ITTO980323A1 - Metodo e circuito per la rivelazione di disuguaglianze nei pacchetti d i identificazione di traccia in trame sdh. - Google Patents

Metodo e circuito per la rivelazione di disuguaglianze nei pacchetti d i identificazione di traccia in trame sdh.

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ITTO980323A1
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IT
Italy
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trace identification
signal
frames
validation
congruence
Prior art date
Application number
IT98TO000323A
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Alberto Lometti
Luca Razzetti
Giovanni Traverso
Roberto Cardillo
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Alsthom Cge Alcatel
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    • H04ELECTRIC COMMUNICATION TECHNIQUE
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Description

La presente invenzione si riferisce ad un metodo di rivelazione di incongruenze in pacchetti di identificazione di traccia contenuti in trame, in particolare trame di dati codificate secondo il protocollo SDH in una rete di telecomunicazioni (Synchronous Digital Hyerarchy)nel quale detti pacchetti di identificazione di traccia ricevuti vengono paragonati con dei pacchetti di identificazione di traccia attesi in punti determinati della rete di telecomunicazioni, al fine di stabilire il verificarsi di un evento di misconnessione e generare un conseguente segnale di allarme.
Negli ultimi anni il protocollo SDH ha trovato crescente affermazione nel campo delle reti per telecomunicazioni.
Nell’ambito del protocollo SDH è stata sviluppata una tecnica per rilevare le cosiddette misconnessioni. Queste avvengono qualora un’informazione venga inserita a un dato ingresso o trasmettitore nella rete e che si debba realizzare nell’ambito della rete un certo tipo di connessione atta a far pervenire a una data uscita o ricevitore detta informazione. La misconnessione si verifica in occasione del ricevimento ad un’uscita della rete di informazione proveniente da un ingresso errato o indebito, ad esempio, a causa di un errore nell’ indirizzamento dell’informazione.
Per rivelare le misconnessioni è stato perciò sviluppato e standardizzato un pacchetto di identificazione di traccia (Trace Identifier). Detto pacchetto di identificazione di traccia consiste di una stringa di 1 byte o di 16 byte a seconda dei casi, che viene immessa sulla rete di telecomunicazioni. 11 ricevitore cui la stringa perviene deve validare la stringa ricevuta, per ottenere la sicurezza che si tratti di una stringa valida, non intaccata da errori sulla linea, nonché deve confrontare la stringa con un valore atteso, al fine di controllare di essere connesso con il corretto trasmettitore Se questa condizione non è verificata, il ricevitore deve dichiarare un segnale di incongruenza di II pacchetto di identificazione di traccia è previsto da numerosi protocolli di standardizzazione, quali ITU-T G707, ITU-T G783, ETSI ETS-300-417. Il pacchetto di identificazione di traccia per il caso a 1 byte contiene un semplice codice con valori da 0 a 255, nel caso della stringa o trama a 16 byte, il primo byte contiene un bit marcatore di avvio della trama e include inoltre in 7 bit il risultato di un calcolo di Codifica a Ridondanza Ciclica (Cyclic Redundancy Code CRC-7) compiuto sulla trama precedentemente trasmessa. Gli standard sopra menzionati prevedono rinserimento del risultato del calcolo di Codifica a Ridondanza Ciclica al fine di permettere la rivelazione di errori, cioè con la funzione di codice di correzione di errore. L’algoritmo di codifica di ridondanza ciclica verrà descritto più in dettaglio nel seguito, particolarmente in relazione alla figura 3. I 15 bytes rimanenti contengono invece 15 caratteri ciascuno, uguali in ciascuna trama, in figura 1 è rappresentato uno schema di principio del pacchetto di identificazione di traccia TI quale definito dagli standard sopra menzionati. Un pacchetto di identificazione di traccia a 16 byte TI- 16 si compone di 16 byte, da BY1 a BY16, ciascuno composto di 8 bit, da Bla B8 Ciascun primo bit B1 di ogni byte BY1..BY16 costituisce il marcatore MK di avvio della trama. I bit B2...B8 del primo byte BY1 sono dei bit C1...C7, componenti una parola di validazione WCRC7, che sono il risultato dell’ operazione di codifica di ridondanza ciclica sul precedente pacchetto di identificazione di traccia TI inviato. I bit rimanenti, genericamente indicati con X costituiscono i bit di dato D, del pacchetto di identificazione di traccia TI, propri di ciascun ingresso da cui la trama proviene Un pacchetto di identificazione di traccia a 1 byte TI- 1 si compone semplicemente di 1 byte BY1, composto di 8 bit da B 1 a B8, che rappresentano un numero da 0 a 255 Gli standard sopra menzionati non trattano però metodi per trattare detto pacchetto di misconnessione.
