ITTV20070170A1 - Apparato per la distribuzione automatica di confezioni di prodotti alimentari di tipo solido - Google Patents

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ITTV20070170A1
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IT
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food product
packages
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weighing
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Inventor
Giovanni Carlino
Emanuele Carpanzano
Andrea Forni
Gian Pietro Pagliarini
Giacomo Terrani
Original Assignee
Giacomo Terrani
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    • G07F11/02Coin-freed apparatus for dispensing, or the like, discrete articles from non-movable magazines
    • G07F11/44Coin-freed apparatus for dispensing, or the like, discrete articles from non-movable magazines in which magazines the articles are stored in bulk
    • GPHYSICS
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Description

“APPARATO PER LA DISTRIBUZIONE AUTOMATICA DI CONFEZIONI DI PRODOTTI ALIMENTARI DI TIPO SOLIDO”
DESCRIZIONE
La presente invenzione si riferisce ad un apparato per la distribuzione automatica di confezioni di prodotti alimentari di tipo solido, ad esempio caffè tostato in grani o macinato.
Oggigiorno, sta diventando sempre più frequente l’utilizzo di apparati per la distribuzione automatica di alimenti, particolarmente nel contesto di spazi pubblici o commerciali.
Sono noti distributori adibiti all’erogazione di bevande pre-confezionate o preparate istantaneamente come da specifica richiesta dell’utente. Grazie alla natura del prodotto fornito, tali distributori presentano, in genere, un livello d’automazione relativamente elevato, tale da non richiedere interventi da parte dell’utente durante l’erogazione dello stesso.
Sono altresì noti apparati adibiti alla distribuzione di alimenti di tipo solido.
Alcuni distributori forniscono automaticamente alimenti solidi pre-confezionati. In genere, tali apparati comprendono semplicemente serbatoi per la conservazione di confezioni alimentari (ad esempio confezioni di snacks o gelati) e mezzi per il prelievo automatico delle confezioni selezionate dall’utente.
Altri distributori di tipo noto sono in grado di fornire prodotti alimentari di tipo solido non pre-confezionati, come ad esempio caffè in grani o macinato.
I distributori di caffè in grani o macinato più tradizionali presentano un livello d’automazione relativamente ridotto nella fase di preparazione e confezionamento del prodotto desiderato.
In tali distributori, l’utente è, infatti, chiamato ad intervenire per inserire, in un apposito vano della macchina, un contenitore (ad esempio un sacchetto) atto a contenere il tipo di caffè prescelto.
L’utente è altresì costretto ad intervenire nuovamente per rimuovere dal suddetto vano il sacchetto, una volta riempito, ed ad effettuarne la pesatura, in modo da determinarne l’esatto costo finale.
L’interazione della macchina con l’utente finale, di volta in volta diverso, non permette di assicurare un livello igienico elevato, soprattutto per le parti che sono esposte al contatto diretto con l’ambiente esterno e con l’utente.
Inoltre, la necessità di interagire direttamente con la macchina può risultare particolarmente disagevole per l’utente, dato che le operazioni richieste necessitano comunque di un certo livello di manualità di cui non sempre l’utente finale può disporre, come può accadere nel caso di persone disabili.
Il brevetto US6321506 si riferisce ad un apparato in grado di predisporre automaticamente confezioni sigillate contenenti il tipo di caffè prescelto dall’utente. Tale apparato presenta alcuni inconvenienti soprattutto per quanto riguarda le fasi di dosaggio e confezionamento del caffè.
Il sistema dosaggio del caffè effettua misurazioni sostanzialmente di tipo volumetrico, le quali sono di per sè relativamente rudimentali e poco precise. Ciò può comportare il frequente insorgere di errori di dosaggio, con la possibilità di sprechi oppure di fornire all’utente confezioni contenenti una quantità insoddisfacente di caffè.
Il sistema di confezionamento utilizza un nastro continuo di sacchetti che necessitano di una sigillatura preliminare su di un lato, prima di poter essere utilizzati come contenitori per il caffè. Tale sistema di confezionamento risulta essere relativamente complesso e difficoltoso da implementare nella pratica, dato che richiede una relativamente problematica manipolazione dei sacchetti. Ciò può frequentemente determinare malfunzionamenti e/o la necessità di interventi di manutenzione.
