ITTV20110139A1 - Motoriduttore tubolare con supporto di fissaggio - Google Patents

Description

Descrizione dell’invenzione industriale

DESCRIZIONE

La presente invenzione ha per oggetto un motoriduttore tubolare del tipo impiegato nella motorizzazione di tende, serrande, persiane, avvolgibili e simili.

Come noto, i motoriduttori tubolari impiegati per la movimentazione motorizzata di tende, serrande, persiane, avvolgibili, ecc. vengono solitamente inseriti all’interno del tubo avvolgitore e ad esso trasmettono il moto rotatorio per mezzo di una puleggia, definita “adattatore”, montata sull’albero di uscita posto all’estremità del motoriduttore verso l’interno del tubo avvolgitore. L’altra estremità del motoriduttore, definita “testa”, è posta esterna al tubo avvolgitore e deve essere fissata ad una superficie o parete, quale un muro o la parete di un cassonetto, per mezzo di un adatto supporto metallico o plastico. Questo supporto deve essere adeguatamente resistente per sostenere il peso dell’avvolgibile e resistere alle sollecitazioni imposte dalla movimentazione motorizzata, e che possono essere anche relativamente elevate, sia come momento torcente sia come trazione assiale.

Il supporto deve però anche permettere una rimozione del motoriduttore stesso in caso di guasti o altre necessità. Nel tempo sono perciò stati proposti vari tipi di connessioni rilasciabili che fanno uso di comuni viti, clip, spine oppure di specifici mezzi meccanici.

E’ però preferibile che sia il montaggio sia lo smontaggio del motoriduttore sul supporto siano facili, rapidi ed agevoli. In particolare, nel caso di motorizzazioni inserite in spazi ristretti, come nel caso di cassonetti o simili, montaggio e rimozione sono fasi critiche a causa del poco spazio a disposizione dell’operatore per raggiungere e manovrare i sistemi di aggancio.

In EP 0468925 a nome Somfy è stato ad esempio proposto l’uso di un supporto per la testa del motoriduttore conformata sostanzialmente a stella, avente una complementare sede nell’elemento di supporto fissato alla parete. Il bloccaggio del movimento di rotazione della testa rispetto al supporto è così garantito dall’accoppiamento di forma tra le sporgenze del supporto e le rispettive rientranze della superficie esterna della testa. La testa viene poi bloccata all’interno del supporto per mezzo di un anello elastico metallico che è accolto in una sede opportunamente ricavata lungo il perimetro esterno di entrambi testa e supporto, impedendo così lo sfilamento reciproco delle due parti.

L’anello di bloccaggio deve essere manualmente inserito e/o ruotato dall’installatore dopo aver infilato la testa del motoriduttore nel supporto. Con procedimento inverso la testa può essere sfilata dal supporto dopo aver estratto l’anello metallico.

L’azione che l’utente deve compiere per manovrare l’anello metallico elastico e lo spazio necessario all’operazione sono però elementi critici per il corretto, facile e veloce montaggio di un avvolgibile. In particolare, se la sua posizione è scomoda, stretta o pericolosa, oppure in presenza di quantità elevate di avvolgibili da montare, il montaggio con il sistema sopra menzionato risulta difficoltoso e produce un dispendio di tempo relativamente elevato, mentre un successivo smontaggio può essere ancora più lungo e difficoltoso. Ad esempio, l’anello ha dimensioni maggiori delle dimensioni esterne del supporto (lo deve abbracciare esternamente) perciò spazi ristretti di manovra non consentono di piazzare l’anello nella corretta posizione per poterlo spingere in sede (deve essere posizionato ortogonalmente all'insieme supporto e testa). Inoltre una facile presa sull’anello elastico favorisce l’operazione di inserimento o estrazione dello stesso. La situazione peggiora poi notevolmente quando lo smontaggio avviene dopo molto tempo dall'installazione, poiché lo sporco e la polvere che si accumulano rendono difficile l’individuazione e la manovra dell’anello di blocco.

Inoltre, l’uso di utensili risulta sempre essere necessario e ciò rende ancora più scomoda e difficoltosa la manovra dei mezzi di blocco.

Un ulteriore svantaggio dei sistemi noti è che l’operazione di bloccaggio richiede sempre una qualche manovra attiva da parte dell’installatore, con il rischio che una dimenticanza possa portare a situazioni anche pericolose, con improvvisi distacchi e cadute dell’intera struttura motorizzata.