Non sono noti inoltre validi metodi di rivelazione di disuguaglianze nei pacchetti di identificazione di traccia, in particolare, metodi atti a produrre segnali TIM tenendo conto della probabilità del verificarsi di errori sulla linea e delle richieste degli standard rispetto alla velocità di rivelazione della misconnessione.
La presente invenzione si propone di ovviare agli inconvenienti sopra citati e di indicare un metodo di rivelazione di disuguaglianze nei pacchetti di identificazione di traccia atti a rivelare efficientemente gli eventi di misconnessione.
In tale ambito, scopo principale della presente invenzione è quello di indicare un metodo di rivelazione di incongruenze in pacchetti di identificazione di traccia contenuti in trame, in particolare trame di dati codificate secondo il protocollo SDH in una rete di telecomunicazioni che sia compatibile con gli standard e tenga conto della probabilità di errore sulle linee di trasmissione e della velocità di rilevazione delle misconnessioni.
Un ulteriore scopo della presente invenzione è quello di indicare un metodo di rivelazione di incongruenze in pacchetti di identificazione di traccia contenuti in trame, in particolare trame di dati codificate secondo il protocollo SDH in una rete di telecomunicazioni che faccia uso di una quantità ridotta di memoria per elaborare i pacchetti di identificazione di traccia.
Per raggiungere tali scopi, formano oggetto della presente invenzione un metodo di rivelazione di incongruenze in pacchetti di identificazione di traccia contenuti in trame, in particolare trame di dati codificate secondo il protocollo SDH in una rete di telecomunicazioni incorporanti le caratteristiche delle rivendicazioni allegate, che formano parte integrante della presente descrizione.
dalla descrizione particolareggiata che segue e dai disegni annessi, fomiti a puro titolo di esempio esplicativo e non limitativo, in cui:
- in figura 1 è riportato uno schema di pacchetti di identificazione di traccia da impiegare in congiunzione al metodo di rivelazione di incongruenze in pacchetti di identificazione di traccia contenuti in trame, in particolare trame di dati codificate secondo il protocollo SDH in una rete di telecomunicazioni secondo l’invenzione;
- in figura 2 è riportato uno schema di principio di un circuito implementante il metodo di rivelazione di incongruenze in pacchetti di identificazione di traccia contenuti in trame, in particolare trame di dati codificate secondo il protocollo SDH in una rete di telecomunicazioni secondo l’invenzione;
- in figura 3 è riportato uno schema di principio di particolari circuitali del circuito implementante il metodo di rivelazione di incongruenze in pacchetti di identificazione di traccia contenuti in trame, in particolare trame di dati codificate secondo il protocollo SDH in una rete di telecomunicazioni di figura 2;
- in figura 4 è riportato uno schema di principio di secondi particolari circuitali de! circuito implementante il metodo di rivelazione di incongruenze in pacchetti di identificazione di traccia contenuti in trame, in particolare trame di dati codificate secondo il protocollo SDH in una rete di telecomunicazioni di figura 2;
- in figura 5 è riportato uno schema di principio di terzi particolari circuitali del circuito implementante il metodo di rivelazione di incongruenze in pacchetti di identificazione di traccia contenuti in trame, in particolare trame di dati codificate secondo il protocollo SDH in una rete di telecomunicazioni di figura 2;
In figura 2 è indicato un circuito di rivelazione di disuguaglianze 1 in pacchetti di Una successione di pacchetti di identificazione di traccia TI è indicata in ingresso al circuito di rivelazione di disuguaglianze 1 in pacchetti di identificazione. Come noto detti pacchetti di identificazione di traccia TI sono contenuti nell’intestazione di una trama SDH, nella quale sono allocati in una posizione determinata. Nella rappresentazione di figura 2 si suppone che i pacchetti di identificazione di traccia TI siano già stati prelevati dalla corrispondente trama SDH da un circuito apposito qui non rappresentato. Detto circuito di rivelazione di disuguaglianze 1 può essere contenuto in un qualsiasi ricevitore aH’intemo della rete di telecomunicazioni, non soltanto in corrispondenza di uscite della rete, ma in tutti i nodi della rete dove la trama SDH viene aperta per controllare la congruenza del pacchetto di identificazione di traccia Tl.
La successione di pacchetti di identificazione di traccia TI va in ingresso a un blocco di validazione a 16 byte VAL 16 e parallelamente a un blocco di validazione ad 1 byte VALI. Detti blocco di validazione a 16 byte VAL 16 e blocco di validazione ad 1 byte VALI ricevono inoltre a un ulteriore loro ingresso un segnale di lunghezza attesa SI61. Detto segnale di lunghezza attesa S161 contiene Pinformazione se il pacchetto di identificazione di traccia TI sia di lunghezza 16 byte oppure di 1 byte II segnale di lunghezza attesa S161 può anche essere ricavato al ricevitore, ivi misurando la lunghezza del pacchetto di identificazione di traccia TI atteso.
