ITTO940175A1 - Apparecchio elettrico con terminale di connessione muniti di un indicatore, quale un blocco di giunzione od altri. - Google Patents

Apparecchio elettrico con terminale di connessione muniti di un indicatore, quale un blocco di giunzione od altri. Download PDF

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ITTO940175A1
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    • H01RELECTRICALLY-CONDUCTIVE CONNECTIONS; STRUCTURAL ASSOCIATIONS OF A PLURALITY OF MUTUALLY-INSULATED ELECTRICAL CONNECTING ELEMENTS; COUPLING DEVICES; CURRENT COLLECTORS
    • H01R4/00Electrically-conductive connections between two or more conductive members in direct contact, i.e. touching one another; Means for effecting or maintaining such contact; Electrically-conductive connections having two or more spaced connecting locations for conductors and using contact members penetrating insulation
    • H01R4/28Clamped connections, spring connections
    • H01R4/30Clamped connections, spring connections utilising a screw or nut clamping member
    • HELECTRICITY
    • H01ELECTRIC ELEMENTS
    • H01RELECTRICALLY-CONDUCTIVE CONNECTIONS; STRUCTURAL ASSOCIATIONS OF A PLURALITY OF MUTUALLY-INSULATED ELECTRICAL CONNECTING ELEMENTS; COUPLING DEVICES; CURRENT COLLECTORS
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    • H01R9/22Bases, e.g. strip, block, panel
    • H01R9/24Terminal blocks
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  • Connections Arranged To Contact A Plurality Of Conductors (AREA)
  • Details Of Connecting Devices For Male And Female Coupling (AREA)

Abstract

Si tratta di qualsiasi apparecchio elettrico dotato di almeno un terminale di connessione (13) che comprende un organo di contatto fisso (14) e, per serrare l'estremità spellata (38) di un conduttore elettrico (11) contro questo, una vite (16).Secondo l'invenzione alla vite (16) è associata una spia (28), che, montata mobile, è collegata in movimento a questa vite (16) su almeno una parte del suo percorso, ed è previsto un organo elastico (25) da cui deriva che questa spia (28) è permanentemente sollecitata in direzione di una posizione estrema di riposo.Applicazione ad esempio ai blocchi di giunzione.

Description

DESCRIZIONE dell'invenzione industriale dal titolo: "APPARECCHIO ELETTRICO CON TERMINALE DI CONNESSIONE MUNITI DI UN INDICATORE, QUALE UN BLOCCO DI GIUNZIONE OD ALTRI"
La presente invenzione riguarda in modo generale tutti gli apparecchi elettrici che, allo scopo di essere collegati ad un conduttore elettrico, sono dotati di almeno un terminale di connessione che comprende un organo di contatto fisso e che comprende, allo scopo di serrare l'estremità di un conduttore elettrico contro questo, una vite.
Essa riguarda più particolarmente, ma non necessariamente esclusivamente, i blocchi di giunzione, cioè gli apparecchi elettrici che, dotati di due terminali di connessione, sono semplicemente destinati a permettere di collegare l'uno all'altro due conduttori elettrici.
L'operatore che realizza il collegamento di un conduttore elettrico a tale terminale di connessione non ha usualmente finora alcuna indicazione pratica sulla posizione reale della vite in ogni istante, ciò che da una parte può portarlo a taluni tentativi, a detrimento della durata delle operazioni, e ciò che infine lo lascia il solo giudice circa il serraggio applicato al conduttore elettrico e dunque circa la pressione di contatto alla quale questo è sottoposto.
Nel brevetto francese N. 2.580.119 viene proposto di associare alla vite una spia mobile, con un organo elastico, da cui deriva che questa spia è sollecitata in permanenza in direzione di una posizione estrema di riposo.
Ma questa spia si trova in pratica sotto il controllo di una camera idraulica la cui presenza porta ad una certa complicazione per il gruppo.
La presente invenzione ha in modo generale per oggetto una disposizione che, minimizzando, se non annullando, gli inconvenienti precedenti, ha vantaggiosamente la natura di rendere più sicuro il collegamento di un conduttore elettrico ad un terminale di connessione del tipo in questione e porta vantaggiosamente a delle realizzazioni semplici.
