ITTO20130667A1 - Serratura di sicurezza per una porta, in particolare una porta di ingresso di un alloggio - Google Patents

Serratura di sicurezza per una porta, in particolare una porta di ingresso di un alloggio

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Description

DESCRIZIONE
del brevetto per invenzione industriale dal titolo: “SERRATURA DI SICUREZZA PER UNA PORTA, IN PARTICOLARE UNA PORTA DI INGRESSO DI UN ALLOGGIO”
La presente invenzione è relativa ad una serratura di sicurezza per una porta.
In particolare, la presente invenzione è relativa ad una serratura di sicurezza per una porta di ingresso di una alloggio, cui la trattazione che segue farà esplicito riferimento senza per questo perdere in generalità.
Come è noto, le serrature di sicurezza normalmente utilizzate per la chiusura di porte di ingresso di alloggi comprendono un involucro esterno atto ad essere stabilmente collegato ad un pannello porta ed uno o più pioli o naselli di bloccaggio sporgenti a sbalzo all’esterno dell’involucro ed atti ad inserirsi in sedi di ritenzione fisse ricavate su un telaio fisso della stessa porta. I naselli sono spostati tra una posizione avanzata di chiusura ed una arretrata di apertura da un meccanismo a leveraggi alloggiato nell’involucro ed azionabile mediante una chiave dedicata inseribile in un blocco chiave fissato all’involucro stesso.
Nelle serrature note, la resistenza ai tentativi di effrazione dipende praticamente dalle caratteristiche costruttive dell’assieme chiave-blocchetto ed aumenta, praticamente, all’aumentare della qualità del blocchetto chiave e della relativa chiave. Proporzionalmente aumentano, però, anche i costi della stessa serratura.
Inoltre, ad oggi è sentita l’esigenza di prevenire l’ingresso del ladro nell’alloggio, ossia di conoscere, meglio se a distanza, l’inizio di un tentativo di effrazione e/o lo stato della serratura durante il tentativo di effrazione stesso così da poter intervenire tempestivamente e comunque prima dell’ingresso del ladro nell’alloggio, ad oggi segnalato solo dal dispositivo antifurto, quando presente.
Scopo della presente invenzione è quello di realizzare una serratura di sicurezza, la quale permetta di risolvere in maniera estremamente semplice ed economica i problemi sopra esposti e, in particolare, presenti una resistenza addizionale ai tentativi di effrazione a quella opposta dall’assieme chiave-notolino chiave.
Ulteriore scopo della presente invenzione è quello di realizzare una serratura di sicurezza, la quale sia in grado di soddisfare l’esigenza sopra evidenziata e, in particolare, di conoscere tempestivamente un tentativo di effrazione e/o l’apertura o meno della porta a seguito del tentativo di effrazione stesso.
Secondo la presente invenzione viene realizzata una serratura di sicurezza per una porta, in particolare una porta di un alloggio, come rivendicata nella rivendicazione 1.
L’invenzione verrà ora descritta con riferimento ai disegni annessi, che ne illustrano un esempio di attuazione non limitativo, in cui:
la figura 1 illustra, schematicamente e sostanzialmente a blocchi, una preferita forma di attuazione di una serratura di sicurezza secondo la presente invenzione montata su una porta;
la figura 2 illustra, in scala fortemente ingrandita, un particolare della figura 1;
la figura 3 è una sezione secondo la linea III-III della figura 2; e
le figure 4 e 5 illustrano, schematicamente e sostanzialmente a blocchi, una seconda e, rispettivamente, un terza preferita forma di attuazione della serratura di sicurezza secondo la presente invenzione.
Nella figura 1, con 1 è indicata, nel suo complesso, una porta comprendente un telaio 2 fisso ed un’anta 3 mobile rispetto al telaio 2.
L’anta 3 è mantenuta chiusa tramite una serratura 4 di sicurezza interposta tra l’anta 3 ed il telaio 2.
La serratura 4 comprende un proprio telaio 5 di attacco, nel caso specifico definito da involucro esterno scatolato solidalmente collegato alla porta 3, e due o più pioli o naselli 6 a sbalzo traslanti parallelamente ad una direzione 8 tra una posizione arretrata di riposo, in cui i naselli 6 sono alloggiati all’interno dell’involucro 5 e/o della porta 3 ed una posizione estratta o avanzata operativa, in cui le porzioni terminali libere 6A dei naselli 6 sono alloggiate in rispettivi fori 9 ricavati in un montante 10 del telaio 2.