11 blocco di validazione a 16 byte VAL 16 e il blocco dì validazione ad 1 byte VALI sono dotati ambedue di un'uscita che fornisce un segnale di uguaglianza SVAL1 o SVAL16, che può assumere tre valori: valore vero V, valore falso F, valore “non importante” DC (don’t care). Il blocco di validazione a 16 byte VAL 16 fornisce a validazione ad 1 byte VALI fornisce a un uscita un segnale di pacchetto costante CNST.
A valle del blocco di validazione a 16 byte VAL 16 e del blocco di validazione ad 1 byte VALI è previsto un blocco di combinazione COMB, atto a combinare logicamente il segnale di uguaglianza SVAL1 e il segnale di uguaglianza SVAL16, onde produrre un unico segnale di uguaglianza SVAL che pilota una macchina a stati finiti TMAC. Detta macchina a stati finiti TMAC produce in uscita un segnale di evento di misconnessione TIM161, che raggiunge un blocco sommatore SUM.
Una seconda macchina a stati finiti TMACX è posta in parallelo alla macchina a stati finiti TMAC. Detta seconda macchina a stati finiti TMACX riceve il segnale di valida parola di validazione CRC7 e il segnale di pacchetto costante CNST rispettivamente dal blocco di validazione a 16 byte VAL 16 e dal blocco di validazione ad 1 byte VAL1. Un segnale di pacchetto non strutturato TIMX viene conseguentemente originato da detta seconda macchina a stati finiti TMACX e inviato anch’esso al blocco sommatore SUM, all’uscita del quale si produce il segnale di allarme misconnessione TIM.
In figura 3 è rappresentato il blocco di validazione a 16 byte VAL 16. Esso comprende un blocco di allineamento multitrama ALL 16, il quale genera un impulso di sincronizzazione SYNC ogni volta che rileva due marcatori di trama MK susseguentisi, con 15 byte di dati interposti tra di essi. L’impulso di sincronizzazione SYNC è generato in corrispondenza del marcatore di trama MK. Sono quindi previsti un rilevatore di codifica di ridondanza CRC e un rilevatore di incongruenza DSL 16 Il rilevatore di codifica di ridondanza CRC riceve ad un suo ingresso il pacchetto di SYNC. Il rilevatore di codifica di ridondanza CRC produce in uscita il segnale di parola valida CRC7. La parola di validazione WCRC7 viene ottenuta all’ìntemo del rilevatore di codifica di ridondanza CRC, moltiplicando la rappresentazione polinomiale del pacchetto di identificazione di traccia TI per Z<7>, effettuando poi la divisione modulo 2 per il generatore polinomiale Z<7>+Z’+ 1 e utilizzando il resto della divisione quale parola di validazione WCRC7. Questo procedimento per ottenere la parola di validazione WCRC7 è noto e codificato dagli standard menzionati in precedenza.
Notoriamente, infatti, si ottiene cioè eseguendo inizialmente la moltiplicazione per Z<7 >del pacchetto di identificazione TI, corrispondente a inserire sette zeri alla destra del pacchetto di identificazione TI:
Indi si procede alla divisione per il generatore polinomiale Z<7>+Z'+l
La parola di validazione WCRC7 così ottenuta è statica, in quanto i bit X sono anch’essi statici.
La parola di validazione WCRC7, come noto, quindi non cambia se non vi sono errori sulla linea. Tutti i pacchetti di identificazione di traccia TI provenienti da una stessa sorgente o trasmettitore contengono la medesima parola di validazione CRC7 e producono la medesima parola di validazione CRC7 applicando l’algoritmo di codifica Il rilevatore di codifica di ridondanza CRC secondo l invenzione calcola in maniera parallela e iterativa la parola di validazione CRC7.
Infatti dal momento che è noto e dimostrabile che il resto della divisione di un generico polinomio di grado n per il generatore polinomiale Z<7>+Z'"+] può essere espresso come:
detti P2(Z),...,P16(Z) i polinomi espressioni dei 15 byte BY2...BY16 del pacchetto di identificazione di traccia a 16 byte TI- 16, si opera nel modo seguente:
a) si divide P2(Z) per il generatore polinomiale Z<7>+Z<’>+l, ottenendo un polinomio resto Q2(Z);
b) si somma il polinomio resto Q2(Z) al polinomio P3(Z), rappresentativo de! byte BY3, ottendo un polinomio somma S2(Z);
c) si divide il polinomio somma S2(Z) per il polinomio generatore Z<7>+Z'+l, ottenendo un polinomio resto Q3(Z);
d) si procede iterativamente con i passi b) e c) fino ad ottenere un polinomio resto Q16(Z) che rappresenta il resto della divisione del polinomio rappresentante il pacchetto di identificazione di traccia Tl-16 per il polinomio generatore Z<7>+Z<3>+l.