In modo più preciso essa ha per oggetto un qualsiasi apparecchio elettrico del tipo dotato di almeno un terminale di connessione che comprende un organo di contatto fisso e, per serrare l'estremità di un conduttore elettrico contro questo, una vite con una spia, che, associata alla vite, è montata mobile, e un organo elastico, da cui deriva che questa spia è sollecitata permanentemente in direzione di una posizione estrema di riposo, questo apparecchio elettrico essendo caratterizzato in modo generale dal fatto che la spia è collegata in movimento alla vite su almeno una parte del percorso di questa.
L'operatore viene così avvisato in modo visivo tramite la spia quando la vite si trova alla fine della corsa, ciò che corrisponde normalmente ad un serraggio sufficiente del terminale di connessione.
La pressione di contatto alla quale è allora sottoposto il conduttore elettrico può infatti essere allora considerata come ottimale.
Benché abbia la possibilità di completare il serraggio di questo conduttore elettrico se lo giudica necessario, l'operatore viene così vantaggiosamente informato circa le condizioni pratiche di collegamento di questo.
Le caratteristiche e i vantaggi dell'invenzione appariranno d'altra parte dalla descrizione che segue, a titolo di esempio, con riferimento ai disegni schematici allegati nei quali:
la figura 1 è una vista in elevazione di un apparecchio elettrico secondo l'invenzione;
le figure 2A, 2B sono viste in elevazione che, analoghe a quelle della figura 1, illustrano due fasi successive del collegamento di un conduttore elettrico a questo apparecchio elettrico;
le figure 3, 4, 5, 6 sono delle viste parziali in elevazione che, riprendendo in parte quella della figura 1, si riferiscono ciascuna rispettivamente a diverse varianti di attuazione; la figura 7 è un'altra vista parziale in elevazione che, riprendendo anch'essa in parte quella della figura 1, si riferisce ad un'altra variante di attuazione;
le figure 8A, 8B, 8C sono delle viste parziali in elevazione che, analoghe a quelle della figura 7, si riferiscono a diverse fasi successive di messa in opera di questa variante di attuazione; le figure 9 e 10 sono delle viste in sezione trasversale che si riferiscono ciascuna rispettivamente ad altri due apparecchi elettrici secondo l'invenzione.
Le figure 1 a 8 illustrano, a titolo di esempio, l'applicazione dell'invenzione ad un blocco di giunzione 10.
Come è noto, tale blocco di giunzione 10 è un apparecchio elettrico che, per collegare l'uno all'altro due conduttori elettrici 11 opportunamente spellati preliminarmente se si tratta di conduttori isolati, comprende tergo contro tergo, in uno stesso piano, in una scatola 12, due terminali di connessione 13.
Ad esempio, e come è noto in sé, la scatola 12 è costituita da due gusci che, opportunamente disposti l'uno di fronte all’altro sostanzialmente secondo uno stesso piano, nella fattispecie il piano delle figure, che è anche quello secondo il quale si estendono i terminali di connessione 13, vengono opportunamente resi solidali l'uno all'altro, racchiudendo fra di loro i terminali di connessione 13, supponendo che uno di questi, nella fattispecie il guscio anteriore, sia asportato nelle figure.
La scatola 12 può anche essere costituita da un solo guscio.
Dato che tale scatola 12 è·ben nota di per sé, essa non sarà descritta qui in modo più particolareggiato.
In modo ugualmente noto in sé ciascun terminale di connessione 13 comprende un organo di contatto fisso 14, che è opportunamente bloccato nella scatola 12 e, per serrare l'estremità spellata 38 di un conduttore elettrico 11 contro questo organo di contatto fisso 14, una vite 16.
Nelle forme di attuazione rappresentate nelle figure 1 a 8, ciascun terminale di connessione 13 comprende inoltre una staffa 15 mobile che, presentando la forma di un anello, circonda l'organo di contatto fisso 14, essendo impegnata su questo con gioco in altezza, cioè perpendicolarmente all’organo di contatto fisso 14, per poterla spostare in questo senso rispetto a questo, e senza alcun gioco se non quello funzionale da una parte e dall'altra di questo organo di contatto fisso 14.
La vite 16, che è disposta in un camino 17 della scatola 12, si trova in presa mediante avvitamento con la staffa 15 da un primo lato dell'organo di contatto fisso 14, grazie ad una foratura filettata 18 prevista a questo scopo nella parte 19 corrispondente di questa/ e un’entrata di conduttore 20, che è ricavata nella scatola 12, è suscettibile di dar accesso al volume interno della staffa 15, dall'altro lato dell'organo di contatto fisso 14, fra questo organo di contatto fisso 14 e la parte 21 della staffa 15 opposta alla vite 16.