Compito precipuo della presente invenzione è quello di fornire un apparato per la distribuzione automatica di confezioni di prodotti alimentari di tipo solido, che permetta di ovviare agli inconvenienti appena illustrati.
Nell’ambito di questo compito uno scopo della presente invenzione è quello di fornire un apparato che non richieda interventi da parte dell’utente, durante le fasi di preparazione e confezionamento del prodotto alimentare desiderato.
Un ulteriore scopo della presente invenzione è quello di fornire un apparato che sia d’elevata affidabilità, di facile installazione e di facile utilizzo per l’utente.
Non ultimo scopo della presente invenzione è quello di fornire un apparato che presenti una struttura relativamente semplice e che sia di relativamente facile realizzazione industriale, a costi competitivi.
Questo compito e questi scopi, nonché altri scopi che appariranno evidenti dalla successiva descrizione e dai disegni allegati, sono realizzati, secondo l’invenzione, da un apparato per la distribuzione automatica di confezioni di prodotti alimentari di tipo solido, secondo quanto indicato nell’allegata rivendicazione 1 e nelle relative rivendicazioni dipendenti.
Come vedremo meglio in seguito, l’apparato, secondo la presente invenzione, prevede il coinvolgimento dell’utente solo nella fase di scelta del prodotto desiderato e di prelievo del prodotto confezionato.
Ciò assicura un elevato livello d’igiene complessiva, dato che il prodotto alimentare non entra mai in contatto con l’ambiente esterno prima del confezionamento finale.
Come vedremo meglio in seguito, l’apparato secondo la presente invenzione, presenta una struttura relativamente semplice, modulare, robusta ed affidabile, in grado di assicurare prestazioni ottimali nel tempo, minimizzando la necessità di interventi di manutenzione.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi della presente invenzione, potranno essere meglio percepiti facendo riferimento alla descrizione data di seguito ed alle allegate figure, fornite a scopo puramente illustrativo e non limitativo, in cui:
- la figura 1 illustra schematicamente uno schema a blocchi che illustra la struttura di una forma realizzativa dell’apparato per la distribuzione automatica di confezioni di caffè macinato o in grani, secondo la presente invenzione; e
- la figura 2 illustra schematicamente una vista prospettica di una porzione di una forma realizzativa dell’apparato per la distribuzione automatica di confezioni di caffè macinato o in grani, secondo la presente invenzione; e
- la figura 3 illustra schematicamente una vista prospettica in sezione di una porzione dell’apparato di figura 2; e
- la figura 4 illustra schematicamente una vista prospettica di un’altra porzione dell’apparato di figura 2; e
- la figura 5 illustra schematicamente una vista prospettica di un’ulteriore porzione dell’apparato di figura 2; e
- la figura 6 illustra schematicamente una vista prospettica di un’ulteriore porzione dell’apparato di figura 2; e
- la figura 7 illustra schematicamente una vista prospettica di un’ulteriore porzione dell’apparato di figura 2; e
- la figura 8 illustra schematicamente una vista prospettica di un’ulteriore porzione dell’apparato di figura 2; e
- la figura 9 illustra schematicamente una vista prospettica di un’ulteriore porzione dell’apparato di figura 2; e
- la figura 10 illustra schematicamente una vista prospettica di un’ulteriore porzione dell’apparato di figura 2.
Con riferimento alle citate figure, la presente invenzione si riferisce ad un apparato 1 per la distribuzione automatica di prodotti alimentari di tipo solido. L’apparato 1, secondo la presente invenzione, sarà ora descritto con specifico riferimento all’utilizzo per la distribuzione di caffè tostato in grani o macinato, senza con ciò voler limitare in alcun modo l’ambito della presente invenzione. Resta quindi inteso che l’apparato 1, secondo la presente invenzione, potrà essere utilizzato anche per la distribuzione automatica di confezioni di altre tipologie di prodotti alimentari.
L’apparato 1 comprende preferibilmente una carcassa di contenimento (non illustrata) ed un’unità di controllo 2 che può comprendere una o più schede elettroniche dedicate, ad esempio di tipo PLC.
