ITTO20130809A1

ITTO20130809A1 - Dispositivo di serratura

Info

Publication number: ITTO20130809A1
Application number: IT000809A
Authority: IT
Inventors: Sergio Mottura
Original assignee: Mottura Serrature Di Sicurezza
Priority date: 2013-10-04
Filing date: 2013-10-04
Publication date: 2015-04-05
Also published as: CN104514434A

Description

DESCRIZIONE

“Dispositivo di serratura”

TESTO DELLA DESCRIZIONE

Campo dell’invenzione

La presente invenzione riguarda un dispositivo di serratura, in particolare per porte blindate, comprendente:

- un organo di chiusura spostabile fra una posizione di apertura e una posizione di chiusura,

- primi mezzi attuatori di detto organo di chiusura, comprendenti mezzi motori,

- mezzi elettronici di controllo di detto dispositivo, - secondi mezzi attuatori di detto organo di chiusura, comprendenti una serratura a cilindro comandabile con una chiave di sicurezza,

- un telaio di supporto portante detto organo di chiusura, detti primi e secondi mezzi attuatori, e detti mezzi di controllo.

Nei dispositivi del tipo in questione, è previsto che l’utilizzatore comandi l’organo di chiusura principalmente tramite i mezzi motori, utilizzando, ad esempio, un telecomando, una scheda magnetica, ecc.. I secondi mezzi attuatori sono invece principalmente di emergenza, da impiegarsi nel caso in cui i primi mezzi attuatori fossero in avaria.

Scopo e sommario dell’invenzione

In tale contesto, la presente invenzione si propone di realizzare un dispositivo di serratura del tipo sopraindicato che sia migliorato, in particolare che fornisca un maggiore controllo sullo stato di funzionamento del dispositivo.

Tale scopo viene raggiunto tramite un dispositivo presentante le caratteristiche indicate nelle rivendicazioni. Le rivendicazioni formano parte integrante dell'insegnamento tecnico qui somministrato in relazione all'invenzione.

Breve descrizione dei disegni

Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell'invenzione risulteranno evidenti dalla descrizione che segue con riferimento ai disegni annessi, forniti a puro titolo di esempio non limitativo, in cui:

- la figura 1 rappresenta una vista frontale del dispositivo qui descritto;

- la figura 2 rappresenta una vista assonometrica della parte superiore del dispositivo di figura 1 sezionato lungo il piano II-II di figura 1;

- la figura 3 rappresenta una vista frontale del dispositivo qui descritto in cui la serratura a cilindro risulta rimossa dalla sua sede;

- la figura 4 rappresenta una vista assonometrica della parte superiore del dispositivo di figura 3 sezionato lungo il piano IV-IV di figura 3;

- la figura 5 rappresenta una vista frontale del dispositivo qui descritto in una condizione in cui la serratura a cilindro risulta rimossa e l'organo di chiusura si trova nella posizione di chiusura;

- la figura 6 rappresenta una vista assonometrica della parte superiore del dispositivo di figura 5 sezionato lungo il piano VI-VI di figura 5.

- la figura 7 rappresenta una vista assonometrica parziale di un’ulteriore forma di attuazione del dispositivo qui descritto.

Descrizione dettagliata dell’invenzione

Nella seguente descrizione sono illustrati vari dettagli specifici finalizzati ad una approfondita comprensione delle forme di attuazione. Le forme di attuazione possono essere realizzate senza uno o più dei dettagli specifici, o con altri metodi, componenti o materiali ecc. In altri casi, strutture materiali o operazioni noti non sono mostrati o descritti in dettaglio per evitare di rendere oscuri vari aspetti della forma di attuazione.

I riferimenti qui utilizzati sono soltanto per comodità e non definiscono dunque l'ambito di tutela o la portata delle forme di attuazione.