In pratica gli organi di contatto fissi 14 dei terminali di connessione 13 sono formati dalle estremità di un solo e medesimo pezzo 22, comunemente chiamato barretta di collegamento che, comune ai terminali di connessione 13, corre in continuo dall'uno all'altro di questi.
Per quanto riguarda le entrate di conduttore 20 corrispondenti, esse sono svasate nelle forme di attuazione rappresentate, con un tetto 23 e un pavimento 24 che, obliqui uno rispetto all'altro, convergono in direzione dei terminali di connessione 13.
In vicinanza di questi, il tetto 23 è raccordato sostanzialmente a livello con la superficie inferiore con la barretta di collegamento 22.
Il pavimento 24 si arresta al contrario ad una distanza D da questa.
Secondo l'invenzione, per almeno uno dei terminali di connessione 13, e in pratica per ciascuno di questi, viene associata, alla vite 16, una spia 28 che, montata mobile secondo delle disposizioni descritte in modo più particolareggiato successivamente, è collegata in movimento a questa vite 16, per una parte almeno del percorso di questa, ed è previsto un organo elastico 25 da cui deriva che questa spia 28 è permanentemente sollecitata in direzione di una posizione estrema di riposo.
Nelle forme di attuazione rappresentate nelle figure 1 a 8, l'organo elastico 25 è interposto sul percorso della vite 16, sulla totalità del percorso di questa, e, prendendo appoggio su uno spallamento fisso 26, esso sollecita questa vite 16 in direzione opposta rispetto all'organo di contatto fisso 14.
Nella forma di attuazione più particolarmente rappresentata nella figura 1, l'organo elastico 25 dei terminali di connessione 13 appartiene ad una molla di flessione 30 comune all'uno e all'altro di questi, formando uno dei bracci di questa molla di flessione 30.
In pratica, in questa forma di attuazione, la molla di flessione 30 è formata da un lamierino che, fatto come un gomito a V largamente aperta, poggia con il suo gomito sulla barretta di collegamento 22, nella zona mediana di questa.
Così in questa forma di attuazione lo spallamento fisso 26, sul quale prende appoggio l'organo elastico 25 dei terminali di connessione 13, è direttamente formato dall'organo di contatto fisso 14 corrispondente e più precisamente dalla superfìcie superiore della barretta di collegamento 22 alla quale appartiene questo organo di contatto fisso 14.
Contemporaneamente l'organo elastico 25 poggia in questo caso sulla vite 16 all'estremità del 31 di questa.
Nella forma di attuazione rappresentata i bracci della molla di flessione 30, che formano gli organi elastici 25, si trovano contraffortati a riposo da spallamenti obliqui 32 previsti a questo scopo nella scatola 12.
Preferibilmente, e come è rappresentato, la spia 28 dei terminali di connessione 13 è montata mobile in un camino.
Nelle forme di attuazione rappresentate nelle figure 1 a 8 essa sporge al di fuori di questo a riposo .
Nella forma di attuazione più particolarmente rappresentata nella figura 1, questa spia 28 è portata dalla vite 16 alla quale essa è associata.
Ad esempio, e come è rappresentato, si tratta di una boccola che, solidale con la testa 34 di questa vite 16, consente l'accesso a questa.
La solidarizzazione corrispondente può derivare da un sovrastampaggio o da un'incollatura.
Essa può anche derivare da un bloccaggio a scatto quando, come è rappresentato nella figura 1, la boccola corrispondente presenta internamente in sporgenza nella sua base un collare 35 mediante il quale essa circonda un tronco liscio del gambo 31 della vite 16, sotto la testa 34 di questa.
Comunque sia, in questa forma di attuazione, il camino nel quale è montata mobile la spia 28 dei terminali di connessione 13 è il camino 17 nel quale interviene la loro vite 16.
Sia 36 lo sbocco all'esterno di questo camino 17.
Esso interviene sulla parete frontale della scatola 12, parallelamente alla barretta di collegamento 22.
Per costruzione si fa in modo che a riposo, figura 1, la parte 21 della staffa 15 dei terminali di connessione 13 opposta alla loro vite 16 affiora sostanzialmente a livello con il pavimento 24 delle entrate di conduttore 20, lasciando così uno spazio libero 37 tra di essa e gli organi di contatto fissi 14.
