ITTO980215A1 - Dispositivo di fissaggio regolare. - Google Patents

Dispositivo di fissaggio regolare.

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ITTO980215A1
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IT
Italy
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sleeve
lateral surface
fastening
seat
fastening ring
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English (en)
Inventor
Antonio Oliveira
Original Assignee
Oliveira & Irmao Sa
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    • EFIXED CONSTRUCTIONS
    • E03WATER SUPPLY; SEWERAGE
    • E03DWATER-CLOSETS OR URINALS WITH FLUSHING DEVICES; FLUSHING VALVES THEREFOR
    • E03D1/00Water flushing devices with cisterns ; Setting up a range of flushing devices or water-closets; Combinations of several flushing devices
    • E03D1/01Shape or selection of material for flushing cisterns
    • E03D1/012Details of shape of cisterns, e.g. for connecting to wall, for supporting or connecting flushing-device actuators

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Description

D E S C R I Z I O N E
di Brevetto per Invenzione Industriale,
La presente invenzione è relativa a un dispositivo di fissaggio regolabile per collegare tra loro due corpi a distanza prestabilita uno dall’altro, per esempio per il fissaggio di accessori ad una cassetta di risciacquamento.
Sono noti numerosi dispositivi di fissaggio che consentono di vincolare reciprocamente due corpi ad una distanza prefissata uno dall’altro. In generale, tali dispositivi comprendono due parti mobili una rispetto all’altra, provviste di rispettivi mezzi di vincolo ai corpi da collegare, e mezzi di regolazione della distanza relativa tra le parti di attacco.
I dispositivi noti consentono in generale un’unica possibilità di regolazione della distanza tra le parti di attacco, che può pertanto risultare appropriata o meno a seconda della particolare applicazione, ma difficilmente avrà una versatilità elevata che ne renda l’impiego vantaggioso in situazioni diverse.
Per esempio, nel campo delle installazioni idrauliche e sanitarie, sono richiesti dispositivi di fissaggio per il posizionamento relativo della piastra di comando dello scarico di una cassetta di risciacquamento rispetto alla cassetta stessa, che dipende, nel caso di cassetta murata, dallo spessore di muratura, potendo variare anche in misura notevole da un’applicazione all’altra.
In questi casi è noto utilizzare, per esempio, dispositivi di fissaggio in cui la distanza relativa tra le parti di attacco viene variata in modo continuo agendo su un organo filettato: questi dispositivi, che pure consentono un’accurata regolazione della distanza tra le parti di attacco, consentono solamente una regolazione fine di tale distanza, che richiede pertanto, in generale, un tempo relativamente lungo.
Sarebbe invece estremamente vantaggioso poter disporre di un dispositivo di fissaggio regolabile che consenta di variare la distanza relativa degli elementi da collegare in modo estremamente semplice e veloce, consentendo per esempio una prima regolazione di massima, anche se grossolana, di tale distanza, seguita da ima seconda regolazione fine.
È pertanto uno scopo della presente invenzione quello di fornire un dispositivo di fissaggio regolabile che consenta di variare in modo semplice e veloce la distanza relativa tra gli elementi da collegare, e che in particolare consenta una doppia possibilità di regolazione di tale distanza, una prima regolazione per un posizionamento di massima degli elementi da collegare ed una seconda per una regolazione fine, risultando al contempo di semplice ed economica realizzazione.
Tale scopo è raggiunto dal trovato, in quanto esso è relativo ad un dispositivo di fissaggio regolabile per collegare tra loro due corpi a distanza prestabilita uno dall’altro, comprendente un primo ed un secondo elemento, reciprocamente scorrevoli uno rispetto all’altro lungo una direzione di scorrimento prefissata, e primi mezzi di regolazione della posizione relativa di detto primo elemento rispetto a detto secondo elemento, per portare e bloccare detti primo e secondo elemento in una prima posizione relativa d’uso, il dispositivo essendo caratterizzato dal fatto di comprendere inoltre un terzo elemento, mobile rispetto a detti primo e secondo elemento, secondi mezzi di regolazione della posizione relativa di detto terzo eleménto rispetto a detto secondo elemento, per portare e bloccare detti secondo e terzo elemento in una seconda posizione relativa d’uso, e primi e secondi mezzi di vincolo a detti corpi da collegare, portati da rispettive porzioni di attacco di detti primo e terzo elemento; detti secondi mezzi di regolazione essendo distinti ed indipendenti da detti primi mezzi di regolazione.
In questo modo, il dispositivo secondo l’invenzione consente di variare la distanza relativa tra le porzioni di attacco (e quindi tra i corpi da collegare) in modo estremamente semplice e veloce, consentendo una duplice possibilità di regolazione su due scale diverse: una prima regolazione consente infatti un posizionamento di massima delle porzioni di attacco, mentre una seconda regolazione assicura la regolazione fme della distanza tra tali porzioni; entrambe le regolazioni possono comunque essere effettuate in modo estremamente semplice e veloce; il dispositivo risulta inoltre di semplice ed economica realizzazione.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi della presente invenzione appariranno chiari dalla descrizione che segue di un suo esempio di attuazione non limitativo, con riferimento alle figure dei disegni annessi, in cui:
- la figura 1 è una vista in sezione longitudinale di un dispositivo di fissaggio secondo l’invenzione, assemblato;
• le figure 2 e 3 sono rispettivamente una vista in sezione longitudinale ed una vista in sezione trasversale di un primo componente del dispositivo di fissaggio di figura 1;
- le figure 4 e 5 sono due viste, rispettivamente in elevazione frontale ed in elevazione laterale, di un secondo componente del dispositivo di fissaggio di figura 1;
le figure 6 e 7 sono rispettivamente una vista longitudinale ed una vista in pianta di un ulteriore componente del dispositivo di fissaggio di figura 1 ;
le figure 8 e 9 sono rispettivamente una vista longitudinale ed una vista in sezione trasversale di un ulteriore componente del dispositivo di figura 1.
Con riferimento alla figura 1 è indicato nel suo complesso con 1 un dispositivo di fissaggio regolabile per connettere tra loro due corpi di forma e funzione generici, non illustrati per semplicità. Per esempio, il dispositivo 1 potrebbe essere vantaggiosamente impiegato per collegare una piastra di comando scarico di una cassetta di risciacquamento alla cassetta stessa.
Il dispositivo 1 secondo Γ invenzione comprende tre elementi 2, 3, 4 reciprocamente scorrevoli ciascuno rispetto agli altri lungo una direzione di scorrimento prefissata: in particolare, il dispositivo 1 comprende un’asta 2 sostanzialmente cilindrica, un manicotto 3 internamente cavo e un elemento di supporto 4.
Il dispositivo 1 comprende inoltre primi mezzi di regolazione 5 della posizione relativa dell’asta 2 rispetto al manicotto 3, e secondi mezzi di regolazione 6 della posizione relativa del manicotto 3 rispetto all’elemento di supporto 4, che vengono descritti in dettaglio nel seguito.
In particolare, con riferimento anche alle figure 2 e 3, l’elemento di supporto 4, che può essere sagomato in numerosi modi diversi, è in ogni caso provvisto di mezzi di vincolo 7 ad uno dei corpi che il dispositivo 1 deve collegare e di una sede 8 sostanzialmente cilindrica per l’inserimento passante del manicotto 3: nella fattispecie non limitativa illustrata nelle figure da 1 a 3, l’elemento di supporto 4 presenta una porzione cilindrica 9, una cui parete laterale 10 definisce internamente la citata sede 8 per il manicotto 3, ed una porzione di attacco 11, che si estende radialmente a sbalzo da una superficie laterale esterna 12 della porzione cilindrica 9 ed è a sua volta provvista, per esempio, di un foro 7 per l’inserimento di una vite di fissaggio, costituente i citati mezzi di vincolo al corpo da collegare.
La sede 8 è inoltre provvista, su una propria superficie laterale interna 13, di tre guide assiali 15, 16, 17 che si estendono longitudinalmente per l’intera lunghezza della stessa sede 8: una prima guida assiale 15 di profondità prefissata è disposta in posizione diametralmente opposta alla porzione di attacco 11, una seconda guida assiale 16, avente la medesima profondità della prima guida assiale 15, è disposta a 90° rispetto a quest’ultima ed una terza guida assiale 17, di profondità maggiore delle precedenti, è a sua volta disposta in posizione diametralmente opposta alla seconda guida assiale 16.
Sulla superficie laterale esterna 12 della porzione cilindrica 9 è ricavata una pista 18 circonferenziale, definita nella fattispecie da una riduzione dello spessore della parete laterale 10 della stessa porzione cilindrica 9. La porzione di attacco 11 è rigidamente collegata alla porzione cilindrica 9 tramite una staffa 19 i cui bracci 20, 21 si attaccano alla superficie laterale esterna 12 della porzione cilindrica 9 sui due lati della pista 18: tra la staffa 19 e la parete laterale 10 della porzione cilindrica 9 esiste pertanto, in corrispondenza della pista 18, una luce 22 di ampiezza radiale-prefissata, che assicura la continuità circonferenziale della stessa pista 18.
Con riferimento anche alle figure 4 e 5, nella pista 18 è inserito girevole in senso circonferenziale un anello di fissaggio 23: l’anello di fissaggio 23 è un anello aperto, presentando un taglio radiale 24 che si estende per un settore angolare di ampiezza prefissata, inferiore a 180°: l’anello di fissaggio 23 presenta una limitata deformabilità in senso radiale che ne consente il montaggio attorno alla porzione cilindrica 9 dell’elemento di supporto 4, entro la pista 18.
Secondo la preferita forma di attuazione illustrata nelle figure da 1 a 5, l’anello di fissaggio 23 presenta due estremità circonferenziali 25, 26 affacciate, tra le quali è definito il taglio radiale 24: un’estremità circonferenziale 25 presenta uno smusso 27 avente inclinazione prefissata rispetto ad una superficie laterale esterna 28 dell’anello di fissaggio 23; a distanza prefissata dall’estremità circonferenziale 25, inoltre, l’anello di fissaggio 23 presenta, sulla propria superficie laterale esterna 28, uno spallamento circonferenziale 29, definito nella fattispecie da un gradino radiale estendentesi radialmente verso l’esterno dalla superficie laterale esterna 28. Una porzione di estremità 31 dell’anello di fissaggio 23, compresa tra l’estremità circonferenziale 25 e lo spallamento circonferenziale 29, ha spessore radiale tale da poter essere inserita nella luce 22: viceversa, lo spallamento circonferenziale 29 ha dimensioni tali da non poter essere inserito nella luce 22 e pertanto, come sarà chiarito in seguito, limita la rotazione dell’anello di fissaggio 23 entro la pista 18, arrestandola quando tale spallamento arriva a cooperare in battuta contro una porzione di riscontro dell’ elemento di supporto 4, nella fattispecie costituita dalla staffa 19.
Alla propria estremità circonferenziale 26, opposta all’estremità circonferenziale 25 smussata, l’anello di fissaggio 23 presenta un’ulteriore porzione di estremità 32 avente spessore radiale ridotto rispetto al resto dell’anello di fissaggio 23; inoltre, la porzione di estremità 32 ha una larghezza (cioè un’estensione assiale) inferiore alla larghezza della rimanente parte dell’anello di fissaggio 23, in modo da definire uno spallamento circonferenziale 33. In direzione assiale, la porzione di estremità 32 è delimitata da un primo fianco 34 perpendicolare alla superficie laterale esterna 28 dellanello di fissaggio 23 e da un secondo fianco 35 inclinato di un angolo prefissato ά rispetto al primo fianco 34.
In prossimità dello spallameno circonferenziale 33, l’anello di fissaggio 23 è provvisto inoltre di una leva di comando 36 che si estende radialmente a sbalzo verso l’esterno dalla superficie laterale esterna 28 e consente un agevole afferraggio dell’anello di fissaggio 23.
Con particolare riferimento alle figure 1, 6 e 7, il manicotto 3 è internamente cavo, presentando al proprio intern una sede 37, anch’essa sostanzialmente cilindrica, ed è inoltre provvisto, ad una propria estremità assiale 38, di una coppia di pioli 39 diametralmente opposti che si estendono radialmente a sbalzo verso Γ intern da una superficie laterale interna 40 della sede 37.
Il manicotto 3 porta inoltre tre risalti 45, 46, 47 longitudinali, che si estendono radialmente a sbalzo da una superficie laterale esterna 41 del manicotto 3: i risalti 45, 46, 47 si estendono assialmente per l’intera lunghezza del manicotto 3 e sono disposti in modo da impegnare rispettivamente le guide assiali 15, 16, 17 di cui è provvisto l’elemento di supporto 4: pertanto, i risalti 46, 47 sono disposti diametralmente opposti sulla superficie laterale esterna 41 del manicotto 3, mentre il risalto 45 è disposto tra i risalti 46, 47, spaziato angolarmente di 90° rispetto ad essi.
Il risalto 47, diametralmente opposto al risalto 46, presenta su un proprio bordo 48 di estremità radiale una pluralità di denti 50 egualmente spaziati uno dall’altro, che si estendono radialmente verso l’esterno a prolungamento del risalto 47 stesso e sono separati uno dall ‘altro da rispettivi spazi 51. Ciascuno dei denti 50 è delimitato in senso longitudinale da un primo fianco 52 perpendicolare al bordo 48 del risalto 47 e da un secondo fianco 53 avente inclinazione prefissata rispetto alla perpendicolare a tale bordo, sostanzialmente pari al’inclinazione a del fianco inclinato 35 dell’anello di fissaggio 23: pertanto, gli spazi 51 esistenti tra i denti 50 sono tali da consentire l’inserimento passante in essi della porzione di estremità 32 dell’anello di fissaggio 23.
I risalti 45 e 46, disposti a 90° uno dall’altro sul manicotto 3, hanno la medesima altezza e sono atti ad impegnare, rispettivamente, le guide assiali 15 e 16 (le quali, a loro volta, hanno eguale profondità, sostanzialmente pari all’altezza dei risalti 45, 46), mentre il risalto 47 provvisto dei denti 50 è di altezza complessiva (compresi dunque i denti 50) maggiore dei risalti 45, 46 ed è atto ad impegnare la guida assiale 17 (avente, come precedentemente descritto, profondità maggiore rispetto alle guide 15, 16).
La disposizione relativa e le dimensioni delle guide assiali 15, 16, 17 e dei risalti 45, 46, 47 definiscono univocamente il senso in cui il manicotto 3 può essere inserito nella relativa sede 8 dell’elemento di supporto 4.
Alla sua estremità assiale 38, il manicotto 3 è inoltre provvisto di un piede 54 che si estende radialmente verso l’esterno dalla superficie laterale esterna 41, con la funzione di limitare la corsa del manicotto 3 entro la sede 8 dell’elemento di supporto 4 (impedendone lo sfilamento) e di consentire un facile afferraggio del manicotto stesso per il suo posizionamento.
Il manicotto 3 è dunque inserito assialmente scorrevole nella sede 8 dell’elemento di supporto 4, ma è bloccato angolarmente rispetto a quest’ultimo dall’accoppiamento dei risalti 45, 46, 47 con le guide assiali 15, 16, 17; a sua volta, entro la sede 37 del manicotto 3 è inserita assialmente scorrevole l’asta 2.
Con particolare riferimento ora alle figure 1, 8 e 9, l’asta 2 è un’asta piena provvista, su una propria superficie laterale 55, di una coppia di scanalature assiali 56 diametralmente opposte, che si estendono per l’intera lunghezza dell’asta 2. Dalle scanalature assiali 56 si estendono in senso trasversale rispettive pluralità di scanalature circonferenziali cieche 57, che si succedono in senso assiale a distanza prefissata una dall’altra. Le scanalature assiali 56 e le scanalature circonferenziali cieche 57 hanno una profondità sufficiente a consentire l 'inserimento e lo scorrimento in esse dei pioli 39: ciascuna delle scanalature circonferenziali cieche 57 presenta inoltre un recesso di fondo 58 per l’inserimento a scatto dei pioli 39.
Ad una propria estremità assiale 59, l’asta 2 presenta una porzione di attacco 60, per esempio una testa esagonale, destinata al collegamento con uno dei corpi che il dispositivo 1 deve connettere e provvista a tale scopo di idonei mezzi di vincolo 61, per esempio un foro per una vite di fissaggio. La testa 60, di dimensioni trasversali maggiori dell’asta 2, limita inoltre la corsa dell’asta stessa entro la sede 37 del manicotto 3 e consente di afferrare l’asta 2 anche quando questa è interamente alloggiata entro la sede 37.
Nel dispositivo 1 assemblato, illustrato in figura 1, i pioli 39 del manicotto 3, le scanalature assiali 56 e le scanalature circonferenziali cieche 57, con i relativi recessi di fondo 58, dell’asta 2 costituiscono i citati mezzi di regolazione 5 della posizione relativa dell’asta 2 rispetto al manicotto 3, e consentono, appunto, di portare e bloccare l’asta 2 ed il manicotto 3 in una prima posizione relativa d’uso 65. In particolare, i pioli 39 possono scorrere in senso longitudinale lungo le scanalature assiali 56 dell’asta 2, consentendo di variare la posizione relativa dell’asta 2 rispetto al manicotto 3: i pioli 39 possono inoltre scorrere in senso trasversale lungo le scanalature circonferenziali cieche 57 dell’asta 2 ed essere quindi positivamente accoppiati a scatto con i recessi di fondo 58 per rotazione circonferenziale, in modo da bloccare l’asta 2 ed il manicotto 3 nella loro posizione relativa d’uso 65. La posizione relativa d’uso 65 può essere selettivamente scelta tra una pluralità di posizioni consentite dai mezzi di regolazione 5, corrispondenti a ciascuno degli accoppiamenti possibili tra i pioli 39 e i recessi di fondo 58 delle scanalature circonferenziali cieche 57.
A loro volta, le guide assiali 15, 16, 17 dell’elemento di supporto 2, i corrispondenti risalti 45, 46, 47 del manicotto 3 e l’anello di fissaggio 23 scorrevole nella pista 18 costituiscono i mezzi di regolazione 6 della posizione relativa del manicotto 3 rispetto all’elemento di supporto 4, distinti e indipendenti dai mezzi di regolazione 5 e atti a portare e bloccare il manicotto 3 e l’elemento di supporto 4 in una seconda posizione relativa d’uso 66. In particolare, i risalti 45, 46, 47 del manicotto 3 possono scorrere in senso longitudinale lungo le guide assiali 15, 16, 17 dell’elemento di supporto 4, consentendo di variare la posizione relativa del manicotto 3 rispetto all’ elemento di supporto 4, mentre l’anello di fissaggio 23 può essere positivamente accoppiato con il risalto 47 per rotazione circonferenziale, in modo da bloccare il manicotto 3 e l’elemento di supporto 4 nella loro posizione relativa d’uso 66. La posizione relativa d’uso 66 può essere selettivamente scelta tra una pluralità di posizioni consentite dai mezzi di regolazione 6, corrispondenti a ciascuno degli accoppiamenti possibili tra l’anello di fissaggio 23 e gli spazi 51 definiti tra i denti 50 del risalto 47.
Il dispositivo 1 secondo l’invenzione consente dunque di variare la posizione relativa tra le porzioni di attacco 60 e 11, rispettivamente solidali all’asta 2 e all’elemento di supporto 4 e provviste dei rispettivi mezzi di vincolo 61 e 7 ai corpi da collegare, in due modi distinti e indipendenti, agendo rispettivamente sui mezzi di regolazione 5 e 6.
In uso, infatti, l’elemento di supporto 4, provvisto dell’anello di fissaggio 23 inserito nella relativa pista 18, viene inizialmente vincolato, per esempio tramite una vite inserita nell’apposito foro 7, ad uno dei corpi da collegare reciprocamente, per esempio una cassetta di risciacquamento.
L’anello di fissaggio 23, come precedentemente illustrato, è girevole in senso circonferenziale entro la pista 18, ma con escursione limitata tra due posizioni di fine corsa: in particolare, in una prima posizione di fine corsa Fanello di fissaggio 23 si trova in una posizione di apertura, in cui la sua prima porzione di estremità 31 impegna la luce 22 dell’elemento di supporto 4 e lo spallamento circonferenziale 29, di spessore superiore a tale luce, è in battuta contro la staffa 19: in questa posizione, l’anello di fissaggio 23 non interferisce assialmente con le guide assiali 15, 16, 17 e in particolare non ostruisce la guida assiale 17, entro la quale può pertanto scorrere liberamente il risalto 47: in tal modo, l’intero manicotto 3 può scorrere entro la sede 8 dell’elemento di supporto 4.
Viceversa, in una seconda posizione di fine corsa, opposta alla precedente ed illustrata in figura I, l’anello di fissaggio 23 si trova in una posizione di chiusura, in cui la sua porzione di estremità 32 impegna uno degli spazi 51 definiti tra i denti 50 del risalto 47, indicato con 5 la in figura 1, e lo spallamento circonferenziale 33 è in battuta circonferenziale contro uno, indicato con 50a in figura 1, dei denti 50, adiacente allo spazio 51a: in questa posizione, l’anello di fissaggio 23 chiude assialmente la guida assiale 17 e i fianchi 34, 35 della sua porzione di estremità 32 cooperano in battuta, rispettivamente, con i fianchi 52, 53 che delimitano lo spazio 5 la, impedendo lo scorrimento del risalto 47 nella relativa guida 17 e quindi bloccando l’intero manicotto 3 rispetto all’elemento di supporto 4 nella prima posizione relativa d’uso 65 (illustrata in figura 1).
La posizione relativa d’uso 65 del manicotto 3 rispetto all’elemento di supporto 2 può essere variata portando l’anello di fissaggio 23 nella sua posizione d’apertura, agendo sulla leva di comando 36: è possibile quindi fare scorrere il manicotto 3 entro la sede 8 fino a raggiungere una nuova posizione relativa tra il manicotto 3 e l’elemento di supporto 4; infine, riportando l’anello di fissaggio 23 nella sua posizione di chiusura (assicurandosi nel contempo che la porzione di estremità 32 dello stesso anello di fissaggio 23 impegni uno degli spazi 51 del risalto 47), si blocca stabilmente il manicotto 3 nella nuova posizione relativa rispetto all’elemento di supporto 4: l’anello di fissaggio 23 si accoppia dunque positivamente per rotazione circonferenziale con il risalto 47 del manicotto 3 e assicura di nuovo il bloccaggio dello stesso manicotto 3 rispetto all’elemento di supporto 4.
D’altra parte, la posizione relativa tra il manicotto 3 e l’asta 2 inserita in esso può essere a sua volta variata facendo scorrere l’asta 2 nella sede 37 del manicotto 3: tale scorrimento è consentito quando i pioli 39 del manicotto 3 impegnano le scanalature assiali 56 dell’asta 2, lungo le quali possono scorrere assialmente, mentre viene impedito ruotando in senso circonferenziale l’asta 2 in modo che i pioli 39 vadano dapprima a scorrere lungo le scanalature circonferenziali cieche 57 dell’asta 2 e si accoppino infine a scatto con i recessi di fondo 58 delle stesse scanalature circonferenziali cieche 57. È possibile pertanto bloccare reciprocamente l’asta 2 e il manicotto 3 nella seconda posizione relativa d’uso 66.
A questo punto, è possibile vincolare un secondo corpo, per esempio una piastra di comando scarico della cassetta di risciacquamento, alla porzione di attacco 60, per esempio tramite una vite di fissaggio inserita nel foro 61, realizzando così il collegamento, a distanza prefissata, dei due corpi da collegare reciprocamente, per esempio tra la cassetta di risciacquamento e la relativa piastra di comando.
In definitiva, il dispositivo 1 secondo l’invenzione consente di portare le porzioni di attacco 11 e 60, rispettivamente solidali all’elemento di supporto 4 e all’asta 2 e provviste dei rispettivi mezzi di vincolo 7 e 61 ai corpi da collegare, ad una distanza prestabilita una dall’altra, determinata da una doppia regolazione consentita dai mezzi di regolazione 5 e 6. Opportunamente, i mezzi di regolazione 6 della posizione relativa del manicotto 3 rispetto all’elemento di supporto 4 consentiranno una regolazione di massima della distanza tra le porzioni di attacco 11 e 60, mentre i mezzi di regolazione 5 tra il manicotto 3 e l’asta 2 consentiranno una regolazione fine di tale distanza: a tale scopo, gli spazi 51 tra i denti 50 del risalto 47 saranno maggiori della distanza longitudinale tra le scanalature circonferenziali cieche 57 dell’asta 2.
Risulta infine chiaro che al dispositivo descritto possono essere apportate numerose modifiche e varianti che non escono dall’ambito delle rivendicazioni.

Claims (11)

  1. R I V E N D I C A Z I O N I 1. Dispositivo (1) di fissaggio regolabile per collegare tra loro due corpi a distanza prestabilita uno dall’altro, comprendente un primo (2) ed un secondo (3) elemento, reciprocamente scorrevoli uno rispetto all’altro lungo una direzione di scorrimento prefissata, e primi mezzi di regolazione (5) della posizione relativa di detto primo elemento (2) rispetto a detto secondo elemento (3), per portare e bloccare detti primo (2) e secondo (3) elemento in una prima posizione relativa d’uso (65), il dispositivo (1) essendo caratterizzato dal fatto di comprendere inoltre un terzo elemento (4), mobile rispetto a detti primo (2) e secondo (3) elemento, secondi mezzi di regolazione (6) della posizione relativa di detto terzo elemento (4) rispetto a detto secondo elemento (3), per portare e bloccare detti secondo (3) e terzo (4) elemento in una seconda posizione relativa d’uso (66), e primi (61) e secondi (7) mezzi di vincolo a detti corpi da collegare, portati da rispettive porzioni di attacco (60, 11) di detti primo (2) e terzo elemento (4); detti secondi mezzi di regolazione (6) essendo distinti ed indipendenti da detti primi mezzi di regolazione (5).
  2. 2. Dispositivo 'Secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti primi mezzi di regolazione (5) sono atti a consentire una prima pluralità di posizioni relative-prestabilite tra detti primo (2) e secondo (3) elemento, tra le quali è selettivamente scelta detta prima posizione relativa d’uso (65); detti secondi mezzi di regolazione (6) essendo atti a consentire una seconda pluralità di posizioni relative prestabilite tra detti secondo (3) e terzo (4) elemento, tra le quali è selettivamente scelta detta seconda posizione relativa d’uso (66).
  3. 3. Dispositivo secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detti primo (2), secondo (3) e terzo (4) elemento sono reciprocamente scorrevoli ciascuno rispetto agli altri lungo detta direzione di scorrimento prefissata, in modo che dette porzioni di attacco (60, 11), portate rispettivamente da detti primo (2) e terzo (4) elemento, possono essere selettivamente portate e bloccate a distanza prefissata una dall’altra lungo detta direzione di scorrimento; detti primi (5) e secondi (6) mezzi di regolazione comprendendo rispettive parti di connessione (39, 57, 58; 23, 47, 50) che possono essere positivamente accoppiate per rotazione circonferenziale per bloccare detti primo (2), secondo (3) e terzo (4) elemento in dette posizioni relative d’uso (65, 66).
  4. 4. Dispositivo secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che detti primo e secondo elemento sono rispettivamente un’asta (2) sostanzialmente cilindrica e un manicotto (3) internamente cavo, provvisto di una prima sede (37) longitudinale sostanzialmente cilindrica, entro cui è inserita scorrevole detta asta (2); detti primi mezzi di regolazione (5) comprendendo una coppia di scanalature assiali (56) diametralmente opposte, che si estendono longitudinalmente per l’intera lunghezza di detta asta (2) su una superficie laterale (55) della stessa e dalle quali si dipartono rispettive pluralità di scanalature circonferenziali cieche (57), ed una coppia di pioli (39) diametralmente opposti, che si estendono radialmente a sbalzo verso l’interno da una superficie laterale interna (40) di detta prima sede (37) del manicotto (3); dette scanalature circonferenziali cieche (57) estendendosi ad intervalli prefissati una dall’altra e presentando ciascuna un rispettivo recesso di fondo (58) per l’inserimento a scatto di detti pioli (39).
  5. 5. Dispositivo secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che detti pioli (39) sono disposti in prossimità di una estremità assiale (38) di detto manicotto (3); detta asta (2) essendo provvista di una testa (60) che porta detti primi mezzi di vincolo (61), detta testa (60) avendo dimensioni trasversali maggiori di un diametro medio di detta asta (2) e di un diametro medio di detta prima sede (37) del manicotto (3).
  6. 6. Dispositivo secondo la rivendicazione 4 o 5, caratterizzato dal fatto che detto terzo elemento è un elemento di supporto (4) provvisto di una seconda sede (8) sostanzialmente cilindrica per l’inserimento di detto manicotto (3) e di una porzione di attacco (11), a sua volta provvista di detti secondi mezzi di vincolo (7); detti secondi mezzi di regolazione (6) comprendendo almeno un risalto (47) longitudinale, che si estende radialmente a sbalzo da una superficie laterale esterna (41) di detto manicotto (3), almeno una prima guida assiale (17), ricavata su una superfìcie laterale (13) di detta seconda sede (8) dell’elemento di supporto (4) ed estendentesi longitudinalmente per l’intera lunghezza di detta seconda sede (8), e un anello di fissaggio (23), girevole in senso circonferenziale in una relativa pista (18) portata da detto elemento di supporto (4); detto almeno un primo risalto (47) essendo scorrevole longitudinalmente lungo detta almeno una prima guida assiale (17) ed essendo provvisto, su un proprio bordo (48) di estremità radiale, di una pluralità di denti (50) egualmente spaziati uno dall’altro, che si estendono radialmente verso l 'esterno a prolungamento di detto almeno un primo risalto (47) e sono separati uno dall’altro da rispettivi spazi (51); detto anello di fissaggio (23) essendo un anello aperto provvisto di una prima porzione di estremità (32) atta ad accoppiarsi positivamente per rotazione circonferenziale con uno di detti spazi (51) definiti tra detti denti (50) di detto almeno un primo risalto (47).
  7. 7. Dispositivo secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che ciascuno di detti denti (50) è delimitato in senso longitudinale da un primo fianco (52) perpendicolare a detto bordo (48) di detto almeno un primo risalto (47) e da un secondo fianco (53) avente inclinazione prefissata (a) rispetto ad una perpendicolare a detto bordo (48); detta porzione di estremità (32) di detto anello di fissaggio (23) essendo a sua volta delimitata longitudinalmente da propri opposti fianchi (34, 35), rispettivamente paralleli a detti primo (52) e secondo (53) fianco di detti denti (50).
  8. 8. Dispositivo secondo la rivendicazione 6 o 7, caratterizzato dal fatto che detta pista (18) è ricavata su una superficie laterale esterna (12) di detto elemento di supporto (4); detto anello di fissaggio (23) essendo provvisto di mezzi di arresto (29, 33) per limitare nei due sensi la rotazione in senso circonferenziale di detto anello di fissaggio (23) entro detta pista (18) tra una posizione di apertura, in cui detto anello di fissaggio (23) non interferisce assialmente con detta almeno una prima guida assiale (17), ed una posizione di chiusura, in cui detta porzione di estremità dell’anello di fissaggio (23) impegna uno (5 la) di detti spazi (51) definiti tra i denti (50) di detto almeno un primo risalto (47) ed interrompe assialmente detta almeno una prima guida assiale (17).
  9. 9. Dispositivo secondo la rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di arresto comprendono un primo (33) ed un secondo (29) spallamento circonferenziale opposti, disposti a distanze prefissate da rispettive estremità circonferenziali (26, 25) di detto anello di fissaggio (23) aperto.
  10. 10. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni da 6 a 9, caratterizzato dal fatto che detti secondi mezzi di regolazione (6) comprendono tre risalti (45, 46, 47) longitudinali che si estendono radialmente a sbalzo da detta superficie laterale esterna (41) del manicotto (3) e sono assialmente scorrevoli lungo rispettive guide assiali (15, 16, 17) ricavate su detta superficie laterale interna (13) di detta seconda sede (8) dell’elemento di supporto (4); uno (47) di detti risalti (45 46 47) essendo provvisto di detta pluralità di denti (50).
  11. 11. Dispositivo di fissaggio regolabile per collegare tra loro due corpi a distanza prestabilita uno dall’altro, sostanzialmente come descritto ed illustrato con riferimento ai disegni annessi.
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