ITUB20159755A1 - Dispositivo di bloccaggio per serramenti - Google Patents

Description

"DISPOSITIVO DI BLOCCAGGIO PER SERRAMENTI"

CAMPO DI APPLICAZIONE

Il presente trovato si riferisce ad un dispositivo di bloccaggio per serramenti, idoneo per attuare il blocco e/o lo sblocco di serramenti quali, a solo esemplificativo, porte e/o finestre, portoni, basculanti.

STATO DELLA TECNICA

È noto l’utilizzo di dispositivi di bloccaggio e chiusura dei serramenti per impedire l’accesso attraverso i serramenti agli immobili quando gli immobili sono incustoditi, ovvero quando non c’è nessuno all’interno, e anche per garantire la sicurezza di coloro che si trovano al loro interno. Per impedire l’accesso di terzi in un edificio, e/o ostacolare le operazioni di forzatura di porte e/o finestre, è noto l’utilizzo di dispositivi elettronici che rilevano tentativi di scasso in corso e idonei a generare un allarme sonoro. Generalmente tali dispositivi elettronici possono essere anche collegati a stazioni operative di sicurezza di tipo pubblico, come polizia o altri, o di tipo privato.

Tali dispositivi elettronici, avendo bisogno di un’alimentazione di energia elettrica per funzionare, non sono affidabili nel caso di malfunzionamenti dell’impianto elettrico, black-out, o interruzioni della fornitura di energia. Eventuali malintenzionati, infatti, potrebbero interrompere la fornitura di energia elettrica all’immobile e poi agire indisturbati, senza rischio di allarmi. Per evitare questo inconveniente è anche noto associare ai dispositivi elettronici dispositivi di accumulo energia, o batterie, che alimentano i dispositivi elettronici nel caso in cui si verifichi un’interruzione deH’alimentazione deii impianto elettrico. Ciò permette di garantire la sicurezza nel tempo ed eventualmente generare un segnale di notifica dell’assenza di alimentazione, o di tentativo di effrazione.

Tali dispositivi elettronici, tuttavia, nel caso in cui non siano tarati nel modo corretto, possono generare segnali d’allarme non correlati a reali tentativi di intrusione.

E’ noto anche l’utilizzo di dispositivi meccanici di bloccaggio, ad esempio chiavistelli, che bloccano un serramento in posizione chiusa.

Tali dispositivi meccanici di bloccaggio però consentono solamente dì essere azionati dall’interno. Pertanto non sono utilizzabili per bloccare un serramento quando ci si trova all’esterno dell’immobile.

Sono noti anche dispositivi di bloccaggio motorizzati, associati a centraline elettroniche e/o organi di attuazione, i quali possono essere azionati a distanza per bloccare un serramento anche dall’esterno di un immobile.

Un inconveniente di tali dispositivi di bloccaggio motorizzati è che essi necessitano di un’alimentazione elettrica per funzionare e, nel caso di improvvise interruzioni dell’alimentazione, e/o dei dispositivi di accumulo energia, rimangono nella loro posizione di bloccaggio, oppure tornano nella posizione inattiva.

Nel primo caso questo li rende sicuri come sistemi dì anti-intrusione per eventuali malintenzionati, ma allo stesso tempo non consente l’accesso nemmeno agli utilizzatori deU’immobile; nel secondo caso non garantiscono un bloccaggio affidabile.

Uno scopo del presente trovato è quello di fornire un dispositivo di bloccaggio per serramenti che garantisca un’elevata efficacia antiintrusione anche nel caso di eventuali malfunzionamento del circuito di alimentazione elettrica.

Un ulteriore scopo del presente trovato è quello di realizzare un dispositivo di bloccaggio per serramenti che sia versatile e possa essere installato su qualsiasi tipologia di serramento con interventi di modifica minimi.

E anche uno scopo del presente trovato realizzare un dispositivo di bloccaggio che sia economico e semplice da gestire.

Un ulteriore scopo è fornire un dispositivo di bloccaggio per serramenti che consenta di essere disinserito anche dall’esterno di un immobile anche in caso di malfunzionamenti dell’impianto elettrico. Per ovviare agli inconvenienti della tecnica nota e per ottenere questi ed ulteriori scopi e vantaggi, la Richiedente ha studiato, sperimentato e realizzato il presente trovato.

ESPOSIZIONE DEL TROVATO

Il presente trovato è espresso e caratterizzato nelle rivendicazioni indipendenti. Le rivendicazioni dipendenti espongono altre caratteristiche del presente trovato o varianti dell’idea di soluzione principale.

