ITTO20110231A1 - Procedimento per l'applicazione di un rivestimento decorativo murale con effetto tridimensionale - Google Patents

Description

“Procedimento per l’applicazione di un rivestimento decorativo murale con effetto tridimensionaleâ€

TESTO DELLA DESCRIZIONE

Campo dell'invenzione

La presente invenzione si riferisce in generale ai rivestimenti decorativi murali per esterni ed interni, ed in particolare a pitture in fase acquosa.

Ancor più in particolare l'invenzione si riferisce alle pitture appartenenti alle tipologie prodotte e commercializzate con grande successo dalla Richiedente con il marchio originale "Antiche Terre Fiorentine<®>" (ATF), e specificatamente alla metodologia per la loro applicazione.

Stato della tecnica anteriore

Le pitture in base acquosa del tipo ATF, quali quelle descritte ad esempio nei brevetti europei EP-1004638B1 ed EP-1477533B1, includono tipicamente una base neutra in fase acquosa entro la quale sono dispersi flocculi bianchi o colorati, ed almeno un toner della colorazione desiderata il quale viene miscelato con la base neutra al momento dell'applicazione della pittura.

Tradizionalmente l'applicazione prevede una prima fase in cui sulla superficie da decorare viene stesa una pittura bianca o anche colorata di sottofondo anch’essa in base acquosa, normalmente con l'impiego di un rullo o pennello e senza particolari accorgimenti specifici. L’operazione successiva consiste nell'applicare sul sottofondo la pittura di finizione, ad esempio ATF, distendendola mediante una lavorazione a brevi tratti alternati manovrando un pennello a guisa di spatola. Infine si può procedere ad una lisciatura a spatola, prima che la pittura di finizione sia completamente essiccata.

Con queste modalità di applicazione si ottiene un effetto finale per così dire anticato, con ombreggiature più o meno lievi sulle quali sono identificabili in modo sostanzialmente disordinato macchiature bianche e/o eventualmente anche colorate, derivanti dalla disposizione e dall’eventuale rottura dei flocculi contenuti nella base in fase acquosa della pittura.

Sintesi dell'invenzione

Lo scopo della presente invenzione à ̈ quello di fornire un nuovo ed originale procedimento per l'applicazione di rivestimenti decorativi murali con l’impiego di pitture in fase acquosa del tipo sopra specificato, mediante il quale sia possibile ottenere, con le medesime pitture di finizione del tipo ATF e analoghe, un risultato estetico migliorato e più in particolare con un effetto visivo all'apparenza tridimensionale, ovvero nel quale le ombreggiature e macchiature determinate a seguito dell'applicazione producano per l'osservatore un'apparenza di altorilievo e/o bassorilievo nonostante la decorazione finale sia ovviamente planare sulla superficie così rivestita.

Secondo l'invenzione tale scopo viene conseguito grazie al fatto che l’applicazione del rivestimento decorativo murale viene effettuata in conformità alla rivendicazione 1 e, subordinatamente, alle ulteriori rivendicazioni da essa dipendenti.

Breve descrizione dei disegni

L’invenzione verrà ora descritta dettagliatamente con riferimento ai disegni annessi, forniti a puro titolo di esempio non limitativo, nei quali:

- la figura 1 Ã ̈ una vista prospettica schematica che esemplifica la prima fase del procedimento secondo l'invenzione, e

- le figure 2, 3 e 4 sono viste analoghe alla figura 1 che esemplificano le ulteriori fasi del procedimento di applicazione.

Descrizione dettagliata dell'invenzione

Il procedimento di applicazione secondo l'invenzione à ̈, come chiarito in precedenza, specificamente mirato alla realizzazione di un rivestimento decorativo murale con effetto tridimensionale mediante l'impiego di pitture ATF ed analoghe, così come ad esempio descritte nei già citati brevetti europei EP-1004638B1 ed EP-1477533B1, includenti come detto una base neutra in fase acquosa contenente flocculi tipicamente bianchi o anche colorati in essa dispersi, ed uno o più toner o paste colorate tintometriche miscelati con la base neutra per ottenere la colorazione finale desiderata. L'applicazione di una siffatta pittura di finizione à ̈ convenzionalmente preceduta dall'operazione di stendere sulla superficie da decorare una pittura di sottofondo sostanzialmente bianca, o anche colorata, anch’essa in fase acquosa e tipicamente contenente quarzo e resina silossanica, nel caso di applicazione per esterni, oppure quarzo e resina vinilica oppure vinilversatica o acrilica o stiroloacrilica nel caso di applicazione per interni. Una possibile formulazione della pittura di sottofondo può essere ad esempio la seguente, espressa in peso per 100 kg di prodotto ed utilizzando le denominazioni commerciali di taluni componenti:

Acqua kg. 16,8270 PT soluzione 20% kg. 2,2600 FASE 00:

Fluwet 6050 kg. 0,1800 Fluidisp P340 kg. 0,1800 Tercell 15000 kg. 0,1070 Methocel 228 kg. 0,1460 FASE 01:

RXL Tioxide kg. 19,0000 Omyacarb 5AV kg. 4,2400 Iceberg kg. 4,2400 Technocel<®>200 Kg. 3,00 Decosphaera<®>D.BLK 90F Kg. 1,00 FASE 02:

macinazione con oscillazione

FASE 03:

Tegophobe 1000S kg. 6,2500 FASE 04:

Acronal 290D kg. 18,7500 FASE 05:

Foan HL 90 kg. 0,2700 Butilglicole kg. 1,8600 Katon LXE kg. 0,0900 Acticide F (n) kg. 0,1000 Acticide MBS kg. 0,4000 Rocima 350 kg. 0,7000 FASE 06:

Rhoagit SD 15 kg. 0,2700 AMP 95 kg. 0,1300 FASE 07:

Quarzo O/SS kg. 13,3330 Quarzo W10 kg. 6,6670 TOTALE kg. 100,0000

In conformità ad un primo aspetto peculiare dell’invenzione la pittura di sottofondo à ̈ miscelata, prima della sua applicazione ovvero all’atto della sua produzione, con microfibre di cellulosa pura e con un elastomero in polvere o microsfere. Le microfibre di cellulosa sono tipicamente in quantità compresa fra 1 e 10% in peso, e più preferibilmente nell’intorno del 3% e presentano dimensioni normalmente non superiori a 200 micron.

Microfibre di cellulosa idonee possono essere ad esempio quelle disponibili sul mercato con la denominazione commerciale “Technocel<®>200â€

L’elastomero in polvere o microsfere à ̈ poliuretano, in quantità compresa tipicamente fra 0,1 e 5 % in peso e più preferibilmente nell’intorno del 1%, e può essere ad esempio quello commercializzato con la denominazione “Decosphaera<®>D.BLK 90F†.

La prima fase del procedimento secondo l'invenzione, esemplificata nella figura 1, consiste nell'applicazione di una prima mano S1 della pittura di sottofondo sulla superficie da decorare P, preventivamente pulita ed eventualmente lisciata.

La prima mano S1 del sottofondo viene distesa preferibilmente lungo una prima direzione sostanzialmente costante indicata dalle frecce X, tipicamente utilizzando un pennello o una pennellessa B mossa alternativamente prima in un senso e poi nell'altro della direzione X, fino a ricoprire in modo completo ed uniforme la superficie P. Nel caso in cui tale superficie consista in una parete verticale, la prima direzione X potrà essere orizzontale.

Al termine di questa fase di rivestimento della superficie P si attende la completa essiccazione o asciugatura della prima mano di sottofondo S1. A seconda delle condizioni ambientali, interne o esterne, l'asciugatura potrà richiedere alcune ore o anche un giorno.

La seconda fase, rappresentata nella figura 2, prevede l'applicazione di una seconda mano S2 della pittura di sottofondo sulla prima mano S1 essiccata, preferibilmente lungo una seconda direzione anch'essa sostanzialmente costante identificata dalle frecce Y, generalmente ortogonale alla prima direzione X. Anche in questo caso l'applicazione della seconda mano di sottofondo S2 viene convenientemente realizzata con un pennello o pennellessa B mossa in sensi alternativamente opposti lungo la seconda direzione Y.