Con riferimento alle figure, con il numero di riferimento 10 è indicato un dispositivo di serratura di tipo motorizzato, destinato, ad esempio, all'impiego in porte blindate.

Il dispositivo 10 comprende un telaio 2 portante i vari meccanismi del dispositivo, e destinato, nell'installazione del dispositivo, ad essere fissato in un’opportuna sede ricavata nella porta blindata.

Sul telaio 2 è montato l'organo di chiusura del dispositivo, che nell'esempio illustrato è costituito da un chiavistello 4 di tipo convenzionale, comprendente una piastra mobile 4a, su un cui bordo ripiegato sono fissati una pluralità di perni cilindrici 4b che impegnano in modo scorrevole aperture corrispondenti ricavati su un lato del telaio 2.

Tale chiavistello è spostabile rispetto al telaio tra una posizione di apertura (illustrata nelle figure 1 e 3) e una posizione di chiusura (illustrata nella figura 5). Il dispositivo 10 comprende primi e secondi mezzi attuatori dell'organo di chiusura, i quali sono azionabili in modo indipendente per comandare il chiavistello da una posizione all'altra. In modo di per sé convenzionale, il dispositivo 10 comprende, inoltre, ulteriori elementi mobili 5, anch’essi comandati insieme al chiavistello 4 dai mezzi attuatori, e predisposti per azionare ulteriori organi di chiusura (non illustrati) previsti nella porta, ad esempio, i chiavistelli verticali.

I primi mezzi attuatori comprendono mezzi motori, ad esempio un motorino elettrico, e una catena di trasmissione meccanica configurata per trasmettere il moto dei mezzi motori al chiavistello. Si noti che le specifiche forme di realizzazione dei mezzi motori e della catena cinematica non sono di per sé rilevanti rispetto all'invenzione, potendo, infatti, essere di una qualunque tipologia già nota nel campo tecnico in questione.

Nella forma di attuazione illustrata, i mezzi motori sono costituiti da un motorino elettrico di tipo rotativo 6, mentre la catena di trasmissione comprende un pignone 8 collegato all'albero di uscita del motore, direttamente oppure tramite mezzi riduttori, e una ruota di ingranaggio 12 ad asse ortogonale all'asse del pignone, che impegna un primo profilo sagomato (non visibile in figura) ricavato sulla piastra 4a del chiavistello. La rotazione dell'albero di uscita del motore viene convertita, tramite il pignone e la ruota di ingranaggio, in un moto di traslazione della piastra.

Il dispositivo 10 comprende, inoltre, mezzi di controllo delle varie funzioni del dispositivo. In particolare, i mezzi in questione controllano i suddetti mezzi motori così da movimentare il chiavistello dalla posizione di apertura alla posizione di chiusura e viceversa.

In varie forme di attuazione preferite, tali mezzi comprendono un circuito di controllo analogico e/o digitale configurato per pilotare i mezzi motori a seguito della ricezione di un segnale di controllo. In varie forme di attuazione preferite, il dispositivo comprende mezzi di rilevazione per generare tale segnale: questi possono, ad esempio, essere mezzi di ricezione senza fili, quali un ricevitore per ricevere istruzioni da un telecomando, un ricetrasmettitore per un transponder RFID, o altri ricetrasmettitori, oppure mezzi di lettura di schede magnetiche, o ancora mezzi di rilevazione di caratteristiche biometriche per il riconoscimento degli utilizzatori abilitati all’apertura del dispositivo. In varie forme di attuazione, così come in quella illustrata, il circuito analogico e/o digitale è integrato su una scheda 14 montata nel telaio 2.

I secondi mezzi attuatori comprendono, invece, una serratura a cilindro 16, per la quale nel telaio 2 è ricavata un’opportuna sede di alloggiamento 18. In modo di per sé convenzionale, al rotore della serratura è collegato in rotazione un elemento 22 sporgente radialmente, detto anche penna, che, durante la rotazione del rotore, è destinato ad impegnare un secondo profilo sagomato 4a” della piastra 4a, facendola traslare. L’azionamento tramite chiave della serratura a cilindro fa movimentare il chiavistello fra la sua posizione di apertura e la sua posizione di chiusura, nello stesso modo dell’azionamento da parte dei mezzi motori.