Contemporaneamente, sotto la sollecitazione dell'organo elastico 25 attraverso la vite 16, la spia 28 si trova in una posizione estrema per la quale, come rappresentato nella figura 1 e come è stato già indicato, essa sporge al di fuori del camino 17 sulla scatola 12.
Per collegare un conduttore elettrico 11 ad un terminale di connessione 13, l'estremità spellata 38 di questo conduttore elettrico 11 può vantaggiosamente essere direttamente impegnata nello spazio libero 37 di questo terminale di connessione 13, secondo la freccia FI della figura 1.
Poi è sufficiente, per mezzo di un cacciavite 39, procedere al serraggio di questa vite 16 attraverso la boccola che costituisce la spia 28 che essa porta.
In un primo tempo, figura 2A, la vite 16 rimane ad uno stesso livello, sotto la sollecitazione dell'organo elastico 25, solo l'avvitamento di essa avendo l'effetto di realizzare uno spostamento in altezza della staffa 15 in direzione della sua testa 34, perpendicolarmente all'organo di contatto fisso 14, con riduzione progressiva dello spazio libero 37 presente tra questa staffa 15 e l'organo di contatto fisso 14.
In un secondo tempo, quando questo spazio libero 37 è scomparso e quando di conseguenza la staffa 15 viene contraffortata dall'organo di contatto fisso 14, il serraggio della vite 16 ha l’effetto di realizzare progressivamente una compressione dell'organo elastico 25, fino allo schiacciamento totale di questo contro l'organo di contatto fisso 14, come rappresentato nella figura 2B.
La vite 16 si trova allora alla fine della corsa e la pressione di contatto, alla quale è sottoposta l'estremità spellata 38 del conduttore elettrico 11, realizzata mediante lo sforzo di compressione dell'organo elastico 25, viene considerata come ottimale per un buon funzionamento del collegamento elettrico così realizzato.
Per costruzione si fa in modo che, quando dopo il serraggio la vite 16 si trova così alla fine della corsa, la spia 28 si trovi almeno pronta ad affiorare sostanzialmente al livello con lo sbocco 36 del camino 17.
Nella forma di attuazione più particolarmente rappresentata nella figura 1, si fa in modo per costruzione che la spia 28 affiori sostanzialmente, e più precisamente esattamente, con questo sbocco 36 del camino 17, come è rappresentato nella figura 2B .
L'operatore viene così avvisatcchesi è allora raggiunta una pressione di contatto sufficiente, considerata come ottimale, qualunque sia il diametro dell'estremità spellata 38 del conduttore elettrico 11.
Egli ha tuttavia tutta la libertà di continuare a stringere la vite 16 se lo desidera.
Fatta astrazione da un eventuale schiacciamento dell'estremità spellata 38 del conduttore elettrico 11, ne deriva allora un aumento della pressione di contatto alla quale è sottoposta l'estremità spellata 38 del conduttore elettrico 11, mediante deformazione elastica della staffa 15.
Ma, in appoggio contro l'organo di contatto fisso 14 attraverso l'organo elastico 25, la vite 16 non si muove ed evidentemente la stessa cosa si verifica per la spia 28.
Come sarà stato notato, l'organo elastico 25, utilizzato secondo l'invenzione nei terminali di connessione 13, realizza a riposo il sollevamento della loro vite 16 e della loro staffa 15, come pure quello della spia 28 corrispondente.
Dopo il serraggio si è vantaggiosamente sicuri nel tempo circa la pressione di contatto realizzata .
Nelle varianti di attuazione rappresentate nelle figure 3 a 6, c’è un organo elastico 25 distinto per ciascuno dei terminali di connessione 13.
Ad esempio, figure 3 e 4, si tratta di una' molla del tipo di una molla a spirale.
Nella figura 3, e come in precedenza, lo spallamento fisso 26, sul quale prende appoggio questa molla a spirale, è direttamente formato dall'organo di contatto fisso 14 e la molla a spirale poggia sulla vite 16 all'estremità del gambo 31 di questa.
Come variante, figura 4, questo spallamento fisso 26 interviene a distanza dall'organo di contatto fisso 14, appartenendo ad un pezzo 40 che, per far passare la vite 16, presenta una foratura 41 e che è opportunamente bloccato nella scatola 12.