Nel caso in cui la superficie in fase di decorazione consista come detto in una parete verticale P, la direzione Y sarà verticale: occorre tuttavia rilevare che le direzioni X e Y potrebbero essere invertite, nel senso che la prima mano di sottofondo S1 potrebbe essere applicata lungo la direzione Y e la seconda mano di sottofondo S2 potrebbe essere allora applicata lungo la prima direzione X. È unicamente necessario che le due direzioni X e Y siano fra loro sostanzialmente ortogonali.

Al termine di questa fase, e prima di procedere alla fase successiva, occorre attendere la completa essiccazione o asciugatura anche della seconda mano di sottofondo S2: anche in questo caso il tempo necessario sarà di qualche ora, a seconda delle condizioni ambientali più o meno favorevoli, fino ad un giorno.

La fase successiva, rappresentata nella figura 3, consiste nell'applicazione di una mano di pittura di finizione F1 (ATF e analoghe) sulla superficie P ricoperta dai due strati della pittura di sottofondo S1, S2.

Come chiarito in precedenza, la pittura di finizione include una base neutra in fase acquosa contenente flocculi bianchi o colorati dispersi e miscelata con almeno un toner o una pasta colorata tintometrica. I flocculi, di forme generalmente irregolari, presenteranno tipicamente dimensioni massime comprese fra circa 0,03 e 8,5 mm.

L'applicazione della prima mano di pittura di finizione F1 viene preferibilmente realizzata lungo un'unica direzione sostanzialmente costante, ad esempio lungo la direzione X, alternativamente in sensi opposti. Anche in questo caso l'applicazione viene effettuata convenientemente con l'impiego di un pennello o pennellessa B, in modo da ricoprire in modo completo ed omogeneo l'intera superficie.

Al termine, la pittura di finizione F1 viene fatta asciugare fino a completa essiccazione, il che richiede anche in questo caso alcune ore.

In considerazione delle caratteristiche peculiari della pittura di sottofondo unitamente a quelle della pittura di finizione in base acquosa del tipo ATF e analoghe, derivanti dalla composizione di cui si à ̈ detto, l'effetto risultante consisterà in un'ombreggiatura relativamente poco accentuata, tuttavia con un apprezzabile effetto per così dire anticato, con piccole macchiature disuniformi e casuali, bianche oppure colorate, derivanti dalla disposizione e dalla rottura dei flocculi miscelati con la base neutra della pittura di finizione. Unitamente a tale aspetto sarà anche individuabile un nuovo effetto per così dire tridimensionale, derivante all’occhio di un osservatore da un apparente rilievo o ribassamento delle ombreggiature colorate più scure in rapporto a quelle più chiare, che produce tale impressione generale tridimensionale.

Questa apparenza tridimensionale può essere convenientemente amplificata e resa quindi ancor più marcata con una quarta fase del procedimento di applicazione, esemplificata nella figura 4. Tale fase prevede di stendere una seconda mano F2 della pittura di finizione sulla mano F1 precedentemente applicata ed essiccata, applicandola preferibilmente lungo una seconda direzione sostanzialmente costante identificata dalle frecce Y, generalmente ortogonale alla direzione X di applicazione della prima mano di finizione F1. Anche in questo caso la pittura di finizione F2 verrà convenientemente applicata con l'ausilio di un pennello o pennellessa B, mossa alternativamente lungo i sensi opposti della direzione Y.

Secondo un ulteriore aspetto peculiare dell’invenzione la pittura di finizione per la fase F2 à ̈ miscelata con lo stesso toner o pasta colorata tintometrica presente nella pittura di finizione per la fase F1, ma in quantità diversa, ovvero superiore oppure in alternativa inferiore. Nel primo caso la quantità di toner o pasta colorata tintometrica miscelata con la pittura di finizione per la fase F2 potrà essere ad esempio doppia di quella miscelata con la pittura di finizione della fase F1, mentre nel secondo caso potrà essere ad esempio la metà.