L’unità di controllo 2 genera segnali di comando e controllo atti a regolare il funzionamento dei dispositivi elettromeccanici ed elettro-pneumatici dell’apparato 1, in particolare dei dispositivi che saranno meglio descritti nel seguito, e per espletare altre funzionalità di tipo ausiliario. L’unità di controllo 2 può ovviamente ricevere in ingresso segnali di comando o rilevazione, provenienti, ad esempio, da dispositivi periferici, interfacce utente o mezzi sensori.
L’unità di controllo 2 comprende almeno un’interfaccia utente 3 vantaggiosamente posizionata in corrispondenza di una parete della carcassa di contenimento che sia accessibile dall’utente.
L’interfaccia 3 comprende preferibilmente una pluralità di tasti per selezionare il tipo di prodotto alimentare desiderato e/o la sua preparazione. Ad esempio, l’utente può selezionare il tipo di caffè preferito (ad esempio dolce, cremoso, etc.) e la modalità di preparazione desiderata per lo stesso (ad esempio in grani, macinato-moka, macinatoespresso, etc.). Preferibilmente, l’interfaccia 3 comprende anche un display per la visualizzazione d’informazioni utili per l’utente.
L’apparato 1 comprende almeno un gruppo dosatore 20 atto a dosare automaticamente, in base a segnali di comando ricevuti dall’unità di controllo 2, una predefinita quantità in peso di caffè in grani (ad esempio 250 g).
Ciascun gruppo dosatore 20 comprende almeno un serbatoio di conservazione 4 del caffè in grani ed almeno un dispositivo di pesatura 5 (figure 2-3).
Si noti come, al fine di evitare mescolamenti tra diverse tipologie di caffè, sia preferibile predisporre un gruppo dosatore 20 per ciascun tipo di caffè che s’intende rendere disponibile all’utente finale. Per lo stesso motivo, in ciascun gruppo dosatore 20 è preferibile predisporre un solo serbatoio 4 afferente ad un solo dispositivo di pesatura 5. Il serbatoio 4 è preferibilmente costituito da un contenitore a sé stante, in modo da favorirne la sostituzione od il riempimento. Un collettore di caduta 41, comprendente una o più condotte, fuoriesce dal fondo del serbatoio 4, in modo da permettere il libero fluire del caffè in grani (freccia 42) verso il basso.
Preferibilmente, il dispositivo di pesatura 5, operativamente associato al collettore 41, comprende un piatto di chiusura 51 amovibile mediante l’utilizzo di mezzi attuatori 52, comprendenti, ad esempio, un pistone idraulico. I mezzi attuatori 52 sono predisposti in modo da poter muovere reversibilmente (freccia 53) il piatto 51, secondo un piano sostanzialmente trasversale rispetto al collettore 41. Grazie ai mezzi attuatori 52, il piatto 51 può assumere una posizione di riposo (figura 3), in corrispondenza della quale il collettore 41 è ostruito ed il libero fluire del caffè è impedito, ed una posizione di apertura (non illustrata), in corrispondenza della quale la sezione del collettore 41 è libera, così da permettere al caffè di cadere liberamente verso valle.
Vantaggiosamente, il dispositivo 5 comprende anche un piatto di pesatura 55, rotazionalmente amovibile rispetto ad un asse di rotazione 54. Nella sua posizione di riposo, anche il piatto 55 è disposto trasversalmente rispetto al collettore 41, in modo da impedire il fluire del caffè verso valle.
Al piatto 55, in posizione opposta rispetto all’asse 54, è operativamente associato un contrappeso predefinito 56. Si noti come l’assieme formato dal contrappeso 56 e dal piatto 55 costituisca una leva del primo genere avente per fulcro l’asse di rotazione 54. Secondi mezzi attuatori 57, comprendenti preferibilmente un pistone idraulico sono operativamente associati al piatto 55. I mezzi attuatori 57 sono atti a ruotare reversibilmente il piatto 55 verso il basso (freccia 58), fino ad una parete d’appoggio 59, in modo da far assumere al piatto 55 una posizione di apertura tale da non ostruire ulteriormente il collettore 41.
Il dispositivo di pesatura 5 comprende anche mezzi sensori 50, atti a rilevare lo spostamento del piatto 55 dalla sua posizione di riposo.
La fase di raccolta e pesatura di una quantità predefinita di caffè sarà ora descritto in maggior dettaglio.