Il dispositivo 10 si caratterizza per il fatto di comprendere un sensore configurato per rilevare una condizione di presenza o assenza della serratura a cilindro nella o dalla sua sede e generare un segnale elettrico identificativo dello stato “assente” o “presente” della serratura.

Il sensore in questione può essere di diverse tipologie. Ad esempio, esso può essere un sensore di prossimità, di tipo magnetico (ad effetto Hall) oppure ottico (che si basano sulla rilevazione della riflessione del fascio luminoso contro il corpo della serratura a cilindro), oppure un sensore di contatto, ad esempio un interruttore a due posizioni che identificano la presenza e l'assenza del corpo di serratura nella o dalla sua sede.

In forme di attuazione preferite, così come in quella illustrata, il sensore in questione comprende un emettitore di onde elettromagnetiche 24 e un ricevitore 26, disposti in corrispondenza della sede di alloggiamento della serratura in posizioni contrapposte, di modo che fra di essi si interponga la serratura quando disposta nella sua sede. Pertanto, il fascio di onde emesso dall'emettitore raggiunge il ricevitore quando la serratura è assente, mentre, quando questa è presente, viene al contrario intercettato dal corpo della serratura e riflesso in direzione opposta. In forme di attuazione preferite, il ricevitore è configurato per generare un segnale che identifica la condizione di assenza della serratura non appena e fintanto che riceve il fascio dall’emettitore. In alternativa o in aggiunta, lo stesso ricevitore può essere configurato per generare un segnale che identifica la condizione di presenza della serratura, fintanto che, e non appena, non riceve più il fascio dall’emettitore. In varie forme di attuazione preferite, così come in quella illustrata, emettitore e ricevitore sono disposti su una medesima scheda 28, su cui è ricavato un circuito analogico e/o digitale che li collega operativamente ai mezzi di controllo del dispositivo.

Come detto in precedenza, i mezzi sensori del dispositivo qui descritto sono configurati per generare, qualunque sia la loro forma di attuazione specifica, un segnale elettrico identificativo dello stato “assente” o “presente” della serratura a cilindro.

Tale segnale può essere vantaggiosamente impiegato per variare lo stato di funzionamento del dispositivo.

Qui di seguito verranno ora descritte modalità di impiego preferite di tale segnale.

In una forma di attuazione preferita, tale segnale viene impiegato per inibire il funzionamento dei mezzi motori.

Per comprendere il vantaggio di tale tipo di impiego, è necessario, innanzitutto, premettere che i dispositivi di serratura del tipo in questione sono dotati generalmente di sistemi di bloccaggio, chiamati anche sistemi "trappola", i quali hanno la funzione di bloccare i meccanismi di movimentazione dei chiavistelli ogni qualvolta che la serratura a cilindro venga estratta dalla sua sede, questo al fine di contrastare i tentativi di effrazione in cui, rimuovendo la serratura a cilindro, si cerca di forzare i chiavistelli nelle loro posizioni di apertura. Tali sistemi, totalmente meccanici, sono configurati per attivarsi solamente quando i chiavistelli si trovano nella loro posizione di chiusura.

La forma di attuazione illustrata nelle figure è essa stessa dotata di un sistema “trappola”, di cui nelle figure sono tuttavia visibili solo alcuni elementi, indicati con i numeri 101; come visibile in figura 5, questi specifici elementi hanno la funzione, nella loro condizione attiva illustrata in figura 5, di ostruire l’apertura del telaio 2 attraverso cui la serratura a cilindro viene estratta dalla sua sede, al fine di impedire all’effrattore di raggiungere con i suoi utensili il chiavistello.