A seguito della completa asciugatura della seconda mano di finizione F2 l'effetto finale sarà, come detto, quello di una marcata apparenza tridimensionale derivante dall'effetto ottico di reciproco altorilievo o bassorilievo fra le ombreggiature colorate più chiare e più scure, apprezzabilmente più accentuato e contrastato rispetto all’effetto derivante dalla sola prima mano F1 della pittura di finizione. Anche le puntinature o macchiature bianche o colorate derivanti dalla disposizione e/o rottura dei flocculi miscelati nella base neutra della pittura di finizione risulteranno più evidenti, accentuando ulteriormente il contrasto e quindi l’apparenza tridimensionale del rivestimento finito.

Riferendosi sempre al caso in cui la superficie decorata P consista in una parete verticale, le direzioni X e di Y della prima e della seconda fase di applicazione della pittura di finizione F1, F2 saranno rispettivamente orizzontale e verticale, oppure rispettivamente verticale ed orizzontale, purché anche in questo caso fra loro generalmente ortogonali.

Occorre rilevare che le due fasi di applicazione della pittura di sottofondo S1, S2 potranno anche essere realizzate utilizzando, anziché un pennello o pennellessa B, un rullo. L'impiego del pennello o pennellessa B in ciascuna delle fasi di applicazione della pittura di finizione F1, F2 à ̈ invece da considerarsi del tutto preferenziale, mentre un'eventuale spatolatura finale della pittura di finizione al termine della sua applicazione e prima della sua asciugatura, per quanto opzionale, à ̈ ritenuta superflua.

Il procedimento secondo l’invenzione può inoltre comprendere una fase finale di applicazione di un fluido protettivo trasparente sulla pittura di finizione essiccata.

Naturalmente le fasi del procedimento di applicazione secondo l'invenzione potranno essere diversamente attuate ed anche diversamente combinate rispetto a quanto descritto ed illustrato, purchà ̈ idonee all’ottenimento dell’effetto tridimensionale, senza per questo uscire dall’ambito della presente invenzione così come definita nelle rivendicazioni che seguono.

Claims (25)

