ITTO20130658A1 - Martinetto definente un accessorio portatile per la sostituzione di una ruota di un autoveicolo - Google Patents

Description

DESCRIZIONE

del brevetto per invenzione industriale dal titolo:

“MARTINETTO DEFINENTE UN ACCESSORIO PORTATILE PER LA SOSTITUZIONE DI UNA RUOTA DI UN AUTOVEICOLO”

La presente invenzione è relativa ad un martinetto definente un accessorio portatile per la sostituzione di una ruota di un autoveicolo.

Alcuni autoveicoli sono provvisti di una ruota di scorta e di un kit di accessori che può essere utilizzato direttamente dal conducente, senza interventi in officina, per poter montare la ruota di scorta al posto di una ruota usurata o danneggiata. Tra tali accessori è incluso un martinetto, il quale viene disposto al di sotto di punti predeterminati del pianale dell’autoveicolo e viene azionato manualmente per sollevare da terra una parte del pianale e la ruota che deve essere sostituita.

Sono noti martinetti aventi una base inferiore atta ad essere appoggiata a terra, una staffa superiore atta a supportare il pianale, ed un pantografo definito da quattro bracci disposti in modo da formare una sorta di rombo. Il pantografo ha un vertice inferiore disposto in corrispondenza della base, un vertice superiore disposto in corrispondenza della staffa, e due vertici laterali accoppiati l’uno all’altro tramite un dispositivo a vite e madrevite. Azionando tale dispositivo, i due vertici laterali del pantografo possono essere avvicinati o distanziati, in modo da sollevare o abbassare la staffa rispetto alla base.

Una soluzione di questo tipo, anche se ampiamente utilizzata, ha un ingombro elevato in direzione verticale, quando la staffa è completamente abbassata, per cui non può essere impiegato in autoveicoli di tipo sportivo. Infatti, in tale tipologia di autoveicoli, il pianale è ribassato e/o è provvisto di appendici aerodinamiche laterali denominate gergalmente “minigonne”, per cui la distanza da terra del pianale a disposizione per l’inserimento del martinetto è estremamente contenuta.

Il modello di utilità tedesco DE20313940U1, che corrisponde al preambolo della rivendicazione 1, mostra un dispositivo sollevatore avente un pantografo del tipo a forbice, per cui è più compatto delle soluzioni note sopra descritte, ma non a sufficienza per poter essere utilizzato come accessorio portatile in un autoveicolo di tipo sportivo.

Scopo della presente invenzione è quello di realizzare un martinetto definente un accessorio portatile per la sostituzione di una ruota di un autoveicolo, il quale consenta di assolvere in maniera semplice ed economica alle esigenze sopra esposte e, preferibilmente, sia relativamente semplice da realizzare, sia relativamente leggero, ed abbia un numero relativamente basso di componenti.

Secondo la presente invenzione viene realizzato un martinetto definente un accessorio portatile per la sostituzione di una ruota di un autoveicolo, come definito dalla rivendicazione 1.

L'invenzione verrà ora descritta con riferimento ai disegni annessi, che ne illustrano un esempio di attuazione non limitativo, in cui:

- la figura 1 illustra, in prospettiva, una preferita forma di attuazione del martinetto definente un accessorio portatile per la sostituzione di una ruota di un autoveicolo, secondo la presente invenzione; e

- la figura 2 mostra, in scala ingrandita, il martinetto della figura 1 in una configurazione estesa per poter sollevare una parte dell’autoveicolo.

Nella figura 1, il numero di riferimento 1 indica un martinetto, il quale definisce un accessorio portatile per la sostituzione di una ruota 2 di un autoveicolo 3 (parzialmente illustrato). In altre parole, il martinetto 1 costituisce parte di un kit di accessori per il montaggio di una ruota di scorta, non illustrata, e trova vantaggiosa applicazione in autoveicoli 3 di tipo sportivo, ossia autoveicoli aventi un pianale 4 che è ribassato e/o è provvisto di appendici aerodinamiche laterali 5 denominate gergalmente “minigonne”.