Ad esempio, e come è rappresentato, il pezzo 40 è fatto in un solo pezzo con l'organo di contatto fisso 14, essendo formato da un ritorno a squadra di un montante 42 ricavato dalla barretta di collegamento 22.
Comunque sia, la molla a spirale, che costituisce allora l'organo elastico 25, poggia contemporaneamente sulla vite 16 sotto la testa 34 di questa.
Cosi disposto, vantaggiosamente questo organo elastico 25 non è necessariamente totalmente schiacciato quando la vite 16 si trova alla fine della corsa contro la barretta di collegamento 22.
Come si noterà, nella forma di attuazione rappresentata in questa figura 4, la boccola che costituisce la spia 28 è priva di collare alla sua base.
Nelle forme di attuazione rappresentate nelle figure 5 e 6, l'organo elastico 25 dei terminali di connessione 13 è costituito da una molla di torsione.
Ad esempio, figura 5, e secondo delle disposizioni del tipo di quelle rappresentate nella figura 4, uno dei bracci di questa molla di torsione poggia su un pezzo 40, mentre l'altro poggia sulla vite 16, sotto la testa 34 di questa.
Come variante, figura 6, e secondo delle disposizioni del tipo di quelle rappresentate nelle figure 1 a 3, uno dei bracci di questa molla di torsione poggia sull'organo di contatto fisso 14, mentre l'altro poggia sulla vite 16, all'estremità del gambo 31 di questa.
Nella forma di attuazione rappresentata nella figura 6, la spia 28 è d'altra parte portata dalla molla di torsione che costituisce così l'organo elastico 25.
Ad esempio, e come è rappresentato, essa è solidale, ad esempio mediante sovrastampaggio, con un prolungamento 44 di uno dei bracci di questa molla di torsione e più precisamente con il braccio mediante il quale questa molla di torsione poggia sulla vite 16.
Comunque sia il camino nel quale è montata mobile la spia 28 è allora un camino 17' che, distinto dal camino 17 nel quale interviene la vite 16, si estende parallelamente a questo camino 17.
Per il resto le disposizioni sono dello stesso tipo di quelle già descritte.
Nella variante di attuazione rappresentata nella figura 7, la spia 28 dei terminali di connessione 13 porta un riferimento 45 e per costruzione si fa in modo che, quando la vite 16 si trova alla fine della corsa, figura 8B, questo riferimento 45 si estende da una parte e dall'altra dello sbocco 36 del camino 17 o 17' corrispondente.
Ad esempio, e come è rappresentato, questo riferimento 45 è costituito da una rientranza, che interessa la superficie superiore della spia 28 e la cui concavità è rivolta dal lato opposto rispetto al camino 17 o 17’.
Fino a che il fondo di questa rientranza si trova a distanza dallo sbocco 36 del camino 17 o 17’, come è rappresentato nella figura 8A, il serraggio è insufficiente.
Esso diventa sufficiente solo quando, come è rappresentato nella figura 8B, questa rientranza si estende da una parte e dall'altra di questo sbocco 36, con il suo fondo all'interno del camino 17 o 17'.
Ma l'operatore può proseguire a discrezione il serraggio della vite 16, ad esempio fino a che, come in precedenza e come è rappresentato nella figura 8C, la spia 28 affiora esattamente a livello con lo sbocco 36 del camino 17 o 17', la rientranza che costituisce il riferimento 45 trovandosi allora completamente all'interno di questo.
Nella figura 7 la spia 28 è portata dalla vite 16, secondo delle disposizioni del tipo di quelle descritte con riferimento alla figura 1.
Ma come variante essa potrebbe benissimo essere portata dall'organo elastico 25 corrispondente, secondo delle disposizioni del tipo di quelle descritte con riferimento alla figura 6.
La figura 9 illustra l'applicazione dell'invenzione ad una barretta di connessione.
Dato che tale barretta di connessione non riguarda la presente invenzione ed è ben nota di per sé, essa non sarà descritta qui in modo più particolareggiato .
Sarà sufficiente indicare che, come un blocco di giunzione, essa comprende tergo contro tergo, in un corpo 12' di materiale isolante, due terminali di connessione 13 uno solo dei quali è visibile nella figura 9.
Invece e al posto della staffa precedente, la vite 16 di tale terminale di connessione 13 coopera mediante avvitamento con un blocco 15' che è fisso e al quale appartiene l'organo di contatto fisso 14 associato .
