ITTO970946A1 - Dispositivo di ribaltamento a due assi di rotazione per uno specchio retrovisore esterno di un veicolo - Google Patents

Dispositivo di ribaltamento a due assi di rotazione per uno specchio retrovisore esterno di un veicolo Download PDF

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ITTO970946A1
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Elio Lupo
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Description

D E S C R I Z I O N E
del brevetto per invenzione industriale
La presente invenzione è relativa ad un dispositivo di ribaltamento a due assi di rotazione per uno specchio retrovisore esterno di un veicolo.
Gli specchi retrovisori per veicoli sono provvisti di un dispositivo interno che ne consente il ribaltamento (cioè il posizionamento a filo carrozzeria) in un senso o nell'altro rispetto alla normale posizione operativa. Tale dispositivo comprende generalmente una o più molle di richiamo, per consentire un immediato ripristino della posizione operativa dello specchio nel caso di spostamento accidentale, dovuto ad esempio ad un urto.
La maggior parte degli specchi retrovisori oggi in produzione comprende un dispositivo di ribaltamento ad un asse, che consente appunto il movimento dello specchio attorno ad un unico asse di rotazione. Tale dispositivo,· pur essendo di concezione relativamente semplice, presenta alcuni inconvenienti.
Prima di tutto, la necessità di avere il ribaltamento nell'uno e nell'altro senso rende necessario disporre l'asse di rotazione ad una certa distanza dalla scocca del veicolo, aumentando in tal modo l'ingombro verso l'esterno dello specchio stesso.
Inoltre, la rotazione attorno ad un unico asse non consente un completo ribaltamento a filo carrozzeria dello specchio, che rimane quindi parzialmente scostato rispetto alla carrozzeria stessa.
Sono noti anche specchi retrovisori in cui il ribaltamento è consentito da un dispositivo di rotazione a due assi, il quale permette di superare gli inconvenienti del dispositivo ad un asse sopra descritto. In questo caso, infatti, il dispositivo presenta due assi di rotazione, entrambi sostanzialmente verticali ed adiacenti alla porzione di carrozzeria a cui viene fissata la base dello specchio. La rotazione attorno ad un primo asse consente il ribaltamento in un senso, mentre la rotazione attorno all'altro asse consente la rotazione in senso opposto.
Tali tipi di dispositivi, pur consentendo di ridurre l'ingombro dello specchio e di avere un completo ribaltamento-dello specchio stesso, risultano parecchio più complessi dei dispositivi ad un asse, in quanto richiedono un numero elevato di componenti e l'utilizzo di molle di richiamo di dimensioni notevoli, con conseguenti problemi di ingombro e di difficoltà di montaggio. Inoltre, l'esigenza di rendere stabili le posizioni abbattute in avanti e indietro del corpo dello specchio, senza che lo specchio stesso scatti automaticamente nella normale posizione operativa, richiede la presenza di meccanismi che rendono ancor più complesso, pesante e costoso il dispositivo e che ne riducono l'affidabilità. La complessità di tali soluzioni fa infine sì che ognuna di esse sia ben specifica per un singolo modello di retrovisore.
Scopo della presente invenzione è quello di realizzare un dispositivo di ribaltamento a due assi di uno specchio retrovisore esterno di un veicolo che, oltre ad essere esente dagli inconvenienti sopra descritti, risulti di realizzazione semplice ed economica.
