40.
Preferibilmente l’elemento rigido di fissaggio 40 ha forma oblunga. In questo modo viene agevolato il suo passaggio attraverso il foro di assicurazione 26 e viene garantito che, assumendo la configurazione di impegno, possa andare in battuta contro la testa 23 della picozza 20. E’ tuttavia evidente che dato che l’elemento rigido di fissaggio 40 deve cooperare con il foro passante 26 predisposto nella testa 23 della picozza 20, l’elemento rigido di fissaggio 40 potrà assumere anche forme non oblunghe, purché queste siano in grado di cooperare con il foro passante 26 non inficiando la corretta funzionalità dell’elemento rigido di fissaggio 40.
L’elemento rigido di fissaggio 40 preferibilmente è di spessore costante e può essere privo di discontinuità superficiale, eccezion fatta per il foro con cui viene collegato ai mezzi di collegamento 38, oppure può essere provvisto di opportune aperture. Dette aperture possono avere sia la funzione di alleggerire il componente sia valore estetico.
Con particolare riferimento alle figure 1 e 2, lo zaino 10 può essere provvisto di un coperchio 11 regolabilmente chiudibile mediante almeno una cinghia di chiusura 32.
Nella forma di realizzazione preferita, con particolare riferimento alla figura 5b, l’elemento rigido di fissaggio 40 è collegato, mediante i mezzi di collegamento 38, all’almeno una cinghia di chiusura 32 del coperchio 11 dello zaino 10. La giunzione tra i mezzi di collegamento 38 e la cinghia di chiusura 32 è identificata da un ispessimento 39 che ha la funzione, come verrà spiegato successivamente, di limitare l’azione di trazione agente sulla cinghia di chiusura 32.
Come verrà spiegato dettagliatamente in seguito, il collegamento dell’elemento rigido di fissaggio 40 alla cinghia di chiusura 32 del coperchio 11 dello zaino 10 consente tramite un unico gesto di serrare il coperchio 11 dello zaino e di fissare, nel caso in cui l’elemento rigido di fissaggio 40 abbia impegnato il foro passante 26, la picozza 20 ad una parete esterna dello zaino 10.
Come mostrato in figura 3, tirando la cinghia di chiusura 32 in direzione della freccia F1, si agisce, infatti, anche sui mezzi di collegamento 38. Questi ultimi vengono sollecitati a trazione e fanno si che l’elemento rigido di fissaggio 40, avvicinandosi alla parete dello zaino su cui è fissato, vada in battuta contro la testa 23 della picozza 20, fissandola contro la parete dello zaino 10.
Analogamente, come mostrato in figura 4, nel caso in cui si allenti la cinghia di chiusura 32, ad esempio aprendo il coperchio 11 dello zaino 10, sulla cinghia 32 viene esercitata una forza simboleggiata dalla freccia F2. I mezzi di collegamento 38, essendo collegati alla cinghia di chiusura 32, non sono più sollecitati a trazione e l’elemento rigido di fissaggio 40 può essere allontanato dalla parete su cui è fissato. In questo modo è possibile variare l’orientazione nello spazio dell’elemento rigido di fissaggio 40 facendolo passare dalla propria configurazione di impegno alla propria configurazione di transito così da consentire di rimuovere il collegamento tra la testa 23 della picozza 20 e lo zaino 10.
In una preferita forma di realizzazione, lo zaino 10 può essere provvisto, in corrispondenza della zona su cui è fissato l’elemento rigido di fissaggio 40, di un’imbottitura di protezione 36.
Detta imbottitura di protezione 36 ha una sede 34, all’interno della quale può essere inserita un’estremità dell’elemento rigido di fissaggio 40, ad esempio quella superiore, quando quest’ultimo non è in uso, quando cioè non impegna il foro passante 26 della picozza 20.
Inserendo l’estremità superiore dell’elemento rigido di fissaggio 40 all’interno della sede 34 si garantisce che l’elemento rigido di fissaggio 40 sia adagiato sull’imbottitura di protezione 36. Al contempo, mantenendo il contatto tra l’elemento rigido di fissaggio 40 e l’imbottitura di protezione 36, si riduce il rischio che un’estremità dell’elemento di fissaggio 40 possa impigliarsi in un corpo esterno, ad esempio un ramo, causando disagio all’alpinista mentre sta arrampicando o discendendo.
L’imbottitura di protezione 36, nel caso in cui l’elemento rigido di fissaggio 40 impegni il foro passante 26 della picozza 20, costituisce una sorta di cuscinetto tra la parete dello zaino 10 e l’insieme picozza-elemento di fissaggio. In questo modo la forza esercitata dall’elemento rigido di fissaggio 40 sulla testa 23 della picozza 20 viene uniformemente distribuita lungo l’imbottitura di protezione 36, garantendo una maggiore stabilità al collegamento tra l’elemento rigido di fissaggio 40 e la testa 23 della picozza 20.
Con particolare riferimento alla forma di realizzazione delle figure 5b e 5c, l’estremità inferiore dell’imbottitura di protezione 36 viene preferibilmente fissata tramite una cucitura 37 all’estremità inferiore dello zaino 10.
L’estremità superiore dell’imbottitura 36, invece, viene fissata ad un anello superiore di fissaggio 45 a sua volta fissato, mediante una prima asola di fissaggio 44, alla parete dello zaino 10.
Tramite la cucitura 37 viene anche fissata, anteriormente all’imbottitura di fissaggio 36, una seconda asola di fissaggio 42, a cui è fissato un anello inferiore di fissaggio 43.
Con riferimento alla figura 6, l’imbottitura di protezione 36 è inoltre provvista di un foro 46 all’interno del quale possono scorrere i mezzi di collegamento 38.
Detti mezzi di collegamento 38 possono scorrere anche all’interno dell’anello inferiore di fissaggio 43 e all’interno dell’anello superiore di fissaggio 45.
L’anello di fissaggio 45 evita che la giunzione 39 fra i mezzi di collegamento 38 e la cinghia di chiusura 32 possa longitudinalmente scorrere verso l’alto, oltre un certo limite, impedendo che l’elemento di fissaggio 40 sia tirato troppo strettamente attraverso il foro 46.
La descritta disposizione dell’imbottitura di protezione 36, delle asole di fissaggio 42, 44 e degli anelli di fissaggio 43, 45, nel caso in cui i mezzi di collegamento 38 siano collegati all’almeno una cinghia di chiusura 32, consente all’utilizzatore dello zaino 10 di sollevare quest’ultimo facendo presa solo sull’almeno una cinghia 32. La forza esercitata dall’almeno una cinghia 32, infatti, viene trasferita alla base dello zaino 10 tramite la cucitura di fissaggio 37, mentre la presenza dell’anello inferiore di fissaggio 43 evita che l’elemento rigido di fissaggio 40 possa scorrere longitudinalmente, allontanandosi dalla posizione in cui originariamente era stato fissato. Non si corre pertanto il rischio che venga allentato il fissaggio della picozza 20 allo zaino 10 o che la picozza 20 si sposti dalla propria posizione originale.
Analogamente, tale disposizione, nel caso in cui l’elemento rigido di fissaggio 40 non sia in uso, garantisce che a seguito di una forza di trazione F1l’elemento rigido di fissaggio 40 sia premuto contro l’imbottitura di protezione 36, non allontanandosi dalla propria posizione corretta.
Di seguito verrà brevemente descritto il funzionamento dei mezzi di fissaggio 30, 40 dello zaino 10 in accordo con una forma preferita di realizzazione dell’invenzione.
Per fissare la picozza 20 ad una parete esterna dello zaino 10, devono dapprima essere allentati i mezzi di collegamento 38 tramite i quali l’elemento rigido di fissaggio 40 è collegato alla parete dello zaino 10.
I mezzi di collegamento 38 cessano di essere sollecitati a trazione e l’elemento rigido di fissaggio 40 può essere allontanato dalla parete dello zaino 10.
Dapprima l’elemento rigido di fissaggio 40 viene orientato in modo che possa assumere la propria configurazione di transito e possa quindi scorrere attraverso il foro passante 26 predisposto nella testa 23 della piccozza 20.
Successivamente l’elemento rigido di fissaggio 40 viene orientato in modo che possa assumere la propria configurazione di impegno e possa quindi andare in battuta, a seguito della trazione dei mezzi di collegamento 38, contro la testa 23 della picozza 20. La picozza 20 in questo modo viene serrata contro la parete esterna dello zaino 10.
Il manico 22 della picozza 20 verrà fissato, in modo noto, alla parete esterna dello zaino tramite i mezzi di fissaggio 30.
Con riferimento alla forma di realizzazione preferita illustrata nelle figure allegate, i mezzi di collegamento 38 sono collegati all’almeno una cinghia di chiusura 32 dello zaino 10. In accordo con quanto sopra descritto, può essere notato come i mezzi di collegamento 38 possano quindi essere allentati agendo sull’almeno una cinghia di chiusura 32 dello zaino 10. Allentando l’almeno una cinghia di chiusura 32, infatti, ad esempio a seguito dell’apertura del coperchio 11 dello zaino stesso, i mezzi di collegamento 38 cessano di essere sollecitati a trazione e l’elemento rigido di fissaggio 40 può essere allontanato dalla parete dello zaino 10, in modo analogo a quanto descritto in precedenza.
Nel caso in cui si abbia la necessità di utilizzare la picozza 20 e si debba pertanto rimuoverla dallo zaino 10, è sufficiente allentare la tensione dei mezzi di collegamento 38 in modo che non siano più sottoposti a trazione.
E’ pertanto possibile allontanare l’elemento rigido di fissaggio 40 dalla superficie della testa 23 della picozza 20 con cui in precedenza era a contatto.
Facendo passare quindi l’elemento rigido di fissaggio 40 dalla propria condizione di impegno alla propria condizione di transito è possibile sfilare l’elemento rigido di fissaggio 40 dal foro passante 26.
Una volta che il manico 22 della picozza 20 viene, in modo noto, rilasciato dai mezzi di fissaggio superiori 30, viene interrotto ogni collegamento tra picozza 20 e zaino 10.
Analogamente a quanto descritto in precedenza nel caso in cui i mezzi di collegamento 38 siano collegati all’almeno una cinghia di chiusura 32 dello zaino 10, per allentare la tensione dei mezzi di collegamento 38 si potrà agire sull’almeno una cinghia di chiusura 32.
Allentando la tensione dell’almeno una cinghia di chiusura 32, infatti, si allenta anche la tensione dei mezzi di collegamento 38.
Come descritto in precedenza, quando l’elemento rigido di fissaggio 40 non è più in uso, può essere adagiato sull’imbottitura di protezione 36. L’estremità superiore dell’elemento rigido di fissaggio 40 verrà posizionata all’interno della sede 34.
Vantaggiosamente, i mezzi di fissaggio 30, 40 secondo l’invenzione sono idonei anche a fissare due picozze 20 su una parete esterna dello zaino 10.
Infatti, dopo aver fatto scorrere l’elemento rigido di fissaggio 40 attraverso il foro passante 26 di una prima picozza 20, è sufficiente far scorrere l’elemento rigido di fissaggio 40 anche attraverso il foro passante di una seconda picozza 20. Successivamente, dopo che l’elemento rigido di fissaggio 40 ha assunto la propria configurazione di impegno, tramite la messa in tensione della cinghia di chiusura 32 del coperchio 11 dello zaino 10, entrambe le teste 23 delle picozze 20 verranno serrate contro la parete esterna dello zaino 10.
Ovviamente per consentire ai rispettivi manici 22 delle picozze 20 di poter essere fissati alla parete esterna dello zaino 10 tramite i mezzi di fissaggio superiori 30, i manici 22 dovranno essere disposti in modo speculare rispetto all’asse longitudinale dello zaino 10.
Da quanto sopra esposto, si evince come la dentatura predisposta nella becca 24 della picozza 20 non venga a contatto con i mezzi di fissaggio 30, 40 e come pertanto non vi sia il rischio che la becca 24 possa danneggiare detti mezzi di fissaggio 30, 40, rendendo non più sicuro o impossibile il fissaggio della picozza 20 allo zaino 10.
Inoltre, appare chiaro che tramite i mezzi di fissaggio 30, 40 è possibile fissare alla parete dello zaino 10 anche picozze 20 provviste, nella parte opposta alla becca 24, di una massa battente o di una paletta di dimensioni ridotte senza pericolo che si sfili.
Infine, tramite i mezzi di fissaggio 30, 40 è possibile fissare alla parete dello zaino 10 due picozze 20.
In conclusione, dalla descrizione che precede appare chiaro come lo zaino 10 secondo l’invenzione presenti caratteristiche tali da rimediare vantaggiosamente ai problemi ed inconvenienti degli zaini secondo la tecnica anteriore.
Alle forme di realizzazione dello zaino 10 descritte sopra la persona esperta potrà, al fine di soddisfare specifiche esigenze, apportare modifiche e/o sostituzioni di elementi descritti con elementi equivalenti, senza per questo uscire dall’ambito delle rivendicazioni allegate.

Claims (12)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Zaino (10) comprendente mezzi di fissaggio (30, 40) adatti a fissare su una parete esterna dello zaino (10) almeno una picozza (20), detta almeno una picozza (20) avendo un manico (22) ed una testa (23) comprendente un foro passante (26), detti mezzi di fissaggio (30, 40) comprendendo: mezzi di fissaggio superiori (30) adatti a fissare su una parete esterna dello zaino (10) il manico (22) dell’almeno una picozza (20); mezzi di fissaggio inferiori (40) adatti a fissare su una parete esterna dello zaino (10) la testa (23) dell’almeno una picozza (20); caratterizzato dal fatto che detti mezzi di fissaggio inferiori (40) comprendono un elemento rigido di fissaggio (40) adatto ad impegnare il foro passante (26) predisposto nella testa (23) dell’almeno una picozza (20).
  2. 2. Uno zaino (10) secondo la rivendicazione 1, in cui detto elemento rigido di fissaggio (40) è collegato in modo regolabile ad una parete dello zaino (10) attraverso mezzi di collegamento (38).
  3. 3. Uno zaino (10) secondo la rivendicazione 2, in cui detto zaino (10) è provvisto di un coperchio (11) regolabilmente chiudibile mediante almeno una cinghia di chiusura (32) e in cui detto elemento rigido di fissaggio (40) è collegato mediante detti mezzi di collegamento (38) a detta almeno cinghia di chiusura (32) del coperchio (11) dello zaino (10).
  4. 4. Uno zaino (10) secondo la rivendicazione 1, in cui detto elemento rigido di fissaggio (40) è di forma oblunga.
  5. 5. Uno zaino (10) secondo la rivendicazione 1, in cui detto elemento rigido di fissaggio (40) è realizzato in materiale metallico.
  6. 6. Uno zaino (10) secondo la rivendicazione 1, in cui detto elemento rigido di fissaggio (40) è realizzato in materiale termoplastico.
  7. 7. Uno zaino (10) secondo la rivendicazione 1, provvisto, in corrispondenza della zona su cui è fissato l’elemento rigido di fissaggio (40), di un’imbottitura di protezione (36).
  8. 8. Uno zaino (10) secondo la rivendicazione 7, in cui detta imbottitura di protezione (36) ha una sede (34) all’interno della quale può essere inserita un’estremità dell’elemento rigido di fissaggio (40) quando quest’ultimo non è in uso.
  9. 9. Uno zaino (10) secondo la rivendicazione 7, in cui l’estremità inferiore di detta imbottitura di protezione (36) è fissata tramite una cucitura (37) all’estremità inferiore dello zaino (10) e in cui l’estremità superiore di detta imbottitura di protezione (36) è fissata ad un anello superiore di fissaggio (45), detto anello di fissaggio (45) essendo a sua volta fissato, mediante una prima asola di fissaggio (44), alla parete dello zaino (10).
  10. 10. Uno zaino (10) secondo la rivendicazione 2 e la rivendicazione 7, in cui detta imbottitura di protezione (36) è provvista di un foro (46) all’interno del quale possono scorrere i mezzi di collegamento (38).
  11. 11. Uno zaino (10) secondo la rivendicazione 9, in cui tramite la cucitura (37) viene fissata, anteriormente all’imbottitura di fissaggio (36), una seconda asola di fissaggio (42), a detta asola di fissaggio (42) essendo fissato un anello inferiore di fissaggio (43).
  12. 12. Uno zaino (10) secondo la rivendicazione 9 e la rivendicazione 11, in cui detti mezzi di collegamento (38) possono scorrere all’interno dell’anello inferiore di fissaggio (43) e all’interno dell’anello superiore di fissaggio (45).
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