Con riferimento alla figura 2, il martinetto 1 comprende una base 6, la quale è allungata lungo una direzione orizzontale 7 e comprende una parete orizzontale 8 atta ad essere appoggiata a terra. In particolare, in uso, la parete 8 viene orientata in direzione trasversale rispetto al senso di marcia dell’autoveicolo 3 (fig. 1). Preferibilmente, la base 6 è definita da un profilato con sezione trasversale ad U, comprendente due ali 9 verticali, le quali sporgono verso l’alto a partire dai bordi longitudinali laterali della parete 8.

Il martinetto 1 comprende, inoltre, un pantografo 10 del tipo a forbice, costituito da due bracci 11,12 incernierati l’uno all’altro attorno ad un asse 13 orizzontale, ortogonale alla direzione 7. I bracci 11,12 comprendono rispettive porzioni terminali inferiori 14,15, le quali sono accoppiate alla base 6 in modo girevole attorno a rispettivi assi 16,17 paralleli all’asse 13. Uno dei due assi 16,17 è fisso rispetto alla base 6. L’altro dei due assi 16,17 può traslare lungo la direzione 7 rispetto alla base 6, in quanto la corrispondente porzione 14,15 è accoppiata in maniera scorrevole ad una guida orizzontale 20 portata dalla base 6.

In particolare, è la porzione 14 del braccio 11 ad essere accoppiata alla guida 20. Andando più in dettaglio, la guida 20 è definita da due scanalature o asole 21, le quali sono realizzate nelle ali 9 in posizioni affacciate l’una all’altra e sono impegnate in modo scorrevole dalle estremità assiali di un perno di cerniera 22 che si estende lungo l’asse 16.

Secondo un aspetto della presente invenzione, il braccio 11 è più lungo del braccio 12 e termina superiormente con una porzione 26, la quale supporta un piattello o staffa 27, atto ad essere disposto al di sotto del pianale 4 ed appoggiato a punti prefissati previsti per il sollevamento. In particolare, il piattello 27 è supportato da un unico asse 29, definente un asse di assestamento attorno al quale il piattello 27 può ruotare rispetto alla porzione 26. Preferibilmente, l’asse 29 è parallelo all’asse 13. In altre parole, mentre è appoggiato al pianale 4, durante il sollevamento il piattello 27 adatta automaticamente la sua angolazione in funzione delle condizioni di appoggio, al variare dell’angolazione del braccio 11.

Preferibilmente, il martinetto 1 comprende, inoltre, un elemento elastico 30, ad esempio una molla elicoidale, che collega il piattello 27 alla porzione 26 in modo da mantenere il piattello 27 in una posizione angolare di riferimento, parallela al braccio 11, quando il piattello 27 è abbassato e/o non è appoggiato al pianale 4 (fig. 1).

Il piattello 27 è supportato unicamente dal braccio 11, ossia è svincolato dal braccio 12, in quanto quest’ultimo termina superiormente con una porzione 31 che è incernierata ad una porzione intermedia del braccio 11 attorno all’asse 13.

Preferibilmente, le porzioni intermedie dei bracci 11 e 12 hanno sezioni trasversali ad U, ossia sono costituite, ciascuna, da una parete intermedia e da due ali laterali, che sporgono verticalmente a partire dai bordi laterali della corrispondente parete intermedia. Nel braccio 11, le ali laterali sono indicate dal numero di riferimento 37 e la parete intermedia è indicata dal numero di riferimento 38. Le porzioni 26 e 14 sono definite da estremità delle ali 37 che sporgono oltre la parete 38 in direzione ortogonale agli assi 13,16,17. Preferibilmente, la medesima disposizione è prevista per le porzioni 15 e 31.

Il martinetto 1 comprende, inoltre, un dispositivo a vite e madrevite 40 che collega i bracci 11,12 e viene azionato manualmente per fare scorrere la porzione 14 lungo la guida 20 e quindi alzare/abbassare il piattello 27.

In particolare, il dispositivo 40 comprende una staffa 40, la quale è accoppiata alla porzione 15 del braccio 12 in modo da rimanere angolarmente fissa attorno alla direzione 7 e da essere angolarmente girevole attorno ad un asse 49 parallelo all’asse 17, o al limite coincidente con l’asse 17.

Il dispositivo 39 comprende, inoltre, una vite 42, la quale preferibilmente ha una filettatura destrorsa, si estende lungo un asse 43 ortogonale agli assi 17 e 41, e ha una estremità posteriore accoppiata alla staffa 40 tramite una ralla 44 in modo da avere, come unico grado di libertà, la rotazione attorno all’asse 43. La vite 42 ha, poi, una estremità anteriore 45 definente un attacco per fissare in modo rilasciabile una manovella o una leva a cricchetto 46 (fig. 1).

Il dispositivo 39 comprende, infine, una madrevite 47, la quale è avvitata sulla vite 42 ed è accoppiata al braccio 11 in modo angolarmente fisso attorno all’asse 43 ed angolarmente girevole attorno ad un asse 48 che è parallelo all’asse 13, è fisso rispetto al braccio 11 e vantaggiosamente è disposto più in lato dell’asse 41. Preferibilmente, l’asse 48 è disposto in posizione intermedia tra gli assi 13 e 16.

Le posizioni dei punti di vincolo sopra definite permettono di avere essenzialmente i seguenti vantaggi:

- l’asse 43 varia la propria inclinazione rispetto alla direzione 7 al variare dell’angolo tra i bracci 11,12, per cui l’estremità 45 si distanzia progressivamente dalla base 6 durante il sollevamento in modo da agevolare l’utilizzo della manovella o leva a cricchetto 46 (fig. 1);

- nonostante il braccio 12 sia vincolato al dispositivo 39, in corrispondenza dell’asse 41, è libero di ruotare attorno all’asse 17 e contribuisce a supportare i carichi applicati al piattello 27, scaricando tali carichi sulla base 6 proprio in corrispondenza dell’asse 17, mentre il braccio 11 li scarica in corrispondenza dell’asse 16.

Con riferimento alla figura 1, quando il piattello 27 è abbassato, il martinetto 1 assume una configurazione richiusa, in cui il braccio 11 alloggia il braccio 12 e, a sua volta, rimane alloggiato tra le ali 9 della base 6. In particolare, la lunghezza del braccio 11 è tale per cui le ali 37 sono allineate con la guida 20 nella configurazione richiusa. Sempre in tale configurazione richiusa, il dispositivo 39 rimane alloggiato in una cavità definita superiormente e lateralmente dai bracci 11,12 ed inferiormente dalla parete 8, fatta eccezione per l’estremità libera 45, che rimane accessibile al di sopra del perno 22.

Azionando il dispositivo 39 tramite la manovella 46, con rotazione sinistrorsa, la porzione 14 viene spinta verso il braccio 12 ed il martinetto 1 tende ad assumere una configurazione estesa (fig. 2) in cui l’asse 16 si avvicina all’asse 17 ed il piattello 27 si alza per sollevare, a sua volta, il pianale 4.

Da quanto precede appare evidente come il martinetto 1, nella configurazione richiusa, ha un ingombro estremamente limitato in direzione verticale e quindi può essere inserito al di sotto del pianale 4 in maniera agevole per sollevare localmente l’autoveicolo 3 ed eseguire le operazioni di sostituzione della ruota 2.

Sempre grazie agli ingombri ridotti, il martinetto 1 può essere alloggiato e trasportato agevolmente in un apposito vano accessori (non illustrato) dell’autoveicolo 3. Il martinetto 1 risulta estremamente compatto e leggero anche per il fatto che il piattello 27 ed il braccio 12 possono essere progettati con dimensioni relativamente ridotte.

Nonostante la semplicità e la leggerezza del martinetto 1, le caratteristiche dei suoi componenti sono tali da fornire una rigidezza ed una resistenza relativamente elevate.

Inoltre, il piattello 27 si orienta automaticamente attorno all’asse 29 durante il sollevamento, in modo da ottenere un appoggio stabile contro il pianale 4, indipendentemente dal grado di sollevamento del pantografo 10.

Come accennato sopra, le posizioni dei punti di attacco previsti sui bracci 11,12 per il dispositivo 39 consentono principalmente di ottenere una variazione dell’angolazione dell’asse 43 che durante il sollevamento agevola progressivamente la manovra della manovella o leva a cricchetto 46.

La base 6 da un appoggio sicuro rispetto alle asperità del terreno e ha una funzione di guida sul braccio 11, per cui incrementa la resistenza a cedimento dei bracci 11,12 del pantografo 10.

Da quanto precede appare, infine, evidente che al martinetto 1 descritto possono essere apportate modifiche e varianti che non esulano dal campo di protezione della presente invenzione, come definita dalle rivendicazione allegate.

Ad esempio, il piattello 27 potrebbe essere sostituito da un elemento di supporto avente forma e/o dimensioni diverse; e/o il dispositivo 39 potrebbe essere accoppiato ai bracci 11,12 in punti di attacco diversi da quelli indicati a titolo di esempio.

La base 6 potrebbe essere ridotta come dimensioni longitudinali oppure completamente sostituita da ruote o rulli che sono disposti in corrispondenza degli assi 16 e/o 17 e definiscono punti di appoggio mobili sul terreno.

Infine, i componenti del martinetto 1, anche se normalmente vengono realizzati in materiale metallico, potrebbero essere realizzati in materiali diversi.

Claims (1)

1. R I V E N D I C A Z I O N I 1.- Martinetto definente un accessorio portatile per la sostituzione di una ruota di un autoveicolo; il martinetto comprendendo: - mezzi di appoggio (6) atti ad essere appoggiati a terra; - un pantografo (10) del tipo a forbici, comprendente un primo ed un secondo braccio (11,12) incernierati l’uno all’altro attorno ad un primo asse (13) e comprendenti una prima e, rispettivamente, una seconda porzione terminale inferiore, supportate da detti mezzi di appoggio (6) e mobili l’una rispetto all’altra lungo una direzione orizzontale (7) ortogonale a detto primo asse (13); - un organo di supporto (27) accoppiato ad una estremità superiore (26) di detto pantografo (10) ed atto ad essere appoggiato al di sotto di detto autoveicolo (3); e - un dispositivo a vite e madrevite (39), il quale collega i detti primo e secondo braccio (11,12) ed è atto ad essere azionato per avvicinare ed allontanare dette porzioni terminali inferiori lungo detta direzione orizzontale (7); caratterizzato dal fatto che: - detto secondo braccio (12) ha una lunghezza minore di quella del detto primo braccio (11) e comprende una porzione terminale superiore (31) incernierata ad una porzione intermedia del detto primo braccio (11) attorno a detto primo asse (13); - detto organo di supporto (27) è supportato unicamente dall’estremità superiore (26) di detto primo braccio (11) ed è girevole attorno ad un secondo asse (29) rispetto a detta estremità superiore (26). 2.- Martinetto secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto secondo asse (28) è parallelo a detto primo asse (13). 3.- Martinetto secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi elastici che collegano detto organo di supporto (27) a detta estremità superiore (26) per portare detto organo di supporto in una posizione angolare di riferimento rispetto a detto primo braccio (11) in condizione di riposo. 4.- Martinetto secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto dispositivo a vite e madrevite (39) è accoppiato ad un primo ed un secondo punto di attacco definenti un primo (48) e, rispettivamente, un secondo (41) asse di cerniera, che sono paralleli a detto primo asse (13) e sono disposti in corrispondenza di dette prima e, rispettivamente, seconda porzione terminale inferiore. 5.- Martinetto secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che detto primo asse di cerniera (48) è disposto più in alto di detto secondo asse di cerniera (41). 6.- Martinetto secondo la rivendicazione 4 o 5, caratterizzato dal fatto che detto primo asse di cerniera (48) è fisso rispetto a detto primo braccio (11). 7.- Martinetto secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 4 a 6, caratterizzato dal fatto che detto dispositivo a vite e madrevite (39) comprende una madrevite (47) incernierata a detta prima porzione terminale inferiore (14) attorno a detto primo asse di cerniera (48). 8.- Martinetto secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 4 a 7, caratterizzato dal fatto che detto dispositivo a vite e madrevite (39) comprende una vite, avente una estremità anteriore (45) definente un attacco per fissare in modo rilasciabile una manovella o una leva a cricchetto. 9.- Martinetto secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti primo e secondo braccio (11,12) comprendono rispettive porzioni intermedie aventi sezione trasversale ad U.