Secondo la presente invenzione viene realizzato un, dispositivo di ribaltamento a due assi di uno specchio retrovisore esterno di un veicolo, il detto specchio comprendendo una base fissa solidale alla scocca del veicolo ed un corpo mobile, atto a ruotare fra una normale posizione operativa ed almeno una posizione abbattuta, il detto dispositivo comprendendo almeno una unità di snodo, a sua volta comprendente una parte fissa solidale alla detta base dello specchio, una parte mobile solidale al detto corpo dello specchio e mezzi di accoppiamento atti ad accoppiare la detta parte mobile alla detta parte fissa; la detta parte mobile essendo atta a ruotare attorno ad almeno un primo asse fra una posizione di riposo, corrispondente alla detta normale posizione operativa del detto corpo ed una prima posizione di massima rotazione corrispondente alla detta posizione abbattuta del detto corpo, caratterizzato dal fatto che la detta parte fissa e la detta parte mobile sono definite da rispettivi elementi a telaio sostanzialmente poligonali; almeno un primo dei detti elementi a telaio presentando almeno un lato arcuato definente una prima traiettoria per un secondo dei detti elementi a telaio; i detti mezzi di accoppiamento comprendendo primi elementi di impegno collegati al detto secondo elemento a telaio e cooperanti con il detto lato arcuato del detto primo elemento a telaio; la detta unità di snodo comprendendo, inoltre, mezzi elastici di supporto dei detti primi elementi di impegno, colleganti i detti primi elementi di impegno al detto secondo elemento a telaio ed atti a mantenere i primi elementi di impegno stessi a contatto con il detto lato arcuato.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi della presente invenzione appariranno chiari dalla descrizione che segue di alcuni suoi esempi non limitativi di attuazione, con riferimento alle figure dei disegni annessi, nei quali:
la figura 1 è una vista prospettica di un dispositivo realizzato secondo l'invenzione, mostrato in una posizione di riposo corrispondente ad una normale posizione operativa dello specchio;
la figura 2 è una vista prospettica del dispositivo di figura 1 in una posizione operativa intermedia,assunta durante lo spostanento verso
una prima posizione abbattuta dello
specchio;
la figura 3 è una vista prospettica del dispositivo di figura 1 in una ulteriore posizione operativa intermedia,assunta durante lo spostanento verso una seconda posizione abbattuta dello specchio;
- la figura 4 è una vista in pianta del dispositivo di figura 1, nella suddetta posizione di riposo;
- la figura 5 è una vista in pianta di una prima possibile variante al dispositivo di figura 1;
- la figura 6 è una vista in pianta di una seconda possibile variante al dispositivo di figura 1;
- la figura 7 è una vista in pianta di una terza possibile variante al dispositivo di figura 1; e
la figura 8 illustra, in vista prospettica esplosa, una quarta possibile variante al dispositivo di figura 1.
Con riferimento alle figure 1-4 è indicato con 1, nel suo complesso, un dispositivo di ribaltamento a due assi di uno specchio retrovisore’ 2 (mostrato schematicamente a tratteggio in figura 4) di un veicolo (non illustrato). Il dispositivo 1 è definito da una unità di snodo 3 comprendente una coppia di elementi a telaio 4, 5, realizzati di materiale termoplastico e ciascuno di un unico pezzo. Gli elementi a telaio 4, 5 presentano forma sostanzialmente a cuspide e sono fra loro sovrapposti ed accoppiati; qui e nel seguito della descrizione si intenderà, con forma a cuspide, una forma sostanzialmente a triangolo isoscele, con un lato di base sostanzialmente rettilineo e due lati obliqui arcuati, presentanti concavità rivolte verso l'interno del triangolo stesso ed uniti fra loro per definire una cuspide. I due elementi a telaio 4, 5 presentano rispettivi lati di base 6, 7 e rispettive coppie di lati arcuati 8, 9, ciascuno dei quali presenta una sezione trasversale sostanzialmente rettangolare.
Un primo dei due elementi a telaio, ad esempio l'elemento a telaio 4, è solidale alla base fissa dello specchio retrovisore 2, indicata con 10 in figura 4, mentre un secondo dei due elementi a telaio, nel caso specifico l'elemento a telaio 5, è solidale al corpo mobile dello specchio retrovisore 2, indicato con 11 in figura 4. Entrambi gli elementi a telaio 4 e 5 presentano la cuspide rivolta verso l'esterno del veicolo.
Nel primo elemento a telaio 4, i lati arcuati 8 sono uniti al lato di base 6 tramite rispettive porzioni di raccordo 14 conformate sostanzialmente ad U e sporgenti verso l'esterno del primo elemento a telaio 4 stesso in direzioni fra loro sostanzialmente opposte. Ciascuna porzione di raccordo 14 comprende, in particolare, un primo braccio 15 collegato al corrispondente lato arcuato 8, un secondo braccio 16 collegato al lato di base 6, ed una porzione centrale 17 presentante un occhiello 18; quest'ultimo è atto ad essere attraversato da un perno 19 (rappresentato col tratteggio in figura 1) fissabile, in modo noto e non illustrato, alla base 10 dello specchio retrovisore 2.