In pratica il blocchetto 15' è comune ai due terminali di connessione 13 e, per ciascuno di questi, esso presenta in corrispondenza con un'entrata di conduttore 20 del corpo 12', per realizzare l'impegno dell'estremità spellata di un conduttore elettrico non rappresentato, una sfinestratura 49.
L'organo di contatto fisso 14 è formato dalla parte 50, di questa sfinestratura 49, opposta alla vite 16.
Nella forma di attuazione rappresentata una piastrina di appoggio 51, che un montante 52 collega in movimento alla testa 34 della vite 16, è interposta fra il gambo 31 di questa vite 16 e l'organo di contatto fisso 14 nella sfinestratura 49 del blocchetto 15'.
Secondo l'invenzione è associata alla vite 16, come in precedenza, una spia 28 che, montata mobile, è collegata in movimento a questa vite 16 su almeno una parte del percorso di questa, e contemporaneamente è previsto un organo elastico 25 da cui deriva che questa spia 28 è permanentemente sollecitata in direzione di una posizione estrema di riposo.
Nella forma di attuazione rappresentata la spia 28 è montata mobile nel camino 17 del corpo 12' che consente l'accesso alla vite 16 e, affinché un accesso sia effettivamente lasciato a questa, si tratta come in precedenza di una boccola tubolare.
Inoltre in questa forma di attuazione la spia 28 è solidale con l'organo elastico 25 e più precisamente con un prolungamento 44 di questo.
Infine in questa forma di attuazione l’organo elastico 25 è una molla a U che, impegnata nella sfinestratura 49 del blocchetto 15', prende appoggio mediante un'aletta 53 su uno spallamento fisso 26 direttamente formato in pratica dall'organo di contatto fisso 14, essendo agganciata, mediante un ritorno a forma di testa a croce 54, alla parte 50 corrispondente della sfinestratura 49 del blocchetto 15*, e che, mediante l'altra sua aletta 56, è interposta sul percorso della vite 16 fra questo e l'organo di contatto fisso 14, ma solamente su una frazione, terminale di questo percorso.
Quando la vite 16 agisce sull'organo elastico 25, questo la sollecita come in precedenza in direzione opposta all'organo di contatto fisso 14.
Il prolungamento 44 che porta la spia 28 è fatto in pratica in un solo pezzo con questa aletta 56 dell'organo elastico 25.
A riposo, e come è rappresentato nella figura 9, la spia 28 si trova in una posizione estrema per la quale, sotto la sollecitazione dell'organo elastico 25, esso sporge fuori dal camino 17 sul corpo 12'.
Dopo lo schiacciamento dell'organo elastico 25 da parte della vite 15 alla fine della corsa, esso affiora sostanzialmente al livello con lo sbocco 36 di questa.
La figura 10 illustra l'applicazione dell’invenzione ad un blocco di giunzione nel quale la staffa 15, comune ai due terminali di connessione 13, è fissa nella scatola, non rappresentata, associata.
Per ciascun terminale di connessione 13, la vite 16 si trova in presa mediante avvitamento con un dado 60 montato mobile nella staffa 15, pur essendo bloccato in rotazione da questa.
Mediante la sua testa 34 la vite 16 poggia su uno spallamento fisso 61 disposto fra questa testa 34 e il dado 60.
Secondo l'invenzione, e come in precedenza, alla vite 16 è associata una spia 28 che, montata mobile, è collegata in movimento a questa vite 16 su almeno una parte del percorso di questa, ed è previsto un organo elastico 25 da cui deriva che questa spia 28 è permanentemente sollecitata in direzione di una posizione estrema di riposo.
Nella forma di attuazione rappresentata l’organo elastico 25 prende appoggio su uno spallamento fisso 62, disposto dal lato dello spallamento fisso 61 opposto all'organo di contatto fisso 14, e, poggiando sulla testa 34 della vite 16 grazie ad un collare 63, presente questo scopo alla base di questa, esso sollecita la vite 16 in direzione dell'organo di contatto fisso 14.
In pratica l'organo di contatto fisso 14 e i due spallamenti fissi 61, 62 appartengono alla staffa 15, l'organo di contatto fisso 14 essendo formato come in precedenza dalla parte 64 di questa staffa 15 opposta alla vite 16, lo spallamento fisso 62 essendo formato dalla parte 65 della staffa 15 parallela alla precedente e lo spallamento fisso 61 essendo formato da una zampa 66 ricavata ad esempio mediante foratura di una delle pareti longitudinali 67 di questa staffa 15.