Una volta che l’utente ha scelto il tipo di caffè desiderato mediante l’interfaccia utente 3, l’unità di controllo 2 attiva il dispositivo di pesatura 5 del gruppo dosatore 20 che comprende il serbatoio 4 contenente la tipologia di caffè selezionata.
I mezzi attuatori 52 spostano il piatto di chiusura 51 dalla posizione di riposo (figura 3) alla relativa posizione di apertura (non illustrata).
Il caffè proveniente dal serbatoio 4 che normalmente si accumula in corrispondenza della superficie superiore 510 del piatto di chiusura 51 può quindi fluire liberamente attraverso il collettore 41, andandosi ad accumulare in corrispondenza della superficie superiore 550 del piatto di pesatura 55.
Grazie al contrappeso 55, il piatto 55 permane inizialmente nella sua posizione di riposo (figura 3). Non appena il peso del caffè accumulatosi sul piatto 55 supera quello del contrappeso 56, il piatto 55 inizia a spostarsi dalla suddetta posizione di riposo. Tale spostamento è rilevato dai mezzi sensori 50 che inviano all’unità di controllo 2 opportuni segnali di rilevazione.
L’unità di controllo 2 attiva i mezzi attuatori 52 che riportano il piatto di chiusura 51 nella propria posizione di riposo, impedendo così l’ulteriore flusso di caffè verso il piatto di pesatura 55.
L’unità di controllo 2 attiva anche i mezzi attuatori 57 che ruotano il piatto di pesatura verso il basso, fino alla sopra menzionata posizione di apertura, in corrispondenza della quale il piatto 55 si adagia sulla superficie di appoggio 59.
Grazie allo spostamento del piatto di pesatura 55, la quantità di caffè che si era accumulata sul piatto di pesatura 55 è libera di fluire a valle del dispositivo di pesatura 5, lungo il collettore 41.
Da notare come nella fase di apertura del piatto 55, i mezzi attuatori 57 contrastino l’azione del contrappeso 56 che tenderebbe a riportare subito il piatto di pesatura 55 verso la sua posizione di riposo, dato che il peso del caffè sul piatto 55 diminuisce progressivamente con lo scarico dello stesso verso valle.
Dopo un tempo d’attesa predefinito, tale da permettere il completamento della fase di scarico del caffè dal piatto 55, i mezzi attuatori 57 riportano il piatto 55 nella posizione di riposo.
A questo punto, il gruppo 20 è pronto per un altro ciclo operativo di raccolta e pesatura. A valle dei gruppi dosatori 20, l’apparato 1 comprende preferibilmente un gruppo di lavorazione 30 (figure 2 e 4) comprendente un collettore 31 d’ingresso, al quale afferiscono i condotti 41 dei gruppi 20, ed un collettore d’uscita 32, in corrispondenza del quale il gruppo di lavorazione 30 è operativamente associato ad un gruppo di confezionamento 70 che sarà meglio descritto in seguito.
In corrispondenza del collettore d’ingresso 31, il gruppo di lavorazione 30 comprende un deviatore 33, controllato dall’unità di controllo 2.
Al deviatore 33 è operativamente connesso almeno un condotto di deviazione 34 che pone in comunicazione il deviatore 33 direttamente con il collettore d’uscita 32.
Al deviatore 33 è operativamente connesso anche almeno un dispositivo di macinazione 35, a sua volta comunicante con il collettore d’uscita 32. Il dispositivo 35 esegue, se necessario, la macinazione del caffè proveniente dai gruppi dosatori 20. A tal fine, il dispositivo di macinazione 35 comprende vantaggiosamente mezzi attuatori 350, comandati dall’unità di controllo 2 ed atti a regolare il funzionamento delle macine del dispositivo 35, secondo le indicazioni fornite dall’utente mediante l’interfaccia 3.
Il funzionamento del gruppo di lavorazione 30 è molto semplice.
Se l’utente seleziona una tipologia di caffè in grani, l’unità di controllo 2 comanda il deviatore 33 in modo che il caffè, proveniente da un gruppo dosatore 20 ed afferente al collettore d’ingresso 31, sia inviato direttamente al collettore d’uscita 32, mediante il condotto di deviazione 34.
