ITTO20091013A1 - Gruppo maniglia con bloccaggio di sicurezza per una porta di veicolo - Google Patents

Gruppo maniglia con bloccaggio di sicurezza per una porta di veicolo Download PDF

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ITTO20091013A1
ITTO20091013A1 IT001013A ITTO20091013A ITTO20091013A1 IT TO20091013 A1 ITTO20091013 A1 IT TO20091013A1 IT 001013 A IT001013 A IT 001013A IT TO20091013 A ITTO20091013 A IT TO20091013A IT TO20091013 A1 ITTO20091013 A1 IT TO20091013A1
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lever
shaped
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IT001013A
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Potachin Angelo Bertolotti
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Illinois Tool Works
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    • E05LOCKS; KEYS; WINDOW OR DOOR FITTINGS; SAFES
    • E05BLOCKS; ACCESSORIES THEREFOR; HANDCUFFS
    • E05B77/00Vehicle locks characterised by special functions or purposes
    • E05B77/02Vehicle locks characterised by special functions or purposes for accident situations
    • E05B77/04Preventing unwanted lock actuation, e.g. unlatching, at the moment of collision
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    • EFIXED CONSTRUCTIONS
    • E05LOCKS; KEYS; WINDOW OR DOOR FITTINGS; SAFES
    • E05BLOCKS; ACCESSORIES THEREFOR; HANDCUFFS
    • E05B85/00Details of vehicle locks not provided for in groups E05B77/00 - E05B83/00
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    • E05B85/16Handles pivoted about an axis parallel to the wing a longitudinal grip part being pivoted at one end about an axis perpendicular to the longitudinal axis of the grip part

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Description

“GRUPPO MANIGLIA CON BLOCCAGGIO DI SICUREZZA PER UNA PORTA DI VEICOLOâ€
La presente invenzione à ̈ relativa ad un gruppo maniglia per una porta di veicolo dotata di un sistema di bloccaggio di sicurezza dell’impugnatura del gruppo maniglia in modo da evitare lo sgancio accidentale dei mezzi di bloccaggio porta, ad esempio costituiti da una serratura, in caso di collisione laterale del veicolo.
È noto, ad esempio da EP 1950366 un gruppo maniglia per una porta di veicolo dotato di dispositivo di sicurezza che impedisce alle forze di inerzia che si sviluppano durante un urto laterale al veicolo di aprire la porta; un tale fenomeno si verifica nei gruppi maniglia dotati di impugnatura basculante, in cui l’utente, per aprire la porta, fa ruotare l’impugnatura rispetto ad un supporto per la stessa vincolato alla porta, in modo da allontanare una estremità della maniglia dal supporto; tale estremità à ̈ normalmente associata da un braccio di comando che à ̈ operativamente associato ad un corpo rotante portato dal supporto e collegato ad un bowden a sua volta collegato a mezzi di bloccaggio porta costituiti dalla serratura vera e propria. L’utente, facendo ruotare l’impugnatura manualmente, mette in tensione il bowden e produce lo sbloccaggio della serratura. In caso di urto laterale al veicolo, però, l’impugnatura può essere fatta ruotare dalle forze di inerzia, sbloccando la serratura e causando l’apertura della porta con grave pericolo per i passeggeri.
Per evitare questo inconveniente, nel gruppo maniglia secondo EP 1950366 l’impugnatura à ̈ normalmente scollegata dal corpo rotante ed à ̈ provvista integrale di una leva di sicurezza portata sul retro della impugnatura in modo da poter venire premuta dall’utente in fase di rotazione manuale della impugnatura; la leva di sicurezza comanda una leva di accoppiamento che solo a questo punto, cioà ̈ a leva di sicurezza premuta manualmente, collega l’impugnatura al corpo rotante, permettendo così lo sgancio manuale dei mezzi di bloccaggio porta, ma non il loro sgancio accidentale a causa di un urto laterale.