Nella forma di attuazione rappresentata la spia 28 è montata mobile in un camino 17 f che, ricavato nella staffa 15, e più precisamente nella parte 65 di questa, consente l'accesso alla vite 16, e come in precedenza si tratta di una boccola tubolare affinché un accesso sia effettivamente lasciato a questa vite 16.
In pratica la spia 28 è solidale, ad esempio mediante incollatura, con la testa 34 della vite 16.
A riposo, e come è rappresentato, la spia 28 si trova in una posizione estrema per la quale essa affiora sostanzialmente al livello con lo sbocco 36 del camino 17.
Durante il serraggio il dado 60 applica, contro l’organo di contatto fisso 14, l’estremità spellata del conduttore elettrico, non rappresentato, da collegare.
Se il suo serraggio viene proseguito, la vite 16 si allontana poi dall’organo di contatto fisso 14 e, opportunamente trascinata da essa, la spia 28 sporge fuori dal camino 17.
Ovviamente questo camino 17 si può prolungare nella scatola associata e la spia 28 è anch’essa opportunamente prolungata di conseguenza.
Sempre ovviamente la presente invenzione non si limita alle forme di attuazione descritte e rappresentate, ma include qualsiasi variante di attuazione e/o di combinazione dei loro diversi elementi .
Inoltre il campo di applicazione dell'invenzione non è limitato a quello dei soli blocchi di giunzione o barrette di connessione più particolarmente descritti e rappresentati, ma al contrario si estende anche a quello di qualsiasi apparecchio elettrico dotato di almeno un terminale di connessione a vite.

Claims (24)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Apparecchio elettrico del tipo dotato di almeno un terminale di connessione (13) che comprende un organo di contatto fisso (14) e, per serrare l'estremità di un conduttore elettrico contro questo, una vite (16) con una spia (28), che, associata alla suddetta vite (16), è montata mobile, e un organo elastico (25), da cui deriva che la suddetta spia (28) è permanentemente sollecitata in direzione di una posizione estrema di riposo, caratterizzato dal fatto che la spia (28) è collegata in movimento alla vite (16) su almeno una parte del percorso di questa.
  2. 2. Apparecchio elettrico secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che la spia (28) è montata mobile in un camino (17, 17') e sporge fuori da questo camino (17, 17') a riposo e dal fatto che per costruzione si fa in modo che, quando dopo il serraggio la vite (16) si trova alla fine della corsa, questa spia (28) sia almeno pronta ad affiorare a livello con lo sbocco (36) del camino (17, 17').
  3. 3. Apparecchio elettrico secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che la spia (28) porta un riferimento (45) e per costruzione si fa in modo che, quando la vite (16) si trova alla fine della corsa, questo riferimento (45) si estende da una parte e dall'altra dello sbocco (36) del camino (17, 17').
  4. 4. Apparecchio elettrico secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che il riferimento (45) portato dalla spia (28) è costituito da una rientranza la cui concavità è rivolta dal lato opposto rispetto al camino (17, 17 ' ).
  5. 5. Apparecchio elettrico secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che per costruzione si fa in modo che, quando la vite (16) si trova alla fine della corsa, la spia (28) affiora sostanzialmente, o anche addirittura esattamente, a livello con lo sbocco (36) del camino (17, 17’).
  6. 6. Apparecchio elettrico secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che la spia (28) è montata mobile in un camino (17, 17') e per costruzione si fa in modo che, a riposo, essa affiora sostanzialmente a livello con lo sbocco (36) di questo camino (17, 17’).
  7. 7. Apparecchio elettrico secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1 a 6, caratterizzato dal fatto che la spia (28) è portata dalla vite (16).
  8. 8. Apparecchio elettrico secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che la spia (28) è una boccola solidale con la testa (34) della vite (16).
  9. 9. Apparecchio elettrico secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1 a 6, caratterizzato dal fatto che la spia (28) è portata dall’organo elastico (25).
  10. 10. Apparecchio elettrico secondo la rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che, l'organo elastico (25) essendo una molla di torsione, la spia (28) è solidale con un prolungamento (44) di uno dei bracci di questa.