Se l’utente seleziona una tipologia di caffè macinato, il deviatore 33 si posiziona in modo da convogliare il caffè verso il dispositivo di macinazione 35. In base alla selezione operata dall’utente, i mezzi attuatori 350 predispongono le macine del dispositivo 35 in modo che sia eseguito il tipo di macinazione desiderato dall’utente. Il caffè macinato è quindi inviato dal dispositivo 35 verso il collettore d’uscita 32.
Come sopra accennato, l’apparato 1 comprende un gruppo di confezionamento 70 atto a manipolare almeno una predefinita confezione dedicata 100, ad esempio un sacchetto, in modo da riempirla con la predefinita quantità di caffè, macinato o in grani, in uscita dal collettore 32 del gruppo di lavorazione 30. Vantaggiosamente, il gruppo 70 è anche atto a chiudere la confezione 100, così riempita, sigillandola e rendendola disponibile all’utente.
Vantaggiosamente, il gruppo di confezionamento 70 comprende almeno un dispositivo di asservimento-confezioni 71 (figure 2 e 5) comprendente almeno una struttura di contenimento 712 amovibile, atta ad immagazzinare una pluralità di confezioni 100. La struttura 712 comprende preferibilmente una pluralità di scomparti 710, ciascuno dei quali è in grado di ospitare una pila 711 di confezioni 100, tenuta in posizione da una barra di contenimento 713.
Preferibilmente, le pile 711 comprendono confezioni uguali tra loro, per quanto riguarda la forma e la capacità, ma differenziate secondo la tipologia di caffè con la quale devono essere riempite, per quanto riguarda l’aspetto esteriore e/o le informazioni riportate. Il dispositivo d’asservimento-confezioni 71 comprende vantaggiosamente mezzi attuatori 714 comprendenti, ad esempio, una pluralità di pistoni allineati atti a muovere (freccia 717), secondo i comandi provenienti dall’unità di controllo 2, la struttura di contenimento 712 su opportune guide 716, ancorate alla carcassa di contenimento dell’apparato 1.
Preferibilmente, durante l’azionamento del dispositivo d’asservimento-confezioni, i mezzi attuatori 714 spostano la struttura 712, in modo da posizionare una delle pile 711 in una predefinita posizione di prelievo-confezioni (non illustrata), posta all’incirca in corrispondenza della verticale dal collettore d’uscita 32. La movimentazione della struttura 71 è vantaggiosamente effettuata secondo la selezione operata dall’utente mediante l’interfaccia 3. Pertanto, nella menzionata posizione di prelievo-confezioni è collocata la pila 711 che immagazzina le confezioni 100 destinate a contenere la tipologia di caffè, selezionata dall’utente. In tal modo, si utilizza una confezione 100 che, per aspetto esteriore e/o informazioni riportate, corrisponde alla tipologia di caffè selezionata dall’utente.
Il gruppo di confezionamento 70 comprende vantaggiosamente anche un primo dispositivo di presa-confezioni 80 (figure 2 e 6), operativamente associato alla struttura di contenimento 712, in corrispondenza della sopra citata posizione di prelievoconfezioni.
Il dispositivo di presa-confezioni 80 comprende primi mezzi di presa 801 atti a prelevare una confezione 100 dalla struttura di contenimento 712. Preferibilmente, i mezzi di presa 801 comprendono una ventosa alimentata da una pompa a vuoto (non illustrata). Mezzi attuatori 802, comprendenti ad esempio un pistone pneumatico, sono operativamente connessi alla ventosa 802 per spostarla verticalmente, lungo una guida 803, ancorata ad una struttura di sostegno 804, fissata alla carcassa dell’apparato 1. A seguito del posizionamento di una delle pile 711, la ventosa 801 s’avvicina alla superficie laterale libera della confezione 100, posta in corrispondenza della più vicina estremità 715 (figura 5) della pila 711, e vi aderisce. Grazie ai mezzi attuatori 802, la ventosa 801 si sposta verso l’alto (freccia 806) sollevando la confezione 100 sino ad una prima zona di lavoro predefinita “A”, in corrispondenza della quale la confezione 100 sarà prelevata da ulteriori dispositivi di manipolazione.
Il gruppo di confezionamento 70 comprende vantaggiosamente anche un secondo dispositivo di presa-confezioni 85 (figure 2 e 7), operativamente associabile al dispositivo 80, in corrispondenza della suddetta zona di lavoro “A”.