In accordo con i suddetti scopi, un dispositivo di bloccaggio per serramenti in accordo con il presente trovato comprende almeno un chiavistello fissabile ad una prima parte di un serramento ed inseribile in una sede ricavata in una seconda parte del serramento per bloccare tra loro la prima e la seconda parte. 11 chiavistello è mobile tra almeno una condizione non attiva in cui non limita apertura del serramento, ed una condizione attiva in cui impedisce l’apertura del serramento.

Il chiavistello è provvisto di una porzione di presa interna condizionante la condizione attiva o non attiva del chiavistello. In particolare, la porzione di presa è azionabile manualmente da un utente per portare il chiavistello dalla condizione attiva alla condizione non attiva, o viceversa.

Il dispositivo di bloccaggio per serramenti comprende, inoltre, un organo motore collegato al chiavistello e configurato per definire la condizione attiva o non attiva del chiavistello. La definizione della condizione attiva o non attiva può essere assoggettata ad organi di azionamento in loco o posti in posizione remota. In particolare, l’organo motore è azionabile anche a distanza dall’utente per portare il chiavistello dalla condizione attiva alla condizione non attiva, o viceversa.

In questo modo è possibile azionare il chiavistello per portarlo nella sua condizione attiva o non attiva sia manualmente, mediante la porzione di presa, sia automaticamente, ed eventualmente anche a distanza, mediante l’organo di azionamento.

In accordo con possibili soluzioni realizzative, può essere previsto che l’organo motore, nel caso di interruzione dell’alimentazione elettrica, sia configurato per rimanere nella posizione in cui si trova, sia essa attiva o non attiva. In questo modo, anche nel caso in cui si verifichi un’interruzione dell’ alimentazione, se il chiavistello si trova nella sua condizione attiva è garantito il corretto bloccaggio del serramento.

In accordo con forme di realizzazione, il dispositivo di bloccaggio comprende un dispositivo di attuazione manuale, distinto rispetto alla porzione di presa e comprendente una leva di comando associata ad un lato, in uso, interno della suddetta prima parte e collegata al chiavistello, ed una leva di azionamento azionabile da un lato, in uso, esterno della suddetta prima parte, e configurata per agire sulla leva di comando e portare il chiavistello almeno nella condizione non attiva.

In accordo con forme di realizzazione, il dispositivo di bloccaggio comprende anche un’unità di controllo e comando, asservente l’organo motore e a sua volta asservita ad un segnale specializzato dì comando. L’unità di controllo e comando è collegata e/o associata all’organo motore e ne comanda l’attuazione, ad esempio in seguito ad un segnale che comanda il blocco/sblocco del serramento ricevuto da un utente. In accordo con soluzioni realizzative, il segnale che comanda il bloccaggio può essere fornito all’unità di controllo e comando mediante appositi pulsanti, eventualmente anche associati a pulsanti di inserimento di allarme, o per mezzo di sistemi di trasmissione di dati di tipo wireless, o di altro tipo.

In accordo con varianti di realizzazione può essere previsto un organo di azionamento azionabile da remoto, ad esempio un telecomando, per comandare a distanza l’attuazione dell’organo di motorizzazione, ad esempio dall’esterno dell’immobile.

In accordo con forme di realizzazione, alla leva di azionamento è associato un organo di comando manuale, ad esempio mezzi a serratura, previsto per comandare l’azionamento della leva di azionamento.

Inoltre, il dispositivo di bloccaggio comprende un elemento di copertura configurato per assumere almeno una posizione di occlusione ed una posizione di accessibilità dell’organo di comando per impedire l’accesso diretto all’organo di comando da parte di un utente.

Tale organo di comando consente di azionare il chiavistello dall’esterno di un immobile, anche nel caso in cui l’organo motore sia nella condizione attiva e non sia possibile utilizzare il telecomando e/o l’unità di controllo per portare il chiavistello nella posizione non attiva. In forme di realizzazione, all’elemento di copertura è associato un sensore di stato rilevante la condizione di occlusione o accessibilità al dispositivo di attuazione manuale, in particolare all’organo di comando manuale.

In accordo con possibili forme realizzative il sensore di stato è collegato ad un sistema di allarme, configurato per generare un segnale di allarme sonoro e/o visivo, sul posto o in remoto, nel caso in cui il sensore di stato rilevi una condizione di accessibilità all’organo di comando manuale.

In questo modo, nel caso in cui un terzo tenti di sbloccare il dispositivo di bloccaggio dall’esterno, il segnale di allarme che viene generato può fungere da deterrente contro tentativi di scasso o effrazione.

L’allarme può essere configurato per essere disattivato da un utente autorizzato.

In accordo con soluzioni realizzative, il dispositivo di attuazione manuale comprende mezzi a serratura collegati ad una leva di azionamento che agisce su una porzione della leva di comando. In questo modo è possibile portare il chiavistello almeno dalla condizione attiva alla condizione non attiva e determinare lo sblocco del serramento manualmente dall’esterno dell’immobile.

