ITTO20111031A1 - Impianto per il convogliamento e la distribuzione di calcestruzzo - Google Patents

Description

DESCRIZIONE

“IMPIANTO PER IL CONVOGLIAMENTO E LA DISTRIBUZIONE DI CALCESTRUZZOâ€

La presente invenzione à ̈ relativa ad un impianto per il convogliamento e la distribuzione di calcestruzzo.

In particolare, la presente invenzione trova vantaggiosa applicazione nel campo della realizzazione di dighe in calcestruzzo, cui la trattazione che segue farà esplicito riferimento senza per questo perdere in generalità.

Nel campo della realizzazione di dighe in calcestruzzo à ̈ noto di utilizzare degli impianti di convogliamento del calcestruzzo comprendenti uno o più convogliatori disposti in serie o in cascata e appoggiati su torri fisse o ancora supportati da gru fisse o a bordo di macchine semoventi.

Generalmente, alcune delle torri sono ancorate ai fianchi della montagna, mentre altre si elevano da punti diversi dell’area su cui viene distribuito il calcestruzzo per formare progressivamente la diga. Nella stessa area sono poi installate le gru fisse ed operano le gru portate dalle macchine semoventi.

Sebbene utilizzati, gli impianti noti del tipo sopra descritto risultano essere scarsamente soddisfacenti, principalmente per il fatto le torri fisse o le gru semoventi che si elevano dall’area di distribuzione del calcestruzzo creano spesso ostacoli e difficoltà sia ai normali spostamenti nell’area, che alla distribuzione del calcestruzzo nella stessa area.

Con l’innalzarsi della diga, i convogliatori devono necessariamente essere riposizionati in quanto, passando dal piede all’estremità superiore libera della diga variano sia i punti di betonaggio, ossia di immissione del calcestruzzo su convogliatori, sia la geometria e le dimensioni dell’area di distribuzione dello stesso calcestruzzo ma anche i punti o le zone di versamento del calcestruzzo nella stessa area. Conseguentemente anche le torri e le gru fisse devono essere spostate o comunque adattate e le macchine semoventi spostate.

Scopo della presente invenzione à ̈ quello di realizzare un impianto per il convogliamento e la distribuzione di calcestruzzo, il quale permetta di risolvere in maniera semplice ed economica i problemi sopra esposti e, in particolare, permetta di ridurre i tempi per l’adattamento dell’impianto durante la gettata della diga.

Secondo la presente invenzione viene realizzato un impianto per il convogliamento e la distribuzione di calcestruzzo, l’impianto comprendendo un primo ed almeno un secondo convogliatore disposti fra loro in cascata per ricevere il calcestruzzo da un punto di alimentazione a terra e scaricare il calcestruzzo stesso in almeno un punto di cessione e mezzi di supporto dei detti convogliatori, caratterizzato dal fatto che i detti mezzi di supporto comprendono almeno una coppia di funi portanti disposte al di sopra dei detti punti di alimentazione e di cessione e tese tra due punti di ancoraggio disposti all’esterno dei detti punti di alimentazione e di cessione; mezzi di sospensione regolabili a fune essendo accoppiati alle dette funi portanti e collegati ai detti convogliatori per variare la posizione dei convogliatori stessi l’uno rispetto all’altro e rispetto alle dette funi portanti. Preferibilmente, nell’impianto sopra definito, i mezzi di sospensione regolabili comprendono, per ciascun convogliatore, primi e secondi mezzi motorizzati ad argano accoppiati alle dette funi portanti, e prime e seconde funi di sospensione parzialmente avvolte sui primi e, rispettivamente, su detti secondi mezzi motorizzati ad argano e collegate a zone distinte e fra loro distanziate del detto convogliatore.

Preferibilmente, inoltre, i detti primi e secondi mezzi motorizzati ad argano sono azionabili indipendentemente gli uni dagli altri e/o sono spostabili lungo le dette funi portanti.

L’invenzione à ̈, inoltre, relativa ad un metodo per la realizzazione di una diga in calcestruzzo.

Secondo la presente invenzione viene fornito un metodo per realizzare una diga in calcestruzzo, il metodo comprendendo le fasi di posizionare un primo ed almeno un secondo convogliatore disposti fra loro in cascata tra due fianchi fra loro affacciati di una montagna, di alimentare da un punto di alimentazione un flusso di calcestruzzo verso un primo di detti convogliatori e di inviare, tramite i detti convogliatori, il flusso di calcestruzzo verso almeno un punto di cessione di un’area di gettata della detta diga; il metodo essendo caratterizzato dal fatto che il posizionamento dei detti convogliatori viene effettuato appendendo i convogliatori ad una coppia di funi portanti estendentesi al disopra dei detti punti di alimentazione e di cessione e dell’estremità superiore della diga e tese tra i detti fianchi in posizione sopraelevata rispetto ai detti punti di alimentazione e di cessione e regolando la posizione dei detti convogliatori fra loro e rispetto alle dette funi portanti.

