ITTO20140060U1 - Elettroventilatore di raffreddamento, particolarmente per uno scambiatore di calore di un autoveicolo - Google Patents

Description

DESCRIZIONE del brevetto per modello industriale di utilità dal titolo:

“Elettroventilatore di raffreddamento, particolarmente per uno scambiatore di calore di un autoveicolo”

DESCRIZIONE

Il presente trovato riguarda un elettroventilatore di raffreddamento, in particolare per uno scambiatore di calore (quale un radiatore) di un autoveicolo.

Più specificamente il trovato ha per oggetto un elettroventilatore del tipo comprendente

un motore elettrico di azionamento includente un rotore esterno ed uno statore interno, e

una ventola assiale includente un mozzo centrale, essenzialmente a forma di tazza, con una parete frontale affacciata e connessa al rotore, ed una parete laterale che circonda il rotore e da cui si estende una pluralità di pale esterne.

Nel funzionamento il motore di azionamento di un tale elettroventilatore genera considerevoli vibrazioni, che si trasmettono alla ventola e determinano la generazione di un rumore acustico piuttosto fastidioso per l’orecchio umano, in particolare alle basse velocità.

Per ovviare a tale inconveniente dalla domanda di brevetto per modello di utilità n. TO2014U000003 a nome della stessa Richiedente è noto di collegare il mozzo della ventola al rotore del motore di azionamento mediante uno o più dispositivi di collegamento includenti uno smorzatore elastico di vibrazioni.

Un’altra soluzione nota consiste invece nel realizzare almeno il mozzo della ventola in un materiale flessibile, suscettibile per sua natura di attenuare, almeno parzialmente, le vibrazioni generate dal motore di azionamento, senza ricorrere a dispositivi di collegamento provvisti di elementi smorzatori di vibrazioni.

L’adozione di dispositivi di collegamento comprendenti smorzatore di vibrazioni, oppure di ventole con mozzo in materiale almeno parzialmente flessibile, comporta tuttavia l’inconveniente che, quando l’autoveicolo su cui un tale elettroventila tore è installato viene assoggettato a forti accelerazioni angolari, la ventola è suscettibile di compiere oscillazioni anche di notevole entità e può collidere con oggetti e dispositivi circostanti, quale lo scambiatore di calore cui essa è associata.

Uno scopo del presente trovato è pertanto di proporre un elettroventilatore di raffreddamento di tale tipo, realizzato in modo da consentire di avviare al problema sopra delineato degli elettroventilatori secondo la tecnica anteriore.

Questo ed altri scopi vengono realizzati secondo il trovato con un elettroventilatore del tipo sopra specificato, caratterizzato dal fatto che dalla superficie interna del mozzo della ventola, e/o dalla superficie esterna del rotore del motore di azionamento, si estendono formazioni sporgenti suscettibili, quando la ventola compie un’oscillazione di entità predeterminata rispetto al rotore, di impattare contro il rotore, e/o contro detto mozzo, limitando l’entità dell’oscillazione della ventola rispetto al rotore.

Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato appariranno dalla descrizione dettagliata che segue, effettuata a puto tiolo di esempio non limitativo, con riferimento ai disegni allegati, nei quali:

la figura 1 è una vista prospettica frontale anteriore di un elettroventilatore di raffreddamento secondo il trovato,

la figura 2 è una vista prospettica parziale, in scala ingrandita, che mostra in particolare il mozzo della ventola dell’elettroventilatore,

la figura 3 è una vista parziale sezionata secondo la linea III-III della figura 2, e

la figura 4 è una vista parziale sezionata, analoga a quella presentata nella figura 3, e mostra una variante di realizzazione.

Nei disegni un elettroventilatore di raffreddamento secondo il presente trovato è complessivamente indicato con 1.

L’elettroventilatore 1 in modo per sé noto comprende una struttura portante o convogliatore 2, sostanzialmente piastriforme, presentante un’apertura principale circolare 3 presso la quale è montata girevole una ventola complessivamente indicata con 4.

La ventola 4 è connessa la rotore di un motore elettrico di azionamento che non è visibile nelle figure 1 e 2, ma è parzialmente illustrato nella figura 3, ove è complessivamente indicato con 5. Il motore elettrico 5 di azionamento comprende uno statore 6, fissato in modo per sé noto alla struttura portante o convogliatore 2, ad esempio mediante una pluralità di razze indicate con 7 nella figura 1.

Il motore elettrico 5 comprende inoltre un rotore, includente una calotta indicata con 8 nella figura 3.