In accordo con possibili soluzioni, l’unità di controllo e comando può essere associata a una pluralità di organi motore associati ciascuno ad un rispettivo chiavistello per bloccare un serramento. Questo permette di poter utilizzare un singolo comando inviato ad una singola unità di controllo per azionare tutti gli organi motore, bloccando contemporaneamente una pluralità di serramenti, rendendo più semplici e veloci le operazioni di messa in sicurezza di un immobile o le operazioni per consentire l’accesso ad esso.

Forme realizzative del presente trovato si riferiscono anche ad un serramento sul quale è installato un dispositivo di bloccaggio come sopra descritto.

ILLUSTRAZIONE DEI DISEGNI

Queste ed altre caratteristiche del presente trovato appariranno chiare dalla seguente descrizione di forme di realizzazione, fomite a titolo esemplificativo, non limitativo, con riferimento agli annessi disegni in cui:

- la fig. 1 è una vista parzialmente in sezione di un dispositivo di bloccaggio per serramenti in accordo con forme di realizzazione qui descritte applicato ad un serramento;

- la fig. 2 è una vista frontale di un dispositivo di bloccaggio in accordo con forme di realizzazione qui descritte in una condizione attiva;

- la fig. 3 è una vista frontale del dispositivo di bloccaggio in fig. 2 in una condizione non attiva;

- la fig. 4 è una vista frontale di un dettaglio del dispositivo di bloccaggio di fig. 1 in una prima condizione di occlusione;

- la fig. 5 è una vista frontale di un dettaglio del dispositivo di bloccaggio di fig. 1 in una seconda condizione di accessibilità;

- la fig. 6 è una vista laterale di un dispositivo di bloccaggio per serramenti in accordo con forme di realizzazione.

Per facilitare la comprensione, numeri di riferimento identici sono stati utilizzati, ove possibile, per identificare elementi comuni identici nelle figure. Va inteso che elementi e caratteristiche di una forma di realizzazione possono essere convenientemente incorporati in altre forme di realizzazione senza ulteriori precisazioni.

DESCRIZIONE DI FORME DI REALIZZAZIONE

Si farà ora riferimento nel dettaglio alle varie forme di realizzazione del trovato, delle quali uno o più esempi sono illustrati nelle figure allegate. Ciascun esempio è fornito a titolo di illustrazione del trovato e non è inteso come una limitazione dello stesso. Ad esempio, le caratteristiche illustrate o descritte in quanto facenti parte di una forma di realizzazione potranno essere adottate su, o in associazione con, altre forme di realizzazione per produrre un’ulteriore forma di realizzazione.

Resta inteso che il presente trovato sarà comprensivo di tali modifiche e varianti.

In accordo con la presente descrizione, è previsto un dispositivo 10 di bloccaggio per serramenti configurato per bloccare selettivamente tra loro una prima parte 12 e una seconda parte 14 di un serramento 20.

Il dispositivo di bloccaggio 10 comprende un elemento a chiavistello 16 che può essere fissato in modo scorrevole alla prima parte 12 e può inserirsi in un’apposita sede 18 presente nella seconda parte 14.

La sede 18 può essere ricavata internamente alla seconda parte 14, oppure può essere un elemento separato dalla prima parte 14 e fissato ad essa.

In accordo con forme di realizzazione descritte utilizzando figg. 1 - 3 e 6, il dispositivo di bloccaggio 10 può comprendere una prima base di fissaggio 13, configurata per essere fissata alla prima parte 12 del serramento 20 e alla quale è fissato in modo scorrevole il chiavistello 16. In accordo con forme di realizzazione, il dispositivo di bloccaggio 10 può comprendere una seconda base di fissaggio 15, configurata per essere fissata alla seconda parte 14 del serramento 20. In tali forme di realizzazione, la sede 18 può essere ricavata in, o fissata alla seconda base di fissaggio 15.

La prima base di fissaggio 13 e la seconda base di fissaggio 15 sono fissate al serramento 20 nella parte rivolta verso Γ interno del serramento stesso.

Il chiavistello 16 è mobile tra una condizione attiva (fìg. 2) in cui è almeno parzialmente inserito nella sede 18 e blocca tra loro la prima parte 12 e la seconda parte 14, e una condizione non attiva (fig. 3) in cui è completamente esterno alla sede 18 e non blocca la prima parte 12 e la seconda parte 14 permettendo l’apertura·

In accordo con forme di realizzazione, sulla prima base di fissaggio 13 può essere fissata una guida di scorrimento 19 per il chiavistello 16, per rendere più stabile il posizionamento di quest’ultimo e quindi più resistente il bloccaggio del serramento 20 nella condizione attiva.