Come visibile nelle figure con specifico riferimento agli elementi 101, il sistema trappola è, nel suo complesso, inattivo quando il chiavistello è nella sua posizione di apertura (si vedano le figure 1 e 3), mentre si porta nella sua condizione attiva quando il chiavistello è nella posizione di chiusura e, al contempo, la serratura a cilindro risulta rimossa dalla sua sede (si veda la figura 5).

Si noti che una volta che il sistema “trappola” è scattato, il ripristino della condizione normale di funzionamento della serratura è alquanto complesso in quanto richiede di riportare i vari elementi del sistema nella loro posizione originaria.

Al riguardo, nei dispositivi di serratura motorizzati del tipo in questione è emerso un problema di attivazioni indesiderate del “sistema trappola” durante l'installazione del dispositivo. In particolare, con tali dispositivi vi è il rischio che l’installatore comandi, inavvertitamente o per provarne il funzionamento, ignaro delle conseguenze, la chiusura dei chiavistelli tramite i mezzi motori quando ancora la serratura a cilindro non è stata inserita nella sua sede. Per quanto detto sopra, ciò fa scattare il sistema trappola, rendendo il dispositivo inutilizzabile. A quel punto, l’installatore è costretto a rismontare il dispositivo e a lavorare per ripristinarne lo stato, perdendo così diverso tempo.

Nel dispositivo qui descritto tale eventualità può invece essere del tutto scongiurata, prevedendo appunto di inibire l’azionamento dei mezzi motori quando la serratura è assente dalla sua sede.

In particolare, in varie forme di attuazione, i mezzi di controllo del dispositivo sono operativamente collegati ai mezzi sensori e sono configurati per non attivare i mezzi motori, anche in presenza di eventuali comandi dall’esterno, non appena, e fintanto che, ricevono dai mezzi sensori il segnale indicativo dello stato di assenza della serratura, oppure, in alternativa, non appena smettono di ricevere, e fintanto che non ricevono, il segnale identificativo dello stato di presenza della serratura.

In forme di attuazione alternative, il dispositivo comprende un apposito interruttore attraverso il quale i mezzi motori vengono alimentati e che è configurato per abilitare o disabilitare l’alimentazione di tali mezzi. L’interruttore può essere operativamente collegato ai mezzi sensori direttamente o tramite i mezzi di controllo. In tali forme di attuazione, i mezzi di controllo oppure gli stessi mezzi sensori sono configurati per comandare tale interruttore, al fine di abilitare o meno l’alimentazione dei mezzi motori sulla base del segnale generato dai mezzi sensori, in modo analogo a quanto descritto sopra.

Un secondo tipo di impiego vantaggioso del segnale generato dai mezzi sensori, consiste, invece, nell'utilizzare tale segnale come un segnale di attivazione di mezzi di sicurezza del dispositivo. Tali mezzi possono, ad esempio, essere sistemi analoghi ai sistemi “trappola” sopra descritti, che però anziché essere totalmente meccanici comprendono uno o più attuatori attivabili tramite segnale elettrico, predisposti per azionare i mezzi di blocco dei chiavistelli. Tali attuatori possono essere operativamente collegati ai mezzi sensori direttamente o tramite i mezzi di controllo. In tali forme di attuazione, i mezzi di controllo o gli stessi mezzi sensori possono dunque essere configurati per attivare tali attuatori quando, tramite i mezzi sensori, viene rilevata una condizione di assenza della serratura dalla sua sede. In proposito, nella figura 7 è illustrata una forma di attuazione del dispositivo in cui è previsto un organo di blocco 32 dotato di attuatore ad elettromagnete che comanda la posizione estratta di una parte mobile 32’ di tale organo, destinata ad impegnare un intaglio 4’ della piastra 4a per bloccare il chiavistello nella sua posizione di chiusura. L’organo 32 viene attivato dai mezzi sensori o dai mezzi di controllo, quando viene appunto rilevata una condizione di assenza della serratura.