Infatti, prendendo ad esempio l’insegnamento di EP 0468925, l’operatore dopo aver inserito la testa all’interno del supporto deve inserire correttamente l’anello nelle sedi per assicurare il bloccaggio delle parti e la condizione di corretto bloccaggio è spesso non immediatamente rilevabile.

Scopo della presente invenzione è perciò quello di ovviare agli inconvenienti della tecnica nota fornendo un motoriduttore tubolare dotato di un supporto con un semplice meccanismo di blocco/sblocco, robusto e affidabile e che permetta una facile, rapida e corretta manovra di blocco/sblocco nelle varie condizioni di uso.

In vista di tale scopo, secondo l’invenzione si è pensato di realizzare un motoriduttore tubulare per tende, serrande, avvolgibili o simili, con un supporto adatto a connettere la testa del motoriduttore tubolare ad una superficie di sostegno. Il supporto destinato ad essere fissato alla superficie di sostegno accoglie la testa del motoriduttore secondo una direzione di inserimento sostanzialmente coincidente con una estensione assiale del motoriduttore. Il supporto è dotato di mezzi di impedimento della rotazione della testa e di mezzi di innesto rilasciabile contro lo sfilamento assiale della testa. Il motoriduttore è caratterizzato dal fatto che i mezzi di innesto rilasciabile comprendono elementi di bloccaggio che sono circonferenzialmente distribuiti attorno all’asse di inserimento della testa nel supporto e sono mobili ciascuno tra una prima posizione di bloccaggio e una seconda posizione di sbloccaggio, e un elemento di manovra il cui azionamento manuale comanda lo spostamento degli elementi di bloccaggio fra prima e seconda posizione.

Le caratteristiche e i vantaggi di un motoriduttore realizzato applicando i principi della presente invenzione risulteranno più chiari dalla descrizione, fatta di seguito, di alcuni esempi di realizzazione, dati a titolo indicativo e non limitativo con riferimento ai disegni allegati, nei quali:

Fig. 1 mostra una vista prospettica parziale e parzialmente esplosa di un motoriduttore tubolare con supporto secondo la presente invenzione;

Fig. 2 mostra in forma schematica e parziale una vista sezionata del supporto di figura 1 in un condizione di innesto;

Fig. 3 mostra una vista simile a quella di figura 1 ma con il supporto in una condizione di disinnesto;

Fig. 4 mostra una vista frontale di una parte del supporto di figura 1 nella condizione di innesto;

Fig. 5 mostra una vista frontale di una parte del supporto di figura 1 nella condizione di disinnesto;

Fig. 6 mostra una vista frontale parziale e ingrandita della parte di supporto di figura 5;

Fig. 7 mostra una vista frontale simile a quella di figura 6 ma per una variante realizzativa del supporto della presente invenzione;

Fig. 8 mostra una vista posteriore in prospettiva esplosa del supporto di figura 1.

Con riferimento alle figure, in figura 1 è mostrato un motoriduttore tubolare (indicato genericamente con 12) realizzato secondo la presente invenzione, comprendente un supporto 20 e un noto corpo di motoriduttore tubolare 14 (mostrato solo parzialmente, essendo per il resto di tipo noto per il tecnico esperto) del tipo impiegato per la movimentazione motorizzata di tende, serrande, avvolgibili, ecc. e contenente la nota motorizzazione elettrica. Il supporto 20 è destinato a connettere una testa 22 del motoriduttore 14 ad una superficie di sostegno 18 (ad esempio una parete o l’interno di un cassonetto).

In particolare, il supporto 20 è destinato ad essere fissato alla superficie 18 per accogliere la testa innestabile 22, posta sulla estremità del corpo del motoriduttore tubolare 14, solitamente inserito con l’altra estremità in un adatto noto tubo avvolgitore (non mostrato).

Vantaggiosamente, il supporto 20 ha forma di disco ed è predisposto con fori passanti 48 (mostrati ad esempio in fig. 8) per il fissaggio alla superficie 18 mediante mezzi in sé noti, come ad esempio viti (non mostrate). Il supporto 20 e la testa 22 sono reciprocamente accoppiabili una nell’altro mediante un movimento di avvicinamento secondo una direzione che è sostanzialmente coincidente con l’estensione assiale del motoriduttore, il cui asse longitudinale è indicato con ‘a’ in figura 1. Tale asse ‘a’ coincide con l’asse di rotazione dell’avvolgibile e del motoriduttore tubolare 14 in condizioni operative, che vantaggiosamente coincide inoltre con l’asse longitudinale del supporto 20.