Il chiavistello 16 è provvisto di una porzione di presa 21 configurata per essere azionata manualmente da parte di un utente per portare il chiavistello 16 dalla condizione non attiva alla condizione attiva e viceversa.

La porzione di presa 21 è associata al chiavistello 16 per condizionarne la condizione attiva o non attiva dall’interno dell’ immobile.

Il dispositivo di bloccaggio 10 comprende, inoltre, un organo motore 22 collegato al chiavistello 16 ed azionabile a distanza per portare il chiavistello 16 dalla condizione non attiva alla condizione attiva o viceversa.

L’organo motore 22 è fissato alla prima parte 12 del serramento 20 ed è configurato per attuare la movimentazione del chiavistello 16 lungo una direzione D.

L’organo motore 22 può comprendere un organo di trasmissione del moto 24, ad esempio un albero di trasmissione, collegato al chiavistello 16 e configurato per determinare una traslazione del chiavistello 16 trasformando il moto fornito dall’organo motore 22 in un moto lineare del chiavistello 16 lungo la direzione D.

Secondo possibili forme di realizzazione, l’organo motore 22, e il chiavistello 16 sono allineati lungo un asse longitudinale comune. Si può prevedere che l’organo motore 22 comprenda un attuatore lineare, un martinetto a vite o simili.

In accordo con possibili varianti realizzative, l’organo motore 22 e il chiavistello 16 possono essere allineati lungo assi sfalsati tra loro paralleli o non paralleli.

In accordo con forme di realizzazione, l’organo motore 22 può comprendere un motore del tipo che, nel caso di interruzione dell’ alimentazione elettrica, sia configurato per rimanere inattivo, mantenendo l’organo di trasmissione del moto 24 fermo, e quindi il chiavistello 16 nella condizione in cui si trova, sia essa attiva o non attiva.

In accordo con forme di realizzazione, il dispositivo di bloccaggio 10 comprende un’unità di controllo e comando 36, associata almeno all’organo motore 20 e configurata per determinarne l’attuazione.

In accordo con forme di realizzazione, può essere prevista un’unica unità di controllo e comando 36 che riceve i comandi di blocco/sblocco e aziona l’organo motore 20,

Secondo possibili varianti possono essere previste unità di controllo e comando separate per la ricezione dei segnali di comando e/o la generazione dei segnali d’allarme e per l’azionamento degli organi motore 20. E chiaro che, nel caso siano presenti più unità di controllo e comando, esse saranno opportunamente collegate e interfacciate una all’altra.

In forme di realizzazione, l’unità di controllo e comando 36 può essere configurata per azionare a distanza l’organo motore 22, ad esempio in seguito della ricezione di un segnale che comanda il bloccaggio del serramento 20 da parte di un utente.

L’attuazione dell’organo motore 22 può essere effettuato agendo, automaticamente, sia dall’interno dia dall’esterno dell’immobile su cui è installato il serramento 20.

Il segnale di comando può essere fornito all’unità di controllo e comando 36 mediante appositi pulsanti, o una tastiera associati ad essa, oppure mediante un sistema di trasmissione dati senza fili.

In accordo con forme di realizzazione, possono essere previsti dispositivi di rilevazione di caratteristiche fisiche proprie di un utente (non illustrati), associati all’unità di controllo e comando 36 per verificare che l’utente sia abilitato ad inviare un segnale di blocco/sblocco al dispositivo 10. Possibili dispositivi di rilevazione di caratteristiche fisiche possono essere lettori di retina, lettori di impronte digitali, riconoscitori vocali, e simili.

In accordo con forme di realizzazione, l’unità di controllo e comando 36 può essere associata ad una pluralità di organi motore 22, ciascuno di questi ultimi appartenente ad un rispettivo dispositivo di bloccaggio 10 installato su un rispettivo serramento 20, in modo tale da consentire il contemporaneo blocco/sblocco di tutti i dispositivi di bloccaggio 10 con un unico comando inviato da un utente.

In accordo con forme di realizzazione, il dispositivo di bloccaggio 10 può comprendere un dispositivo di allarme 39 configurato per generare un segnale di allarme nel caso in cui venga rilevato un tentativo di effrazione del serramento 20. Il segnale di allarme può essere generato in loco, e/o in remoto, e può essere di tipo sonoro e/o visivo.

In accordo con forme di realizzazione, il dispositivo di allarme 39 può essere collegato a, o integrato con l’unità di controllo e comando 36. La centralina di allarme può essere interna all’immobile, oppure può essere lontana da esso, ad esempio situata in una stazione operativa di sicurezza, di tipo pubblico o privato.

In accordo con forme di realizzazione descritte utilizzando figg. 1, 4 e 5, il dispositivo di bloccaggio 10 comprende inoltre un dispositivo di attuazione manuale 40, distinto rispetto alla porzione di presa 21, selettivamente attuabile per portare il chiavistello 16 dalla condizione attiva alla condizione non attiva.