I coefficienti bi sul lato destro dell’espressione (1) sono i coefficienti ad esempio nel polinomio S2(Z), cioè in generale sono i coefficienti del polinomio somma, sicché si possono scrivere le seguenti relazioni:
Dove i bit Ci sono il valore corrente del polinomio resto Q, i bit NXCi sono il prossimo valore del prossimo polinomio resto Q, i bit Di , come detto, corrispondono ai bit X precedentemente menzionati rispetto a figura 1 del pacchetto di identificazione di traccia TI in arrivo. I NXCi corrispondono ai coefficienti polinomiali a destra nell’espressione (1), . Detto j un indice intero che va da 1 a 16 , variando sul numero di byte BYI...BY16 che compongono il pacchetto di identificazione di traccia a 16 byte BY16, i bit Ci corrispondono al byte BYj, i bit NXCi corrispondono al byte BYj+1.
Dunque, in questo modo la parola di validazione WCRC7 viene computata man mano che il pacchetto di identificazione di traccia TI arriva, byte per byte, calcolando in maniera iterativa i bit NXCi sino a che non rappresentano i valori della parola di validazione WCRC7.
Con queste osservazioni, quando giunge il primo byte di un pacchetto di identificazione di traccia TI, l’impulso di sincronizzazione SYNC prodotto dal blocco di allineamento multitrama ALL 16 inizializza il rilevatore di codifica di ridondanza CRC e il byte raggiunge il rilevatore di codifica di ridondanza CRC, dopo che i bit Ci sono stati impostati a zero. Dopo il passaggio di tutti e 16 i byte del pacchetto di identificazione di traccia TI si ha una parola di validazione WCRC7 calcolata secondo pacchetto di identificazione di traccia TI. Se il risultato del paragone è positivo il rilevatore di codifica di ridondanza CRC genera un segnale di valida parola di validazione CRC7.
Il rivelatore di incongruenza DSL 16 effettua il paragone dei bytes del pacchetto di identificazione di traccia TI, che riceve in ingresso, con i bytes del pacchetto di identificazione di traccia atteso ETI, che riceve ad un ulteriore suo ingresso. L’operazione di paragone viene comandata ad ogni impulso di sincronizzazione SYNC emesso dal blocco di allineamento multitrama ALL 16 e genera un segnale di congruenza MTC16, dipendente dalla congruenza o meno dei 16 byte del pacchetto di identificazione TI ricevuto con i 16 byte del pacchetto di identificazione atteso ETI. Il segnale di congruenza MTC16 e il segnale di valida parola di validazione CRC7 sono quindi inviati in ingresso a un generatore di comandi CG16. Detto generatore di comandi CG16 riceve inoltre in ingresso il segnale di lunghezza attesa S161 e produce in uscita il segnale di uguaglianza SVAL16, che assume i seguenti valori:
- valore vero V, se il segnale di valida parola di validazione CRC7 è vero, il segnale di congruenza MTC16 è vero, e il segnale di lunghezza attesa S161 indica una lunghezza di 16 byte.
- valore falso F, se il segnale di valida parola di validazione CRC7 è vero, e il segnale di congruenza MTC16 è falso o il segnale di lunghezza attesa SI 61 indica una lunghezza di 1 byte.
- valore non importante DC altrimenti.