1. RIVENDICAZIONI 1. Procedimento per l'applicazione di un rivestimento decorativo murale comprendente le operazioni di stendere sulla superficie da decorare (P) una pittura di sottofondo e quindi di stendere sul sottofondo una pittura di finizione includente una base neutra in fase acquosa contenente flocculi bianchi o colorati dispersi e miscelata con almeno un toner o una pasta colorata tintometrica, caratterizzato dal fatto che la pittura di sottofondo à ̈ miscelata con microfibre di cellulosa e viene stesa in due fasi successive nella prima delle quali detta pittura di sottofondo (S1) viene applicata lungo una prima direzione (X) sostanzialmente costante e, al termine, fatta sostanzialmente completamente asciugare, e nella seconda delle quali la pittura di sottofondo (S2) viene nuovamente applicata lungo una seconda direzione (Y) sostanzialmente costante ed ortogonale alla prima direzione (X).
2. 2. Procedimento secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che le microfibre di cellulosa sono in quantità compresa fra 1 e 10% in peso, e più preferibilmente nell’intorno del 3%.
3. 3. Procedimento secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che le microfibre di cellulosa presentano dimensioni non superiori a 200 micron.
4. 4. Procedimento secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che la pittura di sottofondo à ̈ inoltre miscelata con un elastomero in polvere o microsfere.
5. 5. Procedimento secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che l’elastomero à ̈ poliuretano.
6. 6. Procedimento secondo la rivendicazione 4 o 5, caratterizzato dal fatto che l’elastomero à ̈ in quantità compresa fra 0,1 e 5 % in peso e più preferibilmente nell’intorno del 1%.
7. 7. Procedimento secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che l'operazione di stendere la pittura di finizione (F1, F2) viene effettuata, a seguito della completa asciugatura della pittura di sottofondo (S1, S2), in due fasi successive per la seconda delle quali, effettuata a seguito della completa asciugatura della pittura di finizione (F1) applicata nella prima fase, la pittura di finizione (F2) à ̈ miscelata con una quantità di detto almeno un toner o pasta colorata tintometrica diversa dalla quantità del medesimo toner o pasta colorata tintometrica miscelata nella pittura di finizione (F1) applicata nella prima fase.
8. 8. Procedimento secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che la quantità di detto almeno un toner o pasta colorata tintometrica contenuta nella pittura di finizione (F2) applicata nella seconda fase à ̈ maggiore della quantità di detto almeno un toner o pasta colorata tintometrica contenuta nella pittura di finizione (F1) applicata nella prima fase.
9. 9. Procedimento secondo la rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto che detta quantità à ̈ circa doppia.
10. 10. Procedimento secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che la quantità di detto almeno un toner o pasta colorata tintometrica contenuta nella pittura di finizione (F2) applicata nella seconda fase à ̈ minore della quantità di detto almeno un toner o pasta colorata tintometrica contenuta nella pittura di finizione (F1) applicata nella prima fase.
11. 11. Procedimento secondo la rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che detta quantità à ̈ circa la metà.
12. 12. Procedimento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti flocculi bianchi o colorati dispersi nella pittura di finizione (F1, F2) presentano forme generalmente irregolari con dimensioni massime comprese fra 0,03 e 8,5 mm.
13. 13. Procedimento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 7 a 12, caratterizzato dal fatto che la pittura di finizione (F1) della prima fase viene applicata lungo una prima direzione (X) sostanzialmente costante e la pittura di finizione (F2) della seconda fase viene applicata lungo una seconda direzione (Y) sostanzialmente costante e ortogonale alla prima direzione (X).
14. 14. Procedimento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che per le due fasi di applicazione della pittura di finizione (F1, F2) si utilizza un pennello (B) mosso alternativamente in sensi opposti lungo dette prima o rispettivamente detta seconda direzione (X, Y).
15. 15. Procedimento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che per le due fasi di applicazione della pittura di sottofondo (S1, S2) si utilizza un pennello (B) o un rullo mosso alternativamente in sensi opposti lungo dette prima e rispettivamente detta seconda direzione (X, Y).
16. 16. Procedimento secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta pittura di sottofondo à ̈ una pittura in base acquosa contenente quarzo e una resina silossanica.
17. 17. Procedimento secondo una o più delle rivendicazioni 1 a 15, caratterizzato dal fatto che detta pittura di sottofondo à ̈ una pittura in base acquosa contenente quarzo e una resina vinilica o acrilica o stiroloacrilica.
18. 18. Procedimento secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che comprende inoltre una fase finale di applicazione di un fluido protettivo trasparente sulla pittura di finizione.
19. 19. Pittura di sottofondo utilizzabile in un procedimento di applicazione di un rivestimento decorativo murale comprendente le operazioni di stendere sulla superficie da decorare la pittura di sottofondo e quindi di stendere sul sottofondo una pittura di finizione includente una base neutra in fase acquosa contenente flocculi bianchi o colorati dispersi e miscelata con almeno un toner o una pasta colorata tintometrica, caratterizzato dal fatto che la pittura di sottofondo à ̈ miscelata con microfibre di cellulosa e con un elastomero in polvere o microsfere.
20. 20. Pittura di sottofondo secondo la rivendicazione 19, caratterizzato dal fatto che le microfibre di cellulosa sono in quantità compresa fra 1 e 10% in peso, e più preferibilmente nell’intorno del 3%.
21. 21. Pittura di sottofondo secondo la rivendicazione 19 o 20, caratterizzato dal fatto che le microfibre di cellulosa presentano dimensioni non superiori a 200 micron.
22. 22. Pittura di sottofondo secondo la rivendicazione 19, caratterizzato dal fatto che l’elastomero à ̈ poliuretano.
23. 23. Pittura di sottofondo secondo la rivendicazione 19 o 22, caratterizzato dal fatto che l’elastomero à ̈ in quantità compresa fra 0,1 e 5 % in peso e più preferibilmente nell’intorno del 1%.
24. 24. Pittura di sottofondo secondo una o più delle rivendicazioni 19 a 23, caratterizzato dal fatto che detta pittura di sottofondo à ̈ una pittura in base acquosa contenente quarzo e una resina silossanica.
25. 25. Pittura di sottofondo secondo una o più delle rivendicazioni 19 a 23, caratterizzato dal fatto che detta pittura di sottofondo à ̈ una pittura in base acquosa contenente quarzo e una resina vinilica o acrilica o stiroloacrilica.