11 dispositivo di attuazione manuale 40 è almeno parzialmente associato ad un serramento 20 nella parte rivolta verso Γ esterno. In particolare, poiché il dispositivo di bloccaggio 10 è installato sul serramento 20 con il chiavistello 16 rivolto verso Γ interno di un immobile, il dispositivo di attuazione manuale 40 consente di agire sul chiavistello 16 daH’estemo dell’immobile.

In accordo con forme di realizzazione, il dispositivo di attuazione manuale 40 comprende una leva di comando 26 associata ad un lato, in uso, interno, della prima parte 12 e collegata al chiavistello 16. La leva di comando 26 può essere configurata per determinare la traslazione in linea retta del chiavistello 16, fungendo da guida di scorrimento.

In accordo con possibili soluzioni realizzative, la leva di comando 26 può presentare, all’estremità opposta rispetto al chiavistello 16, un’asola 28. L’asola 28 può essere configurata per fornire una sede di scorrimento 30 per un perno 32 fissato alla prima base di fissaggio 13, in modo tale da garantire la traslazione rettilinea del chiavistello 16 nella direzione D. L’asola 28 inoltre può fungere da elemento di fondo corsa, limitando in entrambi i versi la corsa del chiavistello 16 nella direzione D, ed allo stesso tempo impedendone una traslazione in direzione perpendicolare ad essa.

In accordo con forme di realizzazione, il dispositivo di attuazione manuale 40 comprende una leva di azionamento 52 azionabile da un lato, in uso, esterno della prima parte 12, e configurata per agire sulla leva di comando 26 e portare il chiavistello 16 almeno nella condizione non attiva.

In accordo con forme di realizzazione, alla leva di azionamento 52 è associato un organo di comando 50 manuale, previsto per comandare l’azionamento della leva di azionamento 52.

In accordo con forme di realizzazione, l’organo di comando 50 può comprendere mezzi a serratura configurati per cooperare con la leva di comando 26.

L’organo di comando 50 può essere installato in un foro passante ricavato nella prima parte 12 del serramento 20 in modo tale che da un lato, in uso, esterno, della prima parte 12 del serramento 20, si possa accedere, ad esempio con una chiave 54, per azionare l’organo di comando 50, mentre dal lato, in uso, interno, l’organo di comando 50 può essere collegato alla leva di azionamento 52 per determinare la traslazione del chiavistello 16.

In forme di realizzazione, la leva di azionamento 52 può essere imperniata per ruotare su un asse di rotazione Y in corrispondenza dell’organo di comando 50. Nel caso di un organo di comando 50 a serratura, la leva di azionamento 52 può essere attuata, ad esempio, inserendo una chiave 54 nell’elemento di comando 50 e facendola girare. La rotazione della chiave 54 determina la rotazione della leva di azionamento 52 rispetto all’asse di rotazione Y nella direzione indicata dalla freccia G in fig. 3. In questo modo la leva di azionamento 52 preme contro una porzione 26a della leva di comando 26 e porta il chiavistello 16 dalla condizione attiva alla condizione non attiva, sbloccando il dispositivo dì bloccaggio 10.

In accordo con forme di realizzazione, il dispositivo di bloccaggio 10 comprende un elemento di copertura 42 associato al dispositivo di attuazione manuale 40 e configurato per assumere almeno una posizione di occlusione ed una posizione di accessibilità dell’organo di comando 50.

In accordo con forme di realizzazione, l’elemento di copertura 42 può essere portato in una posizione di occlusione (fig. 4) in cui impedisce l’accesso all’organo di comando 50, e in una posizione di accessibilità (fig. 5) in cui consente l’accesso all’ organo di comando 50.

In accordo con forme di realizzazione, l’elemento di copertura 42 può essere provvisto di un elemento di vincolo 44, configurato per vincolare il posizionamento dell’elemento di copertura 42 nella posizione di occlusione.

In accordo con possibili soluzioni realizzative, Γ elemento di vincolo 44 può essere configurato anche per agevolare la presa, da parte di un utente, dell’ elemento di copertura 42 per portarlo almeno dalla posizione di occlusione alla posizione di accessibilità.

Secondo possibili soluzioni di realizzazione, l’elemento di copertura 42 può essere configurato per ruotare attorno ad un asse di rotazione X eccentrico rispetto al proprio asse centrale Xc. In tale soluzione realizzativa può essere previsto un elemento di battuta 45 configurato per definire un riferimento per il posizionamento dell’elemento di copertura 42 nella sua condizione di occlusione.

Secondo possibili soluzioni realizzative, l’elemento di copertura 42 può avere una forma sostanzialmente rotonda, e presentare una porzione incavata 46, configurata per consentire l’accesso all’organo di comando 50 quando l’elemento di copertura 42 si trova nella seconda condizione di accessibilità.