Il gruppo maniglia descritto à ̈ tuttavia relativamente complesso e costoso da realizzare e può comportare difficoltà di funzionamento durante l’apertura manuale.
Sono noti, ad esempio da US3967844, FR290844 e US2007/0091680, altri gruppi maniglia, in cui, invece, à ̈ previsto un sistema di bloccaggio del movimento rotatorio della impugnatura, che si disinserisce solo quando l’utente afferra l’impugnatura per aprire la porta. Questi sistemi sono però costruttivamente complessi e relativamente ingombranti e, nel caso in cui il sistema di bloccaggio à ̈ basato su un cricchetto laterale che scorre trasversalmente al piano di rotazione della impugnatura, si possono verificare impuntamenti o comunque difficoltà di funzionamento in particolare alle basse temperature.
È uno scopo della presente invenzione quello di superare gli inconvenienti dello stato della tecnica fornendo un gruppo maniglia per una porta di veicolo di costruzione semplice, che sia affidabile, poco ingombrante e relativamente poco costoso da realizzare, e che eviti al contempo, in modo efficace, l’apertura della porta in caso di urto laterale del veicolo.
La presente invenzione à ̈ dunque relativa ad un gruppo maniglia per una porta di un veicolo, come definito nella rivendicazione 1.
In particolare, il gruppo maniglia comprende un supporto fissabile alla porta, una impugnatura portata dal supporto, basculante tra una posizione di riposo ed una posizione di lavoro, nella quale l’impugnatura à ̈ ruotata rispetto al supporto in modo da disporsi con almeno una sua prima estremità lontano dal supporto, un braccio portato solidale dalla prima estremità dell’impugnatura in modo da sporgere perpendicolarmente a sbalzo verso ed attraverso il supporto, per andare ad azionare mezzi di rilascio di mezzi di bloccaggio porta (ad esempio costituiti da una serratura) quando l’impugnatura à ̈ nella posizione di lavoro, ed un nottolino chiave portato dal supporto in prossimità della prima estremità dell’impugnatura e destinato a bloccare in modo noto il movimento della impugnatura.
Secondo il trovato, il braccio à ̈ conformato come un telaio aperto verso il nottolino chiave e l’impugnatura supporta, dalla parte di una sua faccia posteriore rivolta verso il supporto, una leva di bloccaggio sagomata ad L che presenta una prima ala disposta affacciata alla faccia posteriore ed avente una estremità libera disposta adiacente ad una seconda estremità dell’impugnatura, ed una seconda ala alloggiata entro il braccio, parallelamente allo stesso e provvista ad una sua estremità libera di un dente atto ad impegnare un recesso laterale del nottolino chiave; la leva di bloccaggio à ̈ incernierata alla prima estremità dell’impugnatura, in corrispondenza della giunzione tra la prima e seconda ala, in modo da essere libera di ruotare, in conseguenza di una sollecitazione esercitata dall’utente sull’impugnatura per portarla dalla posizione di riposo alla posizione di lavoro, intorno ad un asse disposto parallelo alla faccia posteriore dell’impugnatura e perpendicolare al braccio.
In questo modo, il dente portato dalla estremità libera della seconda ala impedisce all’impugnatura, quando esso à ̈ impegnato nel recesso laterale del nottolino, di basculare tra la posizione di lavoro e la posizione di riposo; mentre la rotazione della leva ad L intorno al citato asse disimpegna il dente dal recesso laterale del nottolino, permettendo all’impugnatura di basculare liberamente tra le posizioni di lavoro e di riposo.
Il gruppo maniglia secondo il trovato comprende inoltre mezzi elastici per mantenere normalmente, nella posizione di riposo della impugnatura, la leva ad L in una posizione di bloccaggio, in cui la prima ala à ̈ disposta parallela alla impugnatura e con la sua estremità libera in battuta contro un arresto portato dalla impugnatura sulla sua faccia posteriore, ed in cui la seconda ala à ̈ disposta almeno in parte sporgente lateralmente dal braccio e verso il nottolino chiave, in modo che il dente alla estremità libera della seconda ala risulta impegnato nel recesso laterale del nottolino chiave.