Nel secondo elemento a telaio 5, ciascun lato arcuato 9 porta solidali un primo ed un secondo elemento di impegno 21, 22, aventi forma sostanzialmente cilindrica, presentanti rispettivi assi paralleli fra loro ed ortogonali al piano di estensione del secondo elemento a telaio 5 stesso, ed atti a cooperare a strisciamento con un corrispondente lato arcuato 8 del primo elemento a telaio 4. In particolare, ciascun primo elemento di impegno 21 è solidalmente collegato alla parete interna di un rispettivo lato arcuato 9 del secondo elemento a telaio 5 tramite un braccio flessibile 20 ricurvo; quest'ultimo è realizzato di pezzo, si estende da un tratto intermedio del lato arcuato 9 fino al vertice definito dal lato arcuato 9 ed il lato di base 7, e presenta concavità rivolta verso il lato arcuato 9 stesso. Il primo elemento di impegno 21 è solidale all'estremità del rispettivo braccio flessibile 20 ed è disposto, quando gli elementi a telaio 4 e 5 sono fra loro sovrapposti, sostanzialmente sullo stesso piano del primo elemento a telaio 4; inoltre, esso coopera a strisciamento, sotto la spinta del rispettivo braccio flessibile 20, contro la parete interna del corrispondente lato arcuato 8 del primo elemento a telaio 4.
Il secondo elemento di impegno 22 presenta dimensioni assiali maggiori di quelle del primo elemento di impegno e comprende una prima porzione assiale, fissata lateralmente alla parete esterna del rispettivo lato arcuato 9 in prossimità del vertice definito dal lato arcuato 9 stesso e dal lato di base 7, ed una seconda porzione assiale disposta sostanzialmente complanare al primo elemento a telaio 4, in modo da poter cooperare a strisciamento, in contrapposizione al primo elemento di impegno 21, contro la parete esterna del corrispondente lato arcuato 8 del primo elemento a telaio 4. Ciascun secondo elemento di impegno 22 definisce inoltre un occhiello 23 atto ad essere attraversato da un rispettivo perno 24 fissabile, in maniera nota e non illustrata, al corpo 11 dello specchio retrovisore.
I lati arcuati 8 del primo elemento a telaio 4 definiscono, in base a quanto sopra detto, rispettive traiettorie ad arco di cerchio per il movimento del secondo elemento a telaio 5. Il centro di ciascuna di tali traiettorie è disposto lungo l'asse di un rispettivo secondo elemento di impegno ‘22. Sono in tal modo definiti i due assi di rotazione del dispositivo 1, indicati con 22a in figura 1.
Nelle figure 2 e 3 vengono mostrate due posizione intermedie assunte dal secondo elemento a telaio 5 durante il suo spostamento da una posizione di riposo, mostrata in figura 1 e corrispondente alla normale posizione operativa dello specchio retrovisore 1, verso una prima e, rispettivamente, una seconda posizione di massima rotazione (non illustrate), corrispondenti alle due posizioni ribaltate dello specchio retrovisore 1 stesso.
Con riferimento alle figure 1 e 4, nella posizione di riposo i due elementi a telaio 4 e 5 presentano i lati fra loro corrispondenti sovrapposti, mentre ciascun primo elemento di impegno 21 è disposto a contatto con la parete interna del primo braccio 15 della rispettiva porzione di raccordo 14, ed il corrispondente secondo elemento di impegno 22 è disposto a contatto della parete esterna del primo braccio 15 stesso, il quale definisce pertanto un fine corsa per il secondo elemento di impegno 22 stesso. La parete interna del primo braccio 15 si raccorda con la parete interna del corrispondente lato arcuato 8 tramite un risalto 26 (figura 4) la quale, ostacolando lo spostamento del primo elemento di impegno 21, contribuisce a rendere stabile la posizione di riposo.
La prima posizione di massima rotazione (non illustrata), viene raggiunta in seguito alla rotazione del secondo elemento a telaio 5 attorno ad uno degli assi di rotazione 22a e lungo la traiettoria definita da uno dei lati arcuati 8 del primo elemento a telaio 4. In figura 2 è illustrata una posizione intermedia del secondo elemento a telaio 5, immediatamente precedente alla prima posizione di massima rotazione.
Nella prima posizione di massima rotazione, la coppia di elementi di impegno 21, 22 che ha percorso la suddetta traiettoria risulta disposta in corrispondenza della cuspide del primo elemento a telaio 4, indicata con 40. Un'ulteriore rotazione oltre tale posizione è impedita dal contatto del primo elemento di impegno 21 con la parete interna dell'altro lato arcuato 8. Inoltre, il ritorno del secondo elemento a telaio 5 verso la posizione di riposo è ostacolato dalla presenza di un risalto 27 sulla parete interna del lato arcuato 8, che contrasta lo spostamento del primo elemento di impegno 21, rendendo la prima posizione di massima rotazione una posizione stabile. Durante la rotazione del secondo elemento a telaio 5 verso la prima posizione di massima rotazione, il secondo elemento di impegno 22 il cui asse definisce l'asse di rotazione rimane fermo nella posizione di partenza, mentre il corrispondente primo elemento di impegno 21 subisce un piccolo spostamento per seguire la rotazione del secondo elemento a telaio 5 stesso.
Lo spostamento dalla posizione di riposo alla seconda posizione di massima rotazione, attraverso la posizione intermedia di figura 3, avviene con una rotazione del secondo elemento a telaio 5 attorno all'altro asse di rotazione 22a, in maniera simmetrica a quella sopra descritta.
Con riferimento alla figura 5, è indicato con 29 un dispositivo di ribaltamento che differisce dal dispositivo 1 in quanto il primo elemento a telaio 4 presenta una coppia di appendici 30 estendentisi, parallelamente fra loro, dal lato di base 6 verso l'interno del primo elemento a telaio 4 stesso. Ciascuna delle appendici 30 realizza, insieme alla parete interna del primo braccio 15 di una corrispondente porzione di raccordo 14, una sede 31 sostanzialmente senza gioco per il primo elemento di impegno 21. L'attrito conseguente allo strisciamento del primo elemento di impegno 21 contro le pareti dell'appendice 31 e del primo braccio 15 determina un aumento del carico di svincolo del primo elemento di impegno 21 stesso per avviare la rotazione del secondo elemento a telaio 5. La forma e la disposizione delle appendici 30 possono ovviamente essere variate per avere una regolazione del carico di svincolo.
L'aumento del carico di svincolo consente inoltre di ridurre la possibilità di spostamento relativo indesiderato _dei due elementi a telaio 4, 5 nella direzione di puntamento delle cuspidi. Tale spostamento può ad esempio essere provocato da una trazione esercitata sul corpo 11 dello specchio 2 verso l'esterno del veicolo, a partire dalla posizione normale operativa.
Con riferimento alla figura 6, è indicato con 32 un dispositivo che differisce dal dispositivo 1 in quanto il primo. elemento a telaio 4 comprende un risalto elastico 33 a forma di W rovesciata, collegato al lato di base 6 tramite una porzione rettilinea 34. Ciascun braccio del risalto elastico 33 esercita un'azione elastica su un rispettivo primo elemento di impegno 21 verso il primo braccio 15 per ottenere, anche in questo caso, un aumento del carico di svincolo per avviare la rotazione del secondo elemento a telaio 5 a partire dalla posizione di riposo e per ridurre la possibilità di spostamento relativo indesiderato dei due elementi a telaio 4 e 5.
Con riferimento alla figura 7, è indicato con 35 un dispositivo che differisce dal dispositivo 32 in quanto dal vertice del risalto elastico 33 si estende una appendice 36 rettilinea, che termina in prossimità della cuspide 40, ad una distanza dalla cuspide 40 stessa pari a circa il diametro del primo elemento di impegno 21. L'estremità libera dell'appendice 36 è atta a cooperare con interferenza con il primo elemento di impegno 21, quando questo è disposto in corrispondenza della cuspide 40, vale a dire quando il secondo elemento a telaio 5 è in una delle due posizioni di massima rotazione. Tale contatto permette di aumentare il carico di svincolo del secondo elemento a telaio 5 a partire dalle posizioni di massima rotazione.
Con riferimento alla figura 8, è indicato con 38 un dispositivo (mostrato in vista esplosa) che differisce dal dispositivo 1 in quanto comprende più unità di snodo 3 tra loro identiche, disposte impilate. Tutti i primi elementi a telaio 4 sono fissati alla base 10 dello specchio 2 tramite una stessa coppia di perni (equivalenti ai perni 19 di figura 1), mentre tutti i secondi elementi a telaio 5 sono fissati al corpo 11 dello specchio 2 tramite una ulteriore coppia di perni (equivalenti ai.perni 24 di figura 1). Il numero di unità dì snodo 3 che compongono il dispositivo 35 viene stabilito in base al carico desiderato per realizzare lo spostamento del corpo 11 dello specchio retrovisore 2. Ovviamente, maggiore è il numero di unità di snodo 3, e maggiore è il carico necessario per lo spostamento.
Strutture impilate di tipo simile possono essere ottenute sovrapponendo .unità di snodo .del tipo delle figure 5, 6 e 7.
Il dispositivo dell'invenzione offre i seguenti vantaggi.
Prima di tutto, si ha una maggior semplicità realizzativa, un minor peso, un minor costo ed una maggiore affidabilità rispetto ai dispositivi noti.
Inoltre, il dispositivo dell'invenzione non richiede la presenza di molle di richiamo o di aggancio (in quanto queste sono presenti intrinsecamente nella struttura) e risulta facilmente adattabile (con modifiche minime o semplicemente con una variazione di scala) a modelli diversi di specchio retrovisore.
Infine, essendo realizzato interamente in materiale termoplastico, risulta facilmente riciclabile.
Risulta infine chiaro che al dispositivo qui descritto ed illustrato possono essere apportate modifiche e varianti senza per questo uscire dall'ambito protettivo della presente invenzione.
Ad esempio, qualora nella scocca del veicolo sia presente uno spazio sufficiente, i due elementi a telaio che compongono l'unità di snodo del dispositivo (o ciascuna delle unità di snodo, nel caso di struttura impilata) possono essere montati con la cuspide orientata verso l'interno del veicolo, senza che nulla cambi relativamente alla funzionalità del dispositivo.
Inoltre, data la reciprocità del movimento relativo dei due elementi a telaio a seconda che si consideri un riferimento solidale al primo elemento a telaio o un riferimento solidale al secondo elemento a telaio, risulta possibile fissare il primo elemento a telaio (o i primi elementi a telaio nel caso di struttura impilata) al corpo 11 dello specchio 2 ed il secondo elemento a telaio (o i secondi elementi a telaio) alla base 10 dello specchio 2, senza che la funzionalità del dispositivo subisca modifiche.
In particolari tipi di specchi retrovisori, in cui il corpo 11 dello specchio 2 è unito alla base 10 tramite due bracci di collegamento fra loro paralleli definenti uno spazio per il passaggio di cavi o connettori, il dispositivo può comprendere due unità di snodo, o due pile di unità di snodo, ciascuna delle quali è disposta all’interno di un rispettivo braccio di collegamento.
Infine, è possibile realizzare una unità di snodo comprendente due elementi identici, ciascuno dei quali porta su uno dei lati arcuati un primo elemento di impegno 21 e sull'altro lato arcuato un risalto 27. Ribaltando di 180° uno dei due elementi a telaio e sovrapponendolo all'altro, si ottiene una unità di snodo con possibilità di rotazione relativa dei due elementi a telaio stessi,nei due sensi opposti.