La serratura 4 comprende, poi, un gruppo 12 di azionamento dei naselli 6, a sua volta, comprendente un blocchetto chiave, noto e non visibile nelle figure allegate, fissato al telaio 5, ed un dispositivo 13 a leveraggi, di per sé noto, interposto tra il blocchetto chiave ed i naselli 6.
Ancora con riferimento alla figura 1 e, in particolare, alla figura 2, la serratura 4 comprende, inoltre, un dispositivo 15 automatico di sicurezza disposto in parallelo al gruppo 12 di azionamento dei naselli 6 ed atto ad intervenire automaticamente per arrestare i naselli 6 in una posizione intermedia prossima alla citata posizione avanzata durante un tentativo di effrazione o di forzamento della serratura 4.
Con riferimento alle figure 2 e 3, il dispositivo 15 comprende un attuatore lineare 16, convenientemente un attuatore elettromagnetico, di per sé noto, il quale è alloggiato in un proprio telaio 18 o involucro di attacco, convenientemente tubolare e cilindrico. Il telaio 18 è, a sua volta, alloggiato e bloccato in posizione fissa in una sede 19 ricavata nel montante 10 per mantenere l’attuatore lineare 16 in posizione affacciata ad una superficie A laterale di uno dei naselli 6 quando i naselli 6 sono disposti nella loro posizione estratta.
L’attuatore 16 comprende un corpo statorico solidalmente collegato al telaio 18 ed un’asta 20 di arresto del nasello 8. L’asta 20 è mobile in sensi opposti un una direzione 21 ortogonale alla direzione 8 tra una posizione avanzata operativa di arresto assiale del nasello 6, in cui un tratto terminale libero dell’asta 20 impegna una sede o recesso 22 ricavato nel nasello 6 attraverso la superficie laterale A del nasello 6 stesso ed una posizione arretrata di riposo, in cui la porzione terminale dell’asta 20 si estende completamente all’esterno del nasello 6 per permettere la libera traslazione del nasello 6 stesso. Nel particolare esempio descritto, il recesso 22 è delimitato assialmente da una superficie 23 ortogonale alla direzione 8 e di battuta dell’asta 20.
Ancora con riferimento alla figura 2, il dispositivo 15 comprende, inoltre, un sensore 25 di presenza alloggiato in un proprio corpo 25A di attacco bloccato in un vano del montante 10 in posizione affacciata alla superficie laterale A di un altro nasello 6 per rilevare la presenza del nasello 6 stesso quando questo è disposto nella sua posizione estratta operativa.
Il sensore 25, di per se noto e non descritto in dettaglio e, preferibilmente, un sensore ottico è atto ad emettere, in uso, un segnale di allerta non appena il nasello 6 abbandona la sua posizione estratta ed inizia a spostarsi verso la sua posizione arretrata.
Il dispositivo 15 comprende, poi, una centralina 26 di controllo e azionamento, la quale è attivabile tramite un interruttore elettrico 27 o con chiave e/o mediante un dispositivo 28 di comando a distanza, entrambi di per sé noti, ed alla quale sono collegati elettricamente l’attuatore lineare 16 ed il sensore 25.
In uso, quando la centralina 26 è disattivata e l’asta 20 è disposta nella sua posizione arretrata, la serratura 4 è una comune serratura azionabile in modo tradizionale. Quando, invece, si rende incrementare la sicurezza, ad esempio perché l’alloggio risulta incustodito e si temono tentativi di effrazione, la serratura 4 continua ad essere azionata sempre in modo tradizionale e dopo aver portato i naselli 6 nella loro posizione avanzata tramite l’interruttore 27 o il comando 28 a distanza viene attivata l’unità 26.
In tale condizione, il dispositivo 15 permane in una condizione di attesa. Nel momento in cui, a seguito di un tentativo di effrazione la serratura 4 viene forzata ed i naselli 6 spostati verso la loro posizione arretrata, il sensore 25 rileva lo spostamento ed invia un segnale alla centralina 26 che comanda l’attuatore 16 in modo da spostare la sua asta 20 in impegno alla sede 22. L’arretramento dei naselli 6 viene in questo modo impedito non appena la superficie 23 si dispone in battuta contro l’asta 20. Parallelamente all’invio del segnale di comando verso l’attuatore 16, la centralina 26 può inviare o meno un segnale di allarme verso un gruppo emettitore ottico o sonoro 29 o verso uno o più indirizzi, ad esempio di una società di vigilanza, precedentemente memorizzati nella centralina 26.
Secondo una diversa modalità di funzionamento, quando la centralina 26 è attivata, il sensore 25 non appena rileva la presenza dei naselli nella loro posizione avanzata emette un segnale verso la centralina 26 che comanda l’attuatore 16 avanzando l’asta 20 in impegno alla sede 22. In questo modo, la serratura 4 è già pronta ad opporre resistenza ai tentativi di effrazione.