Secondo una caratteristica non secondaria del trovato, infine, la leva ad L à ̈ realizzata in modo che la seconda ala risulta sempre disposta almeno in parte sporgente radialmente di sbalzo rispetto all’asse di rotazione della leva ad L ed in modo che la sua massa sia maggiore di quella della prima ala, la quale à ̈ interamente disposta radialmente di sbalzo rispetto all’asse di rotazione della leva ad L, da banda opposta alla prima ala e per una lunghezza maggiore. Le masse e le lunghezze di sbalzo radiale dall’asse di rotazione della prima e seconda ala sono poi scelte in modo che esse generano intorno all’asse di rotazione, per effetto dinamico quando l’impugnatura à ̈ assoggettata ad una accelerazione trasversale, coppie sostanzialmente uguali in modulo ed opposte in verso, in modo che la posizione angolare della leva ad L sia indifferente alla accelerazione trasversale.
In questo modo, si evita efficacemente ed in modo semplice che l’impugnatura del gruppo maniglia sia azionata accidentalmente,dalle forze di inerzia che si generano durante un urto laterale al veicolo, producendo l’apertura accidentale della porta; nel contempo, il meccanismo di bloccaggio della rotazione della impugnatura à ̈ estremamente semplice dal punto di vista costruttivo, essendo costituito da una semplice leva basculante, parallelamente con la, ed indipendentemente dalla, impugnatura; esso non à ̈ pertanto soggetto in uso ad alcun problema di impuntamento.
Inoltre, tutto il gruppo risulta estremamente semplice da realizzare ed assemblare e presenta un ingombro ridotto, utilizzando per altro un recesso laterale che à ̈ già comunemente presente nei nottolini chiave utilizzati nei gruppi maniglia di tipo noto.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi della presente invenzione appariranno chiari dalla descrizione che viene di seguito fornita di una sua preferita forma di realizzazione, a puro titolo di esempio non limitativo e con riferimento ai disegni allegati, nei quali:
- la figura 1 illustra una vista in pianta dall’alto di un gruppo maniglia per una porta di veicolo realizzato secondo l’invenzione, illustrato in una prima configurazione d’uso;
- la figura 2 illustra in scala ingrandita e nella medesima vista di figura 1, un dettaglio del gruppo maniglia di figura 1 con parti asportate per semplicità;
- la figura 3 illustra una vista prospettica di tre quarti di lato del gruppo maniglia di figura 1 con parti asportate per semplicità; e
- la figura 4 illustra una vista in pianta dall’alto del gruppo maniglia di figura 1 in una seconda configurazione d’uso.
Con riferimento alla figure da 1 a 4, Ã ̈ indicato nel suo complesso con 1 un gruppo maniglia per una porta 2 di veicolo, noto e non illustrato.
Il gruppo maniglia 1 comprende un supporto 3 fissabile alla porta 2, una impugnatura 4 portata dal supporto 3 basculante tra una posizione di riposo, illustrata in figura 1, ed una posizione di lavoro, illustrata in figura 4, nella quale l’impugnatura 4 à ̈ ruotata rispetto al supporto 3 nel senso della freccia, in modo da disporsi con almeno una sua prima estremità 5 lontano dal supporto 3, ed un braccio 6 portato solidale dalla estremità 5 dell’impugnatura 4 in modo da sporgere perpendicolarmente a sbalzo verso ed attraverso il supporto 3, per andare ad azionare mezzi 7 di rilascio di mezzi 8 di bloccaggio porta (rappresentati schematicamente da un blocco, ad esempio costituiti da una serratura porta, nota e non illustrata per semplicità) quando l’impugnatura 4 à ̈ nella posizione di lavoro di figura 4.