Claims (19)

  1. R IV E N D I CA Z IO N I 1.- Dispositivo di ribaltamento a due assi di rotazione per uno specchio retrovisore esterno di un veicolo, il detto specchio (2) comprendendo una base (10) fissa solidale alla scocca del veicolo ed un corpo (11) mobile, atto a ruotare fra una normale posizione operativa ed almeno una posizione abbattuta, il detto dispositivo comprendendo almeno una unità di snodo (3), a sua volta comprendente una parte fissa (4) solidale alla detta base (10) dello specchio (2), una parte mobile (5) solidale al detto corpo (11) dello specchio (2) e mezzi di accoppiamento (21, 22) atti ad accoppiare la detta parte mobile (5) alla detta parte fissa (4); la detta parte mobile (5) essendo atta a ruotare attorno ad almeno un primo asse (22a) fra una posizione di riposo, corrispondente alla detta normale posizione operativa del detto-corpo (11) ed una prima posizione di massima rotazione corrispondente alla detta posizione abbattuta del detto corpo (11), caratterizzato dal fatto che la detta parte fissa (4) e la detta parte mobile (5) sono definite da rispettivi elementi a telaio (4, 5) sostanzialmente poligonali; almeno un primo dei detti elementi a telaio (4) presentando almeno un lato arcuato (8) definente una prima traiettoria per un secondo dei detti elementi a telaio (5); i detti mezzi di accoppiamento (21, 22) comprendendo primi elementi di impegno (21) collegati al detto secondo elemento a telaio (5) e cooperanti con il detto lato arcuato (8) del detto primo elemento a telaio (4); la detta unità di snodo (3) comprendendo, inoltre, mezzi elastici (20) di supporto dei detti primi elementi di impegno (21), colleganti i detti primi elementi di impegno (21) al detto secondo elemento a.telaio (5) ed atti a mantenere i primi elementi di impegno (17) stessi a contatto con il detto lato arcuato (8).
  2. 2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il detto corpo (11) è atto a ruotare anche verso una seconda posizione abbattuta, opposta alla prima posizione abbattuta rispetto alla normale posizione operativa; il detto primo elemento a telaio (4) presentando forma sostanzialmente triangolare e comprendendo, oltre al detto lato arcuato (8), un lato di base (6) ed un ulteriore lato arcuato (8); il detto ulteriore lato arcuato (8) definendo una seconda traiettoria per il detto secondo elemento a telaio (5) per il raggiungimento della detta seconda posizione abbattuta del detto corpo (11).
  3. 3. Dispositivo secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che i detti lati arcuati (8) presentano concavità rivolta verso l'interno del detto primo elemento a telaio (4).
  4. 4. Dispositivo secondo la rivendicazione 2 o 3, caratterizzato dal fatto che il detto secondo elemento a telaio (5) presenta anch'esso forma sostanzialmente triangolare e presenta un rispettivo lato di base (7) e una coppia di rispettivi lati arcuati (9); i detti primi mezzi elastici di supporto (20) comprendendo una coppia di bracci elastici (20) ricurvi, ciascuno dei quali si estende a sbalzo e di pezzo dalla parete interna di un rispettivo detto lato arcuato (9) del secondo elemento a telaio (5), collega al lato arcuato (9) stesso un rispettivo detto primo elemento di impegno (21) ed esercita, sul detto primo elemento di impegno (21), un'azione elastica che mantiene il primo contro elemento di impegno (21) stesso a contatto con un corrispondente lato arcuato (8) del detto primo elemento a telaio (4).
  5. 5. Dispositivo secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che i detti mezzi di accoppiamento (21, 22) comprendono secondi elementi di impegno (22), i quali sono collegati ad una parete esterna di un rispettivo lato arcuato (9) del detto secondo elemento a telaio (5) e sono atti a cooperare con la parete esterna di un corrispondente lato arcuato (8) del detto primo elemento a telaio (4).
  6. 6. Dispositivo secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che ciascuno dei detti secondi elementi di impegno (22) presenta un foro (23) passante atto ad e.ssere attraversato da un rispettivo perno (24) collegabile al detto corpo (11); ciascun detto foro (23) presentando un asse (22a) definente un asse di rotazione per il detto secondo elemento a telaio (5).
  7. 7. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 2 a 6, caratterizzato dal fatto che i detti lati arcuati (8) sono uniti fra loro in modo da definire una cuspide (40) e che, quando il detto secondo elemento a telaio (5) è disposto in una delle dette posizioni di massima rotazione, un primo elemento di impegno (21) ed il corrispondente secondo elemento di impegno (22) sono disposti in corrispondenza della detta cuspide (40).