Ancora con riferimento alla figura 2, il dispositivo 15 comprende, inoltre, un ulteriore sensore 31 di presenza distinto ed indipendente dal sensore 25, il quale è, convenientemente, disposto all’interno del corpo 26A ed affiancato al sensore 25. Il sensore 31 rileva praticamente lo spostamento della superficie 23 verso il telaio 5 e, quindi, lo spostamento dei naselli 6 verso la loro posizione arretrata a seguito della rottura dell’asta 20 o a seguito dell’estrazione dell’asta 20 dal recesso 22 stesso ed emette verso la centralina 26 un segnale di vanificazione della resistenza opposta dall’attuatore 16. In risposta a tae segnale, la centralina 26 emette, a sua volta, un segnale allarme verso un gruppo emettitore ottico o sonoro 29 o verso uno o più dei citati indirizzi. Praticamente, la centralina 26 informa che il tentativo di forzatura della serratura 4 sta proseguendo con successo. Nel momento in cui i naselli 26 raggiungono la loro posizione arretrata, un sensore 32 distinto ed indipendente dai sensori 25 e 31, sempre alloggiato e bloccato nel corpo 25A, comunica l’avvenuta apertura della porta 3 e quindi la riuscita del tentativo di effrazione inviando un relativo segnale informativo.
Da quanto precede appare evidente che la presenza del dispositivo 15 descritto permette di monitorare con continuità lo stato della serratura 4 e di incrementare la resistenza della stessa serratura 4 ai tentativi di effrazione. In particolare, l’utilizzo di uno o più sensori di posizione permette di conoscere la posizione dei naselli 6 tra le citate posizioni estratta ed arretrata di inviare uno o più segnali di allarme in successione a partire all’inizio del tentativo di effrazione fino a quando la porta 3 risulta aperta e l’ingresso violato. L’utilizzo, invece, di un organo di bloccaggio assiale dei naselli permette, in caso di tentativo di scasso, di generare una resistenza addizionale all’arretramento dei naselli.
La forma di realizzazione illustrata nella figura 4 è relativa ad un serratura 35 di sicurezza simile alla serratura 4 e le cui parti costituenti sono contraddistinte, ove possibile, con gli stesi numeri di riferimento della serratura 4.
Nella serratura 35, il dispositivo 13 a leveraggi di azionamento dei naselli 6 comprende un organo 36 traslante parallelamente alla direzione 6 ed un organo 37 traslante in una direzione ortogonale alla direzione 8. Nel particolare esempio descritto, l’organo 36 è direttamente collegato ai naselli 6 mentre l’organo 37 è solidalmente collegato ad una delle aste verticali 38 di bloccaggio della porta 3 sul telaio 2 (figura 1).
Nella serratura 35, il sensore 25 e l’attuatore 16 sono entrambi alloggiati nell’involucro 5 o solidalmente collegati all’involucro 5 stesso. L’asta 20 impegna una sede di ritenzione, la quale è concettualmente identica alla sede 22 ed è ricavata su una porzione intermedia dell’organo 36, nel caso specifico, su un bordo perimetrale dell’organo 36 stesso. Nella serratura 35 la centralina 26 è disposta all’esterno del telaio 5 in posizione remota o in un proprio involucro portato o meno dal telaio 5 stesso.
Nella variante illustrata nella figura 5, il sensore 25 e l’attuatore lineare 16 sono sempre solidalmente collegati all’involucro 5 ma associati all’organo 37 per bloccare assialmente l’organo 37 stesso.
Da quanto precede appare evidente che alle serrature 4 e 35 descritte possono essere apportate modifiche e varianti senza per questo uscire dall’ambito protettivo definito dalla rivendicazione indipendente. In particolare, la serratura 4 potrebbe comprendere un diverso numero di naselli 6 e sia l’attuatore 16 che i sensori 25,31 e 32 potrebbero essere disposti in posizioni diverse da quelle indicate a titolo di esempio.
Inoltre, i dispositivi 15 potrebbero comprendere un numero di sensori diverso da quello indicato, in particolare secondo una prima variante, il dispositivo 15 comprende unicamente il sensore 25. Secondo una ulteriore variante il dispositivo 15 comprende il sensore 25 e l’uno o l’altro dei sensori 31 e 32. Allo stesso modo, secondo una ulteriore variante, il dispositivo 15 della serratura 35 comprende oltre al sensore 25 anche l’uno o l’altro o entrambi i sensori 31 e 32.
Infine, la serratura 4 potrebbe comprendere un telaio di attacco diverso dal telaio scatolato descritto, ad esempio per poter essere inserita in un vano della porta 3.