In particolare, il supporto 3 comprende un elemento 9 di estremità disposto immediatamente adiacente l’estremità 5 della impugnatura 4 e provvisto passante di un nottolino chiave 10, che à ̈ conseguentemente portato solidale dal supporto 3 in prossimità della estremità 5 dell’impugnatura 4 in modo da poter interagire in uso in modo noto con la stessa al fine di impedire alla impugnatura 4 di ruotare, in particolare intorno ad un punto articolato di cerniera costituito da una leva 11 (figura 4) portata solidale dall’impugnatura 4 ad una sua seconda estremità 12 opposta alla 5, per poter passare dalla posizione di riposo di figura 1 alla posizione di lavoro di figura 4.
Secondo un aspetto del trovato, il braccio 6 à ̈ conformato come un telaio aperto verso il nottolino chiave 10 e, in combinazione, l’impugnatura 4 porta dalla parte di una sua faccia posteriore 13, rivolta verso il supporto 3, una leva 14 di bloccaggio sagomata ad L (figura 3) che, nella posizione di riposo di figura 1 dell’impugnatura 4, presenta una prima ala 15 disposta affacciata alla faccia posteriore 13 ed avente una estremità libera 16 disposta adiacente alla seconda estremità 12 dell’impugnatura 4, ed una seconda ala 17 (figura 3) alloggiata entro il braccio 6, parallelamente allo stesso e provvista ad una sua estremità libera 18 di un dente 19 atto ad impegnare in uso un recesso 20 laterale del nottolino chiave 10, di per sé noto in quanto comunque presente nello nottolino chiave 10, il quale à ̈ a sua volta di costruzione di per sé nota.
La leva di bloccaggio 14 à ̈ incernierata alla prima estremità 5 dell’impugnatura 4, in corrispondenza della giunzione tra la prima ala 15 e la seconda ala 17, in modo da essere libera di ruotare nel modo che si vedrà, intorno ad un asse A (figura 3) disposto parallelo alla faccia posteriore 13 dell’impugnatura 4 e perpendicolare al braccio 6, in conseguenza di una sollecitazione S (indicata dalla freccia in figura 4) esercitata dall’utente sull’impugnatura 4 per portarla dalla posizione di riposo
Elena CERBARO9(Iscrizione Albo nr.426/BM) di figura 1 alla posizione di lavoro di figura 4.
Come risulta evidente dalla figura 1, il dente 19 portato dalla estremità libera 19 della seconda ala 17 impedisce all’impugnatura 4, quando esso à ̈ impegnato nel recesso laterale 20 del nottolino 10, che à ̈ solidale al supporto 3, di basculare tra la posizione di lavoro di figura 4 e la posizione di riposo di figura 1, trattenendola in quest’ultima; viceversa, la rotazione della leva 14 ad L intorno all’asse A à ̈ atta a disimpegnare il dente 19 dal recesso laterale 20 del nottolino 10 (figura 4), permettendo all’impugnatura 4 di basculare liberamente tra le posizioni di lavoro e di riposo.
A tale scopo, il gruppo maniglia 1 comprende inoltre mezzi elastici 21 realizzati e disposti in modo da essere atti a mantenere normalmente la leva ad L 14 in una posizione di bloccaggio, illustrata nelle figure 1, 2 e 3, in cui la prima ala 15 à ̈ disposta parallela alla impugnatura 4 ed in particolare alla faccia posteriore 13 della stessa, con la sua estremità libera 16 in battuta contro un arresto 22 rivolto da banda opposta alla faccia posteriore 13 e portato dalla impugnatura 4 sulla faccia posteriore 13 medesima, dalla parte della estremità 12.