La ventola 4 comprende un mozzo centrale 9, da cui si estende una pluralità di pale ricurve 10, le cui estremità più esterne si congiungono ad un anello periferico 11 (figura 1).

Il mozzo 9 della ventola 4 è connesso al rotore 8 del motore elettrico di azionamento 5 in uno o più punti o aree di collegamento.

Nel modo di realizzazione esemplificativamente illustrato nei disegni il mozzo 9 è connesso alla calotta rotorica 8 del motore 5 in corrispondenza di tre punti o aree di collegamento, indicati con 12 e situati ad una medesima distanza d dall’asse X-X della ventola (figura 3).

Nella realizzazione illustrata il mozzo 9 della ventola 4 presenta una forma sostanzialmente a guisa di tazza, con una parete di fondo 9a che si raccorda con una parete laterale anulare 9b, almeno approssimativamente cilindrica.

La calotta rotorica 8 del motore elettrico di azionamento 5 si estende all’interno del mozzo 9, in prossimità della parete di fondo 9a di quest’ultimo a cui è connessa nei suddetti tre punti o aree di collegamento 12 mediante dispositivi 13 includenti rispettivi smorzatori elastici di vibrazione, che si descriveranno meglio in appresso.

Con riferimento in particolare alla figura 3, ciascun dispositivo di collegamento 13 comprende un organo smorzatore anulare 14, di materiale elastico, in particolare di materiale elastomerico (gomma vulcanizzata).

Il o ciascun organo smorzatore 14 è disposto in un’apertura passante 9c della parete di fondo 9a del mozzo 9 della ventola.

Tale organo smorzatore 14 è essenzialmente a forma di anello cilindrico, e nella sua parte assialmente intermedia presenta un solco periferico esterno 14a in cui si impegna il bordo dell’apertura passante 9c del mozzo 9 della ventola 4.

L’organo smorzatore 14 è attraversato da un corrispondente organo di fissaggio 15 della ventola alla calotta rotorica 8 del motore elettrico di azionamento 5.

L’organo di fissaggio 15 è ad esempio una vite o un bullone, provvisto di una testa 15a di estremità.

Fra l’organo smorzatore anulare 14 e la vite o bullone 15 è interposto un elemento tubolare 16 di materiale essenzialmente rigido, quale ad esempio un materiale metallico.

L’elemento tubolare rigido 16 presenta convenientemente una formazione a flangia di estremità 16a, interposta fra la testa 15a della vite o bullone 15 e l’adiacente estremità dell’organo smorzatore anulare 14.

Da parte opposta, l’elemento tubolare 16 appoggia sulla calotta rotorica 8.

Lo stelo filettato della vite o bullone 15 si impegna in una apertura corrispondentemente filettata della calotta rotorica 8.

Nel modo di realizzazione illustrato nelle figure da 1 a 3, dalla superficie interna 9d del mozzo 9 della ventola 4 si estendono in direzione del rotore 8 formazioni sporgenti 20 e 21. Le estremità distali di tali formazioni si estendono, a riposo, a distanze prefissate dalla superficie esterna della calotta 8 del rotore del motore di azionamento. Nell’esempio di realizzazione illustrato formazioni sporgenti 20 si estendono dalla parete frontale 9a del mozzo 9, verso la corrispondente parete frontale della calotta 8 del rotore. Le formazioni sporgenti 21 si estendono invece dalla superficie interna della parete laterale 9b del mozzo, in direzione della parete laterale della calotta 8 del rotore.

La disposizione è tale per cui quando la ventola 4 compie un’oscillazione di entità predeterminata rispetto al rotore 8, le formazioni sporgenti 20 e 21 impattano contro la calotta 8 del rotore, e limitano l’entità dell’oscillazione che la ventola 4 può compiere relativamente al rotore.

In una variante di realizzazione non illustrata, formazioni sporgenti possono essere previste sulla superficie esterna della calotta 8 del rotore, per realizzare il medesimo scopo. Secondo un’ulteriore variante non illustrata, formazioni sporgenti possono essere realizzate sia sulla superficie interna del mozzo 9 della ventola 4, sia sulla superficie esterna della calotta 8 del rotore del motore di azionamento.

Nella figura 4 dei disegni allegati è illustrato un ulteriore modo di realizzazione.

In tale figura a parti ed elementi uguali od essenzialmente corrispondenti a parti ed elementi già descritti sono stati attribuiti nuovamente gli stessi numeri di riferimento utilizzati in precedenza.

Nella variante secondo la figura 4 il mozzo 9 della ventola 4 è realizzato con un materiale flessibile, atto ad attenuare, almeno parzialmente, le vibrazioni generate dal motore elettrico di azionamento 5.