In questo modo, come verrà spiegato meglio nel seguito, il generatore di comandi CG16 provocherà un evoluzione della macchina a stati finiti TMAC solo qualora il In fig. 4 è mostrato invece lo schema del blocco di validazione ad 1 byte VALI . Deto blocco di validazione ad 1 byte VALI riceve in ingresso il pacchetto di identificazione di traccia TI, il segnale di lunghezza attesa S161 e il pacchetto di identificazione di traccia atteso ETI. E’ previsto un blocco contatore modulo 16 CNT16. Detto blocco contatore modulo 16 genera Pimpulso di sincronizzazione SYNC ogni 16 bytes. Il blocco contatore modulo 16 CNT16 perciò assolve a una funzione del tutto analoga a quella del blocco di allineamento multitrama ALL 16, cioè generare Pimpulso di sincronizzazione SYNC, però ne emula solamente il comportamento. Infatti i pacchetti di identificazione di traccia TI di lunghezza 1 byte non sono evidentemente struturati in trame, ne contengono marcatori di trama, sicché il blocco contatore modulo 16 CNT16 si limita a emettere Pimpulso di sincronizzazione SYNC con la stesso periodo del blocco di allineamento multitrama ALL 16, in modo da mantenere la coerenza temporale fra il blocco di validazione a 16 byte VAL 16 e il blocco di validazione ad 1 byte VALI. E’ quindi previsto, sempre analogamente alla struttura del blocco di validazione a 16 byte VAL 16, un blocco integratore a 16 bytes IGT, il quale, quando riceve Pimpulso di sincronizzazione SYNC, incomincia a integrare i bytes ricevuti; se 16 bytes consecutivi sono eguali il blocco integratore a 16 bytes IGT emette un segnale di pacchetto costante CNST. In parallelo al blocco integratore a 16 byte è posto un rivelatore di congruenza DSL1, che riceve a i suoi ingressi il pacchetto di identificazione di traccia TI e il pacchetto di identificazione di traccia atteso ETI, ne effettua il paragone e genera un segnale di congruenza MTCl. L’operazione di paragone è comandata dall’impulso di sincronizzazione, sicché il segnale di congruenza MTCl viene emesso qualora 16 bytes ricevuti siano congruenti E previsto quindi un generatore di comandi CGl del tutto analogo al generatore di comandi CGl 6. Quindi, Il segnale di congruenza MTCl e il segnale di pacchetto costante CNST sono inviati in ingresso a un generatore di comandi CGl. Detto generatore di comandi CGl riceve inoltre in ingresso il segnale di lunghezza attesa S161 e produce in uscita il segnale di uguaglianza SVAL1, che assume i seguenti valori:
- valore vero V, se il segnale di pacchetto costante CNST è vero, il segnale di congruenza MTCl è vero, e il segnale di lunghezza attesa S161 indica una lunghezza di 1 byte.
- valore falso F, se il segnale di pacchetto costante CNST è vero, e il segnale di congruenza MTCl è falso o il segnale di lunghezza attesa SI 61 indica una lunghezza di 16 byte.
- valore non importante DC altrimenti.
In fig. 5 è mostrata la parte terminale dello schema di figura 2, con il blocco combinatore COMB e la macchina a stati finiti TMAC rappresentata attraverso il suo diagramma di stato.
Il blocco combinatore COMB è un circuito logico che svolge sostanzialmente la funzione di sommare i segnali di uguaglianza SVALI e SVAL16 in modo da ottenere il segnale di uguaglianza SVAL corretto. Infatti, a causa della logica implementata dai generatori di comandi CGl e CGl 6, nello stesso momento solo uno fra il segnale di uguaglianza SVALI e il segnale di uguaglianza SVAL 16 può assumere il valore vero V o il valore falso F, mentre l’altro dovrà assumere obbligatoriamente il valore non importante DC. Dunque in questo caso il segnale di uguaglianza SVAL assumerà il ambedue i segnali di uguaglianza SVAL1 e SVAL16 assumano il valore non importante DC. In questo caso anche il segnale di uguaglianza SVAL assumerà il valore non importante DC.
Come si può osservare la macchina a stati finiti TMAC si compone di quattro stadi: uno stato di allarme AL, uno stato di non allarme NAL e due stati intermedi INT. La ricezione di un valore falso F per il segnale di uguaglianza SVAL fa sì che la macchina a stati finiti TMAC evolva verso lo stato di allarme AL, mentre la ricezione di un valore vero V fa sì che la macchina a stati finiti TMAC evolva verso lo stato di non allarme NAL. La ricezione del valore non importante DC lascia la macchina a stati finiti TMAC nello stato in cui si trova. La funzione degli stati intermedi INT è di impedire che il primo valore falso F assunto dal segnale di uguaglianza SVAL porti la macchina a stati finiti TMAC immediatamente nello stato di allarme AL. Gli stati intermedi INT qui mostrati sono solamente due, ma in generale si potranno impostare tanti stati intermedi INT quanti si desiderano. La funzione degli stati intermedi INT è infatti di impedire che errori sulla linea, magari dovuti ad un elevato Bit Error Rate, conducano immediatamente in stato di allarme AL la macchina a stati finiti TMAC. Si potrà ad esempio scegliere il numero di stati intermedi INT in funzione di detto Bit ΕΙΤΟΓ Rate. E’ chiaro che detti stati intermedi INT possono essere predisposti anche sul percorso dallo stato di allarme AL allo stato di non allarme NAL, qualora si renda necessario.
Quando la macchina a stati finiti TMAC raggiunge lo stato di allarme AL genera il segnale di evento di misconnessione TIMI 61.
TMAC, ma genera un segnale di pacchetto non strutturato TIMX, se non riceve né un segnale di parola valida CRC7, né un segnale di pacchetto costante CNST in un periodo di 8 volte 16 bytes.
Il segnale di allarme misconnessione TIM risulta dalla somma del segnale di evento di misconnessione TIM 161 e il segnale di pacchetto non strutturato TIMX.
Dunque appare chiaro il funzionamento del circuito per la rivelazione di disuguaglianze nei pacchetti di identificazione di traccia 1 secondo l’invenzione.