Il dispositivo 85 comprende secondi mezzi di presa 851 atti a separare tra loro i lembi della confezione 100, sollevata dal dispositivo 80. I secondi mezzi di presa comprendono due ventose, posizionate contrapposte tra loro e alimentate da una pompa a vuoto (non illustrata). Mezzi attuatori 852, comprendenti una coppia di pistoni pneumatici, sono operativamente associati alle ventose 851, al fine di muoverle lungo una guida 853, ancorata alla carcassa dell’apparato 1.
Una volta che la confezione 100 è stata portata nella zona di lavoro “A” dal dispositivo 80, le ventose 851 si avvicinano alle superfici laterali del sacchetto 100, aderendovi. A questo punto, i mezzi attuatori 852 muovono le ventose 851 in modo da allontanarle tra loro. Il relativo movimento d’allontanamento delle ventose 851 determina il reciproco allontanamento dei lembi laterali della confezione 100, provocandone l’apertura.
La confezione 100 è ora pronta per essere operativamente associata al collettore d’uscita 32, in modo da poter essere riempita con il caffè in uscita dal gruppo di lavorazione 30. A tal fine, il gruppo di confezionamento 70 comprende preferibilmente un ulteriore terzo dispositivo di presa-confezioni 90 (figure 2, 4, 8 e 10), operativamente associabile al secondo dispositivo di presa-confezioni 85 in corrispondenza della zona di lavoro “A”.
Vantaggiosamente, il terzo dispositivo di presa-confezioni 90 comprende terzi mezzi di presa 901, comprendenti preferibilmente da una doppia pinza 901 azionata da mezzi attuatori 908.
In corrispondenza della zona di lavoro “A”, le pinze 901 afferrano superiormente i lembi laterali della confezione 100, mantenendoli separati tra loro. Grazie ad ulteriori mezzi attuatori 902, le pinze 901 si spostano lungo una guida verticale amovibile 903, in modo da giungere in una seconda zona di lavoro “B”, in corrispondenza del collettore d’uscita 32 del gruppo di lavorazione 30.
La confezione 100 può ora essere riempita con il caffè in uscita dal suddetto collettore 32.
Una volta terminata tale fase di riempimento, grazie ad opportuni mezzi attuatori 904 (figura 10), l’assieme costituito dalla guida verticale 903 e dalle pinze 901 trasla orizzontalmente lungo una guida 905. La confezione 100, riempita di caffè, è quindi trasportata dalle pinze 901 in una zona di lavoro “C”, in corrispondenza della quale sarà effettuata la chiusura della confezione 100.
Per la chiusura della confezione 100, il gruppo di confezionamento 70 comprende un dispositivo di chiusura-confezioni 95 (figure 2 e 9), comprendente quarti mezzi di presa 951, vantaggiosamente comprendenti una doppia pinza rotante. Le pinze rotanti 951 sono in grado di traslare lungo guide 961, ancorate alla carcassa dell’apparato 1, grazie all’azione di mezzi attuatori 952. Le pinze 951 sono azionate da ulteriori mezzi attuatori 954.
Una volta giunta nella zona di lavoro C, la confezione 100 è afferrata lateralmente in due punti opposti dalle pinze 951. A questo punto, la confezione 100 è rilasciata dalle pinze 901 del dispositivo 90. Le pinze 951 serrano tra loro i lembi laterali della confezione 100 ripiegandoli su se stessi mediante una rotazione di circa 90°.
Per la definitiva sigillatura della confezione 100, il gruppo di confezionamento 70 comprende un dispositivo di rilascio-confezioni 96 (figure 2 e 10) che comprende mezzi di punzonatura 953, ad esempio una graffatrice, azionata e movimentata rispettivamente da mezzi attuatori 957 e 958. La graffatrice 953 è in grado di traslare lungo una guida 959 fino a giungere nella zona di lavoro “C” e posizionarsi centralmente rispetto all’estremità superiore della confezione ripiegata dal dispositivo 95. In tal modo, la graffatrice 953 è in grado di punzonare la confezione 100 in corrispondenza della zona di ripiegatura dei lembi laterali.