  8. 8. Dispositivo secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che il detto primo elemento a telaio (4) comprende primi mezzi di arresto (27) disposti sulla parete interna dei propri lati arcuati (8) in prossimità della detta cuspide (40) ed atti ad arrestare, quando il detto elemento a telaio (5) è in una delle dette posizioni di massima rotazione, il detto primo elemento di impegno (21) disposto in corrispondenza della detta cuspide (40).
  9. 9. Dispositivo secondo la rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto che i detti primi mezzi di arresto (27) comprendono una coppia di risalti (27), ciascuno dei quali è disposto sulla parete interna di un rispettivo detto lato arcuato (8) del detto primo elemento a telaio (4).
  10. 10. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 2 a 9, caratterizzato dal fatto che il detto primo elemento a telaio (4) presenta una coppia di porzioni di raccordo (14), ciascuna delle quali collega il detto lato di base (6) con un rispettivo lato arcuato (8), si estende verso l'esterno del detto primo elemento a telaio (4) e presenta un foro passante (18) atto ad essere attraversato da un perno (19) collegabile solidalmente alla detta base (10) del detto specchio (2).
  11. 11. Dispositivo secondo la rivendicazione 10 quando dipendente dalla 5, caratterizzato dal fatto che le dette porzioni di raccordo (14) definiscono rispettivi fine corsa per i detti secondi elementi di impegno (22).
  12. 12. Dispositivo secondo la rivendicazione 11, caratterizzato dal fatto che il detto primo elemento a telaio comprende secondi mezzi di arresto (26), i quali sono disposti sulla parete interna dei propri lati arcuati (8) in corrispondenza della detta porzione di raccordo e sono atti ad arrestare i detti primi elementi di impegno (21) quando il detto secondo elemento a telaio (5) è nella detta posizione di riposo.
  13. 13. .Dispositivo secondo la rivendicazione 12, caratterizzato dal fatto che i detti secondi mezzi di arresto (26) comprendono una coppia di risalti (26), ciascuno dei quali è disposto fra una rispettiva porzione di raccordo (14) ed un rispettivo lato arcuato (8).
  14. 14. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 2 a 13, caratterizzato dal fatto che il detto primo elemento a telaio (4) comprende mezzi di regolazione del carico di svincolo (30; 33) solidali al detto lato di base (6) ed atti ad esercitare una forza di contrasto sui detti primi elementi di impegno (21) quando il detto secondo elemento a telaio (5) si sposta dalla detta posizione di riposo.
  15. 15. Dispositivo secondo la rivendicazione 14, caratterizzato dal fatto che i detti mezzi di regolazione del carico di svincolo (30) comprendono una coppia di appendici (30), estendentisi dal detto lato di base (6) verso l'interno del detto primo elemento a telaio (4); ciascuna delle dette appendici (30) definendo, con le pareti di una rispettiva porzione di raccordo (14), una sede (31) sostanzialmente senza gioco per un rispettivo primo elemento di impegno (21), quando il detto secondo elemento di impegno (5) è nella detta posizione di riposo.
  16. 16. Dispositivo secondo la rivendicazione 14, caratterizzato dal fatto che i detti mezzi di regolazione del carico di svincolo (33) comprendono un elemento elastico (33) solidale al detto lato di base (6) e presentante un primo ed un secondo braccio elastico atti ad esercitare una forza elastica sui detti elementi di impegno (21) per contrastarne il movimento.
  17. 17. Dispositivo secondo la rivendicazione 16, caratterizzato dal fatto che i detti mezzi di regolazione del carico di svincolo (33) comprendono una appendice (36) estendentesi fra il detto elemento elastico (33) e la detta cuspide (40) ed atta a cooperare, quando il detto secondo elemento a telaio (5) è in una delle dette posizioni di massima rotazione, con il detto primo elemento di impegno (21) disposto in corrispondenza della detta cuspide (40).
  18. 18. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere più unità di snodo disposte impilate fra loro.
  19. 19. Dispositivo di supporto mobile di uno specchio retrovisore esterno di un veicolo, sostanzialmente come descritto con riferimento ai disegni allegati.
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