Il pacchetto di identificazione di traccia TI viene inviato a due rami paralleli l’uno relativo ai pacchetti di identificazione di traccia TI di lunghezza 16 byte, il blocco di validazione a 16 byte VAL 16, l’altro relativo ai pacchetti di identificazione di traccia TI di lunghezza 1 byte, e del blocco di validazione ad 1 byte VALI. II blocco di validazione a 16 byte VAL 16 e il blocco di validazione ad 1 byte VALI hanno struttura funzionalmente analoga, anche se con differenze dovute alla differente lunghezza e struttura delle trame che devono trattare. Detti blocchi comprendono cioè dei mezzi per generare l’impulso di sincronizzazione SYNC, cioè il blocco contatore modulo 16 CNT16 e il blocco di allineamento multitrama ALL 16, che temporizza il funzionamento sia di mezzi di validazione del pacchetto ricevuto, sia di mezzi di controllo della congruenza fra il pacchetto ricevuto e il pacchetto atteso. I mezzi di controllo della congruenza, cioè il rivelatore di congruenza DSL1 e il rivelatore di congruenza DSL 16, hanno sostanzialmente la stessa struttura, a parte la differente lunghezza dei pacchetti su cui operano, mentre i mezzi di validazione del pacchetto ricevuto, cioè il rilevatore di codifica di ridondanza CRC e il blocco integratore a 16 bytes IGT hanno complessità e strutture molto differenti, a causa dell’elevato grado di un semplice segnale di validazione, cioè il segnale di valida parola di validazione CRC7 e il segnale di pacchetto costante CNST, che sono utilizzati per abilitare al funzionamento i generatori di comandi CG16 e CG1. Ne consegue che solo l’operazione di validazione del pacchetto di identificazione di traccia TI abilita all’inoltro dell’informazione su un'eventuale misconnessione, rappresentata dai segnali di congruenza MTC16 o MTC1 e al conseguente pilotaggio della macchina a stati finiti TMAC. E’ da osservare che in questo caso il pacchetto di identificazione di traccia TI non necessita di venire memorizzato in qualche circuito di memoria, ma l’operazione di validazione e l’operazione di paragone sul pacchetto di identificazione di traccia TI avvengono parallelamente e contemporaneamente, man mano che i byte del pacchetto di identificazione di traccia TI vengono ricevuti.
La macchina a stati finiti TMAC evolve solo nel caso che il pacchetto di identificazione di traccia TI sia valido e sono previsti degli stati intermedi IΝΤ per evitare che, ad esempio, un errore doppio sulla linea porti alla validazione di un pacchetto di identificazione di traccia TI da non validare e la contemporanea operazione di paragone generi un segnale di congruenza MTCl o MTC16 falso, sicché la macchina a stati finiti TMAC genera immediatamente il segnale di misconnessione TIM, quando poi i pacchetti successivi avrebbero generato delle condizioni di ‘don’t care’, oppure dì ‘vero’.
Dalla descrizione effettuata risultano pertanto chiare le caratteristiche della presente invenzione, cosi come chiari risultano i suoi vantaggi.
Il metodo di rivelazione di incongruenze in pacchetti di identificazione di traccia contenuti in trame, in particolare trame di dati codificate secondo il protocollo SDH in confronto con i pacchetti attesi di pacchetti di identificazione di traccia di lunghezze e strutture differenti.
Vantaggiosamente il metodo e circuito per la rivelazione di disuguaglianze in pacchetti di identificazione di traccia in trame SDH permette di effettuare la validazione e il confronto in parallelo, analizzando i pacchetti di identificazione di traccia man mano che vengono ricevuti, senza necessità quindi di dover predisporre circuiti di memoria per immagazzinare una o più trame.
Vantaggiosamente si fa uso della parola di codifica CRC-7, imposta dagli standard sopra menzionati aH’interno della trama di un pacchetto di identificazione di traccia a 16 bytes, per validare detti pacchetti di identificazione di traccia a 16 bytes. Inoltre viene implementato un procedimento di calcolo parallelo della parola di validazione CRC-7, che permette anch’esso di evitare di ricorrere a circuiti di memoria per immagazzinare la trama ed effettuare le operazioni polinomiali necessarie. Detto procedimento di calcolo è particolarmente vantaggioso in quanto fa uso della parola di validazione CRC-7 che era già prevista nel pacchetto di identificazione di traccia, ma non ai fini di operazioni di validazione, ma, meramente ai fini della rilevazione di errori nei pacchetti.
Inoltre, vantaggiosamente, viene proposto l’uso di una macchina a stati finiti per generare il segnale di misconnessione, sicché è possibile attraverso la strutturazione di detta macchina a stati finiti, porre in relazione le occorrenze del segnale di misconnessione con le occorrenze di eventi di errore sulla linea.