L’invenzione verrà ora descritta con riferimento ai disegni allegati, che ne illustrano alcuni esempi di attuazione, non limitativi, in cui:

la figura 1 illustra, in elevazione laterale e sostanzialmente a blocchi, una preferita forma di realizzazione di un impianto il convogliamento e la distribuzione di calcestruzzo nella costruzione di dighe in calcestruzzo;

la figura 2 Ã ̈ una figura analoga alla figura 1 ed illustra una variante di un particolare della figura 1;

la figura 3 illustra, in elevazione laterale ed in scala fortemente ingrandita, un particolare delle figure 1 e 2;

la figura 4 Ã ̈ una sezione, in scala ingrandita, e con parti asportate per chiarezza secondo la linea IV-IV della figura 1;

la figura 5 à ̈ una vista schematica dall’alto dell’impianto della figura 1; e

la figura 6 illustra, in pianta, una variante dell’impianto delle figure 1 e 2.

Nella figura 1, con 1 Ã ̈ indicato, nel suo complesso, un impianto configurabile di convogliamento e distribuzione di un flusso di materiale fluido, quale, ad esempio, calcestruzzo.

Nel particolare esempio descritto, l’impianto 1 à ̈ utilizzato per la realizzazione di una diga 2 in calcestruzzo, la quale si estende tra due fianchi 3 e 4 fra loro affacciati di una montagna e la cui sommità o estremità superiore à ̈ indicata dalla linea tratteggiata 5.

Sempre con riferimento alla figura 1, l’impianto 1 comprende una coppia di funi portanti 8 (figura 5) fra loro parallele, le quali si estendono al disopra dell’estremità superiore 5 della diga 2 e sono tese tra due dispositivi 10 di tensionamento, di per sé noti e non descritti in dettaglio, atti a trattenere le estremità opposte delle funi portanti 8 sostanzialmente a filo terra o in posizioni sopraelevate ed ancorati ai rispettivi fianchi 3,4 in posizioni fisse.

Alternativamente, i dispositivi 10 di tensionamento sono mobili in sensi opposti lungo rispettive guide 12 in direzioni preferibilmente orizzontali ed ortogonali alle funi portanti 8 stesse, come visibile, ad esempio, nella figura 6.

Sempre con riferimento alla figura 1, l’impianto 1 comprende, inoltre, una pluralità di convogliatori 13, ad esempio del tipo a nastro, di per sé noti e non descritti in dettaglio. I convogliatori 13 sono disposti fra loro in cascata e giacciono sostanzialmente su di un piano P verticale (figura 4 e 5) estendentesi tra le due funi portanti 8 per spostare un flusso di calcestruzzo da un punto o stazione 15 di alimentazione o di betonaggio disposto sul fianco 3, convenientemente in prossimità o al di sopra dell’estremità superiore 5 della diga 2, in un punto o stazione 16 di cessione, la cui posizione à ̈ variabile in un’area o zona 18 di gettata della diga 2 stessa.

Ancora con riferimento alla figura 1 e, in particolare con riferimento alle figure 3 e 4, l’impianto 1 comprende, inoltre, per ciascun convogliatore 13, due carrelli 20 e 21 mobili in sensi opposti lungo le funi portanti 8, convenientemente, sotto la spinta di una fune traente 22 (figura 5) estendentesi tra i due dispositivi 10 e schematicamente illustrata nella figura 5. Alternativamente, secondo una variante non illustrata, ciascun carrello 20,21 comprende un proprio motore di azionamento.

Ciascun carrello 20,21 à ̈ bloccabile, in modo di per sé noto, in un punto qualsiasi lungo le funi portanti 8 e porta due relativi argani, indicati con 23 e 24 (figura 4).

Con riferimento alla figura 4, gli argani 23,24 di uno stesso carrello 20,21 sono azionati da un unico motore 25, ad esempio di tipo elettrico o termico, disposto tra gli argani 23,24 stessi e portano ciascuno parzialmente avvolta una relativa fune 23a e 24a, ad un cui tratto terminale inferiore à ̈ collegata una relativa porzione intermedia del rispettivo convogliatore 13. Nel particolare esempio descritto, le funi 23a,34a di ciascun carrello 20 sono accoppiate ad una porzione 13a di monte del relativo convogliatore 13, mentre le funi 23a,24a di ciascun carrello 21 sono accoppiate ad una porzione 13b di valle del relativo convogliatore 13.