In accordo con forme di realizzazione, all’elemento di copertura 42 può essere associato un sensore di stato 48, configurato per rilevare la condizione di occlusione o la condizione di accessibilità dell’elemento di copertura 42 all’organo di comando 50.

In una prima forma realizzativa, nella condizione di occlusione, l’elemento di copertura 42 coopera con il sensore di stato 48 per mantenerlo in una condizione non attiva, ovvero di non trasmissione di un segnale relativo allo stato di accessibilità all’organo di comando 50. Quando l’elemento di copertura 42 si porta nello stato di accessibilità dell’organo di comando 50, Γ elemento di copertura 42 stesso attiva il sensore di stato 48 il quale invia un segnale relativo all’ accessibilità dell’organo di comando 50, e pertanto di una possibile effrazione di quest’ultimo.

In una seconda forma realizzativa, si può prevedere che la prima parte 12 del serramento 20 sia provvista di una sede 57 ricavata aperta verso l’elemento di copertura 42 e nella quale viene posizionato il sensore di stato 48.

L’elemento di vincolo 44, almeno nella condizione di occlusione dell’elemento di copertura 42, è posizionato in corrispondenza della sede 57 per cooperare con il sensore di stato 48. Secondo una possibile forma realizzativa, si può prevedere che l’elemento di vincolo 44 sia avvitato nella sede 57 ed intercetti il sensore di stato 48, o in alternativa si può prevedere che l’elemento di vincolo 44 sia avvitabile in un foro passante ricavato nell’elemento di copertura 42 e sporgendo da quest’ultimo, con una sua estremità terminale, intercetti il sensore di stato 48.

In questo modo, quando l’elemento di vincolo 44 viene rimosso dalla sede 57, determina l’attivazione del sensore di stato 48 il quale invia un segnale di allarme relativo alla possibilità di accesso all’organo di comando 50.

In accordo con forme di realizzazione, il sensore di stato 48 può essere collegato al dispositivo di allarme 39, configurato per generare un segnale di allarme almeno quando il sensore di stato 48 rileva la condizione di accessibilità all’elemento di attuazione manuale 40. Il segnale di allarme generato può essere di tipo sonoro e/o visivo, e può essere generato in loco e/o in remoto.

In accordo con forme di realizzazione, il sensore di stato 48 è collegato all’unità di controllo e comando 36 ed è configurato per trasmettere ad essa un segnale quando rileva la condizione di accessibilità all’organo di comando 50.

In accordo con forme di realizzazione, il dispositivo di bloccaggio 10 comprende un elemento indicatore 34, configurato per fornire un’indicazione della condizione attiva o non attiva del chiavistello 16.

In particolare, l’elemento indicatore 34 può comprendere almeno uno fra un interruttore di fine corsa, una fotocellula, un sensore ad effetto Hall, o sensori simili ed assimilabili configurati per identificare la condizione attiva o non attiva del chiavistello 16. L’interruttore di fine corsa può essere collegato a elementi visivi o sonori idonei a fornire ad un utente un’informazione in merito allo stato del chiavistello 16.

In accordo con la soluzione realizzativa illustrata nelle figure 2 e 3, l’elemento indicatore 34 comprende un interruttore di fine corsa 33 installato su una parte fissa rispetto alla prima base di fissaggio 13 e una porzione sagomata 35 installata sulla leva di comando 26.

L’interruttore di fine corsa 33 è dotato di una leva avente un’estremità che coopera con la porzione sagomata 35 quando il chiavistello 16 è nella posizione attiva o nella posizione non attiva. Tale condizione determina l’attivazione/disattivazione dell’ interruttore di fine corsa, il quale trasmette un segnale relativo allo stato del chiavistello 16. E’ chiaro che tale soluzione realìzzativa può essere soggetta a modifiche senza per questo superare l’insegnamento del presente trovato.

In accordo con forme di realizzazione, Γ unità di controllo e comando 36 può essere collegata anche all’elemento indicatore 34 per verificare di volta in volta la condizione di blocco o sblocco di un serramento 20. In accordo con forme di realizzazione, la verifica può essere effettuata costantemente, ad intervalli di tempo predeterminati.

Secondo possibili varianti la verifica può essere effettuata in seguito alla ricezione da parte dell’unità di controllo e comando 36 di un comando da parte di un utente per bloccare o sbloccare il serramento 20. In accordo con forme di realizzazione il dispositivo di bloccaggio 10 può comprendere organi di azionamento 38 azionabili anche da remoto, configurati per inviare un comando di blocco e/o di sblocco di un serramento 20 all’unità di controllo e comando 36 e/o all’organo motore 22 da parte di un utente.