Infine, è indicato l’uso di un’ulteriore macchina a stati finiti che permette di generare il segnale di misconnessione anche quando vengono ricevute delle trame incoerenti.
identificazione di traccia in trame SDH permettono la rilevazione e un azione conseguente per ogni sequenza di bit, che si può presentare al ricevitore, in altre parole un pacchetto di identificazione di traccia a 16 byte, un pacchetto di identificazione di traccia a 1 byte, oppure una sequenza incoerente rispetto alle prime due.
E' chiaro che numerose varianti sono possibili per l'uomo del ramo al metodo di rivelazione di incongruenze in pacchetti di identificazione di traccia contenuti in trame, in particolare trame di dati codificate secondo il protocollo SDH in una rete di telecomunicazioni descritta come esempio, senza per questo uscire dai principi di novità insiti nell'idea inventiva, cosi come è chiaro che nella sua pratica attuazione le forme dei dettagli illustrati potranno essere diverse, e gli stessi potranno essere sostituiti con degli elementi tecnicamente equivalenti.
Ad esempio, invece di fare uso dell’algoritmo di codifica di ridondanza e della relativa parola di validazione contenuta nel pacchetto di identificazione di traccia, potrà egualmente essere usato anche per la validazione della stringa a 16 byte un metodo del tipo a persistenza, quale quello usato per il pacchetto di identificazione di traccia a 1 byte, in altre parole un’operazione di integrazione.

Claims (15)

1. Metodo di rivelazione di incongruenze in pacchetti di identificazione di traccia contenuti in trame, in particolare trame di dati codificate secondo il protocollo SDH in una rete di telecomunicazioni nel quale detti pacchetti di identificazione di traccia ricevuti vengono paragonati con dei pacchetti di identificazione di traccia attesi in punti determinati della rete di telecomunicazioni, al fine di stabilire il verificarsi di un evento di misconnessione e generare un conseguente segnale di allarme, caratterizzato dal fatto di comprendere i seguenti passi. a) procedimento di validazione del pacchetto di identificazione di traccia (TI) ricevuto, cui è associata remissione di un segnale di convalida (CRC7, CNST); b) procedimento di paragone del pacchetto di identificazione di traccia ricevuto (TI) con un pacchetto di identificazione atteso (ETI), cui è associata remissione di un segnale di congruenza (MTC1, MTC16); c) procedimento di valutazione del segnale di convalida (CRC7, CNST) e del segnale di congruenza (MTC1, MTC16) d) generazione di un segnale di stato di congruenza (SVAL1, SVAL16) in relazione al risultato del procedimento di valutazione di cui al passo c);. e che il passo a) e il passo b) sono eseguiti in parallelo
2. Metodo di rivelazione di incongruenze in pacchetti di identificazione di traccia contenuti in trame, in particolare trame di dati codificate secondo il protocollo SDH in una rete di telecomunicazioni , secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il segnale di stato di congruenza (SVAL1, SVAL16) assume una pluralità di stati logici (V, F, DC) differenti, in particolare tre, di cui uno rappresentato da uno stato logico di vero (V), che controllano l’azionamento di
3. Metodo di rivelazione di incongruenze in pacchetti di identificazione di traccia contenuti in trame, in particolare trame di dati codificate secondo il protocollo SDH in una rete di telecomunicazioni , secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detti tre stati logici (V, F, DC) assumibili dal segnale di stato di congruenza (SVAL1, SVAL16) sono rispettivamente uno stato logico di vero (V), uno stato logico di falso (F), uno stato logico di non importante (DC) e che lo stato logico di non importante (DC) è associato a un mancato segnale di validazione (CRC7, CNST).
4. Metodo di rivelazione di incongruenze in pacchetti di identificazione di traccia contenuti in trame, in particolare trame di dati codificate secondo il protocollo SDH in una rete di telecomunicazioni , secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che lo stato logico di vero (V) è determinato almeno dal contemporaneo ricevimento del segnale di validazione (CRC7, CNST) e del segnale di congruenza (MTC1, MTC16).
5. Metodo di rivelazione di incongruenze in pacchetti di identificazione di traccia contenuti in trame, in particolare trame di dati codificate secondo il protocollo SDH in una rete di telecomunicazioni , secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che lo stato logico di falso (F) è determinato almeno dal contemporaneo ricevimento del segnale di validazione (CRC7, CNST) e dal mancato ricevimento del segnale di congruenza (MTC1, MTC16).
6. Metodo di rivelazione di incongruenze in pacchetti di identificazione di traccia contenuti in trame, in particolare trame di dati codificate secondo il protocollo SDH in una rete di telecomunicazioni , secondo la rivendicazione 4, caratterizzato identificazione di traccia (TI) e di impiegarlo nel procedimento secondo il passo c) in combinazione con il segnale di validazione (CRC7, CNST) e il segnale di congruenza (MTC 1 , MTC 16).