In questo modo, come visibile dalla figura 1, ciascun convogliatore 13 presenta proprie porzioni prossime alle estremità libere appese a rispettivi argani fra loro indipendenti e, pertanto, la sua posizione nel piano P può essere variata arbitrariamente sia lungo le funi portanti 8 mediante la fune traente 22, sia rispetto alla funi portanti 8 stesse, sia ancora rispetto ai convogliatori 13 ad esso adiacenti. Non solo, ma uno o più convogliatori 13 di quelli indicati in figura 1 possono essere allontanati dal convogliatore 13 adiacente e spostati in una posizione sollevata di attesa o di riposo, ad esempio in prossimità delle funi portanti 8.

Conseguentemente, il percorso C seguito dal calcestruzzo ed il punto 16 di cessione dello stesso calcestruzzo possono essere variati in maniera estremamente semplice ed in tempi particolarmente brevi.

Non solo, ma, come visibile dalla figura 2, l’ultimo convogliatore 13 può essere orientato in senso opposto agli altri convogliatori 13 in modo da deviare bruscamente all’indietro il flusso di calcestruzzo lungo un tratto C1 di percorso conformato a V.

Secondo una diversa configurazione non illustrata, una inversione all’indietro ed a V del percorso di avanzamento del calcestruzzo può essere ottenuta orientando in senso opposto un convogliatore 13 intermedio.

Con riferimento, invece, alla figura 6, il percorso del calcestruzzo ed il punto 16 di cessione può essere variato e, in particolare, spostato anche all’esterno del piano P prevedendo una seconda coppia di funi portanti 8A disposte in posizione affiancata o parallela alle funi 8 e spostando sulle stessa coppia di funi carrelli 30 uguali ai carrelli 20,21. Con tale configurazione, risulta possibile appendere la porzione 13a di un convogliatore 13 ad un carrello 20 e la porzione 13b dello stesso convogliatore 13 ad un carrello 30, come schematicamente illustrato nella figura 6. In questo modo, risulta possibile raggiungere punti 16 di cessione diversi dell’area o della zona di gettata 18. Punti di cessione diversi o a diversa distanza dal piano P possono poi essere raggiunti traslando le funi traenti 8, 8A lungo le guide 12 oppure utilizzando convogliatori 13 a diversa lunghezza essendo possibile regolare la distanza D tra le due coppie di funi portanti 8, 8A.

Ancora con riferimento alla figura 1, le funi portanti 8,8A supportano, inoltre, appesa una via di transito pedonale 30, come illustrato nella figura 3 oppure carrabile 31, come illustrato nella figura 4.

Da quanto precede appare evidente che l’impianto 1 descritto à ̈ un impianto di tipo configurabile, ossia adattabile in funzione delle esigenze di gettata in tempi estremamente brevi e senza la necessità di attrezzature o macchinari addizionali o dedicati alla modifica del percorso C di avanzamento del calcestruzzo. In altre parole, l’impianto 1 descritto permette di spostare in maniere semplice e veloce il punto di cessione del calcestruzzo agevolando sensibilmente la distribuzione del calcestruzzo nell’area di gettata.

Inoltre, la configurabilità dell’impianto 1 descritto permette sia di avere punti di betonaggio qualsiasi, ma anche di prevedere un unico punto di betonaggio in prossimità o in posizione sovrastante l’estremità della diga 2.

Da quanto precede appare, inoltre, evidente che all’impianto 1 descritto possono essere apportate modifiche e varianti senza per questo uscire dall’ambito protettivo definito dalle rivendicazioni indipendenti. In particolare, l’impianto 1 può comprendere un numero diverso di convogliatori 13 da quello indicato a titolo di esempio, così come gli stessi convogliatori 13 possono essere posti in posizioni relative diverse da quelle illustrate per realizzare uno specifico percorso C di avanzamento del calcestruzzo o semplificare e/o agevolare le operazioni di distribuzione del calcestruzzo stesso al variare delle dimensioni e della geometria delle aree o zone di gettata 18, ossia durante l’innalzamento della diga 2.

Infine, à ̈ evidente che l’impianto 1 può essere utilizzato per la realizzazione di qualsiasi altro manufatto o struttura che richiede lo spostamento di un flusso di materiale fluido lungo un percorso predefinito e la cessione in un punto predeterminato.