A questo punto, la confezione 100, ormai sigillata, è rilasciata dalla doppia pinza 951 del dispositivo 95 e rimane ancorata alla graffatrice 953 che è mantenuta nello stato di chiusura. In tale stato, la graffatrice 953 si sposta lungo la guida 959, trasportando la confezione 100 verso un’apposita zona frontale “D” dell’apparato 1, adibita al recupero del prodotto finale da parte dell’utente. Giunta a destinazione, la graffatrice 953 rilascia la confezione sigillata 100 lungo uno scivolo 955 che ne consente la caduta per gravità verso uno sportello 956 posto sulla facciata anteriore dell’apparato 1.
In tal modo, l’utente può prelevare la confezione sigillata 100, contenente la suddetta predefinita quantità di caffè macinato o in grani del tipo prescelto.
Si è verificato nella pratica che l’apparato 1, secondo la presente invenzione, permette di raggiungere gli scopi prefissati.
L’apparato 1 presenta un elevato grado d’automazione, grazie al quale l’utente è chiamato ad intervenire solo in fase di selezione del prodotto desiderato ed in fase di prelievo di una confezione sigillata contenente lo stesso.
L’apparato 1 risulta essere così estremamente semplice da utilizzare, dato che l’utente deve limitarsi ad attivare l’interfaccia 3, secondo le proprie preferenze, ed a prelevare il prodotto confezionato.
Il notevole livello d’automazione dell’apparato 1 assicura anche un elevato livello d’igiene complessiva, dato che i prodotti alimentari non sono mai a contatto con l’ambiente esterno durante il ciclo operativo dell’apparato.
L’igiene complessiva della macchina può essere ulteriormente aumentata predisponendo un sistema automatico (non illustrato) d’aspirazione delle polveri, opportunamente programmato per intervenire al termine d’ogni ciclo operativo.
Grazie all’utilizzo dei dispositivi di pesatura 5, il dosaggio del prodotto alimentare prescelto può avvenire in modo rapido e preciso, evitando inutili sprechi ed, al contempo, fornendo all’utente l’attesa quantità in peso di prodotto prescelto.
La strutturazione molto parcellizzata del gruppo di confezionamento 70 consente una corretta manipolazione di confezioni già predisposte e dedicate al contenimento del prodotto selezionato, assicurando un notevole livello d’affidabilità del ciclo operativo della macchina.
L’apparato 1 presenta una struttura fortemente modulare nel suo complesso, la quale consente di configurare il ciclo operativo della macchina con un elevato livello di flessibilità, in modo da soddisfare per quanto possibile le richieste dell’utente finale, senza incrementare i costi d’esercizio della macchina.
Peraltro, la struttura modulare dell’apparato 1 consente di minimizzare e/o di facilitare eventuali interventi di manutenzione, con relativa riduzione dei tempi di fermomacchina.
La modularità strutturale dell’apparato 1 ne consente, infine, un facile e rapido dimensionamento in fase di progettazione e/o definizione delle specifiche operative, secondo ogni tipo d’esigenza, permettendo una facile ed economica realizzazione industriale della macchina.
L’apparato 1, secondo la presente invenzione, è stato descritto con riferimento ad una forma realizzativa preferita, illustrata nelle citate figure. Ovviamente, l’apparato 1 può essere soggetto a varianti e modifiche, tutte rientranti nell’ambito della presente invenzione.
Ad esempio, i serbatoi 4 potrebbero essere caricati con prodotti alimentari già macinati. Ciò potrebbe comportare una semplificazione del funzionamento del gruppo di lavorazione 30. Ancora, i serbatoi 4 potrebbero essere sostituiti da un’unica struttura di contenimento a più scomparti.
In un’ulteriore forma realizzativa alternativa, più gruppi dosatori 20 potrebbero condividere un unico dispositivo di pesatura 5 al quale potrebbero afferire più collettori 41.
Sulla base della descrizione data, altre caratteristiche, modifiche o miglioramenti sono possibili ed evidenti al tecnico medio. Tali caratteristiche, modifiche e miglioramenti sono perciò da considerarsi parte della presente invenzione.