In questa posizione di bloccaggio, inoltre, la seconda ala 17 à ̈ disposta almeno in parte sporgente lateralmente dal braccio 6 e verso il nottolino chiave 10, in modo che il dente 19 alla estremità libera 18 dell’ala 17 risulta necessariamente impegnato nel recesso laterale 20 del nottolino chiave 10 quando questo à ̈ presente, montato passante, in modo noto, sull’elemento 9, ed indipendentemente dalla posizione operativa del nottolino 10, ovvero sia a impugnatura 4 libera, sia ad impugnatura 4 impegnata dall’organo di bloccaggio (noto e non illustrato per semplicità) del nottolino 10.
Inoltre, secondo un ulteriore aspetto del trovato, l’ala 15 della leva 14 ad L, e la leva 14 stessa, sono conformate e disposte in modo tale che l’ala 15 viene necessariamente afferrata dall’utente almeno in corrispondenza della sua estremità libera 16 in conseguenza di una qualsiasi azione di trazione esercitata manualmente da un utente sulla impugnatura 4 per spostarla dalla posizione di riposo alla posizione di lavoro.
In questo modo, ogni tentativo da parte dell’utente di fare basculare la maniglia 4 rispetto al supporto 3, per spostarla dalla posizione di riposo di figura 1 nella posizione di lavoro di figura 4, necessariamente costringe anche la leva 14 ad L a ruotare intorno all’asse A contro l’azione dei mezzi elastici 21 dalla posizione di bloccaggio di figure 1-3 verso una posizione di sbloccaggio, illustrata in figura 4, in cui la seconda ala 17 à ̈ disposta in posizione retratta entro il braccio 6 con il dente 19 disimpegnato dal recesso laterale 20 del nottolino chiave 10.
In particolare, la leva 14 à ̈ incernierata alla prima estremità 5 dell’impugnatura 4 mediate un perno 23 (figura 3) portato trasversalmente dall’impugnatura 4, parallelamente alla faccia posteriore 13 della stessa, ed i mezzi elastici 21 consistono in una molla elicoidale montata avvolta concentricamente sul perno 23 ed avente opposte estremità terminanti con bracci 24,25 (figura 3) rettilinei sporgenti tangenzialmente a sbalzo rispetto al perno 23 ed impegnati in battuta, rispettivamente, contro una prima porzione 26 dell’ala 17 della leva 14 ad L e contro una parte posteriore dell’estremità 5 dell’impugnatura 4 medesima.
Inoltre, secondo un aspetto del trovato, la leva 14 ad L à ̈ realizzata in modo che la seconda ala 17 risulta sempre disposta almeno in parte sporgente radialmente di sbalzo rispetto all’asse A di rotazione della leva 14 stessa (figura 3) ed in modo che la massa dell’ala 17 sia maggiore di quella dell’ala 15; quest’ultima, per parte sua, à ̈ interamente disposta radialmente di sbalzo rispetto all’asse A di rotazione della leva ad L 14, da banda opposta all’ala 17 e per una lunghezza maggiore di quanto l’ala 17 sporge a sua volta radialmente di sbalzo dall’asse A.
In particolare, le masse e le lunghezze di sbalzo radiale dall’asse A di rotazione della prima ala 15 e della seconda ala 17 sono scelte in modo che esse generano in uso intorno all’asse A di rotazione, per effetto dinamico quando l’impugnatura 4 à ̈ assoggettata ad una accelerazione trasversale T (indicata dalla doppia freccia in figura 4), coppie (sollecitazioni di coppia) intorno all’asse A sostanzialmente uguali in modulo ed opposte in verso, in modo che la posizione angolare della leva 14 ad L sia sostanzialmente indifferente alla accelerazione trasversale T, qualunque essa sia.
Secondo l’esempio non limitativo di attuazione illustrato, la leva 14 ad L comprende una porzione di giunzione 26 tra la prima ala 15 e la seconda ala 17, che à ̈ sagomata sostanzialmente a sella (nella fattispecie illustrata sagomata a V con la concavità rivolta verso il perno 23) ed in corrispondenza della quale la leva 14 à ̈ incernierata alla estremità 5 della impugnatura 4.