In accordo con possibili soluzioni realizzative, gli organi di azionamento 38 possono comprendere un azionamento da remoto, come un telecomando.

In accordo con possibili varianti, gli organi di azionamento 38 possono comprendere anche pulsanti, leve, e simili organi di azionamento.

Il comando di blocco e/o di sblocco determina l’attuazione dell’organo motore 22 rispettivamente per portare il chiavistello 16 nella condizione attiva e/o nella condizione non attiva.

In questo modo il dispositivo di bloccaggio 10 può essere azionato anche dall’esterno di un immobile, fornendo un bloccaggio efficace del rispettivo serramento 20, senza necessità di azionare manualmente il chiavistello 16 dall’interno.

L’organo di azionamento da remoto 38 può essere di un qualunque tipo adatto a inviare un segnale di comando all’unità di controllo e comando 36. In forme di realizzazione, l’organo di azionamento da remoto 38 può essere ad esempio adatto a trasmettere dati in modalità wireless, ad esempio via bluetooth, infrarosso, onde radio, o mediante qualsiasi protocollo di trasmissione dati wireless di tipo idoneo.

Secondo varianti realizzative, l’unità di controllo e comando 36 può essere collegata ad un segnalatore di stato 37 configurato per segnalare lo stato attivo o non attivo del dispositivo di bloccaggio 10. In particolare, il segnalatore di stato 37 può segnalare la condizione attiva o non attiva del chiavistello 16, determinata dall’elemento indicatore 34.

Secondo possibili soluzioni realizzative, il segnalatore di stato 37 può essere posizionato all’interno o all’esterno di un immobile.

In accordo con forme di realizzazione, il segnalatore di stato 37 può comprendere un segnalatore di tipo visivo, configurato per indicare lo stato attivo e lo stato non attivo del chiavistello 16, e quindi del dispositivo di bloccaggio 10. In accordo con forme di realizzazione, il segnalatore di tipo visivo può comprendere una luce ad esempio di tipo a LED che segnala con il suo stato acceso/spento rispettivamente la condizione attiva/non attiva del dispositivo, o viceversa. In accordo con possibili varianti possono essere previste luci di colore differente per segnalare rispettivamente la condizione attiva e la condizione non attiva. In accordo con forme di realizzazione descritte utilizzando fìg. 1, il dispositivo di bloccaggio 10 può comprendere inoltre un involucro di copertura 56 configurato per coprire il dispositivo di bloccaggio 10 una volta installato su un serramento 20.

In accordo con forme di realizzazione, l’involucro di copertura 56 può essere conformato in modo tale da permettere fattuazione manuale del chiavistello 16 mediante la porzione di presa 21.

In accordo con varianti di realizzazione, è prevista la rimozione dell’involucro di copertura 56 per accedere alla porzione di presa 21. In accordo con forme di realizzazione, l’involucro di copertura 56 è fissato alla prima base di fissaggio 13 per racchiudere almeno la parte del dispositivo di bloccaggio 10 fissata al serramento 20 all’interno di un immobile.

In accordo con forme di realizzazione, l’involucro di copertura 56 può anche conferire al dispositivo di bloccaggio 10 installato sul serramento 20 un voluto aspetto estetico.

In accordo con forme dì realizzazione, all’involucro di copertura 56 possono essere associati uno o più primi sensori di allarme 58, configurati per rilevare un tentativo di intrusione, ad esempio rilevando se l’involucro di copertura 56 è stato staccato dalla prima base di fissaggio 13, o allontanato da uno o più componenti del dispositivo di bloccaggio 10.

In accordo con forme di realizzazione, il sensore di allarme 58 può comprendere un elemento elastico normalmente tenuto compresso dall’involucro di copertura 56. L’eventuale rimozione dell’involucro di copertura 56 provoca l’estensione dell’elemento elastico che a sua volta attiva il sensore di allarme 58 che segnala un tentativo di effrazione al dispositivo di allarme 39.

In accordo con forme di realizzazione, possono essere previsti secondi sensori di allarme 59 associati anche alla prima base dì fissaggio 13, e/o alla seconda base di fissaggio 15, e/o alla sede 18 e configurati per rilevare se la prima base di fissaggio 13, e/o la seconda base di fissaggio 15, e/o la sede 18 sono allontanati e/o separati dalla rispettiva prima parte 12 o seconda parte 14 del serramento 20.

I sensori di allarme 58, 59 possono essere collegati al f unità di controllo e comando 36 in modo tale da generare un segnale di allarme mediante il dispositivo di allarme 39.

In accordo con varianti di realizzazione, gli stessi sensori di allarme 58, 59 possono essere configurati per generare essi stessi un segnale di allarme.