Naturalmente, fermo restando il principio dell'invenzione, i particolari di realizzazione e le forme di attuazione potranno variare, anche in modo significativo, rispetto a quanto qui illustrato a puro titolo di esempio non limitativo, senza per questo uscire dall'ambito dell'invenzione, così come definito dalle rivendicazioni annesse.

Claims

RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo di serratura, in particolare per porte blindate, comprendente: - un organo di chiusura (4) spostabile fra una posizione di apertura e una posizione di chiusura, - primi mezzi attuatori (6) di detto organo di chiusura comprendenti mezzi motori, - mezzi elettronici di controllo (14) per controllare detto dispositivo, - secondi mezzi attuatori di detto organo di chiusura, comprendenti una serratura a cilindro (16) comandabile con una chiave di sicurezza, - un telaio di supporto (2) portante detto organo di chiusura, detti primi e secondi mezzi attuatori, e detti mezzi di controllo, caratterizzato dal fatto che comprende, inoltre, mezzi sensori (24, 26) configurati per rilevare uno stato assente o presente di detta serratura dalla o nella sua sede (18) ricavata in detto telaio, e dal fatto che detti mezzi sensori sono predisposti per generare un segnale identificativo di detto stato.
2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, in cui detti mezzi di controllo (14) o detti mezzi sensori sono configurati per variare lo stato di funzionamento di detto dispositivo in funzione dello stato rilevato.
3. Dispositivo secondo la rivendicazione 2, in cui detti mezzi sensori sono operativamente collegati a detti mezzi di controllo e detti mezzi di controllo sono configurati per inibire l’azionamento di detti mezzi motori in funzione di detto stato rilevato, in particolare quando viene rilevato detto stato assente di detta serratura o non viene rilevato detto stato presente.
4. Dispositivo secondo la rivendicazione 2, comprendente un interruttore configurato per abilitare o disabilitare l’alimentazione di detti mezzi motori (6) e operativamente collegato a detti mezzi di controllo e/o a detti mezzi sensori, in cui detti mezzi di controllo o detti mezzi sensori sono configurati per comandare detto interruttore, in modo da disabilitare detta alimentazione, sulla base di detto stato rilevato, in particolare quando viene rilevato detto stato assente di detta serratura o non viene rilevato detto stato presente.
5. Dispositivo secondo la rivendicazione 2, comprendente mezzi di sicurezza operativamente collegati a detti mezzi sensori e/o a detti mezzi di controllo, e in cui detti mezzi di controllo o detti mezzi sensori sono configurati per attivare detti mezzi di sicurezza in funzione di detto stato rilevato, in particolare quando viene rilevato detto stato assente di detta serratura o non viene rilevato detto stato presente.
6. Dispositivo secondo la rivendicazione 5, in cui detti mezzi di sicurezza comprendono un elemento di bloccaggio (32’) di detto organo di chiusura (4) e almeno un attuatore di detto elemento, e in cui detti mezzi di controllo (14) o detti mezzi sensori (24, 26) sono configurati per comandare detto attuatore in funzione di detto stato rilevato.
7. Dispositivo secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui detti mezzi sensori comprendono un sensore di prossimità, di tipo magnetico oppure ottico, oppure un sensore di contatto.
8. Dispositivo secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui detti mezzi sensori comprendono un emettitore (24) e un ricevitore (26), disposti in corrispondenza di detta sede (18) in posizioni contrapposte, di modo che fra di essi si interponga detta serratura (16) quando disposta in detta sede.
9. Dispositivo secondo la rivendicazione 7, in cui detto emettitore (24) e detto ricevitore (26) sono disposti su una medesima scheda (28) su cui è ricavato un circuito analogico e/o digitale che li collega operativamente a detti mezzi di controllo del dispositivo.