Inoltre, la porzione di giunzione 26 à ̈ disposta radialmente di sbalzo su entrambi i propri lati adiacenti alla prima ala 15 e seconda ala 17 rispetto all’asse A di rotazione della leva ad L 14 e l’asse di rotazione A à ̈ in particolare disposto lateralmente alla leva ad L 14 stessa, tra questa e la faccia 13 posteriore dell’impugnatura 4, essendo impegnato dalla leva 14 attraverso rispettive orecchie 27 sporgenti lateralmente di sbalzo dalla porzione di giunzione 26, verso la seconda ala 17, ovvero dalla parte rivolta verso la stessa.
Secondo una preferita forma di realizzazione, l’estremità libera 18 della seconda ala 17 della leva 14 à ̈ disposta piegata obliquamente dalla parte del nottolino chiave 10, in modo da allontanarsi radialmente dall’asse A di rotazione della leva 14 ad L, cosicché basta uno spostamento angolare di pochi gradi dell’ala 15 per produrre uno spostamento angolare più consistente della estremità 18.
Inoltre, l’estremità 5 della impugnatura 4 (figura 3) à ̈ sagomata ad L ed à ̈ aperta anteriormente e verso il nottolino chiave 10, in modo da lasciare accessibile la porzione di giunzione 26 tra le ali 15 e 17 per consentire in uso il facile montaggio della leva ad L 14; per motivi di protezione del meccanismo definito dalla leva 14 con la molla 21 e soprattutto per motivi estetici, un cappuccio 28 di chiusura à ̈ provvisto montato a scatto sulla estremità 5, da banda opposta alla faccia posteriore 13, per nascondere verso l’esterno la leva ad L 14.
In uso, quando il nottolino chiave 10 permette i movimenti della impugnatura 4, questa à ̈ normalmente mantenuta dai mezzi di rilascio 7 nella posizione di riposo di figura 1; la molla 21 mantiene similmente la leva 14 nella posizione di bloccaggio di figura 1; in tale posizione il dente 19 sporge lateralmente dal braccio 6 e va a d impegnare il recesso 20, che à ̈ comunque presente nel nottolino 10; pertanto il braccio 6 risulta “agganciato†al nottolino 10, che à ̈ a sua volta solidale con il supporto 3, rendendo pertanto solidale al supporto 3 l’estremità 5 della impugnatura 4.
In questa configurazione, una eventuale accelerazione laterale T non può ovviamente fare muovere l’impugnatura 4, in quanto ogni movimento di questa à ̈ impedito dal dente 19. Similmente, l’accelerazione T non può neppure fare ruotare la leva 14, grazie al particolare bilanciamento di masse e di bracci di leva (costituiti dalla lunghezza a sbalzo rispetto all’asse A delle ali 15 e 17) con cui la stessa à ̈ realizzata, che la rende indifferente alla accelerazione T. di conseguenza la porta 2 rimane con i mezzi di bloccaggio 8 impegnati e chiusa anche in conseguenza di un forte urto laterale subito dal veicolo su cui à ̈ montato il gruppo maniglia 1.
Per contro, quando un utente cerca di aprire al porta 2, non incontra alcuna difficoltà e la manovra risulta dolce e priva di impuntamenti. In tal caso, infatti, la sollecitazione S che l’utente applica alla impugnatura 4 si traduce nella applicazione alla leva 14, sulla estremità 16 dell’ala 15 della stessa, di una forza F (figura 4) diretta contro la faccia posteriore della impugnatura 4, che pertanto costringe la leva 14 a ruotare in senso antiorario intorno all’asse A, anche se di pochi gradi; di conseguenza, l’estremità 18 viene richiamata contro l’azione della molla 21 verso una posizione retratta entro il braccio 6, con spostamento nella direzione D (figura 4) del dente 19 che, conseguentemente, si disimpegna dal recesso 20, liberando l’impugnatura 4.