7. Metodo di rivelazione di incongruenze in pacchetti di identificazione di traccia contenuti in trame, in particolare trame di dati codificate secondo il protocollo SDH in una rete di telecomunicazioni , secondo almeno una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di provvedere i passi a) b) c) e d) sia per pacchetti di identificazione di traccia (TI) di 16 bytes di lunghezza sia per pacchetti di identificazione di traccia (TI) di 1 byte di lunghezza.
8. Metodo di rivelazione di incongruenze in pacchetti di identificazione di traccia contenuti in trame, in particolare trame di dati codificate secondo il protocollo SDH in una rete di telecomunicazioni secondo la rivendicazione 7 caratterizzato dal fatto che il passo a) è eseguito facendo uso di una parola di validazione (WCRC7) contenuta nel pacchetto di identificazione di traccia (TI) di 16 bytes di lunghezza e dell'algoritmo di codifica ciclica di ridondanza.
9. Metodo di rivelazione di incongruenze in pacchetti di identificazione di traccia contenuti in trame, in particolare trame di dati codificate secondo il protocollo SDH in una rete di telecomunicazioni secondo la rivendicazione 8 caratterizzato dal fatto che la parola di validazione (WCRC7) viene calcolata durante la ricezione del pacchetto di identificazione di traccia (TI) con un procedimento iterativo, che compie un’iterazione a ogni byte (BY1...BY16) ricevuto.
10. Metodo di rivelazione di incongruenze in pacchetti di identificazione di traccia contenuti in trame, in particolare trame di dati codificate secondo il protocollo dal fatto che il procedimento iterativo comprende i seguenti passi: a) eseguire un’operazione di divisione fra la rappresentazione polinomiale di ciascun byte (BY1...BY16) del pacchetto di identificazione di traccia ricevuto e un polinomio generatore, b) eseguire un’operazione di somma fra il resto di detta operazione di divisione e la rappresentazione polinomiale del byte successivo, e c) eseguire un’operazione di divisione fra il risultato di detta operazione di somma e il polinomio generatore. d) ripetere iterativamente i passi da b) a c) per tutti i byte (BY1..BY16) di detto pacchetto di identificazione di traccia (TI).
11. Metodo di rivelazione di incongruenze in pacchetti di identificazione di traccia contenuti in trame, in particolare trame di dati codificate secondo il protocollo SDH in una rete di telecomunicazioni secondo la rivendicazione 6 caratterizzato dal fatto che il segnale di stato di congruenza (SVAL1, SVAL16) è impiegato per comandare l’evoluzione di un mezzo logico a stati finiti (TMAC).
12. Circuito di rivelazione di incongruenze in pacchetti di identificazione di traccia contenuti in trame SDH in una rete di telecomunicazioni, caratterizzato dal fatto che comprende mezzi di validazione (CRC, ITG16) dei pacchetti di identificazione di traccia (ΤI) ricevuti e mezzi di rivelazione di congruenza (DSL1-, DSL 16) fra i pacchetti di identificazione di traccia (TI) ricevuti e dei pacchetti di identificazione di traccia attesi (ETI), detti mezzi di validazione (CRC, ITG16) e mezzi di rivelazione di congruenza (DSL1, DSL16) essendo disposti in parallelo rispetto all’ingresso del pacchetto di identificazione di traccia segnali di stato di congruenza (SVALl, SVALl 6).
13. Circuito di rivelazione di incongruenze in pacchetti di identificazione di traccia contenuti in trame SDH in una rete di telecomunicazioni, secondo la rivendicazione 12, caratterizzato dal fatto che Ϊ segnali di stato di congruenza (SVALl, SVALl 6) sono inviati a un mezzo logico a stati finiti (TMAC) atto a generare un segnale di allarme di misconnessione (TIM).
14. Circuito di rivelazione di incongruenze in pacchetti di identificazione di traccia contenuti in trame SDH in una rete di telecomunicazioni, secondo la rivendicazione 13, caratterizzato dal fatto che è provvisto in parallelo al mezzo logico a stati finiti (TMAC) un mezzo logico a stati finiti ausiliario (TMACX) atto a emettere un segnale di pacchetto destrutturato (TIMX) dietro il ricevimento dei segnali di valìdazione (CRC7, CNST),
15. Metodo di rivelazione di incongruenze in pacchetti di identificazione di traccia contenuti in trame, in particolare trame di dati codificate secondo il protocollo SDH in una rete di telecomunicazioni e/o di rivelazione di incongruenze in pacchetti di identificazione di traccia contenuti in trame SDH in una rete di telecomunicazion secondo gli insegnamenti della presente descrizione e dei disegni annessi
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