Ancora, l’asta 20 dell’attuatore 16 potrebbe non impegnare la sede 22 ma definire una battuta di arresto di una porzione perimetrale o intermedia di uno degli organi mobili costituenti il gruppo di azionamento 12.
In ultimo, almeno il sensore 25 e l’attuatore 16 potrebbero essere associati ad un organo rotante della serratura e non a organi traslanti come descritto per arrestare l’organo rotante in una posizione angolare intermedia tra due posizioni angolari estreme di fine corsa.
Secondo un’ultima variante, il dispositivo 15 è privo dei citati sensori 25, 31 e 32 e l’attuatore 16 viene attivato/disattivato manualmente da un utente dopo aver portato i naselli 6 nella loro posizione avanzata agendo su un comune interruttore temporizzato o meno oppure tramite un telecomando. Una tale soluzione, risulta estremamente semplificata ed economica rispetto alle soluzioni con sensori descritte in precedenza e quindi di costi più contenuti pur presentando sempre il vantaggio di opporre una resistenza addizionale ai tentativi di effrazione.

Claims (11)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Serratura di sicurezza per una porta, in particolare una porta di ingresso di un alloggio, la serratura comprendendo un telaio di attacco ad un corpo di supporto, almeno un organo mobile rispetto al detto telaio di attacco tra una posizione avanzata operativa di bloccaggio della detta porta, in cui è almeno parzialmente inserito in una sede di ritenzione ed una posizione arretrata di sbloccaggio della porta, in cui disimpegna la detta sede, ed essendo caratterizzata dal fatto di comprendere, inoltre, un attuatore elettrico avente un elemento di riscontro mobile tra una posizione arretrata di riposo, in cui consente il libero spostamento del detto organo mobile, ed una posizione avanzata di arresto del detto organo mobile nella sua posizione avanzata operativa e mezzi di comando del detto attuatore elettrico attivabili quando il detto organo mobile è disposto nella sua posizione avanzata operativa.
  2. 2. Serratura secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto di comprendere, inoltre, almeno un sensore di posizione per rilevare la disposizione del detto organo mobile nella detta posizione avanzata operativa, ed una unità di comando e controllo collegata al detto sensore per ricevere dal sensore un segnale di posizione del detto organo mobile ed al detto attuatore elettrico per comandare l’attuare elettrico in funzione del segnale di posizione ricevuto.
  3. 3. Serratura secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzata dal fatto che il detto organo mobile è un organo traslante.
  4. 4. Serratura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che l’elemento di riscontro del detto attuatore lineare quando disposto nella sua posizione avanzata definisce un arresto fisso di una superficie di battuta del detto organo mobile.
  5. 5. Serratura secondo la rivendicazione 4, caratterizzata dal fatto di comprendere, inoltre, un ulteriore sensore di presenza per rilevare lo spostamento della detta superficie di battuta verso il detto telaio quando la superficie di battuta oltrepassa il detto elemento di riscontro.
  6. 6. Serratura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di comprendere un ultimo sensore di presenza per rilevare la disposizione del detto organo mobile nella sua posizione arretrata di sbloccaggio.
  7. 7. Serratura secondo la rivendicazione 4, caratterizzata dal fatto che il detto organo mobile è un nasello di bloccaggio sporgente a sbalzo oltre il telaio ed atto ad impegnare la detta sede di ritenzione fissa quando disposto nella sua posizione avanzata e dal fatto che la detta superficie di battuta delimita parzialmente una ulteriore sede di ritenzione ricavata nel detto nasello.
  8. 8. Serratura secondo la rivendicazione 7, caratterizzata dal fatto di comprendere almeno una copia di detti naselli, il detto sensore rilevando la posizione di uno dei detti naselli e l’attuatore cooperando in battuta con l’altro di detti naselli.
  9. 9. Serratura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che almeno il detto attuatore lineare comprende un corpo statorico distinto e distanziato dal detto telaio di attacco ed atto ad essere stabilmente collegato ad un corpo fisso.
  10. 10. Serratura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 8, caratterizzato dal fatto che il detto organo mobile è accoppiato al detto telaio di attacco e costituisce parte di un gruppo di spostamento di almeno un nasello di bloccaggio di detta serratura; almeno il detto attuatore lineare comprendendo un corpo statorico solidalmente collegato al detto telaio di attacco.
  11. 11. Serratura secondo la rivendicazione 10, caratterizzata dal fatto che il detto organo mobile costituente parte del detto gruppo di spostamento è mobile lungo l’una o l’altra di due direzioni di traslazione fra loro ortogonali.
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