Proseguendo con l’applicazione della sollecitazione S, pertanto, l’utente fa basculare l’impugnatura 4 verso la posizione di lavoro, andando a disimpegnare i mezzi di bloccaggio porta 8. Quando l’utente rilascia l’impugnatura 4 questa viene riportata nella posizione di figura 1 mentre la molla 21 riporta la leva 21 nella posizione di bloccaggio, costringendo il dente 19 ad impegnare di nuovo il recesso 20. Il gruppo maniglia 1 si trova di nuovo, pertanto, in una configurazione di sicurezza in cui à ̈ impossibile che un urto laterale al veicolo causi l’apertura della porta 2.

Claims (9)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Gruppo maniglia (1) per una porta di un veicolo comprendente un supporto (3) fissabile alla porta (2), una impugnatura (4) portata dal supporto basculante tra una posizione di riposo ed una posizione di lavoro, nella quale l’impugnatura à ̈ ruotata rispetto al supporto in modo da disporsi con almeno una sua prima estremità (5) lontano dal supporto, un braccio (6) portato solidale dalla prima estremità dell’impugnatura in modo da sporgere perpendicolarmente a sbalzo verso ed attraverso il supporto, per andare ad azionare mezzi di rilascio (7) di mezzi di bloccaggio (8) porta quando l’impugnatura à ̈ nella posizione di lavoro, ed un nottolino chiave (10) portato dal supporto (3) in prossimità della prima estremità (5) dell’impugnatura; caratterizzato dal fatto che il braccio (6) à ̈ conformato come un telaio aperto verso il nottolino chiave e dal fatto che, in combinazione, l’impugnatura porta dalla parte di una sua faccia (13) posteriore, rivolta verso il supporto, una leva (14) di bloccaggio sagomata ad L che presenta una prima ala (15) disposta affacciata alla faccia posteriore (13) ed avente una estremità libera (16) disposta adiacente ad una seconda estremità (12) dell’impugnatura, ed una seconda ala (17) alloggiata entro il braccio (6), parallelamente allo stesso e provvista ad una sua estremità libera (18) di un dente (19) atto ad impegnare un recesso laterale (20) del nottolino chiave, la leva di bloccaggio (14) essendo incernierata alla prima estremità (5) dell’impugnatura (4), in corrispondenza della giunzione tra la prima e seconda ala (15,17), in modo da essere libera di ruotare, in conseguenza di una sollecitazione (S) esercitata dall’utente sull’impugnatura (4) per portarla dalla posizione di riposo alla posizione di lavoro, intorno ad un asse (A) disposto parallelo alla faccia posteriore dell’impugnatura e perpendicolare al braccio.
  2. 2. Gruppo maniglia secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto dente (19) portato dalla estremità libera (18) della seconda ala (17) impedisce all’impugnatura (4), quando esso à ̈ impegnato nel recesso laterale (20) del nottolino, di basculare tra la posizione di lavoro e la posizione di riposo; e dal fatto che la rotazione di detta leva (14) ad L intorno a detto asse (A) disimpegna detto dente dal recesso laterale (20) del nottolino, permettendo all’impugnatura (4) di basculare liberamente tra le posizioni di lavoro e di riposo.
  3. 3. Gruppo maniglia secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che comprende inoltre mezzi elastici (21) per mantenere normalmente, nella posizione di riposo dell’impugnatura (4), detta leva ad L (14) in una posizione di bloccaggio, in cui la prima ala (15) à ̈ disposta parallela alla impugnatura (4) e con la sua estremità libera (16) in battuta contro un arresto (22) portato dalla impugnatura sulla sua faccia posteriore (13), ed in cui la seconda ala (17) à ̈ disposta almeno in parte sporgente lateralmente dal braccio (6) e verso il nottolino chiave, in modo che il dente (19) alla estremità libera della seconda ala risulta impegnato nel recesso laterale (20) del nottolino chiave.