Claims (16)

1. RIVENDICAZIONI 1. Impianto per il convogliamento e la distribuzione di calcestruzzo, l’impianto comprendendo un primo ed al meno un secondo convogliatore disposti fra loro in cascata per ricevere il calcestruzzo da un punto di alimentazione a terra e scaricare il calcestruzzo stesso in almeno un punto di cessione e mezzi di supporto dei detti convogliatori, caratterizzato dal fatto che i detti mezzi di supporto comprendono almeno una coppia di funi portanti disposte al di sopra dei detti punti di alimentazione e di cessione e tese tra due punti di ancoraggio a terra disposti all’esterno dei detti punti di alimentazione e di cessione; mezzi di sospensione regolabili a fune essendo accoppiati alle dette funi portanti e collegati ai detti convogliatori per variare la posizione dei convogliatori stessi l’uno rispetto all’altro e rispetto alle dette funi portanti.
2. 2. Impianto secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che i detti mezzi di sospensione regolabili comprendono, per ciascun convogliatore, primi e secondi mezzi motorizzati ad argano accoppiati alle dette funi portanti, e prime e seconde funi di sospensione parzialmente avvolte sui primi e, rispettivamente, su detti secondi mezzi motorizzati ad argano e collegate a zone distinte e fra loro distanziate del detto convogliatore.
3. 3. Impianto secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che i detti primi e secondi mezzi motorizzati ad argano sono azionabili indipendentemente gli uni dagli altri.
4. 4. Impianto secondo la rivendicazione 2 o 3, caratterizzato dal fatto che i detti primi e secondi mezzi motorizzati ad argano sono spostabili lungo le dette funi portanti.
5. 5. Impianto secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 2 a 4, caratterizzato dal fatto che i detti mezzi di sospensione regolabili comprendono, per ciascun convogliatore, un primo ed un secondo carrello mobile lungo le dette funi portanti e supportanti i primi e, rispettivamente, i detti secondi mezzi motorizzati ad argano.
6. 6. Impianto secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto di comprendere, inoltre, mezzi a fune traente per spostare ciascuno dei detti carrelli in sensi opposti lungo le dette funi portanti.
7. 7. Impianto secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che i detti mezzi di supporto dei detti convogliatori comprendono, inoltre, almeno una ulteriore coppia di funi portanti estendentesi al di sopra dei detti punti di alimentazione a terra e di cessione e tese tra due rispettivi punti di ancoraggio a terra disposti all’esterno dei punti di alimentazione e cessione; ulteriori mezzi di sospensione regolabili a fune essendo accoppiati alle dette ulteriori funi portanti e collegati ad almeno uno dei detti convogliatori per variare la posizione del convogliatore.
8. 8. Impianto secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che i punti di ancoraggio delle dette funi portanti sono punti di ancoraggio fissi.
9. 9. Impianto secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 7, caratterizzato dal fatto che i punti di ancoraggio delle dette funi portanti sono punti di ancoraggio mobili.
10. 10. Impianto secondo la rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che i detti mezzi di supporto comprendono, inoltre, per ciascuna coppia di funi portanti, unità semoventi supportanti rispettivi dispositivi di ancoraggio dei tratti terminali opposti delle dette funi portanti; le dette unità semoventi essendo accoppiate a rispettive guide per traslare in direzioni trasversali alle dette funi portanti.
11. 11. Impianto secondo la rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che le dette direzioni trasversali sono sostanzialmente orizzontali ed ortogonali alle dette funi portanti.
12. 12. Impianto secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere una pedana di transito disposta al di sotto delle dette funi portanti.
13. 13. Metodo per realizzare una diga in calcestruzzo, il metodo comprendendo le fasi di posizionare un primo ed almeno un secondo convogliatore disposti fra loro in cascata tra due fianchi fra loro affacciati di una montagna, di alimentare da un punto di alimentazione un flusso di calcestruzzo verso un primo di detti convogliatori e di inviare, tramite i detti convogliatori, il flusso di calcestruzzo verso almeno un punto di cessione di un’area di gettata della detta diga; il metodo essendo caratterizzato dal fatto che il posizionamento dei detti convogliatori viene effettuato appendendo i convogliatori ad una coppia di funi portanti estendentesi al disopra dei detti punti di alimentazione e di cessione e dell’estremità superiore della diga e tese tra i detti fianchi in posizione sopraelevata rispetto ai detti punti di alimentazione e di cessione e regolando la posizione dei detti convogliatori fra loro e rispetto alle dette funi portanti.
14. 14. Metodo secondo la rivendicazione 13, caratterizzato dal fatto che la regolazione viene effettuata agendo su funi di sospensione dei detti convogliatori avvolte su rispettivi argani portati dalle dette funi portanti.
15. 15. Metodo secondo la rivendicazione 14, caratterizzato dal fatto che la regolazione viene effettuata spostando i detti argani lungo le dette funi portanti.
16. 16. Metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 13 a 15, caratterizzato dal fatto che il posizionamento dei detti convogliatori viene, inoltre, effettuato traslando le dette funi traenti parallelamente a sé stesse.