Claims (13)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Apparato (1) per la distribuzione automatica di confezioni (100) di prodotti alimentari di tipo solido caratterizzato dal fatto di comprendere: - un’unità di controllo (2), comprendente almeno un’interfaccia utente (3); e - almeno un gruppo dosatore (20) atto a dosare automaticamente, in base a segnali di comando ricevuti da detta unità di controllo, una predefinita quantità in peso di un prodotto alimentare; e/o - almeno un gruppo di confezionamento (70) atto a manipolare almeno una confezione dedicata al contenimento di detto prodotto alimentare, in modo da poter riempire detta confezione dedicata con detta predefinita quantità in peso di prodotto alimentare, detto gruppo di confezionamento essendo inoltre atto a sigillare e rendere disponibile all’utente detta confezione dedicata contenente detta predefinita quantità in peso di prodotto alimentare.
  2. 2. Apparato, secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto gruppo dosatore comprende almeno un serbatoio di conservazione (4) di detto prodotto alimentare ed almeno un dispositivo di pesatura (5).
  3. 3. Apparato, secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detto dispositivo di pesatura comprende: - un piatto di chiusura (51) amovibile e primi mezzi attuatori (52), operativamente associati a detto piatto di chiusura; e - un piatto di pesatura (55) amovibile, posizionato a valle rispetto di detto piatto di chiusura; e - un contrappeso predefinito (56), operativamente associato a detto piatto di pesatura in modo da costituire, assieme a detto piatto di pesatura, una leva del primo genere; e - mezzi sensori (50), atti a rilevare uno spostamento di detto piatto di pesatura dalla sua posizione di riposo.
  4. 4. Apparato, secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che detto dispositivo di pesatura comprende secondi mezzi attuatori (57), operativamente associati a detto piatto di pesatura.
  5. 5. Apparato, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere un gruppo di lavorazione (30) di detta predefinita quantità in peso di prodotto alimentare, detto gruppo di lavorazione comprendendo almeno un dispositivo di macinazione (35).
  6. 6. Apparato, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto gruppo di confezionamento comprende un dispositivo di asservimento-confezioni (71) comprendente almeno una struttura di contenimento amovibile (712), atta ad immagazzinare una pluralità di confezioni dedicate al contenimento di detta predefinita quantità in peso di prodotto alimentare.
  7. 7. Apparato, secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che detto gruppo di confezionamento comprende un primo dispositivo di presa-confezioni (80), operativamente associato a detta struttura di contenimento di detto gruppo di asservimento-confezioni, detto primo dispositivo di presa-confezioni comprendendo primi mezzi di presa (801) atti a prelevare una confezione da detta struttura di contenimento ed a sollevare detta confezione sino ad una prima zona di lavoro predefinita (A).
  8. 8. Apparato, secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che detto gruppo di confezionamento comprende un secondo dispositivo di presa-confezioni (85) che comprende secondi mezzi di presa (851) atti a separare i lembi laterali della confezione sollevata da detto primo dispositivo di presa-confezioni.
  9. 9. Apparato, secondo la rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto che detto gruppo di confezionamento comprende un terzo dispositivo di presa-confezioni (90) che comprende terzi mezzi di presa (901) atti a prelevare la confezione sollevata da detto primo dispositivo di presa-confezioni e sollevare detta confezione sino ad una seconda zona di lavoro predefinita (B), in modo da poterne effettuare il riempimento con detta predefinita quantità in peso di prodotto alimentare.
  10. 10. Apparato, secondo la rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che detti terzi mezzi di presa trasportano, in corrispondenza di una terza zona di lavoro predefinita (C), detta confezione, riempita con detta predefinita quantità in peso di prodotto alimentare.
  11. 11. Apparato, secondo la rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che detto gruppo di confezionamento comprende un dispositivo di chiusura-confezioni (95), comprendente quarti mezzi di presa (951) atti a richiudere e ripiegare i lembi laterali della confezione trasportata da detto terzo dispositivo di presaconfezioni.
  12. 12. Apparato, secondo la rivendicazione 11, caratterizzato dal fatto che detto gruppo di confezionamento comprende un dispositivo di rilascio (96) atto a sigillare mediante punzonatura la confezione manipolata da detto dispositivo di chiusuraconfezioni ed ad effettuare il trasporto della confezione così sigillata, verso una zona di rilascio (D) accessibile dall’utente.
  13. 13. Apparato, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di essere adibito per la distribuzione di caffè tostato in grani o macinato.
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