  11. 11. Apparecchio elettrico secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1 a 10, caratterizzato dal fatto che, la vite (16) essendo in presa mediante avvitamento con una staffa (15) che, circondando l'organo di contatto fisso (14), è mobile, l'organo elastico (25) prende appoggio su uno spallamento fisso (26) e, interposto sul percorso della vite (16), esso sollecita questa in direzione opposta rispetto all'organo di contatto fisso (14).
  12. 12. Apparecchio elettrico secondo la rivendicazione 11, caratterizzato dal fatto che lo spallamento fisso (26), sul quale prende appoggio l'organo elastico (25), è direttamente formato dall'organo di contatto fisso (14) e il suddetto organo elastico (25) poggia sulla vite (16) all'estremità del gambo (31) di questa.
  13. 13. Apparecchio elettrico secondo la rivendicazione 11, caratterizzato dal fatto che lo spallamento fisso (26), sul quale prende appoggio l'organo elastico (25), interviene a distanza dall'organo di contatto fisso (14), appartenendo ad un pezzo (40) che presenta una foratura (41) per far passare la vite (16), e il suddetto organo elastico (25) poggia sulla vite (16) sotto la testa (34) di questa.
  14. 14. Apparecchio elettrico secondo la rivendicazione 13, caratterizzato dal fatto che il pezzo (40), al quale appartiene lo spallamento fisso (26), è fatto in un solo pezzo con l'organo di contatto fisso (14).
  15. 15. Apparecchio elettrico secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 11 a 14, caratterizzato dal fatto che l'organo elastico (25) appartiene ad una molla di flessione (30).
  16. 16. Apparecchio elettrico secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 11 a 14, caratterizzato dal fatto che l'organo elastico (25) è una molla del tipo di una molla a spirale.
  17. 17. Apparecchio elettrico secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 11 a 16, caratterizzato dal fatto che l'organo elastico (25) è interposto sul percorso della vite (16) sulla totalità di questo percorso.
  18. 18. Apparecchio elettrico secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 11 a 17, caratterizzato dal fatto che, un'entrata di conduttore (20) essendo prevista per consentire l'accesso al volume interno della staffa (15) dal lato dell'organo di contatto fisso (14) opposto alla vite (16), la parte (21) della staffa (15) opposta alla vite (16) aziona sostanzialmente a livello con il pavimento (24) dell'entrata di conduttore (20) a riposo.
  19. 19. Apparecchio elettrico secondo la rivendicazione 15, caratterizzato dal fatto che, trattandosi di un blocco di giunzione che comprende tergo contro tergo in uno stesso piano due terminali di connessione (13), l'organo elastico (25) di ciascuno di questi terminali di connessione (13), è formato da uno dei bracci di una molla di flessione (30) comune all'uno e all'altro di questi .
  20. 20. Apparecchio elettrico secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 15, 16, caratterizzato dal fatto che, trattandosi di un blocco di giunzione che comprende tergo contro tergo in uno stesso piano due terminali di connessione (13), c'è un organo elastico (25) distinto per ciascuno di questi terminali di connessione (13).
  21. 21. Apparecchio elettrico secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1 a 10, caratterizzato dal fatto che la vite (16) coopera con un blocchetto (15') fisso al quale appartiene l'organo di contatto fisso (14), l'organo elastico (25), che prende appoggio su uno spallamento fisso (26), è interposto sul percorso della vite (16), ma solamente sulla frazione terminale di questo percorso .
  22. 22. Apparecchio elettrico secondo la rivendicazione 21, caratterizzato dal fatto che lo spallamento fisso (26), sul quale prende appoggio l'organo elastico (25), è direttamente formato dall'organo di contatto fisso (14).
  23. 23. Apparecchio elettrico secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1 a 10, caratterizzato dal fatto che, la vite (16) essendo in presa mediante avvitamento con un dado (60) mobile, pur poggiando con la sua testa (34) su uno spallamento fisso (61) disposto fra questa testa (34) e il suddetto dado (60), l'organo elastico (25) prende appoggio su uno spallamento fisso (62) disposto dal lato dello spallamento fisso (61) precedente opposto all'organo di contatto fisso (14) e, poggiando sulla testa (34) della vite (16), esso sollecita questa in direzione dell'organo di contatto fisso (14).
  24. 24. Apparecchio elettrico secondo la rivendicazione 23, caratterizzato dal fatto che l'organo di contatto fisso (14) e i due spallamenti fissi (61, 62) appartengono ad una stessa staffa (15), che circonda la vite (16) e il dado (60) e che è fissa.
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