Vantaggiosamente, il supporto 20 (vantaggiosamente di forma circolare) accoglie la testa 22 e presenta primi mezzi di accoppiamento scorrevole secondo la detta direzione di avvicinamento, che impediscono la reciproca rotazione attorno a detto asse ‘a’. In particolare, tali mezzi comprendono degli elementi sporgenti 54 disposti lungo il perimetro del supporto 20 che si sviluppano parallelamente all’asse ‘a’ in direzione opposta alla superficie 18. Tali elementi 54 accolgono fra di essi la testa 22, o parte di essa, per contenerla lateralmente e individuano ciascuno superfici 56 di riscontro contro le pareti laterali delle scanalature 57, ricavate lungo il perimetro esterno della testa 22. Vantaggiosamente, gli elementi 54 sono in numero di quattro, equamente distribuiti lungo la circonferenza a circa 90° uno dall’altro, ma potrebbero essere di numero diverso e diversamente spaziati.

Gli elementi sporgenti 54, inserendosi scorrevolmente entro le scanalature 57, hanno la funzione di bloccare qualsiasi movimento di rotazione della testa 22 del motoriduttore quando la testa 22 è inserita nel supporto 20. Inoltre, essi guidano l'inserimento della testa 22 nel supporto 20 facilitandone l’accoppiamento. Vantaggiosamente, i fori 48 di fissaggio del supporto 20 alla superficie di sostegno 18 possono essere posti all’interno degli elementi sporgenti 54 oppure esternamente al perimetro del supporto stesso.

Come meglio si vede ad esempio in figura 2, lungo il perimetro del supporto 20 sono disposti mezzi mobili di reciproco bloccaggio o aggancio contro lo sfilamento assiale. Tali mezzi comprendono vantaggiosamente degli elementi scorrevoli di bloccaggio o ganci 24 che sono distribuiti circonferenzialmente lungo il perimetro del supporto 20, e che presentano superfici 43 di appoggio, nella direzione di sfilamento della testa 22, contro corrispondenti superfici di riscontro 45 presenti sulla testa 22. Vantaggiosamente, i ganci 24 sono disposti sul supporto 20 e le superfici 45 sono ricavate sulla testa 22, al termine di un dente inclinato 42 sporgente radialmente.

Naturalmente, con opportune modifiche, la disposizione dei ganci 24 e delle superfici 45 può essere invertita.

Come si vede bene nelle figure, i ganci 24 sono vantaggiosamente scorrevoli radialmente all’asse ‘a’ (verso l’esterno del supporto). Sempre vantaggiosamente, ciascun gancio 24 scorre attraverso un elemento sporgente 54. In particolare preferibilmente ciascun gancio 24 è inserito entro una sede di scorrimento 58, ricavata in un corrispondente elemento sporgente 54.

Ciascuna superficie 45 è disposta trasversalmente entro la corrispondente scanalatura 57. Ciò protegge gli elementi scorrevoli 24 e irrobustisce la struttura.

Gli elementi di bloccaggio o ganci 24 sono mobili fra una prima posizione bloccaggio e una seconda posizione sbloccaggio (ad esempio, mostrate rispettivamente nelle figure 2 e 3), mediante manovra manuale di un elemento di comando o di manovra 26. Vantaggiosamente, l’elemento di comando 26 agisce, per mezzo di sue opportune superfici sagomate o a camma, sui ganci 24 scorrevoli, come sarà chiaro dal seguito.

L’elemento di comando 26 comprende vantaggiosamente almeno una estremità di comando 28 che si affaccia lateralmente al supporto 20 per una sua facile manovra manuale. In particolare, le estremità di comando 28 possono essere più di una, distribuite attorno al supporto 20 in modo che sia possibile per l’operatore raggiungerne facilmente almeno una. Vantaggiosamente, le estremità di comando 28 sono quattro leve disposte circa a 90° l’una dall’altra.

Come si vede bene nelle figure 2 e 3, secondo una possibile forma di realizzazione della presente invenzione i ganci 24 hanno una forma a U, con bracci di estremità 30 e 32 della U che si sviluppano verso l’asse ‘a’. Nella prima estremità 30 è individuata la superficie di bloccaggio 43, mentre sull’altra estremità 32 agisce l’elemento di comando 26.