In accordo con possibili forme di realizzazione, la prima parte 12 del serramento 20 può essere una parte mobile, come ad esempio un’anta di una finestra, o di una porta, o un basculante, mentre la seconda parte 14 può essere una parte fissa, ad esempio un telaio del serramento 20.

In accordo con possibili varianti realizzative, la prima parte 12 del serramento 20 può essere una parte fissa come un telaio, mentre la seconda parte 14 può essere una parte mobile, come un’anta di una finestra o di una porta.

È chiaro che al dispositivo di bloccaggio fin qui descritto possono essere apportate modifiche e/o aggiunte di parti, senza per questo uscire dalfambito del presente trovato.

È anche chiaro che, sebbene il presente trovato sia stato descritto con riferimento ad alcuni esempi specifici, una persona esperta del ramo potrà senz’altro realizzare molte altre forme equivalenti di dispositivo di bloccaggio, aventi le caratteristiche espresse nelle rivendicazioni e quindi tutte rientranti nell’ambito di protezione da esse definito.

Claims (10)

1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo di bloccaggio per serramenti comprendente almeno un chiavistello (16) applicabile ad una prima parte (12) di un serramento (20) ed inseribile in una sede (18) associata ad una seconda parte (14) di detto serramento (20) per bloccare tra loro dette prima parte (12) e seconda parte (14), detto chiavistello (16) essendo provvisto di una porzione di presa (21) per portare detto chiavistello (16) in una posizione attiva o non attiva di bloccaggio o rispettivamente sbloccaggio di detto serramento (20), caratterizzato dal fatto che detto dispositivo di bloccaggio comprende un organo motore (22) collegato a detto chiavistello (16), e configurato per definire, anch’esso, la condizione attiva o non attiva del chiavistello (16), e che comprende organi di azionamento (38) associati, anche lontandisposti, a detto organo motore (22) per comandare azionamento di quest’ultimo.
2. 2. Dispositivo di bloccaggio come nella rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che comprende un dispositivo di attuazione manuale (40), distinto rispetto alla porzione di presa (21) e comprendente una leva di comando (26) associata ad un lato, in uso, interno di detta prima parte (12) e collegata a detto chiavistello (16), ed una leva di azionamento (52) azionabile da un lato, in uso, esterno di detta prima parte (12), e configurata per agire su detta leva di comando (26) e portare detto chiavistello (16) almeno nella condizione non attiva.
3. 3. Dispositivo di bloccaggio come nella rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che a detta leva di azionamento (52) è associato un organo di comando (50) manuale previsto per comandare l’azionamento di detta leva di azionamento (52), e che comprende un elemento di copertura (42) configurato per assumere almeno una posizione di occlusione ed una posizione di accessibilità di detto organo di comando (50).
4. 4. Dispositivo di bloccaggio come nella rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che comprende un elemento di vincolo (44) configurato per vincolare il posizionamento di detto elemento di copertura (42) in detta posizione di occlusione.
5. 5. Dispositivo di bloccaggio come nella rivendicazione 3 o 4, caratterizzato dal fatto che comprende un sensore di stato (48), associato a detto elemento di copertura (42) e configurato per rilevare almeno la suddetta posizione di accessibilità di detto organo di comando (50), ed un dispositivo di allarme (39) collegato a detto sensore di stato (48) e configurato per generare un segnale di allarme almeno quando detto sensore di stato (48) rileva detta posizione di accessibilità di detto organo di comando (50).
6. 6. Dispositivo di bloccaggio come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che comprende almeno una base di fissaggio (13; 15) sulla quale è installato detto chiavistello (16), o è presente detta sede (18), a detta base di fissaggio (13; 15) essendo associato almeno un sensore di allarme (59) configurato per attivare un allarme se detta base di fissaggio (13; 15) viene rimossa da detta prima parte (12) o da detta seconda parte (14).
7. 7. Dispositivo di bloccaggio come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che comprende un involucro di copertura (56) configurato per coprire il dispositivo di bloccaggio installato su un serramento (20), a detto involucro di copertura (56) essendo associato almeno un sensore di allarme (58) configurato per attivare un allarme se detto involucro di copertura (56) viene rimosso.
8. 8. Dispositivo di bloccaggio come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che comprende un’unità di controllo e comando (36) asservente uno o più organi motore (22) associati a rispettivi chiavistelli (16), detta unità di controllo e comando (36) essendo a sua volta asservita ad un segnale specializzato di comando per comandare l’attuazione di detti organi motori (22).
9. 9. Dispositivo di bloccaggio come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto organo motore (22), nel caso di interruzione dell’alimentazione elettrica, è configurato per rimanere nella posizione in cui si trova garantendo il mantenimento della rispettiva condizione attiva, o non attiva, di detto chiavistello (16).
10. 10. Serramento comprendente un dispositivo di bloccaggio (10) come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti.