ITTO20130536A1 - Orologio elettronico con modalita' di rappresentazione dell'ora modificabile dall'utente - Google Patents

Orologio elettronico con modalita' di rappresentazione dell'ora modificabile dall'utente Download PDF

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ITTO20130536A1
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IT000536A
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Roberto Buttafarro
Ettore Camuffo
Urbino Locurcio
Original Assignee
Roberto Buttafarro
Ettore Camuffo
Urbino Locurcio
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    • G04HOROLOGY
    • G04GELECTRONIC TIME-PIECES
    • G04G9/00Visual time or date indication means
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    • G04HOROLOGY
    • G04CELECTROMECHANICAL CLOCKS OR WATCHES
    • G04C3/00Electromechanical clocks or watches independent of other time-pieces and in which the movement is maintained by electric means
    • G04C3/001Electromechanical switches for setting or display
    • G04C3/002Position, e.g. inclination dependent switches

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Description

DESCRIZIONE
del brevetto per invenzione industriale dal titolo: “OROLOGIO ELETTRONICO CON MODALITA' DI RAPPRESENTAZIONE DELL'ORA MODIFICABILE DALL'UTENTE”
La presente invenzione è relativa ad un orologio elettronico, in cui la modalità di rappresentazione dell’ora può essere modificata dall’utente.
Come è noto, esistono oggigiorno numerosi orologi progettati per le applicazioni più disparate, quali ad esempio orologi da polso per immersioni o per sport estremi. Esistono inoltre orologi per ipovedenti, i quali si caratterizzano per una modalità di visualizzazione dell’ora che prevede l’impiego di caratteri di grandi dimensioni.
In generale, riferendosi agli orologi di tipo elettronico, ciascuno di essi dispone di uno schermo, tipicamente del tipo a cristalli liquidi, e genera un segnale orario di tipo elettrico ed indicativo dell’ora, sulla cui base viene controllato lo schermo stesso, in modo da consentire la visualizzazione dell’ora, secondo una modalità di visualizzazione predefinita; a tal fine, lo schermo si illumina in funzione del segnale orario, generando un corrispondente segnale luminoso che viene percepito dall’utilizzatore.
La modalità di visualizzazione dell’ora si caratterizza tra l’altro, oltre che per la luminanza, la crominanza ed il contrasto dello schermo, per una corrispondente modalità di rappresentazione dell’ora. In maggior dettaglio, ricordando che l’ora, di per sé, è un tempo rappresentabile astrattamente come una stringa numerica formata da tre numeri, del tipo hh:mm:ss (in cui “hh” indica genericamente le ore, “mm” indica genericamente i minuti e “ss” indica genericamente i secondi), l’ora viene rappresentata in un singolo modo. Ciascun orologio elettronico si caratterizza quindi per una corrispondente modalità di rappresentazione dell’ora, e cioè per i simboli grafici che vengono formati sullo schermo, mediante corrispondente illuminazione del medesimo, per indicare i tre numeri della stringa numerica hh:mm:ss.
Ad esempio, sono noti orologi elettronici in cui lo schermo si illumina in modo da formare una pluralità di aree di un primo colore, circondate da una regione di sfondo di un secondo colore, ciascuna area avendo la forma di un corrispondente numero. In pratica, ciascuna area forma un corrispondente carattere grafico di tipo numerico, definito mediante una corrispondente illuminazione dello schermo.
Sono altresì noti orologi elettronici in cui lo schermo si illumina in modo da formare, per ciascun numero della stringa numerica hh:mm:ss, una figura di lancetta, la cui posizione angolare rispetto ad un punto centrale dello schermo è indicativa del numero stesso, in modo analogo a quanto avviene nell’ambito degli orologi analogici.
Sono altresì noti orologi elettronici che consentono all’utilizzatore di variare la sola luminanza dello schermo, dunque non la modalità di rappresentazione dell’ora; inoltre, la luminanza può essere variata in modo sostanzialmente binario, tra un primo livello di luminanza, pensato per condizioni di illuminazione diurna, ed un secondo livello di luminanza, pensato per condizioni di illuminazione notturna.
Ciò premesso, gli orologi elettronici di tipo noto non consentono di variare le rispettive modalità di rappresentazione dell’ora. L’esigenza di modificare la modalità di rappresentazione dell’ora può tuttavia essere sentita dall’utilizzatore, ad esempio per motivi di natura emotiva/estetica, oppure per consentire una più agevole lettura dell’ora, a seconda delle condizioni di uso o di illuminazione esterna.
Scopo della presente invenzione è dunque fornire un orologio elettronico che consenta di risolvere almeno in parte gli inconvenienti dell’arte nota.
Secondo l'invenzione, viene realizzato un orologio elettronico come definito nelle rivendicazioni allegate.
Per una migliore comprensione dell’invenzione, ne vengono ora descritte forme di realizzazione, a puro titolo di esempio non limitativo e con riferimento ai disegni allegati, nei quali:
- le figure 1 e 3 mostrano viste frontali di una forma di realizzazione del presente orologio, operante in modo da implementare due differenti modalità di rappresentazione dell’ora, quest’ultima essendo pari alle 11:10:20 e 05:10:55; e
- la figura 2 mostra uno schema a blocchi di una forma di realizzazione del presente orologio.
La figura 1 mostra una forma di realizzazione del presente orologio elettronico 1, al quale ci si riferisce in seguito, per brevità, come all’orologio 1. Senza alcuna perdita di generalità, secondo tale forma di realizzazione, l’orologio 1 è un orologio da polso.
Come mostrato in maggior dettaglio in figura 2, l’orologio 1 comprende: un’unità di elaborazione 2, uno schermo 4, una prima ed una seconda memoria 6, 7, un altoparlante 8, un attuatore 10, un modulo di comunicazione 11, un accelerometro 12, un sensore di luce 14 ed un temporizzatore locale (“local clock”) 16. Inoltre, l’orologio 1 comprende una porta di comunicazione 20, ad esempio di tipo cosiddetto “Universal serial bus” (USB), un’antenna 24 ed una batteria 26.
Sebbene in figura 2, per semplicità di visualizzazione, i collegamenti afferenti alla batteria 16 non siano mostrati, essa alimenta l’unità di elaborazione 2, lo schermo 4, la prima memoria 6, l’altoparlante 8, l’attuatore 10, il modulo di comunicazione 11, l’accelerometro 12, il sensore di luce 14 ed il temporizzatore locale 16. Inoltre, la batteria 26 è ad esempio di tipo ricaricabile; pertanto, la batteria 26 può essere a base di ioni litio e può essere ricaricata mediante ausilio di un alimentatore 27 di tipo noto.
La prima e la seconda memoria 6, 7 sono collegate in modo bidirezionale all’unità di elaborazione 2; inoltre, la prima memoria 6 è di tipo cosiddetto ad accesso casuale (“random access memory”, RAM), mentre la seconda memoria 7 è del tipo cosiddetto a sola lettura (“read only memory”, ROM).
L’altoparlante 8 è di tipo di per sé noto ed è comandato dall’unità di elaborazione 2.
L’attuatore 10 è di tipo di per sé noto, è atto a far vibrare l’orologio 1 ed è comandato dall’unità di elaborazione 2.
Il modulo di comunicazione 11 è atto ad accoppiare l’orologio 1 ad un telefono cellulare 28, mediante esecuzione di un algoritmo di comunicazione a corto raggio; ad esempio, il modulo di comunicazione 11 è atto ad implementare il cosiddetto protocollo di comunicazione Bluetooth. Il telefono cellulare 28 è di tipo multimediale, è anche noto come telefonino intelligente (“smartphone”) ed abbina funzioni tipiche di un telefono cellulare con funzioni tipiche di un computer palmare (“personal data assistant”, PDA). Più particolare, il telefono cellulare 28 può collegarsi alla rete internet.
L’accelerometro 12 è, ad esempio, di tipo triassiale e fornisce all’unità di elaborazione 2 un primo, un secondo ed un terzo segnale di accelerazione, i quali sono di tipo elettrico e sono indicativi di tre componenti ax, ay, azdell’accelerazione lineare cui è soggetto lo stesso accelerometro 12, e quindi anche l’orologio 1. Le tre componenti ax, ay, azsi riferiscono a tre assi ortogonali di un sistema di riferimento xyz.
Il sensore di luce 14 fornisce all’unità di elaborazione 2 un segnale elettrico di illuminazione indicativo della luce ambientale, tale segnale di illuminazione essendo quindi indicativo delle condizioni di illuminazione cui è soggetto l’orologio 1.
Il temporizzatore 16 comprende un oscillatore al quarzo e fornisce all’unità di elaborazione 2 un segnale elettrico di riferimento indicativo di un tempo di riferimento; pertanto, il temporizzatore 16 funge da riferimento temporale locale.
La porta di comunicazione 20 è collegata all’unità di elaborazione 2 in modo bidirezionale, al fine di consentire all’unità di elaborazione 2 di comunicare con il mondo esterno in modo cablato, come descritto in seguito.
Lo schermo 4 è di tipo cosiddetto sensibile al tocco (“touch screen”), ad esempio di tipo capacitivo, ed è collegato in modo bidirezionale all’unità di elaborazione 2, alla quale fornisce un segnale elettrico di schermo indicativo di eventuali comandi impartiti da chi indossa l’orologio 1, attraverso lo stesso schermo 4.
Come mostrato in figura 1, l’orologio 1 comprende una cassa 30, al cui interno sono alloggiati l’unità di elaborazione 2, la prima e la seconda memoria 6, 7, l’altoparlante 8, l’attuatore 10, l’accelerometro 12, il sensore di luce 14, il temporizzatore locale 16, la porta di comunicazione 20, l’antenna 24 e la batteria 26. Ad esempio, la cassa 30 può avere uno spessore compreso tra 13mm e 16mm; inoltre, lo schermo 4 può avere forma circolare, con diametro compreso ad esempio tra 3 e 4 cm.
L’orologio 1 comprende inoltre un cinturino 32, ad esempio del tipo cosiddetto a memoria di forma. Ad esempio, il cinturino 32 può essere formato da una lega metallica rivestita da caucciù.
Operativamente, l’unità di elaborazione 2 genera, sulla base del segnale elettrico di riferimento fornito dal temporizzatore 16, un segnale orario.
Il segnale orario è indicativo dell’ora istantanea relativa ad un fuso impostabile dall’utente. In particolare, al fine di consentire all’utente di impostare il fuso orario di interesse, l’unità di elaborazione 2 comanda lo schermo 4 in modo da visualizzare un corrispondente menu di ventiquattro fusi orari, selezionabili individualmente dall’utente mediante applicazione di una pressione sullo schermo 4.
In modo opzionale, l’unità di elaborazione 2 può altresì acquisire, attraverso l’antenna 24, un segnale esterno a radiofrequenza generato da un dispositivo esterno di sincronizzazione 40, ad esempio sulla base di un segnale generato da un orologio atomico. L’unità di elaborazione 2 può quindi generare il segnale orario sulla base del segnale esterno a radiofrequenza, anziché sulla base del segnale elettrico di riferimento fornito dal temporizzatore 16; in tal caso, in modo di per sé noto, il segnale orario fornito dall’unità di elaborazione 2 è funzione del cosiddetto tempo coordinato universale (“Coordinated Universal Time, UTC”).
L’unità di elaborazione 2 può inoltre essere configurata in modo da rilevare la presenza/assenza del segnale esterno a radiofrequenza e i) generare il segnale orario sulla base del segnale esterno a radiofrequenza, se presente, oppure ii) generare il segnale orario sulla base del segnale elettrico di riferimento, se il segnale esterno a radiofrequenza è assente.
Ciò premesso, indipendentemente dai dettagli relativi all’eventuale selezione tra il segnale elettrico di riferimento ed il segnale esterno a radiofrequenza, l’unità di elaborazione 2 comanda lo schermo 4 sulla base del segnale orario e di un codice di rappresentazione.
In maggior dettaglio, all’interno della seconda memoria 7 sono memorizzati almeno due differenti software, ai quali ci si riferisce appunto come ai codici di rappresentazione. Ciascun codice di rappresentazione è tale per cui, quando eseguito dall’unità di elaborazione 2, consente alla stessa unità di elaborazione 2 di implementare una corrispondente modalità di rappresentazione dell’ora istantanea indicata dal segnale orario, sullo schermo 4. Inoltre, ciascun codice di rappresentazione è selezionabile dall’utilizzatore, ad esempio mediante cooperazione tra l’unità di elaborazione 2 e lo schermo 4, ed applicazione di una pressione sullo schermo 4 da parte dell’utilizzatore. In particolare, in seguito all’applicazione della pressione, lo schermo 4 invia all’unità di elaborazione 2 un segnale di selezione di codice, sulla cui base la stessa unità di elaborazione 2 seleziona un corrispondente codice di rappresentazione tra quelli memorizzati nella seconda memoria 7.
In pratica, l’unità di elaborazione 2 comanda lo schermo 4 in modo tale per cui quest’ultimo visualizza l’ora istantanea indicata dal segnale orario nella modalità di rappresentazione selezionata dall’utilizzatore, cioè sulla base del codice di rappresentazione selezionato dall’utilizzatore.
A titolo puramente esemplificativo, in figura 1 è mostrata una modalità di rappresentazione tale per cui lo schermo 4 si illumina in modo da formare, data una generica ora istantanea hh:mm:ss:
- una prima regione luminosa 40, avente la forma di una porzione di corona circolare, la quale sottende un angolo θ1proporzionale ai secondi ss;
- una seconda regione luminosa 42, avente la forma di una porzione di corona circolare, la quale sottende un angolo θ2proporzionale ai minuti mm, la seconda regione essendo concentrica rispetto alla prima regione luminosa 40 ed essendo disposta a contatto con la prima regione luminosa 40 ed internamente rispetto alla corona circolare definita dalla prima regione luminosa 40; e
- una terza regione luminosa 44, avente la forma di un settore circolare con angolo al centro pari ad un angolo θ3proporzionale alle ore hh, la terza regione luminosa 44 essendo concentrica rispetto alla prima ed alla seconda regione luminosa 42, 44 ed essendo disposta all’interno della corona circolare definita dalla seconda regione luminosa 42, con cui è a contatto diretto.
Ancora a titolo puramente esemplificativo, in figura 3 è mostrata una modalità di rappresentazione tale per cui lo schermo 4 si illumina in modo da formare, data una generica ora istantanea hh:mm:ss:
- un primo cerchio luminoso 50, avente baricentro che giace lungo una circonferenza di raggio r1, la posizione angolare del primo cerchio luminoso 50 essendo funzione delle ore hh;
- un secondo cerchio luminoso 52, avente diametro inferiore al diametro del primo cerchio luminoso 50 ed avente baricentro che giace lungo una circonferenza di raggio r2>r1, la posizione angolare del secondo cerchio luminoso 52 essendo funzione dei minuti mm, il primo ed il secondo cerchio luminoso 52 essendo collegati da una prima linea luminosa 53; e
- un terzo cerchio luminoso 54, avente diametro inferiore al diametro del secondo cerchio luminoso 52 ed avente baricentro che giace lungo una circonferenza di raggio r3>r2, la posizione angolare del terzo cerchio luminoso 54 essendo funzione dei secondi ss, il terzo cerchio luminoso 54 essendo collegato al primo ed al secondo cerchio luminoso 50, 52 da, rispettivamente, una seconda ed una terza linea luminosa 55, 56.
Relativamente alla memorizzazione, all’interno della seconda memoria 7, dei codici di rappresentazione, questi ultimi possono essere preimpostati dal costruttore. Inoltre, l’utilizzatore può aggiornare l’insieme dei codici di rappresentazione memorizzati nella seconda memoria 7, ad esempio comandando, attraverso lo schermo 4, l’unità di elaborazione 2 in modo che cancelli codici di rappresentazione memorizzati e/o scarichi (“download”) uno o più codici di rappresentazione da un dispositivo di aggiornamento (non mostrato) collegato alla porta di comunicazione 20, memorizzando i codici scaricati nella seconda memoria 7.
Ad esempio, il dispositivo di aggiornamento può essere formato da un Personal Computer (Pc) oppure da un cosiddetto Tablet PC, il quale a sua volta può collegarsi alla rete internet per scaricare tali codici di rappresentazione da un apposito sito web, creato ad esempio dai produttori dell’orologio 1. Alternativamente, il dispositivo di aggiornamento può essere formato da una memoria di massa portatile, quale ad esempio una cosiddetta chiavetta USB.
E’ altresì possibile che l’unità di elaborazione 2 scarichi uno o più codici di rappresentazione dal telefono cellulare 28, dopo che tali codici di rappresentazione sono stati memorizzati all’interno del telefono cellulare 28, in seguito a corrispondenti download attraverso la rete internet.
Ancora con riferimento alla visualizzazione del segnale orario sullo schermo 4, l’utilizzatore può comandare, attraverso lo schermo 4, l’unità di elaborazione 2 in modo tale per cui quest’ultima varia uno più tra i seguenti parametri di visualizzazione dell’ora: la luminanza, la crominanza ed il contrasto dello schermo 4. Più precisamente, l’unità di elaborazione 2 può variare uno o più dei summenzionati parametri di visualizzazione di uno o più pixel dello schermo 4.
In particolare, in seguito all’applicazione di una pressione da parte dell’utilizzatore, lo schermo 4 invia all’unità di elaborazione 2 uno o più tra un segnale di impostazione di luminanza, un segnale di impostazione di crominanza ed un segnale di impostazione di contrasto.
Successivamente, se l’unità di elaborazione 2 ha ricevuto il segnale di impostazione di luminanza, essa comanda lo schermo 4 in modo tale da impostare la luminanza dello schermo 4, e quindi dei pixel che formano lo schermo 4, in funzione del segnale di impostazione di tonalità. Inoltre, se l’unità di elaborazione 2 ha ricevuto il segnale di impostazione di crominanza, essa comanda lo schermo 4 in modo tale da impostare la crominanza dello schermo 4, e quindi dei pixel che formano lo schermo 4, in funzione del segnale di impostazione di crominanza. In aggiunta, se l’unità di elaborazione 2 ha ricevuto il segnale di impostazione di contrasto, essa comanda lo schermo 4 in modo tale da impostare il contrasto dello schermo 4, e quindi dei pixel che formano lo schermo 4, in funzione del segnale di impostazione di contrasto.
In maggior dettaglio, lo schermo 4 e l’unità di elaborazione 2 sono configurati in maniera tale per cui una o più delle seguenti caratteristiche sono implementate:
- la luminanza di ciascun pixel dello schermo 4 è variabile in modo sostanzialmente continuo, tra un corrispondente valore minimo ed un corrispondente valore massimo;
- la crominanza, cioè la combinazione di tinta e saturazione, di ciascun pixel dello schermo 4 è variabile in modo sostanzialmente continuo; e
- il contrasto tra due porzioni qualsiasi dello schermo 4 è variabile in modo sostanzialmente continuo, tra un corrispondente valore minimo ed corrispondente valore massimo.
E’ altresì possibile che l’unità di elaborazione 2 sia configurata in modo da variare la luminanza dello schermo in modo automatico, cioè indipendentemente da eventuali comandi inviati dall’utilizzatore attraverso lo schermo 4, in funzione del segnale elettrico di illuminazione fornito dal sensore di luce 14.
L’unità di elaborazione 2 può inoltre essere programmata dall’utilizzatore, attraverso lo schermo 4, in modo da impostare, ad esempio, un orario di sveglia/allarme. Quando l’ora istantanea indicata dal segnale orario diventa pari all’orario di sveglia/allarme, l’unità di elaborazione 2 genera un segnale acustico attraverso l’altoparlante 8; inoltre, l’unità di elaborazione 2 può azionare l’attuatore 10, in modo da far vibrare l’orologio 1.
L’unità di elaborazione 2 può inoltre comunicare, attraverso il modulo di comunicazione 11, con il telefono cellulare 28. In tal caso, l’unità di elaborazione 2 può cooperare con il telefono cellulare 28 per segnalare, mediante azionamento dell’altoparlante 8 e/o dell’attuatore 10, il verificarsi di una chiamata sul telefono cellulare 28.
In modo di per sé noto, l’unità di elaborazione 2 può inoltre essere configurata per visualizzare sullo schermo 4 immagini indicative della corrente fase lunare, nonché per implementare funzionalità di cronometro e/o di contatore (“timer”) e/o di calendario.
Vantaggiosamente, una volta stabilito il collegamento con il telefono cellulare 28, l’unità di elaborazione 2 coopera con il telefono cellulare 28 al fine di consentire all’utilizzatore di accedere a funzioni disponibili sul telefono cellulare 28. Ad esempio, l’unità di elaborazione 2 può visualizzare sullo schermo 4 le chiamate in arrivo sul telefono cellulare 28, la lista delle chiamate perse, nonché i messaggi, i cosiddetti “tweet” e gli avvisi delle attività relative a “social network” operanti attraverso la rete Internet, come ricevuti dal telefono cellulare 28. Similmente, l’utilizzatore dell’orologio 1 può accedere alle funzioni di geolocalizzazione fornite dal telefono cellulare 28 (se disponibili), nonché alle funzioni di agenda, sveglia e allarme di quest’ultimo. Eventualmente, informazioni relative alle previsioni meteorologiche e disponibili sul telefono cellulare 28 possono inoltre essere visualizzate sullo schermo 4.
L’unità di elaborazione 2 è inoltre configurata per spegnere ed accendere lo schermo 4 sulla base del primo, del secondo e del terzo segnale di accelerazione forniti dall’accelerometro 12, al fine di ridurre il consumo della batteria 26.
In dettaglio, l’unità di elaborazione 2, la quale in uso è solidale con l’avambraccio dell’utilizzatore, accende lo schermo 4 dopo aver rilevato l’esecuzione, da parte dell’utilizzatore, di un movimento predeterminato; inoltre, l’unità di elaborazione 2 spegne lo schermo 4, qualora rilevi che l’utilizzatore non esercita alcuna pressione sullo schermo 4 per un periodo di tempo superiore ad un periodo di tempo di durata predeterminata. In maggior dettaglio, il movimento predeterminato è una rotazione dell’avambraccio di un angolo almeno pari a 80°, attorno all’asse longitudinale dell’avambraccio, con modulo medio della velocità angolare almeno pari a 4 rad/s.
Al fine di rilevare l’esecuzione del movimento predeterminato, l’unità di elaborazione 2 può ad esempio disporre di un primo, un secondo ed un terzo profilo di accelerazione di riferimento, i quali sono memorizzati nella seconda memoria 7 e sono pari, rispettivamente, ai profili del primo, del secondo e del terzo segnale di accelerazione che sarebbero generati dall’accelerometro 12 durante l’esecuzione del movimento predeterminato da parte di un ipotetico utilizzatore, al cui avambraccio è vincolato l’orologio 1.
Il primo, il secondo ed il terzo profilo di accelerazione di riferimento dipendono da come è disposto l’accelerometro 12, in uso, rispetto all’avambraccio, e quindi dipendono dall’orientamento del sistema di riferimento xyz dell’accelerometro 12 rispetto alla cassa 30 dell’orologio 1, nonché dalla forma della cassa 30 e dalla disposizione rispetto all’avambraccio che la cassa 30 ha, quando l’orologio 1 è vincolato all’avambraccio. Il primo, il secondo ed il terzo profilo di accelerazione di riferimento possono essere determinati mediante un processo di taratura.
L’unità di elaborazione 2 può quindi confrontare il primo, il secondo ed il terzo segnale di accelerazione con, rispettivamente, il primo, il secondo ed il terzo profilo di accelerazione di riferimento, e determinare una prima, una seconda ed una terza grandezza, le quali sono indicative rispettivamente delle differenze tra i) il primo segnale di accelerazione ed il primo profilo di accelerazione di riferimento, ii) il secondo segnale di accelerazione ed il secondo profilo di accelerazione di riferimento, e iii) il terzo segnale di accelerazione ed il terzo profilo di accelerazione di riferimento. Ad esempio, con riferimento, a titolo puramente esemplificativo, alla prima grandezza, essa può essere pari all’integrale nel tempo della differenza tra il primo segnale di accelerazione ed il primo profilo di accelerazione di riferimento, previo allineamento temporale del primo segnale di accelerazione e del primo profilo di accelerazione di riferimento, in modo da minimizzare il valore del summenzionato integrale. Qualora la prima, la seconda e la terza grandezza siano rispettivamente inferiori ad una prima, una seconda ed una terza soglia, l’unità di elaborazione 2 accende lo schermo 4.
I vantaggi che il presente orologio consente di ottenere emergono chiaramente dalla discussione precedente. In particolare, il presente orologio si caratterizza per la capacità di fornire all’utilizzatore la possibilità di scegliere tra una pluralità di modalità di rappresentazione dell’ora, oltre che per la possibilità di variare ulteriori parametri caratteristici della modalità di visualizzazione dell’ora, quali la luminanza, la crominanza ed il contrasto di una o più porzioni dello schermo 4. Ancora più un particolare, il presente orologio può implementare una modalità di rappresentazione dell’ora di tipo graficopittorica in movimento.
Inoltre, il presente orologio consente di aggiornare con grande flessibilità l’insieme delle modalità di rappresentazione che possono essere selezionate dall’utilizzatore, grazie alla possibilità di connettersi, indirettamente, ad un sito web.
Ancora, il presente orologio si caratterizza, in alcune forme di realizzazione, per un efficiente utilizzo della batteria, nonché per la capacità di interagire con un telefono cellulare.
Risulta infine evidente che all’orologio descritto possono essere apportate modifiche e varianti, senza uscire dall’ambito della presente invenzione.
Ad esempio, l’orologio può comprendere uno schermo di tipo tradizionale, anziché uno schermo touch screen, nel qual caso l’orologio comprende un dispositivo di input (non mostrato) ed un software di input tali da consentire all’utilizzatore di fornire comandi relativi, tra l’altro, all’impostazione dei valori di luminanza, crominanza e contrasto dello schermo 4.
Sono inoltre possibili forme di realizzazione in cui l’orologio, anziché essere un orologio da polso, è un orologio da tavolo, oppure un orologio da tasca, oppure un orologio da muro. In tali casi, è possibile che alcune delle funzionalità precedentemente descritte non siano presenti; inoltre, possono essere presenti funzionalità aggiuntive. Ad esempio, nel caso di orologio da muro, le funzionalità che dipendono dall’interazione con il telefono cellulare 28 sono assenti; inoltre lo schermo può essere di tipo tradizionale e l’orologio stesso è controllabile a distanza, ad esempio, mediante un telecomando.
Infine, l’orologio 1 può disporre di una memoria differente dalle summenzionate prima e seconda memoria 6, 7, la memorizzazione dei codici di rappresentazione modificandosi di conseguenza.

Claims (12)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Orologio comprendente: - un’unità di riferimento (16,24,40) atta a generare un segnale orario indicativo di un’ora; - un’unità di elaborazione (2); - uno schermo (4) controllato elettricamente dall’unità di elaborazione (2) sulla base del segnale orario, in modo da rappresentare l’ora secondo una modalità di rappresentazione; e - mezzi di comando (4) azionabili da un utente; caratterizzato dal fatto che l’unità di elaborazione (2) ed i mezzi di comando (4) sono configurati per cooperare, in maniera tale per cui la modalità di rappresentazione dell’ora è modificabile dall’utente, attraverso i mezzi di comando (4).
  2. 2. Orologio secondo la rivendicazione 1, comprendente inoltre una memoria (6,7) configurata per memorizzare un insieme di codici software di rappresentazione, ciascun codice software di rappresentazione essendo tale per cui, quando eseguito dall’unità di elaborazione (2), causa l’implementazione, da parte dell’unità di elaborazione (2), di una corrispondente modalità di rappresentazione dell’ora sullo schermo (4), i codici software di rappresentazione essendo selezionabili singolarmente dall’utente, attraverso i mezzi di comando (4).
  3. 3. Orologio secondo la rivendicazione 2, in cui ciascun codice software di rappresentazione dell’insieme di codici software di rappresentazione è tale per cui, quando è eseguito dall’unità di elaborazione (2), le ore, i minuti ed i secondi di detta ora sono rappresentati rispettivamente con primi, secondi e terzi simboli grafici (40,42,44;50,52,54) formati mediante corrispondente illuminazione dello schermo (4), l’insieme di detti primi, secondi e terzi simboli grafici essendo differente dall’insieme dei simboli grafici con cui sono rappresentati le ore, i minuti ed i secondi quando un differente codice software di rappresentazione viene eseguito dall’unità di elaborazione (2).
  4. 4. Orologio secondo la rivendicazione 3, in cui i primi, i secondi ed i terzi simboli grafici sono a scelta tra: porzioni di settori (44) e corone circolari (40,42), oppure cerchi (50,52,54).
  5. 5. Orologio secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 2 a 4, comprendente inoltre mezzi di comunicazione (11,20) configurati per comunicare con un dispositivo elettronico esterno (28), al cui interno è memorizzato almeno un nuovo codice software di rappresentazione, l’unità di elaborazione (2) essendo configurata per scaricare detto almeno un nuovo codice software di rappresentazione dal dispositivo elettronico esterno (28) e per memorizzare detto almeno un nuovo codice software di rappresentazione nella memoria (6,7).
  6. 6. Orologio secondo la rivendicazione 5, in cui l’unità di elaborazione (2) è configurata per cooperare con il dispositivo elettronico esterno (28) e per visualizzare sullo schermo (4) informazioni memorizzate nel dispositivo elettronico esterno (28).
  7. 7. Orologio secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui l’unità di elaborazione (2) ed i mezzi di comando (4) sono inoltre configurati per cooperare, in maniera tale per cui almeno un parametro di visualizzazione tra la luminanza, la crominanza ed il contrasto di almeno una porzione dello schermo (4) è impostabile dall’utente, attraverso i mezzi di comando (4), in modo indipendente dalla modalità di rappresentazione.
  8. 8. Orologio secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente inoltre un accelerometro (12), l’unità di elaborazione (2) essendo configurata per accendere lo schermo (4) dopo aver rilevato, mediante cooperazione con l’accelerometro (12), l’esecuzione di un movimento predeterminato.
  9. 9. Orologio secondo la rivendicazione 8, detto orologio (1) essendo un orologio da polso, l’unità di elaborazione (2) essendo configurata per accendere lo schermo (4) dopo aver rilevato, mediante cooperazione con l’accelerometro (12), l’esecuzione di un movimento predeterminato da parte di colui che indossa detto orologio.
  10. 10. Orologio secondo la rivendicazione 9, in cui detto movimento predeterminato è una rotazione dell’avambraccio di un angolo almeno pari a 80°, attorno a un asse longitudinale dell’avambraccio, con modulo medio della velocità angolare almeno pari a 4 rad/s.
  11. 11. Orologio secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 8-10, in cui l’unità di elaborazione (2) è configurata per spegnere lo schermo (4) dopo avere rilevato il mancato azionamento dei mezzi di comando (4) da parte dell’utente per un periodo di tempo avente durata superiore ad una durata predeterminata.
  12. 12. Orologio secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto schermo (4) è del tipo sensibile al tocco (“touch screen”), i mezzi di comando (4) essendo formati dallo schermo (4).
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