In accordo ad una possibile forma di realizzazione della presente invenzione, il supporto 20 comprende mezzi elastici 34 adatti a spingere e trattenere i ganci 24 verso l’asse longitudinale ‘a’ del supporto 12 e, perciò, verso la loro posizione di bloccaggio.

Vantaggiosamente, detti mezzi elastici 34 sono costituiti da un anello elastico, che circonda i ganci 24 per spingerli radialmente. Tale anello è vantaggiosamente, disposto concentrico al supporto 20, preferibilmente aperto e in filo metallico, inserito all’interno di una scanalatura 39 predisposta sulla superficie periferica esterna 36 del supporto 20, e all’interno di una sede 38 ricavata trasversale sulla superficie esterna dei ganci 24.

Alla manovra dell’elemento di comando 26 i ganci 24 vengono spinti verso l’esterno, verso la posizione di sbloccaggio contro l’azione dei mezzi elastici 34, come mostrato ad esempio nelle figure 3 e 5.

Vantaggiosamente, l’elemento di comando 26 è realizzato per essere azionato mediante rotazione di un estremità di comando 28 attorno all’asse ‘a’.

Per tale scopo, come bene si vede nelle figure 4 e 5, vantaggiosamente l’elemento di comando 26 ha un corpo 29 di forma genericamente ad anello con sporgenze radiali presentanti superfici sagomate o a camma 44 sulla sua superficie più esterna per spingere sulle estremità 32 dei ganci 24, alla sua rotazione attorno all’asse ‘a’. In particolare, l’elemento di comando 26 può comprendere una camma 44 per ciascun gancio 24.

Il supporto 20 che accoglie l’elemento di comando 26 può vantaggiosamente presentare una sede centrale 50 di forma circolare con un bordo sporgente in direzione assiale per formare una corona circolare 52 sulla quale è esternamente infilato il corpo 29 dell’elemento di comando 26 per la rotazione di quest’ultimo. Una leggera nervatura terminale esterna sulla estremità della corona può impedire lo sfilamento assiale dell’elemento di manovra.

Nella sede centrale 50, eventualmente realizzata cava, può eventualmente essere accolta una porzione assialmente sporgente della testa 22 del motoriduttore 14.

Dal corpo anulare 29 dell’elemento di comando 26 sporgono in direzione genericamente radiale bracci 31 (vantaggiosamente arcuati per non interferire con il passaggio verso le sedi 48 di fissaggio) che terminano ciascuno con una estremità di comando 28. Per facilitare l’azionamento dell’elemento di comando 26, l’ampiezza della rotazione può anche essere molto contenuta, grazie al particolare cinematismo scelto. Ad esempio, il tratto di arco compiuto dall’estremità di comando 28 per lo sgancio può essere vantaggiosamente di circa 10°.

La corsa di rotazione è limitata daN’ampiezza circonferenziale di sedi 33 dalle quali sporgono le estremità di comando 28.

Il profilo delle camme 44 ed, eventualmente, il profilo delle estremità 32 dei ganci 24 sui quali scorrono le camme 44 possono essere realizzati con varie conformazioni e geometrie a seconda dello specifico funzionamento desiderato e della specifica legge di moto desiderata per i ganci 24.

Ad esempio, la superficie di ciascuna camma 44 può essere realizzata, per mezzo di un particolare accoppiamento di forma tra superfici, per ottenere una posizione di sgancio che una volta raggiunta è stabile. Vantaggiosamente, ciò può essere ottenuto, come mostrato in figura 6, realizzando le superfici di camma e della estremità di contatto del gancio 24 sulla camma 44 rispettivamente convessa e concava. In tale modo, quando l’elemento di comando 26 è ruotato nella posizione di sblocco dei ganci 24, le camme 44 restano leggermente innestate con la loro cuspide nelle estremità 32 dei ganci 24. Una successiva azione manuale sull’elemento di comando 26 vince la resistenza data dall’accoppiamento di forma e riporta il supporto 20 nella condizione di bloccaggio. Tale funzionamento stabile permette all’utente, ad esempio, di estrarre il motoriduttore dal supporto 20 utilizzando entrambe le mani dopo avere spostato l’elemento di comando 26 nella posizione di sgancio/sbloccaggio.

In alternativa, la camma 44 può essere realizzata in modo che l’unica posizione stabile del dispositivo sia quella di bloccaggio. Ad esempio, in figura 7 è mostrata una conformazione genericamente triangolare della camma 44 così da avere una superficie di scorrimento a piano inclinato senza punti di equilibrio stabile per l’estremità di spinta del corrispondente gancio 24. L’inclinazione della camma 44 sarà scelta così che la forza dei mezzi elastici 34 che agiscono sui ganci 24 per spingerli verso la posizione di bloccaggio, faccia ruotare indietro l’elemento di comando 26 verso la posizione di bloccaggio. In tale modo, l’elemento di comando 26 sarà sicuramente sempre in posizione di bloccaggio salvo nei momenti in cui l’utente agisce su di esso. Ciò permette di ottenere il riarmo automatico del dispositivo di supporto 20 e si evitano accidentali dimenticanze in posizione di sgancio/sbloccaggio. Per contro, con il riarmo automatico l’utente deve mantenere la spinta sull’elemento di comando 26 con una mano mentre con l’altra mano sfila la testa del motoriduttore dal supporto.

Vantaggiosamente, per l’aggancio reciproco di supporto 20 e testa 22, grazie alla preferita struttura mostrata, può bastare invece avvicinare le due parti opportunamente ruotate in modo che gli elementi sporgenti 54 si inseriscano all’interno delle scanalature 57.

Spingendo ulteriormente le due parti, i ganci 24 scorrono sui denti inclinati 42, retrocedendo verso l’esterno per poi scattare nella posizione di bloccaggio al termine del dente. Per facilitare lo scorrimento anche le estremità dei bracci 30 possono essere opportunamente inclinate o sagomate, come mostrato nelle figure.

In alternativa, è possibile comandare attivamente lo spostamento, muovendo l’elemento di comando 26 per spostare i ganci 24 in posizione di sgancio, accoppiare il supporto 20 e la testa 22 e poi riportare l’elemento di comando 26 nella posizione di bloccaggio in modo che i ganci 24 si avvicinano nuovamente all’asse ‘a’ in modo da bloccare la traslazione assiale della testa 22 rispetto al supporto 20.

A questo punto è chiaro come si siano raggiunti gli scopi prefissati, fornendo un motoriduttore tubolare con supporto 20 di semplice e robusta struttura e con un meccanismo di blocco e sblocco facilmente e velocemente manovrabile in ogni condizione. Vantaggiosamente, esso non richiede l’impiego di attrezzi esterni, esclude la necessità di eseguire più operazioni in successione, non richiede necessariamente l’impiego di due mani, e, vantaggiosamente, può essere bloccato o sbloccato anche con l’azione di un solo dito. Inoltre, nonostante la robustezza e affidabilità, la struttura può essere mantenuta molto compatta, soprattutto in direzione longitudinale, e vantaggiosamente contenuta nell’ingombro trasversale del motoriduttore. E’ anche evidente come l’intero supporto possa essere realizzato con pochi pezzi facilmente assemblati. Il supporto può essere formato da un corpo stampato monopezzo con innestato a scatto l’elemento di comando e con inseriti i ganci, bloccati in posizione dall’anello elastico. La seconda parte che forma la testa può essere formata da un unico pezzo stampato. Vantaggiosamente, tutte le parti del supporto e della testa (tranne l’anello elastico, preferibilmente in acciaio), possono essere stampate in plastica.

Naturalmente, la descrizione sopra fatta di una realizzazione applicante i principi innovativi della presente invenzione è riportata a titolo esemplificativo di tali principi innovativi e non deve perciò essere presa a limitazione deN'ambito di privativa qui rivendicato.

Ad esempio, alle forme di realizzazione descritte sopra, la persona esperta potrà, al fine di soddisfare specifiche esigenze, apportare modifiche e/o sostituzioni di elementi descritti con elementi equivalenti, senza per questo uscire daN’ambito delle rivendicazioni allegate.

Ad esempio, l’anello elastico 34 può essere sostituito da una molla per ciascun elemento di innesto. Inoltre, sebbene la struttura con camma e mezzi elastici di spinta sui ganci sia particolarmente vantaggiosa, si può anche pensare di impiegare un sistema di azionamento meccanico di spinta in entrambe le direzioni, con un elemento elastico che agisce direttamente sull’elemento di manovra se si desidera un riarmo automatico o, anche, senza alcun elemento elastico se vengono impiegati mezzi di blocco dell’elemento di comando almeno nella posizione di bloccaggio. Tali sistemi alternativi sono facilmente immaginabili dal tecnico sulla base della descrizione dell’invenzione qui fatta. I mezzi di impedimento alla rotazione e i mezzi di innesto assiale rimuovibile possono anche essere realizzati con uno stesso componente.