Anche in questo caso il mozzo 9 può essere connesso alla calotta rotorica 8 del motore 5 in corrispondenza di una pluralità di punti o aree di collegamento 12, situate ad una medesima distanza d dall’asse X-X della ventola 4. Nel o in ciascun punto o area di collegamento 12, la parete frontale 9a del mozzo 8 è connessa alla calotta rotorica 8 a mezzo di un corrispondente organo di fissaggio 15, quale una vite od un bullone, con la semplice interposizione di una rondella 22.

Anche nel modo di realizzazione secondo la figura 4 dalla superficie interna 9d del mozzo 9 della ventola 4 si estendono formazioni sporgenti 20 e 21, di conformazione e funzione analoghe a quelle sopra descritte con riferimento alla figura 3.

Anche nel caso della variante secondo la figura 4, le formazioni sporgenti possono essere, in alternativa, realizzate sulla superficie esterna della calotta rotorica 8, oppure sia sulla superficie interna del mozzo 9 che sulla superficie esterna della calotta rotorica 8.

Naturalmente, fermo restando il principio del trovato, le forme di attuazione ed i particolari di realizzazione potranno essere ampiamente variati rispetto a quanto è stato descritto ed illustrato a puro titolo di esempio non limitativo, senza per questo uscire dall’ambito del trovato come definito nella annesse rivendicazioni.

Claims (7)

1. RIVENDICAZIONI 1. Elettroventilatore di raffreddamento (1), particolarmente per uno scambiatore di calore di un autoveicolo, comprendente un motore elettrico di azionamento (5) includente un rotore esterno (8) ed uno statore interno (6), e una ventola assiale (4) includente un mozzo centrale (9) essenzialmente a forma di tazza, con una parete frontale (9a), affacciata e connessa al rotore (8), ed una parete laterale (9b) che circonda il rotore (8), e da cui si estende una pluralità di pale esterne (10); l’elettroventilatore (1) essendo caratterizzato dal fatto che dalla superficie interna (9d) del mozzo (9) della ventola (4) e/o dalla superficie esterna del rotore (8) si estendono formazioni sporgenti (20, 21) suscettibili, quando la ventola (4) compie un’oscillazione di entità predeterminata rispetto al rotore (8), di impattare contro il rotore (8) e/o contro detto mozzo (9), limitando l’entità dell’oscillazione della ventola (4) rispetto al rotore (8).
2. 2. Elettroventilatore secondo la rivendicazione 1, in cui il rotore (8) del motore elettrico di azionamento (5) presenta una calotta (8) che si estende all’interno del mozzo (9) della ventola (4) in prossimità della parete frontale (9a) di detto mozzo (9) a cui è connessa mediante uno o più dispositivi di collegamento (13) includenti rispettivi smorzatori elastici di vibrazioni (14).
3. 3. Elettroventilatore secondo la rivendicazione 2, in cui il o ciascuno di detti dispositivi di collegamento (13) comprende un organo smorzatore anulare (14) di materiale elastico, in particolare elastomerico, disposto in un’apertura passante (9c) del mozzo (9) e attraversato da un organo di fissaggio (15) del mozzo (9) al rotore (8) del motore (5).
4. 4. Elettroventilatore secondo la rivendicazione 3, in cui fra l’organo smorzatore (14) e il corrispondente organo di fissaggio (15) è interposto un elemento tubolare (16) di materiale essenzialmente rigido, quale un materiale metallico.
5. 5. Elettroventilatore secondo la rivendicazione 4, in cui detto organo di fissaggio è una vite o bullone (15) avente una testa di estremità (15a), e detto elemento tubolare rigido (16) presenta ad un’estremità una formazione a guisa di flangia (16a) interposta fra la testa (15a) della corrispondente vite o bullone (15) e detto organo smorzatore (14).
6. 6. Elettroventilatore secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui l’organo smorzatore elastico (14) è essenzialmente in forma di un anello cilindrico, e presenta un solco periferico esterno (14a) in cui si impegna il bordo di detta apertura passante (9c) del mozzo (9) della ventola (4).
7. 7. Elettroventilatore secondo la rivendicazione 1, in cui il mozzo (9) della ventola (4) è realizzato con un materiale flessibile e il rotore (8) del motore elettrico di azionamento (5) presenta una calotta (8) che si estende all’interno del mozzo (9) della ventola (4) in prossimità della parete frontale (9a) di detto mozzo (9), cui è connessa mediante uno o più dispositivi di collegamento (13).