  4. 4. Gruppo maniglia secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che detta prima ala (15) della leva ad L à ̈ conformata in modo da venire afferrata dall’utente almeno in corrispondenza della estremità libera (16) della prima ala in conseguenza di una azione di trazione esercitata manualmente da un utente sulla impugnatura (4) per spostarla dalla posizione di riposo alla posizione di lavoro, in modo da costringere la leva ad L (14) a ruotare contro l’azione dei detti mezzi elastici (21) dalla posizione di bloccaggio verso una posizione di sbloccaggio, in cui la seconda ala à ̈ disposta in posizione retratta entro il braccio (6) con il dente (19) disimpegnato dal recesso laterale (20) del nottolino chiave (10).
  5. 5. Gruppo maniglia secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che detta leva (14) à ̈ incernierata a detta prima estremità (5) dell’impugnatura (4) mediate un perno (23) portato trasversalmente dall’impugnatura, parallelamente alla faccia posteriore della stessa; detti mezzi elastici (21) consistendo in una molla elicoidale montata avvolta concentricamente sul perno ed avente opposte estremità terminanti con bracci rettilinei (24,25) sporgenti tangenzialmente a sbalzo rispetto al perno (23) ed impegnati in battuta, rispettivamente, contro una prima porzione (26) della seconda ala (17) della leva ad L e contro detta prima estremità (5) dell’impugnatura.
  6. 6. Gruppo maniglia secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta leva ad L à ̈ realizzata in modo che la seconda ala (17) risulta sempre disposta almeno in parte sporgente radialmente di sbalzo rispetto all’asse (A) di rotazione della leva ad L ed in modo che la sua massa sia maggiore di quella della prima ala (15), la quale prima ala (15) à ̈ interamente disposta radialmente di sbalzo rispetto all’asse (A) di rotazione della leva ad L, da banda opposta alla seconda ala (17) e per una lunghezza maggiore; le masse e le lunghezze di sbalzo radiale dall’asse (A) di rotazione della prima e seconda ala (15,17) essendo scelte in modo che esse generano intorno all’asse (A) di rotazione, per effetto dinamico quando l’impugnatura à ̈ assoggettata ad una accelerazione trasversale (T), coppie sostanzialmente uguali in modulo ed opposte in verso, in modo che la posizione angolare della leva (14) ad L sia indifferente alla accelerazione trasversale (T).
  7. 7. Gruppo maniglia secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta leva (14) ad L comprende una porzione di giunzione (26) tra la prima e la seconda ala (15,17) che à ̈ sagomata sostanzialmente a sella ed in corrispondenza della quale la leva (14) ad L à ̈ incernierata alla prima estremità (5) della impugnatura; detta porzione di giunzione (26) essendo disposta radialmente di sbalzo su entrambi i propri lati adiacenti alla prima e seconda ala (15,17) rispetto all’asse (A) di rotazione della leva ad L e detto asse di rotazione della leva ad L essendo disposto lateralmente alla leva (14) ad L stessa, tra questa e la faccia posteriore (13) dell’impugnatura ed essendo impegnato dalla leva ad L attraverso rispettive orecchie (27) sporgenti lateralmente di sbalzo dalla porzione di giunzione, verso la seconda ala (17).
  8. 8. Gruppo maniglia secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che l’estremità libera (18) della seconda ala à ̈ disposta piegata obliquamente dalla parte del nottolino chiave (10), in modo da allontanarsi radialmente dall’asse (A) di rotazione della leva ad L.
  9. 9. Gruppo maniglia secondo la rivendicazione 7 o 8, caratterizzato dal fatto che la prima estremità (5) della impugnatura à ̈ sagomata ad L ed à ̈ aperta anteriormente e verso il nottolino chiave (10), in modo da lasciare accessibile la porzione di giunzione (26) tra la prima e seconda ala per consentire il montaggio della leva ad L (14); un cappuccio di chiusura (28) essendo provvisto per nascondere verso l’esterno la leva ad L .
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