Claims (12)

1. RIVENDICAZIONI 1. Motoriduttore tubulare (12) per tende, serrande, awolgibili o simili, comprendente un supporto (20) adatto a connettere una testa (22) di estremità del motoriduttore tubolare (12) ad una superficie (18), in cui il supporto (20) è destinato ad essere fissato alla superficie (18) e la testa (22) è inseribile nel supporto (20) secondo una direzione di inserimento sostanzialmente coincidente con l’estensione assiale del motoriduttore, il supporto essendo dotato di mezzi di impedimento alla rotazione della testa e di mezzi di bloccaggio rilasciabile contro lo sfilamento assiale della testa; caratterizzato dal fatto che i mezzi di bloccaggio rilasciabile comprendono: - elementi di bloccaggio o ganci (24) circonferenzialmente distribuiti attorno all’asse di inserimento della testa (22) nel supporto e che sono mobili ciascuno tra una prima posizione di bloccaggio e una seconda posizione di sbloccaggio; - un elemento di comando (26) che al suo azionamento manuale comanda lo spostamento degli elementi di bloccaggio o ganci (24) fra prima e seconda posizione.
2. 2. Motoriduttore tubolare secondo la precedente rivendicazione, caratterizzato dal fatto che detto elemento di comando (26) comprende superfici sagomate o a camma (44) adatte a spostare detti elementi di bloccaggio o ganci (24) tra detta prima posizione di bloccaggio e detta seconda posizione di sbloccaggio.
3. 3. Motoriduttore tubolare secondo la rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto che i mezzi di impedimento alla rotazione comprendono elementi sporgenti (54) che sono disposti attorno al perimetro del supporto (20), che si sviluppano parallelamente al detto asse di accoppiamento per accogliere fra di essi la testa (22) per contenerla lateralmente e si sviluppano verso l’interno per individuare superfici (56) di riscontro contro pareti laterali di scanalature (57) ricavate circonferenzialmente attorno alla testa.
4. 4. Motoriduttore tubolare secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che gli elementi di bloccaggio o ganci (24) scorrono fra prima e seconda posizione attraverso gli elementi sporgenti (54).
5. 5. Motoriduttore tubolare secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti elementi di bloccaggio o ganci (24) sono adatti a muoversi in direzione radiale fra detta posizione di bloccaggio e detta posizione di sbloccaggio.
6. 6. Motoriduttore tubolare secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che detti elementi di bloccaggio o ganci (24) hanno una forma a U, con bracci di estremità (30, 32) della U diretti verso l’asse longitudinale del supporto, il primo braccio di estremità 30 della U realizzando un dente mobile che individua una superficie di bloccaggio (43), e sul secondo braccio di estremità (32) della U agendo l’elemento di comando (26).
7. 7. Motoriduttore tubolare secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi elastici (34) adatti a spingere gli elementi di bloccaggio o ganci (24) verso la posizione di bloccaggio in direzione radiale verso l’asse longitudinale del supporto (20).
8. 8. Motoriduttore tubolare secondo rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che i mezzi elastici sono costituiti da un anello elastico che circonda perimetralmente gli elementi di bloccaggio o ganci (24).
9. 9. Motoriduttore tubolare secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che detti mezzi a camma (44) agiscono sulle seconde estremità (32) degli elementi di bloccaggio o ganci (24).
10. 10. Motoriduttore tubolare secondo rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto che detto supporto (20) accoglie l’elemento di comando (26) in modo ruotabile rispetto al detto asse di inserimento per comandare alla sua rotazione lo spostamento degli elementi di bloccaggio o ganci (24) fra prima e seconda posizione.
11. 11. Motoriduttore tubolare secondo rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che detto supporto (20) presenta una sede centrale (50) di forma circolare con un bordo che sporge in direzione assiale per formare una corona circolare (52) sulla quale è esternamente infilato l’elemento di comando (26) a definire un perno per la sua rotazione.
12. 12. Motoriduttore tubolare secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che detto elemento di comando (26) è predisposto con un corpo anulare (29) dal quale sporgono in direzione radiale bracci (31) che terminano esternamente al supporto e ciascuno con una estremità di comando (28).